Michele ROMANO

Michele ROMANO

Ricercatore Universitario

Settore Scientifico Disciplinare M-STO/04: STORIA CONTEMPORANEA.

Dipartimento di Scienze Umane e Sociali

Ex Monastero degli Olivetani - Viale San Nicola - LECCE (LE)

Ufficio, Piano terra

Telefono +39 0832 29 6822

Professore Aggregato

Orario di ricevimento

giovedì 10:00-13:00, Studio n. 14 Olivetani

Recapiti aggiuntivi

Telefono studio: 0832 296822

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Curriculum Vitae

Michele Romano è professore aggregato (settore disciplinare M-STO/04 – Storia Contemporanea) afferente al Dipartimento di Storia, Società e Studi sull’Uomo dell’Università del Salento, dove insegna Storia Contemporanea presso il Corso di laurea in Scienze della Comunicazione e tiene il corso di “Laboratorio storico-informatico” per le lauree magistrali di Lettere. Studioso dei processi di trasformazione che hanno investito il Mezzogiorno d’Italia tra XIX e XX secolo, il suo interesse scientifico è rivolto soprattutto: al dibattito storiografico più attuale su borghesie e nobiltà meridionali e alle nuove opportunità d’indagine offerte dagli apporti metodologici e concettuali relativi alle storie di famiglie; al rapporto fra tutti gli elementi costitutivi della Repubblica, dai Comuni allo Stato, e in particolare alla conflittualità Stato/Regione sullo sfondo dei quesiti che nel dibattito politico-istituzionale attuale solleva la questione autonomie locali-regionalismo-federalismo; alla caratterizzazione produttiva e alla rappresentazione della geografia dell'industria nel Mezzogiorno d'Italia del secondo '900; all’evoluzione del metodo storico in rapporto all’uso di tecnologie informatiche e di fonti non convenzionali nella ricerca e all’applicazione di database relazionali e di sistemi informativi geotemporali al trattamento di dati alfanumerici e geo-cartografici. Da diversi anni partecipa al progetto di ricerca interdisciplinare e internazionale Lo spazio urbanizzato: uomini, risorse, istituzioni nella provincia di Terra d’Otranto tra il XIX e il XX secolo, avviato dal soppresso Dipartimento di Studi Storici dal Medioevo all'Età contemporanea e coordinato dalla Prof.ssa Anna Lucia Denitto. Ha preso parte al PRIN, cofinanziato dal MIUR nel 2002, intitolato Problemi di misura: indicatori sociali ed economici nella storia del Mezzogiorno e coordinato dalla Prof.ssa Renata De Lorenzo, e al PRIN Decifrare l’insediamento: costruzione, classificazione e rappresentazione dei centri abitati del Mezzogiorno continentale e insulare (secoli XV-XX), cofinanziato dal MIUR nel 2004 e coordinato dal Prof. Biagio Salvemini. Ha inoltre collaborato alla prima tranche di ricerche per la realizzazione del Dizionario biografico degli imprenditori italiani promossa dall’Università Bocconi di Milano e dall’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, di cui ha già curato la stesura di varie voci. È socio della SISSCO (Società Italiana per lo Studio della Storia Contemporanea), dell’«Associazione per la storia sociale del Mezzogiorno e dell’area mediterranea», dell’AISU (Associazione Italiana di Storia Urbana) e come relatore ha partecipato a convegni nazionali e internazionali. Attualmente è membro del Direttivo del Centro Interuniversitario di Ricerca per l'Analisi del Territorio (CRIAT), promosso dall’Università degli Studi di Bari, dall’Università degli Studi del Salento, dall’Università degli Studi di Foggia, dal Politecnico di Bari e dall'Università degli Studi di Sassari.

 

Didattica

A.A. 2022/2023

STORIA CONTEMPORANEA

Corso di laurea SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE

Tipo corso di studio Laurea

Lingua ITALIANO

Crediti 12.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 60.0

Anno accademico di erogazione 2022/2023

Per immatricolati nel 2021/2022

Anno di corso 2

Struttura DIPARTIMENTO DI STUDI UMANISTICI

Percorso PERCORSO COMUNE

STORIA DELL'ITALIA CONTEMPORANEA A

Corso di laurea LETTERE MODERNE

Tipo corso di studio Laurea Magistrale

Lingua ITALIANO

Crediti 6.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 30.0

Anno accademico di erogazione 2022/2023

Per immatricolati nel 2021/2022

Anno di corso 2

Struttura DIPARTIMENTO DI STUDI UMANISTICI

Percorso PERCORSO COMUNE

A.A. 2021/2022

STORIA CONTEMPORANEA

Corso di laurea SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE

Tipo corso di studio Laurea

Lingua ITALIANO

Crediti 12.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 60.0

Anno accademico di erogazione 2021/2022

Per immatricolati nel 2020/2021

Anno di corso 2

Struttura DIPARTIMENTO DI STUDI UMANISTICI

Percorso PERCORSO COMUNE

STORIA DELL'ITALIA CONTEMPORANEA A

Corso di laurea LETTERE MODERNE

Tipo corso di studio Laurea Magistrale

Lingua ITALIANO

Crediti 6.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 30.0

Anno accademico di erogazione 2021/2022

Per immatricolati nel 2020/2021

Anno di corso 2

Struttura DIPARTIMENTO DI STUDI UMANISTICI

Percorso PERCORSO COMUNE

A.A. 2020/2021

STORIA CONTEMPORANEA

Corso di laurea SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE

Tipo corso di studio Laurea

Lingua ITALIANO

Crediti 12.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 60.0

Anno accademico di erogazione 2020/2021

Per immatricolati nel 2019/2020

Anno di corso 2

Struttura DIPARTIMENTO DI STUDI UMANISTICI

Percorso PERCORSO COMUNE

Sede Lecce

STORIA DELL'ITALIA CONTEMPORANEA A

Corso di laurea LETTERE MODERNE

Tipo corso di studio Laurea Magistrale

Lingua ITALIANO

Crediti 6.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 30.0

Anno accademico di erogazione 2020/2021

Per immatricolati nel 2019/2020

Anno di corso 2

Struttura DIPARTIMENTO DI STUDI UMANISTICI

Percorso PERCORSO COMUNE

Sede Lecce

A.A. 2019/2020

STORIA CONTEMPORANEA

Corso di laurea SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE

Tipo corso di studio Laurea

Lingua ITALIANO

Crediti 12.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 60.0

Anno accademico di erogazione 2019/2020

Per immatricolati nel 2018/2019

Anno di corso 2

Struttura DIPARTIMENTO DI STUDI UMANISTICI

Percorso PERCORSO COMUNE

STORIA DELL'ITALIA CONTEMPORANEA A

Corso di laurea LETTERE MODERNE

Tipo corso di studio Laurea Magistrale

Lingua ITALIANO

Crediti 6.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 30.0

Anno accademico di erogazione 2019/2020

Per immatricolati nel 2018/2019

Anno di corso 2

Struttura DIPARTIMENTO DI STUDI UMANISTICI

Percorso PERCORSO COMUNE

A.A. 2018/2019

LABORATORIO STORICO-INFORMATICO

Corso di laurea LETTERE CLASSICHE

Tipo corso di studio Laurea Magistrale

Lingua ITALIANO

Crediti 4.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 40.0

Anno accademico di erogazione 2018/2019

Per immatricolati nel 2017/2018

Anno di corso 2

Struttura DIPARTIMENTO DI STUDI UMANISTICI

Percorso PERCORSO COMUNE

STORIA CONTEMPORANEA

Corso di laurea SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE

Tipo corso di studio Laurea

Lingua ITALIANO

Crediti 12.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 60.0

Anno accademico di erogazione 2018/2019

Per immatricolati nel 2017/2018

Anno di corso 2

Struttura DIPARTIMENTO DI STUDI UMANISTICI

Percorso PERCORSO COMUNE

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STORIA CONTEMPORANEA

Corso di laurea SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE

Settore Scientifico Disciplinare M-STO/04

Tipo corso di studio Laurea

Crediti 12.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 60.0

Per immatricolati nel 2021/2022

Anno accademico di erogazione 2022/2023

Anno di corso 2

Semestre Secondo Semestre (dal 06/03/2023 al 09/06/2023)

Lingua ITALIANO

Percorso PERCORSO COMUNE (999)

Conoscenze di Storia contemporanea impartite nelle scuole secondarie di secondo grado.

Il corso affronta due secoli di storia globale, dalla Restaurazione europea che segue al dominio napoleonico fino ai giorni nostri, contrassegnati – come sostiene Sandro Rogari – da un potere mondiale a geometria variabile e da un’accelerazione senza paragoni nei precedenti millenni della storia umana.

Si porrà dunque l’accento sull’interdipendenza di fattori e processi vicini e lontani nel tempo, sull’interconnessione a scala planetaria dei fatti socio-economici, politico-istituzionali, demografici, culturali e sui fenomeni di confronto/conflitto tra le diverse aree ed entità statuali, dal trionfo delle potenze europee nel mondo, anche grazie alla centralità dello stato/nazione che in Europa è stato il prodotto dell’Età Romantica e dei Risorgimenti, all’affermazione del globalismo bipolare dopo la seconda guerra mondiale, per quindi giungere alla fine del bipolarismo stesso, offuscato dalla conclamata preminenza della superpotenza americana.

Saranno approfonditi, inoltre, i principali temi riguardanti la storia e il funzionamento dell’Unione Europea che, avviatasi di fatto con la Dichiarazione Schuman del 1950, in virtù della progressiva integrazione – prima economica e poi politica – tra un numero crescente di Paesi, ha riportato il Vecchio Continente a ricoprire un ruolo di primo piano nella storia mondiale. Tante volte dato per fallito, ma mai trascurato e sempre rilanciato, il progetto di Unione Europea è oggi messo a dura prova dalla grave e perdurante crisi economica e geopolitica, ed è chiamato a dare risposte a nuove e indifferibili sfide.

Conoscenze e capacità di comprensione

Alla fine del corso, lo studente conoscerà:

  • i principali fattori e processi socioeconomici, politico-istituzionali, demografici, culturali che hanno caratterizzato la storia europea e mondiale degli ultimi due secoli e le più accreditate interpretazioni storiografiche che ne sono scaturite;
  • le origini, gli sviluppi storici e i più recenti eventi della cooperazione e dell’integrazione europea sullo sfondo di una circostanziata lettura delle fasi che hanno portato alla originale struttura istituzionale dell’UE.

Più in particolare: per quanto riguarda il primo punto, lo studente acquisirà le conoscenze fondamentali concernenti i processi e le dinamiche sociali, i fenomeni di confronto/conflitto tra le diverse aree ed entità statuali, gli aspetti di storia politica, istituzionale, economica e culturale dell’Europa, il sistema delle relazioni internazionali nel corso dell’età contemporanea; per quanto riguarda il secondo punto, lo studente acquisirà consapevolezza delle radici storiche del progetto di Unione Europea, che nella realtà del presente è al centro dell’attenzione pubblica e delle discussioni politiche, irrompe costantemente nel quotidiano di ogni cittadino consapevole, condiziona le scelte dei governi di molti paesi, suscita passioni e sentimenti collettivi unificanti ma anche dissocianti.

Le competenze acquisite concorreranno al raggiungimento degli obiettivi formativi del CdS che prevedono il conseguimento di una adeguata conoscenza dell’evoluzione, nel corso dell’età contemporanea, dei vari aspetti della «vita associata» – famiglia, stato, ideologie, partiti politici, istituzioni, economia, comunicazione ecc. – e la corretta applicazione degli strumenti metodologici e delle categorie interpretative per la loro analisi e comprensione.

 

 

Conoscenze e capacità di comprensione applicate

Lo studente saprà:

  • muoversi in termini diacronici, sincronici e comparativi tra i principali avvenimenti e aree studiati;
  • cogliere le linee di sviluppo delle vicende storiche in rapporto al coevo dibattito delle idee;
  • riconoscere e comprendere le diverse opinioni e interpretazioni su un dato tema di ricerca storica;
  • inquadrare il ruolo dei soggetti attivi nei processi storici;
  • individuare le connessioni fra i quadri nazionali e lo scenario internazionale.

 

Autonomia di giudizio

Lo studente saprà:

  • individuare le forze contrapposte in campo nei diversi processi storici e valutare il loro peso e la loro persistenza;
  • cogliere le interdipendenze e le relazioni nascoste tra fatti storici;
  • commentare autonomamente le tesi interpretative e distinguere le questioni-chiave e gli elementi di prova fattuale più importanti.

 

Abilità comunicative

Lo studente saprà illustrare le questioni storiche sottolineandone gli elementi più importanti con adeguato rigore linguistico, chiarezza espositiva e utilizzo appropriato del lessico storiografico (terminologia sociopolitica, giuridico-economica, ecc.).

 

Capacità di apprendere

Alla fine del corso, lo studente avrà acquisito le capacità di:

  • utilizzare gli strumenti bibliografici, reperiti autonomamente, che consentano l’approfondimento dei temi d’interesse;
  • riconoscere il significato delle partizioni cronologiche e di orientarsi nella dimensione spazio-temporale;
  • applicare le categorie concettuali e i paradigmi esplicativi per un approccio criticamente consapevole alla disciplina e ai suoi percorsi interpretativi.

 

Saranno inoltre potenziate le seguenti capacità trasversali:

  • individuazione delle connessioni interpretative con altri ambiti disciplinari per permettere il confronto di tradizioni, metodologie e prospettive differenti;
  • comprensione dei limiti della ricerca storica e del valore della memoria storica come patrimonio comune della collettività;
  • consapevolezza del ruolo dello storico come garante di un approccio corretto e deideologizzato alla memoria storica;
  • consapevolezza che il sapere storico è scientifico e critico ma, al contempo, anche fruibile da un pubblico di non specialisti.

 

  • Lezioni frontali con sussidi multimediali;
  • attività seminariali complementari (extra ordinem) di approfondimento tematico svolte da studiosi di chiara fama e calendarizzate in base all’annuale ciclo convegnistico e seminariale programmato dai docenti di Storia contemporanea dell’Università del Salento.

Modalità di prenotazione all’esame

Gli studenti (frequentanti e non frequentanti) sono tenuti a prenotarsi utilizzando esclusivamente le modalità previste dal sistema VOL.

Il calendario degli appelli è pubblicato e costantemente aggiornato nella sezione “Notizie” della bacheca elettronica del docente al seguente indirizzo web:

 

https://www.unisalento.it/scheda-utente/-/people/michele.romano/notizie

 

Non sono previsti esami parziali.

 

Modalità di valutazione degli studenti

Per la valutazione non sono previste modalità differenti per studenti frequentanti e studenti non frequentanti.

L’esame è individuale, è valutato in trentesimi e si svolge in forma orale con domande aperte volte a verificare:

  • le abilità comunicative nell’esporre i contenuti del corso, che dovranno essere illustrati in modo pertinente e chiaro rispetto alle domande poste in sede d’esame, secondo prospettive d’analisi spazio-temporale storiograficamente corrette e attraverso l’uso di un linguaggio disciplinare specifico (terminologia sociopolitica, giuridico-economica, ecc.);
  • le competenze acquisite in termini di conoscenza e comprensione del testo storiografico, di consapevolezza dei significati delle partizioni cronologiche, dei principi della metodologia della ricerca storica, delle categorie concettuali e dei paradigmi esplicativi per un approccio criticamente consapevole alla disciplina e ai suoi percorsi interpretativi;
  • l’autonomia di pensiero nell’argomentare adeguatamente di fatti storici, nell’individuazione tra essi delle interdipendenze e delle relazioni nascoste, nel commento alle tesi interpretative, nel riconoscimento delle questioni-chiave e degli elementi di prova fattuale più importanti.

Ciascuno dei tre criteri è valutato sulla base di una scala di giudizi a quattro livelli (insufficiente, sufficiente, buono, ottimo) fino ad un massimo di 10/30 per ogni criterio.

 

Il calendario degli appelli è pubblicato e costantemente aggiornato nella sezione “Notizie” della bacheca elettronica del docente al seguente indirizzo web:

https://www.unisalento.it/scheda-utente/-/people/michele.romano/notizie

Il corso terrà insieme, seguendo una consolidata tradizione didattica, l’Ottocento e il Novecento: due secoli che, pur con evidenti differenziazioni interne, vanno considerati un continuum: l’Età contemporanea, per l’appunto.

Schematizzando, il programma è diviso in cinque gruppi di lezioni, non di eguale estensione.

Il primo gruppo, che avrà valenza introduttiva allo studio della Storia contemporanea, sarà dedicato alle principali questioni metodologiche che riguardano la disciplina storica, ossia la “verità della storia”, i gradi e i limiti di tale verità, il corretto atteggiamento della ragione nella ricerca storica e l’operazione di concettualizzazione. Il secondo gruppo di lezioni coprirà un arco di tempo compreso tra l’inizio dell’800 e i primi anni del secolo successivo; il terzo tratterà delle guerre mondiali e del periodo che intercorre tra l’una e l’altra; il quarto riguarderà la fase che va dal secondo dopoguerra alla dissoluzione del mondo bipolare. La proporzione fra queste parti didattiche è stata organizzata in modo da evidenziare quelle che potremmo definire le radici lunghe dell’oggi, che affondano proprio nell’800, cioè il secolo che tiene in incubazione il mondo che abbiamo di fronte ai nostri occhi. Si presterà particolare attenzione alle vicende italiane, ma, sulla base delle suggestioni provenienti dal nostro presente, sempre più integrato e interconnesso, ampio spazio sarà riservato all’Europa nella sua complessità, all’altro Occidente, soprattutto le Americhe, e all’Asia. Si ragionerà dei grandi protagonisti collettivi, dei gruppi sociali, delle ideologie e delle trasformazioni del ruolo dello Stato; del progressivo affermarsi dello Stato-nazione; della competizione e dello scontro tra ideologie e sistemi politico-economici differenti; dei fattori che hanno portato all’allargamento, o a volte al restringimento, dei diritti civili, politici e sociali; delle trasformazioni provocate dal passaggio dalla società rurale a quella industriale, e poi da questa alla società post-industriale; dell’affermazione, consolidamento e crisi dell’egemonia europea; dell’emersione di nuove potenze e dello stravolgimento a livello planetario, verso la fine del Novecento, delle gerarchie politiche ed economiche precedenti. Il quinto gruppo di lezioni, infine, che ha carattere di approfondimento tematico, sarà rivolto alla ricostruzione della storia dell’Unione Europea partendo dalle idee dei precursori e dal pensiero dei padri fondatori (dall’abate Saint-Pierre ad Altiero Spinelli passando per Kant, Cattaneo, Monnet, Schuman, De Gasperi, Spaak ecc.) per soffermarsi quindi sulle tappe fondamentali che hanno scandito il processo di cooperazione e integrazione degli stati europei dall’avvio del piano Marshall al Consiglio d’Europa, dalla Comunità europea del carbone e dell’acciaio (CECA) alla proposta di una Comunità europea della difesa (CED), dall’Unione europea occidentale (UEO) alla Comunità economica europea (CEE), dal grande allargamento del 2004-2007 alla Brexit. Alle questioni storiche verranno agganciate tematiche più propriamente politiche e saranno inoltre approfondite le problematiche che riguardano il funzionamento dell’Unione; si analizzeranno dettagliatamente le sue istituzioni, ma ampie riflessioni saranno dedicate ai principi e alle linee guida (per esempio, il principio di sussidiarietà), alle principali politiche comunitarie (monetaria, agricola, sociale, regionale, ambientale) e infine al tema, oggi centrale, dell’allargamento all’Est europeo e ai Balcani.

I testi più adeguati allo studio e all’approfondimento di questi temi e percorsi interpretativi sono:

  • Salvatore Lupo e Angelo Ventrone, L’età contemporanea, Mondadori, Milano 2018;
  • Giuliana Laschi, Storia dell’integrazione europea, Le Monnier, Firenze 2021.
  1. Salvatore Lupo, Angelo Ventrone, L’età contemporanea, Mondadori, Milano 2018;
  2. Giuliana Laschi, Storia dell’integrazione europea, Le Monnier, Firenze 2021.
STORIA CONTEMPORANEA (M-STO/04)
STORIA DELL'ITALIA CONTEMPORANEA A

Corso di laurea LETTERE MODERNE

Settore Scientifico Disciplinare M-STO/04

Tipo corso di studio Laurea Magistrale

Crediti 6.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 30.0

Per immatricolati nel 2021/2022

Anno accademico di erogazione 2022/2023

Anno di corso 2

Semestre Primo Semestre (dal 19/09/2022 al 13/01/2023)

Lingua ITALIANO

Percorso PERCORSO COMUNE (999)

  • Conoscenza della Storia contemporanea con particolare riferimento alle questioni e alle periodizzazioni della storia d’Italia dal fascismo agli esordi del XXI secolo.
  • Conoscenza della metodologia di base della ricerca storica.

Il corso tratterà dell’evoluzione e crisi del sistema politico italiano dalla Resistenza alla fine degli anni ’90 del ’900, esaminando gli snodi cruciali di questo processo sullo sfondo dei grandi cambiamenti avvenuti nella società, nei valori come negli stili di vita.

La riflessione storiografica sollecitata dalla crisi attuale del nostro sistema politico è alla continua ricerca di una proposta interpretativa che dia una spiegazione unitaria alla questione della democrazia nell'Italia repubblicana investendo i nessi tra quadro istituzionale, mutamento delle forme di governo e disfacimento del regime fondato sui partiti.

Ci si interrogherà, dunque, sulle ragioni della lontananza da un coerente modello democratico e della ancora incerta normalità politica rese manifeste dall'incapacità dei governi di affrontare i difficili problemi interni e le complesse realtà del contesto internazionale.

In particolare, si appurerà la verosimiglianza della tesi secondo cui il rapporto instauratosi tra una cultura democratica debole e un sistema istituzionale praticamente modellato dalla rappresentanza proporzionale ha avuto come conseguenza più evidente l’endemica debolezza dell'esecutivo, impossibilitato a esercitare un effettivo potere di governo, perché condizionato dagli interessi particolaristici delle coalizioni di partiti.

Conoscenze e comprensione

Alla fine del corso, lo studente conoscerà:

  1. i principali fattori e processi socioeconomici, politico-istituzionali, demografici, culturali che hanno caratterizzato la storia d’Italia tra la metà del XIX e gli inizi del XXI secolo, e le più accreditate interpretazioni storiografiche che ne sono scaturite;
  2. le regole metodologiche della ricerca storica.

Più in particolare: per quanto riguarda il primo punto, lo studente acquisirà conoscenze specialistiche concernenti i processi e le dinamiche sociali, i fenomeni di confronto/conflitto tra le diverse formazioni politiche, le scelte di politica istituzionale, economica e sociale della classi dirigenti e di governo italiane, la collocazione del nostro Paese nel sistema delle relazioni internazionali tra secondo Ottocento e inizi del XXI secolo; per quanto riguarda il secondo punto, lo studente saprà riconoscere il valore epistemologico dei risultati prodotti dalla ricerca storica e saprà condurre con rigore metodologico il processo di reperimento, analisi e sintesi delle fonti necessario a conferire attendibilità scientifica al lavoro dello storico.

Le competenze acquisite concorreranno al raggiungimento degli obiettivi formativi del Corso di Laurea Magistrale in Lettere Moderne che prevedono anche il conseguimento di una specifica preparazione e di un’autonoma capacità di ricerca nel campo delle scienze storiche.

 

Capacità di applicare conoscenze e comprensione

Lo studente saprà:

  • muoversi in termini diacronici, sincronici e comparativi tra i principali avvenimenti studiati;
  • cogliere le linee di sviluppo delle vicende storiche in rapporto al coevo dibattito delle idee;
  • riconoscere e comprendere criticamente le diverse opinioni e interpretazioni su un dato tema di ricerca storica;
  • distinguere il ruolo dei soggetti attivi e il peso di quelli passivi nei processi storici;
  • individuare le connessioni fra i quadri nazionali e lo scenario internazionale.

 

Autonomia di giudizio

Lo studente saprà:

 

  • individuare le forze contrapposte in campo nei diversi processi storici e valutare il loro peso e la loro persistenza;
  • cogliere le interdipendenze e le relazioni nascoste tra fatti storici;
  • interpretare correttamente le tesi interpretative e distinguere criticamente le questioni-chiave e gli elementi di prova fattuale più importanti;
  • riconoscere nelle indagini di tipo storico la scientificità contenutistica, la correttezza metodologica e l’adeguatezza di giudizio.

 

Abilità comunicative

Lo studente saprà comunicare le tematiche storiche con adeguato rigore linguistico, chiarezza espositiva e padronanza, sia in ambito divulgativo sia in ambito specialistico, del lessico storiografico (terminologia sociopolitica, giuridico-economica, ecc.).

 

 

Capacità di apprendimento

Alla fine del corso, lo studente avrà acquisito le capacità di:

  • approfondire e completare le proprie competenze attingendo con approccio criticamente consapevole e rigore metodologico al patrimonio bibliografico e archivistico della storiografia contemporaneistica;
  • gestire progetti di ricerca storiografica anche a partire da dati informativi provvisori o lacunosi;
  • valutare le implicazioni dei propri giudizi in rapporto a più ampie problematiche etiche e sociali.
  • Lezioni frontali con sussidi multimediali;
  • attività seminariali complementari (extra ordinem) di approfondimento tematico e metodologico svolte da studiosi di chiara fama e calendarizzate in base all’annuale ciclo convegnistico e seminariale programmato dai docenti di Storia contemporanea dell’Università del Salento.

L’esame è individuale, è valutato in trentesimi e si svolge in forma orale con domande aperte volte a verificare:

  • le abilità comunicative nell’esporre i contenuti del corso, che dovranno essere illustrati in modo pertinente e chiaro rispetto alle domande poste in sede d’esame, secondo prospettive d’analisi spazio-temporale storiograficamente corrette e attraverso l’uso di un linguaggio disciplinare specifico (terminologia sociopolitica, giuridico-economica, ecc.);
  • le competenze acquisite in termini di conoscenza e comprensione del testo storiografico e di consapevolezza dei significati delle categorie concettuali e dei paradigmi esplicativi delle questioni affrontate e della ricerca storica in generale;
  • l’autonomia di pensiero nell’argomentare adeguatamente di fatti storici, nell’individuazione tra essi delle interdipendenze e delle relazioni nascoste, nel commento alle tesi interpretative, nel riconoscimento delle questioni-chiave e degli elementi di prova fattuale più importanti.

Ciascuno dei tre criteri è valutato sulla base di una scala di giudizi a quattro livelli (insufficiente, sufficiente, buono, ottimo) fino ad un massimo di 10/30 per ogni criterio.

Non sono previsti esami parziali.

 

Il calendario degli appelli è pubblicato e costantemente aggiornato nella sezione “Notizie” della bacheca elettronica del docente al seguente indirizzo web:

https://www.unisalento.it/scheda-utente/-/people/michele.romano/notizie

Alla caduta del fascismo dare vita a una “democrazia dei partiti”, ossia a un regime fondato sulla centralità politica e costituzionale di questi ultimi, fu una necessità storica imposta dalla duplice eredità lasciata dalla dittatura: l'esistenza di una società di massa non democratica e la mancanza di una concezione positiva del partito politico come fattore di integrazione delle masse popolari in un regime democratico, carenza riscontrabile già nell'Italia liberale e condivisa da larga parte della cultura politica antifascista, tanto fra i moderati quanto nelle sinistre.

La collaborazione e quindi la reciproca legittimazione tra i partiti antifascisti, innanzitutto fra quelli di massa, fu perciò la condizione necessaria e obbligata per una transizione non traumatica alla democrazia. Ne furono protagonisti i cattolici e i comunisti e ne fu sanzione il patto costituzionale, che formalizzò quella mutua legittimazione in un’architettura istituzionale e in una forma di governo imperniate sul principio della rappresentanza proporzionale e quindi sulla subordinazione dell’esecutivo alle coalizioni parlamentari.

Negli anni successivi questa parte del patto sostenne il consolidamento della Repubblica, mentre restarono inattuate le norme programmatiche, essendo rapidamente caduta la fragile intesa politica fra i partiti.

La successiva storia della Repubblica ruotò intorno all’evoluzione e al dialogo della cultura cattolica e di quella comunista, sostanzialmente rappresentativa di tutta la sinistra, alla loro graduale maturazione democratica, al confronto con la modernizzazione della società italiana e con l’involuzione del sistema istituzionale e dei partiti, gradualmente distaccatisi dalle forze sociali più dinamiche.

La strategia dell'aggregazione al centro, quale unico mezzo per evitare lo scontro frontale e per portare alla democrazia i partiti e le forze antisistema, già al termine della breve stagione del centrismo degasperiano avrebbe subito l’effetto logorante della rappresentanza proporzionale, che tendeva a restringere l’area delle forze di governo e sottoponeva l’esecutivo alle tensioni interne ai partiti e alla coalizione. Sarebbe iniziata allora la pratica del “governo ai margini”, spinto dalla precarietà della propria maggioranza parlamentare anzitutto a garantirsi il consenso elettorale attuando una politica clientelare e corporativa. La lenta preparazione e poi la scelta del centro-sinistra furono il proseguimento obbligato di questa via politica al consolidamento dell'esecutivo, altrimenti ottenibile solo con una riforma istituzionale. Ne uscirono confermati la crescente chiusura autoreferenziale dei partiti e gli effetti distruttivi delle vicende interne alla coalizione sulla stabilità e le capacità dei governi.

Anche l’ultimo tentativo di rafforzare l’esecutivo ampliando la convergenza tra i partiti, teorizzato negli anni Settanta da Aldo Moro con la “terza via” e da Enrico Berlinguer con il “compromesso storico” e sfociato nei governi di “solidarietà nazionale”, si arenò sulle insuperabili divergenze tra i partner della coalizione. Soltanto negli anni Ottanta, l’involuzione del sistema politico, l’esaurirsi dei grandi ideali e la laicizzazione dei partiti popolari, il prevalere di interessi corporativi tutelati dalla proporzionale, l’uso del consenso elettorale per modificare gli equilibri all’interno della coalizione, anziché per decidere della politica nazionale, avrebbero infine dimostrato l’urgenza di affrontare le cause istituzionali della debolezza dell’esecutivo e della sclerotizzazione del sistema dei partiti. Ma, ancora una volta, le riforme sarebbero mancate per la riluttanza dei partiti intermedi, che invece valorizzarono il proprio potere di interdizione per inserirsi tra Dc e Pci e logorarli entrambi e per realizzare una alternanza intesa come rotazione interna alla coalizione anziché come risultato del confronto elettorale tra schieramenti contrapposti.

Per quanto citato supra,cfr. Simone Neri Serneri, Sistema dei partiti e democrazia nell'Italia repubblicana, in «Italia contemporanea», 189, dicembre 1992, pp. 733-734.

Il testo per lo studio e l’approfondimento di questi temi e percorsi interpretativi è il seguente:

Pietro Scoppola, La repubblica dei partiti. Evoluzione e crisi di un sistema politico. 1945-1996, il Mulino, Bologna 1997.

Pietro Scoppola, La repubblica dei partiti. Evoluzione e crisi di un sistema politico. 1945-1996,il Mulino, Bologna 1997 (nuova edizione).

STORIA DELL'ITALIA CONTEMPORANEA A (M-STO/04)
STORIA CONTEMPORANEA

Corso di laurea SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE

Settore Scientifico Disciplinare M-STO/04

Tipo corso di studio Laurea

Crediti 12.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 60.0

Per immatricolati nel 2020/2021

Anno accademico di erogazione 2021/2022

Anno di corso 2

Semestre Secondo Semestre (dal 07/03/2022 al 10/06/2022)

Lingua ITALIANO

Percorso PERCORSO COMUNE (999)

Conoscenze di Storia contemporanea impartite nelle scuole secondarie di secondo grado.

Il corso affronta due secoli di storia globale, dalla Restaurazione europea che segue al dominio napoleonico ai giorni nostri, contrassegnati – come sostiene Sandro Rogari – da un potere mondiale a geometria variabile e da un’accelerazione senza paragoni nei precedenti millenni della storia umana.

Si porrà dunque l’accento sull’interdipendenza di fattori e processi vicini e lontani nel tempo, sull’interconnessione a scala planetaria dei fatti socio-economici, politico-istituzionali, demografici, culturali e sui fenomeni di confronto/conflitto tra le diverse aree ed entità statuali, dal trionfo delle potenze europee nel mondo, anche grazie alla centralità dello stato/nazione che in Europa è stato il prodotto dell’Età Romantica e dei Risorgimenti, all’affermazione del globalismo bipolare dopo la seconda guerra mondiale, per quindi giungere alla fine del bipolarismo stesso, offuscato dalla conclamata preminenza della superpotenza americana.

Largo spazio, inoltre, sarà dedicato all’evoluzione della metodologia della ricerca storica, anche in rapporto alle nuove opportunità offerte dalle risorse digitali; alle questioni epistemologiche connesse con i problemi dell’obiettività della storia e delle generalizzazioni operate dallo storico; all’uso di categorie concettuali e di paradigmi esplicativi nei percorsi di ricerca, nelle ricostruzioni e nell’interpretazione di fatti e processi storici.

Conoscenze e comprensione

 

Alla fine del corso, lo studente conoscerà:

  • i principali fattori e processi socioeconomici, politico-istituzionali, demografici, culturali che hanno caratterizzato la storia europea e mondiale degli ultimi due secoli e le più accreditate interpretazioni storiografiche che ne sono scaturite;
  • le regole metodologiche basilari della ricerca storica.

 

Più in particolare: per quanto riguarda il primo punto, lo studente acquisirà le conoscenze fondamentali concernenti i processi e le dinamiche sociali, i fenomeni di confronto/conflitto tra le diverse aree ed entità statuali, gli aspetti di storia politica, istituzionale, economica e culturale dell’Europa, il sistema delle relazioni internazionali nel corso dell’età contemporanea; per quanto riguarda il secondo punto, lo studente comprenderà il valore epistemologico dei risultati prodotti dalla ricerca storica e il rigore del processo di reperimento, analisi e sintesi delle fonti, necessario a conferire attendibilità scientifica al lavoro dello storico e alla distinzione del «vero» dal «falso».

Le competenze acquisite concorreranno al raggiungimento degli obiettivi formativi del CdS che prevedono il conseguimento di una adeguata conoscenza dell’evoluzione, nel corso dell’età contemporanea, dei vari aspetti della «vita associata» – famiglia, stato, ideologie, partiti politici, istituzioni, economia, comunicazione ecc. – e la corretta applicazione degli strumenti metodologici e delle categorie interpretative per la loro analisi e comprensione.

 

 

Capacità di applicare conoscenze e comprensione

 

Lo studente saprà:

  • muoversi in termini diacronici, sincronici e comparativi tra i principali avvenimenti e aree studiati;
  • cogliere le linee di sviluppo delle vicende storiche in rapporto al coevo dibattito delle idee;
  • riconoscere e comprendere le diverse opinioni e interpretazioni su un dato tema di ricerca storica;
  • inquadrare il ruolo dei soggetti attivi nei processi storici;
  • individuare le connessioni fra i quadri nazionali e lo scenario internazionale.

 

 

• Autonomia di giudizio

 

Lo studente saprà:

  • individuare le forze contrapposte in campo nei diversi processi storici e valutare il loro peso e la loro persistenza;
  • cogliere le interdipendenze e le relazioni nascoste tra fatti storici;
  • commentare autonomamente le tesi interpretative e distinguere le questioni-chiave e gli elementi di prova fattuale più importanti.

 

 

Abilità comunicative

 

Lo studente saprà illustrare le questioni storiche sottolineandone gli elementi più importanti con adeguato rigore linguistico, chiarezza espositiva e utilizzo appropriato del lessico storiografico (terminologia sociopolitica, giuridico-economica, ecc.).

 

 

Capacità di apprendimento

 

Alla fine del corso, lo studente avrà acquisito le capacità di:

  • utilizzare gli strumenti bibliografici, reperiti autonomamente, che consentano l’approfondimento dei temi d’interesse;
  • riconoscere il significato delle partizioni cronologiche e di orientarsi nella dimensione spazio-temporale;
  • applicare le categorie concettuali e i paradigmi esplicativi per un approccio criticamente consapevole alla disciplina e ai suoi percorsi interpretativi.

 

 

Saranno inoltre potenziate le seguenti capacità trasversali:

  • individuazione delle connessioni interpretative con altri ambiti disciplinari per permettere il confronto di tradizioni, metodologie e prospettive differenti;
  • comprensione dei limiti della ricerca storica e del valore della memoria storica come patrimonio comune della collettività;
  • consapevolezza del ruolo dello storico come garante di un approccio corretto e deideologizzato alla memoria storica;
  • consapevolezza che il sapere storico è scientifico e critico ma, al contempo, anche fruibile da un pubblico di non specialisti.

 

  • Lezioni frontali con sussidi multimediali;
  • attività seminariali complementari (extra ordinem) di approfondimento tematico svolte da studiosi di chiara fama e calendarizzate in base all’annuale ciclo convegnistico e seminariale programmato dai docenti di Storia contemporanea dell’Università del Salento.

Modalità di prenotazione all’esame

 

Gli studenti (frequentanti e non frequentanti) sono tenuti a prenotarsi utilizzando esclusivamente le modalità previste dal sistema VOL.

Date degli appelli:

 

2021

  • 15 luglio;
  • 9 settembre;
  • 26 ottobre (straordinario riservato a laureandi, fuori corso e studenti iscritti in corso all’ultimo anno dei corsi di laurea triennale e di laurea magistrale che hanno terminato le lezioni del II semestre);
  • 15 dicembre.

 

2022

  • 24 gennaio;
  • 21 febbraio;
  • 11 aprile;
  • 18 maggio (riservato a laureandi, studenti fuori corso e studenti iscritti in corso all’ultimo anno dei corsi di laurea triennale e di laurea magistrale che hanno terminato le lezioni del II semestre);
  • 14 giugno;
  • 11 luglio;
  • 12 settembre;
  • 25 ottobre (riservato a laureandi, fuori corso e studenti iscritti in corso all'ultimo anno dei corsi di laurea triennale e di laurea magistrale che hanno terminato le lezioni del II semestre).

Non sono previsti esami parziali.

 

 

Modalità di valutazione degli studenti

 

Per la valutazione non sono previste modalità differenti per studenti frequentanti e studenti non frequentanti.

L’esame è individuale, è valutato in trentesimi e si svolge in forma orale con domande aperte volte a verificare:

 

  • le abilità comunicative nell’esporre i contenuti del corso, che dovranno essere illustrati in modo pertinente e chiaro rispetto alle domande poste in sede d’esame, secondo prospettive d’analisi spazio-temporale storiograficamente corrette e attraverso l’uso di un linguaggio disciplinare specifico (terminologia sociopolitica, giuridico-economica, ecc.);
  • le competenze acquisite in termini di conoscenza e comprensione del testo storiografico, di consapevolezza dei significati delle partizioni cronologiche, dei principi della metodologia della ricerca storica, delle categorie concettuali e dei paradigmi esplicativi per un approccio criticamente consapevole alla disciplina e ai suoi percorsi interpretativi;
  • l’autonomia di pensiero nell’argomentare adeguatamente di fatti storici, nell’individuazione tra essi delle interdipendenze e delle relazioni nascoste, nel commento alle tesi interpretative, nel riconoscimento delle questioni-chiave e degli elementi di prova fattuale più importanti.

 

Ciascuno dei tre criteri è valutato sulla base di una scala di giudizi a quattro livelli (insufficiente, sufficiente, buono, ottimo) fino ad un massimo di 10/30 per ogni criterio.

 

Date degli appelli:

 

2021

  • 15 luglio;
  • 9 settembre;
  • 26 ottobre (straordinario riservato a laureandi, fuori corso e studenti iscritti in corso all’ultimo anno dei corsi di laurea triennale e di laurea magistrale che hanno terminato le lezioni del II semestre);
  • 15 dicembre.

 

2022

  • 24 gennaio;
  • 21 febbraio;
  • 11 aprile;
  • 18 maggio (riservato a laureandi, studenti fuori corso e studenti iscritti in corso all’ultimo anno dei corsi di laurea triennale e di laurea magistrale che hanno terminato le lezioni del secondo semestre);
  • 14 giugno;
  • 11 luglio;
  • 12 settembre;
  • 25 ottobre (riservato a laureandi, fuori corso e studenti iscritti in corso all'ultimo anno dei corsi di laurea triennale e di laurea magistrale che hanno terminato le lezioni del II semestre).

Il corso terrà insieme, seguendo una consolidata tradizione didattica, l’Ottocento e il Novecento: due secoli che, pur con evidenti differenziazioni interne, vanno considerati un continuum: l’Età contemporanea, per l’appunto.

Schematizzando, il programma è diviso in quattro gruppi di lezioni, non di eguale estensione.

Il primo gruppo, che avrà valenza introduttiva allo studio della Storia contemporanea, sarà dedicato alle principali questioni metodologiche che riguardano la disciplina storica, ossia la “verità della storia”, i gradi e i limiti di tale verità, il corretto atteggiamento della ragione nella ricerca storica e l’operazione di concettualizzazione. Per analizzare questi temi essenziali ci si avvarrà di un classico della storiografia contemporanea, e cioè Sei lezioni sulla storia di Edward Hallett Carr. In quest’opera l’autore critica le pretese di conoscenza dell’approccio empiristico ai fatti storici che si limita a collezionare eventi, società e istituzioni quasi fossero curiosità, senza coglierne lo svolgimento, e dimostra, invece, la validità e l’utilità di una storiografia «in grado di individuare i fatti che sono al centro di un sistema di relazioni». Carr non nega il «carattere relativo della conoscenza storica», perciò ne analizza il problematico, intrinseco e stretto intreccio di obiettività, interpretazione e generalizzazione al fine di chiarire in quale misura è possibile attribuire oggettività al metodo storico. Sicché, l’esame delle analogie e delle differenze tra metodo storico e metodo delle scienze naturali, gli consente di sostenere che così come gli studiosi di scienze naturali sono impegnati in un lavoro di ricerca che si basa sull’interazione tra ipotesi e fatti, analogamente la storia è la ricerca dell’interazione tra l’irripetibile e ciò che ha carattere generale. Analogie e differenze, dunque, che invitano lo storico inglese a riflettere sulla crisi di una «storia senza teoria» e sul rapporto di quest’ultima con le scienze sociali, alle quali essa non deve rivolgersi, come umile ancella, solo per riceverne una teoria in cambio di materiali, ma per strutturare con esse scambi proficui che viaggino secondo multiple e reciproche direzioni.

Il secondo gruppo di lezioni coprirà un arco di tempo compreso tra l’inizio dell’800 e i primi anni del secolo successivo; il terzo tratterà delle guerre mondiali e del periodo che intercorre tra l’una e l’altra; il quarto, infine, andrà dal secondo dopoguerra alla dissoluzione del mondo bipolare.

La proporzione tra le parti didattiche, e in particolare tra le ultime tre, è stata pensata in modo da evidenziare quelle che potremmo definire le radici lunghe dell’oggi, che affondano proprio nell’800, cioè il secolo che tiene in incubazione il mondo che abbiamo di fronte ai nostri occhi.

Si presterà particolare attenzione alle vicende italiane, ma, sulla base delle suggestioni provenienti dal nostro presente, sempre più integrato e interconnesso, ampio spazio sarà riservato all’Europa nella sua complessità, all’altro Occidente, soprattutto le Americhe, e all’Asia.

Si ragionerà dei grandi protagonisti collettivi, dei gruppi sociali, delle ideologie e delle trasformazioni del ruolo dello Stato; del progressivo affermarsi dello Stato-nazione; della competizione e dello scontro tra ideologie e sistemi politico-economici differenti; dei fattori che hanno portato all’allargamento, o a volte al restringimento, dei diritti civili, politici e sociali; delle trasformazioni provocate dal passaggio dalla società rurale a quella industriale, e poi da questa alla società post-industriale; dell’affermazione, consolidamento e crisi dell’egemonia europea; dell’emersione di nuove potenze e dello stravolgimento a livello planetario, verso la fine del Novecento, delle gerarchie politiche ed economiche precedenti.

Il testo più adeguato allo studio e all’approfondimento di questi temi e percorsi interpretativi è quello degli storici Salvatore Lupo e Angelo Ventrone, intitolato L’età contemporanea.

 

  1. Salvatore Lupo, Angelo Ventrone, L’età contemporanea, Mondadori, Milano 2018;
  2. Edward H. Carr, Sei lezioni sulla storia, Einaudi, Torino 2000.
STORIA CONTEMPORANEA (M-STO/04)
STORIA DELL'ITALIA CONTEMPORANEA A

Corso di laurea LETTERE MODERNE

Settore Scientifico Disciplinare M-STO/04

Tipo corso di studio Laurea Magistrale

Crediti 6.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 30.0

Per immatricolati nel 2020/2021

Anno accademico di erogazione 2021/2022

Anno di corso 2

Semestre Primo Semestre (dal 20/09/2021 al 14/01/2022)

Lingua ITALIANO

Percorso PERCORSO COMUNE (999)

  • Conoscenza della Storia contemporanea con particolare riferimento alle questioni e alle periodizzazioni della storia d’Italia dalla seconda metà dell’Ottocento agli esordi del XXI secolo.
  • Conoscenza della metodologia di base della ricerca storica.

Sullo sfondo del mercato e della finanza internazionali, il corso affronterà l’analisi delle fasi che hanno caratterizzato la storia dell’economia italiana dalla seconda metà dell’Ottocento a oggi.

Si tratta di stadi che in taluni casi coincidono quasi perfettamente con specifiche stagioni politiche, in talaltri le attraversano nella forma di un continuum multidimensionale in cui si intrecciano emergenti orientamenti culturali, rapide o latenti trasformazioni sociali, eventi inaspettati e cruciali.

Ne scaturisce un processo di sviluppo che per lunghi tratti assume un andamento ondivago, non lineare, caratterizzato da profonde differenze territoriali; un processo che porta lentamente il nostro Paese ad affermarsi tra le principali potenze industriali solo dopo la seconda guerra mondiale.

Un ritardo riconducibile alle matrici originarie del capitalismo italiano, gravate dalla scarsezza di risorse, dalla fragilità della infrastrutturazione materiale, dalla conformazione sociale, dalle scelte di politica economica delle classi dirigenti, dalle asimmetriche risposte agli impulsi endogeni ed esogeni che nel corso del tempo da varie parti si esercitano sul sistema economico e produttivo nel complesso.

Conoscenze e comprensione

 

Alla fine del corso, lo studente conoscerà:

 

  1. i principali fattori e processi socioeconomici, politico-istituzionali, demografici, culturali che hanno caratterizzato la storia d’Italia tra la metà del XIX e gli inizi del XXI secolo, e le più accreditate interpretazioni storiografiche che ne sono scaturite;
  2. le regole metodologiche della ricerca storica.

 

Più in particolare: per quanto riguarda il primo punto, lo studente acquisirà conoscenze specialistiche concernenti i processi e le dinamiche sociali, i fenomeni di confronto/conflitto tra le diverse formazioni politiche, le scelte di politica istituzionale, economica e sociale della classi dirigenti e di governo italiane, la collocazione del nostro Paese nel sistema delle relazioni internazionali tra secondo Ottocento e inizi del XXI secolo; per quanto riguarda il secondo punto, lo studente saprà riconoscere il valore epistemologico dei risultati prodotti dalla ricerca storica e saprà condurre con rigore metodologico il processo di reperimento, analisi e sintesi delle fonti necessario a conferire attendibilità scientifica al lavoro dello storico.

Le competenze acquisite concorreranno al raggiungimento degli obiettivi formativi del Corso di Laurea Magistrale in Lettere Moderne che prevedono anche il conseguimento di una specifica preparazione e di un’autonoma capacità di ricerca nel campo delle scienze storiche.

 

 

Capacità di applicare conoscenze e comprensione

 

Lo studente saprà:

 

  • muoversi in termini diacronici, sincronici e comparativi tra i principali avvenimenti studiati;
  • cogliere le linee di sviluppo delle vicende storiche in rapporto al coevo dibattito delle idee;
  • riconoscere e comprendere criticamente le diverse opinioni e interpretazioni su un dato tema di ricerca storica;
  • distinguere il ruolo dei soggetti attivi e il peso di quelli passivi nei processi storici;
  • individuare le connessioni fra i quadri nazionali e lo scenario internazionale.

 

 

Autonomia di giudizio

 

Lo studente saprà:

 

  • individuare le forze contrapposte in campo nei diversi processi storici e valutare il loro peso e la loro persistenza;
  • cogliere le interdipendenze e le relazioni nascoste tra fatti storici;
  • interpretare correttamente le tesi interpretative e distinguere criticamente le questioni-chiave e gli elementi di prova fattuale più importanti;
  • riconoscere nelle indagini di tipo storico la scientificità contenutistica, la correttezza metodologica e l’adeguatezza di giudizio.

 

 

Abilità comunicative

 

Lo studente saprà comunicare le tematiche storiche con adeguato rigore linguistico, chiarezza espositiva e padronanza, sia in ambito divulgativo sia in ambito specialistico, del lessico storiografico (terminologia sociopolitica, giuridico-economica, ecc.).

 

 

 

Capacità di apprendimento

 

Alla fine del corso, lo studente avrà acquisito le capacità di:

 

  • approfondire e completare le proprie competenze attingendo con approccio criticamente consapevole e rigore metodologico al patrimonio bibliografico e archivistico della storiografia contemporaneistica;
  • gestire progetti di ricerca storiografica anche a partire da dati informativi provvisori o lacunosi;
  • valutare le implicazioni dei propri giudizi in rapporto a più ampie problematiche etiche e sociali.
  • Lezioni frontali con sussidi multimediali;
  • attività seminariali complementari (extra ordinem) di approfondimento tematico e metodologico svolte da studiosi di chiara fama e calendarizzate in base all’annuale ciclo convegnistico e seminariale programmato dai docenti di Storia contemporanea dell’Università del Salento.

Gli studenti (frequentanti e non frequentanti) sono tenuti a prenotarsi utilizzando esclusivamente le modalità previste dal sistema VOL.

Per la valutazione non sono previste modalità differenti per studenti frequentanti e studenti non frequentanti.

L’esame è individuale, è valutato in trentesimi e si svolge in forma orale con domande aperte volte a verificare:

 

  • le abilità comunicative nell’esporre i contenuti del corso, che dovranno essere illustrati in modo pertinente e chiaro rispetto alle domande poste in sede d’esame, secondo prospettive d’analisi spazio-temporale storiograficamente corrette e attraverso l’uso di un linguaggio disciplinare specifico (terminologia sociopolitica, giuridico-economica, ecc.);
  • le competenze acquisite in termini di conoscenza e comprensione del testo storiografico e di consapevolezza dei significati delle categorie concettuali e dei paradigmi esplicativi delle questioni affrontate e della ricerca storica in generale;
  • l’autonomia di pensiero nell’argomentare adeguatamente di fatti storici, nell’individuazione tra essi delle interdipendenze e delle relazioni nascoste, nel commento alle tesi interpretative, nel riconoscimento delle questioni-chiave e degli elementi di prova fattuale più importanti.

 

Ciascuno dei tre criteri è valutato sulla base di una scala di giudizi a quattro livelli (insufficiente, sufficiente, buono, ottimo) fino ad un massimo di 10/30 per ogni criterio.

 

Non sono previsti esami parziali.

Date degli appelli:

 

2021

  • 15 luglio;
  • 9 settembre;
  • 26 ottobre (straordinario riservato a laureandi, fuori corso e studenti iscritti in corso all’ultimo anno dei corsi di laurea triennale e di laurea magistrale che hanno terminato le lezioni del II semestre);
  • 15 dicembre.

 

2022

  • 24 gennaio;
  • 21 febbraio;
  • 11 aprile;
  • 18 maggio (riservato a laureandi, studenti fuori corso e studenti iscritti in corso all’ultimo anno dei corsi di laurea triennale e di laurea magistrale che hanno terminato le lezioni del secondo semestre);
  • 14 giugno;
  • 11 luglio;
  • 12 settembre;
  • 25 ottobre (riservato a laureandi, fuori corso e studenti iscritti in corso all'ultimo anno dei corsi di laurea triennale e di laurea magistrale che hanno terminato le lezioni del II semestre).

Non sono previsti esami parziali.

Da un’analisi degli stadi attraversati dal sistema economico e produttivo del nostro Paese nell’arco temporale compreso tra la seconda metà dell’Ottocento e l’attuale, cruciale tornante innescato dagli effetti micidiali del Coronavirus non si può solo dedurre, peraltro un po’ troppo semplicisticamente, che la storia dell’economia italiana non è stata proprio il prototipo delle storie economiche di successo, ma se ne deduce anche e soprattutto che si è trattato, e si tratta ancora, di una vicenda peculiare, di un caso a sé stante rispetto a quelli che compongono il quadro delle economie occidentali.

Nei primi sessant’anni dall’Unità, il nostro Paese fu sull’orlo del tracollo, ma dopo essere riuscito a scongiurare la bancarotta finanziaria e ad affrancarsi da una condizione di subalternità ai margini dell’Europa, si propose come «potenza debole» in ascesa, e durante il corso riformista inaugurato dalla svolta giolittiana nel primo quindicennio del Novecento, fu in grado di realizzare il take off industriale e il conseguimento di una robusta stabilità monetaria.

La Grande Guerra avrebbe mandato in fumo quelle conquiste a causa delle pesanti passività in termini finanziari, materiali e morali generate dalle esigenze della macchina bellica, che pure era servita a innescare un gigantesco congegno di mobilitazione totale da cui sarebbe derivata soprattutto un’impetuosa irrorazione di liquidità nel settore degli investimenti industriali, poi comunque pagata a caro prezzo in termini di disavanzo del bilancio e di passivi della bilancia commerciale.

Durante il ventennio fascista, la sensibile e generalizzata ripresa dell’andamento positivo di profitti e rendimenti reali vacillò paurosamente sotto la pressione dirompente generata dalla grande crisi del 1929, e solo l’intervento massiccio dello stato con l’IRI, organizzato sulla base di imprese pubbliche manageriali, su un sistema economico-finanziario in verità meno vulnerabile rispetto alle economie più avanzate, perché poco surriscaldato dalle precedenti scelte della politica fascista e per la sua stessa arretratezza strutturale, riuscì a salvare il salvabile.

Ma le disastrose conseguenze della seconda guerra mondiale, in cui la dittatura mussoliniana aveva sprofondato l’Italia, neutralizzò la maggior parte dei risultati che prima erano stati faticosamente conseguiti, e alla fine del conflitto ci si trovò di fronte all’impegnativa impresa di ricostruire dalle macerie un Paese che finalmente giungeva a una democrazia parlamentare molto più solida e matura di quella abbattuta dal fascismo. Grazie alla cooptazione del nostro Paese nel mondo occidentale sotto l’egida statunitense si evitò che l’economia italiana annegasse nel vortice dell’inflazione, e con l’assistenza finanziaria americana si scongiurò il pericolo che essa finisse poi per restare travolta dalla recessione.

Nel periodo dal 1950 al 1973, cioè nella fase di alta congiuntura della Golden Age, che coinvolse tutto il mondo occidentale favorendo tassi di crescita positivi soprattutto nei paesi che avevano perso la guerra, l’Italia registrò forti sviluppi nel settore dell’industria e del terziario, fu coinvolta in un processo di intensa modernizzazione accompagnata dai cambiamenti e dall’evoluzione, talvolta in modo contraddittorio e squilibrato, dei gusti e degli stili di vita, delle mentalità e dei costumi, della cultura e dei consumi, della stessa stratificazione sociale con l’imponente crescita del ceto medio. Intanto, il passaggio dal centrismo al centro-sinistra correva assieme al consolidamento di un’«economia mista», determinata dal saldo intreccio tra pubblico e privato, e all’incremento del flusso migratorio che dalle campagne più povere muoveva milioni di persone verso le principali aree urbane e industriali.

Quando finirono di spirare i venti favorevoli della Golden Age, l’economia italiana, sostanzialmente di trasformazione e carente di risorse energetiche e di materie prime, fu risucchiata dal vortice della crisi mondiale che agli inizi degli anni ’70 fu prima innescata dal crollo del Sistema Monetario Internazionale, con il ritorno a un sistema di cambi flessibili, e poi deflagrò a causa degli shock petroliferi di inizi e fine decennio. Le conseguenze furono la crescita dei costi di produzione e distribuzione dei beni, la copresenza di inflazione e stagnazione (stagflazione) – la cui spirale fu favorita dalle rivendicazioni salariali e aggravata da un’accesa conflittualità sindacale –, gli squilibri finanziari della grande industria, la crescita del deficit del bilancio pubblico alimentato dai provvedimenti di carattere assistenziale indotti tanto dai conflitti sulla redistribuzione del reddito quanto dalle pressioni di particolari corporazioni.

Dopo la fase espansiva del decennio successivo, l’economia italiana è entrata in una fase di latenza da cui non sembra essere più in grado di ripartire con una marcia in senso ascendente.

Lo sfaldamento del sistema della prima Repubblica ha lasciato irrisolti tutti i problemi che avevano travagliato la vita del paese.

La seconda Repubblica è nata nel segno di un instabile bipolarismo politico, una debolezza congenita che ha lasciato senza soluzione la maggior parte delle gravi questioni socioeconomiche che tormentano la nazione. Sicché, l’assenza di adeguate riforme strutturali ha aggravato i mai superati squilibri tradizionali, ai quali, tra l’altro se ne sono aggiunti di nuovi per le devastanti conseguenze dello scompiglio finanziario di Wall Street del 2008.

In definitiva, tra una irrisolta «questione meridionale», dopo che l’intervento straordinario dello Stato si è concluso agli inizi degli anni ’90 senza riuscire a promuovere nel Mezzogiorno d’Italia virtuosi e portanti processi di sviluppo autoctono, e un debito pubblico tornato ad accumularsi vertiginosamente dopo una momentanea interruzione della sua spirale in coincidenza con l’adesione all’Unione monetaria europea, oggi, alla fase economica e sociale già fortemente accidentata si sono aggiunti gli effetti disastrosi del Coronavirus che ha portato il nostro Paese a incamminarsi su un autentico “percorso di guerra” che impone una svolta profonda e ineludibile in termini di regole, programmi e strumenti in settori nevralgici come finanza e fiscalità, amministrazione pubblica e giustizia, infrastrutture e lavoro, ambiente e sistema educativo, sanità e previdenza sociale.

Il testo più adeguato allo studio e all’approfondimento di questi temi e percorsi interpretativi è il seguente:

Valerio Castronovo, Storia economica d’Italia. Dall’Ottocento al 2020, Einaudi, Torino 2021.

Valerio Castronovo, Storia economica d’Italia. Dall’Ottocento al 2020, Einaudi, Torino 2021 (nuova edizione rivista e ampliata).

STORIA DELL'ITALIA CONTEMPORANEA A (M-STO/04)
STORIA CONTEMPORANEA

Corso di laurea SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE

Settore Scientifico Disciplinare M-STO/04

Tipo corso di studio Laurea

Crediti 12.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 60.0

Per immatricolati nel 2019/2020

Anno accademico di erogazione 2020/2021

Anno di corso 2

Semestre Secondo Semestre (dal 01/03/2021 al 04/06/2021)

Lingua ITALIANO

Percorso PERCORSO COMUNE (999)

Sede Lecce

Conoscenze di Storia contemporanea impartite nelle scuole secondarie di secondo grado.

Il corso affronta due secoli di storia globale, dalla Restaurazione europea che segue al dominio napoleonico ai giorni nostri, contrassegnati – come sostiene Sandro Rogari – da un potere mondiale a geometria variabile e da un’accelerazione senza paragoni nei precedenti millenni della storia umana; si porrà dunque l’accento sull’interdipendenza di fattori e processi vicini e lontani nel tempo, sull’interconnessione a scala planetaria dei fatti socio-economici, politico-istituzionali, demografici, culturali e sui fenomeni di confronto/conflitto tra le diverse aree ed entità statuali, dal trionfo delle potenze europee nel mondo, anche grazie alla centralità dello stato/nazione che in Europa è stato il prodotto dell’Età Romantica e dei Risorgimenti, all’affermazione del globalismo bipolare dopo la seconda guerra mondiale, per quindi giungere alla fine del bipolarismo stesso, offuscato dalla conclamata preminenza della superpotenza americana.

Largo spazio, inoltre, sarà dedicato alle metodologie della ricerca storica e all’uso di categorie concettuali e di paradigmi esplicativi.

Conoscenze e comprensione

Alla fine del corso, lo studente conoscerà:

  1. i principali fattori e processi socio-economici, politico-istituzionali, demografici, culturali che hanno caratterizzato la storia europea e mondiale degli ultimi due secoli e le più accreditate interpretazioni storiografiche che ne sono scaturite;
  2. le regole metodologiche basilari della ricerca storica.

Più in particolare: per quanto riguarda il primo punto, lo studente acquisirà le conoscenze fondamentali concernenti i processi e le dinamiche sociali, i fenomeni di confronto/conflitto tra le diverse aree ed entità statuali, gli aspetti di storia politica, istituzionale, economica e culturale dell’Europa, il sistema delle relazioni internazionali nel corso dell’età contemporanea; per quanto riguarda il secondo punto, lo studente comprenderà il valore epistemologico dei risultati prodotti dalla ricerca storica e il rigore del processo di reperimento, analisi e sintesi delle fonti, necessario a conferire attendibilità scientifica al lavoro dello storico e alla distinzione del «vero» dal «falso».

Le competenze acquisite concorreranno al raggiungimento degli obiettivi formativi del CdS che prevedono il conseguimento di una adeguata conoscenza dell’evoluzione, nel corso dell’età contemporanea, dei vari aspetti della «vita associata» – famiglia, stato, ideologie, partiti politici, istituzioni, economia ecc. – e la corretta applicazione degli strumenti metodologici e delle categorie interpretative per la loro analisi e comprensione.

 

Capacità di applicare conoscenze e comprensione

Lo studente saprà:

  • muoversi in termini diacronici, sincronici e comparativi tra i principali avvenimenti e aree studiati;
  • cogliere le linee di sviluppo delle vicende storiche in rapporto al coevo dibattito delle idee;
  • riconoscere e comprendere le diverse opinioni e interpretazioni su un dato tema di ricerca storica;
  • inquadrare il ruolo dei soggetti attivi nei processi storici;
  • individuare le connessioni fra i quadri nazionali e lo scenario internazionale.

 

Autonomia di giudizio

Lo studente saprà:

  • individuare le forze contrapposte in campo nei diversi processi storici e valutare il loro peso e la loro persistenza;
  • cogliere le interdipendenze e le relazioni nascoste tra fatti storici;
  • commentare autonomamente le tesi interpretative e distinguere le questioni-chiave e gli elementi di prova fattuale più importanti.

 

Abilità comunicative

Lo studente saprà illustrare le questioni storiche sottolineandone gli elementi più importanti con adeguato rigore linguistico, chiarezza espositiva e utilizzo appropriato del lessico storiografico (terminologia socio-politica, giuridico-economica, ecc.).

 

Capacità di apprendimento

Alla fine del corso, lo studente avrà acquisito le capacità di:

  • utilizzare gli strumenti bibliografici, reperiti autonomamente, che consentano l’approfondimento dei temi d’interesse;
  • riconoscere il significato delle partizioni cronologiche e di orientarsi nella dimensione spazio-temporale;
  • applicare le categorie concettuali e i paradigmi esplicativi per un approccio criticamente consapevole alla disciplina e ai suoi percorsi interpretativi.
  • Lezioni frontali con sussidi multimediali;
  • attività seminariali complementari (extra ordinem) di approfondimento tematico svolte da studiosi di chiara fama e calendarizzate in base all’annuale ciclo convegnistico e seminariale programmato dai docenti di Storia contemporanea dell’Università del Salento. 

Per la valutazione non sono previste modalità differenti per studenti frequentanti e studenti non frequentanti.

L’esame è individuale, è valutato in trentesimi e si svolge in forma orale con domande aperte volte a verificare:

  • le abilità comunicative nell’esporre i contenuti del corso, che dovranno essere illustrati in modo pertinente e chiaro rispetto alle domande poste in sede d’esame, secondo prospettive d’analisi spazio-temporale storiograficamente corrette e attraverso l’uso di un linguaggio disciplinare specifico (terminologia socio-politica, giuridico-economica, ecc.);
  • le competenze acquisite in termini di conoscenza e comprensione del testo storiografico, di consapevolezza dei significati delle partizioni cronologiche, dei principi della metodologia della ricerca storica, delle categorie concettuali e dei paradigmi esplicativi per un approccio criticamente consapevole alla disciplina e ai suoi percorsi interpretativi;
  • l’autonomia di pensiero nell’argomentare adeguatamente di fatti storici, nell’individuazione tra essi delle interdipendenze e delle relazioni nascoste, nel commento alle tesi interpretative, nel riconoscimento delle questioni-chiave e degli elementi di prova fattuale più importanti.

Ciascuno dei tre criteri è valutato sulla base di una scala di giudizi a quattro livelli (insufficiente, sufficiente, buono, ottimo) fino ad un massimo di 10/30 per ogni criterio.

Gli studenti (frequentanti e non frequentanti) sono tenuti a prenotarsi utilizzando esclusivamente le modalità previste dal sistema VOL.

Non sono previsti esami parziali.

Gli studenti (frequentanti e non frequentanti) sono tenuti a prenotarsi utilizzando esclusivamente le modalità previste dal sistema VOL.

 

Date degli appelli d'esame

 

2020:

  • 10 settembre;
  • 4 novembre (straordinario riservato a studenti fuori corso, in debito d’esame e laureandi della sessione autunnale);

2021:

  • 21 gennaio;
  • 24 febbraio;
  • 7 aprile (riservato a studenti in debito d’esame e agli esami del I semestre a. a. 2020-21);
  • 19 maggio (straordinario riservato a laureandi della sessione estiva che hanno terminato le lezioni del I semestre e a studenti fuori corso);
  • 7 giugno;
  • 23 giugno;
  • 15 luglio;
  • 9 settembre;
  • 26 ottobre (straordinario riservato a laureandi, fuori corso e studenti iscritti in corso all’ultimo anno dei corsi di laurea triennale e di laurea magistrale che hanno terminato le lezioni del II semestre).

Il corso terrà insieme, seguendo una consolidata tradizione didattica, l’Ottocento e il Novecento: due secoli che, pur con evidenti differenziazioni interne, vanno considerati un continuum: l’Età contemporanea, per l’appunto.

Schematizzando, il programma è diviso in quattro gruppi di lezioni, non di eguale estensione.

Il primo gruppo, che avrà valenza introduttiva allo studio della Storia contemporanea, sarà dedicato alle principali questioni metodologiche che riguardano la disciplina storica, ossia la “verità della storia”, i gradi e i limiti di tale verità, il corretto atteggiamento della ragione nella ricerca storica e l’operazione di concettualizzazione. Per analizzare questi temi essenziali ci si avvarrà di un classico della storiografia contemporanea, e cioè La conoscenza storica di Henri-Irénée Marrou, in cui l’autore individua i caratteri della ricerca storica e le regole e le pratiche che la devono informare. Con quest’opera lo storico francese ha concretamente realizzato una deontologia della storia, un «trattato sulle virtù dello storico», e lo ha fatto partendo dalla definizione di storia per poi riflettere sulla natura intellettuale e creativa dell’attività dello storico, sull’uso delle fonti, sul fondamentale passaggio dall’interpretazione del documento alla comprensione del passato e, infine, sul problema della misura e delle riserve con cui si può, nella storia, giungere alla verità.

Il secondo gruppo di lezioni coprirà un arco di tempo compreso tra l’inizio dell’800 e i primi anni del secolo successivo; il terzo tratterà delle guerre mondiali e del periodo che intercorre tra l’una e l’altra; il quarto, infine, andrà dal secondo dopoguerra alla dissoluzione del mondo bipolare.

La proporzione tra le parti didattiche, e in particolare tra le ultime tre, è stata pensata in modo da evidenziare quelle che potremmo definire le radici lunghe dell’oggi, che affondano proprio nell’800, cioè il secolo che tiene in incubazione il mondo che abbiamo di fronte ai nostri occhi.

Si presterà particolare attenzione alle vicende italiane, ma, sulla base delle suggestioni provenienti dal nostro presente, sempre più integrato e interconnesso, ampio spazio sarà riservato all’Europa nella sua complessità, all’altro Occidente, soprattutto le Americhe, e all’Asia.

Si ragionerà dei grandi protagonisti collettivi, dei gruppi sociali, delle ideologie e delle trasformazioni del ruolo dello Stato; del progressivo affermarsi dello Stato-nazione; della competizione e dello scontro tra ideologie e sistemi politico-economici differenti; dei fattori che hanno portato all’allargamento, o a volte al restringimento, dei diritti civili, politici e sociali; delle trasformazioni provocate dal passaggio dalla società rurale a quella industriale, e poi da questa alla società post-industriale; dell’affermazione, consolidamento e crisi dell’egemonia europea; dell’emersione di nuove potenze e dello stravolgimento a livello planetario, verso la fine del Novecento, delle gerarchie politiche ed economiche precedenti.

Il testo più adeguato allo studio e all’approfondimento di questi temi e percorsi interpretativi è quello degli storici Salvatore Lupo e Angelo Ventrone, intitolato L’età contemporanea.

  1. Salvatore Lupo, Angelo Ventrone, L’età contemporanea, Mondadori, Milano 2018;
  2. Henri-Irénée Marrou, La conoscenza storica, il Mulino, Bologna 2007.
STORIA CONTEMPORANEA (M-STO/04)
STORIA DELL'ITALIA CONTEMPORANEA A

Corso di laurea LETTERE MODERNE

Settore Scientifico Disciplinare M-STO/04

Tipo corso di studio Laurea Magistrale

Crediti 6.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 30.0

Per immatricolati nel 2019/2020

Anno accademico di erogazione 2020/2021

Anno di corso 2

Semestre Primo Semestre (dal 21/09/2020 al 15/01/2021)

Lingua ITALIANO

Percorso PERCORSO COMUNE (999)

Sede Lecce

  • Conoscenza della Storia contemporanea con particolare riferimento alle questioni e alle periodizzazioni della storia d’Italia dalla seconda metà dell’Ottocento agli esordi del XXI secolo.
  • Conoscenza della metodologia di base della ricerca storica.

Il corso affronta le più importanti questioni storiografiche riguardanti la nascita, la crescita e la fine della prima Repubblica italiana, il cui avvio, probabilmente, fu soprattutto conseguenza, come ha sostenuto Aurelio Lepre, della crisi dello Stato-Nazione costruito dal fascismo che non il prodotto della sola Resistenza; una crisi che «colpì tuttavia la nazione più fortemente che non lo Stato, di cui molto fu conservato: alla concezione fascista dello Stato etico si sostituì quella del Partito etico» che sarebbe diventato il fattore determinante di molte degenerazioni e del crollo, infine, del sistema stesso dei partiti, con il conseguente innesco della transizione verso una seconda Repubblica forse mai completamente realizzatasi. E tutto ciò sarebbe avvenuto gradualmente sullo sfondo peculiare di un Paese di fatto divenuto area cruciale e di frontiera tra blocco occidentale e blocco orientale, profondamente attraversato dalle logiche del bipolarismo che condizionavano pesantemente gli equilibri e i rapporti partitico-politici, mentre cambiavano e si evolvevano, talvolta in modo contraddittorio e squilibrato, gusti e stili di vita, mentalità e costumi, cultura e consumi, sistemi produttivi e apparati amministrativo-istituzionali.

Conoscenze e comprensione

Alla fine del corso, lo studente conoscerà:

  1. i principali fattori e processi socio-economici, politico-istituzionali, demografici, culturali che hanno caratterizzato la storia dell’Italia tra XX e inizi del XXI secolo, e le più accreditate interpretazioni storiografiche che ne sono scaturite;
  2. le regole metodologiche della ricerca storica.

Più in particolare: per quanto riguarda il primo punto, lo studente acquisirà conoscenze specialistiche concernenti i processi e le dinamiche sociali, i fenomeni di confronto/conflitto tra le diverse formazioni politiche, le scelte di politica istituzionale, economica e sociale della classi dirigenti e di governo italiane, la collocazione del nostro Paese nel sistema delle relazioni internazionali tra secondo Novecento e inizi del XXI secolo; per quanto riguarda il secondo punto, lo studente saprà riconoscere il valore epistemologico dei risultati prodotti dalla ricerca storica e saprà condurre con rigore metodologico il processo di reperimento, analisi e sintesi delle fonti necessario a conferire attendibilità scientifica al lavoro dello storico.

Le competenze acquisite concorreranno al raggiungimento degli obiettivi formativi del Corso di Laurea Magistrale in Lettere Moderne che prevedono anche il conseguimento di una specifica preparazione e di un’autonoma capacità di ricerca nel campo delle scienze storiche.

 

Capacità di applicare conoscenze e comprensione

Lo studente saprà:

  • muoversi in termini diacronici, sincronici e comparativi tra i principali avvenimenti studiati;
  • cogliere le linee di sviluppo delle vicende storiche in rapporto al coevo dibattito delle idee;
  • riconoscere e comprendere criticamente le diverse opinioni e interpretazioni su un dato tema di ricerca storica;
  • distinguere il ruolo dei soggetti attivi e il peso di quelli passivi nei processi storici;
  • individuare le connessioni fra i quadri nazionali e lo scenario internazionale.

 

Autonomia di giudizio

Lo studente saprà:

  • individuare le forze contrapposte in campo nei diversi processi storici e valutare il loro peso e la loro persistenza;
  • cogliere le interdipendenze e le relazioni nascoste tra fatti storici;
  • interpretare correttamente le tesi interpretative e distinguere criticamente le questioni-chiave e gli elementi di prova fattuale più importanti;
  • riconoscere nelle indagini di tipo storico la scientificità contenutistica, la correttezza metodologica e l’adeguatezza di giudizio.

 

Abilità comunicative

Lo studente saprà comunicare le tematiche storiche con adeguato rigore linguistico, chiarezza espositiva e padronanza, sia in ambito divulgativo sia in ambito specialistico, del lessico storiografico (terminologia socio-politica, giuridico-economica, ecc.).

 

Capacità di apprendimento

Alla fine del corso, lo studente avrà acquisito le capacità di:

  • approfondire e completare le proprie competenze attingendo con approccio criticamente consapevole e rigore metodologico al patrimonio bibliografico e archivistico della storiografia contemporaneistica;
  • gestire progetti di ricerca storiografica anche a partire da dati informativi provvisori o lacunosi;
  • valutare le implicazioni dei propri giudizi in rapporto a più ampie problematiche etiche e sociali.
  • Lezioni frontali con sussidi multimediali;
  • attività seminariali complementari (extra ordinem) di approfondimento tematico e metodologico svolte da studiosi di chiara fama e calendarizzate in base all’annuale ciclo convegnistico e seminariale programmato dai docenti di Storia contemporanea dell’Università del Salento.

L’esame è individuale, è valutato in trentesimi e si svolge in forma orale con domande aperte volte a verificare:

  • le abilità comunicative nell’esporre i contenuti del corso, che dovranno essere illustrati in modo pertinente e chiaro rispetto alle domande poste in sede d’esame, secondo prospettive d’analisi spazio-temporale storiograficamente corrette e attraverso l’uso di un linguaggio disciplinare specifico (terminologia socio-politica, giuridico-economica, ecc.);
  • le competenze acquisite in termini di conoscenza e comprensione del testo storiografico e di consapevolezza dei significati delle categorie concettuali e dei paradigmi esplicativi delle questioni affrontate e della ricerca storica in generale;
  • l’autonomia di pensiero nell’argomentare adeguatamente di fatti storici, nell’individuazione tra essi delle interdipendenze e delle relazioni nascoste, nel commento alle tesi interpretative, nel riconoscimento delle questioni-chiave e degli elementi di prova fattuale più importanti.

Ciascuno dei tre criteri è valutato sulla base di una scala di giudizi a quattro livelli (insufficiente, sufficiente, buono, ottimo) fino ad un massimo di 10/30 per ogni criterio.

Non sono previsti esami parziali.

Gli studenti sono tenuti a prenotarsi utilizzando esclusivamente le modalità previste dal sistema VOL.

 

Date degli appelli d'esame

 

2020:

  • 10 settembre;
  • 4 novembre (straordinario riservato a studenti fuori corso, in debito d’esame e laureandi della sessione autunnale);

2021:

  • 21 gennaio;
  • 24 febbraio;
  • 7 aprile (riservato a studenti in debito d’esame e agli esami del I semestre a. a. 2020-21);
  • 19 maggio (straordinario riservato a laureandi della sessione estiva che hanno terminato le lezioni del I semestre e a studenti fuori corso);
  • 7 giugno;
  • 23 giugno;
  • 15 luglio;
  • 9 settembre;
  • 26 ottobre (straordinario riservato a laureandi, fuori corso e studenti iscritti in corso all’ultimo anno dei corsi di laurea triennale e di laurea magistrale che hanno terminato le lezioni del II semestre).

Il corso tratterà dell’avvento in Italia di una democrazia parlamentare, molto più solida e matura di quella abbattuta dal fascismo, che giungeva in ritardo di oltre mezzo secolo rispetto ad altri paesi europei. Essa dava vita alla prima età repubblicana, il cui tratto dominante fu l’incontro-scontro, per oltre un quarantennio, tra le due organizzazioni politiche prevalenti: il partito cattolico della Dc, principale forza di governo, e il Pci, maggiore partito di opposizione. Fu un’età in cui, mentre la società veniva investita da incessanti metamorfosi, prevalsero scelte filo-occidentali e formule “centriste” di collaborazione partitica, fino alla crisi sistemica che avrebbe aperto la transizione verso un nuovo regime politico i cui esiti e profili restano ancora incerti.

Schematizzando, il programma è diviso in cinque gruppi di lezioni, non di eguale estensione.

Il primo gruppo di lezioni tratta della fase iniziale, cioè dalla crisi dello Stato-nazione fascista alla cobelligeranza e al fenomeno resistenziale, dalla leadership di Alcide De Gasperi e dagli obiettivi primari della ricostruzione postbellica al successivo e generalizzato sviluppo del Paese sullo sfondo di uno scontro politico assai aspro, sebbene nel pieno rispetto delle libertà costituzionali.

Il secondo gruppo di lezioni illustra l’impetuosa evoluzione socio-economica tra gli anni Cinquanta e Sessanta e il quasi contestuale, primo e deludente risultato dell’esperimento di centrosinistra soprattutto in termini di riforma delle istituzioni.

Il terzo gruppo di lezioni analizza le fibrillazioni di una nazione attraversata dal terremoto socio-politico della contestazione studentesca e operaia, dalla questione del “consociativismo”, dai “terrorismi”, dal compromesso storico, dalla solidarietà nazionale, dalle lacerazioni aperte dalla crisi di sistema innescata dal fallito incontro tra Dc e Pci e quindi enfatizzata dal tentativo del segretario del Psi Bettino Craxi di dare all’apparato politico-istituzionale un altro assetto, non più centrista.

Il quarto gruppo di lezioni riguarda dunque la parabola del progetto craxiano di riforma costituzionale sul modello della V Repubblica francese, un riassetto reso impossibile tanto dall’assenza di uno schieramento politico parlamentare che fosse in grado di attuarlo quanto dalla mancata occasione, nel 1989, di riapertura di un dialogo con i comunisti.

Il quinto gruppo di lezioni, infine, si apre con il cono d’ombra creato da queste incertezze di strategia politica che fu presagio della crisi del 1992, determinata dalle inchieste giudiziarie sulla corruzione politica e dal concomitante crollo della lira sotto il peso di un debito pubblico che non si era fatto nulla per contenere. Lo sfaldamento del sistema della prima Repubblica lasciò irrisolti tutti i problemi che nell’ultimo decennio avevano travagliato la vita del paese. La seconda Repubblica nasceva nel segno di un instabile bipolarismo politico, una debolezza congenita che avrebbe spinto continuamente verso il ritorno a un’ipotesi neocentrista, lasciando senza soluzione la maggior parte delle gravi questioni socio-economiche che tormentavano la nazione.

Il testo più adeguato allo studio e all’approfondimento di questi temi e percorsi interpretativi è quello dello storico Aurelio Lepre, Storia della prima Repubblica. L’Italia dal 1943 al 2003.

Aurelio Lepre, Storia della prima Repubblica. L’Italia dal 1943 al 2003, il Mulino, Bologna 2004.

STORIA DELL'ITALIA CONTEMPORANEA A (M-STO/04)
STORIA CONTEMPORANEA

Corso di laurea SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE

Settore Scientifico Disciplinare M-STO/04

Tipo corso di studio Laurea

Crediti 12.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 60.0

Per immatricolati nel 2018/2019

Anno accademico di erogazione 2019/2020

Anno di corso 2

Semestre Secondo Semestre (dal 24/02/2020 al 22/05/2020)

Lingua ITALIANO

Percorso PERCORSO COMUNE (999)

Conoscenze di Storia contemporanea impartite nelle scuole secondarie di secondo grado.

Il corso affronta due secoli di storia globale, dalla Restaurazione europea che segue al dominio napoleonico ai giorni nostri, contrassegnati – come sostiene Sandro Rogari – da un potere mondiale a geometria variabile e da un’accelerazione senza paragoni nei precedenti millenni della storia umana; si porrà dunque l’accento sull’interdipendenza di fattori e processi vicini e lontani nel tempo, sull’interconnessione a scala planetaria dei fatti socio-economici, politico-istituzionali, demografici, culturali e sui fenomeni di confronto/conflitto tra le diverse aree ed entità statuali, dal trionfo delle potenze europee nel mondo, anche grazie alla centralità dello stato/nazione che in Europa è stato il prodotto dell’Età Romantica e dei Risorgimenti, all’affermazione del globalismo bipolare dopo la seconda guerra mondiale, per quindi giungere alla fine del bipolarismo stesso, offuscato dalla conclamata preminenza della superpotenza americana. Largo spazio, inoltre, sarà dedicato alle metodologie della ricerca storica e all’uso di categorie concettuali e di paradigmi esplicativi.

  • Conoscenze e comprensione

Alla fine del corso, lo studente conoscerà:

  1. i principali fattori e processi socio-economici, politico-istituzionali, demografici, culturali che hanno caratterizzato la storia europea e mondiale degli ultimi due secoli e le più accreditate interpretazioni storiografiche che ne sono scaturite;
  2. le regole metodologiche basilari della ricerca storica.

Più in particolare: per quanto riguarda il primo punto, lo studente acquisirà le conoscenze fondamentali concernenti i processi e le dinamiche sociali, i fenomeni di confronto/conflitto tra le diverse aree ed entità statuali, gli aspetti di storia politica, istituzionale, economica e culturale dell’Europa, il sistema delle relazioni internazionali nel corso dell’età contemporanea; per quanto riguarda il secondo punto, lo studente comprenderà il valore epistemologico dei risultati prodotti dalla ricerca storica e il rigore del processo di reperimento, analisi e sintesi delle fonti, necessario a conferire attendibilità scientifica al lavoro dello storico e alla distinzione del «vero» dal «falso».

Le competenze acquisite concorreranno al raggiungimento degli obiettivi formativi del CdS che prevedono il conseguimento di una adeguata conoscenza dell’evoluzione, nel corso dell’età contemporanea, dei vari aspetti della «vita associata» – famiglia, stato, ideologie, partiti politici, istituzioni, economia ecc. – e la corretta applicazione degli strumenti metodologici e delle categorie interpretative per la loro analisi e comprensione.

 

  • Capacità di applicare conoscenze e comprensione

Lo studente saprà:

  • muoversi in termini diacronici, sincronici e comparativi tra i principali avvenimenti e aree studiati;
  • cogliere le linee di sviluppo delle vicende storiche in rapporto al coevo dibattito delle idee;
  • riconoscere e comprendere le diverse opinioni e interpretazioni su un dato tema di ricerca storica;
  • inquadrare il ruolo dei soggetti attivi nei processi storici;
  • individuare le connessioni fra i quadri nazionali e lo scenario internazionale.

 

  • Autonomia di giudizio

Lo studente saprà:

  • individuare le forze contrapposte in campo nei diversi processi storici e valutare il loro peso e la loro persistenza;
  • cogliere le interdipendenze e le relazioni nascoste tra fatti storici;
  • commentare autonomamente le tesi interpretative e distinguere le questioni-chiave e gli elementi di prova fattuale più importanti.

 

  • Abilità comunicative

Lo studente saprà illustrare le questioni storiche sottolineandone gli elementi più importanti con adeguato rigore linguistico, chiarezza espositiva e utilizzo appropriato del lessico storiografico (terminologia socio-politica, giuridico-economica, ecc.).

 

  • Capacità di apprendimento

Alla fine del corso, lo studente avrà acquisito le capacità di:

  • utilizzare gli strumenti bibliografici, reperiti autonomamente, che consentano l’approfondimento dei temi d’interesse;
  • riconoscere il significato delle partizioni cronologiche e di orientarsi nella dimensione spazio-temporale;
  • applicare le categorie concettuali e i paradigmi esplicativi per un approccio criticamente consapevole alla disciplina e ai suoi percorsi interpretativi.
  • Lezioni frontali con sussidi multimediali;
  • attività seminariali complementari (extra ordinem) di approfondimento tematico svolte da studiosi di chiara fama e calendarizzate in base all’annuale ciclo convegnistico e seminariale programmato dai docenti di Storia contemporanea dell’Università del Salento.

Per la valutazione non sono previste modalità differenti per studenti frequentanti e studenti non frequentanti.

L’esame è individuale, è valutato in trentesimi e si svolge in forma orale con domande aperte volte a verificare:

  • le abilità comunicative nell’esporre i contenuti del corso, che dovranno essere illustrati in modo pertinente e chiaro rispetto alle domande poste in sede d’esame, secondo prospettive d’analisi spazio-temporale storiograficamente corrette e attraverso l’uso di un linguaggio disciplinare specifico (terminologia socio-politica, giuridico-economica, ecc.);
  • le competenze acquisite in termini di conoscenza e comprensione del testo storiografico, di consapevolezza dei significati delle partizioni cronologiche, dei principi della metodologia della ricerca storica, delle categorie concettuali e dei paradigmi esplicativi per un approccio criticamente consapevole alla disciplina e ai suoi percorsi interpretativi;
  • l’autonomia di pensiero nell’argomentare adeguatamente di fatti storici, nell’individuazione tra essi delle interdipendenze e delle relazioni nascoste, nel commento alle tesi interpretative, nel riconoscimento delle questioni-chiave e degli elementi di prova fattuale più importanti.

Ciascuno dei tre criteri è valutato sulla base di una scala di giudizi a quattro livelli (insufficiente, sufficiente, buono, ottimo) fino ad un massimo di 10/30 per ogni criterio.

Gli studenti (frequentanti e non frequentanti) sono tenuti a prenotarsi utilizzando esclusivamente le modalità previste dal sistema VOL.

Date degli appelli:

 

2019

- 5 settembre;

- 4 ottobre (appello straordinario);

- 6 dicembre.

 

2020

- 22 gennaio;

- 19 febbraio;

- 22 aprile;

- 20 maggio (riservato a laureandi, f. c. e percorsi internazionali);

- 17 giugno;

- 15 luglio.

 

Non sono previsti esami parziali.

Gli studenti (frequentanti e non frequentanti) sono tenuti a prenotarsi utilizzando esclusivamente le modalità previste dal sistema VOL.

 

Date degli appelli:

 

2019

- 5 settembre;

- 4 ottobre (appello straordinario);

- 6 dicembre.

 

2020

- 22 gennaio;

- 19 febbraio;

- 22 aprile;

- 20 maggio (riservato a laureandi, f. c. e percorsi internazionali);

- 17 giugno;

- 15 luglio.

Il corso terrà insieme, seguendo una consolidata tradizione didattica, l’Ottocento e il Novecento: due secoli che, pur con evidenti differenziazioni interne, vanno considerati un continuum: l’Età contemporanea, per l’appunto.

Schematizzando, il programma è diviso in quattro gruppi di lezioni, non di eguale estensione. Il primo gruppo, che avrà valenza introduttiva allo studio della Storia contemporanea, sarà dedicato alle principali questioni di carattere metodologico che riguardano la disciplina storica e all’analisi del mestiere dello storico e delle sue implicazioni, profonde, con le altre discipline di studio, illustrando un esempio in questo senso insuperato, cioè il lavoro di Marc Bloch intitolato Apologia della storia o Mestiere di storico, che ha rappresentato la svolta cruciale per l’affermazione del modo attuale di concepire la storiografia e il significato stesso della storia.

Il secondo gruppo di lezioni coprirà un arco di tempo compreso tra l’inizio dell’800 e i primi anni del secolo successivo; il terzo tratterà delle guerre mondiali e del periodo che intercorre tra l’una e l’altra; il quarto, infine, andrà dal secondo dopoguerra alla dissoluzione del mondo bipolare.

La proporzione tra le parti didattiche, e in particolare tra le ultime tre, è stata pensata in modo da evidenziare quelle che potremmo definire le radici lunghedell’oggi, che affondano proprio nell’800, cioè il secolo che tiene in incubazione il mondo che abbiamo di fronte ai nostri occhi.

Si presterà particolare attenzione alle vicende italiane, ma, sulla base delle suggestioni provenienti dal nostro presente, sempre più integrato e interconnesso, ampio spazio sarà riservato all’Europa nella sua complessità, all’altro Occidente, soprattutto le Americhe, e all’Asia.

Si ragionerà dei grandi protagonisti collettivi, dei gruppi sociali, delle ideologie e delle trasformazioni del ruolo dello Stato; del progressivo affermarsi dello Stato-nazione; della competizione e dello scontro tra ideologie e sistemi politico-economici differenti; dei fattori che hanno portato all’allargamento, o a volte al restringimento, dei diritti civili, politici e sociali; delle trasformazioni provocate dal passaggio dalla società rurale a quella industriale, e poi da questa alla società post-industriale; dell’affermazione, consolidamento e crisi dell’egemonia europea; dell’emersione di nuove potenze e dello stravolgimento a livello planetario, verso la fine del Novecento, delle gerarchie politiche ed economiche precedenti.

Il testo più adeguato allo studio e all’approfondimento di questi temi e percorsi interpretativi è quello degli storici Salvatore Lupo e Angelo Ventrone, intitolato L’età contemporanea.

  1. Salvatore Lupo, Angelo Ventrone, L’età contemporanea, Mondadori, Milano 2018;
  2. Marc Bloch, Apologia della storia o Mestiere di storico, Einaudi, Torino 2009.
STORIA CONTEMPORANEA (M-STO/04)
STORIA DELL'ITALIA CONTEMPORANEA A

Corso di laurea LETTERE MODERNE

Settore Scientifico Disciplinare M-STO/04

Tipo corso di studio Laurea Magistrale

Crediti 6.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 30.0

Per immatricolati nel 2018/2019

Anno accademico di erogazione 2019/2020

Anno di corso 2

Semestre Primo Semestre (dal 23/09/2019 al 17/01/2020)

Lingua ITALIANO

Percorso PERCORSO COMUNE (999)

  • Conoscenza della storia dell’età contemporanea, con particolare riferimento alle questioni e alle periodizzazioni della storia d’Italia nei secc. XIX-XX.
  • Conoscenza della metodologia di base della ricerca storica.

Il corso affronta le più importanti questioni storiografiche riguardanti il ruolo giocato dalle classi dirigenti e i processi decisionali che le hanno coinvolte negli snodi decisivi della vicenda nazionale dalla tardiva e complessa unificazione del Paese alle variegate e diverse esperienze liberali (Destra storica, Sinistra storica, età giolittiana, prima guerra mondiale e tumultuoso dopoguerra), quindi dalla dittatura fascista, con l’approdo al totalitarismo, alla lunga vicenda repubblicana, che segna l’avvento di una democrazia parlamentare molto più solida e matura di quella abbattuta dal fascismo.

  • Conoscenza degli orientamenti storiografici sul tema affrontato.
  • Abilità di approfondimento di questioni che privilegiano scale di analisi diverse e tagli spaziali regionali.
  • Conoscenza delle categorie concettuali e dei paradigmi esplicativi per l’interpretazione critica dei fatti storici indagati.
  • Capacità di riconoscere le questioni-chiave e gli elementi di prova fattuale più importanti.
  • Lezioni frontali con sussidi multimediali;
  • attività seminariali complementari (extra ordinem) di approfondimento tematico svolte da studiosi di chiara fama e calendarizzate in base all’annuale ciclo convegnistico e seminariale programmato dai docenti di Storia contemporanea dell’Università del Salento.

L’esame è individuale, è valutato in trentesimi e si svolge in forma orale con domande aperte volte a verificare:

  • le abilità comunicative nell’esporre i contenuti del corso, che dovranno essere illustrati in modo pertinente e chiaro rispetto alle domande poste in sede d’esame, secondo prospettive d’analisi spazio-temporale storiograficamente corrette e attraverso l’uso di un linguaggio disciplinare specifico (terminologia socio-politica, giuridico-economica, ecc.);
  • le competenze acquisite in termini di conoscenza e comprensione del testo storiografico e di consapevolezza dei significati delle categorie concettuali e dei paradigmi esplicativi delle questioni affrontate;
  • l’autonomia di pensiero nell’argomentare adeguatamente di fatti storici, nell’individuazione tra essi delle interdipendenze e delle relazioni nascoste, nel commento alle tesi interpretative, nel riconoscimento delle questioni-chiave e degli elementi di prova fattuale più importanti.

Ciascuno dei tre criteri è valutato sulla base di una scala di giudizi a quattro livelli (insufficiente, sufficiente, buono, ottimo) fino ad un massimo di 10/30 per ogni criterio.

Gli studenti sono tenuti a prenotarsi utilizzando esclusivamente le modalità previste dal sistema VOL.

 

Date degli appelli:

 

2019

  • 5 settembre;
  • 4 ottobre (appello straordinario);
  • 6 dicembre.

 

2020

  • 22 gennaio;
  • 19 febbraio;
  • 22 aprile;
  • 20 maggio (riservato a laureandi, f. c. e percorsi internazionali);
  • 17 giugno;
  • 15 luglio.

Non sono previsti esami parziali.

Gli studenti sono tenuti a prenotarsi utilizzando esclusivamente le modalità previste dal sistema VOL.

 

Date degli appelli:

 

2019

  • 5 settembre;
  • 4 ottobre (appello straordinario);
  • 6 dicembre.

 

2020

  • 22 gennaio;
  • 19 febbraio;
  • 22 aprile;
  • 20 maggio (riservato a laureandi, f. c. e percorsi internazionali);
  • 17 giugno;
  • 15 luglio.

Storia dell’Italia contemporanea (Mod. A)

Corso di Laurea Magistrale in Lettere Moderne

 

A.A. 2019-2020 – docente titolare: prof. Michele Romano

Semestre I

Crediti 6 – 30 ore

 

1) Presentazione e obiettivi del corso

Il corso affronta le più importanti questioni storiografiche riguardanti il ruolo giocato dalle classi dirigenti e i processi decisionali che le hanno coinvolte negli snodi decisivi della vicenda nazionale dalla tardiva e complessa unificazione del Paese alle variegate e diverse esperienze liberali (Destra storica, Sinistra storica, età giolittiana, prima guerra mondiale e tumultuoso dopoguerra), quindi dalla dittatura fascista, con l’approdo al totalitarismo, alla lunga vicenda repubblicana, che segna l’avvento di una democrazia parlamentare molto più solida e matura di quella abbattuta dal fascismo.

 

Testo obbligatorio per la preparazione dell’esame:

  • Bruno Bongiovanni, Nicola Tranfaglia (a cura di), Le classi dirigenti nella storia d’Italia, Laterza, Roma-Bari, 2006.

 

 

2) Conoscenze e abilità da acquisire:

  • Conoscenza degli orientamenti storiografici sul tema affrontato.
  • Abilità di approfondimento di questioni che privilegiano scale di analisi diverse e tagli spaziali regionali.
  • Conoscenza delle categorie concettuali e dei paradigmi esplicativi per l’interpretazione critica dei fatti storici indagati.
  • Capacità di riconoscere le questioni-chiave e gli elementi di prova fattuale più importanti.

 

3) Prerequisiti:

  • Conoscenza della storia dell’età contemporanea, con particolare riferimento alle questioni e alle periodizzazioni della storia d’Italia nei secc. XIX-XX.
  • Conoscenza della metodologia di base della ricerca storica.

 

 

4) Docenti coinvolti nel modulo didattico

La programmazione del modulo didattico non prevede il coinvolgimento di altri docenti che affianchino o sostituiscano il responsabile del corso nello svolgimento della sua attività.

 

 

5) Metodi didattici e modalità di esecuzione delle lezioni:

  • lezioni frontali con sussidi multimediali;
  • attività seminariali complementari (extra ordinem) di approfondimento tematico svolte da studiosi di chiara fama e calendarizzate in base all’annuale ciclo convegnistico e seminariale programmato dai docenti di Storia contemporanea dell’Università del Salento.

 

 

6) Materiale didattico

Su eventuale indicazione del docente.

 

 

7) Modalità di valutazione degli studenti

L’esame è individuale, è valutato in trentesimi e si svolge in forma orale con domande aperte volte a verificare:

  • le abilità comunicative nell’esporre i contenuti del corso, che dovranno essere illustrati in modo pertinente e chiaro rispetto alle domande poste in sede d’esame, secondo prospettive d’analisi spazio-temporale storiograficamente corrette e attraverso l’uso di un linguaggio disciplinare specifico (terminologia socio-politica, giuridico-economica, ecc.);
  • le competenze acquisite in termini di conoscenza e comprensione del testo storiografico e di consapevolezza dei significati delle categorie concettuali e dei paradigmi esplicativi delle questioni affrontate;
  • l’autonomia di pensiero nell’argomentare adeguatamente di fatti storici, nell’individuazione tra essi delle interdipendenze e delle relazioni nascoste, nel commento alle tesi interpretative, nel riconoscimento delle questioni-chiave e degli elementi di prova fattuale più importanti.

Ciascuno dei tre criteri è valutato sulla base di una scala di giudizi a quattro livelli (insufficiente, sufficiente, buono, ottimo) fino ad un massimo di 10/30 per ogni criterio.

Gli studenti sono tenuti a prenotarsi utilizzando esclusivamente le modalità previste dal sistema VOL.

 

8) Possibilità di sostenere esami parziali

Non sono previsti esami parziali.

 

9) Modalità di prenotazione dell’esame e date degli appelli

Gli studenti sono tenuti a prenotarsi utilizzando esclusivamente le modalità previste dal sistema VOL.

 

10) Date degli appelli

 

2019

  • 5 settembre;
  • 4 ottobre (appello straordinario);
  • 6 dicembre.

 

2020

  • 22 gennaio;
  • 19 febbraio;
  • 22 aprile;
  • 20 maggio (riservato a laureandi, f. c. e percorsi internazionali);
  • 17 giugno;
  • 15 luglio.

 

11) Commissione d’esame

Proff. Michele Romano (presidente), Elisabetta Caroppo, Daria De Donno, Valerio Vetta.

Bruno Bongiovanni, Nicola Tranfaglia (a cura di), Le classi dirigenti nella storia d’Italia, Laterza, Roma-Bari, 2006.

STORIA DELL'ITALIA CONTEMPORANEA A (M-STO/04)
LABORATORIO STORICO-INFORMATICO

Corso di laurea LETTERE CLASSICHE

Settore Scientifico Disciplinare M-STO/04

Tipo corso di studio Laurea Magistrale

Crediti 4.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 40.0

Per immatricolati nel 2017/2018

Anno accademico di erogazione 2018/2019

Anno di corso 2

Semestre Secondo Semestre (dal 25/02/2019 al 24/05/2019)

Lingua ITALIANO

Percorso PERCORSO COMUNE (999)

Conoscenze informatiche di base.

Utilizzo delle nuove tecnologie informatiche per la ricerca bibliografica e documentaria e per la scrittura digitale della storia.

Il corso mira a illustrare, con sussidi multimediali, le principali questioni riguardanti l’evoluzione del metodo storico in rapporto all’uso di tecnologie informatiche e di fonti non convenzionali nella ricerca.

Il corso prevede attività teorico-pratiche sull’applicazione di tecnologie informatiche per la ricerca bibliografica e documentaria e per la scrittura digitale della storia.

Gli studenti che avranno frequentato il Laboratorio sosterranno una prova finale d’idoneità che si svolgerà al termine delle attività teorico-pratiche e secondo modalità che saranno comunicate in corso d’anno.

La valutazione è espressa in idoneità/non idoneità.

Le date per la verbalizzazione della prova finale, che avverrà utilizzando esclusivamente il sistema VOL, sono riportate qui di seguito:

2018 - 23 maggio, 13 giugno, 11 luglio, 6 settembre, 5 ottobre (straordinario), 6 dicembre;

2019 - 1 febbraio, 22 febbraio, 24 aprile (straordinario), 29 maggio, 26 giugno, 12 luglio.

Le date per la verbalizzazione della prova finale, che avverrà utilizzando esclusivamente il sistema VOL, sono riportate qui di seguito:

2018 - 23 maggio, 13 giugno, 11 luglio, 6 settembre, 5 ottobre (straordinario), 6 dicembre;

2019 - 1 febbraio, 22 febbraio, 24 aprile (straordinario), 29 maggio, 26 giugno, 12 luglio.

LABORATORIO STORICO-INFORMATICO

Programma A.A. 2018/2019

Corsi di Laurea Magistrali in Lettere

 

A.A. 2018-2019 – docente titolare Michele Romano

II SEMESTRE

CFU 2 – SSD M-STO/04 (Storia Contemporanea)

 

Titolo del corso: Le risorse digitali per la ricerca storica

 

Obiettivi formativi specifici dell’insegnamento

Il corso mira a illustrare, con sussidi multimediali, le principali questioni riguardanti l’evoluzione del metodo storico in rapporto all’uso di tecnologie informatiche e di fonti non convenzionali nella ricerca.

 

Risultati di apprendimento previsti:

  • acquisizione di abilità finalizzate all'uso delle nuove tecnologie informatiche per la ricerca bibliografica e documentaria e per la scrittura digitale della storia.

 

Prerequisiti:

  • conoscenze informatiche di base.

 

Organizzazione didattica

Il corso prevede attività teorico-pratiche sull’applicazione di tecnologie informatiche per la ricerca bibliografica e documentaria e per la scrittura digitale della storia.

 

Testi d’esame: non sono previsti testi d’esame.

 

Gli studenti che avranno frequentato il Laboratorio sosterranno una prova finale d’idoneità che si svolgerà al termine delle attività teorico-pratiche e secondo modalità che saranno comunicate in corso d’anno.

La valutazione è espressa in idoneità/non idoneità.

Le date per la verbalizzazione della prova finale, che avverrà utilizzando esclusivamente il sistema VOL, sono riportate qui di seguito (calendario degli esami).

 

Calendario degli esami

2018:

  • 23 maggio;
  • 13 giugno;
  • 11 luglio;
  • 6 settembre;
  • 5 ottobre (straordinario);
  • 6 dicembre;

 

2019:

  • 1 febbraio;
  • 22 febbraio;
  • 24 aprile (straordinario);
  • 29 maggio;
  • 26 giugno
  • 12 luglio.

Non sono previsti testi d’esame

LABORATORIO STORICO-INFORMATICO (M-STO/04)
STORIA CONTEMPORANEA

Corso di laurea SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE

Settore Scientifico Disciplinare M-STO/04

Tipo corso di studio Laurea

Crediti 12.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 60.0

Per immatricolati nel 2017/2018

Anno accademico di erogazione 2018/2019

Anno di corso 2

Semestre Secondo Semestre (dal 25/02/2019 al 24/05/2019)

Lingua ITALIANO

Percorso PERCORSO COMUNE (999)

Nessuno

Il corso affronta due secoli di storia globale, dalla Restaurazione europea che segue al dominio napoleonico ai giorni nostri, contrassegnati – come sostiene Sandro Rogari – da un potere mondiale a geometria variabile e da un’accelerazione senza paragoni nei precedenti millenni della storia umana; si porrà dunque l’accento sull’interdipendenza di fattori e processi vicini e lontani nel tempo, sull’interconnessione a scala planetaria dei fatti socio-economici, politico-istituzionali, demografici, culturali, e sui fenomeni di confronto/conflitto tra le diverse aree ed entità statuali, dal trionfo delle potenze europee nel mondo, anche grazie alla centralità dello stato/nazione che in Europa è stato il prodotto dell’Età Romantica e dei Risorgimenti, all’affermazione del globalismo bipolare dopo la seconda guerra mondiale, per quindi giungere alla fine del bipolarismo stesso, offuscato dalla conclamata preminenza della superpotenza americana. Largo spazio, inoltre, sarà dedicato alle metodologie della ricerca storica e all’uso di categorie concettuali e di paradigmi esplicativi.

  • abilità discorsive e utilizzo appropriato del lessico storiografico (terminologia socio-politica, giuridico-economica, ecc.);
  • conoscenza del significato delle partizioni cronologiche e capacità d’orientamento spazio-temporale;
  • conoscenza della metodologia di base della ricerca storica (caratteri del metodo storico, tassonomia delle fonti, ecc.);
  • conoscenza di categorie concettuali e di paradigmi esplicativi per un approccio criticamente consapevole alla disciplina e ai suoi percorsi interpretativi;
  • capacità di argomentare adeguatamente di fatti storici, di individuare tra essi le interdipendenze e le relazioni nascoste, di commentare le tesi interpretative, di riconoscere le questioni-chiave e gli elementi di prova fattuale più importanti.
  • lezioni frontali con sussidi multimediali;
  • attività seminariali complementari (extra ordinem) di approfondimento tematico svolte da studiosi di chiara fama e calendarizzate in base all’annuale ciclo convegnistico e seminariale programmato dai docenti di Storia contemporanea dell’Università del Salento.

L’esame è individuale, è valutato in trentesimi e si svolge in forma orale con domande aperte volte a verificare:

  • le abilità comunicative nell’esporre i contenuti del corso, che dovranno essere illustrati in modo pertinente e chiaro rispetto alle domande poste in sede d’esame, secondo prospettive d’analisi spazio-temporale storiograficamente corrette e attraverso l’uso di un linguaggio disciplinare specifico (terminologia socio-politica, giuridico-economica, ecc.);
  • le competenze acquisite in termini di conoscenza e comprensione del testo storiografico, di consapevolezza dei significati delle partizioni cronologiche, dei principi della metodologia della ricerca storica, delle categorie concettuali e dei paradigmi esplicativi per un approccio criticamente consapevole alla disciplina e ai suoi percorsi interpretativi;
  • l’autonomia di pensiero nell’argomentare adeguatamente di fatti storici, nell’individuazione tra essi delle interdipendenze e delle relazioni nascoste, nel commento alle tesi interpretative, nel riconoscimento delle questioni-chiave e degli elementi di prova fattuale più importanti.

Ciascuno dei tre criteri è valutato sulla base di una scala di giudizi a quattro livelli (insufficiente, sufficiente, buono, ottimo) fino ad un massimo di 10/30 per ogni criterio.

Gli studenti (frequentanti e non frequentanti) sono tenuti a prenotarsi esclusivamente utilizzando le modalità previste dal sistema VOL.

Date degli appelli:

2018 – 23  maggio; 13 giugno; 11 luglio; 6 settembre; 5 ottobre (straordinario); 6 dicembre;

2019 – 1° febbraio; 22 febbraio; 24 aprile (straordinario); 29 maggio; 26 giugno, 12 luglio.

Non è prevista alcuna possibilità di sostenere esami parziali.

Gli studenti (frequentanti e non frequentanti) sono tenuti a prenotarsi esclusivamente utilizzando le modalità previste dal sistema VOL.

Date degli appelli:

2018 – 23  maggio; 13 giugno; 11 luglio; 6 settembre; 5 ottobre (straordinario); 6 dicembre;

2019 – 1° febbraio; 22 febbraio; 24 aprile (straordinario); 29 maggio; 26 giugno, 12 luglio.

Insegnamento di Storia contemporanea

Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione

A.A. 2018-2019 – docente titolare: prof. Michele Romano

Semestre II

Crediti 12 – 60 ore

1) Presentazione e obiettivi del corso

Il corso affronta due secoli di storia globale, dalla Restaurazione europea che segue al dominio napoleonico ai giorni nostri, contrassegnati – come sostiene Sandro Rogari – da un potere mondiale a geometria variabile e da un’accelerazione senza paragoni nei precedenti millenni della storia umana; si porrà dunque l’accento sull’interdipendenza di fattori e processi vicini e lontani nel tempo, sull’interconnessione a scala planetaria dei fatti socio-economici, politico-istituzionali, demografici, culturali, e sui fenomeni di confronto/conflitto tra le diverse aree ed entità statuali, dal trionfo delle potenze europee nel mondo, anche grazie alla centralità dello stato/nazione che in Europa è stato il prodotto dell’Età Romantica e dei Risorgimenti, all’affermazione del globalismo bipolare dopo la seconda guerra mondiale, per quindi giungere alla fine del bipolarismo stesso, offuscato dalla conclamata preminenza della superpotenza americana. Largo spazio, inoltre, sarà dedicato alle metodologie della ricerca storica e all’uso di categorie concettuali e di paradigmi esplicativi.

 

Testi obbligatori per la preparazione dell’esame:

  • Salvatore Lupo, Angelo Ventrone, L’età contemporanea, Mondadori, Milano 2018;
  • Charles S. Maier, Leviatano 2.0. La costruzione dello stato moderno, Einaudi, Torino 2018.

 

 

2) Conoscenze e abilità da acquisire:

  • abilità discorsive e utilizzo appropriato del lessico storiografico (terminologia socio-politica, giuridico-economica, ecc.);
  • conoscenza del significato delle partizioni cronologiche e capacità d’orientamento spazio temporale;
  • conoscenza della metodologia di base della ricerca storica (caratteri del metodo storico, tassonomia delle fonti, ecc.);
  • conoscenza di categorie concettuali e di paradigmi esplicativi per un approccio criticamente consapevole alla disciplina e ai suoi percorsi interpretativi;
  • capacità di argomentare adeguatamente di fatti storici, di individuare tra essi le interdipendenze e le relazioni nascoste, di commentare le tesi interpretative, di riconoscere le questioni-chiave e gli elementi di prova fattuale più importanti.

 

3) Prerequisiti:

Nessuno

 

4) Docenti coinvolti nel modulo didattico

La programmazione del modulo didattico non prevede il coinvolgimento di altri docenti che affianchino o sostituiscano il responsabile del corso nello svolgimento della sua attività.

 

5) Metodi didattici e modalità di esecuzione delle lezioni:

  • lezioni frontali con sussidi multimediali;
  • attività seminariali complementari (extra ordinem) di approfondimento tematico svolte da studiosi di chiara fama e calendarizzate in base all’annuale ciclo convegnistico e seminariale programmato dai docenti di Storia contemporanea dell’Università del Salento.

 

 

6) Materiale didattico

Su eventuale indicazione del docente.

 

 

7) Modalità di valutazione degli studenti

L’esame è individuale, è valutato in trentesimi e si svolge in forma orale con domande aperte volte a verificare:

  • le abilità comunicative nell’esporre i contenuti del corso, che dovranno essere illustrati in modo pertinente e chiaro rispetto alle domande poste in sede d’esame, secondo prospettive d’analisi spazio-temporale storiograficamente corrette e attraverso l’uso di un linguaggio disciplinare specifico (terminologia socio-politica, giuridico-economica, ecc.);
  • le competenze acquisite in termini di conoscenza e comprensione del testo storiografico, di consapevolezza dei significati delle partizioni cronologiche, dei principi della metodologia della ricerca storica, delle categorie concettuali e dei paradigmi esplicativi per un approccio criticamente consapevole alla disciplina e ai suoi percorsi interpretativi;
  • l’autonomia di pensiero nell’argomentare adeguatamente di fatti storici, nell’individuazione tra essi delle interdipendenze e delle relazioni nascoste, nel commento alle tesi interpretative, nel riconoscimento delle questioni-chiave e degli elementi di prova fattuale più importanti.

Ciascuno dei tre criteri è valutato sulla base di una scala di giudizi a quattro livelli (insufficiente, sufficiente, buono, ottimo) fino ad un massimo di 10/30 per ogni criterio.

 

 

8) Possibilità di sostenere esami parziali

Non è prevista alcuna possibilità di sostenere esami parziali.

 

 

9) Modalità di prenotazione dell’esame e date degli appelli

Gli studenti (frequentanti e non frequentanti) sono tenuti a prenotarsi esclusivamente utilizzando le modalità previste dal sistema VOL.

Date degli appelli:

2018 – 23  maggio; 13 giugno; 11 luglio; 6 settembre; 5 ottobre (straordinario); 6 dicembre;

2019 – 1° febbraio; 22 febbraio; 24 aprile (straordinario); 29 maggio; 26 giugno, 12 luglio.

 

 

10) Commissione d’esame

Proff. Michele Romano (presidente), Anna Lucia Denitto, Elisabetta Caroppo Anna Pina Paladini.

  1. Salvatore Lupo, Angelo Ventrone, L’età contemporanea, Mondadori, Milano 2018;
  2. Charles S. Maier, Leviatano 2.0. La costruzione dello stato moderno, Einaudi, Torino 2018.
STORIA CONTEMPORANEA (M-STO/04)
LABORATORIO STORICO-INFORMATICO

Corso di laurea LETTERE MODERNE

Settore Scientifico Disciplinare M-STO/04

Tipo corso di studio Laurea Magistrale

Crediti 2.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 20.0

Per immatricolati nel 2016/2017

Anno accademico di erogazione 2017/2018

Anno di corso 2

Semestre Secondo Semestre (dal 03/03/2018 al 06/06/2018)

Lingua ITALIANO

Percorso PERCORSO COMUNE (999)

LABORATORIO STORICO-INFORMATICO (M-STO/04)
LABORATORIO STORICO-INFORMATICO

Corso di laurea LETTERE CLASSICHE

Settore Scientifico Disciplinare M-STO/04

Tipo corso di studio Laurea Magistrale

Crediti 4.0

Docente titolare Michele ROMANO

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 40.0

  Ore erogate dal docente Michele ROMANO: 20.0

Per immatricolati nel 2016/2017

Anno accademico di erogazione 2017/2018

Anno di corso 2

Semestre Secondo Semestre (dal 26/02/2018 al 25/05/2018)

Lingua ITALIANO

Percorso PERCORSO COMUNE (999)

LABORATORIO STORICO-INFORMATICO (M-STO/04)
STORIA CONTEMPORANEA

Corso di laurea SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE

Settore Scientifico Disciplinare M-STO/04

Tipo corso di studio Laurea

Crediti 12.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 60.0

Per immatricolati nel 2016/2017

Anno accademico di erogazione 2017/2018

Anno di corso 2

Semestre Secondo Semestre (dal 26/02/2018 al 25/05/2018)

Lingua ITALIANO

Percorso PERCORSO COMUNE (999)

STORIA CONTEMPORANEA (M-STO/04)
LABORATORIO STORICO-INFORMATICO

Corso di laurea LETTERE CLASSICHE

Settore Scientifico Disciplinare M-STO/04

Tipo corso di studio Laurea Magistrale

Crediti 4.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 20.0

Per immatricolati nel 2015/2016

Anno accademico di erogazione 2016/2017

Anno di corso 2

Semestre Secondo Semestre (dal 20/02/2017 al 20/05/2017)

Lingua ITALIANO

Percorso PERCORSO COMUNE (999)

LABORATORIO STORICO-INFORMATICO (M-STO/04)
LABORATORIO STORICO-INFORMATICO

Corso di laurea LETTERE MODERNE

Settore Scientifico Disciplinare M-STO/04

Tipo corso di studio Laurea Magistrale

Crediti 2.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 20.0

Per immatricolati nel 2015/2016

Anno accademico di erogazione 2016/2017

Anno di corso 2

Semestre Secondo Semestre (dal 20/02/2017 al 20/05/2017)

Lingua ITALIANO

Percorso PERCORSO COMUNE (999)

LABORATORIO STORICO-INFORMATICO (M-STO/04)
STORIA CONTEMPORANEA

Corso di laurea SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE

Settore Scientifico Disciplinare M-STO/04

Tipo corso di studio Laurea

Crediti 12.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 60.0

Per immatricolati nel 2015/2016

Anno accademico di erogazione 2016/2017

Anno di corso 2

Semestre Secondo Semestre (dal 20/02/2017 al 20/05/2017)

Lingua ITALIANO

Percorso PERCORSO COMUNE (999)

STORIA CONTEMPORANEA (M-STO/04)
LABORATORIO STORICO-INFORMATICO

Corso di laurea LETTERE CLASSICHE

Settore Scientifico Disciplinare M-STO/04

Tipo corso di studio Laurea Magistrale

Crediti 4.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 0.0

Per immatricolati nel 2014/2015

Anno accademico di erogazione 2015/2016

Anno di corso 2

Semestre Secondo Semestre (dal 22/02/2016 al 21/05/2016)

Lingua

Percorso PERCORSO COMUNE (999)

LABORATORIO STORICO-INFORMATICO (M-STO/04)
LABORATORIO STORICO-INFORMATICO

Corso di laurea LETTERE MODERNE

Settore Scientifico Disciplinare M-STO/04

Tipo corso di studio Laurea Magistrale

Crediti 4.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 0.0

Per immatricolati nel 2014/2015

Anno accademico di erogazione 2015/2016

Anno di corso 2

Semestre Secondo Semestre (dal 22/02/2016 al 21/05/2016)

Lingua

Percorso PERCORSO COMUNE (999)

LABORATORIO STORICO-INFORMATICO (M-STO/04)
STORIA CONTEMPORANEA

Corso di laurea SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE

Settore Scientifico Disciplinare M-STO/04

Tipo corso di studio Laurea

Crediti 12.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 0.0

Per immatricolati nel 2014/2015

Anno accademico di erogazione 2015/2016

Anno di corso 2

Semestre Secondo Semestre (dal 22/02/2016 al 21/05/2016)

Lingua

Percorso PERCORSO COMUNE (999)

STORIA CONTEMPORANEA (M-STO/04)
LABORATORIO STORICO-INFORMATICO

Corso di laurea LETTERE MODERNE

Settore Scientifico Disciplinare M-STO/04

Tipo corso di studio Laurea Magistrale

Crediti 4.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 0.0

Per immatricolati nel 2013/2014

Anno accademico di erogazione 2014/2015

Anno di corso 2

Semestre Secondo Semestre (dal 02/03/2015 al 30/05/2015)

Lingua

Percorso PERCORSO COMUNE (999)

Sede Lecce - Università degli Studi

LABORATORIO STORICO-INFORMATICO (M-STO/04)
LABORATORIO STORICO-INFORMATICO

Corso di laurea LETTERE CLASSICHE

Settore Scientifico Disciplinare M-STO/04

Tipo corso di studio Laurea Magistrale

Crediti 4.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 0.0

Per immatricolati nel 2013/2014

Anno accademico di erogazione 2014/2015

Anno di corso 2

Semestre Secondo Semestre (dal 02/03/2015 al 30/05/2015)

Lingua

Percorso PERCORSO COMUNE (999)

Sede Lecce - Università degli Studi

LABORATORIO STORICO-INFORMATICO (M-STO/04)
STORIA CONTEMPORANEA

Corso di laurea SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE

Settore Scientifico Disciplinare M-STO/04

Tipo corso di studio Laurea

Crediti 12.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 0.0

Per immatricolati nel 2013/2014

Anno accademico di erogazione 2014/2015

Anno di corso 2

Semestre Secondo Semestre (dal 02/03/2015 al 30/05/2015)

Lingua

Percorso PERCORSO COMUNE (999)

Sede Lecce - Università degli Studi

STORIA CONTEMPORANEA (M-STO/04)

Pubblicazioni

 

  • Ottocento galatinese: riflessioni ipotesi, vicende, in «Bollettino Storico di Terra d’Otranto», n. 5, 1995, pp. 117-194;
  • Antonio Vallone (1858-1925): un deputato meridionale nell’Italia liberale. La politica, gli «amici», i «nemici» e i «clienti», in «Itinerari di ricerca storica», XII-XIV, 1998-2000, pp. 145-196;
  • Per la storia di una famiglia della nobiltà meridionale dell’Ottocento: i Caracciolo di Martina. Percorsi e ipotesi di ricerca, in «Itinerari di ricerca storica», n. XV, a. 2001, pp. 103-132;
  • Storia di una famiglia borghese. I Vallone di Galatina (secc. XVII-XX), Franco Angeli, Milano 2003;
  • Potere, patrimonio e attività economiche dei Caracciolo di Martina nel primo trentennio dell’Ottocento, in «Studi del Dipartimento di Scienze della Politica dell’Università di Pisa», n. 14, a. 2003, pp. 43-79;
  • sTOria: il Salento contemporaneo in digitale, in «Contemporanea», a. IX, n. 2, Apr. 2006, pp. 391-396;
  • Non solo terra. I beni urbani dei duchi di Martina tra Otto e Novecento, in «Itinerari di ricerca storica», n. XX-XXI, aa. 2006-2007, t. II, pp. 755-768;
  • Nobili padroni e fedeli conduttori nella Murgia salentina. Il sistema aziendale agrario dei Caracciolo de’ Sangro di Martina nell’Ottocento, in R. De Lorenzo (a cura di), Storia e misura. Indicatori sociali ed economici nel Mezzogiorno (secoli XVIII-XX), Franco Angeli, Milano 2007, pp. 368-395;
  • Famiglia e patrimonio nobiliare nel Mezzogiorno dell’Ottocento: i duchi di Martina, in «Itinerari di ricerca storica», n. XX-XXI, aa. 2006-2007, t. I, pp. 565-629.
  • Vent’anni cruciali per l’amministrazione provinciale (1970-1990), in C. Pasimeni (a cura di), 1927-2007. L’amministrazione della Provincia di Brindisi, Hobos Edizioni, Brindisi 2009, pp. 61-90;
  • (con Anna Pina Paladini), La rappresentazione territoriale dello sviluppo industriale del Salento nel secondo '900, in A. L. Denitto (a cura di), Atlas. Atlante storico della Puglia moderna e contemporanea. Materiali su amministrazione, politica, industria, Edipuglia, Bari 2010, pp. 67-91 e 126-135;
  • (con Biagio Salvemini), Foreword to The territories of united Italy 150 years later: Between past and future, «Plurimondi. An International Forum for Research and Debate on Human Settlements», vol. 11, 2012, p. 5-8;
  • Local autonomies and their evolution in the history of Italy: A case study, in «Plurimondi. An International Forum for Research and Debate on Human Settlements», vol. 11, 2012, p. 175-190;
  • La nobiltà meridionale dai Borbone ai Savoia, in M. M. Rizzo (a cura di), «L'Italia è». Mezzogiorno, Risorgimento e post-Risorgimento, Viella, Roma 2013, pp. 215-228;
  • Autonomie locali e sviluppo tra regionalizzazione e riforme delle funzioni amministrative. Il caso della provincia di Brindisi (1970-1990), Salento University Publishing, Lecce 2017;
  • Il nucleare, la Puglia e i referendum abrogativi del 1987, in A.L. Denitto (a cura di), Comunicazione politica e referendum in Puglia dal secondo dopoguerra agli anni Ottanta, Edizioni dal Sud, Bari 2019, pp. 147-210.
  • Vallone Luigi,in Dizionario Biografico degli Italiani, Vol. XCVIII, Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, Roma 2020, pp. 146-149.
  • Energia ed ecologia. L’emergenza energetica e l’opzione nucleare,in M. Longo, G. Preite, E. Bevilacqua, V. Lorubbio (a cura di), Politica dell’emergenza, Tangram Edizioni Scientifiche, Trento 2020, pp. 321-339.
  • Galatina. Governo e trasformazioni di un’agrotown nel Mezzogiorno ottocentesco,in «Itinerari di ricerca storica», a. XXXV - 2021, numero 2 n. s., pp. 29-102.
  • Avvio della mobilitazione industriale e agitazioni operaie nel Mezzogiorno continentale al tempo della Grande Guerra (1915-1916),in «Itinerari di ricerca storica», a. XXXVI - 2022, numero 1 n. s., pp. 83-108.

Temi di ricerca

 

Studioso dei processi di trasformazione che hanno investito il Mezzogiorno d’Italia tra XIX e XX secolo, il suo interesse scientifico è rivolto soprattutto: al dibattito storiografico più attuale su borghesie e nobiltà meridionali e alle nuove opportunità d’indagine offerte dagli apporti metodologici e concettuali relativi alle storie di famiglie; all’analisi delle contraddizioni rinvenibili nel rapporto fra tutti gli elementi costitutivi della Repubblica, dai Comuni allo Stato, e in particolare della conflittualità Stato-Regione; all’evoluzione del metodo storico in rapporto all’uso di tecnologie informatiche e di fonti non convenzionali nella ricerca e all’applicazione di database relazionali e di sistemi informativi geotemporali al trattamento di dati alfanumerici e geo-cartografici.

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