Pietro MARCHETTI
Professore II Fascia (Associato)
Settore Scientifico Disciplinare SECS-P/11: ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI.
Dipartimento di Scienze dell'Economia
Centro Ecotekne Pal. C - S.P. 6, Lecce - Monteroni - LECCE (LE)
Ufficio, Piano terra
Telefono +39 0832 29 8632
Dipartimento di Scienze dell'Economia
Centro Ecotekne Pal. C - S.P. 6, Lecce - Monteroni - LECCE (LE)
Ufficio, Piano terra
Telefono +39 0832 29 8632
IL RICEVIMENTO STUDENTI E' FISSATO OGNI MERCOLEDI, ORE 10:30, AULA E9 (dopo la fine della lezione)
CALENDARIO DELLE LEZIONI DI ECONOMIA E GESTIONE DELLA BANCA: LUNEDI (h. 11-14, aula E6) e MERCOLEDI (h. 11-14, aula E8), IN PRESENZA, CON INIZIO MERCOLEDI 4.10.2023.
CALENDARIO DELLE LEZIONI DI FINANZIAMENTO DELL'INNOVAZIONE e DELLE START UP: LUNEDI (h. 9-11, aula E9), MARTEDI (h. 9-11, aula E8), MERCOLEDI (h. 9-11, aula E9), IN PRESENZA, CON INIZIO MARTEDI 3.10.2023.
LE SLIDE DELLE LEZIONI SARANNO, DI VOLTA IN VOLTA, DISPONIBILI NELLA PAGINA DOCENTE TRA LE "RISORSE CORRELATE".
Curriculum Vitae
Titoli, qualifiche ed altri incarichi accademici
Laurea in Scienze Economiche e Bancarie conseguita presso la Facoltà di Economia e Commercio dell’Università del Salento il 27 ottobre 1993. Ricercatore universitario di ruolo del settore scientifico disciplinare SECS-P/11 denominato “Economia degli Intermediari Finanziari” presso la Facoltà di Economia dell’Università del Salento. Dottore di Ricerca in Economia aziendale XIV ciclo, titolo conseguito presso l’Università degli Studi di Bari. Professore aggregato di "Gestione degli Intermediari Finanziari" presso il Dipartimento di Scienze dell'Economia dell'Università del Salento. Abilitazione Scientifica Nazionale nell'ambito del settore scientifico disciplinare SECS-P/11 in “Economia degli Intermediari Finanziari”, conseguita nel 2014 a valere per gli A.A. 2014-2023. Professore Associato di “Economia degli Intermediari Finanziari” (SECS-P/11).
Didattica
A.A. 2023/2024
ECONOMIA E GESTIONE DELLA BANCA
Corso di laurea ECONOMIA E FINANZA
Tipo corso di studio Laurea
Lingua ITALIANO
Crediti 8.0
Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 64.0
Anno accademico di erogazione 2023/2024
Per immatricolati nel 2021/2022
Anno di corso 3
Struttura DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELL'ECONOMIA
Percorso FINANZIARIO
Sede Lecce
FINANZIAMENTI ALLE START UP
Corso di laurea MANAGEMENT DIGITALE
Tipo corso di studio Laurea
Lingua ITALIANO
Crediti 8.0
Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 48.0
Anno accademico di erogazione 2023/2024
Per immatricolati nel 2021/2022
Anno di corso 3
Struttura DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELL'ECONOMIA
Percorso MANAGERIALE
Sede Lecce
FINANZIAMENTO DELL'INNOVAZIONE E DELLE START-UP
Corso di laurea ECONOMIA E FINANZA
Tipo corso di studio Laurea
Lingua ITALIANO
Crediti 8.0
Docente titolare Pietro MARCHETTI
Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 64.0
Ore erogate dal docente Pietro MARCHETTI: 56.0
Anno accademico di erogazione 2023/2024
Per immatricolati nel 2021/2022
Anno di corso 3
Struttura DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELL'ECONOMIA
Percorso ECONOMIA DELL'INNOVAZIONE
Sede Lecce
RISK MANAGEMENT
Corso di laurea Economia finanza e assicurazioni
Tipo corso di studio Laurea Magistrale
Lingua ITALIANO
Crediti 6.0
Docente titolare VINCENZO GENTILE
Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 48.0
Ore del docente Pietro MARCHETTI in copresenza: 10.0
Anno accademico di erogazione 2023/2024
Per immatricolati nel 2023/2024
Anno di corso 1
Struttura DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELL'ECONOMIA
Percorso PERCORSO COMUNE
Sede Lecce
A.A. 2022/2023
ECONOMIA E GESTIONE DELLA BANCA
Corso di laurea ECONOMIA E FINANZA
Tipo corso di studio Laurea
Lingua ITALIANO
Crediti 8.0
Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 64.0
Anno accademico di erogazione 2022/2023
Per immatricolati nel 2020/2021
Anno di corso 3
Struttura DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELL'ECONOMIA
Percorso FINANZIARIO
Sede Lecce
FINANZIAMENTI ALLE START UP
Corso di laurea MANAGEMENT DIGITALE
Tipo corso di studio Laurea
Lingua ITALIANO
Crediti 8.0
Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 48.0
Anno accademico di erogazione 2022/2023
Per immatricolati nel 2020/2021
Anno di corso 3
Struttura DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELL'ECONOMIA
Percorso MANAGERIALE
Sede Lecce
FINANZIAMENTO DELL'INNOVAZIONE E DELLE START-UP
Corso di laurea ECONOMIA E FINANZA
Tipo corso di studio Laurea
Lingua ITALIANO
Crediti 8.0
Docente titolare Pietro MARCHETTI
Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 64.0
Ore erogate dal docente Pietro MARCHETTI: 56.0
Anno accademico di erogazione 2022/2023
Per immatricolati nel 2020/2021
Anno di corso 3
Struttura DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELL'ECONOMIA
Percorso ECONOMIA DELL'INNOVAZIONE
Sede Lecce
RISK MANAGEMENT
Corso di laurea Economia finanza e assicurazioni
Tipo corso di studio Laurea Magistrale
Lingua ITALIANO
Crediti 6.0
Docente titolare VINCENZO GENTILE
Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 48.0
Ore del docente Pietro MARCHETTI in copresenza: 10.0
Anno accademico di erogazione 2022/2023
Per immatricolati nel 2022/2023
Anno di corso 1
Struttura DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELL'ECONOMIA
Percorso PERCORSO COMUNE
Sede Lecce
A.A. 2021/2022
ECONOMIA E GESTIONE DELLA BANCA
Corso di laurea ECONOMIA E FINANZA
Tipo corso di studio Laurea
Lingua ITALIANO
Crediti 8.0
Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 64.0
Anno accademico di erogazione 2021/2022
Per immatricolati nel 2019/2020
Anno di corso 3
Struttura DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELL'ECONOMIA
Percorso FINANZIARIO
Sede Lecce
FINANZIAMENTI ALLE START UP
Corso di laurea MANAGEMENT DIGITALE
Tipo corso di studio Laurea
Lingua ITALIANO
Crediti 8.0
Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 48.0
Anno accademico di erogazione 2021/2022
Per immatricolati nel 2019/2020
Anno di corso 3
Struttura DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELL'ECONOMIA
Percorso MANAGERIALE
Sede Lecce
A.A. 2020/2021
FINANZIAMENTI ALLE START UP
Corso di laurea MANAGEMENT DIGITALE
Tipo corso di studio Laurea
Lingua ITALIANO
Crediti 8.0
Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 48.0
Anno accademico di erogazione 2020/2021
Per immatricolati nel 2018/2019
Anno di corso 3
Struttura DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELL'ECONOMIA
Percorso MANAGERIALE
Sede Lecce
GESTIONE DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI
Corso di laurea ECONOMIA E FINANZA
Tipo corso di studio Laurea
Lingua ITALIANO
Crediti 8.0
Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 64.0
Anno accademico di erogazione 2020/2021
Per immatricolati nel 2018/2019
Anno di corso 3
Struttura DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELL'ECONOMIA
Percorso FINANZIARIO
Sede Lecce
A.A. 2019/2020
BANCHE IMPRESA E TERRITORIO
Corso di laurea ECONOMIA AZIENDALE
Tipo corso di studio Laurea
Lingua ITALIANO
Crediti 6.0
Docente titolare Fabrizio QUARTA
Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 48.0
Ore erogate dal docente Pietro MARCHETTI: 20.0
Anno accademico di erogazione 2019/2020
Per immatricolati nel 2017/2018
Anno di corso 3
Struttura DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELL'ECONOMIA
Percorso SVILUPPO TERRITORIALE
Sede Lecce
GESTIONE DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI
Corso di laurea ECONOMIA E FINANZA
Tipo corso di studio Laurea
Lingua ITALIANO
Crediti 8.0
Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 64.0
Anno accademico di erogazione 2019/2020
Per immatricolati nel 2017/2018
Anno di corso 3
Struttura DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELL'ECONOMIA
Percorso FINANZIARIO
Sede Lecce
A.A. 2018/2019
GESTIONE DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI
Corso di laurea ECONOMIA E FINANZA
Tipo corso di studio Laurea
Lingua ITALIANO
Crediti 8.0
Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 64.0
Anno accademico di erogazione 2018/2019
Per immatricolati nel 2016/2017
Anno di corso 3
Struttura DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELL'ECONOMIA
Percorso FINANZIARIO
Sede Lecce
ECONOMIA E GESTIONE DELLA BANCA
Corso di laurea ECONOMIA E FINANZA
Settore Scientifico Disciplinare SECS-P/11
Tipo corso di studio Laurea
Crediti 8.0
Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 64.0
Per immatricolati nel 2021/2022
Anno accademico di erogazione 2023/2024
Anno di corso 3
Semestre Primo Semestre (dal 22/09/2023 al 31/12/2023)
Lingua ITALIANO
Percorso FINANZIARIO (A81)
Sede Lecce
Nessuna propedeuticità. Necessarie conoscenze di base sulla Teoria dell’intermediazione finanziaria, la vigilanza ed i rischi bancari e sugli Strumenti finanziari.
L’attività bancaria; la vigilanza bancaria; l’organizzazione della banca; la raccolta ed i prestiti nell’economia della banca; la cartolarizzazione dei crediti; l’attività in strumenti finanziari derivati; la gestione della liquidità; i rischi dell’attività bancaria; il bilancio e l’analisi delle dinamiche gestionali della banca; i controlli interni sull’attività bancaria; la crisi e il futuro delle banche. Project finance.
Migliorare la conoscenza e la capacità di comprensione e apprendimento dello studente di Economia e Finanza, che al termine del presente corso sarà in grado di analizzare criticamente ed esprimersi con autonomia di giudizio su temi chiave in materia di intermediari finanziari, in particolare della banca, in un contesto operativo caratterizzato da profondi mutamenti nei processi di intermediazione finanziaria, con riferimento al contesto domestico. Il corso ha ad oggetto il ruolo svolto dalle banche nel sistema economico, la relativa disciplina, la struttura organizzativa, la vigilanza, la rappresentazione contabile dei fatti di gestione. Inoltre, è previsto l’esame delle tecniche di determinazione, di misurazione e di gestione dei principali rischi tipici dell'attività bancaria. Lo svolgimento del corso riguarderà l'analisi dei fondamenti teorici dell'argomento e dei più significativi contributi empirici, quali ricerche ed esperienze operative.
Convenzionale, con lezioni frontali ed esercitazioni, oltre che seminari su specifici argomenti.
L'accertamento della conoscenza e della capacità di comprensione avviene tramite una prova scritta e/o orale, attraverso la quale si verifica la capacità di comprendere e l'autonomia di giudizio dello studente rispetto ai principali argomenti trattati nel corso.
Lo studente, disabile e/o con DSA, che intende usufruire di un intervento individualizzato per lo svolgimento della prova d’esame deve contattare l'ufficio Integrazione Disabili dell'Università del Salento al seguente indirizzo di posta elettronica: paola.martino@unisalento.it
Cfr. link al calendario appelli
Durante la prova d'esame (scritta e/o orale) verranno poste al candidato più domande, al fine di accertare il grado di conoscenza dei contenuti della disciplina oggetto d'esame. Verrà, altresì, chiesto lo svolgimento di alcune esercitazioni, al fine di valutare il reale possesso delle competenze tecniche richieste dalla materia.
Per gli studenti frequentanti saranno messe a disposizione, di volta in volta, le slide delle lezioni svolte in aula ed ulteriore materiale di studio.
L’attività bancaria (1. Una definizione di banca, 2. Le origini del sistema bancario moderno, 3. L’evoluzione del sistema creditizio nel quadro europeo: concorrenza e liberalizzazione, 4. Il Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, 5. Il Testo unico della Finanza, 6. Altri aspetti normativi che interessano l’attività bancaria: trasparenza contrattuale, antiriciclaggio, norme sull’usura e disciplina anti-trust). La vigilanza bancaria (1. L’architettura dei controlli sul sistema finanziario: l’Unione bancaria europea, le autorità creditizie, l’organizzazione nazionale dei controlli sul sistema finanziario, 2. La vigilanza sulle banche: vigilanza strutturale, prudenziale, protettiva, fair play, informativa ed ispettiva). L’organizzazione della banca (1. La diversificazione e la specializzazione dell’attività bancaria, 2. La scelta delle aree di business e la forma organizzativa da adottare: gruppo bancario e banca universale, 3. Le strategie nel retail, nel corporate e nel private banking, 4. L’articolazione territoriale e la politica degli sportelli, 5. La strategia e l’organizzazione delle piccole banche, 6. La strategia e l’organizzazione dei grandi gruppi bancari). La raccolta nell’economia della banca (1. La politica di raccolta, 2. Gli obiettivi della politica di raccolta: quantitativi, qualitativi, di costo, di soddisfazione e ritenzione della clientela, 3. Le leve della politica di raccolta: di prodotto, prezzo, distribuzione e comunicazione). Le forme tecniche di raccolta delle risorse finanziarie (1. La classificazione degli strumenti di raccolta, 2. I conti correnti di corrispondenza passivi, 3. I depositi a risparmio, 4. I conti di deposito, 5. I certificati di deposito e i buoni fruttiferi, 6. I pronti contro termine passivi, 7. Le obbligazioni bancarie, 8. I titoli strutturati, 9. Gli altri titoli di debito, 10. Le alternative alla raccolta bancaria diretta: securitisation e loan sale). Le emissioni azionarie e il capitale proprio (1. La politica di gestione del capitale proprio, 2. Le funzioni del capitale proprio nelle banche, 3. La composizione del patrimonio di vigilanza, 4. Le emissioni azionarie, 5. Il ricorso a strumeti ibridi debt-equity). I prestiti nell’economia della banca (1. Credito bancario e sviluppo economico, 2. Il contributo dei prestiti agli equilibri della gestione bancaria, 3. I rischi nell’attività di prestito, 4. La politica dei prestiti, 5. La diversificazione del portafoglio prestiti, 6. La normativa in materia di prestiti). La gestione degli impieghi in prestiti (1. La valutazione degli affidamenti, 2. L’istruttoria di credito, 3. Le innovazioni nei criteri di valutazione del credito bancario, 4. Il controllo del credito concesso: revisione periodica degli affidamenti e monitoraggio del credito, Centrale dei Rischi, monitoraggio dell’andamento del rapporto, 5. Il recupero del credito e la gestione del contenzioso: classificazione dei prestiti in funzione della qualità del credito, contenzioso e recupero del credito, soluzioni complesse per la gestione dei prestiti in sofferenza: il bad banking). Le forme tecniche dei prestiti bancari (1. Le tipologie dei prestiti bancari, 2. La scadenza dei prestiti bancari: prestiti a breve e a medio-lungo termine, 3. I prestiti in valute diverse dall’euro, 4. Le forme tecniche dei prestiti per cassa a breve termine: apertura di credito in conto corrente, operazioni di smobilizzo di crediti, anticipazioni su pegno, finanziamento in valori mobiliari: riporto, pronti contro termine e prestito di titoli, 5. Le forme tecniche di prestito bancario a medio e lungo termine: mutuo, leasing, prestiti in pool, 6. I crediti di firma, 7. Il credito alle famiglie: prestiti personali, carte di debito e di credito, prestiti immobiliari). La cartolarizzazione dei crediti (1. La strutturazione e gli obiettivi dell’operazione, 2. L’oggetto e i rischi dell’operazione, 3. La legge 130/1999, 4. I protagonisti, 5. Alcuni casi a confronto: l’esperienza statunitense, europea e italiana, 6. Le prospettive della cartolarizzazione). L’attività in strumenti derivati (1. Gli strumenti finanziari derivati, 2. I derivati finanziari, 3. I derivati creditizi, 4. Il ruolo dei derivati nella gestione bancaria: copertura del rischio, speculazione, arbitraggio, ottimizzazione del capitale regolamentare, 5. L’attività di negoziazione per conto proprio di strumenti derivati, 6. Le banche come emittenti di strumenti derivati «cartolarizzati»). La gestione della liquidità (1. Liquidità e tesoreria, 2. La liquidità e le interrelazioni con gli altri equilibri gestionali, 3. Aspetti economici della gestione della liquidità: area di impatto, origine del rischio, scenario economico di riferimento, 4. Aspetti tecnici della gestione della liquidità: funding liquidity risk e market liquidity risk, 5. Aspetti organizzativi della gestione della liquidità, 6. La gestione della tesoreria, 7. Gli strumenti di gestione della tesoreria: riserve bancarie di liquidità, riserva obbligatoria, riserve libere, operazioni con altre banche, operazioni con la banca centrale, 8. Profili regolamentari: principi comuni per la misurazione e la gestione del rischio di liquidità, coefficienti minimi di liquidità, strumenti di monitoraggio per la valutazione del rischio di liquidità). I rischi dell’attività bancaria (1. La mappatura dei rischi dell’attività bancaria, 2. Il rischio di credito, 3. Il rischio di mercato, 4. Il rischio di tasso di interesse, 5. Il rischio operativo, 6. Le altre tipologie di rischio economico, 7. Il rischio di liquidità, 8. L’allocazione del capitale e la creazione del valore: la ricerca di un equilibrio). Il bilancio delle banche (1. La disciplina generale e speciale del bilancio di esercizio, 2. L’applicazione degli IAS/IFRS al bilancio bancario, 3. La struttura, la forma e i contenuti del bilancio delle banche: stato patrimoniale, conto economico, nota integrativa, relazione sulla gestione e «nuovi» documenti di bilancio, 4. Le valutazioni di fine esercizio secondo gli IAS/IFRS: crediti, titoli, partecipazioni, operazioni fuori bilancio e strumenti derivati, 5. I limiti del fair value in periodi di crisi: la transizione verso l’IFRS 9). L’analisi delle dinamiche gestionali della banca attraverso i dati di bilancio (1. La valutazione dall’esterno delle performance bancarie: obiettivi e contenuti, 2. La riclassificazione dei prospetti contabili: stato patrimoniale riclassificato e conto economico riclassificato, 3. Il sistema degli indici di bilancio: principali indici di bilancio, coordinamento tra indici di bilancio, ROE della gestione del denaro, 4. L’Economic Value Added). Le crisi bancarie (1. Le modalità di manifestazione delle crisi, 2. Le determinanti aziendali, 3. Gli interventi di soluzione ex ante, 4. Gli interventi di soluzione ex post, 5. Tendenze internazionali nella prevenzione e nella gestione delle crisi, 6. La rimessa in discussione del principio del «too big to fail», 7. Il decisivo ruolo dell’Unione Europea, 8. La gestione delle crisi nel quadro normativo europeo). Il futuro delle banche (1. Il futuro delle banche internazionali, 2. Il futuro delle banche italiane, 3. Una finanza bancocentrica, 4. La tutela del consumatore bancario e la previsione e la gestione delle crisi, 5. L’evoluzione della tecnica bancaria). Il project finance.
Ruozi Roberto (a cura di), “Economia della banca”, Egea, Milano, 4° ed., 2020.
Letture consigliate tratte da: Marchetti Pietro, “Il project finance. Rischio di credito, regolamentazione, pricing e strumenti ibridi di finanziamento”, Bancaria Editrice, Roma, 2009.
ECONOMIA E GESTIONE DELLA BANCA (SECS-P/11)
FINANZIAMENTI ALLE START UP
Corso di laurea MANAGEMENT DIGITALE
Settore Scientifico Disciplinare SECS-P/11
Tipo corso di studio Laurea
Crediti 8.0
Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 48.0
Per immatricolati nel 2021/2022
Anno accademico di erogazione 2023/2024
Anno di corso 3
Semestre Primo Semestre (dal 17/09/2023 al 31/12/2023)
Lingua ITALIANO
Percorso MANAGERIALE (A94)
Sede Lecce
Nessuna propedeuticità. Necessarie conoscenze di base sul sistema finanziario nelle componenti degli intermediari, strumenti e mercati, di economia aziendale con riferimento all’applicazione dei principi contabili e analisi di bilancio e di matematica applicata con riferimento al valore finanziario del tempo e ai regimi di capitalizzazione.
Mercati, intermediari e start-up: il problema del finanziamento dell’innovazione. I rapporti con le banche e l’avvio dell’attività di impresa. Fabbisogno finanziario e scelte relative alla struttura finanziaria. Metriche di valutazione delle start up e dei progetti di investimento. Forme di finanziamento bancarie per le start up. La copertura del fabbisogno finanziario di breve, medio e lungo termine: apercredit, factoring, mutuo e leasing, prestiti partecipativi e mini-bond. Finanziamento di mercato e capitale di rischio: investitori istituzionali e business angel, venture capital e private equity, fondi chiusi. Il fondo di garanzia pubblico per le start up. Le piattaforme c.d. di equity crowdfunding.
Migliorare la conoscenza e la capacità di comprensione e apprendimento dello studente di Management Digitale, che al termine del presente corso sarà in grado di analizzare criticamente ed esprimersi con autonomia di giudizio su temi chiave in materia di finanziamenti alle start up. Lo svolgimento del corso riguarderà l'analisi dei fondamenti teorici dell'argomento e dei più significativi contributi empirici, quali ricerche ed esperienze operative.
Convenzionale, con lezioni frontali ed esercitazioni, oltre che seminari su specifici argomenti.
L'accertamento della conoscenza e della capacità di comprensione avviene tramite una prova orale e/o scritta, attraverso la quale si verifica la capacità di comprendere e l'autonomia di giudizio dello studente rispetto ai principali argomenti trattati nel corso.
Lo studente, disabile e/o con DSA, che intende usufruire di un intervento individualizzato per lo svolgimento della prova d’esame deve contattare l'ufficio Integrazione Disabili dell'Università del Salento al seguente indirizzo di posta elettronica: paola.martino@unisalento.it
Cfr. link al calendario appelli
Durante la prova d'esame (scritta e/o orale) verranno poste al candidato più domande, al fine di accertare il grado di conoscenza dei contenuti della disciplina oggetto d'esame. Verrà, altresì, chiesto lo svolgimento di alcune esercitazioni, al fine di valutare il reale possesso delle competenze tecniche richieste dalla materia.
Per gli studenti frequentanti saranno messe a disposizione, di volta in volta, le slide delle lezioni svolte in aula ed ulteriore materiale di studio.
1) Le politiche per l’imprenditorialità.
Ciclo di vita dell’impresa e fabbisogno finanziario. Politiche europee e nazionali per le Pmi.
2) Le fonti di finanziamento nelle fasi seed e start-up.
Gli incubatori e gli acceleratori d’impresa. Il micro-credito. I business angels. Il crowfunding. Il venture capital. L’evidenza empirica sulle fonti di finanziamento delle startup innovative italiane.
3) Le fonti di finanziamento nelle fasi di crescita.
Il ruolo del private equity nel sostegno dell’attività aziendale. La quotazione delle Pmi: il ruolo del mercato AIM Italia. Le Special Purpose Acquisition Companies. L’attività di lending crowdfunding. I mini-bond. I veicoli di credito diretto.
“Il finanziamento delle Pmi: dall’avvio allo sviluppo del business”, di Francesca Querci, Bancaria Editrice, 2019.
Letture consigliate dal docente.
FINANZIAMENTI ALLE START UP (SECS-P/11)
FINANZIAMENTO DELL'INNOVAZIONE E DELLE START-UP
Corso di laurea ECONOMIA E FINANZA
Settore Scientifico Disciplinare SECS-P/11
Tipo corso di studio Laurea
Crediti 8.0
Docente titolare Pietro MARCHETTI
Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 64.0
Ore erogate dal docente Pietro MARCHETTI: 56.0
Per immatricolati nel 2021/2022
Anno accademico di erogazione 2023/2024
Anno di corso 3
Semestre Primo Semestre (dal 22/09/2023 al 31/12/2023)
Lingua ITALIANO
Percorso ECONOMIA DELL'INNOVAZIONE (A80)
Sede Lecce
Nessuna propedeuticità. Necessarie conoscenze di base sul sistema finanziario nelle componenti degli intermediari, strumenti e mercati, di economia aziendale con riferimento all’applicazione dei principi contabili e analisi di bilancio e di matematica applicata con riferimento al valore finanziario del tempo e ai regimi di capitalizzazione.
Mercati, intermediari e start-up: il problema del finanziamento dell’innovazione. I rapporti con le banche e l’avvio dell’attività di impresa. Fabbisogno finanziario e scelte relative alla struttura finanziaria. Metriche di valutazione delle start up e dei progetti di investimento. Forme di finanziamento bancarie per le start up. La copertura del fabbisogno finanziario di breve, medio e lungo termine: apercredit, factoring, mutuo e leasing, prestiti partecipativi e mini-bond. Finanziamento di mercato e capitale di rischio: investitori istituzionali e business angel, venture capital e private equity, fondi chiusi. Il fondo di garanzia pubblico per le start up. Le piattaforme c.d. di equity crowdfunding.
Migliorare la conoscenza e la capacità di comprensione e apprendimento dello studente di Economia e Finanza, che al termine del presente corso sarà in grado di analizzare criticamente ed esprimersi con autonomia di giudizio su temi chiave in materia di finanziamenti alle start up. Lo svolgimento del corso riguarderà l'analisi dei fondamenti teorici dell'argomento e dei più significativi contributi empirici, quali ricerche ed esperienze operative.
Convenzionale, con lezioni frontali ed esercitazioni, oltre che seminari su specifici argomenti.
L'accertamento della conoscenza e della capacità di comprensione avviene tramite una prova orale e/o scritta, attraverso la quale si verifica la capacità di comprendere e l'autonomia di giudizio dello studente rispetto ai principali argomenti trattati nel corso.
Lo studente, disabile e/o con DSA, che intende usufruire di un intervento individualizzato per lo svolgimento della prova d’esame deve contattare l'ufficio Integrazione Disabili dell'Università del Salento al seguente indirizzo di posta elettronica: paola.martino@unisalento.it
Cfr. link al calendario appelli
Durante la prova d'esame (scritta e/o orale) verranno poste al candidato più domande, al fine di accertare il grado di conoscenza dei contenuti della disciplina oggetto d'esame. Verrà, altresì, chiesto lo svolgimento di alcune esercitazioni, al fine di valutare il reale possesso delle competenze tecniche richieste dalla materia.
Per gli studenti frequentanti saranno messe a disposizione, di volta in volta, le slide delle lezioni svolte in aula ed ulteriore materiale di studio.
1) Le politiche per l’imprenditorialità.
Ciclo di vita dell’impresa e fabbisogno finanziario. Politiche europee e nazionali per le Pmi.
2) Le fonti di finanziamento nelle fasi seed e start-up.
Gli incubatori e gli acceleratori d’impresa. Il micro-credito. I business angels. Il crowfunding. Il venture capital. L’evidenza empirica sulle fonti di finanziamento delle startup innovative italiane.
3) Le fonti di finanziamento nelle fasi di crescita.
Il ruolo del private equity nel sostegno dell’attività aziendale. La quotazione delle Pmi: il ruolo del mercato AIM Italia. Le Special Purpose Acquisition Companies. L’attività di lending crowdfunding. I mini-bond. I veicoli di credito diretto.
“Il finanziamento delle Pmi: dall’avvio allo sviluppo del business”, di Francesca Querci, Bancaria Editrice, 2019.
Letture consigliate dal docente.
FINANZIAMENTO DELL'INNOVAZIONE E DELLE START-UP (SECS-P/11)
RISK MANAGEMENT
Corso di laurea Economia finanza e assicurazioni
Settore Scientifico Disciplinare SECS-P/11
Tipo corso di studio Laurea Magistrale
Crediti 6.0
Docente titolare VINCENZO GENTILE
Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 48.0
Ore del docente Pietro MARCHETTI in copresenza: 10.0
Per immatricolati nel 2023/2024
Anno accademico di erogazione 2023/2024
Anno di corso 1
Semestre Primo Semestre (dal 18/09/2023 al 31/12/2023)
Lingua ITALIANO
Percorso PERCORSO COMUNE (999)
Sede Lecce
Nessuno
Il corso mira a fornire le competenze di base e le metodologie per identificare, misurare/valutare e gestire i rischi principali delle banche. Ai contenuti inerenti il calcolo del capitale economico verranno affiancate le logiche di calcolo e integrazione degli "altri capitali" delle banche, in particolare il capitale regolamentare. Il corso affronta infine i meccanismi di allocazione del capitale e calcolo della redditività corretta per il rischio.
a) Conoscenze e comprensione: Il corso mira a fornire le conoscenze quantitative per la misurazione del rischio negli intermediari finanziari e le modalità con cui usare le misure ottenute per finalità di gestione e creazione di valore.
b) Capacità di applicare conoscenze e comprensione: Alla fine del corso lo studente saprà leggere in chiave critica l'informativa sul rischio e valutare l'adeguatezza patrimoniale delle banche.
c) Autonomia di giudizio: alla fine del corso lo studente saprà leggere in chiave critica l'informativa sul rischio e valutare l'adeguatezza patrimoniale delle banche. Al termine del corso, attraverso un progetto di gruppo, gli studenti presenteranno le loro valutazioni in merito all’adeguatezza patrimoniale e alla qualità della gestione del rischio di alcune realtà bancarie.
d) Abilità comunicative: le conoscenze apprese durante il corso permetteranno agli studenti di padroneggiare il lingiaggio tecnico e redigere rapporti/pareri su temi di risk management.
e) Capacità di apprendimento: Il corso si propone di sviluppare e affinare le capacità di apprendere degli studenti e di sviluppare le loro abilità di analisi e valutazione critica di eventi che riguardano la gestione dei rischi nelle banche.
Il corso adotta un approccio quantitativo che, pur senza comportare eccessivi appesantimenti tecnici, consenta allo studente di comprendere a fondo la logica e i risultati dei diversi modelli grazie a precisi riscontri numerici (e eventualmente grafici) e nel contempo lo alleni al ragionamento quantitativo.
Alla didattica frontale vengono associati strumenti didattici interattivi, come sessioni al personal computer, lavori di gruppo e in generale momenti di verifica e partecipazione attiva da parte degli studenti, che li costringano a verificare il proprio grado di comprensione con largo anticipo sull’esame e a darsi un metodo di lavoro “per progetti” che possa essere trasferito con efficacia nel mondo del lavoro.
Gli studenti, divisi in gruppi da 4-5 persone analizzano l’adeguatezza patrimoniale di gruppi bancari in base ai requisiti richiesti da Basilea 2 e 3, lo stadio di sviluppo delle tecniche di misurazione e gestione dei rischi, i piani strategici individuati e presentano le loro conclusioni attraverso varie modalità di comunicazione, slides, filmati, ecc.
Il corso prevede lo svolgimento di esercitazioni guidate dal docente e homeworks
Prova scritta – esercitazioni, test a risposta multipla, domande aperte
Il rischio di interesse:
repricing gap: Obiettivi, modelli e limiti
duration gap: Obiettivi, modelli e limiti
clumping: Obiettivi, modelli e limiti
Il rischio di liquidità
tecniche di misurazione:
cash capital position,
cash flow model,
metodo ibrido
Tecniche di gestione: cantingency plan
Il rischio di mercato:
i modelli Value at Risk parametrici
le simulazioni storiche
il backtesting dei modelli VaR
Il rischio di credito:
modelli di stima della probabilità di insolvenza e del tasso di recupero:
i modelli di scoring,
i modelli fondati sul mercato dei capitali,
i sistemi di rating
i modelli di portafoglio: CreditMetrics
I rischi ESG: Il rischio climatico e ambientale
Le applicazioni dei modelli VaR
il pricing
la costruzione di misure di risk-adjusted performance
Il rischio operativo:
tecniche di misurazione: approcci LDA
metodologie di gestione: limiti e opportunità
La regolamentazione e la gestione del capitale
Basilea 2
Basilea 3
Basilea 4
La gestione del capitale
Sironi A., Resti A., Rischio e valore nelle banche, EGEA, 2021
RISK MANAGEMENT (SECS-P/11)
ECONOMIA E GESTIONE DELLA BANCA
Corso di laurea ECONOMIA E FINANZA
Settore Scientifico Disciplinare SECS-P/11
Tipo corso di studio Laurea
Crediti 8.0
Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 64.0
Per immatricolati nel 2020/2021
Anno accademico di erogazione 2022/2023
Anno di corso 3
Semestre Primo Semestre (dal 15/09/2022 al 22/12/2022)
Lingua ITALIANO
Percorso FINANZIARIO (A81)
Sede Lecce
Nessuna propedeuticità. Necessarie conoscenze di base sulla Teoria dell’intermediazione finanziaria, la vigilanza ed i rischi bancari e sugli Strumenti finanziari.
L’attività bancaria; la vigilanza bancaria; l’organizzazione della banca; la raccolta ed i prestiti nell’economia della banca; la cartolarizzazione dei crediti; l’attività in strumenti finanziari derivati; la gestione della liquidità; i rischi dell’attività bancaria; il bilancio e l’analisi delle dinamiche gestionali della banca; i controlli interni sull’attività bancaria; la crisi e il futuro delle banche. Project finance.
Migliorare la conoscenza e la capacità di comprensione e apprendimento dello studente di Economia e Finanza, che al termine del presente corso sarà in grado di analizzare criticamente ed esprimersi con autonomia di giudizio su temi chiave in materia di intermediari finanziari, in particolare della banca, in un contesto operativo caratterizzato da profondi mutamenti nei processi di intermediazione finanziaria, con riferimento al contesto domestico. Il corso ha ad oggetto il ruolo svolto dalle banche nel sistema economico, la relativa disciplina, la struttura organizzativa, la vigilanza, la rappresentazione contabile dei fatti di gestione. Inoltre, è previsto l’esame delle tecniche di determinazione, di misurazione e di gestione dei principali rischi tipici dell'attività bancaria. Lo svolgimento del corso riguarderà l'analisi dei fondamenti teorici dell'argomento e dei più significativi contributi empirici, quali ricerche ed esperienze operative.
Convenzionale, con lezioni frontali ed esercitazioni, oltre che seminari su specifici argomenti.
L'accertamento della conoscenza e della capacità di comprensione avviene tramite una prova scritta e/o orale, attraverso la quale si verifica la capacità di comprendere e l'autonomia di giudizio dello studente rispetto ai principali argomenti trattati nel corso.
Lo studente, disabile e/o con DSA, che intende usufruire di un intervento individualizzato per lo svolgimento della prova d’esame deve contattare l'ufficio Integrazione Disabili dell'Università del Salento al seguente indirizzo di posta elettronica: paola.martino@unisalento.it
Cfr. link al calendario appelli
Durante la prova d'esame (scritta e/o orale) verranno poste al candidato più domande, al fine di accertare il grado di conoscenza dei contenuti della disciplina oggetto d'esame. Verrà, altresì, chiesto lo svolgimento di alcune esercitazioni, al fine di valutare il reale possesso delle competenze tecniche richieste dalla materia.
Per gli studenti frequentanti saranno messe a disposizione, di volta in volta, le slide delle lezioni svolte in aula ed ulteriore materiale di studio.
L’attività bancaria (1. Una definizione di banca, 2. Le origini del sistema bancario moderno, 3. L’evoluzione del sistema creditizio nel quadro europeo: concorrenza e liberalizzazione, 4. Il Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, 5. Il Testo unico della Finanza, 6. Altri aspetti normativi che interessano l’attività bancaria: trasparenza contrattuale, antiriciclaggio, norme sull’usura e disciplina anti-trust). La vigilanza bancaria (1. L’architettura dei controlli sul sistema finanziario: l’Unione bancaria europea, le autorità creditizie, l’organizzazione nazionale dei controlli sul sistema finanziario, 2. La vigilanza sulle banche: vigilanza strutturale, prudenziale, protettiva, fair play, informativa ed ispettiva). L’organizzazione della banca (1. La diversificazione e la specializzazione dell’attività bancaria, 2. La scelta delle aree di business e la forma organizzativa da adottare: gruppo bancario e banca universale, 3. Le strategie nel retail, nel corporate e nel private banking, 4. L’articolazione territoriale e la politica degli sportelli, 5. La strategia e l’organizzazione delle piccole banche, 6. La strategia e l’organizzazione dei grandi gruppi bancari). La raccolta nell’economia della banca (1. La politica di raccolta, 2. Gli obiettivi della politica di raccolta: quantitativi, qualitativi, di costo, di soddisfazione e ritenzione della clientela, 3. Le leve della politica di raccolta: di prodotto, prezzo, distribuzione e comunicazione). Le forme tecniche di raccolta delle risorse finanziarie (1. La classificazione degli strumenti di raccolta, 2. I conti correnti di corrispondenza passivi, 3. I depositi a risparmio, 4. I conti di deposito, 5. I certificati di deposito e i buoni fruttiferi, 6. I pronti contro termine passivi, 7. Le obbligazioni bancarie, 8. I titoli strutturati, 9. Gli altri titoli di debito, 10. Le alternative alla raccolta bancaria diretta: securitisation e loan sale). Le emissioni azionarie e il capitale proprio (1. La politica di gestione del capitale proprio, 2. Le funzioni del capitale proprio nelle banche, 3. La composizione del patrimonio di vigilanza, 4. Le emissioni azionarie, 5. Il ricorso a strumeti ibridi debt-equity). I prestiti nell’economia della banca (1. Credito bancario e sviluppo economico, 2. Il contributo dei prestiti agli equilibri della gestione bancaria, 3. I rischi nell’attività di prestito, 4. La politica dei prestiti, 5. La diversificazione del portafoglio prestiti, 6. La normativa in materia di prestiti). La gestione degli impieghi in prestiti (1. La valutazione degli affidamenti, 2. L’istruttoria di credito, 3. Le innovazioni nei criteri di valutazione del credito bancario, 4. Il controllo del credito concesso: revisione periodica degli affidamenti e monitoraggio del credito, Centrale dei Rischi, monitoraggio dell’andamento del rapporto, 5. Il recupero del credito e la gestione del contenzioso: classificazione dei prestiti in funzione della qualità del credito, contenzioso e recupero del credito, soluzioni complesse per la gestione dei prestiti in sofferenza: il bad banking). Le forme tecniche dei prestiti bancari (1. Le tipologie dei prestiti bancari, 2. La scadenza dei prestiti bancari: prestiti a breve e a medio-lungo termine, 3. I prestiti in valute diverse dall’euro, 4. Le forme tecniche dei prestiti per cassa a breve termine: apertura di credito in conto corrente, operazioni di smobilizzo di crediti, anticipazioni su pegno, finanziamento in valori mobiliari: riporto, pronti contro termine e prestito di titoli, 5. Le forme tecniche di prestito bancario a medio e lungo termine: mutuo, leasing, prestiti in pool, 6. I crediti di firma, 7. Il credito alle famiglie: prestiti personali, carte di debito e di credito, prestiti immobiliari). La cartolarizzazione dei crediti (1. La strutturazione e gli obiettivi dell’operazione, 2. L’oggetto e i rischi dell’operazione, 3. La legge 130/1999, 4. I protagonisti, 5. Alcuni casi a confronto: l’esperienza statunitense, europea e italiana, 6. Le prospettive della cartolarizzazione). L’attività in strumenti derivati (1. Gli strumenti finanziari derivati, 2. I derivati finanziari, 3. I derivati creditizi, 4. Il ruolo dei derivati nella gestione bancaria: copertura del rischio, speculazione, arbitraggio, ottimizzazione del capitale regolamentare, 5. L’attività di negoziazione per conto proprio di strumenti derivati, 6. Le banche come emittenti di strumenti derivati «cartolarizzati»). La gestione della liquidità (1. Liquidità e tesoreria, 2. La liquidità e le interrelazioni con gli altri equilibri gestionali, 3. Aspetti economici della gestione della liquidità: area di impatto, origine del rischio, scenario economico di riferimento, 4. Aspetti tecnici della gestione della liquidità: funding liquidity risk e market liquidity risk, 5. Aspetti organizzativi della gestione della liquidità, 6. La gestione della tesoreria, 7. Gli strumenti di gestione della tesoreria: riserve bancarie di liquidità, riserva obbligatoria, riserve libere, operazioni con altre banche, operazioni con la banca centrale, 8. Profili regolamentari: principi comuni per la misurazione e la gestione del rischio di liquidità, coefficienti minimi di liquidità, strumenti di monitoraggio per la valutazione del rischio di liquidità). I rischi dell’attività bancaria (1. La mappatura dei rischi dell’attività bancaria, 2. Il rischio di credito, 3. Il rischio di mercato, 4. Il rischio di tasso di interesse, 5. Il rischio operativo, 6. Le altre tipologie di rischio economico, 7. Il rischio di liquidità, 8. L’allocazione del capitale e la creazione del valore: la ricerca di un equilibrio). Il bilancio delle banche (1. La disciplina generale e speciale del bilancio di esercizio, 2. L’applicazione degli IAS/IFRS al bilancio bancario, 3. La struttura, la forma e i contenuti del bilancio delle banche: stato patrimoniale, conto economico, nota integrativa, relazione sulla gestione e «nuovi» documenti di bilancio, 4. Le valutazioni di fine esercizio secondo gli IAS/IFRS: crediti, titoli, partecipazioni, operazioni fuori bilancio e strumenti derivati, 5. I limiti del fair value in periodi di crisi: la transizione verso l’IFRS 9). L’analisi delle dinamiche gestionali della banca attraverso i dati di bilancio (1. La valutazione dall’esterno delle performance bancarie: obiettivi e contenuti, 2. La riclassificazione dei prospetti contabili: stato patrimoniale riclassificato e conto economico riclassificato, 3. Il sistema degli indici di bilancio: principali indici di bilancio, coordinamento tra indici di bilancio, ROE della gestione del denaro, 4. L’Economic Value Added). Le crisi bancarie (1. Le modalità di manifestazione delle crisi, 2. Le determinanti aziendali, 3. Gli interventi di soluzione ex ante, 4. Gli interventi di soluzione ex post, 5. Tendenze internazionali nella prevenzione e nella gestione delle crisi, 6. La rimessa in discussione del principio del «too big to fail», 7. Il decisivo ruolo dell’Unione Europea, 8. La gestione delle crisi nel quadro normativo europeo). Il futuro delle banche (1. Il futuro delle banche internazionali, 2. Il futuro delle banche italiane, 3. Una finanza bancocentrica, 4. La tutela del consumatore bancario e la previsione e la gestione delle crisi, 5. L’evoluzione della tecnica bancaria). Il project finance.
Ruozi Roberto (a cura di), “Economia della banca”, Egea, Milano, 3° ed., 2016.
Letture consigliate tratte da: Marchetti Pietro, “Il project finance. Rischio di credito, regolamentazione, pricing e strumenti ibridi di finanziamento”, Bancaria Editrice, Roma, 2009.
ECONOMIA E GESTIONE DELLA BANCA (SECS-P/11)
FINANZIAMENTI ALLE START UP
Corso di laurea MANAGEMENT DIGITALE
Settore Scientifico Disciplinare SECS-P/11
Tipo corso di studio Laurea
Crediti 8.0
Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 48.0
Per immatricolati nel 2020/2021
Anno accademico di erogazione 2022/2023
Anno di corso 3
Semestre Primo Semestre (dal 15/09/2022 al 22/12/2022)
Lingua ITALIANO
Percorso MANAGERIALE (A94)
Sede Lecce
Nessuna propedeuticità. Necessarie conoscenze di base sul sistema finanziario nelle componenti degli intermediari, strumenti e mercati, di economia aziendale con riferimento all’applicazione dei principi contabili e analisi di bilancio e di matematica applicata con riferimento al valore finanziario del tempo e ai regimi di capitalizzazione.
Mercati, intermediari e start-up: il problema del finanziamento dell’innovazione. I rapporti con le banche e l’avvio dell’attività di impresa. Fabbisogno finanziario e scelte relative alla struttura finanziaria. Metriche di valutazione delle start up e dei progetti di investimento. Forme di finanziamento bancarie per le start up. La copertura del fabbisogno finanziario di breve, medio e lungo termine: apercredit, factoring, mutuo e leasing, prestiti partecipativi e mini-bond. Finanziamento di mercato e capitale di rischio: investitori istituzionali e business angel, venture capital e private equity, fondi chiusi. Il fondo di garanzia pubblico per le start up. Le piattaforme c.d. di equity crowdfunding.
Migliorare la conoscenza e la capacità di comprensione e apprendimento dello studente di Management Digitale, che al termine del presente corso sarà in grado di analizzare criticamente ed esprimersi con autonomia di giudizio su temi chiave in materia di finanziamenti alle start up. Lo svolgimento del corso riguarderà l'analisi dei fondamenti teorici dell'argomento e dei più significativi contributi empirici, quali ricerche ed esperienze operative.
Convenzionale, con lezioni frontali ed esercitazioni, oltre che seminari su specifici argomenti.
L'accertamento della conoscenza e della capacità di comprensione avviene tramite una prova orale e/o scritta, attraverso la quale si verifica la capacità di comprendere e l'autonomia di giudizio dello studente rispetto ai principali argomenti trattati nel corso.
Lo studente, disabile e/o con DSA, che intende usufruire di un intervento individualizzato per lo svolgimento della prova d’esame deve contattare l'ufficio Integrazione Disabili dell'Università del Salento al seguente indirizzo di posta elettronica: paola.martino@unisalento.it
Cfr. link al calendario appelli
Durante la prova d'esame (scritta e/o orale) verranno poste al candidato più domande, al fine di accertare il grado di conoscenza dei contenuti della disciplina oggetto d'esame. Verrà, altresì, chiesto lo svolgimento di alcune esercitazioni, al fine di valutare il reale possesso delle competenze tecniche richieste dalla materia.
Per gli studenti frequentanti saranno messe a disposizione, di volta in volta, le slide delle lezioni svolte in aula ed ulteriore materiale di studio.
1) Le politiche per l’imprenditorialità.
Ciclo di vita dell’impresa e fabbisogno finanziario. Politiche europee e nazionali per le Pmi.
2) Le fonti di finanziamento nelle fasi seed e start-up.
Gli incubatori e gli acceleratori d’impresa. Il micro-credito. I business angels. Il crowfunding. Il venture capital. L’evidenza empirica sulle fonti di finanziamento delle startup innovative italiane.
3) Le fonti di finanziamento nelle fasi di crescita.
Il ruolo del private equity nel sostegno dell’attività aziendale. La quotazione delle Pmi: il ruolo del mercato AIM Italia. Le Special Purpose Acquisition Companies. L’attività di lending crowdfunding. I mini-bond. I veicoli di credito diretto.
“Il finanziamento delle Pmi: dall’avvio allo sviluppo del business”, di Francesca Querci, Bancaria Editrice, 2019.
Letture consigliate dal docente.
FINANZIAMENTI ALLE START UP (SECS-P/11)
FINANZIAMENTO DELL'INNOVAZIONE E DELLE START-UP
Corso di laurea ECONOMIA E FINANZA
Settore Scientifico Disciplinare SECS-P/11
Tipo corso di studio Laurea
Crediti 8.0
Docente titolare Pietro MARCHETTI
Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 64.0
Ore erogate dal docente Pietro MARCHETTI: 56.0
Per immatricolati nel 2020/2021
Anno accademico di erogazione 2022/2023
Anno di corso 3
Semestre Primo Semestre (dal 15/09/2022 al 22/12/2022)
Lingua ITALIANO
Percorso ECONOMIA DELL'INNOVAZIONE (A80)
Sede Lecce
Nessuna propedeuticità. Necessarie conoscenze di base sul sistema finanziario nelle componenti degli intermediari, strumenti e mercati, di economia aziendale con riferimento all’applicazione dei principi contabili e analisi di bilancio e di matematica applicata con riferimento al valore finanziario del tempo e ai regimi di capitalizzazione.
Mercati, intermediari e start-up: il problema del finanziamento dell’innovazione. I rapporti con le banche e l’avvio dell’attività di impresa. Fabbisogno finanziario e scelte relative alla struttura finanziaria. Metriche di valutazione delle start up e dei progetti di investimento. Forme di finanziamento bancarie per le start up. La copertura del fabbisogno finanziario di breve, medio e lungo termine: apercredit, factoring, mutuo e leasing, prestiti partecipativi e mini-bond. Finanziamento di mercato e capitale di rischio: investitori istituzionali e business angel, venture capital e private equity, fondi chiusi. Il fondo di garanzia pubblico per le start up. Le piattaforme c.d. di equity crowdfunding.
Migliorare la conoscenza e la capacità di comprensione e apprendimento dello studente di Economia e Finanza, che al termine del presente corso sarà in grado di analizzare criticamente ed esprimersi con autonomia di giudizio su temi chiave in materia di finanziamenti alle start up. Lo svolgimento del corso riguarderà l'analisi dei fondamenti teorici dell'argomento e dei più significativi contributi empirici, quali ricerche ed esperienze operative.
Convenzionale, con lezioni frontali ed esercitazioni, oltre che seminari su specifici argomenti.
L'accertamento della conoscenza e della capacità di comprensione avviene tramite una prova orale e/o scritta, attraverso la quale si verifica la capacità di comprendere e l'autonomia di giudizio dello studente rispetto ai principali argomenti trattati nel corso.
Lo studente, disabile e/o con DSA, che intende usufruire di un intervento individualizzato per lo svolgimento della prova d’esame deve contattare l'ufficio Integrazione Disabili dell'Università del Salento al seguente indirizzo di posta elettronica: paola.martino@unisalento.it
Cfr. link al calendario appelli
Durante la prova d'esame (scritta e/o orale) verranno poste al candidato più domande, al fine di accertare il grado di conoscenza dei contenuti della disciplina oggetto d'esame. Verrà, altresì, chiesto lo svolgimento di alcune esercitazioni, al fine di valutare il reale possesso delle competenze tecniche richieste dalla materia.
Per gli studenti frequentanti saranno messe a disposizione, di volta in volta, le slide delle lezioni svolte in aula ed ulteriore materiale di studio.
1) Le politiche per l’imprenditorialità.
Ciclo di vita dell’impresa e fabbisogno finanziario. Politiche europee e nazionali per le Pmi.
2) Le fonti di finanziamento nelle fasi seed e start-up.
Gli incubatori e gli acceleratori d’impresa. Il micro-credito. I business angels. Il crowfunding. Il venture capital. L’evidenza empirica sulle fonti di finanziamento delle startup innovative italiane.
3) Le fonti di finanziamento nelle fasi di crescita.
Il ruolo del private equity nel sostegno dell’attività aziendale. La quotazione delle Pmi: il ruolo del mercato AIM Italia. Le Special Purpose Acquisition Companies. L’attività di lending crowdfunding. I mini-bond. I veicoli di credito diretto.
“Il finanziamento delle Pmi: dall’avvio allo sviluppo del business”, di Francesca Querci, Bancaria Editrice, 2019.
Letture consigliate dal docente.
FINANZIAMENTO DELL'INNOVAZIONE E DELLE START-UP (SECS-P/11)
RISK MANAGEMENT
Corso di laurea Economia finanza e assicurazioni
Settore Scientifico Disciplinare SECS-P/11
Tipo corso di studio Laurea Magistrale
Crediti 6.0
Docente titolare VINCENZO GENTILE
Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 48.0
Ore del docente Pietro MARCHETTI in copresenza: 10.0
Per immatricolati nel 2022/2023
Anno accademico di erogazione 2022/2023
Anno di corso 1
Semestre Secondo Semestre (dal 24/02/2023 al 02/06/2023)
Lingua ITALIANO
Percorso PERCORSO COMUNE (999)
Sede Lecce
Nessuno
Il corso mira a fornire le competenze di base e le metodologie per identificare, misurare/valutare e gestire i rischi principali delle banche. Ai contenuti inerenti il calcolo del capitale economico verranno affiancate le logiche di calcolo e integrazione degli "altri capitali" delle banche, in particolare il capitale regolamentare. Il corso affronta infine i meccanismi di allocazione del capitale e calcolo della redditività corretta per il rischio.
a) Conoscenze e comprensione: Il corso mira a fornire le conoscenze quantitative per la misurazione del rischio negli intermediari finanziari e le modalità con cui usare le misure ottenute per finalità di gestione e creazione di valore.
b) Capacità di applicare conoscenze e comprensione: Alla fine del corso lo studente saprà leggere in chiave critica l'informativa sul rischio e valutare l'adeguatezza patrimoniale delle banche.
c) Autonomia di giudizio: alla fine del corso lo studente saprà leggere in chiave critica l'informativa sul rischio e valutare l'adeguatezza patrimoniale delle banche. Al termine del corso, attraverso un progetto di gruppo, gli studenti presenteranno le loro valutazioni in merito all’adeguatezza patrimoniale e alla qualità della gestione del rischio di alcune realtà bancarie.
d) Abilità comunicative: le conoscenze apprese durante il corso permetteranno agli studenti di padroneggiare il lingiaggio tecnico e redigere rapporti/pareri su temi di risk management.
e) Capacità di apprendimento: Il corso si propone di sviluppare e affinare le capacità di apprendere degli studenti e di sviluppare le loro abilità di analisi e valutazione critica di eventi che riguardano la gestione dei rischi nelle banche.
Il corso adotta un approccio quantitativo che, pur senza comportare eccessivi appesantimenti tecnici, consenta allo studente di comprendere a fondo la logica e i risultati dei diversi modelli grazie a precisi riscontri numerici (e eventualmente grafici) e nel contempo lo alleni al ragionamento quantitativo.
Alla didattica frontale vengono associati strumenti didattici interattivi, come sessioni al personal computer, lavori di gruppo e in generale momenti di verifica e partecipazione attiva da parte degli studenti, che li costringano a verificare il proprio grado di comprensione con largo anticipo sull’esame e a darsi un metodo di lavoro “per progetti” che possa essere trasferito con efficacia nel mondo del lavoro.
Gli studenti, divisi in gruppi da 4-5 persone analizzano l’adeguatezza patrimoniale di gruppi bancari in base ai requisiti richiesti da Basilea 2 e 3, lo stadio di sviluppo delle tecniche di misurazione e gestione dei rischi, i piani strategici individuati e presentano le loro conclusioni attraverso varie modalità di comunicazione, slides, filmati, ecc.
Il corso prevede lo svolgimento di esercitazioni guidate dal docente e homeworks
Prova scritta – esercitazioni, test a risposta multipla, domande aperte
Il rischio di interesse:
repricing gap: Obiettivi, modelli e limiti
duration gap: Obiettivi, modelli e limiti
clumping: Obiettivi, modelli e limiti
Il rischio di liquidità
tecniche di misurazione:
cash capital position,
cash flow model,
metodo ibrido
Tecniche di gestione: cantingency plan
Il rischio di mercato:
i modelli Value at Risk parametrici
le simulazioni storiche
il backtesting dei modelli VaR
Il rischio di credito:
modelli di stima della probabilità di insolvenza e del tasso di recupero:
i modelli di scoring,
i modelli fondati sul mercato dei capitali,
i sistemi di rating
i modelli di portafoglio: CreditMetrics
I rischi ESG: Il rischio climatico e ambientale
Le applicazioni dei modelli VaR
il pricing
la costruzione di misure di risk-adjusted performance
Il rischio operativo:
tecniche di misurazione: approcci LDA
metodologie di gestione: limiti e opportunità
La regolamentazione e la gestione del capitale
Basilea 2
Basilea 3
Basilea 4
La gestione del capitale
Sironi A., Resti A., Rischio e valore nelle banche, EGEA, 2021
RISK MANAGEMENT (SECS-P/11)
ECONOMIA E GESTIONE DELLA BANCA
Corso di laurea ECONOMIA E FINANZA
Settore Scientifico Disciplinare SECS-P/11
Tipo corso di studio Laurea
Crediti 8.0
Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 64.0
Per immatricolati nel 2019/2020
Anno accademico di erogazione 2021/2022
Anno di corso 3
Semestre Primo Semestre (dal 15/09/2021 al 31/12/2021)
Lingua ITALIANO
Percorso FINANZIARIO (A81)
Sede Lecce
Nessuna propedeuticità. Necessarie conoscenze di base sulla Teoria dell’intermediazione finanziaria, la vigilanza ed i rischi bancari e sugli Strumenti finanziari.
L’attività bancaria; la vigilanza bancaria; l’organizzazione della banca; la raccolta ed i prestiti nell’economia della banca; la cartolarizzazione dei crediti; l’attività in strumenti finanziari derivati; la gestione della liquidità; i rischi dell’attività bancaria; il bilancio e l’analisi delle dinamiche gestionali della banca; i controlli interni sull’attività bancaria; la crisi e il futuro delle banche. Project finance.
Migliorare la conoscenza e la capacità di comprensione e apprendimento dello studente di Economia e Finanza, che al termine del presente corso sarà in grado di analizzare criticamente ed esprimersi con autonomia di giudizio su temi chiave in materia di intermediari finanziari, in particolare della banca, in un contesto operativo caratterizzato da profondi mutamenti nei processi di intermediazione finanziaria, con riferimento al contesto domestico. Il corso ha ad oggetto il ruolo svolto dalle banche nel sistema economico, la relativa disciplina, la struttura organizzativa, la vigilanza, la rappresentazione contabile dei fatti di gestione. Inoltre, è previsto l’esame delle tecniche di determinazione, di misurazione e di gestione dei principali rischi tipici dell'attività bancaria. Lo svolgimento del corso riguarderà l'analisi dei fondamenti teorici dell'argomento e dei più significativi contributi empirici, quali ricerche ed esperienze operative.
Lezioni frontali, esercitazioni e seminari.
La modalità di erogazione della didattica potrà variare a seguito delle misure di distanziamento sociale legate all'emergenza Covid-19.
L'accertamento della conoscenza e della capacità di comprensione avviene tramite una prova scritta e/o orale.
La modalità d'esame potrà variare a seguito delle misure di distanziamento sociale legate all'emergenza Covid-19.
Lo studente, disabile e/o con DSA, che intende usufruire di un intervento individualizzato per lo svolgimento della prova d’esame deve contattare l'ufficio Integrazione Disabili dell'Università del Salento al seguente indirizzo di posta elettronica: paola.martino@unisalento.it
Durante la prova d'esame (scritta e/o orale) verranno poste al candidato più domande, al fine di accertare il grado di conoscenza dei contenuti della disciplina oggetto d'esame. Verrà, altresì, chiesto lo svolgimento di alcune esercitazioni, al fine di valutare il reale possesso delle competenze tecniche richieste dalla materia.
Per gli studenti frequentanti saranno messe a disposizione, di volta in volta, le slide delle lezioni svolte in aula ed ulteriore materiale di studio.
L’attività bancaria (1. Una definizione di banca, 2. Le origini del sistema bancario moderno, 3. L’evoluzione del sistema creditizio nel quadro europeo: concorrenza e liberalizzazione, 4. Il Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, 5. Il Testo unico della Finanza, 6. Altri aspetti normativi che interessano l’attività bancaria: trasparenza contrattuale, antiriciclaggio, norme sull’usura e disciplina anti-trust). La vigilanza bancaria (1. L’architettura dei controlli sul sistema finanziario: l’Unione bancaria europea, le autorità creditizie, l’organizzazione nazionale dei controlli sul sistema finanziario, 2. La vigilanza sulle banche: vigilanza strutturale, prudenziale, protettiva, fair play, informativa ed ispettiva). L’organizzazione della banca (1. La diversificazione e la specializzazione dell’attività bancaria, 2. La scelta delle aree di business e la forma organizzativa da adottare: gruppo bancario e banca universale, 3. Le strategie nel retail, nel corporate e nel private banking, 4. L’articolazione territoriale e la politica degli sportelli, 5. La strategia e l’organizzazione delle piccole banche, 6. La strategia e l’organizzazione dei grandi gruppi bancari). La raccolta nell’economia della banca (1. La politica di raccolta, 2. Gli obiettivi della politica di raccolta: quantitativi, qualitativi, di costo, di soddisfazione e ritenzione della clientela, 3. Le leve della politica di raccolta: di prodotto, prezzo, distribuzione e comunicazione). Le forme tecniche di raccolta delle risorse finanziarie (1. La classificazione degli strumenti di raccolta, 2. I conti correnti di corrispondenza passivi, 3. I depositi a risparmio, 4. I conti di deposito, 5. I certificati di deposito e i buoni fruttiferi, 6. I pronti contro termine passivi, 7. Le obbligazioni bancarie, 8. I titoli strutturati, 9. Gli altri titoli di debito, 10. Le alternative alla raccolta bancaria diretta: securitisation e loan sale). Le emissioni azionarie e il capitale proprio (1. La politica di gestione del capitale proprio, 2. Le funzioni del capitale proprio nelle banche, 3. La composizione del patrimonio di vigilanza, 4. Le emissioni azionarie, 5. Il ricorso a strumeti ibridi debt-equity). I prestiti nell’economia della banca (1. Credito bancario e sviluppo economico, 2. Il contributo dei prestiti agli equilibri della gestione bancaria, 3. I rischi nell’attività di prestito, 4. La politica dei prestiti, 5. La diversificazione del portafoglio prestiti, 6. La normativa in materia di prestiti). La gestione degli impieghi in prestiti (1. La valutazione degli affidamenti, 2. L’istruttoria di credito, 3. Le innovazioni nei criteri di valutazione del credito bancario, 4. Il controllo del credito concesso: revisione periodica degli affidamenti e monitoraggio del credito, Centrale dei Rischi, monitoraggio dell’andamento del rapporto, 5. Il recupero del credito e la gestione del contenzioso: classificazione dei prestiti in funzione della qualità del credito, contenzioso e recupero del credito, soluzioni complesse per la gestione dei prestiti in sofferenza: il bad banking). Le forme tecniche dei prestiti bancari (1. Le tipologie dei prestiti bancari, 2. La scadenza dei prestiti bancari: prestiti a breve e a medio-lungo termine, 3. I prestiti in valute diverse dall’euro, 4. Le forme tecniche dei prestiti per cassa a breve termine: apertura di credito in conto corrente, operazioni di smobilizzo di crediti, anticipazioni su pegno, finanziamento in valori mobiliari: riporto, pronti contro termine e prestito di titoli, 5. Le forme tecniche di prestito bancario a medio e lungo termine: mutuo, leasing, prestiti in pool, 6. I crediti di firma, 7. Il credito alle famiglie: prestiti personali, carte di debito e di credito, prestiti immobiliari). La cartolarizzazione dei crediti (1. La strutturazione e gli obiettivi dell’operazione, 2. L’oggetto e i rischi dell’operazione, 3. La legge 130/1999, 4. I protagonisti, 5. Alcuni casi a confronto: l’esperienza statunitense, europea e italiana, 6. Le prospettive della cartolarizzazione). L’attività in strumenti derivati (1. Gli strumenti finanziari derivati, 2. I derivati finanziari, 3. I derivati creditizi, 4. Il ruolo dei derivati nella gestione bancaria: copertura del rischio, speculazione, arbitraggio, ottimizzazione del capitale regolamentare, 5. L’attività di negoziazione per conto proprio di strumenti derivati, 6. Le banche come emittenti di strumenti derivati «cartolarizzati»). La gestione della liquidità (1. Liquidità e tesoreria, 2. La liquidità e le interrelazioni con gli altri equilibri gestionali, 3. Aspetti economici della gestione della liquidità: area di impatto, origine del rischio, scenario economico di riferimento, 4. Aspetti tecnici della gestione della liquidità: funding liquidity risk e market liquidity risk, 5. Aspetti organizzativi della gestione della liquidità, 6. La gestione della tesoreria, 7. Gli strumenti di gestione della tesoreria: riserve bancarie di liquidità, riserva obbligatoria, riserve libere, operazioni con altre banche, operazioni con la banca centrale, 8. Profili regolamentari: principi comuni per la misurazione e la gestione del rischio di liquidità, coefficienti minimi di liquidità, strumenti di monitoraggio per la valutazione del rischio di liquidità). I rischi dell’attività bancaria (1. La mappatura dei rischi dell’attività bancaria, 2. Il rischio di credito, 3. Il rischio di mercato, 4. Il rischio di tasso di interesse, 5. Il rischio operativo, 6. Le altre tipologie di rischio economico, 7. Il rischio di liquidità, 8. L’allocazione del capitale e la creazione del valore: la ricerca di un equilibrio). Il bilancio delle banche (1. La disciplina generale e speciale del bilancio di esercizio, 2. L’applicazione degli IAS/IFRS al bilancio bancario, 3. La struttura, la forma e i contenuti del bilancio delle banche: stato patrimoniale, conto economico, nota integrativa, relazione sulla gestione e «nuovi» documenti di bilancio, 4. Le valutazioni di fine esercizio secondo gli IAS/IFRS: crediti, titoli, partecipazioni, operazioni fuori bilancio e strumenti derivati, 5. I limiti del fair value in periodi di crisi: la transizione verso l’IFRS 9). L’analisi delle dinamiche gestionali della banca attraverso i dati di bilancio (1. La valutazione dall’esterno delle performance bancarie: obiettivi e contenuti, 2. La riclassificazione dei prospetti contabili: stato patrimoniale riclassificato e conto economico riclassificato, 3. Il sistema degli indici di bilancio: principali indici di bilancio, coordinamento tra indici di bilancio, ROE della gestione del denaro, 4. L’Economic Value Added). Le crisi bancarie (1. Le modalità di manifestazione delle crisi, 2. Le determinanti aziendali, 3. Gli interventi di soluzione ex ante, 4. Gli interventi di soluzione ex post, 5. Tendenze internazionali nella prevenzione e nella gestione delle crisi, 6. La rimessa in discussione del principio del «too big to fail», 7. Il decisivo ruolo dell’Unione Europea, 8. La gestione delle crisi nel quadro normativo europeo). Il futuro delle banche (1. Il futuro delle banche internazionali, 2. Il futuro delle banche italiane, 3. Una finanza bancocentrica, 4. La tutela del consumatore bancario e la previsione e la gestione delle crisi, 5. L’evoluzione della tecnica bancaria). Il project finance.
Ruozi Roberto (a cura di), “Economia della banca”, Egea, Milano, 3° ed., 2016.
Letture consigliate tratte da: Marchetti Pietro, “Il project finance. Rischio di credito, regolamentazione, pricing e strumenti ibridi di finanziamento”, Bancaria Editrice, Roma, 2009.
ECONOMIA E GESTIONE DELLA BANCA (SECS-P/11)
FINANZIAMENTI ALLE START UP
Corso di laurea MANAGEMENT DIGITALE
Settore Scientifico Disciplinare SECS-P/11
Tipo corso di studio Laurea
Crediti 8.0
Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 48.0
Per immatricolati nel 2019/2020
Anno accademico di erogazione 2021/2022
Anno di corso 3
Semestre Primo Semestre (dal 15/09/2021 al 31/12/2021)
Lingua ITALIANO
Percorso MANAGERIALE (A94)
Sede Lecce
Nessuna propedeuticità. Necessarie conoscenze di base sul sistema finanziario nelle componenti degli intermediari, strumenti e mercati, di economia aziendale con rifermento all’applicazione dei principi contabili e analisi di bilancio e di matematica applicata con riferimento al valore finanziario del tempo e ai regimi di capitalizzazione.
Mercati, intermediari e start-up: il problema del finanziamento dell’innovazione. I rapporti con le banche e l’avvio dell’attività di impresa. Fabbisogno finanziario e scelte relative alla struttura finanziaria. Metriche di valutazione delle start up e dei progetti di investimento. Forme di finanziamento bancarie per le start up. La copertura del fabbisogno finanziario di breve, medio e lungo termine: apercredit, factoring, mutuo e leasing, prestiti partecipativi e mini-bond. Finanziamento di mercato e capitale di rischio: investitori istituzionali e business angel, venture capital e private equity, fondi chiusi. Il fondo di garanzia pubblico per le start up. Le piattaforme c.d. di equity crowdfunding.
Migliorare la conoscenza e la capacità di comprensione e apprendimento dello studente di Management Digitale, che al termine del presente corso sarà in grado di analizzare criticamente ed esprimersi con autonomia di giudizio su temi chiave in materia di finanziamenti alle start up. Lo svolgimento del corso riguarderà l'analisi dei fondamenti teorici dell'argomento e dei più significativi contributi empirici, quali ricerche ed esperienze operative.
Lezioni frontali, esercitazioni e seminari.
La modalità di erogazione della didattica potrà variare a seguito delle misure di distanziamento sociale legate all'emergenza Covid-19.
L'accertamento della conoscenza e della capacità di comprensione avviene tramite una prova orale e/o scritta.
La modalità d'esame potrà variare a seguito delle misure di distanziamento sociale legate all'emergenza Covid-19.
Lo studente, disabile e/o con DSA, che intende usufruire di un intervento individualizzato per lo svolgimento della prova d’esame deve contattare l'ufficio Integrazione Disabili dell'Università del Salento al seguente indirizzo di posta elettronica: paola.martino@unisalento.it
Durante la prova d'esame (scritta e/o orale) verranno poste al candidato più domande, al fine di accertare il grado di conoscenza dei contenuti della disciplina oggetto d'esame. Verrà, altresì, chiesto lo svolgimento di alcune esercitazioni, al fine di valutare il reale possesso delle competenze tecniche richieste dalla materia.
Per gli studenti frequentanti saranno messe a disposizione, di volta in volta, le slide delle lezioni svolte in aula ed ulteriore materiale di studio.
1) Le politiche per l’imprenditorialità.
Ciclo di vita dell’impresa e fabbisogno finanziario. Politiche europee e nazionali per le Pmi.
2) Le fonti di finanziamento nelle fasi seed e start-up.
Gli incubatori e gli acceleratori d’impresa. Il micro-credito. I business angels. Il crowfunding. Il venture capital. L’evidenza empirica sulle fonti di finanziamento delle startup innovative italiane.
3) Le fonti di finanziamento nelle fasi di crescita.
Il ruolo del private equity nel sostegno dell’attività aziendale. La quotazione delle Pmi: il ruolo del mercato AIM Italia. Le Special Purpose Acquisition Companies. L’attività di lending crowdfunding. I mini-bond. I veicoli di credito diretto.
“Il finanziamento delle Pmi: dall’avvio allo sviluppo del business”, di Francesca Querci, Bancaria Editrice, 2019.
Letture consigliate dal docente.
FINANZIAMENTI ALLE START UP (SECS-P/11)
FINANZIAMENTI ALLE START UP
Corso di laurea MANAGEMENT DIGITALE
Settore Scientifico Disciplinare SECS-P/11
Tipo corso di studio Laurea
Crediti 8.0
Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 48.0
Per immatricolati nel 2018/2019
Anno accademico di erogazione 2020/2021
Anno di corso 3
Semestre Primo Semestre (dal 14/09/2020 al 31/12/2020)
Lingua ITALIANO
Percorso MANAGERIALE (A94)
Sede Lecce
Nessuna propedeuticità. Necessarie conoscenze di base sul sistema finanziario nelle componenti degli intermediari, strumenti e mercati, di economia aziendale con rifermento all’applicazione dei principi contabili e analisi di bilancio e di matematica applicata con riferimento al valore finanziario del tempo e ai regimi di capitalizzazione.
Mercati, intermediari e start-up: il problema del finanziamento dell’innovazione. I rapporti con le banche e l’avvio dell’attività di impresa. Fabbisogno finanziario e scelte relative alla struttura finanziaria. Metriche di valutazione delle start up e dei progetti di investimento. Forme di finanziamento bancarie per le start up. La copertura del fabbisogno finanziario di breve, medio e lungo termine: apercredit, factoring, mutuo e leasing, prestiti partecipativi e mini-bond. Finanziamento di mercato e capitale di rischio: investitori istituzionali e business angel, venture capital e private equity, fondi chiusi. Il fondo di garanzia pubblico per le start up. Le piattaforme c.d. di equity crowdfunding
Migliorare la conoscenza e la capacità di comprensione e apprendimento dello studente di Management Digitale, che al termine del presente corso sarà in grado di analizzare criticamente ed esprimersi con autonomia di giudizio su temi chiave in materia di finanziamenti alle start up. Lo svolgimento del corso riguarderà l'analisi dei fondamenti teorici dell'argomento e dei più significativi contributi empirici, quali ricerche ed esperienze operative.
Lezioni frontali, esercitazioni e seminari.
La modalità di erogazione della didattica potrà variare a seguito delle misure di distanziamento sociale legate all'emergenza Covid-19.
L'accertamento della conoscenza e della capacità di comprensione avviene tramite una prova orale e/o scritta.
La modalità d'esame potrà variare a seguito delle misure di distanziamento sociale legate all'emergenza Covid-19.
Lo studente, disabile e/o con DSA, che intende usufruire di un intervento individualizzato per lo svolgimento della prova d’esame deve contattare l'ufficio Integrazione Disabili dell'Università del Salento al seguente indirizzo di posta elettronica: paola.martino@unisalento.it
Durante la prova d'esame (scritta e/o orale) verranno poste al candidato più domande, al fine di accertare il grado di conoscenza dei contenuti della disciplina oggetto d'esame. Verrà, altresì, chiesto lo svolgimento di alcune esercitazioni, al fine di valutare il reale possesso delle competenze tecniche richieste dalla materia.
Per gli studenti frequentanti saranno messe a disposizione, di volta in volta, le slide delle lezioni svolte in aula ed ulteriore materiale di studio.
- Mercati, intermediari e start-up: il problema del finanziamento dell’innovazione
- Metriche di valutazione delle start up e dei progetti di investimento.
- I rapporti con le banche e l’avvio dell’attività di impresa
- Fabbisogno finanziario e scelte relative alla struttura finanziaria
- Valutazione di affidamento: analisi qualitativa (analisi strategica e settoriale), quantitativa (indici di bilancio) e andamentale (ruolo della Centrale dei Rischi).
- Forme di finanziamento bancarie per le start up: la copertura del fabbisogno finanziario di breve, medio e lungo termine: apercredit, factoring, mutuo e leasing, prestiti partecipativi e mini-bond.
- Finanziamento di mercato e capitale di rischio: investitori istituzionali e business angel, venture capital e private equity, fondi chiusi.
- Il fondo di garanzia pubblico per le start up.
- Le piattaforme c.d. di equity crowdfunding.
“Progettazione e finanziamento delle imprese start-up”, a cura di Loris Nadotti, ISEDI, 2014.
Letture consigliate dal docente.
FINANZIAMENTI ALLE START UP (SECS-P/11)
GESTIONE DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI
Corso di laurea ECONOMIA E FINANZA
Settore Scientifico Disciplinare SECS-P/11
Tipo corso di studio Laurea
Crediti 8.0
Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 64.0
Per immatricolati nel 2018/2019
Anno accademico di erogazione 2020/2021
Anno di corso 3
Semestre Primo Semestre (dal 14/09/2020 al 31/12/2020)
Lingua ITALIANO
Percorso FINANZIARIO (A81)
Sede Lecce
Nessuna propedeuticità. Necessarie conoscenze di base sulla Teoria dell’intermediazione finanziaria, la vigilanza ed i rischi bancari e sugli Strumenti finanziari.
L’attività bancaria; la vigilanza bancaria; l’organizzazione; la raccolta ed i prestiti nell’economia della banca; la cartolarizzazione dei crediti; l’attività in strumenti derivati; la gestione della liquidità; i rischi dell’attività bancaria; il bilancio e l’analisi delle dinamiche gestionali della banca; i controlli interni sull’attività bancaria; le crisi e il futuro delle banche. Project finance.
Migliorare la conoscenza e la capacità di comprensione e apprendimento dello studente di Economia e Finanza, che al termine del presente corso sarà in grado di analizzare criticamente ed esprimersi con autonomia di giudizio su temi chiave in materia di intermediari finanziari, in particolare della banca, in un contesto operativo caratterizzato da profondi mutamenti nei processi di intermediazione finanziaria, con riferimento al contesto domestico. Il corso ha ad oggetto il ruolo svolto dalle banche nel sistema economico, la relativa disciplina, la struttura organizzativa, la vigilanza, la rappresentazione contabile dei fatti di gestione. Inoltre, è previsto l’esame delle tecniche di determinazione, di misurazione e di gestione dei principali rischi tipici dell'attività bancaria. Lo svolgimento del corso riguarderà l'analisi dei fondamenti teorici dell'argomento e dei più significativi contributi empirici, quali ricerche ed esperienze operative.
Lezioni frontali, esercitazioni e seminari.
La modalità di erogazione della didattica potrà variare a seguito delle misure di distanziamento sociale legate all'emergenza Covid-19.
L'accertamento della conoscenza e della capacità di comprensione avviene tramite una prova scritta e/o orale.
La modalità d'esame potrà variare a seguito delle misure di distanziamento sociale legate all'emergenza Covid-19.
Lo studente, disabile e/o con DSA, che intende usufruire di un intervento individualizzato per lo svolgimento della prova d’esame deve contattare l'ufficio Integrazione Disabili dell'Università del Salento al seguente indirizzo di posta elettronica: paola.martino@unisalento.it
Durante la prova d'esame (scritta e/o orale) verranno poste al candidato più domande, al fine di accertare il grado di conoscenza dei contenuti della disciplina oggetto d'esame. Verrà, altresì, chiesto lo svolgimento di alcune esercitazioni, al fine di valutare il reale possesso delle competenze tecniche richieste dalla materia.
Per gli studenti frequentanti saranno messe a disposizione, di volta in volta, le slide delle lezioni svolte in aula ed ulteriore materiale di studio.
L’attività bancaria (1. Una definizione di banca, 2. Le origini del sistema bancario moderno, 3. L’evoluzione del sistema creditizio nel quadro europeo: concorrenza e liberalizzazione, 4. Il Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, 5. Il Testo unico della Finanza, 6. Altri aspetti normativi che interessano l’attività bancaria: trasparenza contrattuale, antiriciclaggio, norme sull’usura e disciplina anti-trust). La vigilanza bancaria (1. L’architettura dei controlli sul sistema finanziario: l’Unione bancaria europea, le autorità creditizie, l’organizzazione nazionale dei controlli sul sistema finanziario, 2. La vigilanza sulle banche: vigilanza strutturale, prudenziale, protettiva, fair play, informativa ed ispettiva). L’organizzazione (1. La diversificazione e la specializzazione dell’attività bancaria, 2. La scelta delle aree di business e la forma organizzativa da adottare: gruppo bancario e banca universale, 3. Le strategie nel retail, nel corporate e nel private banking, 4. L’articolazione territoriale e la politica degli sportelli, 5. La strategia e l’organizzazione delle piccole banche, 6. La strategia e l’organizzazione dei grandi gruppi bancari). La raccolta nell’economia della banca (1. La politica di raccolta, 2. Gli obiettivi della politica di raccolta: quantitativi, qualitativi, di costo, di soddisfazione e ritenzione della clientela, 3. Le leve della politica di raccolta: di prodotto, prezzo, distribuzione e comunicazione). Le forme tecniche di raccolta delle risorse finanziarie (1. La classificazione degli strumenti di raccolta, 2. I conti correnti di corrispondenza passivi, 3. I depositi a risparmio, 4. I conti di deposito, 5. I certificati di deposito e i buoni fruttiferi, 6. I pronti contro termine passivi, 7. Le obbligazioni bancarie, 8. I titoli strutturati, 9. Gli altri titoli di debito, 10. Le alternative alla raccolta bancaria diretta: securitisation e loan sale). Le emissioni azionarie e il capitale proprio (1. La politica di gestione del capitale proprio, 2. Le funzioni del capitale proprio nelle banche, 3. La composizione del patrimonio di vigilanza, 4. Le emissioni azionarie, 5. Il ricorso a strumeti ibridi debt-equity). I prestiti nell’economia della banca (1. Credito bancario e sviluppo economico, 2. Il contributo dei prestiti agli equilibri della gestione bancaria, 3. I rischi nell’attività di prestito, 4. La politica dei prestiti, 5. La diversificazione del portafoglio prestiti, 6. La normativa in materia di prestiti). La gestione degli impieghi in prestiti (1. La valutazione degli affidamenti, 2. L’istruttoria di credito, 3. Le innovazioni nei criteri di valutazione del credito bancario, 4. Il controllo del credito concesso: revisione periodica degli affidamenti e monitoraggio del credito, Centrale dei Rischi, monitoraggio dell’andamento del rapporto, 5. Il recupero del credito e la gestione del contenzioso: classificazione dei prestiti in funzione della qualità del credito, contenzioso e recupero del credito, soluzioni complesse per la gestione dei prestiti in sofferenza: il bad banking). Le forme tecniche dei prestiti bancari (1. Le tipologie dei prestiti bancari, 2. La scadenza dei prestiti bancari: prestiti a breve e a medio-lungo termine, 3. I prestiti in valute diverse dall’euro, 4. Le forme tecniche dei prestiti per cassa a breve termine: apertura di credito in conto corrente, operazioni di smobilizzo di crediti, anticipazioni su pegno, finanziamento in valori mobiliari: riporto, pronti contro termine e prestito di titoli, 5. Le forme tecniche di prestito bancario a medio e lungo termine: mutuo, leasing, prestiti in pool, 6. I crediti di firma, 7. Il credito alle famiglie: prestiti personali, carte di debito e di credito, prestiti immobiliari). La cartolarizzazione dei crediti (1. La strutturazione e gli obiettivi dell’operazione, 2. L’oggetto e i rischi dell’operazione, 3. La legge 130/1999, 4. I protagonisti, 5. Alcuni casi a confronto: l’esperienza statunitense, europea e italiana, 6. Le prospettive della cartolarizzazione). L’attività in strumenti derivati (1. Gli strumenti finanziari derivati, 2. I derivati finanziari, 3. I derivati creditizi, 4. Il ruolo dei derivati nella gestione bancaria: copertura del rischio, speculazione, arbitraggio, ottimizzazione del capitale regolamentare, 5. L’attività di negoziazione per conto proprio di strumenti derivati, 6. Le banche come emittenti di strumenti derivati «cartolarizzati»). La gestione della liquidità (1. Liquidità e tesoreria, 2. La liquidità e le interrelazioni con gli altri equilibri gestionali, 3. Aspetti economici della gestione della liquidità: area di impatto, origine del rischio, scenario economico di riferimento, 4. Aspetti tecnici della gestione della liquidità: funding liquidity risk e market liquidity risk, 5. Aspetti organizzativi della gestione della liquidità, 6. La gestione della tesoreria, 7. Gli strumenti di gestione della tesoreria: riserve bancarie di liquidità, riserva obbligatoria, riserve libere, operazioni con altre banche, operazioni con la banca centrale, 8. Profili regolamentari: principi comuni per la misurazione e la gestione del rischio di liquidità, coefficienti minimi di liquidità, strumenti di monitoraggio per la valutazione del rischio di liquidità). I rischi dell’attività bancaria (1. La mappatura dei rischi dell’attività bancaria, 2. Il rischio di credito, 3. Il rischio di mercato, 4. Il rischio di tasso di interesse, 5. Il rischio operativo, 6. Le altre tipologie di rischio economico, 7. Il rischio di liquidità, 8. L’allocazione del capitale e la creazione del valore: la ricerca di un equilibrio). Il bilancio delle banche (1. La disciplina generale e speciale del bilancio di esercizio, 2. L’applicazione degli IAS/IFRS al bilancio bancario, 3. La struttura, la forma e i contenuti del bilancio delle banche: stato patrimoniale, conto economico, nota integrativa, relazione sulla gestione e «nuovi» documenti di bilancio, 4. Le valutazioni di fine esercizio secondo gli IAS/IFRS: crediti, titoli, partecipazioni, operazioni fuori bilancio e strumenti derivati, 5. I limiti del fair value in periodi di crisi: la transizione verso l’IFRS 9). L’analisi delle dinamiche gestionali della banca attraverso i dati di bilancio (1. La valutazione dall’esterno delle performance bancarie: obiettivi e contenuti, 2. La riclassificazione dei prospetti contabili: stato patrimoniale riclassificato e conto economico riclassificato, 3. Il sistema degli indici di bilancio: principali indici di bilancio, coordinamento tra indici di bilancio, ROE della gestione del denaro, 4. L’Economic Value Added). Le crisi bancarie (1. Le modalità di manifestazione delle crisi, 2. Le determinanti aziendali, 3. Gli interventi di soluzione ex ante, 4. Gli interventi di soluzione ex post, 5. Tendenze internazionali nella prevenzione e nella gestione delle crisi, 6. La rimessa in discussione del principio del «too big to fail», 7. Il decisivo ruolo dell’Unione Europea, 8. La gestione delle crisi nel quadro normativo europeo). Il futuro delle banche (1. Il futuro delle banche internazionali, 2. Il futuro delle banche italiane, 3. Una finanza bancocentrica, 4. La tutela del consumatore bancario e la previsione e la gestione delle crisi, 5. L’evoluzione della tecnica bancaria). Il project finance.
Ruozi Roberto (a cura di), "Economia della banca", Egea, Milano, 3° ed., 2016.
Letture consigliate tratte da: Marchetti Pietro, “Il project finance. Rischio di credito, regolamentazione, pricing e strumenti ibridi di finanziamento”, Bancaria Editrice, Roma, 2009.
GESTIONE DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI (SECS-P/11)
BANCHE IMPRESA E TERRITORIO
Corso di laurea ECONOMIA AZIENDALE
Settore Scientifico Disciplinare SECS-P/11
Tipo corso di studio Laurea
Crediti 6.0
Docente titolare Fabrizio QUARTA
Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 48.0
Ore erogate dal docente Pietro MARCHETTI: 20.0
Per immatricolati nel 2017/2018
Anno accademico di erogazione 2019/2020
Anno di corso 3
Semestre Primo Semestre (dal 16/09/2019 al 31/12/2019)
Lingua ITALIANO
Percorso SVILUPPO TERRITORIALE (A79)
Sede Lecce
nessuno
Il rapporto banca-impresa ed i sistemi di rating interno; la vigilanza bancaria; i modelli istituzionali di banca (spa, banca popolare, bcc); la raccolta ed i prestiti nell’economia della banca. Project finance e mezzanine finance.
Migliorare la conoscenza e la capacità di comprensione e apprendimento dello studente di Economia, che al termine del corso sarà in grado di analizzare criticamente ed esprimersi con autonomia di giudizio su temi chiave in materia di: rapporto banca-impresa e sistemi di rating interno; vigilanza bancaria; modelli istituzionali di banca; raccolta e prestiti; project finance e mezzanine finance.
Lezioni frontali, esercitazioni e seminari.
Scritto e/o Orale. Lo studente, disabile e/o con DSA, che intende usufruire di un intervento individualizzato per lo svolgimento della prova d’esame deve contattare l'ufficio Integrazione Disabili dell'Università del Salento all'indirizzo paola.martino@unisalento.it
Si rinvia alla pagina docente per la prenotazione agli appelli d'esame.
Durante la prova d'esame (scritta e/o orale) verranno poste al candidato più domande, al fine di accertare il grado di conoscenza dei contenuti della disciplina oggetto d'esame. Verrà, altresì, chiesto lo svolgimento di alcune esercitazioni, al fine di valutare il reale possesso delle competenze tecniche richieste dalla materia.
Per gli studenti frequentanti saranno messe a disposizione, di volta in volta, le slide delle lezioni svolte in aula ed ulteriore materiale di studio.
Il rapporto banca-impresa ed i sistemi di rating interno; la vigilanza bancaria; i modelli istituzionali di banca (spa, banca popolare, bcc); la raccolta ed i prestiti nell’economia della banca. Project finance e mezzanine finance.
Letture consigliate tratte da:
- Ruozi Roberto (a cura di), “Economia della banca”, Egea, Milano, 3° ed., 2016.
- Marchetti Pietro, “Il project finance. Rischio di credito, regolamentazione, pricing e strumenti ibridi di finanziamento”, Bancaria Editrice, Roma, 2009.
BANCHE IMPRESA E TERRITORIO (SECS-P/11)
GESTIONE DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI
Corso di laurea ECONOMIA E FINANZA
Settore Scientifico Disciplinare SECS-P/11
Tipo corso di studio Laurea
Crediti 8.0
Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 64.0
Per immatricolati nel 2017/2018
Anno accademico di erogazione 2019/2020
Anno di corso 3
Semestre Primo Semestre (dal 16/09/2019 al 31/12/2019)
Lingua ITALIANO
Percorso FINANZIARIO (A81)
Sede Lecce
Nessuna propedeuticità. Necessarie conoscenze di base sulla Teoria dell’intermediazione finanziaria, la vigilanza ed i rischi bancari e sugli Strumenti finanziari.
L’attività bancaria; la vigilanza bancaria; l’organizzazione; la raccolta ed i prestiti nell’economia della banca; la cartolarizzazione dei crediti; l’attività in strumenti derivati; la gestione della liquidità; i rischi dell’attività bancaria; il bilancio e l’analisi delle dinamiche gestionali della banca; i controlli interni sull’attività bancaria; le crisi e il futuro delle banche. Project finance e mezzanine finance nell’investment banking.
Il corso si propone l’obiettivo di fornire agli studenti una rappresentazione delle caratteristiche principali degli intermediari finanziari, in particolare della banca, in un contesto operativo caratterizzato da profondi mutamenti nei processi di intermediazione finanziaria, con riferimento al contesto domestico. Esso ha ad oggetto il ruolo svolto dalle banche nel sistema economico, la relativa disciplina, la struttura organizzativa, la vigilanza, la rappresentazione contabile dei fatti di gestione. Inoltre, è previsto l’esame delle tecniche di determinazione, di misurazione e di gestione dei principali rischi tipici dell'attività bancaria. Lo svolgimento del corso riguarderà l'analisi dei fondamenti teorici dell'argomento e dei più significativi contributi empirici, quali ricerche ed esperienze operative.
lezioni frontali, esercitazioni e seminari
Scritto e/o Orale. Lo studente, disabile e/o con DSA, che intende usufruire di un intervento individualizzato per lo svolgimento della prova d’esame deve contattare l'ufficio Integrazione Disabili dell'Università del Salento all'indirizzo paola.martino@unisalento.it
Durante la prova d'esame (scritta e/o orale) verranno poste al candidato più domande al fine di accertare il grado di conoscenza dei contenuti della disciplina oggetto d'esame. Verrà altresì chiesto lo svolgimento di alcune esercitazioni, al fine di valutare il reale possesso delle competenze tecniche richieste dalla materia. Per gli studenti frequentanti saranno messe a disposizione, di volta in volta, le slide delle lezioni svolte in aula ed ulteriore materiale di studio.
L’attività bancaria (1. Una definizione di banca, 2. Le origini del sistema bancario moderno, 3. L’evoluzione del sistema creditizio nel quadro europeo: concorrenza e liberalizzazione, 4. Il Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, 5. Il Testo unico della Finanza, 6. Altri aspetti normativi che interessano l’attività bancaria: trasparenza contrattuale, antiriciclaggio, norme sull’usura e disciplina anti-trust). La vigilanza bancaria (1. L’architettura dei controlli sul sistema finanziario: l’Unione bancaria europea, le autorità creditizie, l’organizzazione nazionale dei controlli sul sistema finanziario, 2. La vigilanza sulle banche: vigilanza strutturale, prudenziale, protettiva, fair play, informativa ed ispettiva). L’organizzazione (1. La diversificazione e la specializzazione dell’attività bancaria, 2. La scelta delle aree di business e la forma organizzativa da adottare: gruppo bancario e banca universale, 3. Le strategie nel retail, nel corporate e nel private banking, 4. L’articolazione territoriale e la politica degli sportelli, 5. La strategia e l’organizzazione delle piccole banche, 6. La strategia e l’organizzazione dei grandi gruppi bancari). La raccolta nell’economia della banca (1. La politica di raccolta, 2. Gli obiettivi della politica di raccolta: quantitativi, qualitativi, di costo, di soddisfazione e ritenzione della clientela, 3. Le leve della politica di raccolta: di prodotto, prezzo, distribuzione e comunicazione). Le forme tecniche di raccolta delle risorse finanziarie (1. La classificazione degli strumenti di raccolta, 2. I conti correnti di corrispondenza passivi, 3. I depositi a risparmio, 4. I conti di deposito, 5. I certificati di deposito e i buoni fruttiferi, 6. I pronti contro termine passivi, 7. Le obbligazioni bancarie, 8. I titoli strutturati, 9. Gli altri titoli di debito, 10. Le alternative alla raccolta bancaria diretta: securitisation e loan sale). Le emissioni azionarie e il capitale proprio (1. La politica di gestione del capitale proprio, 2. Le funzioni del capitale proprio nelle banche, 3. La composizione del patrimonio di vigilanza, 4. Le emissioni azionarie, 5. Il ricorso a strumeti ibridi debt-equity). I prestiti nell’economia della banca (1. Credito bancario e sviluppo economico, 2. Il contributo dei prestiti agli equilibri della gestione bancaria, 3. I rischi nell’attività di prestito, 4. La politica dei prestiti, 5. La diversificazione del portafoglio prestiti, 6. La normativa in materia di prestiti). La gestione degli impieghi in prestiti (1. La valutazione degli affidamenti, 2. L’istruttoria di credito, 3. Le innovazioni nei criteri di valutazione del credito bancario, 4. Il controllo del credito concesso: revisione periodica degli affidamenti e monitoraggio del credito, Centrale dei Rischi, monitoraggio dell’andamento del rapporto, 5. Il recupero del credito e la gestione del contenzioso: classificazione dei prestiti in funzione della qualità del credito, contenzioso e recupero del credito, soluzioni complesse per la gestione dei prestiti in sofferenza: il bad banking). Le forme tecniche dei prestiti bancari (1. Le tipologie dei prestiti bancari, 2. La scadenza dei prestiti bancari: prestiti a breve e a medio-lungo termine, 3. I prestiti in valute diverse dall’euro, 4. Le forme tecniche dei prestiti per cassa a breve termine: apertura di credito in conto corrente, operazioni di smobilizzo di crediti, anticipazioni su pegno, finanziamento in valori mobiliari: riporto, pronti contro termine e prestito di titoli, 5. Le forme tecniche di prestito bancario a medio e lungo termine: mutuo, leasing, prestiti in pool, 6. I crediti di firma, 7. Il credito alle famiglie: prestiti personali, carte di debito e di credito, prestiti immobiliari). La cartolarizzazione dei crediti (1. La strutturazione e gli obiettivi dell’operazione, 2. L’oggetto e i rischi dell’operazione, 3. La legge 130/1999, 4. I protagonisti, 5. Alcuni casi a confronto: l’esperienza statunitense, europea e italiana, 6. Le prospettive della cartolarizzazione). L’attività in strumenti derivati (1. Gli strumenti finanziari derivati, 2. I derivati finanziari, 3. I derivati creditizi, 4. Il ruolo dei derivati nella gestione bancaria: copertura del rischio, speculazione, arbitraggio, ottimizzazione del capitale regolamentare, 5. L’attività di negoziazione per conto proprio di strumenti derivati, 6. Le banche come emittenti di strumenti derivati «cartolarizzati»). La gestione della liquidità (1. Liquidità e tesoreria, 2. La liquidità e le interrelazioni con gli altri equilibri gestionali, 3. Aspetti economici della gestione della liquidità: area di impatto, origine del rischio, scenario economico di riferimento, 4. Aspetti tecnici della gestione della liquidità: funding liquidity risk e market liquidity risk, 5. Aspetti organizzativi della gestione della liquidità, 6. La gestione della tesoreria, 7. Gli strumenti di gestione della tesoreria: riserve bancarie di liquidità, riserva obbligatoria, riserve libere, operazioni con altre banche, operazioni con la banca centrale, 8. Profili regolamentari: principi comuni per la misurazione e la gestione del rischio di liquidità, coefficienti minimi di liquidità, strumenti di monitoraggio per la valutazione del rischio di liquidità). I rischi dell’attività bancaria (1. La mappatura dei rischi dell’attività bancaria, 2. Il rischio di credito, 3. Il rischio di mercato, 4. Il rischio di tasso di interesse, 5. Il rischio operativo, 6. Le altre tipologie di rischio economico, 7. Il rischio di liquidità, 8. L’allocazione del capitale e la creazione del valore: la ricerca di un equilibrio). Il bilancio delle banche (1. La disciplina generale e speciale del bilancio di esercizio, 2. L’applicazione degli IAS/IFRS al bilancio bancario, 3. La struttura, la forma e i contenuti del bilancio delle banche: stato patrimoniale, conto economico, nota integrativa, relazione sulla gestione e «nuovi» documenti di bilancio, 4. Le valutazioni di fine esercizio secondo gli IAS/IFRS: crediti, titoli, partecipazioni, operazioni fuori bilancio e strumenti derivati, 5. I limiti del fair value in periodi di crisi: la transizione verso l’IFRS 9). L’analisi delle dinamiche gestionali della banca attraverso i dati di bilancio (1. La valutazione dall’esterno delle performance bancarie: obiettivi e contenuti, 2. La riclassificazione dei prospetti contabili: stato patrimoniale riclassificato e conto economico riclassificato, 3. Il sistema degli indici di bilancio: principali indici di bilancio, coordinamento tra indici di bilancio, ROE della gestione del denaro, 4. L’Economic Value Added). Le crisi bancarie (1. Le modalità di manifestazione delle crisi, 2. Le determinanti aziendali, 3. Gli interventi di soluzione ex ante, 4. Gli interventi di soluzione ex post, 5. Tendenze internazionali nella prevenzione e nella gestione delle crisi, 6. La rimessa in discussione del principio del «too big to fail», 7. Il decisivo ruolo dell’Unione Europea, 8. La gestione delle crisi nel quadro normativo europeo). Il futuro delle banche (1. Il futuro delle banche internazionali, 2. Il futuro delle banche italiane, 3. Una finanza bancocentrica, 4. La tutela del consumatore bancario e la previsione e la gestione delle crisi, 5. L’evoluzione della tecnica bancaria). Il project finance ed il mezzanine finance nell’investment banking.
Ruozi Roberto (a cura di), "Economia della banca", Egea, Milano, 3° ed., 2016.
Letture consigliate tratte da: Marchetti Pietro, “Il project finance. Rischio di credito, regolamentazione, pricing e strumenti ibridi di finanziamento”, Bancaria Editrice, Roma, 2009.
GESTIONE DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI (SECS-P/11)
GESTIONE DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI
Corso di laurea ECONOMIA E FINANZA
Settore Scientifico Disciplinare SECS-P/11
Tipo corso di studio Laurea
Crediti 8.0
Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 64.0
Per immatricolati nel 2016/2017
Anno accademico di erogazione 2018/2019
Anno di corso 3
Semestre Primo Semestre (dal 22/09/2018 al 31/12/2018)
Lingua ITALIANO
Percorso FINANZIARIO (A81)
Sede Lecce
nessuno
L’attività bancaria; la vigilanza bancaria; l’organizzazione; la raccolta ed i prestiti nell’economia della banca; la cartolarizzazione dei crediti; l’attività in strumenti derivati; la gestione della liquidità; i rischi dell’attività bancaria; il bilancio e l’analisi delle dinamiche gestionali della banca; i controlli interni sull’attività bancaria; le crisi e il futuro delle banche. Project finance e mezzanine finance nell’investment banking.
Il corso si propone l’obiettivo di fornire agli studenti una rappresentazione delle caratteristiche principali degli intermediari finanziari, in particolare della banca, in un contesto operativo caratterizzato da profondi mutamenti nei processi di intermediazione finanziaria, con riferimento al contesto domestico. Esso ha ad oggetto il ruolo svolto dalle banche nel sistema economico, la relativa disciplina, la struttura organizzativa, la vigilanza, la rappresentazione contabile dei fatti di gestione. Inoltre, è previsto l’esame delle tecniche di determinazione, di misurazione e di gestione dei principali rischi tipici dell'attività bancaria. Lo svolgimento del corso riguarderà l'analisi dei fondamenti teorici dell'argomento e dei più significativi contributi empirici, quali ricerche ed esperienze operative. La metodologia didattica si baserà su lezioni, esercitazioni e seminari.
lezioni frontali, esercitazioni e seminari
Scritto e/o Orale. Lo studente, disabile e/o con DSA, che intende usufruire di un intervento individualizzato per lo svolgimento della prova d’esame deve contattare l'ufficio Integrazione Disabili dell'Università del Salento all'indirizzo paola.martino@unisalento.it
Durante la prova d'esame (scritta e/o orale) verranno poste al candidato più domande al fine di accertare il grado di conoscenza dei contenuti della disciplina oggetto d'esame. Verrà altresì chiesto lo svolgimento di alcune esercitazioni, al fine di valutare il reale possesso delle competenze tecniche richieste dalla materia.
L’attività bancaria (1. Una definizione di banca, 2. Le origini del sistema bancario moderno, 3. L’evoluzione del sistema creditizio nel quadro europeo: concorrenza e liberalizzazione, 4. Il Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, 5. Il Testo unico della Finanza, 6. Altri aspetti normativi che interessano l’attività bancaria: trasparenza contrattuale, antiriciclaggio, norme sull’usura e disciplina anti-trust). La vigilanza bancaria (1. L’architettura dei controlli sul sistema finanziario: l’Unione bancaria europea, le autorità creditizie, l’organizzazione nazionale dei controlli sul sistema finanziario, 2. La vigilanza sulle banche: vigilanza strutturale, prudenziale, protettiva, fair play, informativa ed ispettiva). L’organizzazione (1. La diversificazione e la specializzazione dell’attività bancaria, 2. La scelta delle aree di business e la forma organizzativa da adottare: gruppo bancario e banca universale, 3. Le strategie nel retail, nel corporate e nel private banking, 4. L’articolazione territoriale e la politica degli sportelli, 5. La strategia e l’organizzazione delle piccole banche, 6. La strategia e l’organizzazione dei grandi gruppi bancari). La raccolta nell’economia della banca (1. La politica di raccolta, 2. Gli obiettivi della politica di raccolta: quantitativi, qualitativi, di costo, di soddisfazione e ritenzione della clientela, 3. Le leve della politica di raccolta: di prodotto, prezzo, distribuzione e comunicazione). Le forme tecniche di raccolta delle risorse finanziarie (1. La classificazione degli strumenti di raccolta, 2. I conti correnti di corrispondenza passivi, 3. I depositi a risparmio, 4. I conti di deposito, 5. I certificati di deposito e i buoni fruttiferi, 6. I pronti contro termine passivi, 7. Le obbligazioni bancarie, 8. I titoli strutturati, 9. Gli altri titoli di debito, 10. Le alternative alla raccolta bancaria diretta: securitisation e loan sale). Le emissioni azionarie e il capitale proprio (1. La politica di gestione del capitale proprio, 2. Le funzioni del capitale proprio nelle banche, 3. La composizione del patrimonio di vigilanza, 4. Le emissioni azionarie, 5. Il ricorso a strumeti ibridi debt-equity). I prestiti nell’economia della banca (1. Credito bancario e sviluppo economico, 2. Il contributo dei prestiti agli equilibri della gestione bancaria, 3. I rischi nell’attività di prestito, 4. La politica dei prestiti, 5. La diversificazione del portafoglio prestiti, 6. La normativa in materia di prestiti). La gestione degli impieghi in prestiti (1. La valutazione degli affidamenti, 2. L’istruttoria di credito, 3. Le innovazioni nei criteri di valutazione del credito bancario, 4. Il controllo del credito concesso: revisione periodica degli affidamenti e monitoraggio del credito, Centrale dei Rischi, monitoraggio dell’andamento del rapporto, 5. Il recupero del credito e la gestione del contenzioso: classificazione dei prestiti in funzione della qualità del credito, contenzioso e recupero del credito, soluzioni complesse per la gestione dei prestiti in sofferenza: il bad banking). Le forme tecniche dei prestiti bancari (1. Le tipologie dei prestiti bancari, 2. La scadenza dei prestiti bancari: prestiti a breve e a medio-lungo termine, 3. I prestiti in valute diverse dall’euro, 4. Le forme tecniche dei prestiti per cassa a breve termine: apertura di credito in conto corrente, operazioni di smobilizzo di crediti, anticipazioni su pegno, finanziamento in valori mobiliari: riporto, pronti contro termine e prestito di titoli, 5. Le forme tecniche di prestito bancario a medio e lungo termine: mutuo, leasing, prestiti in pool, 6. I crediti di firma, 7. Il credito alle famiglie: prestiti personali, carte di debito e di credito, prestiti immobiliari). La cartolarizzazione dei crediti (1. La strutturazione e gli obiettivi dell’operazione, 2. L’oggetto e i rischi dell’operazione, 3. La legge 130/1999, 4. I protagonisti, 5. Alcuni casi a confronto: l’esperienza statunitense, europea e italiana, 6. Le prospettive della cartolarizzazione). L’attività in strumenti derivati (1. Gli strumenti finanziari derivati, 2. I derivati finanziari, 3. I derivati creditizi, 4. Il ruolo dei derivati nella gestione bancaria: copertura del rischio, speculazione, arbitraggio, ottimizzazione del capitale regolamentare, 5. L’attività di negoziazione per conto proprio di strumenti derivati, 6. Le banche come emittenti di strumenti derivati «cartolarizzati»). La gestione della liquidità (1. Liquidità e tesoreria, 2. La liquidità e le interrelazioni con gli altri equilibri gestionali, 3. Aspetti economici della gestione della liquidità: area di impatto, origine del rischio, scenario economico di riferimento, 4. Aspetti tecnici della gestione della liquidità: funding liquidity risk e market liquidity risk, 5. Aspetti organizzativi della gestione della liquidità, 6. La gestione della tesoreria, 7. Gli strumenti di gestione della tesoreria: riserve bancarie di liquidità, riserva obbligatoria, riserve libere, operazioni con altre banche, operazioni con la banca centrale, 8. Profili regolamentari: principi comuni per la misurazione e la gestione del rischio di liquidità, coefficienti minimi di liquidità, strumenti di monitoraggio per la valutazione del rischio di liquidità). I rischi dell’attività bancaria (1. La mappatura dei rischi dell’attività bancaria, 2. Il rischio di credito, 3. Il rischio di mercato, 4. Il rischio di tasso di interesse, 5. Il rischio operativo, 6. Le altre tipologie di rischio economico, 7. Il rischio di liquidità, 8. L’allocazione del capitale e la creazione del valore: la ricerca di un equilibrio). Il bilancio delle banche (1. La disciplina generale e speciale del bilancio di esercizio, 2. L’applicazione degli IAS/IFRS al bilancio bancario, 3. La struttura, la forma e i contenuti del bilancio delle banche: stato patrimoniale, conto economico, nota integrativa, relazione sulla gestione e «nuovi» documenti di bilancio, 4. Le valutazioni di fine esercizio secondo gli IAS/IFRS: crediti, titoli, partecipazioni, operazioni fuori bilancio e strumenti derivati, 5. I limiti del fair value in periodi di crisi: la transizione verso l’IFRS 9). L’analisi delle dinamiche gestionali della banca attraverso i dati di bilancio (1. La valutazione dall’esterno delle performance bancarie: obiettivi e contenuti, 2. La riclassificazione dei prospetti contabili: stato patrimoniale riclassificato e conto economico riclassificato, 3. Il sistema degli indici di bilancio: principali indici di bilancio, coordinamento tra indici di bilancio, ROE della gestione del denaro, 4. L’Economic Value Added). Le crisi bancarie (1. Le modalità di manifestazione delle crisi, 2. Le determinanti aziendali, 3. Gli interventi di soluzione ex ante, 4. Gli interventi di soluzione ex post, 5. Tendenze internazionali nella prevenzione e nella gestione delle crisi, 6. La rimessa in discussione del principio del «too big to fail», 7. Il decisivo ruolo dell’Unione Europea, 8. La gestione delle crisi nel quadro normativo europeo). Il futuro delle banche (1. Il futuro delle banche internazionali, 2. Il futuro delle banche italiane, 3. Una finanza bancocentrica, 4. La tutela del consumatore bancario e la previsione e la gestione delle crisi, 5. L’evoluzione della tecnica bancaria). Il project finance ed il mezzanine finance nell’investment banking.
Ruozi Roberto (a cura di), "Economia della banca", Egea, Milano, 3° ed., 2016.
Letture consigliate tratte da: Marchetti Pietro, “Il project finance. Rischio di credito, regolamentazione, pricing e strumenti ibridi di finanziamento”, Bancaria Editrice, Roma, 2009.
GESTIONE DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI (SECS-P/11)
ECONOMIA DEL MERCATO MOBILIARE
Corso di laurea ECONOMIA E FINANZA
Settore Scientifico Disciplinare SECS-P/11
Tipo corso di studio Laurea
Crediti 8.0
Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 64.0
Per immatricolati nel 2015/2016
Anno accademico di erogazione 2017/2018
Anno di corso 3
Semestre Primo Semestre (dal 22/09/2017 al 31/12/2017)
Lingua ITALIANO
Percorso PERCORSO COMUNE (999)
Sede Lecce
nessuno
Teoria intermediazione finanziaria e Economia mercato mobiliare, Relazioni tra mercati e istituzioni, Formazione dei prezzi nei mercati mobiliari, Criteri di valutazione e indicatori di rendimento-liquidità-rischio dei titoli obbligazionari, Curva dei rendimenti per scadenze, Criteri di valutazione e indicatori di rendimento- rischio dei titoli azionari, Teoria selezione di portafoglio Markowitz (cenni), Capital Asset Pricing Model (cenni), Arbitrage Pricing Theory (cenni), Strategie di gestione di portafogli azionari e obbligazionari, Efficienza dei mercati, Organizzazione e struttura dei mercati mobiliari, Strumenti derivati nella gestione di portafoglio, Servizi di Investment Banking: securitization, project finance, mezzanine finance e mini-bond.
Il corso si propone l’obiettivo di fornire agli studenti una rappresentazione delle caratteristiche principali dei mercati mobiliari, anche con un focus operativo. In particolare, saranno approfondite le scelte di investimento mobiliare, in termini di valutazione dei profili di rischio-rendimento dei singoli titoli e dei portafogli obbligazionari e azionari, l'utilizzo degli strumenti derivati nella gestione di portafoglio, nonchè la stessa organizzazione, struttura e efficienza dei mercati mobiliari, oltre all'analisi di alcuni dei servizi di Investment Banking. Lo svolgimento del corso riguarderà l'analisi dei fondamenti teorici dell'argomento e dei più significativi contributi empirici, quali ricerche ed esperienze operative. La metodologia didattica si baserà su lezioni, esercitazioni e seminari.
lezioni frontali, esercitazioni e seminari
Scritto e/o Orale (facoltativo/integrativo). Lo studente, disabile e/o con DSA, che intende usufruire di un intervento individualizzato per lo svolgimento della prova d’esame deve contattare l'ufficio Integrazione Disabili dell'Università del Salento all'indirizzo paola.martino@unisalento.it
Durante la prova d'esame (scritta e/o orale) verranno poste al candidato più domande al fine di accertare il grado di conoscenza dei contenuti della disciplina oggetto d'esame. Verrà altresì chiesto lo svolgimento di alcuni esercizi, al fine di valutare il reale possesso delle competenze tecniche richieste dalla materia.
Teoria intermediazione finanziaria e Economia mercato mobiliare, Relazioni tra mercati e istituzioni, Formazione dei prezzi nei mercati mobiliari, Criteri di valutazione e indicatori di rendimento-liquidità-rischio dei titoli obbligazionari, Curva dei rendimenti per scadenze, Criteri di valutazione e indicatori di rendimento- rischio dei titoli azionari, Teoria selezione di portafoglio Markowitz (cenni), Capital Asset Pricing Model (cenni), Arbitrage Pricing Theory (cenni), Strategie di gestione di portafogli azionari e obbligazionari, Efficienza dei mercati, Organizzazione e struttura dei mercati mobiliari, Strumenti derivati nella gestione di portafoglio, Servizi di Investment Banking: securitization, project finance, mezzanine finance e mini-bond.
Fabrizi Pier Luigi (a cura di), "Economia del mercato mobiliare", Egea, Milano, 6° edizione, 2016 (ad esclusione dei capitoli 13 e 15). Altre letture consigliate dal docente e segnalate in aula.
ECONOMIA DEL MERCATO MOBILIARE (SECS-P/11)
GESTIONE DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI
Corso di laurea ECONOMIA E FINANZA
Settore Scientifico Disciplinare SECS-P/11
Tipo corso di studio Laurea
Crediti 8.0
Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 0.0
Per immatricolati nel 2014/2015
Anno accademico di erogazione 2016/2017
Anno di corso 3
Semestre Primo Semestre (dal 22/09/2016 al 31/12/2016)
Lingua
Percorso PERCORSO COMUNE (999)
Sede Lecce - Università degli Studi
nessuno
L’attività bancaria; la vigilanza bancaria; l’organizzazione; la raccolta ed i prestiti nell’economia della banca; la cartolarizzazione dei crediti; l’attività in strumenti derivati; la gestione della liquidità; i rischi dell’attività bancaria; il bilancio e l’analisi delle dinamiche gestionali della banca; i controlli interni sull’attività bancaria; le crisi e il futuro delle banche.
Il corso si propone l’obiettivo di fornire agli studenti una rappresentazione delle caratteristiche principali degli intermediari finanziari, in particolare della banca, in un contesto operativo caratterizzato da profondi mutamenti nei processi di intermediazione finanziaria, con riferimento al contesto domestico. Esso ha ad oggetto il ruolo svolto dalle banche nel sistema economico, la relativa disciplina, la struttura organizzativa, la vigilanza, la rappresentazione contabile dei fatti di gestione. Inoltre, è previsto l’esame delle tecniche di determinazione, di misurazione e di gestione dei principali rischi tipici dell'attività bancaria. Lo svolgimento del corso riguarderà l'analisi dei fondamenti teorici dell'argomento e dei più significativi contributi empirici, quali ricerche ed esperienze operative. La metodologia didattica si baserà su lezioni, esercitazioni e seminari.
lezioni frontali, esercitazioni e seminari
Scritto e/o Orale. Lo studente, disabile e/o con DSA, che intende usufruire di un intervento individualizzato per lo svolgimento della prova d’esame deve contattare l'ufficio Integrazione Disabili dell'Università del Salento all'indirizzo paola.martino@unisalento.it
Durante la prova d'esame (scritta e/o orale) verranno poste al candidato più domande al fine di accertare il grado di conoscenza dei contenuti della disciplina oggetto d'esame. Verrà altresì chiesto lo svolgimento di alcuni esercizi, al fine di valutare il reale possesso delle competenze tecniche richieste dalla materia.
L’attività bancaria; la vigilanza bancaria; l’organizzazione; la raccolta ed i prestiti nell’economia della banca; la cartolarizzazione dei crediti; l’attività in strumenti derivati; la gestione della liquidità; i rischi dell’attività bancaria; il bilancio e l’analisi delle dinamiche gestionali della banca; i controlli interni sull’attività bancaria; le crisi e il futuro delle banche.
Ruozi Roberto (a cura di), "Economia della banca", Egea, Milano, 3° ed., 2016.
GESTIONE DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI (SECS-P/11)
GESTIONE DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI
Corso di laurea ECONOMIA E FINANZA
Settore Scientifico Disciplinare SECS-P/11
Tipo corso di studio Laurea
Crediti 8.0
Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 0.0
Per immatricolati nel 2013/2014
Anno accademico di erogazione 2015/2016
Anno di corso 3
Semestre Primo Semestre (dal 22/09/2015 al 31/12/2015)
Lingua
Percorso PERCORSO COMUNE (999)
Sede Lecce - Università degli Studi
nessuno
L’attività bancaria; la vigilanza bancaria; l’organizzazione; la raccolta ed i prestiti nell’economia della banca; la cartolarizzazione dei crediti; l’attività in strumenti derivati; la gestione della liquidità; i rischi dell’attività bancaria; il bilancio e l’analisi delle dinamiche gestionali della banca; i controlli interni sull’attività bancaria; le crisi e il futuro delle banche.
Il corso si propone l’obiettivo di fornire agli studenti una rappresentazione delle caratteristiche principali degli intermediari finanziari, in particolare della banca, in un contesto operativo caratterizzato da profondi mutamenti nei processi di intermediazione finanziaria, con riferimento al contesto domestico. Esso ha ad oggetto il ruolo svolto dalle banche nel sistema economico, la relativa disciplina, la struttura organizzativa, la vigilanza, la rappresentazione contabile dei fatti di gestione. Inoltre, è previsto l’esame delle tecniche di determinazione, di misurazione e di gestione dei principali rischi tipici dell'attività bancaria. Lo svolgimento del corso riguarderà l'analisi dei fondamenti teorici dell'argomento e dei più significativi contributi empirici, quali ricerche ed esperienze operative. La metodologia didattica si baserà su lezioni, esercitazioni e seminari.
lezioni frontali, esercitazioni e seminari
Scritto e/o Orale. Lo studente, disabile e/o con DSA, che intende usufruire di un intervento individualizzato per lo svolgimento della prova d’esame deve contattare l'ufficio Integrazione Disabili dell'Università del Salento all'indirizzo paola.martino@unisalento.it
Durante la prova d'esame (scritta e/o orale) verranno poste al candidato più domande al fine di accertare il grado di conoscenza dei contenuti della disciplina oggetto d'esame. Verrà altresì chiesto lo svolgimento di alcuni esercizi, al fine di valutare il reale possesso delle competenze tecniche richieste dalla materia.
L’attività bancaria; la vigilanza bancaria; l’organizzazione; la raccolta ed i prestiti nell’economia della banca; la cartolarizzazione dei crediti; l’attività in strumenti derivati; la gestione della liquidità; i rischi dell’attività bancaria; il bilancio e l’analisi delle dinamiche gestionali della banca; i controlli interni sull’attività bancaria; le crisi e il futuro delle banche.
Ruozi Roberto (a cura di), "Economia della banca", Egea, Milano, 3° ed., 2016.
GESTIONE DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI (SECS-P/11)
Pubblicazioni
- “Un fondo di garanzia per le piccole e medie imprese”, ne Il Giornale dei Dottori Commercialisti – GDC, Rivista del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti, n. 5, maggio 1997, pp. 33-38, ISSN 1722-2958.
- “L’esperienza domestica dei prestiti partecipativi”, in Lettera Newfin, n. 2, maggio/agosto 1999, pp. 60-83.
- “I prestiti partecipativi: tecnica, funzioni economiche e mercato”, Cacucci Editore, dicembre 2000, pp. 3-156, ISBN 978-88-842-2060-2.
- “Profili di finanza innovativa nelle società cooperative. Il case study del mercato farmaceutico intermedio”, Cacucci Editore, luglio 2003, pp. 3-157, ISBN 978-88-842-2250-3.
- “Il ruolo del dottore commercialista in vista di Basilea II. Un nuovo advisor per la finanza aziendale”, con Vittorio Boscia, in Apulia, Rassegna Trimestrale della Banca Popolare Pugliese, n. 1, marzo 2004, pp. 89-97.
- “Forme tecniche di finanziamento diretto nelle società cooperative”, in Rivista della Cooperazione, Trimestrale di Cultura Cooperativa Europea dell’Istituto Italiano di Studi Cooperativi Luigi Luzzatti, Roma, Terza Serie Trimestrale n. 2, aprile-giugno 2004, pp. 25-50, ISSN 0392-7210.
- “The determinants of outside director compensation: an empirical analysis of UK banks and non-banks”, con Valeria Stefanelli, in Economia Azienda e Sviluppo, Collana dei Quaderni della Rivista, n. 5/2008, pp. 1-80, ISSN 1971-1964.
- “La funzione di rating advisory: inquadramento, strumenti e tecniche”, in Amministrazione & Finanza, Supplemento n. 22, novembre 2008, pp. 1-16, ISSN 1971-5013.
- “Il pricing delle operazioni di project finance nel supervisory slotting criteria approach: un modello di analisi judgemental soggettivo”, con Anna Valeria Venneri, in Economia Azienda e Sviluppo, n. 3/2009, pp. 45-74, ISSN 1971-1964.
- “Does the compensation level of outside director depend on its personal profile? Some evidence from UK”, con Valeria Stefanelli, in Journal of Management and Governance, vol. 13, n. 4/2009, pp. 325-354, ISSN 1385-3457.
- “Il project finance. Rischio di credito, regolamentazione, pricing e strumenti ibridi di finanziamento”, Bancaria Editrice, Roma, agosto 2009, ISBN 978-88-449-0473-9.
- “Il project financing: rischio di credito e struttura finanziaria alla luce delle regole di Basilea II”, capitolo del libro “La finanza di progetto. Profili economici-finanziari e problematiche giuridiche” a cura di Tommaso Vito Russo, Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli, novembre 2009, pp. 37-116, ISBN 978-88-495-1845-0.
- “Con il project finance è meglio”, in Bancaforte, n. 6, novembre-dicembre 2009, pp. 48-49, ISSN 1124-3821.
- “The cooperative banking system in France”, con Arianna Sabetta, capitolo del libro “Cooperative banking in Europe: case studies” a cura di Vittorio Boscia, Alessandro Carretta e Paola Scwhizer, Palgrave Mc Millan, gennaio 2010, pp. 51-94, ISBN 978-02-305-7677-3.
- “La valutazione del rischio di credito nel project finance”, in Banking & Finance Lab, n. 1, gennaio-febbraio 2010, pp. 1-2, ISSN 1973-0578.
- “Manuale di diritto e tecnica del project financing”, con Tommaso Vito Russo, Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli, aprile 2010, ISBN 978-88-495-1958-7.
- “Project finance exposures in the supervisory slotting criteria approach: pricing and judgemental analysis”, con Anna Valeria Venneri, capitolo del libro “Asset pricing, real estate and public finance over the crisis” a cura di Alessandro Carretta e Gianluca Mattarocci, Palgrave Mc Millan, marzo 2013, pp. 228-252, ISBN 978-11-372-9376-3.
- “Il risk management nel settore della R.C. professionale: alcune evidenze empiriche per la professione del dottore commercialista”, in Economia Azienda e Sviluppo, n. 2/2014, pp. 31-82, ISSN 1971-1964.
- “La responsabilità civile professionale del dottore commercialista. Profili tecnici, giuridici e assicurativi” Aracne Editrice, Roma, dicembre 2014, ISBN 978-88-548-8454-0.
- “The value of board gender diversity in Italian cooperative banks”, con Vittorio Boscia e Valeria Stefanelli, paper presentato all’International Forum on Knowledge Asset Dynamics – IFKAD 2015, 10° edizione sul tema “Culture, Innovation and Entrepreneurship: connecting the knowledge dots”, tenutosi a Bari il 10-12 Giugno 2015, pubblicato in IFKAD 2015 Proceedings, pp. 900-912, ISBN 978-88-96687-07-9, ISSN 2280-787X.
- “Do the women matter in co-operative banks boards?”, con Vittorio Boscia e Valeria Stefanelli, in Journal of Governance and Regulation, vol. 4, n. 3/2015, pp. 57-66, ISSN 2220-9352.
- “I “Fondi per rischi ed oneri-controversie legali” nei bilanci bancari: un’analisi di impatto”, relazione presentata a II Congresso sulla trasparenza bancaria e finanziaria: novità normative e giurisprudenziali a cura di Ordine Avvocati di Lecce, Fondazione Aymone, OperFOR Università del Salento, tenutosi a Lecce il 25-26 maggio 2018, pubblicata sulla rivista elettronica Diritto del Risparmio, in data 30.5.2018, ISSN 2704-6184.
- “La responsabilità degli esponenti bancari: un criterio metodologico di determinazione del danno”, con Fernando Greco, in Responsabilità civile e previdenza, n. 1/2020, pp. 6-39, ISSN 0391-187X.
- “La responsabilità degli esponenti bancari”, con Fernando Greco, capitolo del libro “Il nuovo diritto bancario” a cura di Giuseppe Cricenti e Fernando Greco, Giuffrè Francis Lefebvre, Milano, 2020, pp. 125-168, ISBN 978-88-28-82182-3.
- “Una metodologia di quantificazione del danno imputato alla governance bancaria”, in Rivista di Diritto del Risparmio, n. 3/2020, pp. 1-17, ISSN 2704-6184.
- “La responsabilità degli esponenti bancari: una metodologia di quantificazione del danno”, capitolo del libro “Manuale di Diritto del Risparmio”, a cura di Fernando Greco, Pensa MultiMedia Editore, Lecce, 2021, pp. 183-225, ISBN 978-88-6760-595-8.
Temi di ricerca
Attività scientifica
mezzanine finance, project finance, corporate governance e regolamentazione, assicurazione danni