Ludovico BIN

Ludovico BIN

Ricercatore Universitario

Settore Scientifico Disciplinare IUS/17: DIRITTO PENALE.

Dipartimento di Scienze Giuridiche

Centro Ecotekne Pal. R1 - Via per Arnesano - MONTERONI DI LECCE (LE)

Ufficio, Piano terra

Telefono +39 0832 29 8422

Ricercatore a tempo determinato (RTDA) in Diritto penale

Orario di ricevimento

Gli studenti che intendono fissare un ricevimento sono pregati di scrivermi una mail all'indirizzo istituzionale.

Visualizza QR Code Scarica la Visit Card

Curriculum Vitae

Cv 2023

Scarica curriculum vitae

Didattica

A.A. 2022/2023

DIRITTI, CITTADINANZA E IMMIGRAZIONE

Corso di laurea GOVERNANCE EURO-MEDITERRANEA DELLE POLITICHE MIGRATORIE

Tipo corso di studio Laurea Magistrale

Lingua ITALIANO

Crediti 6.0

Docente titolare Nicola GRASSO

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 30.0

  Ore erogate dal docente Ludovico BIN: 5.0

Anno accademico di erogazione 2022/2023

Per immatricolati nel 2022/2023

Anno di corso 1

Struttura DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE

Percorso PERCORSI COMUNE/GENERICO

Sede Lecce

DIRITTO PENALE AVANZATO

Corso di laurea GIURISPRUDENZA

Tipo corso di studio Laurea Magistrale a Ciclo Unico

Lingua ITALIANO

Crediti 8.0

Docente titolare Giulio DE SIMONE

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 60.0

  Ore del docente Ludovico BIN in copresenza: 15.0

Anno accademico di erogazione 2022/2023

Per immatricolati nel 2019/2020

Anno di corso 4

Struttura DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE

Percorso CLASSICO

Sede Lecce

DIRITTO PENALE E PROCESSO SPORTIVO - MODULO A

Corso di laurea DIRITTO E MANAGEMENT DELLO SPORT

Tipo corso di studio Laurea

Crediti 6.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 30.0

Anno accademico di erogazione 2022/2023

Per immatricolati nel 2020/2021

Anno di corso 3

Struttura DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE

Percorso Percorso comune

A.A. 2021/2022

DIRITTO PENALE AVANZATO

Corso di laurea GIURISPRUDENZA

Tipo corso di studio Laurea Magistrale a Ciclo Unico

Lingua ITALIANO

Crediti 8.0

Docente titolare Giulio DE SIMONE

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 60.0

  Ore del docente Ludovico BIN in copresenza: 15.0

Anno accademico di erogazione 2021/2022

Per immatricolati nel 2018/2019

Anno di corso 4

Struttura DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE

Percorso CLASSICO

Sede Lecce

DIRITTO PENALE DELL'IMMIGRAZIONE

Corso di laurea GOVERNANCE EURO-MEDITERRANEA DELLE POLITICHE MIGRATORIE

Tipo corso di studio Laurea Magistrale

Lingua ITALIANO

Crediti 6.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 30.0

Anno accademico di erogazione 2021/2022

Per immatricolati nel 2020/2021

Anno di corso 2

Struttura DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE

Percorso PERCORSI COMUNE/GENERICO

Sede Lecce

A.A. 2020/2021

DIRITTO PENALE DELL'IMMIGRAZIONE

Corso di laurea GOVERNANCE EURO-MEDITERRANEA DELLE POLITICHE MIGRATORIE

Tipo corso di studio Laurea Magistrale

Lingua ITALIANO

Crediti 6.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 30.0

Anno accademico di erogazione 2020/2021

Per immatricolati nel 2019/2020

Anno di corso 2

Struttura DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE

Percorso PERCORSI COMUNE/GENERICO

Sede Lecce

Torna all'elenco
DIRITTI, CITTADINANZA E IMMIGRAZIONE

Corso di laurea GOVERNANCE EURO-MEDITERRANEA DELLE POLITICHE MIGRATORIE

Settore Scientifico Disciplinare IUS/08

Tipo corso di studio Laurea Magistrale

Crediti 6.0

Docente titolare Nicola GRASSO

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 30.0

  Ore erogate dal docente Ludovico BIN: 5.0

Per immatricolati nel 2022/2023

Anno accademico di erogazione 2022/2023

Anno di corso 1

Semestre Primo Semestre (dal 26/09/2022 al 07/12/2022)

Lingua ITALIANO

Percorso PERCORSI COMUNE/GENERICO (999)

Sede Lecce

DIRITTI, CITTADINANZA E IMMIGRAZIONE (IUS/08)
DIRITTO PENALE AVANZATO

Corso di laurea GIURISPRUDENZA

Settore Scientifico Disciplinare IUS/17

Tipo corso di studio Laurea Magistrale a Ciclo Unico

Crediti 8.0

Docente titolare Giulio DE SIMONE

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 60.0

  Ore del docente Ludovico BIN in copresenza: 15.0

Per immatricolati nel 2019/2020

Anno accademico di erogazione 2022/2023

Anno di corso 4

Semestre Secondo Semestre (dal 27/02/2023 al 26/05/2023)

Lingua ITALIANO

Percorso CLASSICO (031)

Sede Lecce

Il corso presuppone la conoscenza delle nozioni fondamentali e delle principali tematiche di parte generale, rientranti nell'insegnamento di diritto penale del II Anno, che è propedeutico

Il corso si articola in tre parti distinte, afferenti, rispettivamente, alla parte speciale del codice (le prime due) e alla legislazione complementare (la terza). Nella prima parte, avente ad oggetto i delitti dei pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione, si procederà all’analisi delle principali fattispecie criminose contenute nel libro II, titolo II, capo I del codice penale (artt. 314 ss.), anche alla luce delle recentissime modifiche introdotte dalla legge 9 gennaio 2019, n. 3. Nella seconda parte verrà approfondito lo studio del fenomeno dello stalking, sia sotto il profilo socio-criminologico sia con riferimento alla vigente disciplina giuridica e in particolare alla relativa norma incriminatrice (art. 612-bis c.p.). La terza parte del corso, infine, avrà ad oggetto gli aspetti più rilevanti della disciplina della responsabilità da reato degli enti (soggetti collettivi responsabili, natura e struttura della responsabilità, possibili autori individuali dei reati-presupposto, criteri oggettivi e soggettivi di imputazione, meccanismi sanzionatori), così come delineata nel d.lgs. 8 giugno 2001, n. 231.

a) Conoscenze e comprensione: lo studio della materia (presuppone e) completa le conoscenze della parte generale, già in precedenza acquisite dallo studente, e prepara il futuro giurista alla comprensione e all’interpretazione delle norme anche in vista della loro applicazione ai casi concreti, con specifico riferimento alla parte speciale del diritto penale e alla disciplina della responsabilità da reato delle persone giuridiche.

b) Capacità di applicare conoscenze e comprensione: scopo del corso non è soltanto quello di descrivere l’assetto del diritto vigente, ma anche e soprattutto quello di fornire una lettura critica dello stesso alla luce del diritto vivente. A questo fine, il corso focalizzerà l’attenzione sulle principali questioni poste dall’attuale disciplina in tema di delitti contro la PA, di atti persecutori e di responsabilità da reato degli enti, valorizzando il ruolo dei principi costituzionali che governano la materia penale e delle fonti normative sovranazionali.

c) Autonomia di giudizio: lo studente non riceverà passivamente, secondo un approccio top/down, le nozioni teoriche fruendo solo della didattica frontale, ma parteciperà interattivamente sia alle lezioni, nel corso delle quali verranno stimolati interventi e domande, sia ad esercitazioni, nel corso delle quali saranno esaminati casi specifici secondo un approccio di apprendimento per prove ed errori orientato al problem solving. Per incentivare l'elaborazione autonoma e problematica dei concetti da parte degli studenti ci si avvarrà della casistica fornita dalla giurisprudenza.

d) Abilità comunicative: il tecnicismo, che oramai domina la materia, determina la necessità di dotare gli studenti di un'adeguata proprietà di linguaggio rispetto al lessico specialistico del diritto penale e della capacità di costruire correttamente e di esporre persuasivamente argomentazioni di tipo giuridico in tale ambito di disciplina.

e) Capacità di apprendimento: il corso si propone di fornire agli studenti non solo dati, ma soprattutto chiavi di lettura dei processi di trasformazione del diritto penale e delle relative invarianti, in maniera tale da consentire agli studenti medesimi, durante e dopo il corso, di acquisire capacità di autoapprendimento e di autovalutazione delle proprie conoscenze in rapporto alla continua evoluzione del quadro del diritto positivo e vivente.

Lezioni frontali, secondo il metodo tradizionale; analisi ragionata, con la partecipazione attiva degli studenti, di casi giurisprudenziali e di vicende di cronaca aventi particolare rilevanza sul piano penalistico; seminari di approfondimento su tematiche varie con il contributo di specialisti della materia.

Modalità di accertamento dei risultati: esame orale con voto finale.

Descrizione dei metodi di accertamento.

L’esame orale si articola su tre diversi livelli di verifica:

a) comprensione dei principi fondamentali che regolano la materia;

b) conoscenza degli istituti e delle nozioni di diritto positivo, con particolare riferimento alla parte speciale del diritto penale e alla legislazione complementare rientranti nel programma di esame;

c) possesso del patrimonio lessicale proprio della disciplina, capacità di argomentare in chiave logico-giuridica e capacità comunicative.

Il voto positivo minimo per il superamento dell’esame (18/30) richiede che lo studente raggiunga la sufficienza almeno per i livelli a) e b) e che non sia gravemente insufficiente rispetto al livello c).

Il voto positivo massimo (30/30 ed eventuale attribuzione della lode) richiede che lo studente riporti un giudizio di eccellenza in relazione a tutti e tre i parametri considerati.

Le valutazioni intermedie tra minimo e massimo sono graduate in base alla valutazione (sufficiente, discreto, buono, ottimo, eccellente) relativa a ciascuno dei parametri considerati.

Programma del Corso per gli studenti frequentanti, non frequentanti e lavoratori.

a) I delitti dei pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione.

Testi consigliato per l’esame:

S. Fiore/G. Amarelli, I delitti dei pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione, Utet Giuridica, 2021.

Sono esclusi dal programma di esame soltanto i seguenti capitoli: X (Utilizzazione di invenzioni o scoperte conosciute per ragioni di ufficio); XIII (Rifiuto o ritardo di obbedienza commesso da un militare o da un agente della forza pubblica); XV (La tutela penale del sequestro).

Lo studente, inoltre, dovrà approfondire, a sua scelta, lo studio di uno dei due argomenti indicati qui di seguito alle lettere b) e c).

b) Lo stalking e il femminicidio.

Testi consigliati per l’esame:

1. G. De Simone, Il delitto di atti persecutori, Aracne, Roma, 2013 (solo il cap. I e il cap. II – pagg. 7-186).

2. C. Russo, Femminicidio (d.l. 14 agosto 2013, n. 93), Giuffrè, Milano, 2013, pp. 9-25.

3. Sentenza della Corte cost. n. 172/2014 (reperibile nel materiale didattico).

c) La responsabilità da reato degli enti collettivi nel d.lgs. n. 231 del 2001. Natura e struttura della responsabilità. I soggetti collettivi responsabili. I criteri oggettivi e soggettivi d’imputazione. I modelli di organizzazione, gestione e controllo volti al contenimento del rischio-reato. I reati-presupposto. Le sanzioni applicabili agli enti.

Testi consigliati per l’esame:

1. G. De Simone, La responsabilità da reato degli enti: natura giuridica e criteri (oggettivi d’imputazione), in www.penalecontemporaneo.it (pagg. 1-48) (reperibile nel materiale didattico).

2. Relazione al Decreto legislativo n. 231 del 2001 «Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica», §§ 1., 1.1, 2, 3, 3.2., 3.3, 3.4, 3.5, 4, 5, 5.1, 5.2, 6, 6.1, 6.2, 7, 8, 9, 10, 11, 12.2. (reperibile nel materiale didattico).

3. A.Alessandri/S. Seminara, Diritto penale commerciale, vol. I (I principi generali), Giappichelli, Torino, 2018 (solo il cap. I e il cap. III - pagg. 1-41 e pagg. 87-127).

- S. Fiore/G. Amarelli, I delitti dei pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione, Utet Giuridica, 2021.

- G. De Simone, Il delitto di atti persecutori, Aracne, Roma, 2013.

- Corte cost., sentenza n. 172 del 2014. Reperibile nel materiale didattico.

- C. Russo, Femminicidio (d.l. 14 agosto 2013, n. 93), Giuffrè, Milano, 2013.

- G. De Simone, La responsabilità da reato degli enti: natura giuridica e criteri (oggettivi) d’imputazione, in www.penalecontemporaneo.it (pp. 1-48). Reperibile nel materiale didattico.

- Relazione al Decreto legislativo n. 231 del 2001 «Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica». Reperibile nel materiale didattico.

- A. Alessandri/S. Seminara, Diritto penale commerciale, vol. I (I principi generali), Giappichelli, Torino, 2018.

 

 

DIRITTO PENALE AVANZATO (IUS/17)
DIRITTO PENALE E PROCESSO SPORTIVO - MODULO A

Corso di laurea DIRITTO E MANAGEMENT DELLO SPORT

Settore Scientifico Disciplinare IUS/17

Tipo corso di studio Laurea

Crediti 6.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 30.0

Per immatricolati nel 2020/2021

Anno accademico di erogazione 2022/2023

Anno di corso 3

Semestre Secondo Semestre (dal 27/03/2023 al 26/05/2023)

Lingua

Percorso Percorso comune (999)

Non sono richieste conoscenze pregresse di diritto penale: le nozioni fondamentali saranno fornite durante il corso.

Il corso ha ad oggetto i profili di diritto penale sostanziale rilevanti nel settore dello sport. Pertanto, la struttura del corso avrà necessariamente una direzione dal generale al particolare. Saranno cioè innanzitutto fornite le conoscenze di base per comprendere gli istituti fondamentali del diritto penale, la cui esposizione sarà costantemente rapportata alle peculiarità dell’ambito sportivo. Nella seconda parte del corso, saranno invece analizzati i problemi caratteristici del diritto penale dello sport: gli illeciti più significativi, dalla frode sportiva al doping, fino alle sanzioni per i tifosi e per le società sportive. Infine, ampio spazio sarà dato all’analisi di alcuni casi concreti, così da permettere agli studenti di apprezzare immediatamente la dimensione pratica delle conoscenze acquisite.

Conoscenze e comprensione: il corso si propone di fornire allo studente le conoscenze necessarie per comprendere come funziona la responsabilità penale, in generale e nel particolare contesto dello sport. Le nozioni generali di diritto penale sono infatti imprescindibili per muoversi nel diritto penale dello sport, il quale richiede però anche l’approfondimento di problemi del tutto particolari: dalle tipologie di illeciti alle differenze dovute all’autonomia dell’ordinamento sportivo. L’approccio anche casistico permette inoltre di acquisire competenze pratiche di immediata applicabilità.

Capacità di applicare conoscenze e comprensione: la capacità di applicare le conoscenze acquisite sarà garantita dall’approccio casistico, che comprenderà momenti di interazione e partecipazione diretta degli studenti, finalizzati a stimolare tentativi di soluzione dei casi proposti.

Autonomia di giudizio: il corso mira a permettere allo studente di poter riconoscere e valutare in autonomia i rischi penali delle principali condotte illecite attinenti al mondo dello sport, sia per quel che riguarda i professionisti, che per quel che riguarda il tifoso e la società sportiva.

Abilità comunicative: gli studenti guadagneranno l’utilizzo di un adeguato linguaggio tecnico-giuridico, sia in termini generali che rispetto ai problemi intimamente attinenti al diritto penale dello sport. In una materia dominata dal principio di legalità, e quindi di determinatezza, gli studenti impareranno il valore della precisione nell’utilizzo del linguaggio giuridico e saranno dunque in grado di comunicare adeguatamente con tutti gli operatori del settore.

Capacità di apprendimento: il corso ha lo scopo primario di non limitare lo studente ad una conoscenza plastica del diritto positivo rilevante, ma di stimolare in esso la capacità di riadattare continuamente il proprio sapere ai frequenti mutamenti normativi e giurisprudenziali e di rielaborare le novità attraverso il confronto con i principi generali dell’ordinamento.

La didattica frontale prevede di affiancare all’esposizione dei principi generali e delle norme più rilevanti in materia anche un approccio spiccatamente casistico. Sia durante l’esposizione delle norme che durante lo studio dei casi gli studenti saranno costantemente coinvolti: nel primo caso, tramite la richiesta di riflessione sui principi di volta in volta implicati (di taglio non solo strettamente penalistico) e sulle conseguenze da essi derivanti; nel secondo, attraverso la partecipazione attiva nell’analisi e nel commento dei casi e delle soluzioni giurisprudenziali, anche attraverso l’invito a sviluppare proprie considerazioni e critiche o a prospettare soluzioni alternative. Il corso si avvarrà talvolta anche dell’esperienza pratica di professionisti del settore, invitati a esporre alcuni casi significativi incontrati durante la propria carriera, in modo tale da incrementare l’attitudine all’applicazione pratica dell’insegnamento.

Modalità di accertamento dei risultati: esame orale con voto finale.

Descrizione dei metodi di accertamento: l’esame è volto alla verifica della comprensione e della padronanza di principi, categorie, norme e questioni oggetto di approfondimento nell’ambito del corso.

L’esame orale si comporrà di almeno due domande su argomenti diversi del programma; ogni domanda prenderà avvio da un argomento generale e sarà poi progressivamente declinata con maggiore dettaglio. Per gli studenti frequentanti sarà possibile sostituire la prima domanda con l’esposizione di un caso a loro scelta tra quelli trattati durante il corso.

 

La valutazione delle risposte si baserà su tre parametri:

a) comprensione dei principi fondamentali che regolano la materia;

b) conoscenza degli istituti e delle nozioni di diritto positivo;

c) possesso del patrimonio lessicale proprio della disciplina, capacità di argomentare in chiave logico-giuridica e capacità comunicative.

 

Il voto positivo minimo per il superamento dell’esame (18/30) richiede che lo studente raggiunga in ciascuna domanda la sufficienza secondo i parametri a) e b) e che non sia gravemente insufficiente rispetto al livello c).

Il voto positivo massimo (30/30 ed eventuale attribuzione della lode) richiede che lo studente riporti un giudizio di eccellenza in tutte le domande e in relazione a tutti i parametri considerati.

Le valutazioni intermedie tra minimo e massimo sono graduate in base alla valutazione relativa a ciascuno dei parametri considerati.

P. Grillo, R. Grillo, Diritto penale dello sport,Giuffrè, Milano, 2019, esclusi i Capitoli 6 e 7 e il § 4 del Capitolo 9.

DIRITTO PENALE E PROCESSO SPORTIVO - MODULO A (IUS/17)
DIRITTO PENALE AVANZATO

Corso di laurea GIURISPRUDENZA

Settore Scientifico Disciplinare IUS/17

Tipo corso di studio Laurea Magistrale a Ciclo Unico

Crediti 8.0

Docente titolare Giulio DE SIMONE

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 60.0

  Ore del docente Ludovico BIN in copresenza: 15.0

Per immatricolati nel 2018/2019

Anno accademico di erogazione 2021/2022

Anno di corso 4

Semestre Secondo Semestre (dal 28/02/2022 al 20/05/2022)

Lingua ITALIANO

Percorso CLASSICO (031)

Sede Lecce

Il corso presuppone la conoscenza delle nozioni fondamentali e delle principali tematiche di parte generale, rientranti nell'insegnamento di diritto penale del II Anno, che è propedeutico

Il corso si articola in tre parti distinte, afferenti, rispettivamente, alla parte speciale del codice (le prime due) e alla legislazione complementare (la terza). Nella prima parte, avente ad oggetto i delitti dei pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione, si procederà all’analisi delle principali fattispecie criminose contenute nel libro II, titolo II, capo I del codice penale (artt. 314 ss.), anche alla luce delle recentissime modifiche introdotte dalla legge 9 gennaio 2019, n. 3. Nella seconda parte verrà approfondito lo studio del fenomeno dello stalking, sia sotto il profilo socio-criminologico sia con riferimento alla vigente disciplina giuridica e in particolare alla relativa norma incriminatrice (art. 612-bis c.p.). La terza parte del corso, infine, avrà ad oggetto gli aspetti più rilevanti della disciplina della responsabilità da reato degli enti (soggetti collettivi responsabili, natura e struttura della responsabilità, possibili autori individuali dei reati-presupposto, criteri oggettivi e soggettivi di imputazione, meccanismi sanzionatori), così come delineata nel d.lgs. 8 giugno 2001, n. 231.

a) Conoscenze e comprensione: lo studio della materia (presuppone e) completa le conoscenze della parte generale, già in precedenza acquisite dallo studente, e prepara il futuro giurista alla comprensione e all’interpretazione delle norme anche in vista della loro applicazione ai casi concreti, con specifico riferimento alla parte speciale del diritto penale e alla disciplina della responsabilità da reato delle persone giuridiche.

b) Capacità di applicare conoscenze e comprensione: scopo del corso non è soltanto quello di descrivere l’assetto del diritto vigente, ma anche e soprattutto quello di fornire una lettura critica dello stesso alla luce del diritto vivente. A questo fine, il corso focalizzerà l’attenzione sulle principali questioni poste dall’attuale disciplina in tema di delitti contro la PA, di atti persecutori e di responsabilità da reato degli enti, valorizzando il ruolo dei principi costituzionali che governano la materia penale e delle fonti normative sovranazionali.

c) Autonomia di giudizio: lo studente non riceverà passivamente, secondo un approccio top/down, le nozioni teoriche fruendo solo della didattica frontale, ma parteciperà interattivamente sia alle lezioni, nel corso delle quali verranno stimolati interventi e domande, sia ad esercitazioni, nel corso delle quali saranno esaminati casi specifici secondo un approccio di apprendimento per prove ed errori orientato al problem solving. Per incentivare l'elaborazione autonoma e problematica dei concetti da parte degli studenti ci si avvarrà della casistica fornita dalla giurisprudenza.

d) Abilità comunicative: il tecnicismo, che oramai domina la materia, determina la necessità di dotare gli studenti di un'adeguata proprietà di linguaggio rispetto al lessico specialistico del diritto penale e della capacità di costruire correttamente e di esporre persuasivamente argomentazioni di tipo giuridico in tale ambito di disciplina.

e) Capacità di apprendimento: il corso si propone di fornire agli studenti non solo dati, ma soprattutto chiavi di lettura dei processi di trasformazione del diritto penale e delle relative invarianti, in maniera tale da consentire agli studenti medesimi, durante e dopo il corso, di acquisire capacità di autoapprendimento e di autovalutazione delle proprie conoscenze in rapporto alla continua evoluzione del quadro del diritto positivo e vivente.

Lezioni frontali, secondo il metodo tradizionale; analisi ragionata, con la partecipazione attiva degli studenti, di casi giurisprudenziali e di vicende di cronaca aventi particolare rilevanza sul piano penalistico; seminari di approfondimento su tematiche varie con il contributo di specialisti della materia.

Modalità di accertamento dei risultati: esame orale con voto finale.

Descrizione dei metodi di accertamento.

L’esame orale si articola su tre diversi livelli di verifica:

a) comprensione dei principi fondamentali che regolano la materia;

b) conoscenza degli istituti e delle nozioni di diritto positivo, con particolare riferimento alla parte speciale del diritto penale e alla legislazione complementare rientranti nel programma di esame;

c) possesso del patrimonio lessicale proprio della disciplina, capacità di argomentare in chiave logico-giuridica e capacità comunicative.

Il voto positivo minimo per il superamento dell’esame (18/30) richiede che lo studente raggiunga la sufficienza almeno per i livelli a) e b) e che non sia gravemente insufficiente rispetto al livello c).

Il voto positivo massimo (30/30 ed eventuale attribuzione della lode) richiede che lo studente riporti un giudizio di eccellenza in relazione a tutti e tre i parametri considerati.

Le valutazioni intermedie tra minimo e massimo sono graduate in base alla valutazione (sufficiente, discreto, buono, ottimo, eccellente) relativa a ciascuno dei parametri considerati.

18 maggio 2022, ore 15:30 (appello straoridinario a.a. 2020-2021 solo per studenti fuoricorso e laureandi); 30 maggio 2022, ore 9:00; 21 giugno 2022, ore 15:30; 5 luglio 2022, ore 9:00; 16 settembre, ore 15:30.

Programma del Corso per gli studenti frequentanti, non frequentanti e lavoratori.

a) I delitti dei pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione.

Testi consigliato per l’esame:

S. Fiore/G. Amarelli, I delitti dei pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione, Utet Giuridica, 2021.

Sono esclusi dal programma di esame soltanto i seguenti capitoli: X (Utilizzazione di invenzioni o scoperte conosciute per ragioni di ufficio); XIII (Rifiuto o ritardo di obbedienza commesso da un militare o da un agente della forza pubblica); XV (La tutela penale del sequestro).

Lo studente, inoltre, dovrà approfondire, a sua scelta, lo studio di uno dei due argomenti indicati qui di seguito alle lettere b) e c).

b) Lo stalking e il femminicidio.

Testi consigliati per l’esame:

1. G. De Simone, Il delitto di atti persecutori, Aracne, Roma, 2013 (solo il cap. I e il cap. II – pagg. 7-186).

2. C. Russo, Femminicidio (d.l. 14 agosto 2013, n. 93), Giuffrè, Milano, 2013, pp. 9-25.

3. Sentenza della Corte cost. n. 172/2014 (reperibile nel materiale didattico).

c) La responsabilità da reato degli enti collettivi nel d.lgs. n. 231 del 2001. Natura e struttura della responsabilità. I soggetti collettivi responsabili. I criteri oggettivi e soggettivi d’imputazione. I modelli di organizzazione, gestione e controllo volti al contenimento del rischio-reato. I reati-presupposto. Le sanzioni applicabili agli enti.

Testi consigliati per l’esame:

1. G. De Simone, La responsabilità da reato degli enti: natura giuridica e criteri (oggettivi d’imputazione), in www.penalecontemporaneo.it (pagg. 1-48) (reperibile nel materiale didattico).

2. Relazione al Decreto legislativo n. 231 del 2001 «Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica», §§ 1., 1.1, 2, 3, 3.2., 3.3, 3.4, 3.5, 4, 5, 5.1, 5.2, 6, 6.1, 6.2, 7, 8, 9, 10, 11, 12.2. (reperibile nel materiale didattico).

3. A.Alessandri/S. Seminara, Diritto penale commerciale, vol. I (I principi generali), Giappichelli, Torino, 2018 (solo il cap. I e il cap. III - pagg. 1-41 e pagg. 87-127).

- S. Fiore/G. Amarelli, I delitti dei pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione, Utet Giuridica, 2021.

- G. De Simone, Il delitto di atti persecutori, Aracne, Roma, 2013.

- Corte cost., sentenza n. 172 del 2014. Reperibile nel materiale didattico.

- C. Russo, Femminicidio (d.l. 14 agosto 2013, n. 93), Giuffrè, Milano, 2013.

- G. De Simone, La responsabilità da reato degli enti: natura giuridica e criteri (oggettivi) d’imputazione, in www.penalecontemporaneo.it (pp. 1-48). Reperibile nel materiale didattico.

- Relazione al Decreto legislativo n. 231 del 2001 «Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica». Reperibile nel materiale didattico.

- A. Alessandri/S. Seminara, Diritto penale commerciale, vol. I (I principi generali), Giappichelli, Torino, 2018.

 

 

DIRITTO PENALE AVANZATO (IUS/17)
DIRITTO PENALE DELL'IMMIGRAZIONE

Corso di laurea GOVERNANCE EURO-MEDITERRANEA DELLE POLITICHE MIGRATORIE

Settore Scientifico Disciplinare IUS/17

Tipo corso di studio Laurea Magistrale

Crediti 6.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 30.0

Per immatricolati nel 2020/2021

Anno accademico di erogazione 2021/2022

Anno di corso 2

Semestre Secondo Semestre (dal 28/02/2022 al 20/05/2022)

Lingua ITALIANO

Percorso PERCORSI COMUNE/GENERICO (999)

Sede Lecce

Non è richiesta una conoscenza di base del diritto penale: gli elementi necessari per affrontare i temi del corso saranno forniti durante le prime lezioni.

Il corso ha ad oggetto la principale normativa penalistica in materia di immigrazione.

Saranno dunque approfonditi anzitutto i reati previsti dal T.U. sull’immigrazione, dei quali sarà fornito un inquadramento storico-dinamico ed una analisi sempre attenta alle applicazioni ed evoluzioni giurisprudenziali. Lo studio di tali reati sarà inoltre costantemente accompagnato da riflessioni di carattere generale implicanti i principi costituzionali e di parte generale di volta in volta rilevanti, nonché da considerazioni di carattere politico-criminale.

In secondo luogo, sarà oggetto di specifica attenzione la casistica riguardante i respingimenti in mare, e dunque gli episodi di maggiore attualità, dal caso Alan Kurdi al caso Sea-Watch, attraverso l’illustrazione dei fatti, delle norme rilevanti e delle sentenze o ordinanze emesse dall’autorità giudiziaria.

Infine, un approfondimento sarà dedicato ai reati in materia di tratta degli esseri umani, riduzione o mantenimento in stato di schiavitù o servitù e caporalato.

Conoscenze e comprensione: il corso si propone di fornire allo studente le conoscenze necessarie per comprendere la complessità della materia sia nei suoi profili teorici che nelle sue applicazioni pratiche. In questo senso, grande importanza sarà dedicata ai principi che regolano la materia – di per sé in costante evoluzione – ed allo sviluppo di uno spirito critico che prepari lo studente a comprendere e prevedere i possibili sviluppi futuri, sia normativi che giurisprudenziali.

Capacità di applicare conoscenze e comprensione: accanto all’approccio giuridico-ricostruttivo dell’assetto penalistico in materia di immigrazione sarà adottato anche un approccio spiccatamente casistico, in modo tale da stimolare lo studente alla comprensione della materia nella sua dimensione in action. Lo studio attraverso i casi ed il coinvolgimento diretto dello studente nell’analisi e nel commento degli stessi mira a sviluppare uno spirito critico che è indispensabile per comprendere e risolvere i problemi di applicazione del diritto penale ai fenomeni criminali connessi all’immigrazione.

Autonomia di giudizio: le lezioni e lo studio dei casi avranno una struttura spiccatamente interattiva, diretta a stimolare lo studente al ragionamento ed alla critica. L’esposizione delle nozioni più tecniche sarà intervallata dalla continua richiesta di riflessione sui principi implicati, penalistici e costituzionali, e sulle ragioni logiche e politiche, siano esse ideologiche o pragmatiche, sottostanti alle scelte normative e giurisprudenziali.

Abilità comunicative: il linguaggio tecnico-giuridico non solo intimamente connesso alla materia, ma anche di respiro più generale, sarà oggetto di costante attenzione durante le lezioni e soprattutto nelle fasi più interattive del corso, durante le quali lo studente sarà aiutato a guadagnare la proprietà espressiva necessaria per ottenere una capacità comunicativa riconoscibile, precisa ed efficace.

Capacità di apprendimento: il corso ha lo scopo primario di non limitare lo studente ad una conoscenza plastica del diritto positivo rilevante, ma di stimolare in esso la capacità di riadattare continuamente il proprio sapere ai frequenti mutamenti normativi e giurisprudenziali e di rielaborare le novità attraverso il confronto con i principi generali dell’ordinamento.

La didattica frontale prevede di affiancare all’esposizione dei principi generali e delle norme più rilevanti in materia anche un approccio spiccatamente casistico. Sia durante l’esposizione delle norme che durante lo studio dei casi gli studenti saranno costantemente coinvolti: nel primo caso, tramite la richiesta di riflessione sui principi di volta in volta implicati (di taglio non solo strettamente penalistico o giuridico) e sulle conseguenze da essi derivanti; nel secondo, attraverso la partecipazione attiva nell’analisi e nel commento delle soluzioni giurisprudenziali, anche attraverso l’invito a sviluppare proprie considerazioni e critiche o a prospettare soluzioni alternative.

Modalità di accertamento dei risultati: esame orale con voto finale.

Descrizione dei metodi di accertamento: l’esame è volto alla verifica della comprensione e della padronanza di principi, categorie, norme e questioni oggetto di approfondimento nell’ambito del corso.

L’esame orale si comporrà di almeno due domande su argomenti diversi del programma; ogni domanda prenderà avvio da un argomento generale e sarà poi progressivamente declinata con maggiore dettaglio. Per gli studenti frequentanti sarà possibile sostituire la prima domanda con l’esposizione di un caso a loro scelta tra quelli trattati durante il corso.

 

La valutazione delle risposte si baserà su tre parametri:

a) comprensione dei principi fondamentali che regolano la materia;

b) conoscenza degli istituti e delle nozioni di diritto positivo;

c) possesso del patrimonio lessicale proprio della disciplina, capacità di argomentare in chiave logico-giuridica e capacità comunicative.

 

Il voto positivo minimo per il superamento dell’esame (18/30) richiede che lo studente raggiunga in ciascuna domanda la sufficienza secondo i parametri a) e b) e che non sia gravemente insufficiente rispetto al livello c).

Il voto positivo massimo (30/30 ed eventuale attribuzione della lode) richiede che lo studente riporti un giudizio di eccellenza in tutte le domande e in relazione a tutti i parametri considerati.

Le valutazioni intermedie tra minimo e massimo sono graduate in base alla valutazione relativa a ciascuno dei parametri considerati.

Testi di riferimento:

 

  • L. Degl’Innocenti (a cura di), Stranieri irregolari e diritto penale, Giuffrè, Milano, III ed., 2013, limitatamente ai Capp. 2, 3 (esclusi §§ 89), 4 (esclusi §§ 2.2.3-8-9-10), 5 (escluso § 5), 7 (escluso § 2), 9 (esclusi §§ 12 e ss.) e 11.
  • F. Cancellaro, Dagli hotspot ai “porti chiusi”: quali rimedi per la libertà “sequestrata” alla frontiera?, in Sistema penale, 28 settembre 2020, disponibile al link: https://www.sistemapenale.it/it/articolo/cancellarohotspot-porti-chiusi-liberta-personale-rimedi

 

 

Casi:

DIRITTO PENALE DELL'IMMIGRAZIONE (IUS/17)
DIRITTO PENALE DELL'IMMIGRAZIONE

Corso di laurea GOVERNANCE EURO-MEDITERRANEA DELLE POLITICHE MIGRATORIE

Settore Scientifico Disciplinare IUS/17

Tipo corso di studio Laurea Magistrale

Crediti 6.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 30.0

Per immatricolati nel 2019/2020

Anno accademico di erogazione 2020/2021

Anno di corso 2

Semestre Secondo Semestre (dal 22/02/2021 al 21/05/2021)

Lingua ITALIANO

Percorso PERCORSI COMUNE/GENERICO (999)

Sede Lecce

Conoscenza di base del diritto penale e della normativa amministrativa in materia di immigrazione.

Il corso ha ad oggetto la principale normativa penalistica in materia di immigrazione.

Saranno dunque approfonditi anzitutto i reati previsti dal T.U. sull’immigrazione, dei quali sarà fornito un inquadramento storico-dinamico ed una analisi sempre attenta alle applicazioni ed evoluzioni giurisprudenziali. Lo studio di tali reati sarà inoltre costantemente accompagnato da riflessioni di carattere generale implicanti i principi costituzionali e di parte generale di volta in volta rilevanti, nonché da considerazioni di carattere politico-criminale.

In secondo luogo, sarà oggetto di specifica attenzione la casistica riguardante i respingimenti in mare, e dunque gli episodi di maggiore attualità, dal caso Alan Kurdi al caso Sea-Watch, attraverso l’illustrazione dei fatti, delle norme rilevanti e delle sentenze o ordinanze emesse dall’autorità giudiziaria.

Infine, un approfondimento sarà dedicato ai reati in materia di tratta degli esseri umani, riduzione o mantenimento in stato di schiavitù o servitù e caporalato.

Conoscenze e comprensione: il corso si propone di fornire allo studente le conoscenze necessarie per comprendere la complessità della materia sia nei suoi profili teorici che nelle sue applicazioni pratiche. In questo senso, grande importanza sarà dedicata ai principi che regolano la materia – di per sé in costante evoluzione – ed allo sviluppo di uno spirito critico che prepari lo studente a comprendere e prevedere i possibili sviluppi futuri, sia normativi che giurisprudenziali.

Capacità di applicare conoscenze e comprensione: accanto all’approccio giuridico-ricostruttivo dell’assetto penalistico in materia di immigrazione sarà adottato anche un approccio spiccatamente casistico, in modo tale da stimolare lo studente alla comprensione della materia nella sua dimensione in action. Lo studio attraverso i casi ed il coinvolgimento diretto dello studente nell’analisi e nel commento degli stessi mira a sviluppare uno spirito critico che è indispensabile per comprendere e risolvere i problemi di applicazione del diritto penale ai fenomeni criminali connessi all’immigrazione.

Autonomia di giudizio: le lezioni e lo studio dei casi avranno una struttura spiccatamente interattiva, diretta a stimolare lo studente al ragionamento ed alla critica. L’esposizione delle nozioni più tecniche sarà intervallata dalla continua richiesta di riflessione sui principi implicati, penalistici e costituzionali, e sulle ragioni logiche e politiche, siano esse ideologiche o pragmatiche, sottostanti alle scelte normative e giurisprudenziali.

Abilità comunicative: il linguaggio tecnico-giuridico non solo intimamente connesso alla materia, ma anche di respiro più generale, sarà oggetto di costante attenzione durante le lezioni e soprattutto nelle fasi più interattive del corso, durante le quali lo studente sarà aiutato a guadagnare la proprietà espressiva necessaria per ottenere una capacità comunicativa riconoscibile, precisa ed efficace.

Capacità di apprendimento: il corso ha lo scopo primario di non limitare lo studente ad una conoscenza plastica del diritto positivo rilevante, ma di stimolare in esso la capacità di riadattare continuamente il proprio sapere ai frequenti mutamenti normativi e giurisprudenziali e di rielaborare le novità attraverso il confronto con i principi generali dell’ordinamento.

La didattica frontale prevede di affiancare all’esposizione dei principi generali e delle norme più rilevanti in materia anche un approccio spiccatamente casistico. Sia durante l’esposizione delle norme che durante lo studio dei casi gli studenti saranno costantemente coinvolti: nel primo caso, tramite la richiesta di riflessione sui principi di volta in volta implicati (di taglio non solo strettamente penalistico o giuridico) e sulle conseguenze da essi derivanti; nel secondo, attraverso la partecipazione attiva nell’analisi e nel commento delle soluzioni giurisprudenziali, anche attraverso l’invito a sviluppare proprie considerazioni e critiche o a prospettare soluzioni alternative.

Modalità di accertamento dei risultati: esame orale con voto finale.

Descrizione dei metodi di accertamento: l’esame è volto alla verifica della comprensione e della padronanza di principi, categorie, norme e questioni oggetto di approfondimento nell’ambito del corso.

L’esame orale si comporrà di almeno due domande su argomenti diversi del programma; ogni domanda prenderà avvio da un argomento generale e sarà poi progressivamente declinata con maggiore dettaglio. Per gli studenti frequentanti sarà possibile sostituire la prima domanda con l’esposizione di un caso a loro scelta tra quelli trattati durante il corso.

 

La valutazione delle risposte si baserà su tre parametri:

a) comprensione dei principi fondamentali che regolano la materia;

b) conoscenza degli istituti e delle nozioni di diritto positivo;

c) possesso del patrimonio lessicale proprio della disciplina, capacità di argomentare in chiave logico-giuridica e capacità comunicative.

 

Il voto positivo minimo per il superamento dell’esame (18/30) richiede che lo studente raggiunga in ciascuna domanda la sufficienza secondo i parametri a) e b) e che non sia gravemente insufficiente rispetto al livello c).

Il voto positivo massimo (30/30 ed eventuale attribuzione della lode) richiede che lo studente riporti un giudizio di eccellenza in tutte le domande e in relazione a tutti i parametri considerati.

Le valutazioni intermedie tra minimo e massimo sono graduate in base alla valutazione relativa a ciascuno dei parametri considerati.

Testi di riferimento:

 

  • L. Degl’Innocenti (a cura di), Stranieri irregolari e diritto penale, Giuffrè, Milano, III ed., 2013, limitatamente ai Capp. 2, 3 (esclusi §§ 89), 4 (esclusi §§ 2.2.3-8-9-10), 5 (escluso § 5), 7 (escluso § 2), 9 (esclusi §§ 12 e ss.) e 11.
  • F. Cancellaro, Dagli hotspot ai “porti chiusi”: quali rimedi per la libertà “sequestrata” alla frontiera?, in Sistema penale, 28 settembre 2020, disponibile al link: https://www.sistemapenale.it/it/articolo/cancellarohotspot-porti-chiusi-liberta-personale-rimedi

 

Casi:

DIRITTO PENALE DELL'IMMIGRAZIONE (IUS/17)