Luciano PONZIO

Luciano PONZIO

Professore II Fascia (Associato)

Settore Scientifico Disciplinare M-FIL/05: FILOSOFIA E TEORIA DEI LINGUAGGI.

Dipartimento di Studi Umanistici

Studium 2000 - edificio 5 - Via di Valesio - LECCE (LE)

Ufficio, Piano 2°

Telefono +39 0832 29 4957

 

Professore Associato dal 2024, Settore Scientifico Disciplinare "M-FIL/05 Filosofia e Teoria dei Linguaggi",  insegna Semiotica del Testo dal 2004 e Semiotica del Cinema dal 2017.

Visiting Professor nelle Università: UFMT - Universidade Federal de Mato Grosso (Brasile); UFSCar - Universidade Federal de São Carlos (Brasile); UnB - Universidade de Brasilia (Brasile); PUCS-Pontificia Universidade Católica do Rio Grande do Sul, Porto Alegre - RS (Brasile).

Nel 2017 è stato invitato dall’Ambasciata d’Italia a Brasilia (Brasile) per tenere 3 conferenze: la prima conferenza si è svolta nella "Sala Nervi" dell’Ambasciata d’Italia di Brasilia dove ha presentato il suo libro tradotto in portoghese “Visões do texto” (Pedro&João Editores, 2017; 2ª ed. 2022); la seconda conferenza, dal titolo "La Semiotica di Jakobson", si è tenuta nell'Auditório do Istituto de Química della UNB-Universidade de Brasìlia; nella terza conferenza ha presentato il suo libro tradotto in portoghese, “Visões do texto”, anche nella UFF-Universidade Federal Fluminense (Niterói - RJ), grazie anche alla collaborazione dell’Istituto Italiano di Cultura con sede a Rio de Janeiro. Le 3 conferenze sono state menzionate nel volume “Vivere all’italiana. Un anno di promozione integrata dell’Italia nel mondo. 2017” (Gangemi Editore International, 2018, 1412 pp.), numero annuale pubblicato sul sito del Ministero degli Affari Esteri (Vedi, in riferimento al Brasile, sezione “Lingua, Letteratura, Editoria”, pag. 193).

 

Collabora e ha collaborato con le seguenti riviste e collane nazionali e internazionali: Athanor. Semiotica, Filosofia, Arte, Letteratura (Meltemi, Roma - Mimesis, Milano); Corposcritto (Edizioni dal Sud, Bari); Semiotica (Mouton de Gruyter, Berlin - New York); Cybernetics & Human Knowing  (Copenhagen); Il segno e i suoi Maestri (Lecce, Pensa, MultiMedia); PLAT. Quaderni di Pratiche Linguistiche e Analisi di Testi (Pensa MultiMedia, Lecce); Almanacco Odradek (Edizioni Odradek, Roma); Symbolon (Siena/Lecce); Reflections on Signs and Language (Peter Lang, Berna); Lingue e Linguaggi (Università del Salento, Lecce); Riflessioni (Edizioni dal Sud, Bari); Revista Diálogos-RevDia (UFMT-Universidade Federal de Mato Grosso Cuiabá, Brasile); Educação em Foco (UFJF-Universidade Federal de Juiz de Fora, Brasile); Olhares & Trilhas (EDUFU, Editora da Universidade Federal de Uberlândia, Brasile); Polifonia (Universidade Federal de Mato Grosso, Cuiabá); RUS - Revista de Literatura e Cultura Russa (Universidade de São Paulo); Nel segno (Edizioni Laterza, Bari); Alfa-Revista de Linguística (Universidade Estadual Paulista "Júlio de Mesquita Filho", São Paulo – SP, Brasile), Letrônica (PUCRS-Católica Universidade do Rio Grande do Sul, Porto Alegre, Brasile).

 

Area di competenza:

Ph.D “Scienze letterarie, filologiche, linguistiche e glottodidattiche”, Professore Associato, SSD M-FIL/05 "Filosofia e Teoria dei Linguaggi". Abilitato alle funzioni di Professore Associato dal 2012 e dal 2016, ASN 11/C4 "Estetica e Filosofia dei Linguaggi". Ricercatore universitario da gennaio 2004 a febbraio 2024; Ha insegnato “Semiotica” per i Corsi di Lauree Specialistiche 42/s e 43/s (nel 2004-2005);  “Semiotica del testo” per il Corso di Laurea in Lingue e Letterature Euromediterranee (“Semiotica” nel 2005-2006, poi “Semiotica del testo”  fino al 2009-2010); “Semiotica del testo” per il Corso di Laurea in Scienza e Tecnica della Mediazione Linguistica (dal 2009-2010 ad oggi); “Semiotica del testo” per il Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione (“Semiotica” dal 2009-2010, poi “Semiotica del testo” dal 2018-2019 ad oggi); “Semiotica del testo” per il  Corso di Laurea in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo - DAMS (dal 2022-2023 ad oggi);  “Semiotica del cinema” per il Corso di Laurea magistrale in Traduzione Tecnico-Scientifica e Interpretariato (dal 2017-2018 ad oggi);

 

Membro del Dottorato di Ricerca "FILOSOFIA: FORME E STORIA DEI SAPERI FILOSOFICI / PHILOSOPHIE: FORMES ET HISTOIRE DES SAVOIRS PHILOSOPHIQUES / PHILOSOPHIE: FORMEN UND GESCHICHTE DES PHILOSOPHISCHEN WISSENS" (Anno accademico di inizio: 2022/2023 - Ciclo: 38)

Membro del Dottorato di Ricerca "FILOSOFIA: FORME E STORIA DEI SAPERI FILOSOFICI / PHILOSOPHIE: FORMES ET HISTOIRE DES SAVOIRS PHILOSOPHIQUES / PHILOSOPHIE: FORMEN UND GESCHICHTE DES PHILOSOPHISCHEN WISSENS" (Anno accademico di inizio: 2023/2024 - Ciclo: 39)

 

Dal 2020 -  Membro della “Commissione Altre Attività Formative” per i corsi di laurea triennale e magistrale, “Scienza e tecnica della mediazione linguistica” e “Traduzione Tecnico-Scientifica e Interpretariato” - Università del Salento, Lecce.

Dal 2021 - Membro della “Commissione Ricerca”, incarico assegnato dal Consiglio di Dipartimento di Studi Umanistici - Università del Salento, Lecce.

Dal 2022 – Come rappresentante RUTI, è componente della "Commissione Organico RTD-B" – area disciplinare Filosofia, incarico assegnato dal Consiglio di Dipartimento di Studi Umanistici - Università del Salento, Lecce.

Dal 2022 - Presidente di commissione dell’esame per l’insegnamento di “Estetica” per il corso di laurea in Scienze della Comunicazione.

Dal 2023 (dic) - Presidente di commissione dell’esame per l’insegnamento di “Semiotica” per il corso di laurea in DAMS.

Dal 2023 (dic) - Presidente di commissione dell’esame per l’insegnamento di “Teoria dei segni e del linguaggio” per il corso di laurea in Scienze Filosofiche.

 

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- Dal 2019 - Tutor didattico "progetti formativi di orientamento - tirocini in convenzione”

Dipartimento di Studi Umanistici - Università del Salento - Lecce - CdL STML e LM94

"Progetti formativi di orientamento - tirocini in convenzione"

 

1. "Avvio attività di tirocinio"

Prima di sottoscrivere l'avvio del tirocinio a mia firma, in qualità di tutor didattico "progetti formativi di orientamento - tirocini in convenzione", lo/a studente/essa interessato/a, unitamente alla ditta ospitante, devono firmare e compilare tutta la documentazione attenendosi rigorosamente alle indicazioni del dott. Luca Nolasco. 

La documentazione in formato PDF, debitamente compilata e firmata in tutte le sue parti, dovrà pervenire almeno 5 giorni prima della data di inizio del tirocinio all'indirizzo luciano.ponzio@unisalento.it (con copia al dott. Nolasco), il GIOVEDÌ, dalle 9 alle 12, indicando come oggetto della mail: AVVIO TIROCINIO_NOME E COGNOME_ NUMERO DI MATRICOLA.

(Per la modulistica da compilare e altre informazioni di segreteria chiedere al dott. Nolasco).

 

2. “Riconoscimento CFU per attività di tirocinio”

La richiesta finalizzata ad ottenere il rilascio del certificato di riconoscimento dei CFU, relativo all’attività di tirocinio svolta, dovrà essere inviata, non oltre 15 giorni rispetto alla data di fine tirocinio, all'indirizzo istituzionale: luciano.ponzio@unisalento.it (con copia al dott. Nolasco), il GIOVEDÌ, dalle 9 alle 12. Gli interessati devono allegare alla richiesta tutta la documentazione necessaria in formato PDF (progetto formativo e registro compilati e firmati), indicando come oggetto della mail: RICONOSCIMENTO CFU TIROCINIO_NOME E COGNOME_ NUMERO DI MATRICOLA. 
 

Per i TIROCINI NON CONVENZIONATI, consultare il REGOLAMENTO e rivolgersi esclusivamente alla "Commissione Altre Attività Formative", coordinata dalla prof.ssa Pagani:

https://www.letterelinguebbcc.unisalento.it/758?articolo=7

Orario di ricevimento

Ogni mercoledì su appuntamento dalle 16 alle 17 da remoto (in particolare per gli studenti laureandi) o, in presenza, lunedì e martedì, subito dopo gli orari di lezione (I semestre), presso l'aula SP9 (Ed. Sperimentale 1), alle 16. 

Ricevimento da remoto su TEAMS, codice: rxq1sgv.

Gli studenti interessati sono invitati a prenotarsi preventivamente via email: luciano.ponzio@unisalento.it e a leggere gli avvisi nella sezione "Notizie".

Recapiti aggiuntivi

Indirizzo: Studium 2000, Edificio 5, Via di Valesio, angolo V.le San Nicola, cassetta postale N. 100 (piano terra), 73100 Lecce (LE) Italia. Studio: II Piano, Stanza N. 14.

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Curriculum Vitae

SITUAZIONE PROFESSIONALE ATTUALE

Professore Associato dal 2024. Come ricercatore confermato RTI è in servizio dal 1 gennaio 2004, insegna “Semiotica del Testo” e di “Semiotica del Cinema”, settore scientifico-disciplinare di appartenenza M-FIL/05 – “Filosofia e Teoria dei Linguaggi”, nel Dipartimento di Studi Umanistici della Facoltà di Lettere e Filosofia, Lingue e Beni Culturali (ex. Facoltà di Lingue e Letterature Straniere), Università del Salento-Lecce.

Ha ottenuto all’unanimità due Abilitazioni Scientifiche Nazionali, nella tornata 2012 e nella tornata 2016, per la Seconda Fascia di Professore Associato nel Settore Concorsuale “11/C4 - Estetica e Filosofia dei Linguaggi”.

Visiting Professor nelle Università: UFMT - Universidade Federal de Mato Grosso (Brasile); UFSCar - Universidade Federal de São Carlos (Brasile); UnB - Universidade de Brasilia (Brasile); PUCS-Pontificia Universidade Católica do Rio Grande do Sul, Porto Alegre - RS (Brasile).

Nel 2017 è stato invitato dall’Ambasciata d’Italia a Brasilia (Brasile) per tenere 3 conferenze: la prima conferenza si è svolta nella "Sala Nervi" dell’Ambasciata d’Italia di Brasilia dove ha presentando il suo libro in portoghese “Visões do texto” (Pedro&João Editores, 2017; 2ª ed. 2022); la seconda conferenza, dal titolo "La Semiotica di Jakobson", si è tenuta nell'Auditório do Istituto de Química della UNB-Universidade de Brasìlia; nella terza conferenza  ha presentato il suo libro in portoghese, “Visões do texto”, anche nella UFF-Universidade Federal Fluminense (Niterói - RJ), grazie anche alla collaborazione dell’Istituto Italiano di Cultura con sede a Rio de Janeiro. Le 3 conferenze sono state menzionate nel volume “Vivere all’italiana. Un anno di promozione integrata dell’Italia nel mondo. 2017” (Gangemi Editore International, 2018, 1412 pp.), numero annuale pubblicato sul sito del Ministero degli Affari Esteri (Vedi, in riferimento al Brasile, sezione “Lingua, Letteratura, Editoria”, pag. 193).

Membro del Dottorato di Ricerca "FILOSOFIA: FORME E STORIA DEI SAPERI FILOSOFICI / PHILOSOPHIE: FORMES ET HISTOIRE DES SAVOIRS PHILOSOPHIQUES / PHILOSOPHIE: FORMEN UND GESCHICHTE DES PHILOSOPHISCHEN WISSENS" (Anno accademico di inizio: 2022/2023 - Ciclo: 38)

Membro del Dottorato di Ricerca "FILOSOFIA: FORME E STORIA DEI SAPERI FILOSOFICI / PHILOSOPHIE: FORMES ET HISTOIRE DES SAVOIRS PHILOSOPHIQUES / PHILOSOPHIE: FORMEN UND GESCHICHTE DES PHILOSOPHISCHEN WISSENS" (Anno accademico di inizio: 2023/2024 - Ciclo: 39)

Collabora e ha collaborato con le seguenti riviste e collane: Athanor. Semiotica, Filosofia, Arte, Letteratura (Meltemi, Roma - Mimesis, Milano), Corposcritto (Edizioni dal Sud, Bari), Semiotica (Mouton de Gruyter, Berlin - New York), Cybernetics & Human Knowing  (Copenhagen), Il segno e i suoi Maestri (Lecce, Pensa, MultiMedia), Nel Segno (Laterza, Bari),  PLAT. Quaderni di Pratiche Linguistiche e Analisi di Testi (Pensa MultiMedia, Lecce), Almanacco Odradek (Edizioni Odradek, Roma), Symbolon (Siena/Lecce), Reflections on Signs and Language (Peter Lang, Berna), Lingue e Linguaggi (Università del Salento, Lecce), Riflessioni (Edizioni dal Sud, Bari), Revista Diálogos-RevDia (UFMT-Universidade Federal de Mato Grosso Cuiabá, Brasile), Educação em Foco (UFJF-Universidade Federal de Juiz de Fora, Brasile), Olhares & Trilhas (EDUFU, Editora da Universidade Federal de Uberlândia, Brasile), Polifonia (Universidade Federal de Mato Grosso, Cuiabá, Brasile), RUS-Revista de Literatura e Cultura Russa (Universidade de São Paulo, Brasile), Alfa: Revista de Linguística, publicação financiada pela Pró-Reitoria de Pesquisa da UNESP – Universidade Estadual Paulista “Júlio de Mesquita Filho” (São Paulo, Brasile), Letrônica, Periodico Cientifico, Pontificia Universidade Católica do Rio Grande do Sul – PUCRS (Porto Alegre, Brasile).

 

STUDI E TITOLI PROFESSIONALI

2000 - Laurea (4 anni) cum laude in “Lingua e letteratura russa, Facoltà di Lingue e Letterature Straniere”, Università di Bari (titolo: Icona e raffigurazione. Bachtin, Malevič, Chagall).

2002-2004 – Collabora alla collana Corposcritto per l’Edizioni dal Sud, Bari.

2003 - Diploma di “Maestro d’Arte in Pittura” (4 anni) cum laude, Accademia di Belle Arti di Bologna (titolo: Raffigurazione pittorica come fenomenologia critica del 'mondo degli oggetti'. L’opera di Kazimir Malevič).

2004 giugno - Phd (3 anni) in “Scienze letterarie, filologiche, linguistiche e glottodidattiche” (XVI ciclo), Università del Salento-Lecce (titolo: La scrittura multiforme. La specificità del testo artistico nella ricerca teorica e pittorica di Kazimir Malevič).

2004 - Vincitore di un posto di ricercatore per il Settore Scientifico disciplinare M-FIL/05 denominato “Filosofia e Teoria dei Linguaggi” concorso n. 11 della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università degli Studi di Lecce bandito con decreto rettorale n. 2410 del 7/10/2002. Chiamata come ricercatore presso la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università del Salento-Lecce e presa di servizio dal 1 gennaio 2004.

2006 gennaio-dicembre - Responsabile del progetto di ricerca annuale intitolato “I testi artistici nella scrittura della raffigurazione”, finanziato con i fondi di Ateneo 2006 dell’Università del Salento - Lecce.

2007 gennaio–dicembre - Responsabile del progetto di ricerca annuale intitolato “Il linguaggio della visione. Configurazioni della scrittura iconica”, finanziato con i fondi di Ateneo 2007 dell’Università del Salento - Lecce.

2007 - Titolare dell’insegnamento di “Percezione e comunicazione visive”, corsi abilitanti SSIS (Lecce, 20 novembre - 20 dicembre 2007).

2007 - Conferma in ruolo di Ricercatore nella “Facoltà di Lettere e Filosofia, Lingue e Beni Culturali” dell’Università del Salento-Lecce.

2007 al 2013 - Componente del collegio di dottorato di ricerca in “Studi Linguistici, Storico-Letterari e Interculturali” dell’Università del Salento - Lecce.

2008 gennaio-dicembre - Responsabile del progetto di ricerca annuale intitolato “Icona, artesto e scrittura”, finanziato con i fondi di Ateneo 2008 dell’Università del Salento - Lecce.

2008-2009 - Membro del comitato redazionale della rivista del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università del Salento-Lecce, Lingue e Linguaggi, di cui è autore anche della copertina.

2009 gennaio-dicembre - Responsabile del progetto di ricerca annuale intitolato “L’artesto: configurazioni della scrittura iconica”, finanziato con i fondi di Ateneo 2009 dell’Università del Salento - Lecce.

2009 – Collabora alla collana I segni e i suoi Maestri per la casa editrice Pensa Multimedia, Lecce.

2010 gennaio-dicembre - Responsabile del progetto di ricerca annuale intitolato “L’artesto come paradigma della semiotica dell'interpretazione”, finanziato con i fondi di Ateneo 2010 dell’Università del Salento - Lecce.

2011 gennaio-dicembre - Responsabile del progetto di ricerca annuale intitolato “La scrittura dell’artesto”, finanziato con i fondi di Ateneo 2011 dell’Università del Salento - Lecce.

2012 gennaio-dicembre - Responsabile del progetto di ricerca annuale intitolato “Il dire nella scrittura”, finanziato con i fondi di Ateneo 2012 dell’Università del Salento - Lecce.

2012 - Collabora alla collana PLAT. Quaderni di Pratiche Linguistiche e Analisi di Testi per la casa editrice Pensa Multimedia, Lecce.

2012, 23 marzo - Fa parte del gruppo di ricerca “Relendo Bakhtin – REBAK”, coordinato dal Prof.ssa Simone de Jesus Padilha dell’Universidade Federal de Mato Grosso, UFMT, – Cuiabá (Brasile).

2012, 23 marzo - Collabora col gruppo di ricerca coordinato dalla prof.ssa Luciane de Paula (Presidente do GED - Grupo de Estudos discursivos), sull’opera di Bachtin che ha dato esito al volume “Círculo de Bakhtin, pensamento interacional”, série Bakhtin inclassificável, vol. 3, p. 327-346, Campinas: Mercato de Letras (2013).

2013 - Membro dell’Associazione Culturale “Teatro di Ateneo”, con sede a Lecce, Via Vecchia Frigole, 46, presso “Teatro Asfalto”.

2013, 15 settembre - collabora con il gruppo di ricerca “GEBAKH, Grupo de Estudos Bakhtinianos”, coordinato dal Prof. Dr. Luciano Novaes Vidon, del programma post-laurea in “Linguistica”, della UFES - Universidade Federal do Espirito Santo, Vitoria-ES (Brasile).

2013 - Ottiene all’unanimità l’“Abilitazione Scientifica Nazionale”, tornata 2012, per la “Seconda Fascia di Professore Associato” nel settore concorsuale 11/C4 – “Estetica e Filosofia dei Linguaggi”.

2014 - Collabora con il gruppo di ricerca “Grupo de Pesquisa de Literatura e Cultura”, del programma post-laurea in “Letteratura” della UNB - Universidade di Brasilia, coordinato dal prof. Dr. João Vianney Cavalcanti Nuto. La collaborazione con il gruppo di ricerca coordinato dal prof. Dr. João Vianney Cavalcanti Nuto ha anche reso possibile la presentazione del libro tradotto in portoghese, Visões do Texto (Pedro&João, São Carlos - SP, 2017) di Luciano Ponzio nell’Ambasciata d’Italia a Brasilia “Sala Nervi” (13 novembre 2017).

2014-2015 - Ha fatto parte del gruppo di ricerca sul rapporto fra scuola e territorio organizzato per la Scuola secondaria di I grado “Dante Alighieri” di Modugno (BA) (progetto “Educazione alla cittadinanza cre(a)ttiva. Alla scoperta del territorio”), che ha dato esito al volume Modugno. Alla scoperta del territorio, in cui è pubblicato un suo saggio (pp. 15-19), Laterza, Bari, 2015, ISBN: 978-88-66-741-244.

2015 - Collabora con il gruppo di ricerca “Atos - Grupo de Estudos Bakhtinianos” coordinato dalla prof.ssa Dr. Marisol Barenco de Mello, Faculdade de Educação, UFF - Universidade Federal Fluminense, Niterói-RJ (Brasile), il cui risultato è la pubblicazione della rivista RevistAleph, “Bakhtin em pesquisa: o III Encontro de Estudos Bakhtinianos”, Brasile, anno XIII, maggio 2016, n. 25; sono di Luciano Ponzio le pagine 253-259 del paragrafo intitolato “Le relazioni del testo a partire dai margini”, ISSN 1807-6211.

2015 - Fa parte del gruppo di ricerca “GRUBAKH, Grupo de Estudos Bakhtinianos”, associato al gruppo “GEPEC, Grupo de Estudos de Pesquisas em Educação Continuada” della Faculdade de Educação, Universidade Estadual de Campinas, UNICAMP, coordinato dal prof. Dr. Guilherme do Val Toledo Prado.

2015 - Ha costituito e coordina in Brasile il gruppo di ricerca “Agape: nascemos para escrever” con la collaborazione di professori della UFMT - Universidade Federal de Mato Grosso, con l’obiettivo di approfondire le letture di Michail Bachtin e il suo circolo.

2015 - Membro del comitato scientifico della Revista Diálogos (RevDia), Universidade Federal de Mato Grosso (Brasile).

2016 - Membro del comitato redazionale della rivista del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università del Salento-Lecce, Lingue e Linguaggi, di cui è autore anche della copertina.

2016 - “Member of editorial board” della collana Reflections on Signs and Language, edita da Peter Lang Academic Publisher (Berna).

2017 - Assume la direzione della collana “Riflessioni” Edizioni dal Sud, Bari.

2018 - Ha ricevuto il contributo per l’attività di base della ricerca (fondi FFABR 2017).

2018 – Per la seconda volta ha ottenuto all’unanimità l’Abilitazione Scientifica Nazionale, tornata 2016, per la Seconda Fascia di Professore Associato nel settore concorsuale 11/C4 - Estetica e Filosofia dei Linguaggi (valido dal 06/08/2018 al 06/08/2024).

2019 - Membro del comitato scientifico della rivista Educação em Foco, organo ufficiale della Facultade de Educação da Universidade Federal de Juiz de Fora - UFJF (Brasile).

2019 -  Membro del comitato scientifico della Revista Olhares & Trilhas (ISSN 1983-3857, Qualis B1), periódico EDUFU (Editora da Universidade Federal de Uberlândia, Basile).

2019  (da novembre 2019) – Assume il compito di tutor didattico dei “progetti formativi di orientamento – tirocini in convenzione”, incarico assegnato con delega del Consiglio Didattico per i corsi di laurea triennale e magistrale, “Scienza e tecnica della mediazione linguistica” e “Traduzione Tecnico-Scientifica e Interpretariato” (Università del Salento, Lecce).

2019, 24 novembre -  In qualità di professore e ricercatore è membro del “Grupo de Estudos Discursivos - GED” della Universidade Estadual Paulista - UNESP, coordinato dalla Prof.ssa Luciane de Paula.

2020 aprile -  Membro della “Commissione tirocini e altre attività” per i corsi di laurea triennale e magistrale, “Scienza e tecnica della mediazione linguistica” e “Traduzione Tecnico-Scientifica e Interpretariato” (Università del Salento, Lecce).

2020 -  Membro del comitato scientifico della rivista Polifonia (Periódico Científico articulado ao Programa de Pós-graduação em Estudos de Linguagem - Universidade Federal de Mato Grosso - Cuiabá, Instituto de Linguagens).

2020 - Assume il ruolo di membro del comitato scientifico e editoriale della rivista brasiliana "Alfa-Revista de Linguística" (ISNN:1981-5794), pubblicazione finanziata da UNESP - Universidade Estadual Paulista "Júlio de Mesquita Filho", São Paulo (SP).

2020 - Membro del comitato scientifico della rivista RUS - Revista de Literatura e Cultura Russa, ISSN: 2317-4765. Programa de Pós-Graduação em Literatura e Cultura Russa - Departemento de Letras Orientais - Facultade de Filosofia, Letras e Ciências Humanas - Universidade de São Paulo - SP (Brasile).

2020 - Membro del comitato scientifico della collana “Athanor, Semiotica Filosofia, Arte, Letteratura”, Mimesis, Milano.

2020 - Membro del comitato scientifico della Collana “Il segno e i suoi maestri” Studi linguistici e semiotici, Lecce, Pensa MultiMedia.

2020 - Membro del comitato scientifico della collana PLAT. Quaderni di Pratiche Linguistiche e Analisi di Testi per la casa editrice Pensa Multimedia, Lecce.

2020 - Ha costituito e coordina in Brasile il gruppo di ricerca “Futuro do remoto. Encontros de escuta e trocas de estudos” con la collaborazione della prof.ssa Dr. Marisol Barenco de Mello, Faculdade de Educação, UFF - Universidade Federal Fluminense, Niterói-RJ (Brasile) e del prof. Dr. João Vianney Cavalcanti Nuto. UNB - Universidade de Brasilia (Brasile).

2021 - Membro della “Commissione Ricerca”, incarico assegnato dal Consiglio di Dipartimento di Studi Umanistici - Università del Salento, Lecce.

2022 (marzo) – Come rappresentante RTI, è componente della Commissione Organico RTD-B – area disciplinare Filosofia, incarico assegnato dal Consiglio di Dipartimento di Studi Umanistici - Università del Salento, Lecce.

2022 - Su invito dell'editore Giuseppe Laterza, assume, con particolare riferimento alla sezione Filosofia del Linguaggio e Semiotica, il ruolo di membro del comitato scientifico della Casa Editrice "Edizioni Giuseppe Laterza", con sede legale a Bari.

2022 – Nomina in qualità di Presidente della Commissione d’esame per l’insegnamento di “Estetica” per il Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione.

2022 - Membro del Dottorato di Ricerca "FILOSOFIA: FORME E STORIA DEI SAPERI FILOSOFICI / PHILOSOPHIE: FORMES ET HISTOIRE DES SAVOIRS PHILOSOPHIQUES / PHILOSOPHIE: FORMEN UND GESCHICHTE DES PHILOSOPHISCHEN WISSENS" (Anno accademico di inizio: 2022/2023 - Ciclo: 38).

2023 - “Colaborador estrangeiro” del gruppo di ricerca GEDISC - Grupo de Estudos Discursivos sobre o Círculo de Bakhtin, da Universidade Federal de Lavras, Brasile, coordinato dal prof. dr. Marco Antonio Villarta-Neder.

Membro del Dottorato di Ricerca "FILOSOFIA: FORME E STORIA DEI SAPERI FILOSOFICI / PHILOSOPHIE: FORMES ET HISTOIRE DES SAVOIRS PHILOSOPHIQUES / PHILOSOPHIE: FORMEN UND GESCHICHTE DES PHILOSOPHISCHEN WISSENS" (Anno accademico di inizio: 2023/2024 - Ciclo: 39).

2023, 1 maggio - Assume il ruolo di membro del comitato editoriale della rivista brasiliana Letrônica (e-ISSN: 1984-4301), Periodico Cientifico, vincolata al programma post-laurea in Letras della Pontificia Universidade Católica do Rio Grande do Sul – PUCRS, Brasile.

2023, 11 giugno - Assume il ruolo di “Pesquisador” del gruppo di ricerca Grupo de Estudos no Campo Discursivo da Universidade Federal de Santa Catarina, coordinato dal prof. dr. Atilio Butturi Junior.

 

ATTIVITÀ DIDATTICA UNIVERSITARIA

Dal 2004 ad oggi è docente incaricato nell’Università degli Studi del Salento-Lecce nei seguenti anni accademici e degli insegnamenti:

A.A. 2004-2005, docente incaricato dell’insegnamento di “Semiotica” per i Corsi di Lauree Specialistiche 42/s e 43/s.

A.A. 2005-2006, docente incaricato dell’insegnamento di “Semiotica” per il Corso di Laurea triennale in Lingue e Letterature Euromediterranee.

A.A. 2006-2007, docente incaricato dell’insegnamento di “Semiotica del Testo” per il Corso di Laurea triennale in Lingue e Letterature Euromediterranee.

A.A. 2007-2008, docente incaricato dell’insegnamento di “Semiotica del Testo” per il Corso di Laurea triennale in Lingue e Letterature Euromediterranee.

A.A. 2008-2009, docente incaricato dell’insegnamento di “Semiotica del Testo” per il Corso di Laurea triennale in Lingue e Letterature Euromediterranee.

A.A. 2009-2010, docente incaricato dell’insegnamento di “Semiotica del Testo” per il Corso di Laurea triennale in Lingue e Letterature Euromediterranee;

A.A. 2009-2010, docente incaricato dell’insegnamento di “Semiotica del Testo” per il Corso di Laurea triennale in Scienza e Tecnica della Mediazione Linguistica

A.A. 2009-2010, docente incaricato dell’insegnamento di “Semiotica” (per mutuazione) per il Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione, Facoltà di Lettere e Filosofia.

A.A. 2010-2011, docente incaricato dell’insegnamento di “Semiotica del Testo” per il Corso di Laurea triennale in Scienza e Tecnica della Mediazione Linguistica.

A.A. 2011-2012, docente incaricato dell’insegnamento di “Semiotica del Testo” per il Corso di Laurea triennale in Scienza e Tecnica della Mediazione Linguistica.

A.A. 2012-2013, docente incaricato dell’insegnamento di “Semiotica del Testo” per il Corso di Laurea triennale in Scienza e Tecnica della Mediazione Linguistica.

A.A. 2013-2014, docente incaricato dell’insegnamento di “Semiotica del Testo” per il Corso di Laurea triennale in Scienza e Tecnica della Mediazione Linguistica.

A.A. 2014-2015, docente incaricato dell’insegnamento di “Semiotica del Testo” per il Corso di Laurea triennale in Scienza e Tecnica della Mediazione Linguistica.

A.A. 2015-2016, docente incaricato dell’insegnamento di “Semiotica del Testo” per il Corso di Laurea triennale in Scienza e Tecnica della Mediazione Linguistica.

A.A. 2016-2017, docente incaricato dell’insegnamento di “Semiotica del Testo” per il Corso di Laurea triennale in Scienza e Tecnica della Mediazione Linguistica.

A.A. 2017-2018, docente incaricato dell’insegnamento di “Semiotica del Testo” per il Corso di Laurea triennale in Scienza e Tecnica della Mediazione Linguistica.

A.A. 2017-2018, docente incaricato dell’insegnamento di “Semiotica del Cinema” per il Corso di Laurea Magistrale in Traduzione Tecnico-Scientifica e Interpretariato, Facoltà di Lettere e Filosofia, Facoltà di Lettere, Filosofia, lingue e Beni Culturali.

A.A. 2018-2019, docente incaricato dell’insegnamento di “Semiotica del Testo” per il Corso di Laurea triennale in Scienza e Tecnica della Mediazione Linguistica, Facoltà di Lettere e Filosofia, Facoltà di Lettere, Filosofia, lingue e Beni Culturali.

A.A. 2018-2019, docente incaricato dell’insegnamento di “Semiotica del testo” (per mutuazione) per il Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione, Facoltà di Lettere e Filosofia, Facoltà di Lettere, Filosofia, lingue e Beni Culturali.

A.A. 2018-2019, docente incaricato dell’insegnamento di “Semiotica del Cinema” per il Corso di Laurea Magistrale in Traduzione Tecnico-Scientifica e Interpretariato, Facoltà di Lettere, Filosofia, Lingue e Beni Culturali.

A.A. 2018-2019, 11 ottobre e 15 novembre, su invito, intervenendo sui temi inerenti alla Semiotica del cinema, tiene una lezione dal titolo “Dalla semiologia del cinema alla semiotica del cinema: Barthes, Metz, Pasolini, Garroni, Eco”, all’interno del ciclo di lezioni di “Semiotica” per il corso di laurea “Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo - DAMS”, A.A. 2018-2019, nell’Università del Salento di Lecce.

A.A. 2019-2020, docente incaricato dell’insegnamento di “Semiotica del Testo” per il Corso di Laurea triennale in Scienza e Tecnica della Mediazione Linguistica, Dipartimento di Studi Umanistici.

A.A. 2019-2020, docente incaricato dell’insegnamento di “Semiotica del testo” (per mutuazione) per il Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione, Dipartimento di Studi Umanistici.

A.A. 2019-2020, docente incaricato dell’insegnamento di “Semiotica del Cinema” per il Corso di Laurea Magistrale in Traduzione Tecnico-Scientifica e Interpretariato, Dipartimento di Studi Umanistici.

A.A. 2020-2021, docente incaricato dell’insegnamento di “Semiotica del Testo” per il Corso di Laurea triennale in Scienza e Tecnica della Mediazione Linguistica, Dipartimento di Studi Umanistici.

A.A. 2020-2021, docente incaricato dell’insegnamento di “Semiotica del testo” (per mutuazione) per il Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione, Dipartimento di Studi Umanistici.

A.A. 2020-2021, docente incaricato dell’insegnamento di “Semiotica del Cinema” per il Corso di Laurea Magistrale in Traduzione Tecnico-Scientifica e Interpretariato, Dipartimento di Studi Umanistici.

A.A. 2020-2021, 25 novembre e 2 dicembre, su invito, intervenendo sui temi inerenti alla Semiotica del cinema, tiene una lezione sul libro di Jurij Lotman Semiotica del cinema e lineamenti di cine-estetica (tr. it. dal russo e presentazione di Luciano Ponzio, Mimesis, Milano, 2020), all’interno del ciclo di lezioni di “Semiotica” per il corso di laurea “Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo - DAMS” , A.A. 2020-2021, nell’Università del Salento di Lecce.

A.A. 2021-2022, docente incaricato dell’insegnamento di “Semiotica del Testo” per il Corso di Laurea triennale in Scienza e Tecnica della Mediazione Linguistica, Facoltà di Lettere, Filosofia, Lingue e Beni Culturali.

A.A. 2021-2022, docente incaricato dell’insegnamento di “Semiotica del testo” (per mutuazione) per il Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione, Dipartimento di Studi Umanistici.

A.A. 2021-2022, docente incaricato dell’insegnamento di “Semiotica del Cinema” per il Corso di Laurea Magistrale in Traduzione Tecnico-Scientifica e Interpretariato, Dipartimento di Studi Umanistici.

A.A. 2021-2022, 24 novembre e 1 dicembre, su invito, intervenendo sui temi inerenti alla Semiotica del cinema, tiene una lezione sul libro di Jurij Lotman Semiotica del cinema e lineamenti di cine-estetica (tr. it. dal russo e presentazione di Luciano Ponzio, Mimesis, Milano, 2020), all’interno del ciclo di lezioni di “Semiotica” per il corso di laurea “Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo - DAMS” , A.A. 2021-2022, nell’Università del Salento di Lecce.

A.A. 2022-2023, docente incaricato dell’insegnamento di “Semiotica del Testo” per il Corso di Laurea triennale in Scienza e Tecnica della Mediazione Linguistica, Dipartimento di Studi Umanistici.

A.A. 2022-2023, docente incaricato dell’insegnamento di “Semiotica del testo” (per mutuazione) per il Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione, Dipartimento di Studi Umanistici.

A.A. 2022-2023, docente incaricato dell’insegnamento di “Semiotica del Cinema” per il Corso di Laurea Magistrale in Traduzione Tecnico-Scientifica e Interpretariato, Dipartimento di Studi Umanistici.

A.A. 2022-2023, docente incaricato dell’insegnamento di “Semiotica del testo” (per mutuazione) per il corso di laurea in “Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo - DAMS”, Dipartimento di Beni Culturali.

A.A. 2023-2024, docente incaricato dell’insegnamento di “Semiotica del Testo” per il Corso di Laurea triennale in Scienza e Tecnica della Mediazione Linguistica, Dipartimento di Studi Umanistici.

A.A. 2023-2024, docente incaricato dell’insegnamento di “Semiotica del testo” (per mutuazione) per il Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione, Dipartimento di Studi Umanistici.

A.A. 2023-2024, docente incaricato dell’insegnamento di “Semiotica del testo” (per mutuazione) per il corso di laurea in “Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo - DAMS”, Dipartimento di Beni Culturali.

A.A. 2023-2024, docente incaricato dell’insegnamento di “Semiotica del Cinema” per il Corso di Laurea Magistrale in Traduzione Tecnico-Scientifica e Interpretariato, Dipartimento di Studi Umanistici.

A.A. 2023-2024, docente incaricato dell’insegnamento di “Semiotica del Cinema e degli audiovisivi” (per mutuazione) per il Corso di Laurea Magistrale in Comunicazione, media digitali, giornalismo, Dipartimento di Studi Umanistici.

Didattica

A.A. 2023/2024

SEMIOTICA DEL CINEMA

Corso di laurea TRADUZIONE TECNICO-SCIENTIFICA E INTERPRETARIATO

Tipo corso di studio Laurea Magistrale

Lingua ITALIANO

Crediti 8.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 48.0

Anno accademico di erogazione 2023/2024

Per immatricolati nel 2022/2023

Anno di corso 2

Struttura DIPARTIMENTO DI STUDI UMANISTICI

Percorso PERCORSO UNISALENTO

SEMIOTICA DEL CINEMA E DEGLI AUDIOVISIVI

Corso di laurea COMUNICAZIONE, MEDIA DIGITALI, GIORNALISMO

Tipo corso di studio Laurea Magistrale

Lingua ITALIANO

Crediti 6.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 36.0

Anno accademico di erogazione 2023/2024

Per immatricolati nel 2023/2024

Anno di corso 1

Struttura DIPARTIMENTO DI STUDI UMANISTICI

Percorso GENERALE

SEMIOTICA DEL TESTO

Corso di laurea DISCIPLINE DELLE ARTI, DELLA MUSICA E DELLO SPETTACOLO (DAMS)

Tipo corso di studio Laurea

Lingua ITALIANO

Crediti 9.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 54.0

Anno accademico di erogazione 2023/2024

Per immatricolati nel 2022/2023

Anno di corso 2

Struttura DIPARTIMENTO DI BENI CULTURALI

Percorso PERCORSI COMUNE/GENERICO

SEMIOTICA DEL TESTO

Corso di laurea SCIENZA E TECNICA DELLA MEDIAZIONE LINGUISTICA

Tipo corso di studio Laurea

Lingua ITALIANO

Crediti 9.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 54.0

Anno accademico di erogazione 2023/2024

Per immatricolati nel 2023/2024

Anno di corso 1

Struttura DIPARTIMENTO DI STUDI UMANISTICI

Percorso PERCORSO STANDARD

SEMIOTICA DEL TESTO

Corso di laurea SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE

Tipo corso di studio Laurea

Lingua ITALIANO

Crediti 6.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 30.0

Anno accademico di erogazione 2023/2024

Per immatricolati nel 2022/2023

Anno di corso 2

Struttura DIPARTIMENTO DI STUDI UMANISTICI

Percorso PERCORSO COMUNE

A.A. 2022/2023

SEMIOTICA DEL CINEMA

Corso di laurea TRADUZIONE TECNICO-SCIENTIFICA E INTERPRETARIATO

Tipo corso di studio Laurea Magistrale

Lingua ITALIANO

Crediti 8.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 48.0

Anno accademico di erogazione 2022/2023

Per immatricolati nel 2021/2022

Anno di corso 2

Struttura DIPARTIMENTO DI STUDI UMANISTICI

Percorso PERCORSO UNISALENTO

SEMIOTICA DEL TESTO

Corso di laurea SCIENZA E TECNICA DELLA MEDIAZIONE LINGUISTICA

Tipo corso di studio Laurea

Lingua ITALIANO

Crediti 9.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 54.0

Anno accademico di erogazione 2022/2023

Per immatricolati nel 2022/2023

Anno di corso 1

Struttura DIPARTIMENTO DI STUDI UMANISTICI

Percorso PERCORSO STANDARD

SEMIOTICA DEL TESTO

Corso di laurea DISCIPLINE DELLE ARTI, DELLA MUSICA E DELLO SPETTACOLO (DAMS)

Tipo corso di studio Laurea

Lingua ITALIANO

Crediti 9.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 54.0

Anno accademico di erogazione 2022/2023

Per immatricolati nel 2021/2022

Anno di corso 2

Struttura DIPARTIMENTO DI BENI CULTURALI

Percorso PERCORSI COMUNE/GENERICO

SEMIOTICA DEL TESTO

Corso di laurea SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE

Tipo corso di studio Laurea

Lingua ITALIANO

Crediti 6.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 30.0

Anno accademico di erogazione 2022/2023

Per immatricolati nel 2021/2022

Anno di corso 2

Struttura DIPARTIMENTO DI STUDI UMANISTICI

Percorso PERCORSO COMUNE

A.A. 2021/2022

SEMIOTICA DEL CINEMA

Corso di laurea TRADUZIONE TECNICO-SCIENTIFICA E INTERPRETARIATO

Tipo corso di studio Laurea Magistrale

Lingua ITALIANO

Crediti 8.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 48.0

Anno accademico di erogazione 2021/2022

Per immatricolati nel 2020/2021

Anno di corso 2

Struttura DIPARTIMENTO DI STUDI UMANISTICI

Percorso PERCORSO UNISALENTO

SEMIOTICA DEL TESTO

Corso di laurea SCIENZA E TECNICA DELLA MEDIAZIONE LINGUISTICA

Tipo corso di studio Laurea

Lingua ITALIANO

Crediti 9.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 54.0

Anno accademico di erogazione 2021/2022

Per immatricolati nel 2021/2022

Anno di corso 1

Struttura DIPARTIMENTO DI STUDI UMANISTICI

Percorso PERCORSO STANDARD

SEMIOTICA DEL TESTO

Corso di laurea SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE

Tipo corso di studio Laurea

Lingua ITALIANO

Crediti 6.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 30.0

Anno accademico di erogazione 2021/2022

Per immatricolati nel 2020/2021

Anno di corso 2

Struttura DIPARTIMENTO DI STUDI UMANISTICI

Percorso PERCORSO COMUNE

A.A. 2020/2021

SEMIOTICA DEL CINEMA

Corso di laurea TRADUZIONE TECNICO-SCIENTIFICA E INTERPRETARIATO

Tipo corso di studio Laurea Magistrale

Lingua ITALIANO

Crediti 8.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 48.0

Anno accademico di erogazione 2020/2021

Per immatricolati nel 2019/2020

Anno di corso 2

Struttura DIPARTIMENTO DI STUDI UMANISTICI

Percorso PERCORSO UNISALENTO

Sede Lecce

SEMIOTICA DEL TESTO

Corso di laurea SCIENZA E TECNICA DELLA MEDIAZIONE LINGUISTICA

Tipo corso di studio Laurea

Lingua ITALIANO

Crediti 9.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 54.0

Anno accademico di erogazione 2020/2021

Per immatricolati nel 2020/2021

Anno di corso 1

Struttura DIPARTIMENTO DI STUDI UMANISTICI

Percorso PERCORSO COMUNE

Sede Lecce

SEMIOTICA DEL TESTO

Corso di laurea SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE

Tipo corso di studio Laurea

Lingua ITALIANO

Crediti 6.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 30.0

Anno accademico di erogazione 2020/2021

Per immatricolati nel 2019/2020

Anno di corso 2

Struttura DIPARTIMENTO DI STUDI UMANISTICI

Percorso PERCORSO COMUNE

Sede Lecce

A.A. 2019/2020

SEMIOTICA DEL CINEMA

Corso di laurea TRADUZIONE TECNICO-SCIENTIFICA E INTERPRETARIATO

Tipo corso di studio Laurea Magistrale

Lingua ITALIANO

Crediti 8.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 48.0

Anno accademico di erogazione 2019/2020

Per immatricolati nel 2018/2019

Anno di corso 2

Struttura DIPARTIMENTO DI STUDI UMANISTICI

Percorso PERCORSO UNISALENTO

SEMIOTICA DEL TESTO

Corso di laurea SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE

Tipo corso di studio Laurea

Lingua ITALIANO

Crediti 6.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 30.0

Anno accademico di erogazione 2019/2020

Per immatricolati nel 2018/2019

Anno di corso 2

Struttura DIPARTIMENTO DI STUDI UMANISTICI

Percorso PERCORSO COMUNE

SEMIOTICA DEL TESTO

Corso di laurea SCIENZA E TECNICA DELLA MEDIAZIONE LINGUISTICA

Tipo corso di studio Laurea

Lingua ITALIANO

Crediti 9.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 54.0

Anno accademico di erogazione 2019/2020

Per immatricolati nel 2019/2020

Anno di corso 1

Struttura DIPARTIMENTO DI STUDI UMANISTICI

Percorso PERCORSO COMUNE

A.A. 2018/2019

SEMIOTICA DEL CINEMA

Corso di laurea TRADUZIONE TECNICO-SCIENTIFICA E INTERPRETARIATO

Tipo corso di studio Laurea Magistrale

Lingua ITALIANO

Crediti 9.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 54.0

Anno accademico di erogazione 2018/2019

Per immatricolati nel 2017/2018

Anno di corso 2

Struttura DIPARTIMENTO DI STUDI UMANISTICI

Percorso PERCORSO COMUNE

Sede Lecce

SEMIOTICA DEL TESTO

Corso di laurea SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE

Tipo corso di studio Laurea

Lingua ITALIANO

Crediti 6.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 30.0

Anno accademico di erogazione 2018/2019

Per immatricolati nel 2017/2018

Anno di corso 2

Struttura DIPARTIMENTO DI STUDI UMANISTICI

Percorso PERCORSO COMUNE

SEMIOTICA DEL TESTO

Corso di laurea SCIENZA E TECNICA DELLA MEDIAZIONE LINGUISTICA

Tipo corso di studio Laurea

Lingua ITALIANO

Crediti 9.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 54.0

Anno accademico di erogazione 2018/2019

Per immatricolati nel 2018/2019

Anno di corso 1

Struttura DIPARTIMENTO DI STUDI UMANISTICI

Percorso PERCORSO COMUNE

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SEMIOTICA DEL TESTO

Corso di laurea DISCIPLINE DELLE ARTI, DELLA MUSICA E DELLO SPETTACOLO (DAMS)

Settore Scientifico Disciplinare M-FIL/05

Tipo corso di studio Laurea

Crediti 9.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 54.0

Per immatricolati nel 2023/2024

Anno accademico di erogazione 2024/2025

Anno di corso 2

Semestre Primo Semestre (dal 23/09/2024 al 17/01/2025)

Lingua ITALIANO

Percorso PERCORSI COMUNE/GENERICO (999)

SEMIOTICA DEL TESTO (M-FIL/05)
SEMIOTICA DEL CINEMA

Corso di laurea TRADUZIONE TECNICO-SCIENTIFICA E INTERPRETARIATO

Settore Scientifico Disciplinare M-FIL/05

Tipo corso di studio Laurea Magistrale

Crediti 8.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 48.0

Per immatricolati nel 2022/2023

Anno accademico di erogazione 2023/2024

Anno di corso 2

Semestre Primo Semestre (dal 18/09/2023 al 22/12/2023)

Lingua ITALIANO

Percorso PERCORSO UNISALENTO (A98)

Il corso è aperto a tutti gli studenti interessati.

Il linguaggio cinematografico ricopre un ruolo centrale nell’ambito della cultura. Il cinematografo – sintesi di immagine, tempo, movimento, scrittura –, è un’arte che condensa in sé altri linguaggi, verbali e non-verbali, in un rapporto dialogico, interdisciplinare e intertestuale. A questo intreccio di un genere di espressione che maggiormente del testo esalta l’etimologia (textus), la semiotica del cinema dedica la sua attenzione, attraverso un lavoro di scomposizione e ricomposizione dei suoi molteplici linguaggi. Più che mai, nei confronti del testo cinematografico, la semiotica ha occasione di mostrare come i sistemi segnici, verbali, visivi, acustici, gestuali, prossemici, narrativi, musicali, ecc. sussistano in un rapporto di reciproca interdipendenza, e di fare osservare come non ci possano essere significati isolati e racchiusi in un solo sistema segnico, abituando così ad una lettura inter-relazionale trasferibile in altre esperienze, concernenti non solo diverse forme di professionalità, ma anche circostanze consuete della vita ordinaria. Durante il corso delle lezioni si farà riferimento ad autori classici che, da differenti punti di vista e con interessi diversi, hanno contribuito allo studio semiotico del linguaggio o, meglio, dei linguaggi, del cinema, quali Lotman, Jakobson, Barthes, Ejzenštejn, Deleuze, Pasolini.

Gli studenti potranno trarre giovamento per la loro formazione professionale dalla capacità di padroneggiare gli elementi costitutivi del testo cinematografico come veri e propri strumenti critici e interpretativi, a seconda delle strategie segniche relative all’inquadratura, all’abilità mimica, alla gestualità attoriale ed espressiva, alla musica e all’impiego della colonna sonora, alla sequenza e successione delle immagini, alla traduzione tra lingue diverse nel doppiaggio e nel rapporto tra parlato e “sottotitoli”, e al raffronto, nella costruzione dello spazio-tempo cinematografico, tra cronotopo artistico e cronotopo reale, ecc.

Il corso mira a fornire allo studente la capacità di interpretare, di tradurre, di leggere, di saper vedere le immagini (vedere non è semplicemente guardare), attraverso strumenti di comprensione attiva e responsiva, in cui non tanto interessa il che cosa rappresentato ma come esso è raffigurato nell’“orchestrazione” (espressione di Ejzenštejn) dei vari linguaggi nella loro combinazione, interrelazione e trasmutazione.

Inoltre, il testo cinematografico, in quanto linguaggio transnazionale, è un linguaggio che si proietta nella sua costituzione in una prospettiva internazionale e interculturale, non solo evidenziando differenze, anche di comportamento, tra culture diverse, ma abituando pure alla possibilità di far dialogare tra loro scenari di vita differenti, differenti sistemi di segni.

 

Riepilogo delle conoscenze acquisite, secondo i descrittori dello European Master’s in Translation (e i descrittori di Dublino):

 

Descrittori EMT

Descrittori di Dublino

Nel corso gli studenti sviluppano la capacità di analizzare un documento di origine, identificare le potenziali difficoltà testuali e cognitive e valutare le strategie e le risorse necessarie per un’appropriata riformulazione, in linea con specifiche esigenze comunicative (competenze traduttive, punto 1).

Conoscenza e capacità di comprensione; Capacità di applicare conoscenza e comprensione.

Permette di sviluppare competenze specifiche in ambito cinematografico (competenze tematiche).

Conoscenza e capacità di comprensione; Capacità di applicare conoscenza e comprensione.

 

  • Saranno potenziate inoltre le seguenti capacità trasversali:

Considerando in termini semiotici il cinema un linguaggio e non una lingua, esso si esprime nella sua specifica eterogeneità e, partendo dal fatto che lo schermo è un testo, tale linguaggio mette in relazione aspetti che lo riguardano direttamente, ovvero: cinema-testo; cinema-linguaggio; cinema-narrazione; cinema-traduzione; cinema-letteratura; cinema-filosofia; cinema-estetica; cinema-scrittura; cinema-cultura; cinema-realtà; cinema-teatro; cinema-pittura; cinema-fotografia; cinema-poesia.

Verranno effettuate lezioni teoriche e pratiche di didattica frontale. La frequenza delle lezioni è vivamente consigliata.

L’accertamento della preparazione avverrà attraverso un esame-colloquio. Le domande faranno riferimento alla verifica delle competenze acquisite dallo studente del linguaggio cinematografico. Oltre a saper padroneggiare le nozioni basilari concernenti il linguaggio filmico, gli studenti avranno modo di confrontarsi in maniera trasversale con la pratica testuale (v. anche competenze personali EMT, punto 26), rintracciando nel linguaggio cinematografico gli elementi estetici e stilistici, territoriali e extraterritoriali, storici e sociali, e acquisendo così esperienze e competenze, che al di là dell’ambito del corso di semiotica del cinema, possono valere, oltre che nell’ambito della loro complessiva formazione culturale, specificamente nell’ambito del loro complessivo corso di studio, particolarmente quello di “traduttore e interprete” (v. competenze traduttive, punto 1), che deve preparare all’incontro di linguaggi differenti, di procedure artistiche differenti, di epoche differenti, di culture differenti.

Gli studenti potranno prenotarsi per l’esame finale utilizzando esclusivamente le modalità previste dal sistema VOL.

20 dicembre 2023, ore 10:15 (appello ordinario)

10 gennaio 2024, ore 10:15 (I appello ordinario)

22 gennaio 2024, ore 10:15 (II appello ordinario)

15 maggio 2024, ore 10:15 (appello straordinario, riservato a laureandi, fuori corso e studenti iscritti in corso all’ultimo anno dei corsi di laurea triennale e di laurea magistrale che hanno terminato le lezioni del II semestre).

5 giugno 2024, ore 10:15 (I appello ordinario)

17 giugno 2024, ore 10:15 (II appello ordinario)

3 luglio 2024, ore 10:15 (III appello ordinario)

10 settembre 2024, ore 10:15 (appello ordinario)

21 ottobre 2024, ore 10:15 (appello straordinario, riservato a laureandi, fuori corso e studenti iscritti in corso all’ultimo anno dei corsi di laurea triennale e di laurea magistrale che hanno terminato le lezioni del II semestre).

 

Commissione: Ponzio; Bandirali; Politi

Il linguaggio cinematografico ricopre un ruolo centrale nell’ambito della cultura. Il cinematografo – sintesi di immagine, tempo, movimento, scrittura –, è un’arte che condensa in sé altri linguaggi, verbali e non-verbali, in un rapporto dialogico, interdisciplinare e intertestuale. A questo intreccio di un genere di espressione che maggiormente del testo esalta l’etimologia (textus), la semiotica del cinema dedica la sua attenzione, attraverso un lavoro di scomposizione e ricomposizione dei suoi molteplici linguaggi. Più che mai, nei confronti del testo cinematografico, la semiotica ha occasione di mostrare come i sistemi segnici, verbali, visivi, acustici, gestuali, prossemici, narrativi, musicali, ecc. sussistano in un rapporto di reciproca interdipendenza, e di fare osservare come non ci possano essere significati isolati e racchiusi in un solo sistema segnico, abituando così ad una lettura inter-relazionale trasferibile in altre esperienze, concernenti non solo diverse forme di professionalità, ma anche circostanze consuete della vita ordinaria. Durante il corso delle lezioni si farà riferimento ad autori classici che, da differenti punti di vista e con interessi diversi, hanno contribuito allo studio semiotico del linguaggio o, meglio, dei linguaggi, del cinema, quali Lotman, Jakobson, Barthes, Ejzenštejn, Deleuze, Pasolini.

Il corso evidenzierà gli aspetti della struttura narrativa filmica e le strategie testuali, secondo la tecnica del montaggio, delle immagini in movimento. Fornirà allo studente non solo gli strumenti cognitivi per il riconoscimento (agnizione) del lessico specifico del cinema (piano sequenza, punto di vista, sceneggiatura, schermo, sfondo, soggettiva, oggettiva, primo piano, taglio, stacco, trama messa a fuoco, fotogramma, flashback, doppiaggio, colpo di scena, colonna sonora, ambientazione ecc., ma anche il loro funzionamento ai fini della partecipazione e del coinvolgimento del lettore-spettatore ordinario. Si può dire che, in ultima analisi, la semiotica del cinema contribuisca a una teoria e a una pratica del tradurre tra linguaggi, tra generi di discorso, tra generi artistici, del tradurre anche come trasposizione (dal romanzo al film), ma anche tra lingue (il doppiaggio, la sottotitolazione). Oltre a riprendere e a riportare l’oggetto così com’è, il cinema ha la capacità, con la sua scrittura, di ricomporre le immagini, siano esse verbali (Saussure parlava già dei significanti verbali come di “immagini acustiche”) e non-verbali, basandosi su logiche interpretative, metonimiche e metaforiche, e alternando riprese per contiguità o per similarità, per somiglianza iconica.

 

Testo obbligatorio:

  • J. M. Lotman, trad. e presentazione a cura di Luciano Ponzio, Semiotica del Cinema e lineamenti di cine-estetica, Mimesis, Milano, 2020.

In aggiunta al testo obbligatorio, a seconda dei particolari interessi di ciascuno e in riferimento alle tematiche del corso, gli studenti possono scegliere per la loro preparazione un testo tra i seguenti moduli (A o B o C):

 

A)

J. Lotman, Il girotondo delle muse, a cura di S. Burini, Bompiani, Milano, 2022 (in particolare la II parte).

P. Montani (a cura di), I formalisti russi nel cinema, contributi di Ejchenbaum, Tynjanov, Šklovskij, Brik, Jakobson, Mukařovský, Lotman, Mimesis, Milano, 2019.

 

B)

P. P. Pasolini, Empirismo eretico, Garzanti, Cernusco s/N (Mi), 2003 (in particolare la III parte, Scritti sul cinema).

R. Barthes, L’ovvio e l’ottuso, Einaudi, Torino, 2004 (in particolare la I parte, L’immagine) oppure R. Barthes, La camera chiara, Einaudi, Torino, 1980.

 

C)

J-M. Floch Semiotica, marketing e comunicazione, Franco Angeli, Milano, 2002.

J-M. Floch, Bricolage. Analizzare pubblicità, immagini e spazi, Franco Angeli, Milano, 2021.

 

 

Altri testi di approfondimento (da concordare eventualmente col docente in aggiunta o come alternativi al programma d’esame):

 

  • Aa. Vv. Nuovocinema n. 33. Pe una nuova critica. I convegni pesaresi 1965-1967, Marsilio, Venezia, 1989.
  • Apice M., Le visioni di Pasolini. Immagini di una profezia, Bibliopolis, Napoli, 2009.
  • R. Arnheim, Film come arte, Abscondita, Milano, 2013.
  • J. Aumont; A. Bergala; M. Marie; M. Vernet, Estetica del film, Lindau, Torino, 1998.
  • R. Barthes, Sul cinema, Nuovo Melangolo, Genova 1997.
  • R. Barthes, La camera chiara, Einaudi, Torino, 1980.
  • R. Barthes, I segni e gli affetti nel film, Vallecchi, Firenze, 1995.
  • P. Basso Fossali, Confini del cinema. Strategie estetiche e ricerca semiotica, Lindau, Torino, 2003.
  • J. Baudrillard, La società dei consumi, Il Mulino, Bologna, 2010.
  • J. Baudrillard, Il delitto perfetto. La televisione ha ucciso la realtà?, Cortina, Milano, 1996.
  • J. Baudrillard, La scomparsa della realtà, Lupetti, Milano, 2009.
  • P. Bertetti, Il racconto audiovisivo, Cartman, Torino, 2012.
  • P. Bertetto (a cura di), Metodologie di analisi del film, Laterza, Bari-Roma, 2006.
  • G. Bettetini, La conversazione audiovisiva, Bompiani, Milano, 2002.
  • A. Biancofiore, Pasolini, Palumbo, Palermo, 2003.
  • G. P. Caprettini; A. Valle (a cura), Semiotiche al cinema, Mondadori, 2006.
  • F. Casetti, L’occhio del Novecento, Bompiani, Milano, 2020.
  • F. Casetti, Dentro lo sguardo, Bompiani, Milano, 1986.
  • A. Costa (a cura di), AA.VV. Attraverso il cinema. Semiologia, lessico, lettura del film, Longanesi. Milano, 1978.
  • L. De Carolis, Pasolini al cinema. Il progetto di una teoria semiotica in Empirismo eretico, Atheneum, Firenze, 2008.
  • De Gaetano, Il visibile cinematografico, Bulzoni, Roma, 2002.
  • G. Deleuze, 2 voll. L’immagine-movimento (Cinema 1) e L’immagine-tempo (Cinema 2), Ubulibri, Milano, 2010 (V. anche Einaudi).
  • G. Deleuze, “Il cervello è lo schermo” in Che cos’è l’atto di creazione, Cronopio, Napoli, 2003.
  • Della Volpe; Baldelli; Eco; Garroni; Kossak; Metz; Pasolini; Struska, Sychra; Toti, Linguaggio e ideologia nel film, Cafieri, Novara, 1968.
  • S. M. Ejzenštejn, Charlie Chaplin, SE, Milano, 2005.
  • S. M. Ejzenštejn, La forma cinematografica, Einaudi, Torino, 2003.
  • P. Desogus, Laboratorio Pasolini. Teoria del segno e del cinema, Quodlibet, Macerata, 2018.
  • U. Eco et alii, Semiologia della rappresentazione. Teatro/televisione/cinema/fumetto, Liguori, 1979.
  • L. Forgione, Il grande venditore di immagini. Elementi di semiotica del cinema, Ed. Riuniti Univ. Press, Roma, 2010.
  • E. Garroni, Semiotica e estetica. L’eterogeneità del linguaggio e il linguaggio cinematografico, Laterza, Bari, 1968.
  • E. Garroni, Scritti sul cinema, Aragno, Torino, 2006.
  • R. Jakobson, La fine del cinema?, a cura di F. Tuscano, Booktime, Milano, 2009.
  • J. M. Lotman; Y. Tsivian, Dialogo con lo schermo, Moretti&Vitali, Bergamo 2001.
  • Ch. Metz, Semiologia del cinema, Garzanti, Milano, 1972.
  • Ch. Metz, La significazione nel cinema, Bompiani, Milano, 1975.
  • Ch. Metz, Linguaggio e cinema, Bompiani, Milano, 1977.
  • Ch. Metz, Cinema e psicanalisi. Il significante immaginario, Pgreco, Milano, 2022.
  • P. Montani, Fuori campo. Studi sul cinema e l’estetica, QuattroVenti, Urbino, 1993.
  • E. Morin, Il cinema o l’uomo immaginario. Saggio di antropologia sociologica, Cortina, 2016.
  • E. Ponzio, Immagine in tempo reale. Storie, pratiche, teorie per una introduzione alla performance audiovisiva, Mimesis, Milano, 2019.
  • A. Ponzio, L. Ponzio, S. Petrilli, Interferenze. Pier Paolo Pasolini, Carmelo Bene e dintorni, Mimesis Milano, 2012.
  • I. Perniola (a cura di) Cinema e letteratura: percorsi di confine, Marsilio, Venezia, 2002.
  • E. Recalcati, Dostoevskij sullo schermo, Vita e Pensiero, Milano, 2019.
  • S. Salvestroni, Il cinema di Tarkovskij e la tradizione russa, Qiqajon, Magnano (BI), 2005.
  • A. Somaini, Ejzenštein. Il cinema, le arti, il montaggio, Einaudi, Torino 2011.
  • S. Sproccati, Strutture del linguaggio cinematografico, Mimesis, Milano, 2021.
  • R. Stam; R. Burgoyne; S. Flitterman-Lewis, Semiologia del cinema e dell’audiovisivo, Bompiani, Milano, 1999.
  • J. Talens, L’occhio aperto. Leggendo Luis Buñuel, Giuseppe Laterza, Bari, 2009.
  • A. Tarkovskij, Scolpire il tempo, Artigrafiche, Perugia, 2020.
  • R. Tomasino (a cura di), Semiotica della rappresentazione, “Sezione II – Cinema e semiotica”,  Flaccovio, Palermo, 1984.
  • M. Vernet, Figure dell’assenza. L’invisibile al cinema, Kaplan, Torino, 2008.
  • D. Vertov, L’occhio della rivoluzione, a cura di P. Montani, Mimesis, Milano, 2011.
  • V. Woolf, Sul cinema, Mimesis, Milano, 2012.
  • P. Virilio,  La bomba informatica, Cortina, Milano, 2000.
  • P. Virilio, L’orizzonte negativo. Saggio di dromoscopia, Costa&Nolan, Milano, 2005.
SEMIOTICA DEL CINEMA (M-FIL/05)
SEMIOTICA DEL CINEMA E DEGLI AUDIOVISIVI

Corso di laurea COMUNICAZIONE, MEDIA DIGITALI, GIORNALISMO

Settore Scientifico Disciplinare M-FIL/05

Tipo corso di studio Laurea Magistrale

Crediti 6.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 36.0

Per immatricolati nel 2023/2024

Anno accademico di erogazione 2023/2024

Anno di corso 1

Semestre Primo Semestre (dal 18/09/2023 al 22/12/2023)

Lingua ITALIANO

Percorso GENERALE (000)

Il corso è aperto a tutti gli studenti interessati.

L’audiovisivo è un prodotto significante facente parte come tale dei molteplici sistemi segnici oggetto della semiotica. La semiotica, messa difronte a un testo audiovisivo (come il cinema, la televisione, gli spot pubblicitari, la computer animation, i cartoni animati, i siti web ipertestuali, videoclip, reportage, il docufilm, la homevideo, la videoarte, ecc.), si concentrerà in particolare sui modi attraverso i quali il significante manifesta il significato (in questo caso principalmente per mezzo di immagini e suoni), ossia sulla messa a fuoco delle strategie attraverso le quali un testo produce senso.

Gli studenti potranno trarre giovamento per la loro formazione professionale dalla capacità di padroneggiare gli elementi costitutivi dei testi cinematografici e degli altri audiovisivi come veri e propri strumenti critici e interpretativi, a seconda delle strategie segniche relative alla struttura, alla forma, all’inquadratura, all’abilità mimica, alla gestualità attoriale ed espressiva, alla musica e all’impiego della colonna sonora, alla sequenza e successione delle immagini, alla traduzione tra lingue diverse nel doppiaggio e nel rapporto tra parlato e “sottotitoli”, e al raffronto, nella costruzione dello spazio-tempo cinematografico, pubblicitario, televisivo tra cronotopo reale e cronotopo artistico, tra produzione e ricezione, storia e racconto ecc.

Il corso mira a fornire allo studente la capacità di interpretare, di tradurre, di leggere, di saper vedere le immagini (vedere non è semplicemente guardare), attraverso strumenti di comprensione attiva e responsiva, in cui non tanto interessa il che cosa è rappresentato ma come esso è raffigurato nell’“orchestrazione” (espressione di Ejzenštejn) dei vari linguaggi nella loro combinazione, interrelazione e trasmutazione.

Inoltre, il testo cinematografico e gli altri testi audiovisivi, in quanto espressioni transnazionali, si configurano come linguaggi che si proiettano nella loro costituzione in una prospettiva internazionale e interculturale, non solo evidenziando differenze, anche di comportamento, narrative, tra testi diversi, tra lingue, tra culture diverse, ma abituano pure alla possibilità di incontro e di far dialogare tra loro scenari di vita differenti, differenti sistemi di segni.

 

  • - Conoscenze e comprensione

Gli studenti potranno conseguire le basi semiotiche per l’analisi e l’interpretazione dei testi nelle loro differenti strutture e forme, nei loro diversi generi di discorso, nella loro espressione sia verbale sia non verbale, sia nell’ambito della quotidianità e sia nell’ambito dei diversi generi di raffigurazione artistica.

Il corso evidenzierà con metodologie e analisi gli aspetti della struttura narrativa cinematografica e degli altri testi audiovisivi nonché le strategie testuali di significazione (più evidente nel cinema secondo la tecnica del montaggio). Da un lato, fornirà allo studente gli strumenti cognitivi per il riconoscimento (agnizione) del lessico specifico del cinema (piano sequenza, punto di vista, sceneggiatura, schermo, sfondo, soggettiva, oggettiva, primo piano, taglio, stacco, trama messa a fuoco, fotogramma, flashback, doppiaggio, colpo di scena, colonna sonora, ambientazione ecc.), dall’altro anche il loro funzionamento ai fini della partecipazione e del coinvolgimento del lettore-spettatore ordinario.

In particolare, il laureato in Comunicazione, media digitali, giornalismo,  avrà modo di acquisire specifiche conoscenze nell’ambito della semiotica in quanto “teoria” o “scienza” o “dottrina dei segni” (Sebeok), tali da permettergli di orientarsi nei diversi settori della comunicazione, come indicato, con riferimento ai descrittori di Dublino, per le “Discipline semiotiche e linguistiche”, specificamente per le attività formative di base e caratterizzanti.

 

  • - Capacità di applicare conoscenze e di comprensione

Il corso fornirà agli studenti, oltre che gli elementi per una concezione moderna di testo dal punto di vista semiotico, anche la consapevolezza delle varietà testuali, e, in relazioni ai testi verbali/non-verbali o misti, delle strategie comunicative sul piano simbolico, iconico e indicale, secondo le valenze segniche configurate da Peirce e dagli altri “maestri dei segni”. Inoltre gli studenti potranno acquisire gli strumenti necessari alla padronanza critica non solo in ambito accademico e professionale ma anche nella quotidianità della comunicazione sociale, incrementando la nostra capacità specie-specifica della semiosi, dell’“antroposemiosi”, caratterizzabile come “metasemiosi”, vale a dire come capacità di usare i segni per riflettere sui segni, e quindi come possibilità di scelta, di deliberazione, di messa in discussione, di comprensione rispondente, di dialogo, di presa di coscienza, in una parola, di responsabilità, non solo nell’impiego quotidiano di segni per comunicare e rispondere, e dunque per un loro uso strumentale immediato.

 

Saranno potenziate inoltre le seguenti capacità trasversali:

Considerando in termini semiotici il cinema e gli altri linguaggi audiovisivi e, in particolare il cinema come espressione del linguaggio per eccellenza (e non semplicemente di una lingua), dato che esso si esprime nella sua specifica eterogeneità (potremmo dire che il cinema è linguaggio dei linguaggi) e, partendo dal fatto che lo schermo è un testo, tale linguaggi mettono in relazione aspetti che li riguardano direttamente, ovvero i rapporti:

cinema/audiovisivi-testo; cinema/audiovisivi-semiosi; cinema/audiovisivi-linguaggio; cinema/audiovisivi narrazione; cinema/audiovisivi-traduzione; cinema/audiovisivi-letteratura; cinema/audiovisivi filosofia; cinema/audiovisivi-estetica; cinema/audiovisivi scrittura; cinema/audiovisivi-cultura; cinema/audiovisivi realtà; cinema/audiovisivi-teatro; cinema/audiovisivi-pittura; cinema/audiovisivi-fotografia; cinema/audiovisivi-poesia; cinema/audiovisivi-propaganda; cinema/audiovisivi-ideologia; cinema/audiovisivi-comunicazione; cinema/audiovisivi-informazione.

 

Verranno effettuate lezioni teoriche e pratiche di didattica frontale. La frequenza delle lezioni è vivamente consigliata.

L’accertamento della preparazione avverrà attraverso un esame-colloquio. Gli studenti potranno prenotarsi per l’esame finale utilizzando esclusivamente le modalità previste dal sistema VOL.

20 dicembre 2023, ore 10:15 (appello ordinario)

8 gennaio 2024, ore 10:15 (I appello ordinario)

14 febbraio 2024, ore 10:15 (II appello ordinario)

3 aprile 2024, ore 10:15  (appello ordinario)

13 maggio 2024, ore 10:15 (appello straordinario, riservato a laureandi, fuori corso e studenti iscritti in corso all’ultimo anno dei corsi di laurea triennale e di laurea magistrale che hanno terminato le lezioni del II semestre).

3 giugno 2024, ore 10:15 (I appello ordinario)

1 luglio 2024, ore 10:15 (II appello ordinario)

10 settembre 2024, ore 10:15 (appello ordinario)

21 ottobre 2024, ore 10:15 (appello straordinario, riservato a laureandi, fuori corso e studenti iscritti in corso all’ultimo anno dei corsi di laurea triennale e di laurea magistrale che hanno terminato le lezioni del II semestre)

 

Commissione: Ponzio; Politi; Bandirali

L’audiovisivo è un prodotto significante facente parte come tale dei molteplici sistemi segnici oggetto della semiotica. La semiotica, messa difronte a un testo audiovisivo (come il cinema, la televisione, gli spot pubblicitari, la computer animation, i cartoni animati, i siti web ipertestuali, videoclip, reportage, il docufilm, la homevideo, la videoarte, ecc.), si concentrerà in particolare sui modi attraverso i quali il significante manifesta il significato (in questo caso principalmente per mezzo di immagini e suoni), ossia sulla messa a fuoco delle strategie attraverso le quali un testo produce senso.

La semiotica del cinema e degli altri audiovisivi è dunque intesa non solo come disciplina che studia i processi di significazione – ossia il segno secondo tradizione linguistico-semiologica e secondo la nozione di unità minima di significazione significato/significante derivante da Saussure (il quale tuttavia già parlava dei significanti verbali in termini di “immagini acustiche”) – ma soprattutto essa s’interroga sul significato complessivo del testo intendendolo come ciò che eccede la somma dei singoli segni che lo compongono e trova invece espressione in un sistema di segni, vero e proprio luogo di indagine della semiotica del testo.

Il testo del linguaggio cinematografico, testo narrativo e estetico per eccellenza, ricopre un ruolo particolarmente significativo nell’ambito della cultura. Il cinematografo – sintesi di immagine, tempo, movimento, scrittura –, è un’arte che condensa in sé numerosi altri linguaggi, verbali e non-verbali, in un rapporto dialogico, “polifonico”, interdisciplinare e intertestuale. A questo intreccio di un genere di espressione che maggiormente del testo esalta l’etimologia (textus), la semiotica del cinema e degli altri audiovisivi dedica la sua attenzione, attraverso un lavoro di scomposizione e ricomposizione dei suoi molteplici linguaggi.

Più che mai, nei confronti del testo cinematografico e degli altri testi audiovisivi, la semiotica ha occasione di mostrare come i sistemi segnici, verbali, visivi, acustici, gestuali, prossemici, narrativi, musicali, ecc. sussistano in un rapporto di reciproca interdipendenza, e di fare osservare come non ci possano essere significati isolati e racchiusi in un solo sistema segnico, abituando così ad una lettura inter-relazionale trasferibile in altre esperienze, concernenti non solo diverse forme di professionalità, ma anche circostanze consuete della vita ordinaria. Durante il corso si farà riferimento ad autori classici quali Lotman, Jakobson, Barthes, Ejzenštejn, Deleuze, Pasolini, Greimas, Floch, Eco che, da differenti punti di vista e con interessi diversi, hanno contribuito allo studio semiotico del linguaggio o, meglio, dei linguaggi, del cinema e degli altri testi audiovisivi.

Testo obbligatorio:

  • J. M. Lotman, trad. e presentazione a cura di Luciano Ponzio, Semiotica del Cinema e lineamenti di cine-estetica, Mimesis, Milano, 2020.

In aggiunta al testo obbligatorio, a seconda dei particolari interessi di ciascuno e in riferimento alle tematiche del corso, gli studenti possono scegliere per la loro preparazione un testo tra i seguenti moduli (A o B o C):

 

A)

J. Lotman, Il girotondo delle muse, a cura di S. Burini, Bompiani, Milano, 2022 (in particolare la II parte).

P. Montani (a cura di), I formalisti russi nel cinema, contributi di Ejchenbaum, Tynjanov, Šklovskij, Brik, Jakobson, Mukařovský, Lotman, Mimesis, Milano, 2019.

 

B)

P. P. Pasolini, Empirismo eretico, Garzanti, Cernusco s/N (Mi), 2003 (in particolare la III parte, Scritti sul cinema).

R. Barthes, L’ovvio e l’ottuso, Einaudi, Torino, 2004 (in particolare la I parte, L’immagine) oppure R. Barthes, La camera chiara, Einaudi, Torino, 1980.

 

C)

J-M. Floch Semiotica, marketing e comunicazione, Franco Angeli, Milano, 2002.

J-M. Floch, Bricolage. Analizzare pubblicità, immagini e spazi, Franco Angeli, Milano, 2021.

 

 

Altri testi di approfondimento (da concordare eventualmente col docente in aggiunta o come alternativi al programma d’esame):

 

  • Aa. Vv. Nuovocinema n. 33. Pe una nuova critica. I convegni pesaresi 1965-1967, Marsilio, Venezia, 1989.
  • Apice M., Le visioni di Pasolini. Immagini di una profezia, Bibliopolis, Napoli, 2009.
  • R. Arnheim, Film come arte, Abscondita, Milano, 2013.
  • J. Aumont; A. Bergala; M. Marie; M. Vernet, Estetica del film, Lindau, Torino, 1998.
  • R. Barthes, Sul cinema, Nuovo Melangolo, Genova 1997.
  • R. Barthes, La camera chiara, Einaudi, Torino, 1980.
  • R. Barthes, I segni e gli affetti nel film, Vallecchi, Firenze, 1995.
  • P. Basso Fossali, Confini del cinema. Strategie estetiche e ricerca semiotica, Lindau, Torino, 2003.
  • J. Baudrillard, La società dei consumi, Il Mulino, Bologna, 2010.
  • J. Baudrillard, Il delitto perfetto. La televisione ha ucciso la realtà?, Cortina, Milano, 1996.
  • J. Baudrillard, La scomparsa della realtà, Lupetti, Milano, 2009.
  • P. Bertetti, Il racconto audiovisivo, Cartman, Torino, 2012.
  • P. Bertetto (a cura di), Metodologie di analisi del film, Laterza, Bari-Roma, 2006.
  • G. Bettetini, La conversazione audiovisiva, Bompiani, Milano, 2002.
  • A. Biancofiore, Pasolini, Palumbo, Palermo, 2003.
  • G. P. Caprettini; A. Valle (a cura), Semiotiche al cinema, Mondadori, 2006.
  • F. Casetti, L’occhio del Novecento, Bompiani, Milano, 2020.
  • F. Casetti, Dentro lo sguardo, Bompiani, Milano, 1986.
  • A. Costa (a cura di), AA.VV. Attraverso il cinema. Semiologia, lessico, lettura del film, Longanesi. Milano, 1978.
  • L. De Carolis, Pasolini al cinema. Il progetto di una teoria semiotica in Empirismo eretico, Atheneum, Firenze, 2008.
  • De Gaetano, Il visibile cinematografico, Bulzoni, Roma, 2002.
  • G. Deleuze, 2 voll. L’immagine-movimento (Cinema 1) e L’immagine-tempo (Cinema 2), Ubulibri, Milano, 2010 (V. anche Einaudi).
  • G. Deleuze, “Il cervello è lo schermo” in Che cos’è l’atto di creazione, Cronopio, Napoli, 2003.
  • Della Volpe; Baldelli; Eco; Garroni; Kossak; Metz; Pasolini; Struska, Sychra; Toti, Linguaggio e ideologia nel film, Cafieri, Novara, 1968.
  • S. M. Ejzenštejn, Charlie Chaplin, SE, Milano, 2005.
  • S. M. Ejzenštejn, La forma cinematografica, Einaudi, Torino, 2003.
  • P. Desogus, Laboratorio Pasolini. Teoria del segno e del cinema, Quodlibet, Macerata, 2018.
  • U. Eco et alii, Semiologia della rappresentazione. Teatro/televisione/cinema/fumetto, Liguori, 1979.
  • L. Forgione, Il grande venditore di immagini. Elementi di semiotica del cinema, Ed. Riuniti Univ. Press, Roma, 2010.
  • E. Garroni, Semiotica e estetica. L’eterogeneità del linguaggio e il linguaggio cinematografico, Laterza, Bari, 1968.
  • E. Garroni, Scritti sul cinema, Aragno, Torino, 2006.
  • R. Jakobson, La fine del cinema?, a cura di F. Tuscano, Booktime, Milano, 2009.
  • J. M. Lotman; Y. Tsivian, Dialogo con lo schermo, Moretti&Vitali, Bergamo 2001.
  • Ch. Metz, Semiologia del cinema, Garzanti, Milano, 1972.
  • Ch. Metz, La significazione nel cinema, Bompiani, Milano, 1975.
  • Ch. Metz, Linguaggio e cinema, Bompiani, Milano, 1977.
  • Ch. Metz, Cinema e psicanalisi. Il significante immaginario, Pgreco, Milano, 2022.
  • P. Montani, Fuori campo. Studi sul cinema e l’estetica, QuattroVenti, Urbino, 1993.
  • E. Morin, Il cinema o l’uomo immaginario. Saggio di antropologia sociologica, Cortina, 2016.
  • E. Ponzio, Immagine in tempo reale. Storie, pratiche, teorie per una introduzione alla performance audiovisiva, Mimesis, Milano, 2019.
  • A. Ponzio, L. Ponzio, S. Petrilli, Interferenze. Pier Paolo Pasolini, Carmelo Bene e dintorni, Mimesis Milano, 2012.
  • I. Perniola (a cura di) Cinema e letteratura: percorsi di confine, Marsilio, Venezia, 2002.
  • E. Recalcati, Dostoevskij sullo schermo, Vita e Pensiero, Milano, 2019.
  • S. Salvestroni, Il cinema di Tarkovskij e la tradizione russa, Qiqajon, Magnano (BI), 2005.
  • A. Somaini, Ejzenštein. Il cinema, le arti, il montaggio, Einaudi, Torino 2011.
  • S. Sproccati, Strutture del linguaggio cinematografico, Mimesis, Milano, 2021.
  • R. Stam; R. Burgoyne; S. Flitterman-Lewis, Semiologia del cinema e dell’audiovisivo, Bompiani, Milano, 1999.
  • J. Talens, L’occhio aperto. Leggendo Luis Buñuel, Giuseppe Laterza, Bari, 2009.
  • A. Tarkovskij, Scolpire il tempo, Artigrafiche, Perugia, 2020.
  • R. Tomasino (a cura di), Semiotica della rappresentazione, “Sezione II – Cinema e semiotica”,  Flaccovio, Palermo, 1984.
  • M. Vernet, Figure dell’assenza. L’invisibile al cinema, Kaplan, Torino, 2008.
  • D. Vertov, L’occhio della rivoluzione, a cura di P. Montani, Mimesis, Milano, 2011.
  • V. Woolf, Sul cinema, Mimesis, Milano, 2012.
  • P. Virilio,  La bomba informatica, Cortina, Milano, 2000.
  • P. Virilio, L’orizzonte negativo. Saggio di dromoscopia, Costa&Nolan, Milano, 2005.
SEMIOTICA DEL CINEMA E DEGLI AUDIOVISIVI (M-FIL/05)
SEMIOTICA DEL TESTO

Corso di laurea DISCIPLINE DELLE ARTI, DELLA MUSICA E DELLO SPETTACOLO (DAMS)

Settore Scientifico Disciplinare M-FIL/05

Tipo corso di studio Laurea

Crediti 9.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 54.0

Per immatricolati nel 2022/2023

Anno accademico di erogazione 2023/2024

Anno di corso 2

Semestre Primo Semestre (dal 18/09/2023 al 12/01/2024)

Lingua ITALIANO

Percorso PERCORSI COMUNE/GENERICO (999)

Il corso è aperto a tutti gli studenti interessati.

Il dialogo tra arte e vita, il dialogo tra testi, tra i testi della vita ordinaria e quelli artistici, tra rappresentazione e raffigurazione, consiste nel loro reciproco dover rispondere gli uni degli altri. L’arte è provocata dalla vita e la vita è provocata dall’arte (Bachtin). A ristabilire questo rapporto tra arte e vita è il testo di scrittura. Nella concezione moderna di “testo” sia esso pittorico, cinematografico, teatrale, architettonico, musicale, inteso come complesso segnico, è scrittura. Una semiotica che consideri il testo artistico per la sua capacità di raffigurazione, di visione è iscrivibile in una semiotica della scrittura. Alla metafora del girotondo (chorovod, antica danza popolare) delle muse greche, Lotman fa esplicitamente riferimento volendone esaltare i valori del passato in cui si creava una situazione di ensamble, di arti dialoganti, in quanto “i greci vedevano immancabilmente nell’arte [...] un insieme di aspetti differenti ma reciprocamente necessari all’attività artistica”, cosa che lo studio dell’arte in tempi moderni ha trascurato sviluppando isolatamente le discipline, separando le “belle lettere” dal teatro, le arti figurative dalla musica, ecc. e, più recentemente, anche dal cinema. Alla semiotica, intesa come quella scienza che si occupa della natura e della trasmissione delle informazioni, è riconosciuto oggi il ruolo di ricongiungere settori del sapere apparentemente non unificabili.

Saranno potenziate le seguenti capacità trasversali.

Textus è, nell’etimo, “tessuto”, ovvero rete, tela, scrittura. Nella considerazione della versione moderna di testo possiamo parlare oggi non solo di testo letterario o poetico, nelle sue forme verbali ma anche di testi extra-verbali, come nel caso del testo musicale, del testo pittorico, o nelle forme miste del testo cinematografico, teatrale, pubblicitario ecc. Inoltre bisogna considerare le relazioni del testo a partire dai margini, espresse nell’accezione di “intertestualità” introdotta da Julia Kristeva. Le capacità trasversali sono dunque insite nel testo nelle sue relazioni: testo-genere testuale; testo-contesto; testo-autore; testo-interpretazione; testo-linguaggio; testo-alterità; testo-discorso; testo-sottinteso; testo-ideologia; testo-lettura; testo-scrittura; testo-narrazione; testo-traduzione; testo-semiotica del testo.

Verranno effettuate lezioni teoriche e pratiche di didattica frontale. La frequenza delle lezioni è vivamente consigliata.

L’accertamento della preparazione avverrà attraverso un esame-colloquio. Le domande si atterranno rigorosamente ai testi in programma, fatto salvo diversa indicazione del docente per gli studenti interessati ad approfondire determinati autori e argomenti menzionati durante il corso. L’esame verificherà l’acquisizione del punto di vista semiotico utilizzando i metalinguaggi appropriati nonché applicando approcci teoretici pertinenti.

20 dicembre 2023, ore 10:15 (appello ordinario)

15 gennaio 2024, ore 10:15 (I appello ordinario)

22 gennaio 2024, ore 10:15  (II appello ordinario)

7 febbraio 2024, ore 10:15 (III appello ordinario)

3 aprile 2024, ore 10:15  (appello ordinario)

15 maggio 2024, ore 10:15  (appello straordinario, riservato a laureandi, fuori corso e studenti iscritti in corso all’ultimo anno dei corsi di laurea triennale e di laurea magistrale che hanno terminato le lezioni del II semestre).

10 giugno 2024, ore 10:15  (I appello ordinario)

19 giugno 2024, ore 10:15  (II appello ordinario)

1 luglio 2024, ore 10:15  (III appello ordinario)

10 settembre 2024, ore 10:15  (appello ordinario)

21 ottobre 2024, ore 10:15  (appello straordinario, riservato a laureandi, fuori corso e studenti iscritti in corso all’ultimo anno dei corsi di laurea triennale e di laurea magistrale che hanno terminato le lezioni del II semestre)

 

Commissione: Ponzio; Dell’Anna; Politi

Il dialogo tra arte e vita, il dialogo tra testi, tra i testi della vita ordinaria e quelli artistici, tra rappresentazione e raffigurazione, consiste nel loro reciproco dover rispondere gli uni degli altri. L’arte è provocata dalla vita e la vita è provocata dall’arte (Bachtin). A ristabilire questo rapporto tra arte e vita è il testo di scrittura. Nella concezione moderna di “testo” sia esso pittorico, cinematografico, teatrale, architettonico, musicale, inteso come complesso segnico, è scrittura. Una semiotica che consideri il testo artistico per la sua capacità di raffigurazione, di visione è iscrivibile in una semiotica della scrittura. Alla metafora del girotondo (chorovod, antica danza popolare) delle muse greche, Lotman fa esplicitamente riferimento volendone esaltare i valori del passato in cui si creava una situazione di ensamble, di arti dialoganti, in quanto “i greci vedevano immancabilmente nell’arte [...] un insieme di aspetti differenti ma reciprocamente necessari all’attività artistica”, cosa che lo studio dell’arte in tempi moderni ha trascurato sviluppando isolatamente le discipline, separando le “belle lettere” dal teatro, le arti figurative dalla musica, ecc. e, più recentemente, anche dal cinema. Alla semiotica, intesa come quella scienza che si occupa della natura e della trasmissione delle informazioni, è riconosciuto oggi il ruolo di ricongiungere settori del sapere apparentemente non unificabili.

Produrre e comprendere segni significa partecipare ai processi comunicativi. Il segnico è il campo dell’ambivalenza, della somiglianza, della deviazione, della creatività, in cui tutto si decide per relazioni e pratiche sociali (io-per-me, l’altro-per-me e io-per-l’altro, come dice Bachtin). Il testo artistico fornisce la possibilità di cogliere al meglio la struttura dialogica dell’enunciazione. Bachtin mostra come il senso del testo non dipenda dagli elementi ripetibili del sistema di segni con cui è composto (interpretanti di identificazione) ma nella sua stessa costituzione, e non solo nella sua manifestazione; esso è situato nei rapporti di rinvio, di differimento (interpretanti di comprensione rispondente) che danno luogo ad una catena di testi ad esso antecedenti e ad esso successivi.

La traduzione come luogo paradossale di scrittura e riscrittura non riguarda solo il testo scritto, specificamente quello della scrittura letteraria, che maggiormente compie questa riscrittura, portandosi fuori dalla rappresentazione, ma riguarda anche il testo pittorico e ogni testo artistico.

Se si considera l’opera d’arte come un sistema di segni reciprocamente condizionati, reso stilisticamente e esteticamente unitario dall’assunto artistico, diventa chiaro che la linguistica, anche quando si tratta di un’opera letteraria, da sola non basta: si rende necessario un punto di vista semiotico. L’opera artistica, il testo artistico, in quanto testo, tessuto, trama, tela, scrittura, è polisemica; nelle sue sembianze di testo è cioè capace di concentrare un’enorme quantità di significanza – da significare pazientemente, sia pure sempre parzialmente, il tempo necessario per rendersi percettibile – in uno spazio sì ristretto ma in cui, per quanto limitato esso sia, l’arte tutta riesce a rendersi modello di un mondo senza confini, realtà in un’altra realtà, come in una matrioska.

Il testo a cui ci riferiamo in questo corso, che si occupa particolarmente di problemi di ordine metodologico della semiotica del testo, è tanto il testo verbale (il testo dei generi della scrittura letteraria e quello dei generi del discorso ordinario), quanto il testo non verbale (pittorico, fotografico, teatrale, musicale, ecc.). Ciò che proponiamo è una semiotica del testo il cui punto di vista sia quello del “testo complesso, o secondario”, nel senso della tipologia dei generi del discorso, estensibile ai generi del testo, di Michail Bachtin. Si tratta del testo che raffigura altri testi, come avviene nell’ambito della creatività artistica.

Il testo artistico è un testo scomodo, faticoso da seguire ma con cui bisogna fare i conti. Questo avviene perché ciascun testo artistico sa mostrarsi come l’appello più convincente e attivo all’ascolto di ciò che è altro dall’identico. A una semiotica del testo artistico spetta il compito di riflettere sulla responsabilità dell’arte e dell’artista che consiste nel fatto di rispondere dell’altro, dell’altro dell’io e dell’altro dall’io, fuori dalle differenze e dalle identità ma in termini di raffigurazione.

Bibliografia:

Testi obbligatori:

 

  • L. Ponzio, Visioni del testo, Pensa, Lecce 2016.
  • J. M. Lotman, Il girotondo delle muse, a cura di S. Burini, Bompiani, Milano, 2022 (in particolare la I e la II parte).

 

In aggiunta ai 2 testi obbligatori e in riferimento alle tematiche del corso, gli studenti possono scegliere per la loro preparazione un terzo testo, da concordare col docente, tra:

 

M. M. Bachtin, L’opera di Rabelais e la cultura popolare, Einaudi, Torino, 1979.

M. M. Bachtin, L’autore e l’eroe. Teoria letteraria e scienze umane, Einaudi, Torino, 1988.

M. M. Bachtin, Per una filosofia dell’atto responsabile, Pensa MultiMedia, Lecce, 2009.

M. M. Bachtin, In dialogo. Conversazioni del 1973 con V. Duvakin, ESI, Napoli, 2008.

M. M. Bachtin, Problemi dell’opera di Dostoevskij (1929), Edizioni dal Sud, Bari, 2018.

M. M. Bachtin e V. Vološinov, Parola propria e parola altrui nella sintassi dell’enunciazione, Pensa, Lecce, 2010.

M. M. Bachtin, Dostoevskij. Poetica e stilistica, Einaudi, Torino, 1968 (2002).

Bachtin, Kanaev, Medvedev, Vološinov, Bachtin e le sue maschere, Dedalo, 1995.

R. Barthes, La camera chiara, Einaudi, Torino, 1980.

R. Barthes, L’ovvio e l’ottuso, Einaudi, Torino, 1985.

R. Barthes, Il piacere del testo seguito da Variazioni della scrittura, Einaudi, Torino, 1999.

C. Bene; G. Deleuze, Sovrapposizioni, Feltrinelli, Milano, 1978.

W. Benjamin, L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica, Einaudi, Torino, 2000.

M. Bonfantini, La semiosi e l’abduzione, Bompiani, Milano, 1987.

G. Deleuze, Francis Bacon. Logica della sensazione, Quodlibet, Macerata, 1981.

J. Derrida, Memorie di cieco. L’autoritratto e altre rovine, Abscondita, Milano, 2003.

U. Eco, Opera aperta, Bompiani, Milano, 1962.

U. Eco, Lector in fabula, Bompiani, Milano, 1979.

U. Eco, Sei passeggiate nei boschi narrativi, La nave di Teseo, Milano, 2018.

U. Eco, Semiotica e filosofia del linguaggio, Einaudi, Torino, 1984.

M. Foucault, Questo non è una pipa, SE, Milano, 1988.

M. Foucault, Le parole e le cose, BUR, Milano, 2001.

P. Florenskij, La prospettiva rovesciata e altri scritti, Gangemi, Reggio Calabria, 1990.

D. Haynes, Bachtin e le arti visive, Nike, Segrate, 1999.

R. Jakobson, Saggi di linguistica generale, Feltrinelli, Milano, 2012.

J. Kristeva, Il linguaggio questo sconosciuto, Adriatica, Bari, 1992.

J. Kristeva, Stranieri a se stessi, Feltrinelli, Milano, 1990.

E. Levinas, Su Maurice Blanchot, Pensa, Lecce, 2023.

J. M. Lotman, trad. e presentazione a cura di Luciano Ponzio, Semiotica del Cinema e lineamenti di cine-estetica, Mimesis, Milano, 2020.

P. Montani (a cura di), I formalisti russi nel cinema, contributi di Ejchenbaum, Tynjanov, Šklovskij, Brik, Jakobson, Mukařovský, Lotman, Mimesis, Milano, 2019.

C. Morris, Lineamenti di una teoria dei segni, Pensa MultiMedia, Lecce, 2009.

C. Morris, Scritti di semiotica e di estetica, Pensa MultiMedia, Lecce, 2012.

M. Merleau-Ponty, L’occhio e la mente, SE, Milano, 1989.

J.-L. Nancy, Il ritratto e il suo sguardo, Cortina, Milano, 2002.

P. P. Pasolini, Empirismo eretico, Garzanti, Milano, 2003 (in particolare la III parte, Scritti sul cinema).

A. Ponzio,  Tra semiotica e letteratura. Introduzione a Michail Bachtin, Milano, Bompiani, 2015.

A. Ponzio, Interpretazione e scrittura, Pensa, Lecce, 2011.

A. Ponzio, La rivoluzione bachtiniana, Levante Ed., Bari, 1997.

L. Ponzio, Icona e raffigurazione. Bachtin, Malevič, Chagall, Mimesis, Milano, 2016.

L. Ponzio Lo squarcio di Kazimir Malevič, Spirali, Milano, 2004.

L. Ponzio, Roman Jakobson e i fondamenti della semiotica, Mimesis, Milano, 2015.

L. Ponzio, L’iconauta e l’artesto. Configurazioni della scrittura iconica, Mimesis, Milano, 2010.

L. Ponzio, L’immagine e la parola nell’arte tra letterarietà e raffigurazione, AGA Arti Grafiche Alberobello, 2017.

Petrilli S., Ponzio A. , Ponzio L. Interferenze. Pier Paolo Pasolini, Carmelo Bene e dintorni, Mimesis, Milano, 2012.

G. Prodi, Le basi materiali della significazione, Mimesis, Milano, 2021.

V. Propp, Morfologia della fiaba, Einaudi, Torino, 2000.

F. de Saussure, Corso di linguistica generale, Laterza, Roma-Bari, 1972.

F. Rossi-Landi, Metodica filosofica e scienza dei segni, Bompiani, Milano, 2006.

Th. Sebeok, Una introduzione alla semiotica, Carocci, Roma, 2003.

G. Vailati, Il metodo della filosofia. Saggi di critica del linguaggio, a cura di F. Rossi-Landi, Pensa, Lecce, 2022.

SEMIOTICA DEL TESTO (M-FIL/05)
SEMIOTICA DEL TESTO

Corso di laurea SCIENZA E TECNICA DELLA MEDIAZIONE LINGUISTICA

Settore Scientifico Disciplinare M-FIL/05

Tipo corso di studio Laurea

Crediti 9.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 54.0

Per immatricolati nel 2023/2024

Anno accademico di erogazione 2023/2024

Anno di corso 1

Semestre Primo Semestre (dal 18/09/2023 al 22/12/2023)

Lingua ITALIANO

Percorso PERCORSO STANDARD (A190)

Il corso è aperto a tutti gli studenti interessati.

  • Il testo a cui ci riferiamo in questo corso, che si occupa particolarmente di problemi di ordine metodologico della semiotica del testo, è tanto il testo verbale (il testo dei generi della scrittura letteraria e quello dei generi del discorso ordinario), quanto il testo non verbale (pittorico, fotografico, musicale, ecc.). Ciò che proponiamo è una semiotica del testo il cui punto di vista sia quello del “testo complesso, o secondario”, nel senso della tipologia dei generi del discorso, estensibile ai generi del testo, di Michail Bachtin. Si tratta del testo che raffigura altri testi, come avviene nell’ambito della creatività artistica. Esso non fa parte degli usi e delle funzioni ordinarie dei testi, dei “testi semplici, o diretti, o primari”. Al tempo stesso si costituisce nella relazione e nel confronto con essi. Ne rende conto dalla sua posizione esterna, si pone con essi in rapporto dialogico di partecipazione e di exotopia, di comprensione rispondente.

Nella concezione moderna di “testo”, inteso come complesso segnico e scrittura, s’inserisce di diritto il testo artistico – letterario, pittorico, teatrale, fotografico, cinematografico, musicale ecc., – e il testo della riflessione critica, filosofica e semiotica ad esso dedicata, da parte di autori quali Bachtin, Jakobson, Peirce, Barthes, Foucault, Derrida, Deleuze e altri ancora. Occuparsi di ciò significa considerare (in termini di acquisizione di conoscenze e comprensione) le strategie stesse del testo (textus), in particolare del testo che non si lascia leggere una volta per tutte, mostrandosi inconsumabile, sempre di nuovo leggibile. Ciò rende possibile l’incontro con un tipo di lettura che guarda al testo come capace di riscrittura, cioè di una scrittura che travalica la trascrizione, che va al di là della dimensione frastica e letterale, sostituendo alla ripetitiva rappresentazione l’innovativa raffigurazione, e che quindi permette, nella riflessione sul testo, di soffermarsi sulla sua capacità di eccezionalità, di originalità, di abilità incisiva e soprattutto sul suo contributo al superamento del carattere stereotipato della lingua pratica e dei linguaggi ordinari verbali e non-verbali. Tener conto, nella semiotica del testo, di questo tipo di testo, nella costruzione dei modelli di analisi, significa dover rivedere le categorie a cui il testo è stato generalmente sottoposto e che sono fondamentalmente quelle della costruzione e riproduzione dell’identità, laddove un approccio linguistico e semiotico si rivela fondamentale (in particolare: conoscenza e capacità di comprensione, capacità di applicare conoscenza e comprensione, autonomia di giudizio, abilità comunicative, capacità di apprendimento) nel percorso formativo dello studente come “mediatore linguistico”.

 

Saranno potenziate inoltre le seguenti capacità trasversali.

Textus è, nell’etimo, “tessuto”, ovvero rete, tela, scrittura. Nella considerazione della versione moderna di testo possiamo parlare oggi non solo di testo letterario o poetico, nelle sue forme verbali ma anche di testi extra-verbali, come nel caso del testo musicale, del testo pittorico, o nelle forme miste del testo cinematografico, teatrale, pubblicitario ecc. Inoltre bisogna considerare le relazioni del testo a partire dai margini, espresse nell’accezione di “intertestualità” introdotta da Julia Kristeva. Le capacità trasversali sono dunque insite nel testo nelle sue relazioni: testo-genere testuale; testo-contesto; testo-autore; testo-interpretazione; testo-linguaggio; testo-alterità; testo-discorso; testo-sottinteso; testo-ideologia; testo-lettura; testo-scrittura; testo-narrazione; testo-traduzione; testo-semiotica del testo.

Verranno effettuate lezioni teoriche e pratiche di didattica frontale. La frequenza delle lezioni è vivamente consigliata.

L’accertamento della preparazione avverrà attraverso un esame-colloquio (v. conoscenze e comprensione). Le domande si atterranno rigorosamente ai testi in programma (v. capacità di applicare le conoscenze acquisite), fatto salvo diversa indicazione del docente per gli studenti interessati ad approfondire determinati autori e argomenti menzionati durante il corso (competenze personali EMT, punto 26). L’esame verificherà l’acquisizione del punto di vista semiotico utilizzando i metalinguaggi appropriati nonché applicando approcci teoretici pertinenti (competenze traduttive, punto 9).

Gli studenti potranno prenotarsi per l’esame finale utilizzando esclusivamente le modalità previste dal sistema VOL.

19 dicembre 2023, ore 10:15 (appello ordinario)

8 gennaio 2024, ore 10:15 (I appello ordinario)

24 gennaio 2024, ore 10:15 (II appello ordinario)

13 maggio 2024, ore 10:15 (appello straordinario, riservato a laureandi, fuori corso e studenti iscritti in corso all’ultimo anno dei corsi di laurea triennale e di laurea magistrale che hanno terminato le lezioni del II semestre).

3 giugno 2024, ore 10:15 (I appello ordinario)

19 giugno 2024, ore 10:15 (II appello ordinario)

3 luglio 2024, ore 10:15 (III appello ordinario)

10 settembre 2024, ore 10:15 (appello ordinario)

21 ottobre 2024, ore 10:15 (appello straordinario, riservato a laureandi, fuori corso e studenti iscritti in corso all’ultimo anno dei corsi di laurea triennale e di laurea magistrale che hanno terminato le lezioni del II semestre).

 

Commissione: Ponzio; Dell’Anna; Politi

Il testo a cui ci riferiamo in questo corso, che si occupa particolarmente di problemi di ordine metodologico della semiotica del testo, è tanto il testo verbale (il testo dei generi della scrittura letteraria e quello dei generi del discorso ordinario), quanto il testo non verbale (pittorico, fotografico, teatrale, musicale, ecc.). Ciò che proponiamo è una semiotica del testo il cui punto di vista sia quello del “testo complesso, o secondario”, nel senso della tipologia dei generi del discorso, estensibile ai generi del testo, di Michail Bachtin. Si tratta del testo che raffigura altri testi, come avviene nell’ambito della creatività artistica. Esso non fa parte degli usi e delle funzioni ordinarie dei testi, dei “testi semplici, o diretti, o primari”. Al tempo stesso si costituisce nella relazione e nel confronto con essi. Ne rende conto dalla sua posizione esterna, si pone con essi in rapporto dialogico di partecipazione e di exotopia, di comprensione rispondente.

Questo tipo di testo capace di raffigurazione è dotato anche di un’eccedenza di visione rispetto allo sguardo dei testi che restano all’interno della rappresentazione e che sono funzionali alla riproduzione dell’identità. La sua prospettiva permette di cogliere del testo la sua alterità, la sua capacità dialogica, in cui rispondere non è rispondere di sé, ma dell’altro: una risposta dunque che fuoriesce dalla responsabilità delimitata dei ruoli a cui i testi della rappresentazione appartengono.

Roman Jakobson, partendo dal suo originario interesse per la poesia (Chlebnikov, Majakovskij) e poi riprendendo le valenze segniche configurate da Peirce – iconicità, indicalità, simbolicità –, mostra come il funzionamento della lingua si basi proprio sulla compresenza e partecipazione di questi tre aspetti del segno. Il prevalere, nella lingua, della componente simbolica, convenzionale, non esclude le altre due, quella iconica e quella indicale. Se per alcuni testi tra codificazione e decodificazione può esserci coincidenza e simmetria, per i testi con valore iconico, con gradi evidenti di “letterarietà” (non in senso stretto, riservato alla letteratura), cioè per i testi artistici in generale, la scrittura non coincide con la lettura.

Michail Bachtin, nel suo scritto sul problema del testo (1959-61), descrive due logiche del testo: la prima, in cui il testo risulta in relazione con il suo sistema segnico di appartenenza; e, la seconda, che riguarda la relazione dialogica della sua costituzione di senso nel suo rapporto intertestuale. La logica dialogica è la logica specifica del testo. L’altra, benché indispensabile in una prima fase di comprensione, risulta riduttiva se pretende di esaurire la portata semantica del testo. Alla stessa maniera, come risulta soprattutto nei testi di scrittura artistica, l’espressione segnica non si esaurisce nella rappresentazione, ma è specificamente raffigurazione.

Il corso offre dunque gli elementi e le prospettive per la costruzione di un approccio metodologico e critico alla problematica della lettura del testo mettendo a frutto il contributo della scienza dei segni.

Testo obbligatorio:

 

  • L. Ponzio, Visioni del testo, Pensa, Lecce 2016.

 

Un testo a scelta tra:

  • L. Ponzio, Roman Jakobson e i fondamenti della semiotica, Mimesis, Milano, 2015.
  • L. Ponzio, Icona e raffigurazione. Bachtin, Malevič, Chagall, Mimesis, Milano, 2016.
  • J. M. Lotman, Il girotondo delle muse, a cura di S. Burini, Bompiani, Milano, 2022 (in particolare la I e la II parte).

 

In aggiunta ai 2 testi e in riferimento alle tematiche del corso, gli studenti possono scegliere per la loro preparazione un terzo testo, da concordare col docente, tra:

 

M. M. Bachtin, L’opera di Rabelais e la cultura popolare, Einaudi, Torino, 1979.

M. M. Bachtin, L’autore e l’eroe. Teoria letteraria e scienze umane, Einaudi, Torino, 1988.

M. M. Bachtin, Per una filosofia dell’atto responsabile, Pensa MultiMedia, Lecce, 2009.

M. M. Bachtin, In dialogo. Conversazioni del 1973 con V. Duvakin, ESI, Napoli, 2008.

M. M. Bachtin, Problemi dell’opera di Dostoevskij (1929), Edizioni dal Sud, Bari, 2018.

M. M. Bachtin e V. Vološinov, Parola propria e parola altrui nella sintassi dell’enunciazione, Pensa, Lecce, 2010.

M. M. Bachtin, Dostoevskij. Poetica e stilistica, Einaudi, Torino, 1968 (2002).

Bachtin, Kanaev, Medvedev, Vološinov, Bachtin e le sue maschere, Dedalo, 1995.

R. Barthes, La camera chiara, Einaudi, Torino, 1980.

R. Barthes, L’ovvio e l’ottuso, Einaudi, Torino, 1985.

R. Barthes, Il piacere del testo seguito da Variazioni della scrittura, Einaudi, Torino, 1999.

C. Bene; G. Deleuze, Sovrapposizioni, Feltrinelli, Milano, 1978.

W. Benjamin, L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica, Einaudi, Torino, 2000.

M. Bonfantini, La semiosi e l’abduzione, Bompiani, Milano, 1987.

G. Deleuze, Francis Bacon. Logica della sensazione, Quodlibet, Macerata, 1981.

J. Derrida, Memorie di cieco. L’autoritratto e altre rovine, Abscondita, Milano, 2003.

U. Eco, Opera aperta, Bompiani, Milano, 1962.

U. Eco, Lector in fabula, Bompiani, Milano, 1979.

U. Eco, Sei passeggiate nei boschi narrativi, La nave di Teseo, Milano, 2018.

U. Eco, Semiotica e filosofia del linguaggio, Einaudi, Torino, 1984.

M. Foucault, Questo non è una pipa, SE, Milano, 1988.

M. Foucault, Le parole e le cose, BUR, Milano, 2001.

P. Florenskij, La prospettiva rovesciata e altri scritti, Gangemi, Reggio Calabria, 1990.

D. Haynes, Bachtin e le arti visive, Nike, Segrate, 1999.

R. Jakobson, Saggi di linguistica generale, Feltrinelli, Milano, 2012.

J. Kristeva, Il linguaggio questo sconosciuto, Adriatica, Bari, 1992.

J. Kristeva, Stranieri a se stessi, Feltrinelli, Milano, 1990.

E. Levinas, Su Maurice Blanchot, Pensa, Lecce, 2023.

J. M. Lotman, trad. e presentazione a cura di Luciano Ponzio, Semiotica del Cinema e lineamenti di cine-estetica, Mimesis, Milano, 2020.

P. Montani (a cura di), I formalisti russi nel cinema, contributi di Ejchenbaum, Tynjanov, Šklovskij, Brik, Jakobson, Mukařovský, Lotman, Mimesis, Milano, 2019.

C. Morris, Lineamenti di una teoria dei segni, Pensa MultiMedia, Lecce, 2009.

C. Morris, Scritti di semiotica e di estetica, Pensa MultiMedia, Lecce, 2012.

M. Merleau-Ponty, L’occhio e la mente, SE, Milano, 1989.

J.-L. Nancy, Il ritratto e il suo sguardo, Cortina, Milano, 2002.

P. P. Pasolini, Empirismo eretico, Garzanti, Milano, 2003 (in particolare la III parte, Scritti sul cinema).

A. Ponzio,  Tra semiotica e letteratura. Introduzione a Michail Bachtin, Milano, Bompiani, 2015.

A. Ponzio, Interpretazione e scrittura, Pensa, Lecce, 2011.

A. Ponzio, La rivoluzione bachtiniana, Levante Ed., Bari, 1997.

L. Ponzio Lo squarcio di Kazimir Malevič, Spirali, Milano, 2004.

L. Ponzio, L’iconauta e l’artesto. Configurazioni della scrittura iconica, Mimesis, Milano, 2010.

L. Ponzio, L’immagine e la parola nell’arte tra letterarietà e raffigurazione, AGA Arti Grafiche Alberobello, 2017.

Petrilli S., Ponzio A. , Ponzio L. Interferenze. Pier Paolo Pasolini, Carmelo Bene e dintorni, Mimesis, Milano, 2012.

G. Prodi, Le basi materiali della significazione, Mimesis, Milano, 2021.

V. Propp, Morfologia della fiaba, Einaudi, Torino, 2000.

F. de Saussure, Corso di linguistica generale, Laterza, Roma-Bari, 1972.

F. Rossi-Landi, Metodica filosofica e scienza dei segni, Bompiani, Milano, 2006.

Th. Sebeok, Una introduzione alla semiotica, Carocci, Roma, 2003.

G. Vailati, Il metodo della filosofia. Saggi di critica del linguaggio, a cura di F. Rossi-Landi, Pensa, Lecce, 2022.

SEMIOTICA DEL TESTO (M-FIL/05)
SEMIOTICA DEL TESTO

Corso di laurea SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE

Settore Scientifico Disciplinare M-FIL/05

Tipo corso di studio Laurea

Crediti 6.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 30.0

Per immatricolati nel 2022/2023

Anno accademico di erogazione 2023/2024

Anno di corso 2

Semestre Primo Semestre (dal 18/09/2023 al 22/12/2023)

Lingua ITALIANO

Percorso PERCORSO COMUNE (999)

Il corso è aperto a tutti gli studenti interessati.

Saper interpretare e comprendere segni e significati nei confronti di ciò che va sotto il nome di “testo”, che spazia dal campo della comunicazione ordinaria e mass-mediatica a quello artistico-verbale e artistico-figurativo, è necessario non solo per orientarsi con competenza e padronanza nell’ambito della rete segnica in cui la nostra vita necessariamente si svolge ma anche nei confronti dei sistemi di valori con cui i sistemi segnici sono inevitabilmente connessi. Ciò comporta una presa di coscienza, per chi si occupa di “comunicazione”, il cui avvio inizia con il chiedersi “semio-eticamente” in che cosa siamo “divenuti ciechi”, al punto da perdere di vista il rischio principale che la comunicazione corre oggi, quello della fine stessa della comunicazione. Tale rischio non riguarda quel fenomeno piuttosto semplice e banale indicato col termine di “incomunicabilità”, ma la possibilità della fine della vita stessa su questo pianeta, data l’ormai scientificamente riconosciuta inscindibilità di comunicazione e vita da parte della biosemiotica e della “semiotica globale” (Sebeok),

Il corso offre dunque gli elementi di una semiotica del testo che avvii ad una lettura responsiva e critica sulla base delle indicazioni che possono essere tratte dai “maestri dei segni”, quali Ferdinand de Saussure, Roman Jakobson, Jurij Lotman, Charles Peirce, Michail Bachtin, Charles Morris, a Thomas Sebeok e Umberto Eco.

  • - Conoscenze e comprensione

Gli studenti potranno acquisire gli strumenti necessari alla padronanza critica in ambito accademico e professionale ed anche nella quotidianità della comunicazione sociale, incrementando la capacità specie-specifica della semiosi umana, dell’“antroposemiosi”, caratterizzabile come “metasemiosi”, vale a dire come capacità non solo di impiegare segni per comunicare e rispondere e dunque per un loro uso strumentale immediato, ma anche di usare i segni per riflettere sui segni, e quindi come possibilità di scelta, di deliberazione, di messa in discussione, di comprensione rispondente, di dialogo, di presa di coscienza, in una parola, di responsabilità.

Inoltre gli studenti potranno conseguire le basi semiotiche per l’analisi e l’interpretazione dei testi nelle loro differenti strutture e forme, nei loro diversi generi di discorso, nella loro espressione sia verbale sia non verbale, sia nell’ambito della quotidianità e sia nell’ambito dei diversi generi di raffigurazione artistica. La considerazione e l’analisi di questi ultimi, in quanto testi “complessi” che raffigurano i testi “semplici” della vita ordinaria (Bachtin), dell’ordinario ciclo di produzione-consumo/comunicazione-informazione, possono senz’altro contribuire a un atteggiamento nei confronti di questi ultimi che sia anche di maggiore riflessione e di presa di posizione critica e responsabile.

 

  • - Capacità di applicare conoscenze e comprensione

Il corso fornirà agli studenti, oltre che gli elementi per una concezione moderna di testo dal punto di vista semiotico, anche la consapevolezza delle varietà testuali, e, in relazioni ai testi verbali/non-verbali o misti, le strategie comunicative sul piano simbolico, iconico e indicale, secondo le valenze segniche configurate da Peirce e dagli altri “maestri dei segni”.

In particolare, il laureato in Scienze della Comunicazione avrà modo di acquisire specifiche conoscenze nell’ambito della semiotica in quanto “teoria” o “scienza” o “dottrina dei segni” (Sebeok), tali da permettergli di orientarsi nei diversi settori della comunicazione, come indicato, con riferimento ai descrittori di Dublino, per le “Discipline semiotiche e linguistiche”, specificamente per le attività formative di base e caratterizzanti.

 

  • - Autonomia di giudizio

Gli studenti potranno acquisire gli strumenti semiotici essenziali nello studio delle varie tipologie testuali e costruirsi una coscienza critica e valutativa delle strategie comunicative. Inoltre, la semiotica, come dottrina dei segni, colloca l’animale umano, in quanto animale semiotico, data la sua specificità di riflettere continuamente sui segni, in un ruolo centrale e di determinante responsabilità, non solo in ambito antroposemiotico, ma in ambito semiotico globale, e quindi di una responsabilità che riguarda in generale la vita, secondo una prospettiva biosemiotica e, in relazione ad essa, semioetica.

 

  • - Abilità comunicative

Gli studenti dimostreranno di saper gestire le nozioni e le terminologie appropriate di ordine semiotico, di acquisire padronanza dei temi trattati a lezione, di discutere con chiarezza degli aspetti disciplinari sul piano teorico, pratico e metodologico. In termini di abilità comunicative, si darà particolarmente importanza alla formazione dello studente fornendolo di metodi analisi e interpretazione, dando particolare rilievo alla logica abduttiva (Peirce), di centrale importanza per la formazione di una metodologia ipotetico-deduttiva essenziale in ambito scientifico ed anche in ogni forma di comunicazione predisposta alla creatività, all’innovazione e alla ricerca.

 

  • - Capacità di apprendimento

Come capacità di apprendimento, gli studenti svilupperanno durante le lezioni gli elementi teorici e pratici di quello che Michail Bachtin ha indicato come “comprensione rispondente” di un testo, dato che, nel processo di comunicazione, non è sufficiente intendere un testo ma bisogna anche comprenderlo, e che all’azione della lettura bisogna che segua la reazione della scrittura, intesa non in senso semplicemente letterale, come trascrizione, ma come comprensione rispondente, data l’indissociabilità, in questo senso, di lettura/scrittura (Barthes).

 

Saranno potenziate inoltre le seguenti capacità trasversali.

Textus è, nell’etimo, “tessuto”, ovvero rete, tela, scrittura. Nella considerazione della versione moderna di testo possiamo parlare oggi non solo di testo letterario o poetico, nelle sue forme verbali ma anche di testi extra-verbali, come nel caso del testo musicale, del testo pittorico, o nelle forme miste del testo cinematografico, teatrale, pubblicitario ecc. Inoltre bisogna considerare le relazioni del testo a partire dai margini, espresse nell’accezione di “intertestualità” introdotta da Julia Kristeva. Le capacità trasversali sono dunque insite nel testo nelle sue relazioni: testo-genere testuale; testo-contesto; testo-autore; testo-interpretazione; testo-linguaggio; testo-alterità; testo-discorso; testo-sottinteso; testo-ideologia; testo-lettura; testo-scrittura; testo-narrazione; testo-traduzione; testo-semiotica del testo.

 

Verranno effettuate lezioni teoriche e pratiche di didattica frontale. La frequenza delle lezioni è vivamente consigliata.

L’accertamento della preparazione avverrà attraverso un esame-colloquio (v. conoscenze e comprensione). Le domande si atterranno rigorosamente ai testi in programma (v. capacità di applicare le conoscenze acquisite), fatto salvo diversa indicazione del docente per gli studenti interessati ad approfondire determinati autori e argomenti menzionati durante il corso (competenze personali EMT, punto 26). L’esame verificherà l’acquisizione del punto di vista semiotico utilizzando i metalinguaggi appropriati nonché applicando approcci teoretici pertinenti (competenze traduttive, punto 9).

Gli studenti potranno prenotarsi per l’esame finale utilizzando esclusivamente le modalità previste dal sistema VOL.

19 dicembre 2023, ore 10:15 (appello ordinario)

10 gennaio 2024, ore 10:15 (I appello ordinario)

5 febbraio 2024, ore 10:15 (II appello ordinario)

3 aprile 2024, ore 10:15  (appello ordinario)

15 maggio 2024, ore 10:15  (appello straordinario, riservato a laureandi, fuori corso e studenti iscritti in corso all’ultimo anno dei corsi di laurea triennale e di laurea magistrale che hanno terminato le lezioni del II semestre).

5 giugno 2024, ore 10:15  (I appello ordinario)

1 luglio 2024, ore 10:15  (II appello ordinario)

10 settembre 2024, ore 10:15  (appello ordinario)

21 ottobre 2024,  ore 10:15  (appello straordinario, riservato a laureandi, fuori corso e studenti iscritti in corso all’ultimo anno dei corsi di laurea triennale e di laurea magistrale che hanno terminato le lezioni del II semestre).

 

Commissione: Ponzio; Dell’Anna; Politi

Con la sua fulminea velocità di espansione e la sua marcia veloce sulle autostrade del web la comunicazione globale ha cancellato lo spazio e il tempo. Decifrare segni e significati di questi processi non solo è necessario per delineare il nuovo sistema di valori ma significa anche domandarsi semio-eticamente in che cosa oggi siamo divenuti ciechi, perdendo di vista i rischi quali quello della fine stessa della comunicazione. Tale rischio non riguarda quel fenomeno piuttosto semplice e banale indicato col termine di incomunicabilità, ma il rischio della fine della vita su questo pianeta, con riferimento alla ormai riconosciuta inscindibilità “comunicazione-vita” (Sebeok).

Dai limiti della concezione saussuriana, che riconosceva come segno solo ciò che nell’ambito del sociale ha una funzione intenzionalmente comunicativa – semiotica della comunicazione – si è passati successivamente ad una semiotica della significazione (Barthes) che riconosceva come segno anche ciò che non è prodotto con l’intenzione di farlo funzionare come tale; quindi si è giunti alla semiotica del terzo senso, o semiotica del testo, o semiotica della significanza.

Non si tratta qui della riduttiva interpretazione della comunicazione umana in termini di trasmissione di informazioni (presupponendo modelli precostituiti nel processo comunicativo: emittente, ricevente, codice, messaggio, contesto). La reale portata della comunicazione è ben più ampia dello stretto scambio intenzionale di messaggi determinati sulla base di un codice comune, stabilito per convenzione, fra individui distinti e separati.

Occorre dunque una semiotica capace di una visione globale, sia come ampiezza di campo, sia come dimensione temporale storico-sociale, sia nella sua consapevolezza di responsività e responsabilità nei confronti della vita.

In altri termini è ormai necessario compiere una riflessione (est)etica e semiotica sulle nuove condizioni dell’attuale organizzazione sociale che costituisca una critica alla onnipresente globalizzazione della comunicazione nella produzione che caratterizza l’intero ciclo produttivo del mercato, dello scambio e del consumo.

Per essere compresa, la comunicazione-produzione mondializzata e globale richiede una visione altrettanto globale che le scienze speciali e separate non sono in grado di fornire: deve svolgersi nella prospettiva di una semiotica globale. Per realizzare ciò, si deve tendere a una visione globale, svolgendo una funzione de-totalizzante, vale a dire critica di ogni pretesa totalità, in primo luogo quella della comunicazione mondializzata e globale.

Il corso offre dunque gli elementi di una semiotica intesa come “semiotica dell’interpretazione” che ha il compito di approntare apparati di comprensione e anche di critica e messa in discussione di ciò che è segnico.

Testo obbligatorio:

 

  • L. Ponzio, Visioni del testo, Pensa, Lecce 2016.

 

In aggiunta al testo obbligatorio, e in riferimento alle tematiche del corso, gli studenti possono scegliere per la loro preparazione il secondo testo, da concordare col docente, tra:

 

M. M. Bachtin, L’opera di Rabelais e la cultura popolare, Einaudi, Torino, 1979.

M. M. Bachtin, L’autore e l’eroe. Teoria letteraria e scienze umane, Einaudi, Torino, 1988.

M. M. Bachtin, Per una filosofia dell’atto responsabile, Pensa MultiMedia, Lecce, 2009.

M. M. Bachtin, In dialogo. Conversazioni del 1973 con V. Duvakin, ESI, Napoli, 2008.

M. M. Bachtin, Problemi dell’opera di Dostoevskij (1929), Edizioni dal Sud, Bari, 2018.

M. M. Bachtin e V. Vološinov, Parola propria e parola altrui nella sintassi dell’enunciazione, Pensa, Lecce, 2010.

M. M. Bachtin, Dostoevskij. Poetica e stilistica, Einaudi, Torino, 1968 (2002).

Bachtin, Kanaev, Medvedev, Vološinov, Bachtin e le sue maschere, Dedalo, 1995.

R. Barthes, La camera chiara, Einaudi, Torino, 1980.

R. Barthes, L’ovvio e l’ottuso, Einaudi, Torino, 1985.

R. Barthes, Il piacere del testo seguito da Variazioni della scrittura, Einaudi, Torino, 1999.

C. Bene; G. Deleuze, Sovrapposizioni, Feltrinelli, Milano, 1978.

W. Benjamin, L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica, Einaudi, Torino, 2000.

M. Bonfantini, La semiosi e l’abduzione, Bompiani, Milano, 1987.

G. Deleuze, Francis Bacon. Logica della sensazione, Quodlibet, Macerata, 1981.

J. Derrida, Memorie di cieco. L’autoritratto e altre rovine, Abscondita, Milano, 2003.

U. Eco, Opera aperta, Bompiani, Milano, 1962.

U. Eco, Lector in fabula, Bompiani, Milano, 1979.

U. Eco, Sei passeggiate nei boschi narrativi, La nave di Teseo, Milano, 2018.

U. Eco, Semiotica e filosofia del linguaggio, Einaudi, Torino, 1984.

M. Foucault, Questo non è una pipa, SE, Milano, 1988.

M. Foucault, Le parole e le cose, BUR, Milano, 2001.

P. Florenskij, La prospettiva rovesciata e altri scritti, Gangemi, Reggio Calabria, 1990.

D. Haynes, Bachtin e le arti visive, Nike, Segrate, 1999.

R. Jakobson, Saggi di linguistica generale, Feltrinelli, Milano, 2012.

J. Kristeva, Il linguaggio questo sconosciuto, Adriatica, Bari, 1992.

J. Kristeva, Stranieri a se stessi, Feltrinelli, Milano, 1990.

E. Levinas, Su Maurice Blanchot, Pensa, Lecce, 2023.

J. M. Lotman, Il girotondo delle muse, a cura di S. Burini, Bompiani, Milano, 2022 (in particolare la I e la II parte).

J. M. Lotman, trad. e presentazione a cura di Luciano Ponzio, Semiotica del Cinema e lineamenti di cine-estetica, Mimesis, Milano, 2020.

P. Montani (a cura di), I formalisti russi nel cinema, contributi di Ejchenbaum, Tynjanov, Šklovskij, Brik, Jakobson, Mukařovský, Lotman, Mimesis, Milano, 2019.

C. Morris, Lineamenti di una teoria dei segni, Pensa MultiMedia, Lecce, 2009.

C. Morris, Scritti di semiotica e di estetica, Pensa MultiMedia, Lecce, 2012.

M. Merleau-Ponty, L’occhio e la mente, SE, Milano, 1989.

J.-L. Nancy, Il ritratto e il suo sguardo, Cortina, Milano, 2002.

P. P. Pasolini, Empirismo eretico, Garzanti, Milano, 2003 (in particolare la III parte, Scritti sul cinema).

A. Ponzio,  Tra semiotica e letteratura. Introduzione a Michail Bachtin, Milano, Bompiani, 2015.

A. Ponzio, Interpretazione e scrittura, Pensa, Lecce, 2011.

A. Ponzio, La rivoluzione bachtiniana, Levante Ed., Bari, 1997.

L. Ponzio, Icona e raffigurazione. Bachtin, Malevič, Chagall, Mimesis, Milano, 2016.

L. Ponzio Lo squarcio di Kazimir Malevič, Spirali, Milano, 2004.

L. Ponzio, Roman Jakobson e i fondamenti della semiotica, Mimesis, Milano, 2015.

L. Ponzio, L’iconauta e l’artesto. Configurazioni della scrittura iconica, Mimesis, Milano, 2010.

L. Ponzio, L’immagine e la parola nell’arte tra letterarietà e raffigurazione, AGA Arti Grafiche Alberobello, 2017.

Petrilli S., Ponzio A. , Ponzio L. Interferenze. Pier Paolo Pasolini, Carmelo Bene e dintorni, Mimesis, Milano, 2012.

G. Prodi, Le basi materiali della significazione, Mimesis, Milano, 2021.

V. Propp, Morfologia della fiaba, Einaudi, Torino, 2000.

F. de Saussure, Corso di linguistica generale, Laterza, Roma-Bari, 1972.

F. Rossi-Landi, Metodica filosofica e scienza dei segni, Bompiani, Milano, 2006.

Th. Sebeok, Una introduzione alla semiotica, Carocci, Roma, 2003.

G. Vailati, Il metodo della filosofia. Saggi di critica del linguaggio, a cura di F. Rossi-Landi, Pensa, Lecce, 2022.

SEMIOTICA DEL TESTO (M-FIL/05)
SEMIOTICA DEL CINEMA

Corso di laurea TRADUZIONE TECNICO-SCIENTIFICA E INTERPRETARIATO

Settore Scientifico Disciplinare M-FIL/05

Tipo corso di studio Laurea Magistrale

Crediti 8.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 48.0

Per immatricolati nel 2021/2022

Anno accademico di erogazione 2022/2023

Anno di corso 2

Semestre Primo Semestre (dal 19/09/2022 al 13/01/2023)

Lingua ITALIANO

Percorso PERCORSO UNISALENTO (A98)

Il corso è aperto a tutti gli studenti interessati

Il linguaggio cinematografico ricopre un ruolo centrale nell’ambito della cultura. Il cinematografo – sintesi di immagine, tempo, movimento, scrittura –, è un’arte che condensa in sé altri linguaggi, verbali e non-verbali, in un rapporto dialogico, interdisciplinare e intertestuale. A questo intreccio di un genere di espressione che maggiormente del testo esalta l’etimologia (textus), la semiotica del cinema dedica la sua attenzione, attraverso un lavoro di scomposizione e ricomposizione dei suoi molteplici linguaggi. Più che mai, nei confronti del testo cinematografico, la semiotica ha occasione di mostrare come i sistemi segnici, verbali, visivi, acustici, gestuali, prossemici, narrativi, musicali, ecc. sussistano in un rapporto di reciproca interdipendenza, e di fare osservare come non ci possano essere significati isolati e racchiusi in un solo sistema segnico, abituando così ad una lettura inter-relazionale trasferibile in altre esperienze, concernenti non solo diverse forme di professionalità, ma anche circostanze consuete della vita ordinaria. Durante il corso delle lezioni si farà riferimento ad autori classici che, da differenti punti di vista e con interessi diversi, hanno contribuito allo studio semiotico del linguaggio o, meglio, dei linguaggi, del cinema, quali Lotman, Jakobson, Barthes, Ejzenštejn, Deleuze, Pasolini.

Gli studenti potranno trarre giovamento per la loro formazione professionale dalla capacità di padroneggiare gli elementi costitutivi del testo cinematografico come veri e propri strumenti critici e interpretativi, a seconda delle strategie segniche relative all’inquadratura, all’abilità mimica, alla gestualità attoriale ed espressiva, alla musica e all’impiego della colonna sonora, alla sequenza e successione delle immagini, alla traduzione tra lingue diverse nel doppiaggio e nel rapporto tra parlato e “sottotitoli”, e al raffronto, nella costruzione dello spazio-tempo cinematografico, tra cronotopo artistico e cronotopo reale, ecc.

Il corso mira a fornire allo studente la capacità di interpretare, di tradurre, di leggere, di saper vedere le immagini (vedere non è semplicemente guardare), attraverso strumenti di comprensione attiva e responsiva, in cui non tanto interessa il che cosa rappresentato ma come esso è raffigurato nell’“orchestrazione” (espressione di Ejzenštejn) dei vari linguaggi nella loro combinazione, interrelazione e trasmutazione.

Inoltre, il testo cinematografico, in quanto linguaggio transnazionale, è un linguaggio che si proietta nella sua costituzione in una prospettiva internazionale e interculturale, non solo evidenziando differenze, anche di comportamento, tra culture diverse, ma abituando pure alla possibilità di far dialogare tra loro scenari di vita differenti, differenti sistemi di segni.

 

Riepilogo delle conoscenze acquisite, secondo i descrittori dello European Master’s in Translation (e i descrittori di Dublino):

 

Descrittori EMT

Descrittori di Dublino

Nel corso gli studenti sviluppano la capacità di analizzare un documento di origine, identificare le potenziali difficoltà testuali e cognitive e valutare le strategie e le risorse necessarie per un’appropriata riformulazione, in linea con specifiche esigenze comunicative (competenze traduttive, punto 1).

Conoscenza e capacità di comprensione; Capacità di applicare conoscenza e comprensione.

Permette di sviluppare competenze specifiche in ambito cinematografico (competenze tematiche).

Conoscenza e capacità di comprensione; Capacità di applicare conoscenza e comprensione.

 

  • Saranno potenziate inoltre le seguenti capacità trasversali:

Considerando in termini semiotici il cinema un linguaggio e non una lingua, esso si esprime nella sua specifica eterogeneità e, partendo dal fatto che lo schermo è un testo, tale linguaggio mette in relazione aspetti che lo riguardano direttamente, ovvero: cinema-testo; cinema-linguaggio; cinema-narrazione; cinema-traduzione; cinema-letteratura; cinema-filosofia; cinema-estetica; cinema-scrittura; cinema-cultura; cinema-realtà; cinema-teatro; cinema-pittura; cinema-fotografia; cinema-poesia.

 

Verranno effettuate lezioni teoriche e pratiche di didattica frontale. La frequenza delle lezioni è vivamente consigliata.

L’accertamento della preparazione avverrà attraverso un esame-colloquio. Le domande faranno riferimento alla verifica delle competenze acquisite dallo studente del linguaggio cinematografico. Oltre a saper padroneggiare le nozioni basilari concernenti il linguaggio filmico, gli studenti avranno modo di confrontarsi in maniera trasversale con la pratica testuale (v. anche competenze personali EMT, punto 26), rintracciando nel linguaggio cinematografico gli elementi estetici e stilistici, territoriali e extraterritoriali, storici e sociali, e acquisendo così esperienze e competenze, che al di là dell’ambito del corso di semiotica del cinema, possono valere, oltre che nell’ambito della loro complessiva formazione culturale, specificamente nell’ambito del loro complessivo corso di studio, particolarmente quello di “traduttore e interprete” (v. competenze traduttive, punto 1), che deve preparare all’incontro di linguaggi differenti, di procedure artistiche differenti, di epoche differenti, di culture differenti.

Gli studenti potranno prenotarsi per l’esame finale utilizzando esclusivamente le modalità previste dal sistema VOL.

Le date degli appelli d'esame saranno comunicate successivamente qui e con avviso in bacheca online, sezione "notizie"

Il linguaggio cinematografico ricopre un ruolo centrale nell’ambito della cultura. Il cinematografo – sintesi di immagine, tempo, movimento, scrittura –, è un’arte che condensa in sé altri linguaggi, verbali e non-verbali, in un rapporto dialogico, interdisciplinare e intertestuale. A questo intreccio di un genere di espressione che maggiormente del testo esalta l’etimologia (textus), la semiotica del cinema dedica la sua attenzione, attraverso un lavoro di scomposizione e ricomposizione dei suoi molteplici linguaggi. Più che mai, nei confronti del testo cinematografico, la semiotica ha occasione di mostrare come i sistemi segnici, verbali, visivi, acustici, gestuali, prossemici, narrativi, musicali, ecc. sussistano in un rapporto di reciproca interdipendenza, e di fare osservare come non ci possano essere significati isolati e racchiusi in un solo sistema segnico, abituando così ad una lettura inter-relazionale trasferibile in altre esperienze, concernenti non solo diverse forme di professionalità, ma anche circostanze consuete della vita ordinaria. Durante il corso delle lezioni si farà riferimento ad autori classici che, da differenti punti di vista e con interessi diversi, hanno contribuito allo studio semiotico del linguaggio o, meglio, dei linguaggi, del cinema, quali Lotman, Jakobson, Barthes, Ejzenštejn, Deleuze, Pasolini.

Il corso evidenzierà gli aspetti della struttura narrativa filmica e le strategie testuali, secondo la tecnica del montaggio, delle immagini in movimento. Fornirà allo studente non solo gli strumenti cognitivi per il riconoscimento (agnizione) del lessico specifico del cinema (piano sequenza, punto di vista, sceneggiatura, schermo, sfondo, soggettiva, oggettiva, primo piano, taglio, stacco, trama messa a fuoco, fotogramma, flashback, doppiaggio, colpo di scena, colonna sonora, ambientazione ecc., ma anche il loro funzionamento ai fini della partecipazione e del coinvolgimento del lettore-spettatore ordinario. Si può dire che, in ultima analisi, la semiotica del cinema contribuisca a una teoria e a una pratica del tradurre tra linguaggi, tra generi di discorso, tra generi artistici, del tradurre anche come trasposizione (dal romanzo al film), ma anche tra lingue (il doppiaggio, la sottotitolazione). Oltre a riprendere e a riportare l’oggetto così com’è, il cinema ha la capacità, con la sua scrittura, di ricomporre le immagini, siano esse verbali (Saussure parlava già dei significanti verbali come di “immagini acustiche”) e non-verbali, basandosi su logiche interpretative, metonimiche e metaforiche, e alternando riprese per contiguità o per similarità, per somiglianza iconica.

Testo obbligatorio:

  • J. M. Lotman, trad. e presentazione a cura di Luciano Ponzio, Semiotica del Cinema e lineamenti di cine-estetica, Mimesis, Milano, 2020.

A seconda dei particolari interessi di ciascuno e in riferimento alle tematiche del corso, gli studenti possono scegliere per la loro preparazione i seguenti moduli (A o B o C) da aggiungere al testo obbligatorio:

 

A:

 

  • J. Lotman, Il girotondo delle muse, a cura di S. Burini, Bompiani, Milano, 2022 (in particolare la II parte).
  • S. Sproccati, Strutture del linguaggio cinematografico, Mimesis, Milano, 2021.

 

B:

  • P. Montani (a cura di), I formalisti russi nel cinema, contributi di Ejchenbaum, Tynjanov, Šklovskij, Brik, Jakobson, Mukařovský, Lotman, Mimesis, Milano, 2019.
  • M. Grande, Il cinema in profondità di campo, Bulzoni, Roma, 2003.

 

C:

  • P. P. Pasolini, Empirismo eretico, Garzanti, Cernusco s/N (Mi), 2003 (in particolare la III parte, Scritti sul cinema).
  • R. Barthes, L’ovvio e l’ottuso, Einaudi, Torino, 2004 (in particolare la I parte, L’immagine).

 

 

Altri testi di approfondimento (da concordare eventualmente col docente in aggiunta o come alternativi al programma d’esame):

 

  • Aa. Vv. Nuovocinema n. 33. Pe una nuova critica. I convegni pesaresi 1965-1967, Marsilio, Venezia, 1989.
  • Apice M., Le visioni di Pasolini. Immagini di una profezia, Bibliopolis, Napoli, 2009.
  • R. Arnheim, Film come arte, Abscondita, Milano, 2013.
  • R. Barthes, Sul cinema, Nuovo Melangolo, Genova 1997.
  • R. Barthes, La camera chiara, Einaudi, Torino, 1980.
  • R. Barthes, I segni e gli affetti nel film, Vallecchi, Firenze, 1995.
  • P. Basso Fossali, Confini del cinema. Strategie estetiche e ricerca semiotica, Lindau, Torino, 2003.
  • C. Bene, Contro il cinema, a cura di E. Morreale, Minimum fax, Roma, 2011.
  • P. Bertetti, Il racconto audiovisivo, Cartman, Torino, 2012.
  • P. Bertetto (a cura di), Metodologie di analisi del film, Laterza, Bari-Roma, 2006.
  • G. Bettetini, La conversazione audiovisiva, Bompiani, Milano, 2002.
  • A. Biancofiore, Pasolini, Palumbo, Palermo, 2003.
  • G. P. Caprettini; A. Valle (a cura), Semiotiche al cinema, Mondadori, 2006.
  • F. Casetti, L’occhio del Novecento, Bompiani, Milano, 2020.
  • F. Casetti, Dentro lo sguardo, Bompiani, Milano, 1986.
  • L. De Carolis, Pasolini al cinema. Il progetto di una teoria semiotica in Empirismo eretico, Atheneum, Firenze, 2008.
  • De Gaetano, Il visibile cinematografico, Bulzoni, Roma, 2002.
  • G. Deleuze, 2 voll. L’immagine-movimento (Cinema 1) e L’immagine-tempo (Cinema 2), Ubulibri, Milano, 2010 (V. anche Einaudi).
  • G. Deleuze, “Il cervello è lo schermo” in Che cos’è l’atto di creazione, Cronopio, Napoli, 2003.
  • Della Volpe; Baldelli; Eco; Garroni; Kossak; Metz; Pasolini; Struska, Sychra; Toti, Linguaggio e ideologia nel film, Cafieri, Novara, 1968.
  • S. M. Ejzenštejn, Charlie Chaplin, SE, Milano, 2005.
  • S. M. Ejzenštejn, La forma cinematografica, Einaudi, Torino, 2003.
  • P. Desogus, Laboratorio Pasolini. Teoria del segno e del cinema, Quodlibet, Macerata, 2018.
  • L. Forgione, Il grande venditore di immagini. Elementi di semiotica del cinema, Ed. Riuniti Univ. Press, Roma, 2010.
  • E. Garroni, Semiotica e estetica. L’eterogeneità del linguaggio e il linguaggio cinematografico, Laterza, Bari, 1968.
  • E. Garroni, Scritti sul cinema, Aragno, Torino, 2006.
  • R. Jakobson, La fine del cinema?, a cura di F. Tuscano, Booktime, Milano, 2009.
  • J. M. Lotman; Y. Tsivian, Dialogo con lo schermo, Moretti&Vitali, Bergamo 2001.
  • Ch. Metz, Semiologia del cinema, Garzanti, Milano, 1972.
  • Ch. Metz, La significazione nel cinema, Bompiani, Milano, 1975.
  • Ch. Metz, Linguaggio e cinema, Bompiani, Milano, 1977.
  • P. Montani, Fuori campo. Studi sul cinema e l’estetica, QuattroVenti, Urbino, 1993.
  • E. Morin, Il cinema o l’uomo immaginario. Saggio di antropologia sociologica, Cortina, 2016.
  • E. Ponzio, Immagine in tempo reale. Storie, pratiche, teorie per una introduzione alla performance audiovisiva, Mimesis, Milano, 2019.
  • A. Ponzio, L. Ponzio, S. Petrilli, Interferenze. Pier Paolo Pasolini, Carmelo Bene e dintorni, Mimesis Milano, 2012.
  • I. Perniola (a cura di) Cinema e letteratura: percorsi di confine, Marsilio, Venezia, 2002.
  • E. Recalcati, Dostoevskij sullo schermo, Vita e Pensiero, Milano, 2019.
  • S. Silvetroni, Il cinema di Tarkovskij e la tradizione russa, Qiqajon, Magnano (BI), 2005.
  • A. Somaini, Ejzenštein. Il cinema, le arti, il montaggio, Einaudi, Torino 2011.
  • R. Stam; R. Burgoyne; S. Flitterman-Lewis, Semiologia del cinema e dell’audiovisivo, Bompiani, Milano, 1999.
  • J. Talens, L’occhio aperto. Leggendo Luis Buñuel, Giuseppe Laterza, Bari, 2009.
  • A. Tarkovskij, Scolpire il tempo, Artigrafiche, Perugia, 2020.
  • R. Tomasino (a cura di), Semiotica della rappresentazione, “Sezione II – Cinema e semiotica”,  Flaccovio, Palermo, 1984.
  • D. Vertov, L’occhio della rivoluzione, a cura di P. Montani, Mimesis, Milano, 2011.
  • V. Woolf, Sul cinema, Mimesis, Milano, 2012.
SEMIOTICA DEL CINEMA (M-FIL/05)
SEMIOTICA DEL TESTO

Corso di laurea SCIENZA E TECNICA DELLA MEDIAZIONE LINGUISTICA

Settore Scientifico Disciplinare M-FIL/05

Tipo corso di studio Laurea

Crediti 9.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 54.0

Per immatricolati nel 2022/2023

Anno accademico di erogazione 2022/2023

Anno di corso 1

Semestre Primo Semestre (dal 19/09/2022 al 13/01/2023)

Lingua ITALIANO

Percorso PERCORSO STANDARD (A190)

Il corso è aperto a tutti gli studenti interessati

Il testo a cui ci riferiamo in questo corso, che si occupa particolarmente di problemi di ordine metodologico della semiotica del testo, è tanto il testo verbale (il testo dei generi della scrittura letteraria e quello dei generi del discorso ordinario), quanto il testo non verbale (pittorico, fotografico, teatrale, musicale, ecc.). Ciò che proponiamo è una semiotica del testo il cui punto di vista sia quello del “testo complesso, o secondario”, nel senso della tipologia dei generi del discorso, estensibile ai generi del testo, di Michail Bachtin. Si tratta del testo che raffigura altri testi, come avviene nell’ambito della creatività artistica. Esso non fa parte degli usi e delle funzioni ordinarie dei testi, dei “testi semplici, o diretti, o primari”. Al tempo stesso si costituisce nella relazione e nel confronto con essi. Ne rende conto dalla sua posizione esterna, si pone con essi in rapporto dialogico di partecipazione e di exotopia, di comprensione rispondente.

Nella concezione moderna di “testo”, inteso come complesso segnico e scrittura, s’inserisce di diritto il testo artistico – letterario, pittorico, teatrale, fotografico, cinematografico, musicale ecc., – e il testo della riflessione critica, filosofica e semiotica ad esso dedicata, da parte di autori quali Bachtin, Jakobson, Peirce, Barthes, Foucault, Derrida, Deleuze. Occuparsi di ciò significa considerare (in termini di acquisizione di conoscenze e comprensione) le strategie stesse del testo (textus), in particolare del testo che non si lascia leggere una volta per tutte, mostrandosi inconsumabile, sempre di nuovo leggibile. Ciò rende possibile l’incontro con un tipo di lettura che guarda al testo come capace di riscrittura, cioè di una scrittura che travalica la trascrizione, che va al di là della dimensione frastica e letterale, sostituendo alla ripetitiva rappresentazione l’innovativa raffigurazione, e che quindi permette, nella riflessione sul testo, di soffermarsi sulla sua capacità di eccezionalità, di originalità, di abilità incisiva e soprattutto sul suo contributo al superamento del carattere stereotipato della lingua pratica e dei linguaggi ordinari verbali e non-verbali. Tener conto, nella semiotica del testo, di questo tipo di testo, nella costruzione dei modelli di analisi, significa dover rivedere le categorie a cui il testo è stato generalmente sottoposto e che sono fondamentalmente quelle della costruzione e riproduzione dell’identità, laddove un approccio linguistico e semiotico si rivela fondamentale (in particolare: conoscenza e capacità di comprensione, capacità di applicare conoscenza e comprensione, autonomia di giudizio, abilità comunicative, capacità di apprendimento) nel percorso formativo dello studente come “mediatore linguistico”.

Saranno potenziate inoltre le seguenti capacità trasversali.

Textus è, nell’etimo, “tessuto”, ovvero rete, tela, scrittura. Nella considerazione della versione moderna di testo possiamo parlare oggi non solo di testo letterario o poetico, nelle sue forme verbali ma anche di testi extra-verbali, come nel caso del testo musicale, del testo pittorico, o nelle forme miste del testo cinematografico, teatrale, pubblicitario ecc. Inoltre bisogna considerare le relazioni del testo a partire dai margini, espresse nell’accezione di “intertestualità” introdotta da Julia Kristeva. Le capacità trasversali sono dunque insite nel testo nelle sue relazioni testo-contesto; testo-autore; testo-interpretazione; testo-linguaggio; testo-alterità; testo-discorso; testo-sottinteso; testo-ideologia; testo-lettura; testo-scrittura; testo-narrazione; testo-traduzione; testo-semiotica del testo.

Verranno effettuate lezioni teoriche e pratiche di didattica frontale. La frequenza delle lezioni è vivamente consigliata.

L’accertamento della preparazione avverrà attraverso un esame-colloquio (v. conoscenze e comprensione). Le domande si atterranno rigorosamente ai testi in programma (v. capacità di applicare le conoscenze acquisite), fatto salvo diversa indicazione del docente per gli studenti interessati ad approfondire determinati autori e argomenti menzionati durante il corso (competenze personali EMT, punto 26). L’esame verificherà l’acquisizione del punto di vista semiotico utilizzando i metalinguaggi appropriati nonché applicando approcci teoretici pertinenti (competenze traduttive, punto 9).

Gli studenti potranno prenotarsi per l’esame finale utilizzando esclusivamente le modalità previste dal sistema VOL.

Le date degli appelli d'esame saranno comunicate successivamente qui e con avviso in bacheca online, sezione "notizie"

Il testo a cui ci riferiamo in questo corso, che si occupa particolarmente di problemi di ordine metodologico della semiotica del testo, è tanto il testo verbale (il testo dei generi della scrittura letteraria e quello dei generi del discorso ordinario), quanto il testo non verbale (pittorico, fotografico, teatrale, musicale, ecc.). Ciò che proponiamo è una semiotica del testo il cui punto di vista sia quello del “testo complesso, o secondario”, nel senso della tipologia dei generi del discorso, estensibile ai generi del testo, di Michail Bachtin. Si tratta del testo che raffigura altri testi, come avviene nell’ambito della creatività artistica. Esso non fa parte degli usi e delle funzioni ordinarie dei testi, dei “testi semplici, o diretti, o primari”. Al tempo stesso si costituisce nella relazione e nel confronto con essi. Ne rende conto dalla sua posizione esterna, si pone con essi in rapporto dialogico di partecipazione e di exotopia, di comprensione rispondente.

Questo tipo di testo capace di raffigurazione è dotato anche di un’eccedenza di visione rispetto allo sguardo dei testi che restano all’interno della rappresentazione e che sono funzionali alla riproduzione dell’identità. La sua prospettiva permette di cogliere del testo la sua alterità, la sua capacità dialogica, in cui rispondere non è rispondere di sé, ma dell’altro: una risposta dunque che fuoriesce dalla responsabilità delimitata dei ruoli a cui i testi della rappresentazione appartengono.

Roman Jakobson, partendo dal suo originario interesse per la poesia (Chlebnikov, Majakovskij) e poi riprendendo le valenze segniche configurate da Peirce – iconicità, indicalità, simbolicità –, mostra come il funzionamento della lingua si basi proprio sulla compresenza e partecipazione di questi tre aspetti del segno. Il prevalere, nella lingua, della componente simbolica, convenzionale, non esclude le altre due, quella iconica e quella indicale. Se per alcuni testi tra codificazione e decodificazione può esserci coincidenza e simmetria, per i testi con valore iconico, con gradi evidenti di “letterarietà” (non in senso stretto, riservato alla letteratura), cioè per i testi artistici in generale, la scrittura non coincide con la lettura.

Michail Bachtin, nel suo scritto sul problema del testo (1959-61), descrive due logiche del testo: la prima, in cui il testo risulta in relazione con il suo sistema segnico di appartenenza; e, la seconda, che riguarda la relazione dialogica della sua costituzione di senso nel suo rapporto intertestuale. La logica dialogica è la logica specifica del testo. L’altra, benché indispensabile in una prima fase di comprensione, risulta riduttiva se pretende di esaurire la portata semantica del testo. Alla stessa maniera, come risulta soprattutto nei testi di scrittura artistica, l’espressione segnica non si esaurisce nella rappresentazione, ma è specificamente raffigurazione.

Il corso offre dunque gli elementi e le prospettive per la costruzione di un approccio metodologico e critico alla problematica della lettura del testo mettendo a frutto il contributo della scienza dei segni.

Testo obbligatorio:

 

  • L. Ponzio, Visioni del testo, Pensa, Lecce 2016.

 

Un testo a scelta tra:

  • L. Ponzio, Roman Jakobson e i fondamenti della semiotica, Mimesis, Milano, 2015.
  • L. Ponzio, Icona e raffigurazione. Bachtin, Malevič, Chagall, Mimesis, Milano, 2016.

 

In aggiunta ai 2 testi, e in riferimento alle tematiche del corso, gli studenti possono scegliere per la loro preparazione il terzo testo tra:

 

  • M. M. Bachtin e V. Vološinov, Parola propria e parola altrui nella sintassi dell’enunciazione, Pensa, Lecce, 2010.
  • J. Lotman, Il girotondo delle muse, a cura di S. Burini, Bompiani, Milano, 2022 (in particolare la I e la II parte).
  • L. Ponzio (a cura), La persistenza dell’altro. La singolarità dell’altro fuori dall’appartenenza identitaria, Pensa, Lecce, 2020.
  • L. Ponzio Lo squarcio di Kazimir Malevič, Spirali, Milano, 2004.
  • L. Ponzio, L’immagine e la parola nell’arte tra letterarietà e raffigurazione, AGA Arti Grafiche Alberobello, 2017.
  • A. Ponzio, Interpretazione e scrittura, Pensa, Lecce, 2011.
  • L. Ponzio, L’iconauta e l’artesto. Configurazioni della scrittura iconica, Mimesis, Milano, 2010.
  • Th. Sebeok, Una introduzione alla semiotica, Carocci, Roma, 2003.

 

Altri testi di approfondimento (da concordare eventualmente col docente in aggiunta o come alternativi al programma d’esame):

 

M. M. Bachtin, L’opera di Rabelais e la cultura popolare, Einaudi, Torino, 1979.

M. M. Bachtin, L’autore e l’eroe. Teoria letteraria e scienze umane, Einaudi, Torino, 1988.

M. M. Bachtin, Per una filosofia dell’atto responsabile, Pensa MultiMedia, Lecce, 2009.

M. M. Bachtin, In dialogo. Conversazioni del 1973 con V. Duvakin, ESI, Napoli, 2008.

M. M. Bachtin, Problemi dell’opera di Dostoevskij, Dedalo, Bari, 1997.

M. M. Bachtin, Dostoevskij. Poetica e stilistica, Einaudi, Torino, 1968.

R. Barthes, La camera chiara, Einaudi, Torino, 1980.

R. Barthes, L’ovvio e l’ottuso, Einaudi, Torino, 1985.

R. Barthes, Il piacere del testo seguito da Variazioni della scrittura, Einaudi, Torino, 1999.

R. Barthes, Il brusio della lingua, Einaudi, Torino, 1984.

R. Barthes, La grana della voce, Einaudi, Torino, 1986.

C. Bene; G. Deleuze, Sovrapposizioni, Feltrinelli, Milano, 1978.

W. Benjamin, L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica, Einaudi, Torino, 2000.

M. Bonfantini, La semiosi e l’abduzione, Bompiani, Milano, 1987.

G. Deleuze, Francis Bacon. Logica della sensazione, Quodlibet, Macerata, 1981.

J. Derrida, Memorie di cieco. L’autoritratto e altre rovine, Abscondita, Milano, 2003.

U. Eco, Opera aperta, Bompiani, Milano, 1962.

U. Eco, Lector in fabula, Bompiani, Milano, 1979.

U. Eco, Sei passeggiate nei boschi narrativi, La nave di Teseo, Milano, 2018.

M. Foucault, Questo non è una pipa, SE, Milano, 1988.

M. Foucault, Le parole e le cose, BUR, Milano, 2001.

P. Florenskij, La prospettiva rovesciata e altri scritti, Gangemi, Reggio Calabria, 1990.

D. Haynes, Bachtin e le arti visive, Nike, Segrate, 1999.

R. Jakobson, Saggi di linguistica generale, Feltrinelli, Milano, 2012.

J. Kristeva, Il linguaggio questo sconosciuto, Adriatica, Bari, 1992.

J. Kristeva, Stranieri a se stessi, Feltrinelli, Milano, 1990.

C. Morris, Lineamenti di una teoria dei segni, Pensa MultiMedia, Lecce, 2009.

C. Morris, Scritti di semiotica e di estetica, Pensa MultiMedia, Lecce, 2012.

M. Merleau-Ponty, L’occhio e la mente, SE, Milano, 1989.

J.-L. Nancy, Il ritratto e il suo sguardo, Cortina, Milano, 2002.

A. Ponzio,  Tra semiotica e letteratura. Introduzione a Michail Bachtin, Milano, Bompiani, 2015.

V. Propp, Morfologia della fiaba, Einaudi, Torino, 2000.

Saussure, F. de, Corso di linguistica generale, Laterza, Roma-Bari, 1972.

SEMIOTICA DEL TESTO (M-FIL/05)
SEMIOTICA DEL TESTO

Corso di laurea DISCIPLINE DELLE ARTI, DELLA MUSICA E DELLO SPETTACOLO (DAMS)

Settore Scientifico Disciplinare M-FIL/05

Tipo corso di studio Laurea

Crediti 9.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 54.0

Per immatricolati nel 2021/2022

Anno accademico di erogazione 2022/2023

Anno di corso 2

Semestre Primo Semestre (dal 19/09/2022 al 13/01/2023)

Lingua ITALIANO

Percorso PERCORSI COMUNE/GENERICO (999)

Il corso è aperto a tutti gli studenti interessati

Il dialogo tra arte e vita, il dialogo tra testi, tra i testi della vita ordinaria e quelli artistici, tra rappresentazione e raffigurazione, consiste nel loro reciproco dover rispondere gli uni degli altri. L’arte è provocata dalla vita e la vita è provocata dall’arte (Bachtin). A ristabilire questo rapporto tra arte e vita è il testo di scrittura. Nella concezione moderna di “testo” sia esso pittorico, cinematografico, teatrale, architettonico, musicale, inteso come complesso segnico, è scrittura. Una semiotica che consideri il testo artistico per la sua capacità di raffigurazione, di visione è iscrivibile in una semiotica della scrittura. Alla metafora del girotondo (chorovod, antica danza popolare) delle muse greche, Lotman fa esplicitamente riferimento volendone esaltare i valori del passato in cui si creava una situazione di ensamble, di arti dialoganti, in quanto “i greci vedevano immancabilmente nell’arte [...] un insieme di aspetti differenti ma reciprocamente necessari all’attività artistica”, cosa che lo studio dell’arte in tempi moderni ha trascurato sviluppando isolatamente le discipline, separando le “belle lettere” dal teatro, le arti figurative dalla musica, ecc. e, più recentemente, anche dal cinema. Alla semiotica, intesa come quella scienza che si occupa della natura e della trasmissione delle informazioni, è riconosciuto oggi il ruolo di ricongiungere settori del sapere apparentemente non unificabili.

Saranno potenziate le seguenti capacità trasversali.

Textus è, nell’etimo, “tessuto”, ovvero rete, tela, scrittura. Nella considerazione della versione moderna di testo possiamo parlare oggi non solo di testo letterario o poetico, nelle sue forme verbali ma anche di testi extra-verbali, come nel caso del testo musicale, del testo pittorico, o nelle forme miste del testo cinematografico, teatrale, pubblicitario ecc. Inoltre bisogna considerare le relazioni del testo a partire dai margini, espresse nell’accezione di “intertestualità” introdotta da Julia Kristeva. Le capacità trasversali sono dunque insite nel testo nelle sue relazioni testo-contesto; testo-autore; testo-interpretazione; testo-linguaggio; testo-alterità; testo-discorso; testo-sottinteso; testo-ideologia; testo-lettura; testo-scrittura; testo-narrazione; testo-traduzione; testo-semiotica del testo.

Verranno effettuate lezioni teoriche e pratiche di didattica frontale. La frequenza delle lezioni è vivamente consigliata.

L’accertamento della preparazione avverrà attraverso un esame-colloquio. Le domande si atterranno rigorosamente ai testi in programma, fatto salvo diversa indicazione del docente per gli studenti interessati ad approfondire determinati autori e argomenti menzionati durante il corso. L’esame verificherà l’acquisizione del punto di vista semiotico utilizzando i metalinguaggi appropriati nonché applicando approcci teoretici pertinenti.

Gli studenti potranno prenotarsi per l’esame finale utilizzando esclusivamente le modalità previste dal sistema VOL.

Le date degli appelli d'esame saranno comunicate successivamente qui e con avviso in bacheca online, sezione "notizie"

Il dialogo tra arte e vita, il dialogo tra testi, tra i testi della vita ordinaria e quelli artistici, tra rappresentazione e raffigurazione, consiste nel loro reciproco dover rispondere gli uni degli altri. L’arte è provocata dalla vita e la vita è provocata dall’arte (Bachtin). A ristabilire questo rapporto tra arte e vita è il testo di scrittura. Nella concezione moderna di “testo” sia esso pittorico, cinematografico, teatrale, architettonico, musicale, inteso come complesso segnico, è scrittura. Una semiotica che consideri il testo artistico per la sua capacità di raffigurazione, di visione è iscrivibile in una semiotica della scrittura. Alla metafora del girotondo (chorovod, antica danza popolare) delle muse greche, Lotman fa esplicitamente riferimento volendone esaltare i valori del passato in cui si creava una situazione di ensamble, di arti dialoganti, in quanto “i greci vedevano immancabilmente nell’arte [...] un insieme di aspetti differenti ma reciprocamente necessari all’attività artistica”, cosa che lo studio dell’arte in tempi moderni ha trascurato sviluppando isolatamente le discipline, separando le “belle lettere” dal teatro, le arti figurative dalla musica, ecc. e, più recentemente, anche dal cinema. Alla semiotica, intesa come quella scienza che si occupa della natura e della trasmissione delle informazioni, è riconosciuto oggi il ruolo di ricongiungere settori del sapere apparentemente non unificabili.

Produrre e comprendere segni significa partecipare ai processi comunicativi. Il segnico è il campo dell’ambivalenza, della somiglianza, della deviazione, della creatività, in cui tutto si decide per relazioni e pratiche sociali (io-per-me, l’altro-per-me e io-per-l’altro, come dice Bachtin). Il testo artistico fornisce la possibilità di cogliere al meglio la struttura dialogica dell’enunciazione. Bachtin mostra come il senso del testo non dipenda dagli elementi ripetibili del sistema di segni con cui è composto (interpretanti di identificazione) ma nella sua stessa costituzione, e non solo nella sua manifestazione; esso è situato nei rapporti di rinvio, di differimento (interpretanti di comprensione rispondente) che danno luogo ad una catena di testi ad esso antecedenti e ad esso successivi.

La traduzione come luogo paradossale di scrittura e riscrittura non riguarda solo il testo scritto, specificamente quello della scrittura letteraria, che maggiormente compie questa riscrittura, portandosi fuori dalla rappresentazione, ma riguarda anche il testo pittorico e ogni testo artistico.

Se si considera l’opera d’arte come un sistema di segni reciprocamente condizionati, reso stilisticamente e esteticamente unitario dall’assunto artistico, diventa chiaro che la linguistica, anche quando si tratta di un’opera letteraria, da sola non basta: si rende necessario un punto di vista semiotico. L’opera artistica, il testo artistico, in quanto testo, tessuto, trama, tela, scrittura, è polisemica; nelle sue sembianze di testo è cioè capace di concentrare un’enorme quantità di significanza – da significare pazientemente, sia pure sempre parzialmente, il tempo necessario per rendersi percettibile – in uno spazio sì ristretto ma in cui, per quanto limitato esso sia, l’arte tutta riesce a rendersi modello di un mondo senza confini, realtà in un’altra realtà, come in una matrioska.

Il testo a cui ci riferiamo in questo corso, che si occupa particolarmente di problemi di ordine metodologico della semiotica del testo, è tanto il testo verbale (il testo dei generi della scrittura letteraria e quello dei generi del discorso ordinario), quanto il testo non verbale (pittorico, fotografico, teatrale, musicale, ecc.). Ciò che proponiamo è una semiotica del testo il cui punto di vista sia quello del “testo complesso, o secondario”, nel senso della tipologia dei generi del discorso, estensibile ai generi del testo, di Michail Bachtin. Si tratta del testo che raffigura altri testi, come avviene nell’ambito della creatività artistica.

Il testo artistico è un testo scomodo, faticoso da seguire ma con cui bisogna fare i conti. Questo avviene perché ciascun testo artistico sa mostrarsi come l’appello più convincente e attivo all’ascolto di ciò che è altro dall’identico. A una semiotica del testo artistico spetta il compito di riflettere sulla responsabilità dell’arte e dell’artista che consiste nel fatto di rispondere dell’altro, dell’altro dell’io e dell’altro dall’io, fuori dalle differenze e dalle identità ma in termini di raffigurazione.

Bibliografia:

Testi obbligatori:

 

  • L. Ponzio, Visioni del testo, Pensa, Lecce 2016.
  • J. Lotman, Il girotondo delle muse, a cura di S. Burini, Bompiani, Milano, 2022 (in particolare la I e la II parte).

 

In aggiunta ai testi obbligatori e in riferimento alle tematiche del corso, gli studenti possono scegliere per la loro preparazione 1 testo tra:

  • J. M. Lotman, trad. e presentazione a cura di Luciano Ponzio, Semiotica del Cinema e lineamenti di cine-estetica, Mimesis, Milano, 2020.
  • L. Ponzio, Icona e raffigurazione. Bachtin, Malevič, Chagall, Mimesis, Milano, 2016.
  • L. Ponzio Lo squarcio di Kazimir Malevič, Spirali, Milano, 2004.
  • L. Ponzio, Roman Jakobson e i fondamenti della semiotica, Mimesis, Milano, 2015.
  • L. Ponzio, L’iconauta e l’artesto. Configurazioni della scrittura iconica, Mimesis, Milano, 2010.
  • L. Ponzio, L’immagine e la parola nell’arte tra letterarietà e raffigurazione, AGA Arti Grafiche Alberobello, 2017.
  • R. Barthes, La camera chiara, Einaudi, Torino, 1980.
  • R. Barthes, L’ovvio e l’ottuso, Einaudi, Torino, 2004 (in particolare la I parte, L’immagine).
  • C. Bene; G. Deleuze, Sovrapposizioni, Feltrinelli, Milano, 1978.
  • Petrilli S., Ponzio A. , Ponzio L. Interferenze. Pier Paolo Pasolini, Carmelo Bene e dintorni, MimesisMilano, 2012.
  • M. M. Bachtin e V. Vološinov, Parola propria e parola altrui nella sintassi dell’enunciazione, Pensa, Lecce, 2010.
  • A. Ponzio, Interpretazione e scrittura, Pensa, Lecce, 2011.
  • P. P. Pasolini, Empirismo eretico, Garzanti, Milano, 2003 (in particolare la III parte, Scritti sul cinema).

 

Altri testi di approfondimento (da concordare eventualmente col docente in aggiunta o come alternativi al programma d’esame):

 

M. M. Bachtin, L’opera di Rabelais e la cultura popolare, Einaudi, Torino, 1979.

M. M. Bachtin, L’autore e l’eroe. Teoria letteraria e scienze umane, Einaudi, Torino, 1988.

M. M. Bachtin, Per una filosofia dell’atto responsabile, Pensa MultiMedia, Lecce, 2009.

M. M. Bachtin, In dialogo. Conversazioni del 1973 con V. Duvakin, ESI, Napoli, 2008.

M. M. Bachtin, Problemi dell’opera di Dostoevskij, Dedalo, Bari, 1997.

M. M. Bachtin, Dostoevskij. Poetica e stilistica, Einaudi, Torino, 1968.

R. Barthes, Il piacere del testo seguito da Variazioni della scrittura, Einaudi, Torino, 1999.

R. Barthes, Sul racconto. Una conversazione inedita con Paolo Fabbri, Marietti, Bologna, 2019.

R. Barthes, Il brusio della lingua, Einaudi, Torino, 1984.

R. Barthes, La grana della voce, Einaudi, Torino, 1986.

C. Bene; G. Deleuze, Sovrapposizioni, Feltrinelli, Milano, 1978.

W. Benjamin, L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica, Einaudi, Torino, 2000.

M. Bonfantini, La semiosi e l’abduzione, Bompiani, Milano, 1987.

G. Deleuze, Francis Bacon. Logica della sensazione, Quodlibet, Macerata, 1981.

J. Derrida, Memorie di cieco. L’autoritratto e altre rovine, Abscondita, Milano, 2003.

U. Eco, Opera aperta, Bompiani, Milano, 1962.

U. Eco, Lector in fabula, Bompiani, Milano, 1979.

U. Eco, Sei passeggiate nei boschi narrativi, La nave di Teseo, Milano, 2018.

M. Foucault, Questo non è una pipa, SE, Milano, 1988.

M. Foucault, Le parole e le cose, BUR, Milano, 2001.

P. Florenskij, La prospettiva rovesciata e altri scritti, Gangemi, Reggio Calabria, 1990.

D. Haynes, Bachtin e le arti visive, Nike, Segrate, 1999.

R. Jakobson, Saggi di linguistica generale, Feltrinelli, Milano, 2012.

J. Kristeva, Il linguaggio questo sconosciuto, Adriatica, Bari, 1992.

J. Kristeva, Stranieri a se stessi, Feltrinelli, Milano, 1990.

P. Montani (a cura di), I formalisti russi nel cinema, contributi di Ejchenbaum, Tynjanov, Šklovskij, Brik, Jakobson, Mukařovský, Lotman, Mimesis, Milano, 2019.

C. Morris, Lineamenti di una teoria dei segni, Pensa MultiMedia, Lecce, 2009.

C. Morris, Scritti di semiotica e di estetica, Pensa MultiMedia, Lecce, 2012.

M. Merleau-Ponty, L’occhio e la mente, SE, Milano, 1989.

J.-L. Nancy , Il ritratto e il suo sguardo, Cortina, Milano, 2002.

A. Ponzio, Tra semiotica e letteratura. Introduzione a Michail Bachtin, Milano, Bompiani, 2015.

V. Propp, Morfologia della fiaba, Einaudi, Torino, 2000.

F. de Saussure, Corso di linguistica generale, Laterza, Roma-Bari, 1972.

Th. Sebeok, Una introduzione alla semiotica, Carocci, Roma, 2003.

S. Sproccati, Strutture del linguaggio cinematografico, Mimesis, Milano, 2021.

SEMIOTICA DEL TESTO (M-FIL/05)
SEMIOTICA DEL TESTO

Corso di laurea SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE

Settore Scientifico Disciplinare M-FIL/05

Tipo corso di studio Laurea

Crediti 6.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 30.0

Per immatricolati nel 2021/2022

Anno accademico di erogazione 2022/2023

Anno di corso 2

Semestre Primo Semestre (dal 19/09/2022 al 13/01/2023)

Lingua ITALIANO

Percorso PERCORSO COMUNE (999)

Il corso è aperto a tutti gli studenti interessati

Saper interpretare e comprendere segni e significati nei confronti di ciò che va sotto il nome di “testo”, che spazia dal campo della comunicazione ordinaria e mass-mediatica a quello artistico-verbale e artistico-figurativo, è necessario non solo per orientarsi con competenza e padronanza nell’ambito della rete segnica in cui la nostra vita necessariamente si svolge ma anche nei confronti dei sistemi di valori con cui i sistemi segnici sono inevitabilmente connessi. Ciò comporta una presa di coscienza, per chi si occupa di “comunicazione”, il cui avvio inizia con il chiedersi “semio-eticamente” in che cosa siamo “divenuti ciechi”, al punto da perdere di vista il rischio principale che la comunicazione corre oggi, quello della fine stessa della comunicazione. Tale rischio non riguarda quel fenomeno piuttosto semplice e banale indicato col termine di “incomunicabilità”, ma la possibilità della fine della vita stessa su questo pianeta, data l’ormai scientificamente riconosciuta inscindibilità di comunicazione e vita da parte della biosemiotica e della “semiotica globale” (Sebeok),

Il corso offre dunque gli elementi di una semiotica del testo che avvii ad una lettura responsiva e critica sulla base delle indicazioni che possono essere tratte dai “maestri dei segni”, quali Ferdinand de Saussure, Roman Jakobson, Jurij Lotman, Charles Peirce, Michail Bachtin, Charles Morris, a Thomas Sebeok e Umberto Eco.

  • - Conoscenze e comprensione

Gli studenti potranno acquisire gli strumenti necessari alla padronanza critica in ambito accademico e professionale ed anche nella quotidianità della comunicazione sociale, incrementando la capacità specie-specifica della semiosi umana, dell’“antroposemiosi”, caratterizzabile come “metasemiosi”, vale a dire come capacità non solo di impiegare segni per comunicare e rispondere e dunque per un loro uso strumentale immediato, ma anche di usare i segni per riflettere sui segni, e quindi come possibilità di scelta, di deliberazione, di messa in discussione, di comprensione rispondente, di dialogo, di presa di coscienza, in una parola, di responsabilità.

Inoltre gli studenti potranno conseguire le basi semiotiche per l’analisi e l’interpretazione dei testi nelle loro differenti strutture e forme, nei loro diversi generi di discorso, nella loro espressione sia verbale sia non verbale, sia nell’ambito della quotidianità e sia nell’ambito dei diversi generi di raffigurazione artistica. La considerazione e l’analisi di questi ultimi, in quanto testi “complessi” che raffigurano i testi “semplici” della vita ordinaria (Bachtin), dell’ordinario ciclo di produzione-consumo/comunicazione-informazione, possono senz’altro contribuire a un atteggiamento nei confronti di questi ultimi che sia anche di maggiore riflessione e di presa di posizione critica e responsabile.

 

  • - Capacità di applicare conoscenze e comprensione

Il corso fornirà agli studenti, oltre che gli elementi per una concezione moderna di testo dal punto di vista semiotico, anche la consapevolezza delle varietà testuali, e, in relazioni ai testi verbali/non-verbali o misti, le strategie comunicative sul piano simbolico, iconico e indicale, secondo le valenze segniche configurate da Peirce e dagli altri “maestri dei segni”.

In particolare, il laureato in Scienze della Comunicazione avrà modo di acquisire specifiche conoscenze nell’ambito della semiotica in quanto “teoria” o “scienza” o “dottrina dei segni” (Sebeok), tali da permettergli di orientarsi nei diversi settori della comunicazione, come indicato, con riferimento ai descrittori di Dublino, per le “Discipline semiotiche e linguistiche”, specificamente per le attività formative di base e caratterizzanti.

 

  • - Autonomia di giudizio

Gli studenti potranno acquisire gli strumenti semiotici essenziali nello studio delle varie tipologie testuali e costruirsi una coscienza critica e valutativa delle strategie comunicative. Inoltre, la semiotica, come dottrina dei segni, colloca l’animale umano, in quanto animale semiotico, data la sua specificità di riflettere continuamente sui segni, in un ruolo centrale e di determinante responsabilità, non solo in ambito antroposemiotico, ma in ambito semiotico globale, e quindi di una responsabilità che riguarda in generale la vita, secondo una prospettiva biosemiotica e, in relazione ad essa, semioetica.

 

  • - Abilità comunicative

Gli studenti dimostreranno di saper gestire le nozioni e le terminologie appropriate di ordine semiotico, di acquisire padronanza dei temi trattati a lezione, di discutere con chiarezza degli aspetti disciplinari sul piano teorico, pratico e metodologico. In termini di abilità comunicative, si darà particolarmente importanza alla formazione dello studente fornendolo di metodi analisi e interpretazione, dando particolare rilievo alla logica abduttiva (Peirce), di centrale importanza per la formazione di una metodologia ipotetico-deduttiva essenziale in ambito scientifico ed anche in ogni forma di comunicazione predisposta alla creatività, all’innovazione e alla ricerca.

 

  • - Capacità di apprendimento

Come capacità di apprendimento, gli studenti svilupperanno durante le lezioni gli elementi teorici e pratici di quello che Michail Bachtin ha indicato come “comprensione rispondente” di un testo, dato che, nel processo di comunicazione, non è sufficiente intendere un testo ma bisogna anche comprenderlo, e che all’azione della lettura bisogna che segua la reazione della scrittura, intesa non in senso semplicemente letterale, come trascrizione, ma come comprensione rispondente, data l’indissociabilità, in questo senso, di lettura/scrittura (Barthes).

 

Saranno potenziate inoltre le seguenti capacità trasversali.

Textus è, nell’etimo, “tessuto”, ovvero rete, tela, scrittura. Nella considerazione della versione moderna di testo possiamo parlare oggi non solo di testo letterario o poetico, nelle sue forme verbali ma anche di testi extra-verbali, come nel caso del testo musicale, del testo pittorico, o nelle forme miste del testo cinematografico, teatrale, pubblicitario ecc. Inoltre bisogna considerare le relazioni del testo a partire dai margini, espresse nell’accezione di “intertestualità” introdotta da Julia Kristeva. Le capacità trasversali sono dunque insite nel testo nelle sue relazioni testo-contesto; testo-autore; testo-interpretazione; testo-linguaggio; testo-alterità; testo-discorso; testo-sottinteso; testo-ideologia; testo-lettura; testo-scrittura; testo-narrazione; testo-traduzione; testo-semiotica del testo.

 

Verranno effettuate lezioni teoriche e pratiche di didattica frontale. La frequenza delle lezioni è vivamente consigliata.

L’accertamento della preparazione avverrà attraverso un esame-colloquio (v. conoscenze e comprensione). Le domande si atterranno rigorosamente ai testi in programma (v. capacità di applicare le conoscenze acquisite), fatto salvo diversa indicazione del docente per gli studenti interessati ad approfondire determinati autori e argomenti menzionati durante il corso (competenze personali EMT, punto 26). L’esame verificherà l’acquisizione del punto di vista semiotico utilizzando i metalinguaggi appropriati nonché applicando approcci teoretici pertinenti (competenze traduttive, punto 9).

Gli studenti potranno prenotarsi per l’esame finale utilizzando esclusivamente le modalità previste dal sistema VOL.

Le date degli appelli d'esame saranno comunicate successivamente qui e con avviso in bacheca online, sezione "notizie"

Con la sua fulminea velocità di espansione e la sua marcia veloce sulle autostrade del web la comunicazione globale ha cancellato lo spazio e il tempo. Decifrare segni e significati di questi processi non solo è necessario per delineare il nuovo sistema di valori ma significa anche domandarsi semio-eticamente in che cosa oggi siamo divenuti ciechi, perdendo di vista i rischi quali quello della fine stessa della comunicazione. Tale rischio non riguarda quel fenomeno piuttosto semplice e banale indicato col termine di incomunicabilità, ma il rischio della fine della vita su questo pianeta, con riferimento alla ormai riconosciuta inscindibilità “comunicazione-vita” (Sebeok).

Dai limiti della concezione saussuriana, che riconosceva come segno solo ciò che nell’ambito del sociale ha una funzione intenzionalmente comunicativa – semiotica della comunicazione – si è passati successivamente ad una semiotica della significazione (Barthes) che riconosceva come segno anche ciò che non è prodotto con l’intenzione di farlo funzionare come tale; quindi si è giunti alla semiotica del terzo senso, o semiotica del testo, o semiotica della significanza.

Non si tratta qui della riduttiva interpretazione della comunicazione umana in termini di trasmissione di informazioni (presupponendo modelli precostituiti nel processo comunicativo: emittente, ricevente, codice, messaggio, contesto). La reale portata della comunicazione è ben più ampia dello stretto scambio intenzionale di messaggi determinati sulla base di un codice comune, stabilito per convenzione, fra individui distinti e separati.

Occorre dunque una semiotica capace di una visione globale, sia come ampiezza di campo, sia come dimensione temporale storico-sociale, sia nella sua consapevolezza di responsività e responsabilità nei confronti della vita.

In altri termini è ormai necessario compiere una riflessione (est)etica e semiotica sulle nuove condizioni dell’attuale organizzazione sociale che costituisca una critica alla onnipresente globalizzazione della comunicazione nella produzione che caratterizza l’intero ciclo produttivo del mercato, dello scambio e del consumo.

Per essere compresa, la comunicazione-produzione mondializzata e globale richiede una visione altrettanto globale che le scienze speciali e separate non sono in grado di fornire: deve svolgersi nella prospettiva di una semiotica globale. Per realizzare ciò, si deve tendere a una visione globale, svolgendo una funzione de-totalizzante, vale a dire critica di ogni pretesa totalità, in primo luogo quella della comunicazione mondializzata e globale.

Il corso offre dunque gli elementi di una semiotica intesa come “semiotica dell’interpretazione” che ha il compito di approntare apparati di comprensione e anche di critica e messa in discussione di ciò che è segnico.

Testo obbligatorio:

 

  • L. Ponzio, Visioni del testo, Pensa, Lecce 2016.

 

In aggiunta al testo obbligatorio, e in riferimento alle tematiche del corso, gli studenti possono scegliere per la loro preparazione il secondo testo tra:

 

  • M. M. Bachtin e V. Vološinov, Parola propria e parola altrui nella sintassi dell’enunciazione, Pensa, Lecce, 2010.
  • J. Lotman, Il girotondo delle muse, a cura di S. Burini, Bompiani, Milano, 2022 (in particolare la I e la II parte).
  • L. Ponzio (a cura), La persistenza dell’altro. La singolarità dell’altro fuori dall’appartenenza identitaria, Pensa, Lecce, 2020.
  • L. Ponzio Lo squarcio di Kazimir Malevič, Spirali, Milano, 2004.
  • L. Ponzio, L’immagine e la parola nell’arte tra letterarietà e raffigurazione, AGA Arti Grafiche Alberobello, 2017.
  • A. Ponzio, Interpretazione e scrittura, Pensa, Lecce, 2011.
  • L. Ponzio, L’iconauta e l’artesto. Configurazioni della scrittura iconica, Mimesis, Milano, 2010.
  • Th. Sebeok, Una introduzione alla semiotica, Carocci, Roma, 2003.

 

Altri testi di approfondimento (da concordare eventualmente col docente in aggiunta o come alternativi al programma d’esame):

 

M. M. Bachtin, L’opera di Rabelais e la cultura popolare, Einaudi, Torino, 1979.

M. M. Bachtin, L’autore e l’eroe. Teoria letteraria e scienze umane, Einaudi, Torino, 1988.

M. M. Bachtin, Per una filosofia dell’atto responsabile, Pensa MultiMedia, Lecce, 2009.

M. M. Bachtin, In dialogo. Conversazioni del 1973 con V. Duvakin, ESI, Napoli, 2008.

M. M. Bachtin, Problemi dell’opera di Dostoevskij, Dedalo, Bari, 1997.

M. M. Bachtin, Dostoevskij. Poetica e stilistica, Einaudi, Torino, 1968.

R. Barthes, La camera chiara, Einaudi, Torino, 1980.

R. Barthes, L’ovvio e l’ottuso, Einaudi, Torino, 1985.

R. Barthes, Il piacere del testo seguito da Variazioni della scrittura, Einaudi, Torino, 1999.

R. Barthes, Il brusio della lingua, Einaudi, Torino, 1984.

R. Barthes, La grana della voce, Einaudi, Torino, 1986.

C. Bene; G. Deleuze, Sovrapposizioni, Feltrinelli, Milano, 1978.

W. Benjamin, L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica, Einaudi, Torino, 2000.

M. Bonfantini, La semiosi e l’abduzione, Bompiani, Milano, 1987.

G. Deleuze, Francis Bacon. Logica della sensazione, Quodlibet, Macerata, 1981.

J. Derrida, Memorie di cieco. L’autoritratto e altre rovine, Abscondita, Milano, 2003.

U. Eco, Opera aperta, Bompiani, Milano, 1962.

U. Eco, Lector in fabula, Bompiani, Milano, 1979.

U. Eco, Sei passeggiate nei boschi narrativi, La nave di Teseo, Milano, 2018.

M. Foucault, Questo non è una pipa, SE, Milano, 1988.

M. Foucault, Le parole e le cose, BUR, Milano, 2001.

P. Florenskij, La prospettiva rovesciata e altri scritti, Gangemi, Reggio Calabria, 1990.

D. Haynes, Bachtin e le arti visive, Nike, Segrate, 1999.

R. Jakobson, Saggi di linguistica generale, Feltrinelli, Milano, 2012.

J. Kristeva, Il linguaggio questo sconosciuto, Adriatica, Bari, 1992.

J. Kristeva, Stranieri a se stessi, Feltrinelli, Milano, 1990.

C. Morris, Lineamenti di una teoria dei segni, Pensa MultiMedia, Lecce, 2009.

C. Morris, Scritti di semiotica e di estetica, Pensa MultiMedia, Lecce, 2012.

M. Merleau-Ponty, L’occhio e la mente, SE, Milano, 1989.

J.-L. Nancy, Il ritratto e il suo sguardo, Cortina, Milano, 2002.

A. Ponzio,  Tra semiotica e letteratura. Introduzione a Michail Bachtin, Milano, Bompiani, 2015.

V. Propp, Morfologia della fiaba, Einaudi, Torino, 2000.

Saussure, F. de, Corso di linguistica generale, Laterza, Roma-Bari, 1972.

SEMIOTICA DEL TESTO (M-FIL/05)
SEMIOTICA DEL CINEMA

Corso di laurea TRADUZIONE TECNICO-SCIENTIFICA E INTERPRETARIATO

Settore Scientifico Disciplinare M-FIL/05

Tipo corso di studio Laurea Magistrale

Crediti 8.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 48.0

Per immatricolati nel 2020/2021

Anno accademico di erogazione 2021/2022

Anno di corso 2

Semestre Primo Semestre (dal 20/09/2021 al 14/01/2022)

Lingua ITALIANO

Percorso PERCORSO UNISALENTO (A98)

Il corso è aperto a tutti gli studenti interessati

Il linguaggio cinematografico ricopre un ruolo centrale nell’ambito della cultura. Il cinematografo – sintesi di immagine, tempo, movimento, scrittura –, è un’arte che condensa in sé altri linguaggi, verbali e non-verbali, in un rapporto dialogico, interdisciplinare e intertestuale. A questo intreccio di un genere di espressione che maggiormente del testo esalta l’etimologia (textus), la semiotica del cinema dedica la sua attenzione, attraverso un lavoro di scomposizione e ricomposizione dei suoi molteplici linguaggi. Più che mai, nei confronti del testo cinematografico, la semiotica ha occasione di mostrare come i sistemi segnici, verbali, visivi, acustici, gestuali, prossemici, narrativi, musicali, ecc. sussistano in un rapporto di reciproca interdipendenza, e di fare osservare come non ci possano essere significati isolati e racchiusi in un solo sistema segnico, abituando così ad una lettura inter-relazionale trasferibile in altre esperienze, concernenti non solo diverse forme di professionalità, ma anche circostanze consuete della vita ordinaria. Durante il corso delle lezioni si farà riferimento ad autori classici che, da differenti punti di vista e con interessi diversi, hanno contribuito allo studio semiotico del linguaggio o, meglio, dei linguaggi, del cinema, quali Lotman, Jakobson, Barthes, Ejzenštejn, Deleuze, Pasolini.

Gli studenti potranno trarre giovamento per la loro formazione professionale dalla capacità di padroneggiare gli elementi costitutivi del testo cinematografico come veri e propri strumenti critici e interpretativi, a seconda delle strategie segniche relative all’inquadratura, all’abilità mimica, alla gestualità attoriale ed espressiva, alla musica e all’impiego della colonna sonora, alla sequenza e successione delle immagini, alla traduzione tra lingue diverse nel doppiaggio e nel rapporto tra parlato e “sottotitoli”, e al raffronto, nella costruzione dello spazio-tempo cinematografico, tra cronotopo artistico e cronotopo reale, ecc.

Gli studenti potranno trarre giovamento per la loro formazione professionale dalla capacità di padroneggiare gli elementi costitutivi del testo cinematografico come veri e propri strumenti critici e interpretativi, a seconda delle strategie segniche relative all’inquadratura, all’abilità mimica, alla gestualità attoriale ed espressiva, alla musica e all’impiego della colonna sonora, alla sequenza e successione delle immagini, alla traduzione tra lingue diverse nel doppiaggio e nel rapporto tra parlato e “sottotitoli”, e al raffronto, nella costruzione dello spazio-tempo cinematografico, tra cronotopo artistico e cronotopo reale, ecc.

Il corso mira a fornire allo studente la capacità di interpretare, di tradurre, di leggere, di saper vedere le immagini (vedere non è semplicemente guardare), attraverso strumenti di comprensione attiva e responsiva, in cui non tanto interessa il che cosa rappresentato ma come esso è raffigurato nell’“orchestrazione” (espressione di Ejzenštejn) dei vari linguaggi nella loro combinazione, interrelazione e trasmutazione.

Inoltre, il testo cinematografico, in quanto linguaggio transnazionale, è un linguaggio che si proietta nella sua costituzione in una prospettiva internazionale e interculturale, non solo evidenziando differenze, anche di comportamento, tra culture diverse, ma abituando pure alla possibilità di far dialogare tra loro scenari di vita differenti, differenti sistemi di segni.

 

Riepilogo delle conoscenze acquisite, secondo i descrittori dello European Master’s in Translation (e i descrittori di Dublino):

 

Descrittori EMT

Descrittori di Dublino

Nel corso gli studenti sviluppano la capacità di analizzare un documento di origine, identificare le potenziali difficoltà testuali e cognitive e valutare le strategie e le risorse necessarie per un’appropriata riformulazione, in linea con specifiche esigenze comunicative (competenze traduttive, punto 1).

Conoscenza e capacità di comprensione; Capacità di applicare conoscenza e comprensione.

Permette di sviluppare competenze specifiche in ambito cinematografico (competenze tematiche).

Conoscenza e capacità di comprensione; Capacità di applicare conoscenza e comprensione.

 

  • Saranno potenziate inoltre le seguenti capacità trasversali:

Considerando in termini semiotici il cinema un linguaggio e non una lingua, esso si esprime nella sua specifica eterogeneità e, partendo dal fatto che lo schermo è un testo, tale linguaggio mette in relazione aspetti che lo riguardano direttamente, ovvero: cinema-testo; cinema-linguaggio; cinema-narrazione; cinema-traduzione; cinema-letteratura; cinema-filosofia; cinema-estetica; cinema-scrittura; cinema-cultura; cinema-realtà; cinema-teatro; cinema-pittura; cinema-fotografia; cinema-poesia.

 

Verranno effettuate lezioni teoriche e pratiche di didattica frontale. La frequenza delle lezioni è vivamente consigliata.

L’accertamento della preparazione avverrà attraverso un esame-colloquio. Le domande faranno riferimento alla verifica delle competenze acquisite dallo studente del linguaggio cinematografico. Oltre a saper padroneggiare le nozioni basilari concernenti il linguaggio filmico, gli studenti avranno modo di confrontarsi in maniera trasversale con la pratica testuale (v. anche competenze personali EMT, punto 26), rintracciando nel linguaggio cinematografico gli elementi estetici e stilistici, territoriali e extraterritoriali, storici e sociali, e acquisendo così esperienze e competenze, che al di là dell’ambito del corso di semiotica del cinema, possono valere, oltre che nell’ambito della loro complessiva formazione culturale, specificamente nell’ambito del loro complessivo corso di studio, particolarmente quello di “traduttore e interprete” (v. competenze traduttive, punto 1), che deve preparare all’incontro di linguaggi differenti, di procedure artistiche differenti, di epoche differenti, di culture differenti.

Gli studenti potranno prenotarsi per l’esame finale utilizzando esclusivamente le modalità previste dal sistema VOL.

  • 14 dicembre 2021, ore 12:00 (appello ordinario)
  • 19 gennaio 2022, ore 10:15 (I appello ordinario)
  • 16 febbraio 2022, ore 10:15  (II appello ordinario)
  • 13 aprile 2022, ore 10:15  (appello ordinario)
  • 18 maggio 2022, ore 10:15  (appello straordinario, riservato a laureandi, fuori corso e studenti iscritti in corso all’ultimo anno dei corsi di laura triennale e di laurea magistrale che hanno terminato le lezioni del II semestre [art. 23 Regolamento didattico di Ateneo]).
  • 27 giugno 2022, ore 10:15  (I appello ordinario)
  • 13 luglio 2022, ore 10:15  (II appello ordinario)
  • 14 settembre 2022, ore 10:15  (appello ordinario)
  • 26 ottobre 2022, ore 10:15  (appello straordinario, riservato a laureandi, fuori corso e studenti iscritti in corso all’ultimo anno dei corsi di laura triennale e di laurea magistrale che hanno terminato le lezioni del II semestre [art. 23 Regolamento didattico di Ateneo]).

Il linguaggio cinematografico ricopre un ruolo centrale nell’ambito della cultura. Il cinematografo – sintesi di immagine, tempo, movimento, scrittura –, è un’arte che condensa in sé altri linguaggi, verbali e non-verbali, in un rapporto dialogico, interdisciplinare e intertestuale. A questo intreccio di un genere di espressione che maggiormente del testo esalta l’etimologia (textus), la semiotica del cinema dedica la sua attenzione, attraverso un lavoro di scomposizione e ricomposizione dei suoi molteplici linguaggi. Più che mai, nei confronti del testo cinematografico, la semiotica ha occasione di mostrare come i sistemi segnici, verbali, visivi, acustici, gestuali, prossemici, narrativi, musicali, ecc. sussistano in un rapporto di reciproca interdipendenza, e di fare osservare come non ci possano essere significati isolati e racchiusi in un solo sistema segnico, abituando così ad una lettura inter-relazionale trasferibile in altre esperienze, concernenti non solo diverse forme di professionalità, ma anche circostanze consuete della vita ordinaria. Durante il corso delle lezioni si farà riferimento ad autori classici che, da differenti punti di vista e con interessi diversi, hanno contribuito allo studio semiotico del linguaggio o, meglio, dei linguaggi, del cinema, quali Lotman, Jakobson, Barthes, Ejzenštejn, Deleuze, Pasolini.

Il corso evidenzierà gli aspetti della struttura narrativa filmica e le strategie testuali, secondo la tecnica del montaggio, delle immagini in movimento. Fornirà allo studente non solo gli strumenti cognitivi per il riconoscimento (agnizione) del lessico specifico del cinema (piano sequenza, punto di vista, sceneggiatura, schermo, sfondo, soggettiva, oggettiva, primo piano, taglio, stacco, trama messa a fuoco, fotogramma, flashback, doppiaggio, colpo di scena, colonna sonora, ambientazione ecc., ma anche il loro funzionamento ai fini della partecipazione e del coinvolgimento del lettore-spettatore ordinario. Si può dire che, in ultima analisi, la semiotica del cinema contribuisca a una teoria e a una pratica del tradurre tra linguaggi, tra generi di discorso, tra generi artistici, del tradurre anche come trasposizione (dal romanzo al film), ma anche tra lingue (il doppiaggio, la sottotitolazione). Oltre a riprendere e a riportare l’oggetto così com’è, il cinema ha la capacità, con la sua scrittura, di ricomporre le immagini, siano esse verbali (Saussure parlava già dei significanti verbali come di “immagini acustiche”) e non-verbali, basandosi su logiche interpretative, metonimiche e metaforiche, e alternando riprese per contiguità o per similarità, per somiglianza iconica.

Testo obbligatorio:

  • J. M. Lotman, trad. e presentazione a cura di Luciano Ponzio, Semiotica del Cinema e lineamenti di cine-estetica, Mimesis, Milano, 2020.

A seconda dei particolari interessi di ciascuno e in riferimento alle tematiche del corso, gli studenti possono scegliere per la loro preparazione i seguenti moduli (A o B o C) da aggiungere al testo obbligatorio:

 

A:

  • S. Sproccati, Strutture del linguaggio cinematografico, Mimesis, Milano, 2021.
  • P. Bertetti, Il racconto audiovisivo, Cartman, Torino, 2012.

 

B:

  • P. Montani (a cura di), I formalisti russi nel cinema, contributi di Ejchenbaum, Tynjanov, Šklovskij, Brik, Jakobson, Mukařovský, Lotman, Mimesis, Milano, 2019.
  • M. Grande, Il cinema in profondità di campo, Bulzoni, Roma, 2003.

 

C:

  • P. P. Pasolini, Empirismo eretico, Garzanti, Cernusco s/N (Mi), 2003 (in particolare la III parte, Scritti sul cinema).
  • R. Barthes, L’ovvio e l’ottuso, Einaudi, Torino, 2004 (in particolare la I parte, L’immagine).

 

 

Altri testi di approfondimento (da concordare eventualmente col docente come alternativi al programma d’esame):

 

  • E. Garroni, Semiotica e estetica. L’eterogeneità del linguaggio e il linguaggio cinematografico, Laterza, Bari, 1968.
  • E. Garroni, Scritti sul cinema, Aragno, Torino, 2006.
  • Aa. Vv. Nuovocinema n. 33. Pe una nuova critica. I convegni pesaresi 1965-1967, Marsilio, Venezia, 1989.
  • R. Barthes, Sul cinema, Nuovo Melangolo, Genova 1997.
  • R. Barthes, La camera chiara, Einaudi, Torino, 1980.
  • Ch. Metz, Linguaggio e cinema, Bompiani, Milano, 1977.
  • Ch. Metz, Semiologia del cinema, Garzanti, Milano, 1972.
  • Ch. Metz, La significazione nel cinema, Bompiani, Milano, 1975.
  • J. M. Lotman; Y. Tsivian, Dialogo con lo schermo, Moretti&Vitali, Bergamo 2001.
  • R. Jakobson, La fine del cinema?, a cura di F. Tuscano, Booktime, Milano, 2009.
  • G. Deleuze, 2 voll. L’immagine-movimento (Cinema 1) e L’immagine-tempo (Cinema 2), Ubulibri, Milano, 2010 (V. anche Einaudi).
  •  L. Forgione, Il grande venditore di immagini. Elementi di semiotica del cinema, Ed. Riuniti Univ. Press, Roma, 2010.
  • P. Basso Fossali, Confini del cinema. Strategie estetiche e ricerca semiotica, Lindau, Torino, 2003.
  • G. P. Caprettini; A. Valle (a cura), Semiotiche al cinema, Mondadori, 2006.
  • P. Montani, Fuori campo. Studi sul cinema e l’estetica, QuattroVenti, Urbino, 1993.
  • S. M. Ejzenštejn, Charlie Chaplin, SE, Milano, 2005.
  • S. M. Ejzenštejn, Walt Disney, SE, Milano, 2004.
  • S. M. Ejzenštejn, La forma cinematografica, Einaudi, Torino, 2003.
  • A. Somaini, Ejzenštein. Il cinema, le arti, il montaggio, Einaudi, Torino 2011.
  • D. Vertov, L’occhio della rivoluzione, a cura di P. Montani, Mimesis, Milano, 2011.
  • S. Silvetroni, Il cinema di Tarkovskij e la tradizione russa, Qiqajon, Magnano (BI), 2005.
  • P. Desogus, Laboratorio Pasolini. Teoria del segno e del cinema, Quodlibet, Macerata, 2018.
  • A. Biancofiore, Pasolini, Palumbo, Palermo, 2003.
  • Apice M., Le visioni di Pasolini. Immagini di una profezia, Bibliopolis, Napoli, 2009.
  • L. De Carolis, Pasolini al cinema. Il progetto di una teoria semiotica in Empirismo eretico, Atheneum, Firenze, 2008.
  • E. Morin, Il cinema o l’uomo immaginario. Saggio di antropologia sociologica, Cortina, 2016.
  • V. Woolf, Sul cinema, Mimesis, Milano, 2012.
  • R. Stam; R. Burgoyne; S. Flitterman-Lewis, Semiologia del cinema e dell’audiovisivo, Bompiani, Milano, 1999.
  • A. Ponzio, L. Ponzio, S. Petrilli, Interferenze. Pier Paolo Pasolini, Carmelo Bene e dintorni, Mimesis Milano, 2012.
  • C. Bene, Contro il cinema, a cura di E. Morreale, Minimum fax, Roma, 2011.
  • J. Talens, L’occhio aperto. Leggendo Luis Buñuel, Giuseppe Laterza, Bari, 2009.
  • E. Ponzio, Immagine in tempo reale. Storie, pratiche, teorie per una introduzione alla performance audiovisiva, Mimesis, Milano, 2019.
  • R. Annheim, Film come arte, Abscondita, Milano, 2013.
  • F. Casetti, L’occhio del Novecento, Bompiani, Milano, 2020.
  • P. Bertetto (a cura di), Metodologie di analisi del film, Laterza, Bari-Roma, 2006.
  • G. Bettetini, La conversazione audiovisiva, Bompiani, Milano, 2002.
SEMIOTICA DEL CINEMA (M-FIL/05)
SEMIOTICA DEL TESTO

Corso di laurea SCIENZA E TECNICA DELLA MEDIAZIONE LINGUISTICA

Settore Scientifico Disciplinare M-FIL/05

Tipo corso di studio Laurea

Crediti 9.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 54.0

Per immatricolati nel 2021/2022

Anno accademico di erogazione 2021/2022

Anno di corso 1

Semestre Primo Semestre (dal 20/09/2021 al 14/01/2022)

Lingua ITALIANO

Percorso PERCORSO STANDARD (A190)

Il corso è aperto a tutti gli studenti interessati

Il testo a cui ci riferiamo in questo corso, che si occupa particolarmente di problemi di ordine metodologico della semiotica del testo, è tanto il testo verbale (il testo dei generi della scrittura letteraria e quello dei generi del discorso ordinario), quanto il testo non verbale (pittorico, fotografico, teatrale, musicale, ecc.). Ciò che proponiamo è una semiotica del testo il cui punto di vista sia quello del “testo complesso, o secondario”, nel senso della tipologia dei generi del discorso, estensibile ai generi del testo, di Michail Bachtin. Si tratta del testo che raffigura altri testi, come avviene nell’ambito della creatività artistica. Esso non fa parte degli usi e delle funzioni ordinarie dei testi, dei “testi semplici, o diretti, o primari”. Al tempo stesso si costituisce nella relazione e nel confronto con essi. Ne rende conto dalla sua posizione esterna, si pone con essi in rapporto dialogico di partecipazione e di exotopia, di comprensione rispondente.

Nella concezione moderna di “testo”, inteso come complesso segnico e scrittura, s’inserisce di diritto il testo artistico – letterario, pittorico, teatrale, fotografico, cinematografico, musicale ecc., – e il testo della riflessione critica, filosofica e semiotica ad esso dedicata, da parte di autori quali Bachtin, Jakobson, Peirce, Barthes, Foucault, Derrida, Deleuze. Occuparsi di ciò significa considerare (in termini di acquisizione di conoscenze e comprensione) le strategie stesse del testo (textus, tessuto, trama, tela, rete e scrittura), in particolare del testo che non si lascia leggere una volta per tutte, mostrandosi inconsumabile, sempre di nuovo leggibile. Ciò rende possibile l’incontro con un tipo di lettura che guarda al testo come capace di riscrittura, cioè di una scrittura che travalica la trascrizione, che va al di là della dimensione frastica e letterale, sostituendo alla ripetitiva rappresentazione l’innovativa raffigurazione, e che quindi permette, nella riflessione sul testo, di soffermarsi sulla sua capacità di eccezionalità, di originalità, di abilità incisiva e soprattutto sul suo contributo al superamento del carattere stereotipato della lingua pratica e dei linguaggi ordinari verbali e non-verbali. Tener conto, nella semiotica del testo, di questo tipo di testo, nella costruzione dei modelli di analisi, significa dover rivedere le categorie a cui il testo è stato generalmente sottoposto e che sono fondamentalmente quelle della costruzione e riproduzione dell’identità, laddove un approccio linguistico e semiotico si rivela fondamentale (in particolare: conoscenza e capacità di comprensione, capacità di applicare conoscenza e comprensione, autonomia di giudizio, abilità comunicative, capacità di apprendimento) nel percorso formativo dello studente come “mediatore linguistico”.

Saranno potenziate inoltre le seguenti capacità trasversali.

Textus è, nell’etimo, “tessuto”, ovvero rete, tela, scrittura. Nella considerazione della versione moderna di testo possiamo parlare oggi non solo di testo letterario o poetico, nelle sue forme verbali ma anche di testi extra-verbali, come nel caso del testo musicale, del testo pittorico, o nelle forme miste del testo cinematografico, teatrale, pubblicitario ecc. Inoltre bisogna considerare le relazioni del testo a partire dai margini, espresse nell’accezione di “intertestualità” introdotta da Julia Kristeva. Le capacità trasversali sono dunque insite nel testo nelle sue relazioni testo-contesto; testo-autore; testo-interpretazione; testo-linguaggio; testo-alterità; testo-discorso; testo-sottinteso; testo-ideologia; testo-lettura; testo-scrittura; testo-narrazione; testo-traduzione; testo-semiotica del testo.

Verranno effettuate lezioni teoriche e pratiche di didattica frontale. La frequenza delle lezioni è vivamente consigliata.

L’accertamento della preparazione avverrà attraverso un esame-colloquio (v. conoscenze e comprensione). Le domande si atterranno rigorosamente ai testi in programma (v. capacità di applicare le conoscenze acquisite), fatto salvo diversa indicazione del docente per gli studenti interessati ad approfondire determinati autori e argomenti menzionati durante il corso (competenze personali EMT, punto 26). L’esame verificherà l’acquisizione del punto di vista semiotico utilizzando i metalinguaggi appropriati nonché applicando approcci teoretici pertinenti (competenze traduttive, punto 9).

Gli studenti potranno prenotarsi per l’esame finale utilizzando esclusivamente le modalità previste dal sistema VOL.

  • 13 dicembre. 2021, ore 11:00 (appello ordinario)
  • 17 gennaio 2022, ore 10:15 (I appello ordinario)
  • 14 febbraio, ore 10:15 (II appello ordinario)
  • 11 aprile, ore 10:15 (appello ordinario)
  • 16 maggio, ore 10:15 (appello straordinario, riservato a laureandi, fuori corso e studenti iscritti in corso all’ultimo anno dei corsi di laura triennale e di laurea magistrale che hanno terminato le lezioni del II semestre [art. 23 Regolamento didattico di Ateneo]).
  • 20 giugno, ore 10:15 (I appello ordinario)
  • 6 luglio, ore 10:15 (II appello ordinario)
  • 12 settembre, ore 10:15 (appello ordinario)
  • 24 ottobre, ore 10:15 (appello straordinario, riservato a laureandi, fuori corso e studenti iscritti in corso all’ultimo anno dei corsi di laura triennale e di laurea magistrale che hanno terminato le lezioni del II semestre [art. 23 Regolamento didattico di Ateneo]).

Il testo a cui ci riferiamo in questo corso, che si occupa particolarmente di problemi di ordine metodologico della semiotica del testo, è tanto il testo verbale (il testo dei generi della scrittura letteraria e quello dei generi del discorso ordinario), quanto il testo non verbale (pittorico, fotografico, teatrale, musicale, ecc.). Ciò che proponiamo è una semiotica del testo il cui punto di vista sia quello del “testo complesso, o secondario”, nel senso della tipologia dei generi del discorso, estensibile ai generi del testo, di Michail Bachtin. Si tratta del testo che raffigura altri testi, come avviene nell’ambito della creatività artistica. Esso non fa parte degli usi e delle funzioni ordinarie dei testi, dei “testi semplici, o diretti, o primari”. Al tempo stesso si costituisce nella relazione e nel confronto con essi. Ne rende conto dalla sua posizione esterna, si pone con essi in rapporto dialogico di partecipazione e di exotopia, di comprensione rispondente.

Questo tipo di testo capace di raffigurazione è dotato anche di un’eccedenza di visione rispetto allo sguardo dei testi che restano all’interno della rappresentazione e che sono funzionali alla riproduzione dell’identità. La sua prospettiva permette di cogliere del testo la sua alterità, la sua capacità dialogica, in cui rispondere non è rispondere di sé, ma dell’altro: una risposta dunque che fuoriesce dalla responsabilità delimitata dei ruoli a cui i testi della rappresentazione appartengono.

Roman Jakobson, partendo dal suo originario interesse per la poesia (Chlebnikov, Majakovskij) e poi riprendendo le valenze segniche configurate da Peirce – iconicità, indicalità, simbolicità –, mostra come il funzionamento della lingua si basi proprio sulla compresenza e partecipazione di questi tre aspetti del segno. Il prevalere, nella lingua, della componente simbolica, convenzionale, non esclude le altre due, quella iconica e quella indicale. Se per alcuni testi tra codificazione e decodificazione può esserci coincidenza e simmetria, per i testi con valore iconico, con gradi evidenti di “letterarietà” (non in senso stretto, riservato alla letteratura), cioè per i testi artistici in generale, la scrittura non coincide con la lettura.

Michail Bachtin, nel suo scritto sul problema del testo (1959-61), descrive due logiche del testo: la prima, in cui il testo risulta in relazione con il suo sistema segnico di appartenenza; e, la seconda, che riguarda la relazione dialogica della sua costituzione di senso nel suo rapporto intertestuale. La logica dialogica è la logica specifica del testo. L’altra, benché indispensabile in una prima fase di comprensione, risulta riduttiva se pretende di esaurire la portata semantica del testo. Alla stessa maniera, come risulta soprattutto nei testi di scrittura artistica, l’espressione segnica non si esaurisce nella rappresentazione, ma è specificamente raffigurazione.

Il corso offre dunque gli elementi e le prospettive per la costruzione di un approccio metodologico e critico alla problematica della lettura del testo mettendo a frutto il contributo della scienza dei segni.

Testo obbligatorio:

 

  • L. Ponzio, Visioni del testo, Pensa, Lecce 2016.

 

In aggiunta al testo obbligatorio e in riferimento alle tematiche del corso, gli studenti possono scegliere per la loro preparazione 2 testi tra uno dei due seguenti moduli, A o B:

 

MODULO A:

 

  • L. Ponzio Lo squarcio di Kazimir Malevič, Spirali, Milano, 2004.
  • L. Ponzio, Roman Jakobson e i fondamenti della semiotica, Mimesis, Milano, 2015.
  • L. Ponzio, Icona e raffigurazione. Bachtin, Malevič, Chagall, Mimesis, Milano, 2016.
  • M. M. Bachtin e V. Vološinov, Parola propria e parola altrui nella sintassi dell’enunciazione, Pensa, Lecce, 2010.

 

MODULO B:

  • L. Ponzio (a cura), La persistenza dell’altro. La singolarità dell’altro fuori dall’appartenenza identitaria, Pensa, Lecce, 2020.
  • L. Ponzio, L’immagine e la parola nell’arte tra letterarietà e raffigurazione, AGA Arti Grafiche Alberobello, 2017.
  • A. Ponzio, Interpretazione e scrittura, Pensa, Lecce, 2011.
  • L. Ponzio, L’iconauta e l’artesto. Configurazioni della scrittura iconica, Mimesis, Milano, 2010.

 

Altri testi di approfondimento (da concordare eventualmente col docente come alternativi al programma d’esame):

 

M. M. Bachtin, L’opera di Rabelais e la cultura popolare, Einaudi, Torino, 1979.

M. M. Bachtin, Per una filosofia dell’atto responsabile, Pensa MultiMedia, Lecce, 2009.

R. Barthes, La camera chiara, Einaudi, Torino, 1980.

R. Barthes, L’ovvio e l’ottuso, Einaudi, Torino, 1985.

R. Barthes, Il piacere del testo seguito da Variazioni della scrittura, Einaudi, Torino, 1999.

R. Barthes, Sul racconto. Una conversazione inedita con Paolo Fabbri, Marietti, Bologna, 2019.

R.  Barthes; R. Havas, Ascolto, Sossella, Roma, 2019.

C. Bene; G. Deleuze, Sovrapposizioni, Feltrinelli, Milano, 1978.

G. Deleuze, Francis Bacon. Logica della sensazione, Quodlibet, Macerata, 1981.

J. Derrida, Memorie di cieco. L’autoritratto e altre rovine, Abscondita, Milano, 2003.

U. Eco, Opera aperta, Bompiani, Milano, 1962.

U. Eco, Lector in fabula, Bompiani, Milano, 1979.

U. Eco, Sugli specchi e altri saggi, Bompiani, Milano, 1985.

U. Eco, I limiti dell’interpretazione, Bompiani , Milano, 1990.

U. Eco, Sei passeggiate nei boschi narrativi, La nave di Teseo, Milano, 2018.

M. Foucault, Questo non è una pipa, SE, Milano, 1988.

M. Foucault, Le parole e le cose, BUR, Milano, 2001.

A. J. Greimas, Del senso, Sossella, Roma, 2017.

R. Jakobson, Saggi di linguistica generale, Feltrinelli, Milano, 2012.

J. Kristeva, Il linguaggio questo sconosciuto, Adriatica, Bari, 1992.

J. Kristeva, Stranieri a se stessi, Feltrinelli, Milano, 1990.

Morris, C., Lineamenti di una teoria dei segni, Pensa MultiMedia, Lecce, 2009.

Morris, C., Scritti di semiotica e di estetica, Pensa MultiMedia, Lecce, 2012.

Nancy J.-L., Il ritratto e il suo sguardo, Cortina, Milano, 2002.

Ponzio, A.  Tra semiotica e letteratura. Introduzione a Michail Bachtin, Milano, Bompiani, 2015.

V. Propp, Morfologia della fiaba, Einaudi, Torino, 2000.

Saussure, F. de, Corso di linguistica generale, Laterza, Roma-Bari, 1972.

T. Todorov, I generi del discorso, Nuova Italia, Firenze, 1993.

SEMIOTICA DEL TESTO (M-FIL/05)
SEMIOTICA DEL TESTO

Corso di laurea SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE

Settore Scientifico Disciplinare M-FIL/05

Tipo corso di studio Laurea

Crediti 6.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 30.0

Per immatricolati nel 2020/2021

Anno accademico di erogazione 2021/2022

Anno di corso 2

Semestre Primo Semestre (dal 20/09/2021 al 14/01/2022)

Lingua ITALIANO

Percorso PERCORSO COMUNE (999)

Il corso è aperto a tutti gli studenti interessati

Saper interpretare e comprendere segni e significati nei confronti di ciò che va sotto il nome di “testo”, che spazia dal campo della comunicazione ordinaria e mass-mediatica a quello artistico-verbale e artistico-figurativo, è necessario non solo per orientarsi con competenza e padronanza nell’ambito della rete segnica in cui la nostra vita necessariamente si svolge ma anche nei confronti dei sistemi di valori con cui i sistemi segnici sono inevitabilmente connessi. Ciò comporta una presa di coscienza, per chi si occupa di “comunicazione”, il cui avvio inizia con il chiedersi “semio-eticamente” in che cosa siamo “divenuti ciechi”, al punto da perdere di vista il rischio principale che la comunicazione corre oggi, quello della fine stessa della comunicazione. Tale rischio non riguarda quel fenomeno piuttosto semplice e banale indicato col termine di “incomunicabilità”, ma la possibilità della fine della vita stessa su questo pianeta, data l’ormai scientificamente riconosciuta inscindibilità di comunicazione e vita da parte della biosemiotica e della “semiotica globale” (Sebeok),

Il corso offre dunque gli elementi di una semiotica del testo che avvii ad una lettura responsiva e critica sulla base delle indicazioni che possono essere tratte dai “maestri dei segni”, quali Ferdinand de Saussure, Roman Jakobson, Jurij Lotman, Charles Peirce, Michail Bachtin, Charles Morris, a Thomas Sebeok e Umberto Eco.

  • - Conoscenze e comprensione

Gli studenti potranno acquisire gli strumenti necessari alla padronanza critica in ambito accademico e professionale ed anche nella quotidianità della comunicazione sociale, incrementando la capacità specie-specifica della semiosi umana, dell’“antroposemiosi”, caratterizzabile come “metasemiosi”, vale a dire come capacità non solo di impiegare segni per comunicare e rispondere e dunque per un loro uso strumentale immediato, ma anche di usare i segni per riflettere sui segni, e quindi come possibilità di scelta, di deliberazione, di messa in discussione, di comprensione rispondente, di dialogo, di presa di coscienza, in una parola, di responsabilità.

Inoltre gli studenti potranno conseguire le basi semiotiche per l’analisi e l’interpretazione dei testi nelle loro differenti strutture e forme, nei loro diversi generi di discorso, nella loro espressione sia verbale sia non verbale, sia nell’ambito della quotidianità e sia nell’ambito dei diversi generi di raffigurazione artistica. La considerazione e l’analisi di questi ultimi, in quanto testi “complessi” che raffigurano i testi “semplici” della vita ordinaria (Bachtin), dell’ordinario ciclo di produzione-consumo/comunicazione-informazione, possono senz’altro contribuire a un atteggiamento nei confronti di questi ultimi che sia anche di maggiore riflessione e di presa di posizione critica e responsabile.

 

  • - Capacità di applicare conoscenze e comprensione

Il corso fornirà agli studenti, oltre che gli elementi per una concezione moderna di testo dal punto di vista semiotico, anche la consapevolezza delle varietà testuali, e, in relazioni ai testi verbali/non-verbali o misti, le strategie comunicative sul piano simbolico, iconico e indicale, secondo le valenze segniche configurate da Peirce e dagli altri “maestri dei segni”.

In particolare, il laureato in Scienze della Comunicazione avrà modo di acquisire specifiche conoscenze nell’ambito della semiotica in quanto “teoria” o “scienza” o “dottrina dei segni” (Sebeok), tali da permettergli di orientarsi nei diversi settori della comunicazione, come indicato, con riferimento ai descrittori di Dublino, per le “Discipline semiotiche e linguistiche”, specificamente per le attività formative di base e caratterizzanti.

 

  • - Autonomia di giudizio

Gli studenti potranno acquisire gli strumenti semiotici essenziali nello studio delle varie tipologie testuali e costruirsi una coscienza critica e valutativa delle strategie comunicative. Inoltre, la semiotica, come dottrina dei segni, colloca l’animale umano, in quanto animale semiotico, data la sua specificità di riflettere continuamente sui segni, in un ruolo centrale e di determinante responsabilità, non solo in ambito antroposemiotico, ma in ambito semiotico globale, e quindi di una responsabilità che riguarda in generale la vita, secondo una prospettiva biosemiotica e, in relazione ad essa, semioetica.

 

  • - Abilità comunicative

Gli studenti dimostreranno di saper gestire le nozioni e le terminologie appropriate di ordine semiotico, di acquisire padronanza dei temi trattati a lezione, di discutere con chiarezza degli aspetti disciplinari sul piano teorico, pratico e metodologico. In termini di abilità comunicative, si darà particolarmente importanza alla formazione dello studente fornendolo di metodi analisi e interpretazione, dando particolare rilievo alla logica abduttiva (Peirce), di centrale importanza per la formazione di una metodologia ipotetico-deduttiva essenziale in ambito scientifico ed anche in ogni forma di comunicazione predisposta alla creatività, all’innovazione e alla ricerca.

 

  • - Capacità di apprendimento

Come capacità di apprendimento, gli studenti svilupperanno durante le lezioni gli elementi teorici e pratici di quello che Michail Bachtin ha indicato come “comprensione rispondente” di un testo, dato che, nel processo di comunicazione, non è sufficiente intendere un testo ma bisogna anche comprenderlo, e che all’azione della lettura bisogna che segua la reazione della scrittura, intesa non in senso semplicemente letterale, come trascrizione, ma come comprensione rispondente, data l’indissociabilità, in questo senso, di lettura/scrittura (Barthes).

 

Saranno potenziate inoltre le seguenti capacità trasversali.

Textus è, nell’etimo, “tessuto”, ovvero rete, tela, scrittura. Nella considerazione della versione moderna di testo possiamo parlare oggi non solo di testo letterario o poetico, nelle sue forme verbali ma anche di testi extra-verbali, come nel caso del testo musicale, del testo pittorico, o nelle forme miste del testo cinematografico, teatrale, pubblicitario ecc. Inoltre bisogna considerare le relazioni del testo a partire dai margini, espresse nell’accezione di “intertestualità” introdotta da Julia Kristeva. Le capacità trasversali sono dunque insite nel testo nelle sue relazioni testo-contesto; testo-autore; testo-interpretazione; testo-linguaggio; testo-alterità; testo-discorso; testo-sottinteso; testo-ideologia; testo-lettura; testo-scrittura; testo-narrazione; testo-traduzione; testo-semiotica del testo.

Verranno effettuate lezioni teoriche e pratiche di didattica frontale. La frequenza delle lezioni è vivamente consigliata.

L’accertamento della preparazione avverrà attraverso un esame-colloquio (v. conoscenze e comprensione). Le domande si atterranno rigorosamente ai testi in programma (v. capacità di applicare le conoscenze acquisite), fatto salvo diversa indicazione del docente per gli studenti interessati ad approfondire determinati autori e argomenti menzionati durante il corso (competenze personali EMT, punto 26). L’esame verificherà l’acquisizione del punto di vista semiotico utilizzando i metalinguaggi appropriati nonché applicando approcci teoretici pertinenti (competenze traduttive, punto 9).

Gli studenti potranno prenotarsi per l’esame finale utilizzando esclusivamente le modalità previste dal sistema VOL.

  • 13 dicembre, ore 11:00 (appello ordinario)
  • 24 gennaio, ore 10:15 (I appello ordinario)
  • 21 febbraio, ore 10:15 (II appello ordinario)
  • 11 aprile, ore 10:15  appello ordinario
  • 16 maggio, ore 10:15  (appello straordinario, riservato a laureandi, fuori corso e studenti iscritti in corso all’ultimo anno dei corsi di laura triennale e di laurea magistrale che hanno terminato le lezioni del II semestre [art. 23 Regolamento didattico di Ateneo]).
  • 22 giugno, ore 10:15  (I appello ordinario)
  • 11 luglio, ore 10:15  (II appello ordinario)
  • 12 settembre, ore 10:15  (appello ordinario)
  • 24 ottobre, ore 10:15  (appello straordinario, riservato a laureandi, fuori corso e studenti iscritti in corso all’ultimo anno dei corsi di laura triennale e di laurea magistrale che hanno terminato le lezioni del II semestre [art. 23 Regolamento didattico di Ateneo]).

Con la sua fulminea velocità di espansione e la sua marcia veloce sulle autostrade del web la comunicazione globale ha cancellato lo spazio e il tempo. Decifrare segni e significati di questi processi non solo è necessario per delineare il nuovo sistema di valori ma significa anche domandarsi semio-eticamente in che cosa oggi siamo divenuti ciechi, perdendo di vista i rischi quali quello della fine stessa della comunicazione. Tale rischio non riguarda quel fenomeno piuttosto semplice e banale indicato col termine di incomunicabilità, ma il rischio della fine della vita su questo pianeta, con riferimento alla ormai riconosciuta inscindibilità “comunicazione-vita” (Sebeok).

Dai limiti della concezione saussuriana, che riconosceva come segno solo ciò che nell’ambito del sociale ha una funzione intenzionalmente comunicativa – semiotica della comunicazione – si è passati successivamente ad una semiotica della significazione (Barthes) che riconosceva come segno anche ciò che non è prodotto con l’intenzione di farlo funzionare come tale; quindi si è giunti alla semiotica del terzo senso, o semiotica del testo, o semiotica della significanza.

Non si tratta qui della riduttiva interpretazione della comunicazione umana in termini di trasmissione di informazioni (presupponendo modelli precostituiti nel processo comunicativo: emittente, ricevente, codice, messaggio, contesto). La reale portata della comunicazione è ben più ampia dello stretto scambio intenzionale di messaggi determinati sulla base di un codice comune, stabilito per convenzione, fra individui distinti e separati.

Occorre dunque una semiotica capace di una visione globale, sia come ampiezza di campo, sia come dimensione temporale storico-sociale, sia nella sua consapevolezza di responsività e responsabilità nei confronti della vita.

In altri termini è ormai necessario compiere una riflessione (est)etica e semiotica sulle nuove condizioni dell’attuale organizzazione sociale che costituisca una critica alla onnipresente globalizzazione della comunicazione nella produzione che caratterizza l’intero ciclo produttivo del mercato, dello scambio e del consumo.

Per essere compresa, la comunicazione-produzione mondializzata e globale richiede una visione altrettanto globale che le scienze speciali e separate non sono in grado di fornire: deve svolgersi nella prospettiva di una semiotica globale. Per realizzare ciò, si deve tendere a una visione globale, svolgendo una funzione de-totalizzante, vale a dire critica di ogni pretesa totalità, in primo luogo quella della comunicazione mondializzata e globale.

Il corso offre dunque gli elementi di una semiotica intesa come “semiotica dell’interpretazione” che ha il compito di approntare apparati di comprensione e anche di critica e messa in discussione di ciò che è segnico.

Testo obbligatorio:

 

  • L. Ponzio, Visioni del testo, Pensa, Lecce, 2016.

 

A seconda dei particolari interessi di ciascuno e in riferimento alle tematiche del corso, gli studenti possono scegliere per la loro preparazione uno dei seguenti testi da aggiungere al testo obbligatorio:

 

 

  • L. Ponzio, Roman Jakobson e i fondamenti della semiotica, Mimesis, Milano, 2015.
  • L. Ponzio, Icona e raffigurazione. Bachtin, Malevič, Chagall, Mimesis, Milano, 2016.
  • M. M. Bachtin e V. Vološinov, Parola propria e parola altrui nella sintassi dell’enunciazione, Pensa, Lecce, 2010.
  • L. Ponzio Lo squarcio di Kazimir Malevič, Spirali, Milano, 2004.
  • L. Ponzio (a cura), La persistenza dell’altro. La singolarità dell’altro fuori dall’appartenenza identitaria, Pensa, Lecce, 2020.
  • L. Ponzio, L’immagine e la parola nell’arte tra letterarietà e raffigurazione, AGA Arti Grafiche Alberobello, 2017.
  • A. Ponzio, Interpretazione e scrittura, Pensa MultiMedia, Lecce, 2011.
  • L. Ponzio, L’iconauta e l’artesto. Configurazioni della scrittura iconica, Mimesis, Milano, 2010.
  • T. Sebeok, Una introduzione alla semiotica, Carocci, Bari, 2003.
  • A. Ponzio; S. Petrilli, I segni e la vita. La semiotica globale di Thomas Sebeok, Spirali, Milano, 2002.
  • G. Politi (a cura di), Testo interartistico e processi di comunicazione, Pensa MultiMedia, Lecce 2014.
  • A. Ponzio, L. Ponzio, S. Petrilli, Interferenze. Pier Paolo Pasolini, Carmelo Bene e dintorni, Mimesis Milano, 2012.

 

Altri testi di approfondimento (da concordare eventualmente col docente come alternativi al programma d’esame):

 

M. M. Bachtin, L’opera di Rabelais e la cultura popolare, Einaudi, Torino, 1979.

M. M. Bachtin, Per una filosofia dell’atto responsabile, Pensa MultiMedia, Lecce, 2009.

R. Barthes, La camera chiara, Einaudi, Torino, 1980.

R. Barthes, L’ovvio e l’ottuso, Einaudi, Torino, 1985.

R. Barthes, Il piacere del testo seguito da Variazioni della scrittura, Einaudi, Torino, 1999.

R. Barthes, Sul racconto. Una conversazione inedita con Paolo Fabbri, Marietti, Bologna, 2019.

R.  Barthes; R. Havas, Ascolto, Sossella, Roma, 2019.

R. Barthes, Miti d’oggi, Einaudi, Torino, 1994.

C. Bene; G. Deleuze, Sovrapposizioni, Feltrinelli, Milano, 1978.

G. Deleuze, Francis Bacon. Logica della sensazione, Quodlibet, Macerata, 1981.

J. Derrida, Memorie di cieco. L’autoritratto e altre rovine, Abscondita, Milano, 2003.

U. Eco, Opera aperta, Bompiani, Milano, 1962.

U. Eco, Lector in fabula, Bompiani, Milano, 1979.

U. Eco, Sugli specchi e altri saggi, Bompiani, Milano, 1985.

U. Eco, I limiti dell’interpretazione, Bompiani , Milano, 1990.

U. Eco, Sei passeggiate nei boschi narrativi, La nave di Teseo, Milano, 2018.

M. Foucault, Questo non è una pipa, SE, Milano, 1988.

M. Foucault, Le parole e le cose, BUR, Milano, 2001.

A. J. Greimas, Del senso, Sossella, Roma, 2017.

R. Jakobson, Saggi di linguistica generale, Feltrinelli, Milano, 2012.

J. Kristeva, Il linguaggio questo sconosciuto, Adriatica, Bari, 1992.

J. Kristeva, Stranieri a se stessi, Feltrinelli, Milano, 1990.

Morris, C., Lineamenti di una teoria dei segni, Pensa MultiMedia, Lecce, 2009.

Morris, C., Scritti di semiotica e di estetica, Pensa MultiMedia, Lecce, 2012.

Nancy J.-L., Il ritratto e il suo sguardo, Cortina, Milano, 2002.

Ponzio, A.  Tra semiotica e letteratura. Introduzione a Michail Bachtin, Milano, Bompiani, 2015.

V. Propp, Morfologia della fiaba, Einaudi, Torino, 2000.

Saussure, F. de, Corso di linguistica generale, Laterza, Roma-Bari, 1972.

T. Todorov, I generi del discorso, Nuova Italia, Firenze, 1993.

SEMIOTICA DEL TESTO (M-FIL/05)
SEMIOTICA DEL CINEMA

Corso di laurea TRADUZIONE TECNICO-SCIENTIFICA E INTERPRETARIATO

Settore Scientifico Disciplinare M-FIL/05

Tipo corso di studio Laurea Magistrale

Crediti 8.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 48.0

Per immatricolati nel 2019/2020

Anno accademico di erogazione 2020/2021

Anno di corso 2

Semestre Primo Semestre (dal 21/09/2020 al 15/01/2021)

Lingua ITALIANO

Percorso PERCORSO UNISALENTO (A98)

Sede Lecce

Il corso è aperto a tutti gli studenti interessati.

Il linguaggio cinematografico ricopre un ruolo centrale nell’ambito della cultura. Il cinematografo – sintesi di immagine, tempo, movimento, scrittura –, è un’arte che condensa in sé altri linguaggi, verbali e non-verbali, in un rapporto dialogico, interdisciplinare e intertestuale. A questo intreccio di un genere di espressione che maggiormente del testo esalta l’etimologia (textus), la semiotica del cinema dedica la sua attenzione, attraverso un lavoro di scomposizione e ricomposizione dei suoi molteplici linguaggi. Più che mai, nei confronti del testo cinematografico, la semiotica ha occasione di mostrare come i sistemi segnici, verbali, visivi, acustici, gestuali, prossemici, narrativi, musicali, ecc. sussistano in un rapporto di reciproca interdipendenza, e di fare osservare come non ci possano essere significati isolati e racchiusi in un solo sistema segnico, abituando così ad una lettura inter-relazionale trasferibile in altre esperienze, concernenti non solo diverse forme di professionalità, ma anche circostanze consuete della vita ordinaria. Durante il corso delle lezioni si farà riferimento ad autori classici che, da differenti punti di vista e con interessi diversi, hanno contribuito allo studio semiotico del linguaggio o, meglio, dei linguaggi, del cinema, quali Lotman, Jakobson, Barthes, Ejzenštejn, Deleuze, Pasolini.

Gli studenti potranno trarre giovamento per la loro formazione professionale dalla capacità di padroneggiare gli elementi costitutivi del testo cinematografico come veri e propri strumenti critici e interpretativi, a seconda delle strategie segniche relative all’inquadratura, all’abilità mimica, alla gestualità attoriale ed espressiva, alla musica e all’impiego della colonna sonora, alla sequenza e successione delle immagini, alla traduzione tra lingue diverse nel doppiaggio e nel rapporto tra parlato e “sottotitoli”, e al raffronto, nella costruzione dello spazio-tempo cinematografico, tra cronotopo artistico e  cronotopo reale, ecc.

Il corso mira a fornire allo studente la capacità di interpretare, di tradurre, di leggere, di saper vedere le immagini (vedere non è semplicemente guardare), attraverso strumenti di comprensione attiva e responsiva, in cui non tanto interessa il che cosa rappresentato ma come esso è raffigurato nell’“orchestrazione” (espressione di Ejzenštejn) dei vari linguaggi nella loro combinazione, interrelazione e trasmutazione.

Inoltre, il testo cinematografico, in quanto linguaggio transnazionale, è un linguaggio che si proietta nella sua costituzione in una prospettiva internazionale e interculturale, non solo evidenziando differenze, anche di comportamento, tra culture diverse, ma abituando pure alla possibilità di far dialogare tra loro scenari di vita differenti, differenti sistemi di segni.

 

Riepilogo delle conoscenze acquisite, secondo i descrittori dello European Master’s in Translation (e i descrittori di Dublino):

 

Descrittori EMT

Descrittori di Dublino

Nel corso gli studenti sviluppano la capacità di analizzare un documento di origine, identificare le potenziali difficoltà testuali e cognitive e valutare le strategie e le risorse necessarie per un’appropriata riformulazione, in linea con specifiche esigenze comunicative (competenze traduttive, punto 1)

Conoscenza e capacità di comprensione; Capacità di applicare conoscenza e comprensione

Permette di sviluppare competenze specifiche in ambito cinematografico (competenze tematiche)

Conoscenza e capacità di comprensione; Capacità di applicare conoscenza e comprensione

 

Verranno effettuate lezioni teoriche e pratiche di didattica frontale. La frequenza delle lezioni è vivamente consigliata.

L’accertamento della preparazione avverrà attraverso un esame-colloquio. Le domande faranno riferimento alla verifica delle competenze acquisite dallo studente del linguaggio cinematografico. Oltre a saper padroneggiare le nozioni basilari concernenti il linguaggio filmico, gli studenti avranno modo di confrontarsi in maniera trasversale con la pratica testuale (v. anche competenze personali EMT, punto 26), rintracciando nel linguaggio cinematografico gli elementi estetici e stilistici, territoriali e extraterritoriali, storici e sociali, e acquisendo così esperienze e competenze, che al di là dell’ambito del corso di semiotica del cinema, possono valere, oltre che nell’ambito della loro complessiva formazione culturale, specificamente nell’ambito del loro complessivo corso di studio, particolarmente quello di “traduttore e interprete” (v. competenze traduttive, punto 1), che deve preparare all’incontro di linguaggi differenti, di procedure artistiche differenti, di epoche differenti, di culture differenti.

Gli studenti potranno prenotarsi per l’esame finale utilizzando esclusivamente le modalità previste dal sistema VOL.

Le date degli appelli verranno pubblicate successivamente online sulla bacheca del docente.

Il linguaggio cinematografico ricopre un ruolo centrale nell’ambito della cultura. Il cinematografo – sintesi di immagine, tempo, movimento, scrittura –, è un’arte che condensa in sé altri linguaggi, verbali e non-verbali, in un rapporto dialogico, interdisciplinare e intertestuale. A questo intreccio di un genere di espressione che maggiormente del testo esalta l’etimologia (textus), la semiotica del cinema dedica la sua attenzione, attraverso un lavoro di scomposizione e ricomposizione dei suoi molteplici linguaggi. Più che mai, nei confronti del testo cinematografico, la semiotica ha occasione di mostrare come i sistemi segnici, verbali, visivi, acustici, gestuali, prossemici, narrativi, musicali, ecc. sussistano in un rapporto di reciproca interdipendenza, e di fare osservare come non ci possano essere significati isolati e racchiusi in un solo sistema segnico, abituando così ad una lettura inter-relazionale trasferibile in altre esperienze, concernenti non solo diverse forme di professionalità, ma anche circostanze consuete della vita ordinaria. Durante il corso delle lezioni si farà riferimento ad autori classici che, da differenti punti di vista e con interessi diversi, hanno contribuito allo studio semiotico del linguaggio o, meglio, dei linguaggi, del cinema, quali Lotman, Jakobson, Barthes, Ejzenštejn, Deleuze, Pasolini.

Il corso evidenzierà gli aspetti della struttura narrativa filmica e le strategie testuali, secondo la tecnica del montaggio, delle immagini in movimento. Fornirà allo studente non solo gli strumenti cognitivi per il riconoscimento (agnizione) del lessico specifico del cinema (piano sequenza, punto di vista, sceneggiatura, schermo, sfondo, soggettiva, oggettiva, primo piano, taglio, stacco, trama messa a fuoco, fotogramma, flashback, doppiaggio, colpo di scena, colonna sonora, ambientazione ecc., ma anche il loro funzionamento ai fini della partecipazione e del coinvolgimento del lettore-spettatore ordinario. Si può dire che, in ultima analisi, la semiotica del cinema contribuisca a una teoria e a una pratica del tradurre tra linguaggi, tra generi di discorso, tra generi artistici, del tradurre anche come trasposizione (dal romanzo al film), ma anche tra lingue (il doppiaggio, la sottotitolazione). Oltre a riprendere e a riportare l’oggetto così com’è, il cinema ha la capacità, con la sua scrittura, di ricomporre le immagini, siano esse verbali (Saussure parlava già dei significanti verbali come di “immagini acustiche”) e non-verbali, basandosi su logiche interpretative, metonimiche e metaforiche, e alternando riprese per contiguità o per similarità, per somiglianza iconica.

Bibliografia:

 

Testo obbligatorio:

  •   J. M. Lotman, a cura di Luciano Ponzio, Semiotica del Cinema e lineamenti di cine-estetica, Mimesis, Milano 2020.

 

A seconda dei particolari interessi di ciascuno e in riferimento alle tematiche del corso, gli studenti possono scegliere per la loro preparazione i seguenti moduli (A o B o C) da aggiungere al testo obbligatorio:

 

A:

  • J. M. Lotman; Y. Tsivian, Dialogo con lo schermo, Moretti&Vitali, Bergamo 2001.
  • P. Montani (a cura di), I formalisti russi nel cinema, contributi di Ejchenbaum, Tynjanov, Šklovskij, Brik, Jakobson, Mukařovský, Lotman, Mimesis, Milano, 2019.

 

B:

  • P. P. Pasolini, Empirismo eretico, Garzanti, Cernusco s/N (Mi), 2003 (III parte, scritti sul cinema).
  • R. Barthes, Sul cinema, Nuovo Melangolo, Genova 1997; oppure L’ovvio e l’ottuso, Einaudi, Torino, 2004.

 

C:

  • S. M. Ejzenštejn, La forma cinematografica, Einaudi, Torino, 2003.
  • A. Somaini, Ejzenštein. Il cinema, le arti, il montaggio, Einaudi, Torino 2011.

 

Altri testi di approfondimento (da concordare eventualmente col docente come alternativi al programma d’esame):

 

  • E. Garroni, Semiotica e estetica. L’eterogeneità del linguaggio e il linguaggio cinematografico, Laterza, Bari, 1968.
  • E. Garroni, Scritti sul cinema, Aragno, Torino, 2006.
  • Aa. Vv. Nuovocinema n. 33. Pe una nuova critica. I convegni pesaresi 1965-1967, Marsilio, Venezia, 1989.
  • A. Ponzio, L. Ponzio, S. Petrilli, Interferenze. Pier Paolo Pasolini, Carmelo Bene e dintorni, Mimesis Milano, 2012.
  • C. Bene, Contro il cinema, a cura di E. Morreale, Minimum fax, Roma, 2011.
  • J. Talens, L’occhio aperto. Leggendo Luis Buñuel, Giuseppe Laterza, Bari 2009.
  • R. Jakobson, La fine del cinema?, a cura di F. Tuscano, Booktime, Milano 2009.
  • P. Montani, Fuori campo. Studi sul cinema e l’estetica, QuattroVenti, Urbino, 1993.
  • Vertov, Dziga, L’occhio della rivoluzione, a cura di P. Montani, Mimesis, Milano, 2011.
  • S. M. Ejzenštejn, Charlie Chaplin, SE, Milano, 2005.
  • S. M. Ejzenštejn, Walt Disney, SE, Milano, 2004.
  • G. Deleuze, 2 voll. L’immagine-movimento (Cinema 1) e L’immagine-tempo (Cinema 2), Ubulibri, Milano, 2010 (V. anche Einaudi).
  • P. Desogus, Laboratorio Pasolini. Teoria del segno e del cinema, Quodlibet, Macerata, 2018.
  • A. Biancofiore, Pasolini, Palumbo, Palermo, 2003.
  • Apice M. Le visioni di Pasolini. Immagini di una profezia, Bibliopolis, Napoli, 2009.
  • L. De Carolis, Pasolini al cinema. Il progetto di una teoria semiotica in Empirismo eretico, Atheneum, Firenze, 2008.
  • L. Forgione, Il grande venditore di immagini. Elementi di semiotica del cinema, Ed. Riuniti Univ. Press, Roma, 2010.
  • P. Basso Fossali, Confini del cinema. Strategie estetiche e ricerca semiotica, Lindau, Torino, 2003.
  • E. Ponzio, Immagine in tempo reale. Storie, pratiche, teorie per una introduzione alla performance audiovisiva, Mimesis, Milano, 2019.
  • E. Morin, Il cinema o l’uomo immaginario. Saggio di antropologia sociologica, Cortina, 2016.
  • G. P. Caprettini; A. Valle (a cura), Semiotiche al cinema, Mondadori, 2006.
  • V. Woolf, Sul cinema, Mimesis, Milano, 2012.
  • R. Stam; R. Burgoyne; S. Flitterman-Lewis, Semiologia del cinema e dell’audiovisivo, Bompiani, Milano, 1999.
SEMIOTICA DEL CINEMA (M-FIL/05)
SEMIOTICA DEL TESTO

Corso di laurea SCIENZA E TECNICA DELLA MEDIAZIONE LINGUISTICA

Settore Scientifico Disciplinare M-FIL/05

Tipo corso di studio Laurea

Crediti 9.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 54.0

Per immatricolati nel 2020/2021

Anno accademico di erogazione 2020/2021

Anno di corso 1

Semestre Primo Semestre (dal 21/09/2020 al 15/01/2021)

Lingua ITALIANO

Percorso PERCORSO COMUNE (999)

Sede Lecce

Il corso è aperto a tutti gli studenti interessati.

Il testo a cui ci riferiamo in questo corso, che si occupa particolarmente di problemi di ordine metodologico della semiotica del testo, è tanto il testo verbale (il testo dei generi della scrittura letteraria e quello dei generi del discorso ordinario), quanto il testo non verbale (pittorico, fotografico, teatrale, musicale, ecc.). Ciò che proponiamo è una semiotica del testo il cui punto di vista sia quello del “testo complesso, o secondario”, nel senso della tipologia dei generi del discorso, estensibile ai generi del testo, di Michail Bachtin. Si tratta del testo che raffigura altri testi, come avviene nell’ambito della creatività artistica. Esso non fa parte degli usi e delle funzioni ordinarie dei testi, dei “testi semplici, o diretti, o primari”. Al tempo stesso si costituisce nella relazione e nel confronto con essi. Ne rende conto dalla sua posizione esterna, si pone con essi in rapporto dialogico di partecipazione e di exotopia, di comprensione rispondente.

Nella concezione moderna di “testo”, inteso come complesso segnico e scrittura, s’inserisce di diritto il testo artistico – letterario, pittorico, teatrale, fotografico, cinematografico, musicale ecc., – e il testo della riflessione critica, filosofica e semiotica ad esso dedicata, da parte di autori quali Bachtin, Jakobson, Peirce, Barthes, Foucault, Derrida, Deleuze. Occuparsi di ciò significa considerare (in termini di acquisizione di conoscenze e comprensione) le strategie stesse del testo (textus, tessuto, trama, tela, rete e scrittura), in particolare del testo che non si lascia leggere una volta per tutte, mostrandosi inconsumabile, sempre di nuovo leggibile. Ciò rende possibile l’incontro con un tipo di lettura che guarda al testo come capace di riscrittura, cioè di una scrittura che travalica la trascrizione, che va al di là della dimensione frastica e letterale, sostituendo alla  ripetitiva  rappresentazione l’innovativa raffigurazione, e che quindi permette, nella riflessione sul testo, di soffermarsi sulla sua capacità di eccezionalità, di originalità, di abilità incisiva e soprattutto sul suo contributo al superamento del carattere stereotipato della lingua pratica e dei linguaggi ordinari verbali e non-verbali. Tener conto, nella semiotica del testo, di questo tipo di testo, nella costruzione dei modelli di analisi, significa dover rivedere le categorie a cui il testo è stato generalmente sottoposto e che sono fondamentalmente quelle della costruzione e riproduzione dell’identità, laddove un approccio linguistico e semiotico si rivela fondamentale (in particolare: conoscenza e capacità di comprensione, capacità di applicare conoscenza e comprensione, autonomia di giudizio, abilità comunicative, capacità di apprendimento) nel percorso formativo dello studente come “mediatore linguistico”.

Verranno effettuate lezioni teoriche e pratiche di didattica frontale. La frequenza delle lezioni è vivamente consigliata.

L’accertamento della preparazione avverrà attraverso un esame-colloquio (v. conoscenze e comprensione). Le domande si atterranno rigorosamente ai testi in programma (v. capacità di applicare le conoscenze acquisite), fatto salvo diversa indicazione del docente per gli studenti interessati ad approfondire determinati autori e argomenti menzionati durante il corso (competenze personali EMT, punto 26). L’esame verificherà l’acquisizione del punto di vista semiotico utilizzando i metalinguaggi appropriati nonché applicando approcci teoretici pertinenti (competenze traduttive, punto 9).

Gli studenti potranno prenotarsi per l’esame finale utilizzando esclusivamente le modalità previste dal sistema VOL.

Le date degli appelli verranno pubblicate successivamente online sulla bacheca del docente.

Il testo a cui ci riferiamo in questo corso, che si occupa particolarmente di problemi di ordine metodologico della semiotica del testo, è tanto il testo verbale (il testo dei generi della scrittura letteraria e quello dei generi del discorso ordinario), quanto il testo non verbale (pittorico, fotografico, teatrale, musicale, ecc.). Ciò che proponiamo è una semiotica del testo il cui punto di vista sia quello del “testo complesso, o secondario”, nel senso della tipologia dei generi del discorso, estensibile ai generi del testo, di Michail Bachtin. Si tratta del testo che raffigura altri testi, come avviene nell’ambito della creatività artistica. Esso non fa parte degli usi e delle funzioni ordinarie dei testi, dei “testi semplici, o diretti, o primari”. Al tempo stesso si costituisce nella relazione e nel confronto con essi. Ne rende conto dalla sua posizione esterna, si pone con essi in rapporto dialogico di partecipazione e di exotopia, di comprensione rispondente.

Questo tipo di testo capace di raffigurazione è dotato anche di un’eccedenza di visione rispetto allo sguardo dei testi che restano all’interno della rappresentazione e che sono funzionali alla riproduzione dell’identità. La sua prospettiva permette di cogliere del testo la sua alterità, la sua capacità dialogica, in cui rispondere non è rispondere di sé, ma dell’altro: una risposta dunque che fuoriesce dalla responsabilità delimitata dei ruoli a cui i testi della rappresentazione appartengono.

Roman Jakobson, partendo dal suo originario interesse per la poesia (Chlebnikov, Majakovskij) e poi riprendendo le valenze segniche configurate da Peirce – iconicità, indicalità, simbolicità –, mostra come il funzionamento della lingua si basi proprio sulla compresenza e partecipazione di questi tre aspetti del segno. Il prevalere, nella lingua, della componente simbolica, convenzionale, non esclude le altre due, quella iconica e quella indicale. Se per alcuni testi tra codificazione e decodificazione può esserci coincidenza e simmetria, per i testi con valore iconico, con gradi evidenti di “letterarietà” (non in senso stretto, riservato alla letteratura), cioè per i testi artistici in generale, la scrittura non coincide con la lettura.

Michail Bachtin, nel suo scritto sul problema del testo (1959-61), descrive due logiche del testo: la prima, in cui il testo risulta in relazione con il suo sistema segnico di appartenenza; e, la seconda, che riguarda la relazione dialogica della sua costituzione di senso nel suo rapporto intertestuale. La logica dialogica è la logica specifica del testo. L’altra, benché indispensabile in una prima fase di comprensione, risulta riduttiva se pretende di esaurire la portata semantica del testo. Alla stessa maniera, come risulta soprattutto nei testi di scrittura artistica, l’espressione segnica non si esaurisce nella rappresentazione, ma è specificamente raffigurazione.

Il corso offre dunque gli elementi e le prospettive per la costruzione di un approccio metodologico e critico alla problematica della lettura del testo mettendo a frutto il contributo della scienza dei segni.

Bibliografia:

Testo obbligatorio:

  • L. Ponzio, Visioni del testo, Pensa, Lecce 2016.

 

In aggiunta al testo obbligatorio e in riferimento alle tematiche del corso, gli studenti possono scegliere per la loro preparazione 2 testi tra uno dei due seguenti moduli, a) o b):

 

MODULO A:

  • L. Ponzio (a cura), La persistenza dell’altro. La singolarità dell’altro fuori dall’appartenenza identitaria, Pensa, Lecce, 2020.
  • M. Bachtin e V. Vološinov, Parola propria e parola altrui nella sintassi dell’enunciazione, Pensa, Lecce, 2010.
  • L. Ponzio, L’immagine e la parola nell’arte tra letterarietà e raffigurazione, AGA Arti Grafiche Alberobello, 2017.
  • A. Ponzio, Interpretazione e scrittura, Pensa, Lecce, 2011.

 

MODULO B:

  • L. Ponzio, Roman Jakobson e i fondamenti della semiotica, Mimesis, Milano, 2015.
  • L. Ponzio, Icona e raffigurazione. Bachtin, Malevič, Chagall, Mimesis, Milano, 2016.
  • L. Ponzio Lo squarcio di Kazimir Malevič, Spirali, Milano, 2004.
  • L. Ponzio, L’iconauta e l’artesto. Configurazioni della scrittura iconica, Mimesis, Milano, 2010.

 

In alternativa, a seconda dei particolari interessi di ciascuno, gli studenti frequentanti potranno concordare col docente un programma individuale con testi di autori di cui si siano fatti diretti riferimenti durante il corso.

SEMIOTICA DEL TESTO (M-FIL/05)
SEMIOTICA DEL TESTO

Corso di laurea SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE

Settore Scientifico Disciplinare M-FIL/05

Tipo corso di studio Laurea

Crediti 6.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 30.0

Per immatricolati nel 2019/2020

Anno accademico di erogazione 2020/2021

Anno di corso 2

Semestre Primo Semestre (dal 21/09/2020 al 15/01/2021)

Lingua ITALIANO

Percorso PERCORSO COMUNE (999)

Sede Lecce

Il corso è aperto a tutti gli studenti interessati.

Saper interpretare e comprendere segni e significati nei confronti di ciò che va sotto il nome di “testo”, che spazia dal campo della comunicazione ordinaria e mass-mediatica a quello artistico-verbale e artistico-figurativo, è necessario non solo per orientarsi con competenza e padronanza nell’ambito della rete segnica in cui la nostra vita necessariamente si svolge ma anche nei confronti dei sistemi di valori con cui i sistemi segnici sono inevitabilmente connessi. Ciò comporta una presa di coscienza, per chi si occupa di “comunicazione”, il cui avvio inizia con il chiedersi “semio-eticamente” in che cosa siamo “divenuti ciechi”, al punto da perdere di vista il rischio principale che la comunicazione corre oggi, quello della fine stessa della comunicazione. Tale rischio non riguarda quel fenomeno piuttosto semplice e banale indicato col termine di “incomunicabilità”, ma la possibilità della fine della vita stessa su questo pianeta, data l’ormai scientificamente riconosciuta inscindibilità di comunicazione e vita da parte della biosemiotica e della “semiotica globale” (Sebeok),

Il corso offre dunque gli elementi di una semiotica del testo che avvii ad una lettura responsiva e critica sulla base delle indicazioni che possono essere tratte dai “maestri dei segni”, da Ferdinand de Saussure, Roman Jakobson, Jurij Lotman, Charles Peirce, Michail Bachtin, Charles Morris, a Thomas Sebeok e Umberto Eco.

  • - Conoscenze e comprensione

Gli studenti potranno acquisire gli strumenti necessari alla padronanza critica in ambito accademico e professionale ed anche nella quotidianità della comunicazione sociale, incrementando la capacità specie-specifica della semiosi umana, dell’“antroposemiosi”, caratterizzabile come “metasemiosi”, vale a dire come capacità non solo di impiegare segni per comunicare e rispondere e dunque per un loro uso strumentale immediato, ma anche di usare i segni per riflettere sui segni, e quindi come possibilità di scelta, di deliberazione, di messa in discussione, di comprensione rispondente, di dialogo, di presa di coscienza, in una parola, di responsabilità.

Inoltre gli studenti potranno conseguire le basi semiotiche per l’analisi e l’interpretazione dei testi nelle loro differenti strutture e forme, nei loro diversi generi di discorso, nella loro espressione sia verbale sia non verbale, sia nell’ambito della quotidianità e sia nell’ambito dei diversi generi di raffigurazione artistica.  La considerazione e l’analisi di questi ultimi, in quanto testi “complessi” che raffigurano i testi “semplici” della vita ordinaria (Bachtin), dell’ordinario ciclo di produzione-consumo/comunicazione-informazione, possono senz’altro contribuire a un atteggiamento nei confronti di questi ultimi che sia anche di maggiore riflessione e di presa di posizione critica e responsabile.

 

  • - Capacità di applicare conoscenze e comprensione

Il corso fornirà agli studenti, oltre che gli elementi per una concezione moderna di testo dal punto di vista semiotico, anche la consapevolezza delle varietà testuali, e in relazioni ai testi verbali/non-verbali o misti, le strategie comunicative sul piano simbolico, iconico e indicale, secondo le valenze segniche configurate da Peirce e dagli altri “maestri dei segni”.

In particolare, il laureato in Scienze della Comunicazione avrà modo di acquisire specifiche conoscenze nell’ambito della semiotica in quanto “teoria” o “scienza” o “dottrina dei segni” (Sebeok), tali da permettergli di orientarsi nei diversi settori della comunicazione, come indicato, con riferimento ai descrittori di Dublino, per le “Discipline semiotiche e linguistiche”, specificamente per le attività formative di base e caratterizzanti.

 

  • - Autonomia di giudizio

Gli studenti potranno acquisire gli strumenti semiotici essenziali nello studio delle varie tipologie testuali e costruirsi una coscienza critica e valutativa delle strategie comunicative. Inoltre, la semiotica, come dottrina dei segni, colloca l’animale umano, in quanto animale semiotico, data la sua specificità di riflettere continuamente sui segni, in un ruolo centrale e di determinante responsabilità, non solo in ambito antroposemiotico, ma in ambito semiotico globale, e quindi di una responsabilità che riguarda in generale la vita, secondo una prospettiva biosemiotica e, in relazione ad essa, semioetica.

 

  • - Abilità comunicative

Gli studenti dimostreranno di saper gestire le nozioni e le terminologie appropriate di ordine semiotico, di acquisire padronanza dei temi trattati a lezione, di discutere con chiarezza degli aspetti disciplinari sul piano teorico, pratico e metodologico. In termini di abilità comunicative, si darà particolarmente importanza alla formazione dello studente fornendolo di metodi analisi e interpretazione, dando particolare rilievo alla logica abduttiva (Peirce), di centrale importanza per la formazione di una metodologia ipotetico-deduttiva essenziale in ambito scientifico ed anche in ogni  forma di comunicazione predisposta alla creatività, all’innovazione e alla ricerca.

 

  • - Capacità di apprendimento

Come capacità di apprendimento, gli studenti svilupperanno durante le lezioni gli elementi teorici e pratici di quello che Michail Bachtin ha indicato come “comprensione rispondente” di un testo, dato che, nel processo di comunicazione, non è sufficiente intendere un testo ma bisogna anche comprenderlo, e che all’azione della lettura bisogna che segua la reazione della scrittura, intesa non in senso semplicemente letterale, come trascrizione, ma come comprensione rispondente, data l’indissociabilità, in questo senso, di lettura/scrittura (Barthes).

Verranno effettuate lezioni teoriche e pratiche di didattica frontale. La frequenza delle lezioni è vivamente consigliata.

L’accertamento della preparazione avverrà attraverso un esame-colloquio (v. conoscenze e comprensione). Le domande si atterranno rigorosamente ai testi in programma (v. capacità di applicare le conoscenze acquisite), fatto salvo diversa indicazione del docente per gli studenti interessati ad approfondire determinati autori e argomenti menzionati durante il corso (competenze personali EMT, punto 26). L’esame verificherà l’acquisizione del punto di vista semiotico utilizzando i metalinguaggi appropriati nonché applicando approcci teoretici pertinenti (competenze traduttive, punto 9).

Gli studenti potranno prenotarsi per l’esame finale utilizzando esclusivamente le modalità previste dal sistema VOL.

Le date degli appelli verranno pubblicate successivamente online sulla bacheca del docente.

Con la sua fulminea velocità di espansione e la sua marcia veloce sulle autostrade del web la comunicazione globale ha cancellato lo spazio e il tempo. Decifrare segni e significati di questi processi non solo è necessario per delineare il nuovo sistema di valori ma significa anche domandarsi semio-eticamente in che cosa oggi siamo divenuti ciechi, perdendo di vista i rischi quali quello della fine stessa della comunicazione. Tale rischio non riguarda quel fenomeno piuttosto semplice e banale indicato col termine di incomunicabilità, ma il rischio della fine della vita su questo pianeta, con riferimento alla ormai riconosciuta inscindibilità “comunicazione-vita” (Sebeok).

Dai limiti della concezione saussuriana, che riconosceva come segno solo ciò che nell’ambito del sociale ha una funzione intenzionalmente comunicativa – semiotica della comunicazione – si è passati successivamente ad una semiotica della significazione (Barthes) che riconosceva come segno anche ciò che non è prodotto con l’intenzione di farlo funzionare come tale; quindi si è giunti alla semiotica del terzo senso, o semiotica del testo, o semiotica della significanza.

Non si tratta qui della riduttiva interpretazione della comunicazione umana in termini di trasmissione di informazioni (presupponendo modelli precostituiti nel processo comunicativo: emittente, ricevente, codice, messaggio, contesto). La reale portata della comunicazione è ben più ampia dello stretto scambio intenzionale di messaggi determinati sulla base di un codice comune, stabilito per convenzione, fra individui distinti e separati.

Occorre dunque una semiotica capace di una visione globale, sia come ampiezza di campo, sia come dimensione temporale storico-sociale, sia nella sua consapevolezza di responsività e responsabilità nei confronti della vita.

In altri termini è ormai necessario compiere una riflessione (est)etica e semiotica sulle nuove condizioni dell’attuale organizzazione sociale che costituisca una critica alla onnipresente globalizzazione della comunicazione nella produzione che caratterizza l’intero ciclo produttivo del mercato, dello scambio e del consumo.

Per essere compresa, la comunicazione-produzione mondializzata e globale richiede una visione altrettanto globale che le scienze speciali e separate non sono in grado di fornire: deve svolgersi nella prospettiva di una semiotica globale. Per realizzare ciò, si deve tendere a una visione globale, svolgendo una funzione de-totalizzante, vale a dire critica di ogni pretesa totalità, in primo luogo quella della comunicazione mondializzata e globale.

Il corso offre dunque gli elementi di una semiotica intesa come “semiotica dell’interpretazione” che ha il compito di approntare apparati di comprensione e anche di critica e messa in discussione di ciò che è segnico.

Bibliografia:

Testo obbligatorio:

  • L. Ponzio, L’iconauta e l’artesto, Mimesis, Lecce 2010.

 

A seconda dei particolari interessi di ciascuno e in riferimento alle tematiche del corso, gli studenti possono scegliere per la loro preparazione uno dei seguenti testi da aggiungere al testo obbligatorio:

 

 

  • L. Ponzio, Roman Jakobson e i fondamenti della semiotica, Mimesis, Milano 2015.
  • L. Ponzio, L’immagine e la parola nell’arte tra letterarietà e raffigurazione, AGA Arti Grafiche Alberobello, 2017.
  • L. Ponzio, Icona e raffigurazione. Bachtin, Malevič, Chagall, Mimesis, Milano 2016.
  • A. Ponzio, L. Ponzio, S. Petrilli, Interferenze. Pier Paolo Pasolini, Carmelo Bene e dintorni, Mimesis Milano, 2012.
  • Bachtin M. M. ; Vološinov V. V. Parola propria e parola altrui nella sintassi dell’enunciazione, Pensa, Lecce, 2010.
  • C. Morris, Scritti di semiotica, etica e estetica, Pensa, Lecce, 2012.
  • A. Ponzio, Interpretazione e scrittura, Pensa, Lecce, 2011.
  • G. Politi (a cura di), Testo interartistico e processi di comunicazione, Pensa, Lecce 2014.

 

In alternativa, a seconda dei particolari interessi di ciascuno, gli studenti frequentanti potranno concordare col docente un programma individuale con testi di autori di cui si siano fatti diretti riferimenti durante il corso.

SEMIOTICA DEL TESTO (M-FIL/05)
SEMIOTICA DEL CINEMA

Corso di laurea TRADUZIONE TECNICO-SCIENTIFICA E INTERPRETARIATO

Settore Scientifico Disciplinare M-FIL/05

Tipo corso di studio Laurea Magistrale

Crediti 8.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 48.0

Per immatricolati nel 2018/2019

Anno accademico di erogazione 2019/2020

Anno di corso 2

Semestre Primo Semestre (dal 23/09/2019 al 17/01/2020)

Lingua ITALIANO

Percorso PERCORSO UNISALENTO (A98)

Il corso è aperto a tutti gli studenti interessati.

Titolo del Corso: Il linguaggio del cinema: struttura, narrazione, montaggio

 

Il linguaggio cinematografico ricopre un ruolo centrale nell’ambito della cultura. Il cinematografo – sintesi di immagine, tempo, movimento, scrittura –, è un’arte che condensa in sé altri linguaggi, verbali e non-verbali, in un rapporto dialogico, interdisciplinare e intertestuale. A questo intreccio di un genere di espressione che maggiormente del testo esalta l’etimologia (textus), la semiotica del cinema dedica la sua attenzione, attraverso un lavoro di scomposizione e ricomposizione dei suoi molteplici linguaggi. Più che mai, nei confronti del testo cinematografico, la semiotica ha occasione di mostrare come i sistemi segnici, verbali, visivi, acustici, gestuali, prossemici, narrativi, musicali, ecc. sussistano in un rapporto di reciproca interdipendenza, e di fare osservare come non ci possano essere significati isolati e racchiusi in un solo sistema segnico, abituando così ad una lettura inter-relazionale trasferibile in altre esperienze, concernenti non solo diverse forme di professionalità, ma anche circostanze consuete della vita ordinaria. Durante il corso delle lezioni si farà riferimento ad autori classici che, da differenti punti di vista e con interessi diversi, hanno contribuito allo studio semiotico del linguaggio o, meglio, dei linguaggi, del cinema, quali Lotman, Jakobson, Barthes, Ejzenštejn, Deleuze, Pasolini.

Il corso evidenzierà gli aspetti della struttura narrativa filmica e le strategie testuali, secondo la tecnica del montaggio, delle immagini in movimento. Fornirà allo studente non solo gli strumenti cognitivi per il riconoscimento (agnizione) del lessico specifico del cinema (piano sequenza, punto di vista, sceneggiatura, schermo, sfondo, soggettiva, oggettiva, primo piano, taglio, stacco, trama messa a fuoco, fotogramma, flashback, doppiaggio, colpo di scena, colonna sonora, ambientazione ecc., ma anche il loro funzionamento ai fini della partecipazione e del coinvolgimento del lettore-spettatore ordinario. Si può dire che, in ultima analisi, la semiotica del cinema contribuisca a una teoria e a una pratica del tradurre tra linguaggi, tra generi di discorso, tra generi artistici, del tradurre anche come trasposizione (dal romanzo al film), ma anche tra lingue (il doppiaggio, la sottotitolazione). Oltre a riprendere e a riportare l’oggetto così com’è, il cinema ha la capacità, con la sua scrittura, di ricomporre le immagini, siano esse verbali (Saussure parlava già dei significanti verbali come di “immagini acustiche”) e non-verbali, basandosi su logiche interpretative, metonimiche e metaforiche, e alternando riprese per contiguità o per similarità, per somiglianza iconica.

Gli studenti potranno trarre giovamento per la loro formazione professionale dalla capacità di padroneggiare gli elementi costitutivi del testo cinematografico come veri e propri strumenti critici e interpretativi, a seconda delle strategie segniche relative all’inquadratura, all’abilità mimica, alla gestualità attoriale ed espressiva, alla musica e all’impiego della colonna sonora, alla sequenza e successione delle immagini, alla traduzione tra lingue diverse nel doppiaggio e nel rapporto tra parlato e “sottotitoli”, e al raffronto, nella costruzione dello spazio-tempo cinematografico, tra cronotopo artistico e cronotopo reale, ecc.

Il corso mira a fornire allo studente la capacità di interpretare, di tradurre, di leggere, di saper vedere le immagini (vedere non è semplicemente guardare), attraverso strumenti di comprensione attiva e responsiva, in cui non tanto interessa il che cosa rappresentato ma come esso è raffigurato nell’“orchestrazione” (espressione di Ejzenštejn) dei vari linguaggi nella loro combinazione, interrelazione e trasmutazione.

Inoltre, il testo cinematografico, in quanto linguaggio transnazionale, è un linguaggio che si proietta nella sua costituzione in una prospettiva internazionale e interculturale, non solo evidenziando differenze, anche di comportamento, tra culture diverse, ma abituando pure alla possibilità di far dialogare tra loro scenari di vita differenti, differenti sistemi di segni.

 

Descrittori EMT

Descrittori di Dublino

Nel corso gli studenti sviluppano la capacità di analizzare un documento di origine, identificare le potenziali difficoltà testuali e cognitive e valutare le strategie e le risorse necessarie per un’appropriata riformulazione, in linea con specifiche esigenze comunicative (competenze traduttive, punto 1)

Conoscenza e capacità di comprensione; Capacità di applicare conoscenza e comprensione

Permette di sviluppare competenze specifiche in ambito cinematografico (competenze tematiche)

Conoscenza e capacità di comprensione; Capacità di applicare conoscenza e comprensione

Verranno effettuate lezioni tradizionali di didattica frontale, teoriche e pratiche. La frequenza delle lezioni è vivamente consigliata.

L’accertamento della preparazione avverrà attraverso un esame-colloquio. Le domande faranno riferimento alla verifica delle competenze acquisite dallo studente del linguaggio cinematografico. Oltre a saper padroneggiare le nozioni basilari concernenti il linguaggio filmico, gli studenti avranno modo di confrontarsi in maniera trasversale con la pratica testuale (v. anche competenze personali EMT, punto 26), rintracciando nel linguaggio cinematografico gli elementi estetici e stilistici, territoriali e extraterritoriali, storici e sociali, e acquisendo così esperienze e competenze, che al di là dell’ambito del corso di semiotica del cinema, possono valere, oltre che nell’ambito della loro complessiva formazione culturale, specificamente nell’ambito del loro complessivo corso di studio, particolarmente quello di “traduttore e interprete” (v. competenze traduttive, punto 1), che deve preparare all’incontro di linguaggi differenti, di procedure artistiche differenti, di epoche differenti, di culture differenti.

Le date degli appelli verranno comunicate successivamente online.

Oltre al titolare, durante lo svolgimento del corso possono essere coinvolti altri docenti della stessa disciplina o di altri settori disciplinari che con il loro contributo permettono ad approfondire determinate tematiche in base alle specifiche esperienze lavorative e di ricerca.

Oltre ai libri di testo consigliati in programma, il corso si avvarrà di materiale didattico di ordine bibliografico, informatico, fotografico, filmico, fornito di volta in volta durante le lezioni.

Titolo del Corso: Il linguaggio del cinema: struttura, narrazione, montaggio

 

Il linguaggio cinematografico ricopre un ruolo centrale nell’ambito della cultura. Il cinematografo – sintesi di immagine, tempo, movimento, scrittura –, è un’arte che condensa in sé altri linguaggi, verbali e non-verbali, in un rapporto dialogico, interdisciplinare e intertestuale. A questo intreccio di un genere di espressione che maggiormente del testo esalta l’etimologia (textus), la semiotica del cinema dedica la sua attenzione, attraverso un lavoro di scomposizione e ricomposizione dei suoi molteplici linguaggi. Più che mai, nei confronti del testo cinematografico, la semiotica ha occasione di mostrare come i sistemi segnici, verbali, visivi, acustici, gestuali, prossemici, narrativi, musicali, ecc. sussistano in un rapporto di reciproca interdipendenza, e di fare osservare come non ci possano essere significati isolati e racchiusi in un solo sistema segnico, abituando così ad una lettura inter-relazionale trasferibile in altre esperienze, concernenti non solo diverse forme di professionalità, ma anche circostanze consuete della vita ordinaria. Durante il corso delle lezioni si farà riferimento ad autori classici che, da differenti punti di vista e con interessi diversi, hanno contribuito allo studio semiotico del linguaggio o, meglio, dei linguaggi, del cinema, quali Lotman, Jakobson, Barthes, Ejzenštejn, Deleuze, Pasolini.

Il corso evidenzierà gli aspetti della struttura narrativa filmica e le strategie testuali, secondo la tecnica del montaggio, delle immagini in movimento. Fornirà allo studente non solo gli strumenti cognitivi per il riconoscimento (agnizione) del lessico specifico del cinema (piano sequenza, punto di vista, sceneggiatura, schermo, sfondo, soggettiva, oggettiva, primo piano, taglio, stacco, trama messa a fuoco, fotogramma, flashback, doppiaggio, colpo di scena, colonna sonora, ambientazione ecc., ma anche il loro funzionamento ai fini della partecipazione e del coinvolgimento del lettore-spettatore ordinario. Si può dire che, in ultima analisi, la semiotica del cinema contribuisca a una teoria e a una pratica del tradurre tra linguaggi, tra generi di discorso, tra generi artistici, del tradurre anche come trasposizione (dal romanzo al film), ma anche tra lingue (il doppiaggio, la sottotitolazione). Oltre a riprendere e a riportare l’oggetto così com’è, il cinema ha la capacità, con la sua scrittura, di ricomporre le immagini, siano esse verbali (Saussure parlava già dei significanti verbali come di “immagini acustiche”) e non-verbali, basandosi su logiche interpretative, metonimiche e metaforiche, e alternando riprese per contiguità o per similarità, per somiglianza iconica.

Bibliografia:

 

Testo obbligatorio:

  • •      J. M. Lotman, a cura di Luciano Ponzio, Lineamenti di Semiotica del Cinema e cineestetica, Mimesis, Milano 2019.
  • •    

A seconda dei particolari interessi di ciascuno e in riferimento alle tematiche del corso, gli studenti possono scegliere per la loro preparazione i seguenti moduli (A o B o C) da aggiungere al testo obbligatorio:

 

A:

  • •    S. M. Ejzenštejn, La forma cinematografica, Einaudi, Torino, 2003.
  • •    A. Somaini, Ejzenštein. Il cinema, le arti, il montaggio, Einaudi, Torino 2011.

 

B:

  • •    J. M. Lotman; Y. Tsivian, Dialogo con lo schermo, Moretti&Vitali, Bergamo 2001.
  • •    R. Jakobson, La fine del cinema?, Booktime, Milano 2009.

 

C:

  • •    P. P. Pasolini, Empirismo eretico, Garzanti, Cernusco s/N (Mi), 2003 (III parte, scritti sul cinema).
  • •    R. Barthes, Sul cinema, Nuovo Melangolo, Genova 1997; oppure L’ovvio e l’ottuso, Einaudi, Torino, 2004 (in particolare: Il terzo senso. Note di ricerca su alcuni fotogrammi di Ejzenštejn).

 

Altri testi segnalati (da concordare eventualmente col docente come alternativi al programma d’esame):

  • •    G. Deleuze, 2 voll. L’immagine-movimento (Cinema 1) e L’immagine-tempo (Cinema 2), Ubulibri, Milano 2010 (V. anche Einaudi).
  • •    S. M. Ejzenštejn, Walt Disney, SE, Milano, 2004.
  • •    S. M. Ejzenštejn, Charlie Chaplin, SE, Milano, 2005.
  • •    E. Morin, Il cinema o l’uomo immaginario. Saggio di antropologia sociologica, Cortina, 2016.
  • •    L. Forgione, Il grande venditore di immagini. Elementi di semiotica del cinema, Ed. Riuniti Univ. Press, Roma 2010.
  • •    P. Basso Fossali, Confini del cinema. Strategie estetiche e ricerca semiotica, Lindau, Torino 2003.
  • •    P. Montani, Fuori campo. Studi sul cinema e l’estetica, QuattroVenti, Urbino, 1993.
  • •    J. Talens, L’occhio aperto. Leggendo Luis Buñuel, Giuseppe Laterza, Bari 2009.
  • •    A. Ponzio, L. Ponzio, S. Petrilli, Interferenze. Pier Paolo Pasolini, Carmelo Bene e dintorni, Mimesis Milano, 2012.
  • •    E. Garroni, Scritti sul cinema, Aragno, Torino, 2006.
  • •    G. Kraiski (a cura di), I formalisti russi nel cinema, Garzanti, Milano, 1987.
  • •    V. Woolf, Sul cinema, Mimesis, Milano, 2012.
SEMIOTICA DEL CINEMA (M-FIL/05)
SEMIOTICA DEL TESTO

Corso di laurea SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE

Settore Scientifico Disciplinare M-FIL/05

Tipo corso di studio Laurea

Crediti 6.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 30.0

Per immatricolati nel 2018/2019

Anno accademico di erogazione 2019/2020

Anno di corso 2

Semestre Primo Semestre (dal 23/09/2019 al 17/01/2020)

Lingua ITALIANO

Percorso PERCORSO COMUNE (999)

Il corso è aperto a tutti gli studenti interessati.

Saper interpretare e comprendere segni e significati nei confronti di ciò che va sotto il nome di “testo”, che spazia dal campo della comunicazione ordinaria e mass-mediatica a quello artistico-verbale e artistico-figurativo, è necessario non solo per orientarsi con competenza e padronanza nell’ambito della rete segnica in cui la nostra vita necessariamente si svolge ma anche nei confronti dei sistemi di valori con cui i sistemi segnici sono inevitabilmente connessi. Ciò comporta una presa di coscienza, per chi si occupa di “comunicazione”, il cui avvio inizia con il chiedersi “semio-eticamente” in che cosa siamo “divenuti ciechi”, al punto da perdere di vista il rischio principale che la comunicazione corre oggi, quello della fine stessa della comunicazione. Tale rischio non riguarda quel fenomeno piuttosto semplice e banale indicato col termine di “incomunicabilità”, ma la possibilità della fine della vita stessa su questo pianeta, data l’ormai scientificamente riconosciuta inscindibilità di comunicazione e vita da parte della biosemiotica e della “semiotica globale” (Sebeok),

Il corso offre dunque gli elementi di una semiotica del testo che avvii ad una lettura responsiva e critica sulla base delle indicazioni che possono essere tratte dai “maestri dei segni”, da Ferdinand de Saussure, Roman Jakobson, Jurij Lotman, Charles Peirce, Michail Bachtin, Charles Morris, a Thomas Sebeok e Umberto Eco.

· - Conoscenze e comprensione

Gli studenti potranno acquisire gli strumenti necessari alla padronanza critica in ambito accademico e professionale ed anche nella quotidianità della comunicazione sociale, incrementando la capacità specie-specifica della semiosi umana, dell’“antroposemiosi”, caratterizzabile come “metasemiosi”, vale a dire come capacità non solo di impiegare segni per comunicare e rispondere e dunque per un loro uso strumentale immediato, ma anche di usare i segni per riflettere sui segni, e quindi come possibilità di scelta, di deliberazione, di messa in discussione, di comprensione rispondente, di dialogo, di presa di coscienza, in una parola, di responsabilità.

Inoltre gli studenti potranno conseguire le basi semiotiche per l’analisi e l’interpretazione dei testi nelle loro differenti strutture e forme, nei loro diversi generi di discorso, nella loro espressione sia verbale sia non verbale, sia nell’ambito della quotidianità e sia nell’ambito dei diversi generi di raffigurazione artistica. La considerazione e l’analisi di questi ultimi, in quanto testi “complessi” che raffigurano i testi “semplici” della vita ordinaria (Bachtin), dell’ordinario ciclo di produzione-consumo/comunicazione-informazione, possono senz’altro contribuire a un atteggiamento nei confronti di questi ultimi che sia anche di maggiore riflessione e di presa di posizione critica e responsabile.

 

· - Capacità di applicare conoscenze e comprensione

Il corso fornirà agli studenti, oltre che gli elementi per una concezione moderna di testo dal punto di vista semiotico, anche la consapevolezza delle varietà testuali, e in relazioni ai testi verbali/non-verbali o misti, le strategie comunicative sul piano simbolico, iconico e indicale, secondo le valenze segniche configurate da Peirce e dagli altri “maestri dei segni”.

In particolare, il laureato in Scienze della Comunicazione avrà modo di acquisire specifiche conoscenze nell’ambito della semiotica in quanto “teoria” o “scienza” o “dottrina dei segni” (Sebeok), tali da permettergli di orientarsi nei diversi settori della comunicazione, come indicato, con riferimento ai descrittori di Dublino, per le “Discipline semiotiche e linguistiche”, specificamente per le attività formative di base e caratterizzanti.

 

· - Autonomia di giudizio

Gli studenti potranno acquisire gli strumenti semiotici essenziali nello studio delle varie tipologie testuali e costruirsi una coscienza critica e valutativa delle strategie comunicative. Inoltre, la semiotica, come dottrina dei segni, colloca l’animale umano, in quanto animale semiotico, data la sua specificità di riflettere continuamente sui segni, in un ruolo centrale e di determinante responsabilità, non solo in ambito antroposemiotico, ma in ambito semiotico globale, e quindi di una responsabilità che riguarda in generale la vita, secondo una prospettivabiosemiotica e, in relazione ad essa, semioetica.

 

· - Abilità comunicative

Gli studenti dimostreranno di saper gestire le nozioni e le terminologie appropriate di ordine semiotico, di acquisire padronanza dei temi trattati a lezione, di discutere con chiarezza degli aspetti disciplinari sul piano teorico, pratico e metodologico. In termini di abilità comunicative,si darà particolarmente importanza alla formazione dello studente fornendolo di metodi analisi e interpretazione, dando particolare rilievo alla logica abduttiva(Peirce), di centrale importanza per la formazione di una metodologia ipotetico-deduttiva essenziale in ambito scientifico ed anche in ogni forma di comunicazione predisposta alla creatività, all’innovazione e alla ricerca.

 

· - Capacità di apprendimento

Come capacità di apprendimento, gli studenti svilupperanno durante le lezioni gli elementi teorici e pratici di quello che Michail Bachtin ha indicato come “comprensione rispondente” di un testo, dato che, nel processo di comunicazione, non è sufficiente intendere un testo ma bisogna anche comprenderlo, e che all’azionedella lettura bisogna che segua la reazionedella scrittura, intesa non in senso semplicemente letterale, come trascrizione, ma come comprensione rispondente, data l’indissociabilità, in questo senso, di lettura/scrittura (Barthes).

Verranno effettuate lezioni tradizionali di didattica frontale, teoriche e pratiche. La frequenza delle lezioni è vivamente consigliata.

L’accertamento della preparazione avverrà attraverso un esame-colloquio.

Gli studenti possono prenotarsi per l’esame finale esclusivamente utilizzando le modalità previste dal sistema VOL.Tutti gli appelli avranno inizio alle ore 10,30 nello studio del docente (Studium 5, piano 2°, stanza 14).

Le date degli appelli verranno comunicate successivamente online.

Oltre al titolare, durante lo svolgimento del corso possono essere coinvolti altri docenti della stessa disciplina o di altri settori disciplinari che con il loro contributo permettono ad approfondire determinate tematiche in base alle specifiche esperienze lavorative e di ricerca.

Oltre ai libri di testo indicati in programma, il corso si avvarrà di materiale didattico (di ordine bibliografico, informatico, fotografico, filmico) fornito di volta in volta durante le lezioni.

Titolo del Corso: Comunicazione e scrittura

 

Con la sua fulminea velocità di espansione e la sua marcia veloce sulle autostrade del web la comunicazione globale ha cancellato lo spazio e il tempo. Decifrare segni e significati di questi processi non solo è necessario per delineare il nuovo sistema di valori ma significa anche domandarsi semio-eticamentein che cosa oggi siamo divenuti ciechi, perdendo di vista i rischi quali quello della fine stessa della comunicazione. Tale rischio non riguarda quel fenomeno piuttosto semplice e banale indicato col termine di incomunicabilità, ma il rischio della fine della vita su questo pianeta, con riferimento alla ormai riconosciuta inscindibilità “comunicazione-vita” (Sebeok).

Dai limiti della concezione saussuriana, che riconosceva come segno solo ciò che nell’ambito del sociale ha una funzione intenzionalmente comunicativa– semiotica della comunicazione – si è passati successivamente ad una semiotica della significazione(Barthes) che riconosceva come segno anche ciò che non è prodotto con l’intenzione di farlo funzionare come tale; quindi si è giunti alla semiotica del terzo senso, o semiotica del testo, o semiotica della significanza.

Non si tratta qui della riduttiva interpretazione della comunicazione umana in termini di trasmissione di informazioni (presupponendo modelli precostituiti nel processo comunicativo: emittente, ricevente, codice, messaggio, contesto). La reale portata della comunicazione è ben più ampia dello stretto scambio intenzionale di messaggi determinati sulla base di un codice comune, stabilito per convenzione, fra individui distinti e separati.

Occorre dunque una semiotica capace di una visione globale, sia come ampiezza di campo, sia come dimensione temporale storico-sociale, sia nella sua consapevolezza di responsività e responsabilità nei confronti della vita.

In altri termini è ormai necessario compiere una riflessione (est)etica e semiotica sulle nuove condizioni dell’attuale organizzazione sociale che costituisca una critica alla onnipresente globalizzazione della comunicazione nella produzione che caratterizza l’intero ciclo produttivo del mercato, dello scambio e del consumo.

Per essere compresa, la comunicazione-produzione mondializzata e globale richiede una visione altrettanto globale che le scienze speciali e separate non sono in grado di fornire: deve svolgersi nella prospettiva di una semiotica globale. Per realizzare ciò, si deve tendere a una visione globale, svolgendo una funzione de-totalizzante, vale a dire critica di ogni pretesa totalità, in primo luogo quella della comunicazione mondializzata e globale.

Il corso offre dunque gli elementi di una semiotica intesa come “semiotica dell’interpretazione” che ha il compito di approntare apparati di comprensione e anche di critica e messa in discussione di ciò che è segnico.

Testo obbligatorio:

· L. Ponzio, L’iconauta e l’artesto, Mimesis, Lecce 2010.

 

A seconda dei particolari interessi di ciascuno e in riferimento alle tematiche del corso, gli studenti possono scegliere per la loro preparazione uno dei seguenti testi da aggiungere al testo obbligatorio:

 

· L. Ponzio, Roman Jakobson e i fondamenti della semiotica, Mimesis, Milano 2015.

· L. Ponzio, L’immagine e la parola nell’arte tra letterarietà e raffigurazione, AGA Arti Grafiche Alberobello, 2017.

· L. Ponzio, Icona e raffigurazione. Bachtin, Malevič, Chagall, Mimesis, Milano 2016.

· M. Bachtin e V. Valošinov, Parola propria e parola altrui nella sintassi dell’enunciazione, Pensa, Lecce 2010.

· A. Ponzio, Interpretazione e scrittura, Pensa, Lecce, 2011.

C. Morris, Scritti di semiotica, etica e estetica, Pensa, Lecce, 2012.

SEMIOTICA DEL TESTO (M-FIL/05)
SEMIOTICA DEL TESTO

Corso di laurea SCIENZA E TECNICA DELLA MEDIAZIONE LINGUISTICA

Settore Scientifico Disciplinare M-FIL/05

Tipo corso di studio Laurea

Crediti 9.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 54.0

Per immatricolati nel 2019/2020

Anno accademico di erogazione 2019/2020

Anno di corso 1

Semestre Primo Semestre (dal 23/09/2019 al 17/01/2020)

Lingua ITALIANO

Percorso PERCORSO COMUNE (999)

Il corso è aperto a tutti gli studenti interessati.

Titolo del Corso: Enunciazione: immagine e parola tra letterarietà e raffigurazione

 

Il testo a cui ci riferiamo in questo corso, che si occupa particolarmente di problemi di ordine metodologico della semiotica del testo, è tanto il testo verbale (il testo dei generi della scrittura letteraria e quello dei generi del discorso ordinario), quanto il testo non verbale (pittorico, fotografico, teatrale, musicale, ecc.). Ciò che proponiamo è una semiotica del testo il cui punto di vista sia quello del “testo complesso, o secondario”, nel senso della tipologia dei generi del discorso, estensibile ai generi del testo, di Michail Bachtin. Si tratta del testo che raffigura altri testi, come avviene nell’ambito della creatività artistica. Esso non fa parte degli usi e delle funzioni ordinarie dei testi, dei “testi semplici, o diretti, o primari”. Al tempo stesso si costituisce nella relazione e nel confronto con essi. Ne rende conto dalla sua posizione esterna, si pone con essi in rapporto dialogico di partecipazione e di exotopia, di comprensione rispondente.

Nella concezione moderna di “testo”, inteso come complesso segnico e scrittura, s’inserisce di diritto il testo artistico – letterario, pittorico, teatrale, fotografico, cinematografico, musicale ecc., – e il testo della riflessione critica, filosofica e semiotica ad esso dedicata, da parte di autori quali Bachtin, Jakobson, Peirce, Barthes, Foucault, Derrida, Deleuze. Occuparsi di ciò significa considerare (in termini di acquisizione di conoscenze e comprensione) le strategie stesse del testo (textus, tessuto, trama, tela, rete e scrittura), in particolare del testo che non si lascia leggere una volta per tutte, mostrandosi inconsumabile, sempre di nuovo leggibile. Ciò rende possibile l’incontro con un tipo di lettura che guarda al testo come capace di riscrittura, cioè di una scrittura che travalica la trascrizione, che va al di là della dimensione frastica e letterale, sostituendo alla ripetitiva rappresentazione l’innovativa raffigurazione, e che quindi permette, nella riflessione sul testo, di soffermarsi sulla sua capacità di eccezionalità, di originalità, di abilità incisiva e soprattutto sul suo contributo al superamento del carattere stereotipato della lingua pratica e dei linguaggi ordinari verbali e non-verbali. Tener conto, nella semiotica del testo, di questo tipo di testo, nella costruzione dei modelli di analisi, significa dover rivedere le categorie a cui il testo è stato generalmente sottoposto e che sono fondamentalmente quelle della costruzione e riproduzione dell’identità, laddove un approccio linguistico e semiotico si rivela fondamentale (in particolare: conoscenza e capacità di comprensione, capacità di applicare conoscenza e comprensione, autonomia di giudizio, abilità comunicative, capacità di apprendimento) nel percorso formativo dello studente come “mediatore linguistico”.

Verranno effettuate lezioni tradizionali di didattica frontale, teoriche e pratiche. La frequenza delle lezioni è vivamente consigliata.

L’accertamento della preparazione avverrà attraverso un esame-colloquio (v. conoscenze e comprensione). Le domande si atterranno rigorosamente ai testi in programma (v. capacità di applicare le conoscenze acquisite), fatto salvo diversa indicazione del docente per gli studenti interessati ad approfondire determinati autori e argomenti menzionati durante il corso (competenze personali EMT, punto 26). L’esame verificherà l’acquisizione del punto di vista semioticoutilizzando i metalinguaggi appropriati nonché applicando approcci teoretici pertinenti (competenze traduttive, punto 9).

Gli studenti possono prenotarsi per l’esame finale esclusivamente utilizzando le modalità previste dal sistema VOL.

Le date degli appelli verranno comunicate successivamente online.

Oltre al titolare, durante lo svolgimento del corso possono essere coinvolti altri docenti della stessa disciplina o di altri settori disciplinari che con il loro contributo permettono ad approfondire determinate tematiche in base alle specifiche esperienze lavorative e di ricerca.

Oltre ai libri di testo consigliati in programma, il corso si avvarrà di materiale didattico di ordine bibliografico, informatico, fotografico, filmico, fornito di volta in volta durante le lezioni.

Titolo del Corso: Enunciazione: immagine e parola tra letterarietà e raffigurazione

 

Il testo a cui ci riferiamo in questo corso, che si occupa particolarmente di problemi di ordine metodologico della semiotica del testo, è tanto il testo verbale (il testo dei generi della scrittura letteraria e quello dei generi del discorso ordinario), quanto il testo non verbale (pittorico, fotografico, teatrale, musicale, ecc.). Ciò che proponiamo è una semiotica del testo il cui punto di vista sia quello del “testo complesso, o secondario”, nel senso della tipologia dei generi del discorso, estensibile ai generi del testo, di Michail Bachtin. Si tratta del testo che raffigura altri testi, come avviene nell’ambito della creatività artistica. Esso non fa parte degli usi e delle funzioni ordinarie dei testi, dei “testi semplici, o diretti, o primari”. Al tempo stesso si costituisce nella relazione e nel confronto con essi. Ne rende conto dalla sua posizione esterna, si pone con essi in rapporto dialogico di partecipazione e di exotopia, di comprensione rispondente.

Questo tipo di testo capace di raffigurazione è dotato anche di un’eccedenza di visione rispetto allo sguardo dei testi che restano all’interno della rappresentazione e che sono funzionali alla riproduzione dell’identità. La sua prospettiva permette di cogliere del testo la sua alterità, la sua capacità dialogica, in cui rispondere non è rispondere di sé, ma dell’altro: una risposta dunque che fuoriesce dalla responsabilità delimitata dei ruoli a cui i testi della rappresentazione appartengono.

Roman Jakobson, partendo dal suo originario interesse per la poesia (Chlebnikov, Majakovskij) e poi riprendendo le valenze segniche configurate da Peirce – iconicità, indicalità, simbolicità –, mostra come il funzionamento della lingua si basi proprio sulla compresenza e partecipazione di questi tre aspetti del segno. Il prevalere, nella lingua, della componente simbolica, convenzionale, non esclude le altre due, quella iconica e quella indicale. Se per alcuni testi tra codificazione e decodificazione può esserci coincidenza e simmetria, per i testi con valore iconico, con gradi evidenti di “letterarietà” (non in senso stretto, riservato alla letteratura), cioè per i testi artistici in generale, la scrittura non coincide con la lettura.

Michail Bachtin, nel suo scritto sul problema del testo (1959-61), descrive due logiche del testo: la prima, in cui il testo risulta in relazione con il suo sistema segnico di appartenenza; e, la seconda, che riguarda la relazione dialogica della sua costituzione di senso nel suo rapporto intertestuale. La logica dialogica è la logica specifica del testo. L’altra, benché indispensabile in una prima fase di comprensione, risulta riduttiva se pretende di esaurire la portata semantica del testo. Alla stessa maniera, come risulta soprattutto nei testi di scrittura artistica, l’espressione segnica non si esaurisce nella rappresentazione, ma è specificamente raffigurazione.

Il corso offre dunque gli elementi e le prospettive per la costruzione di un approccio metodologico e critico alla problematica della lettura del testo mettendo a frutto il contributo della scienza dei segni.

Bibliografia:

 

Testo obbligatorio:

  • •    L. Ponzio, Visioni del testo, Pensa, Lecce 2016.

 

In riferimento alle tematiche del corso, gli studenti possono scegliere per la loro preparazione tra i testi dei due seguenti moduli:

 

MODULO A: La parola

  • •    L. Ponzio, Roman Jakobson e i fondamenti della semiotica, Mimesis, Milano 2015.
  • •    L. Ponzio, L’immagine e la parola nell’arte tra letterarietà e raffigurazione, AGA Arti Grafiche Alberobello, 2017.
  • •    M. Bachtin e V. Valošinov, Parola propria e parola altrui nella sintassi dell’enunciazione, Pensa, Lecce 2010.
  • •    A. Ponzio, Interpretazione e scrittura, Pensa, Lecce, 2011.

 

MODULO B: L’immagine

  • •    L. Ponzio, Icona e raffigurazione. Bachtin, Malevič, Chagall, Mimesis, Milano 2016.
  • •    L. Ponzio Lo squarcio di Kazimir Malevič, Spirali, Milano, 2004.
  • •    L. Ponzio, L’iconauta e l’artesto. Configurazioni della scrittura iconica, Mimesis, Milano 2010.
  • •    C. Morris, Scritti di semiotica, etica e estetica, Pensa, Lecce, 2012.

 

In alternativa, a seconda dei particolari interessi di ciascuno, gli studenti frequentanti potranno concordare col docente un programma individuale con testi di autori di cui si siano fatti diretti riferimenti durante il corso.

SEMIOTICA DEL TESTO (M-FIL/05)
SEMIOTICA DEL CINEMA

Corso di laurea TRADUZIONE TECNICO-SCIENTIFICA E INTERPRETARIATO

Settore Scientifico Disciplinare M-FIL/05

Tipo corso di studio Laurea Magistrale

Crediti 9.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 54.0

Per immatricolati nel 2017/2018

Anno accademico di erogazione 2018/2019

Anno di corso 2

Semestre Primo Semestre (dal 24/09/2018 al 18/01/2019)

Lingua ITALIANO

Percorso PERCORSO COMUNE (999)

Sede Lecce

Il corso è aperto a tutti gli studenti interessati.

Il linguaggio cinematografico ricopre un ruolo centrale nell’ambito della cultura. Il cinematografo – sintesi di immagine, tempo, movimento, scrittura –, è un’arte che condensa in sé altri linguaggi, verbali e non-verbali, in un rapporto dialogico, interdisciplinare e intertestuale. A questo intreccio di un genere di espressione che maggiormente del testo esalta l’etimologia (textus), la semiotica del cinema dedica la sua attenzione, attraverso un lavoro di scomposizione e ricomposizione dei suoi molteplici linguaggi. Più che mai, nei confronti del testo cinematografico, la semiotica ha occasione di mostrare come i sistemi segnici, verbali, visivi, acustici, gestuali, prossemici, narrativi, musicali, ecc. sussistano in un rapporto di reciproca interdipendenza, e di fare osservare come non ci possano essere significati isolati e racchiusi in un solo sistema segnico, abituando così ad una lettura inter-relazionale trasferibile in altre esperienze, concernenti non solo diverse forme di professionalità, ma anche circostanze consuete della vita ordinaria. Durante il corso delle lezioni si farà riferimento ad autori classici che, da differenti punti di vista e con interessi diversi, hanno contribuito allo studio semiotico del linguaggio o, meglio, dei linguaggi, del cinema, quali Lotman, Jakobson, Barthes, Ejzenštejn, Deleuze, Pasolini.

Gli studenti potranno trarre giovamento per la loro formazione professionale dalla capacità di padroneggiare gli elementi costitutivi del testo cinematografico come veri e propri strumenti critici e interpretativi, a seconda delle strategie segniche relative all’inquadratura, all’abilità mimica, alla gestualità attoriale ed espressiva, alla musica e all’impiego della colonna sonora, alla sequenza e successione delle immagini, alla traduzione tra lingue diverse nel doppiaggio e nel rapporto tra parlato e “sottotitoli”, e al raffronto, nella costruzione dello spazio-tempo cinematografico, tra cronotopo artistico e  cronotopo reale, ecc.

Il corso mira a fornire allo studente la capacità di interpretare, di tradurre, di leggere, di saper vedere le immagini (vedere non è semplicemente guardare), attraverso strumenti di comprensione attiva e responsiva, in cui non tanto interessa il che cosa rappresentato ma come esso è raffigurato nell’“orchestrazione” (espressione di Ejzenštejn) dei vari linguaggi nella loro combinazione, interrelazione e trasmutazione.

Inoltre, il testo cinematografico, in quanto linguaggio transnazionale, è un linguaggio che si proietta nella sua costituzione in una prospettiva internazionale e interculturale, non solo evidenziando differenze, anche di comportamento, tra culture diverse, ma abituando pure alla possibilità di far dialogare tra loro scenari di vita differenti, differenti sistemi di segni.

Verranno effettuate lezioni tradizionali di didattica frontale, teoriche e pratiche. La frequenza delle lezioni è vivamente consigliata.

L’accertamento della preparazione avverrà attraverso un esame-colloquio. Le domande faranno riferimento alla verifica delle competenze acquisite dallo studente del linguaggio cinematografico. Oltre a saper padroneggiare le nozioni basilari concernenti il linguaggio filmico, gli studenti avranno modo di confrontarsi in maniera trasversale con la pratica testuale (v. anche competenze personali EMT, punto 26), rintracciando nel linguaggio cinematografico gli elementi estetici e stilistici, territoriali e extraterritoriali, storici e sociali, e acquisendo così esperienze e competenze, che al di là dell’ambito del corso di semiotica del cinema, possono valere, oltre che nell’ambito della loro complessiva formazione culturale, specificamente nell’ambito del loro complessivo corso di studio, particolarmente quello di “traduttore e interprete” (v. competenze traduttive, punto 1), che deve preparare all’incontro di linguaggi differenti, di procedure artistiche differenti, di epoche differenti, di culture differenti.

2018: 19 settembre, 9 ottobre (studenti FC, laureandi con freq. in a.a. precedente all'a.a. corrente); 2019: 28 gennaio, 13 febbraio, 30 aprile (studenti FC e laureandi sessione estiva), 29 maggio, 17 giugno, 10 luglio

Oltre al titolare, durante lo svolgimento del corso possono essere coinvolti altri docenti della stessa disciplina o di altri settori disciplinari che con il loro contributo permettono ad approfondire determinate tematiche in base alle specifiche esperienze lavorative e di ricerca.

Oltre ai libri di testo consigliati in programma, il corso si avvarrà di materiale didattico di ordine bibliografico, informatico, fotografico, filmico, fornito di volta in volta durante le lezioni.

Gli studenti possono prenotarsi per l’esame finale esclusivamente utilizzando le modalità previste dal sistema VOL. Tutti gli appelli avranno inizio alle ore 10:30, nello studio del docente (Studium 5, piano 2°, stanza 14).

Le date degli appelli verranno comunicate successivamente online nella sezione "notizie".

Titolo del Corso: Il linguaggio del cinema: struttura, narrazione, montaggio

 

Il linguaggio cinematografico ricopre un ruolo centrale nell’ambito della cultura. Il cinematografo – sintesi di immagine, tempo, movimento, scrittura –, è un’arte che condensa in sé altri linguaggi, verbali e non-verbali, in un rapporto dialogico, interdisciplinare e intertestuale. A questo intreccio di un genere di espressione che maggiormente del testo esalta l’etimologia (textus), la semiotica del cinema dedica la sua attenzione, attraverso un lavoro di scomposizione e ricomposizione dei suoi molteplici linguaggi. Più che mai, nei confronti del testo cinematografico, la semiotica ha occasione di mostrare come i sistemi segnici, verbali, visivi, acustici, gestuali, prossemici, narrativi, musicali, ecc. sussistano in un rapporto di reciproca interdipendenza, e di fare osservare come non ci possano essere significati isolati e racchiusi in un solo sistema segnico, abituando così ad una lettura inter-relazionale trasferibile in altre esperienze, concernenti non solo diverse forme di professionalità, ma anche circostanze consuete della vita ordinaria. Durante il corso delle lezioni si farà riferimento ad autori classici che, da differenti punti di vista e con interessi diversi, hanno contribuito allo studio semiotico del linguaggio o, meglio, dei linguaggi, del cinema, quali Lotman, Jakobson, Barthes, Ejzenštejn, Deleuze, Pasolini.

Il corso evidenzierà gli aspetti della struttura narrativa filmica e le strategie testuali, secondo la tecnica del montaggio, delle immagini in movimento. Fornirà allo studente non solo gli strumenti cognitivi per il riconoscimento (agnizione) del lessico specifico del cinema (piano sequenza, punto di vista, sceneggiatura, schermo, sfondo, soggettiva, oggettiva, primo piano, taglio, stacco, trama messa a fuoco, fotogramma, flashback, doppiaggio, colpo di scena, colonna sonora, ambientazione ecc., ma anche il loro funzionamento ai fini della partecipazione e del coinvolgimento del lettore-spettatore ordinario. Si può dire che, in ultima analisi, la semiotica del cinema contribuisca a una teoria e a una pratica del tradurre tra linguaggi, tra generi di discorso, tra generi artistici, del tradurre anche come trasposizione (dal romanzo al film), ma anche tra lingue (il doppiaggio, la sottotitolazione). Oltre a riprendere e a riportare l’oggetto così com’è, il cinema ha la capacità, con la sua scrittura, di ricomporre le immagini, siano esse verbali (Saussure parlava già dei significanti verbali come di “immagini acustiche”) e non-verbali, basandosi su logiche interpretative, metonimiche e metaforiche, e alternando riprese per contiguità o per similarità, per somiglianza iconica.

Testo obbligatorio:

  •   J. M. Lotman, Introduzione alla semiotica del cinema, Officina edizioni, Roma, 1979.

A seconda dei particolari interessi di ciascuno e in riferimento alle tematiche del corso, gli studenti possono scegliere per la loro preparazione i seguenti moduli (A o B o C) da aggiungere al testo obbligatorio:

A:

  • S. M. Ejzenštejn, La forma cinematografica, Einaudi, Torino, 2003.
  • A. Somaini, Ejzenštein. Il cinema, le arti, il montaggio, Einaudi, Torino 2011.

B:

  • J. M. Lotman; Y. Tsivian, Dialogo con lo schermo, Moretti&Vitali, Bergamo 2001.
  • R. Jakobson, La fine del cinema?, Booktime, Milano 2009.

C:

  • P. P. Pasolini, Empirismo eretico, Garzanti, Cernusco s/N (Mi), 2003 (III parte, scritti sul cinema).
  • R. Barthes, Sul cinema, Nuovo Melangolo, Genova 1997; oppure L’ovvio e l’ottuso, Einaudi, Torino, 2004 (in particolare: Il terzo senso. Note di ricerca su alcuni fotogrammi di Ejzenštejn).

 

Altri testi segnalati (da concordare eventualmente col docente come alternativi al programma d’esame):

  • G. Deleuze, 2 voll. L’immagine-movimento (Cinema 1) e  L’immagine-tempo (Cinema 2), Ubulibri, Milano 2010 (V. anche Einaudi).
  • S. M. Ejzenštejn, Walt Disney, SE, Milano, 2004.
  • S. M. Ejzenštejn, Charlie Chaplin, SE, Milano, 2005.
  • E. Morin, Il cinema o l’uomo immaginario. Saggio di antropologia sociologica, Cortina, 2016.
  • L. Forgione, Il grande venditore di immagini. Elementi di semiotica del cinema, Ed. Riuniti Univ. Press, Roma 2010.
  • P. Basso Fossali, Confini del cinema. Strategie estetiche e ricerca semiotica, Lindau, Torino 2003.
  • P. Montani, Fuori campo. Studi sul cinema e l’estetica, QuattroVenti, Urbino, 1993.
  • J. Talens, L’occhio aperto. Leggendo Luis Buñuel, Giuseppe Laterza, Bari 2009.
  • A. Ponzio, L. Ponzio, S. Petrilli, Interferenze. Pier Paolo Pasolini, Carmelo Bene e dintorni, Mimesis Milano, 2012.
  • E. Garroni, Scritti sul cinema, Aragno, Torino, 2006.
  • G. Kraiski (a cura di), I formalisti russi nel cinema, Garzanti, Milano, 1987.
  • V. Woolf, Sul cinema, Mimesis, Milano, 2012.
SEMIOTICA DEL CINEMA (M-FIL/05)
SEMIOTICA DEL TESTO

Corso di laurea SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE

Settore Scientifico Disciplinare M-FIL/05

Tipo corso di studio Laurea

Crediti 6.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 30.0

Per immatricolati nel 2017/2018

Anno accademico di erogazione 2018/2019

Anno di corso 2

Semestre Primo Semestre (dal 24/09/2018 al 18/01/2019)

Lingua ITALIANO

Percorso PERCORSO COMUNE (999)

Il corso è aperto a tutti gli studenti interessati.

Con la sua fulminea velocità di espansione e la sua marcia veloce sulle autostrade del web la

comunicazione globale ha cancellato lo spazio e il tempo. Decifrare segni e significati di questi

processi non solo è necessario per delineare il nuovo sistema di valori ma significa anche

domandarsi semioeticamente in che cosa oggi siamo divenuti ciechi, significa comprenderne i

rischi quali quello della fine stessa della comunicazione. Tale rischio non riguarda quel fenomeno

piuttosto semplice e banale indicato col termine di incomunicabilità, ma il rischio della fine della

vita su questo pianeta, con riferimento alla ormai riconosciuta inscindibilità “comunicazione-vita”

(Sebeok).

Dai limiti della concezione saussuriana, che riconosceva come segno solo ciò che

nell’ambito del sociale ha una funzione intenzionalmente comunicativa – semiotica della

comunicazione – si è passati successivamente ad una semiotica della significazione (Barthes) che

riconosceva come segno anche ciò che non è prodotto con l’intenzione di farlo funzionare come

tale; quindi si è giunti alla semiotica del terzo senso, o semiotica del testo, o semiotica della

significanza.

Gli studenti potranno acquisire padronanza critica in ambito accademico e professionale

mettendo a frutto quegli elementi costitutivi della semiosi umana, meglio di una metasemiosi, vale a

dire delle possibilità di riflettere sui segni, non solo di rendere i segni oggetto di interpretazione,

ma anche di comprensione rispondente, di una responsabilità partecipe, dialogica. Tale semiosi

umana, detta anche antroposemiosi, è caratterizzata dal suo potersi presentare come Semiotica,

disciplina o scienza (Saussure), teoria (Morris) o dottrina (Sebeok) dei segni estesa all’intero

universo in quanto intriso e fatto di segni (Peirce).

Verranno effettuate lezioni tradizionali di didattica frontale, teoriche e pratiche. La frequenza delle

lezioni è vivamente consigliata. 

Oltre ai libri di testo consigliati in programma, il corso si avvarrà di materiale didattico di ordine

bibliografico, informatico, fotografico, filmico fornito di volta in volta durante le lezioni.

Oltre al titolare, durante lo svolgimento del corso possono essere coinvolti altri docenti della stessa

disciplina o di altri settori disciplinari che con il loro contributo permettono ad approfondire

determinate tematiche in base alle specifiche esperienze lavorative e di ricerca.

2019: 21 gennaio, 18 febbraio, 24 aprile, 27 maggio (studenti laureandi sessione estiva), 10 giugno, 26 giugno, 17 luglio.

Gli studenti possono prenotarsi per l’esame finale esclusivamente utilizzando le modalità previste

dal sistema VOL. Tutti gli appelli avranno inizio alle ore 10,30 nello studio del docente (Studium 5,

piano 2°, stanza 14).

Titolo del Corso: Comunicazione e scrittura

Con la sua fulminea velocità di espansione e la sua marcia veloce sulle autostrade del web la

comunicazione globale ha cancellato lo spazio e il tempo. Decifrare segni e significati di questi

processi non solo è necessario per delineare il nuovo sistema di valori ma significa anche

domandarsi semioeticamente in che cosa oggi siamo divenuti ciechi, significa comprenderne i

rischi quali quello della fine stessa della comunicazione. Tale rischio non riguarda quel fenomeno

piuttosto semplice e banale indicato col termine di incomunicabilità, ma il rischio della fine della

vita su questo pianeta, con riferimento alla ormai riconosciuta inscindibilità “comunicazione-vita”

(Sebeok).

Non si tratta qui della riduttiva interpretazione della comunicazione umana in termini di

trasmissione di informazioni (presupponendo modelli precostituiti nel processo comunicativo:

emittente, ricevente, codice, messaggio, contesto). La reale portata della comunicazione è ben più

ampia dello stretto scambio intenzionale di messaggi determinati sulla base di un codice comune,

stabilito per convenzione, fra individui distinti e separati.

Occorre dunque una semiotica capace di una visione globale, sia come ampiezza di campo,

sia come dimensione temporale storico-sociale, sia nella sua consapevolezza di responsività e

responsabilità nei confronti della vita.

In altri termini è ormai necessario compiere una riflessione (est)etica e semiotica sulle nuove

condizioni dell’attuale sociale che costituisca una critica alla onnipresente globalizzazione della

comunicazione nella produzione che caratterizza l’intero ciclo produttivo del mercato, dello

scambio e del consumo.

Per essere compresa, la comunicazione-produzione mondializzata e globale richiede una

visione altrettanto globale, deve svolgersi nella prospettiva di una semiotica globale, e che le

scienze speciali e separate non sono in grado di fornire. Per fare ciò si deve tendere a una visione

globale, svolgendo una funzione de-totalizzante, vale a dire critica di ogni pretesa totalità, in primo

luogo quella della comunicazione mondializzata e globale.

Il corso offre dunque gli elementi di una semiotica come semiotica cognitiva che ha il compito

di approntare apparati di comprensione di ciò che è segnico.

Bibliografia:

Testo obbligatorio:

• L. Ponzio, Visioni del Testo, Pensa, Lecce 2016.

A seconda dei particolari interessi di ciascuno e in riferimento alle tematiche del corso, gli studenti

possono scegliere per la loro preparazione uno dei seguenti testi da aggiungere al testo obbligatorio:

• L. Ponzio, Roman Jakobson e i fondamenti della semiotica, Mimesis, Milano 2015.

• L. Ponzio, L’immagine e la parola nell’arte tra letterarietà e raffigurazione, AGA Arti

Grafiche Alberobello, 2017.

• L. Ponzio, Icona e raffigurazione. Bachtin, Malevič, Chagall, Mimesis, Milano 2016.

• M. Bachtin e V. Valošinov, Parola propria e parola altrui nella sintassi dell’enunciazione,

Pensa, Lecce 2010.

SEMIOTICA DEL TESTO (M-FIL/05)
SEMIOTICA DEL TESTO

Corso di laurea SCIENZA E TECNICA DELLA MEDIAZIONE LINGUISTICA

Settore Scientifico Disciplinare M-FIL/05

Tipo corso di studio Laurea

Crediti 9.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 54.0

Per immatricolati nel 2018/2019

Anno accademico di erogazione 2018/2019

Anno di corso 1

Semestre Primo Semestre (dal 24/09/2018 al 18/01/2019)

Lingua ITALIANO

Percorso PERCORSO COMUNE (999)

Il corso è aperto a tutti gli studenti interessati.

Il testo a cui ci riferiamo in questo corso, che si occupa particolarmente di problemi di ordine metodologico della semiotica del testo, è tanto il testo verbale (il testo dei generi della scrittura letteraria e quello dei generi del discorso ordinario), quanto il testo non verbale (pittorico, fotografico, teatrale, musicale, ecc.). Ciò che proponiamo è una semiotica del testo il cui punto di vista sia quello del “testo complesso, o secondario”, nel senso della tipologia dei generi del discorso, estensibile ai generi del testo, di Michail Bachtin. Si tratta del testo che raffigura altri testi, come avviene nell’ambito della creatività artistica. Esso non fa parte degli usi e delle funzioni ordinarie dei testi, dei “testi semplici, o diretti, o primari”. Al tempo stesso si costituisce nella relazione e nel confronto con essi. Ne rende conto dalla sua posizione esterna, si pone con essi in rapporto dialogico di partecipazione e di exotopia, di comprensione rispondente.

Nella concezione moderna di “testo”, inteso come complesso segnico e scrittura, s’inserisce di diritto il testo artistico – letterario, pittorico, teatrale, fotografico, cinematografico, musicale ecc., – e il testo della riflessione critica, filosofica e semiotica ad esso dedicata, da parte di autori quali Bachtin, Jakobson, Peirce, Barthes, Foucault, Derrida, Deleuze. Occuparsi di ciò significa considerare (in termini di acquisizione di conoscenze e comprensione) le strategie stesse del testo (textus, tessuto, trama, tela, rete e scrittura), in particolare del testo che non si lascia leggere una volta per tutte, mostrandosi inconsumabile, sempre di nuovo leggibile. Ciò rende possibile l’incontro con un tipo di lettura che guarda al testo come capace di riscrittura, cioè di una scrittura che travalica la trascrizione, che va al di là della dimensione frastica e letterale, sostituendo alla  ripetitiva  rappresentazione l’innovativa raffigurazione, e che quindi permette, nella riflessione sul testo, di soffermarsi sulla sua capacità di eccezionalità, di originalità, di abilità incisiva e soprattutto sul suo contributo al superamento del carattere stereotipato della lingua pratica e dei linguaggi ordinari verbali e non-verbali. Tener conto, nella semiotica del testo, di questo tipo di testo, nella costruzione dei modelli di analisi, significa dover rivedere le categorie a cui il testo è stato generalmente sottoposto e che sono fondamentalmente quelle della costruzione e riproduzione dell’identità, laddove un approccio linguistico e semiotico si rivela fondamentale (in particolare: conoscenza e capacità di comprensione, capacità di applicare conoscenza e comprensione, autonomia di giudizio, abilità comunicative, capacità di apprendimento) nel percorso formativo dello studente come “mediatore linguistico”.

Verranno effettuate lezioni tradizionali di didattica frontale, teoriche e pratiche. La frequenza delle lezioni è vivamente consigliata.

L’accertamento della preparazione avverrà attraverso un esame-colloquio (v. conoscenze e comprensione). Le domande si atterranno rigorosamente ai testi in programma (v. capacità di applicare le conoscenze acquisite), fatto salvo diversa indicazione del docente per gli studenti interessati ad approfondire determinati autori e argomenti menzionati durante il corso (competenze personali EMT, punto 26). L’esame verificherà l’acquisizione del punto di vista semiotico utilizzando i metalinguaggi appropriati nonché applicando approcci teoretici pertinenti (competenze traduttive, punto 9).

2018: 17 settembre, 10 ottobre (studenti FC, laureandi con freq. in a.a. precedente all'a.a. corrente); 2019: 23 gennaio, 11 febbraio, 23 aprile (studenti FC e laureandi sessione estiva), 27 maggio, 19 giugno, 15 luglio

Oltre al titolare, durante lo svolgimento del corso possono essere coinvolti altri docenti della stessa disciplina o di altri settori disciplinari che con il loro contributo permettono ad approfondire determinate tematiche in base alle specifiche esperienze lavorative e di ricerca.

Oltre ai libri di testo consigliati in programma, il corso si avvarrà di materiale didattico di ordine bibliografico, informatico, fotografico, filmico, fornito di volta in volta durante le lezioni.

Gli studenti possono prenotarsi per l’esame finale esclusivamente utilizzando le modalità previste dal sistema VOL. Tutti gli appelli avranno inizio alle ore 10:30, nello studio del docente (Studium 5, piano 2°, stanza 14).

Le date degli appelli verranno comunicate successivamente online nella sezione "notizie".

Titolo del Corso: Immagine e parola tra letterarietà e raffigurazione

 

Il testo a cui ci riferiamo in questo corso, che si occupa particolarmente di problemi di ordine metodologico della semiotica del testo, è tanto il testo verbale (il testo dei generi della scrittura letteraria e quello dei generi del discorso ordinario), quanto il testo non verbale (pittorico, fotografico, teatrale, musicale, ecc.). Ciò che proponiamo è una semiotica del testo il cui punto di vista sia quello del “testo complesso, o secondario”, nel senso della tipologia dei generi del discorso, estensibile ai generi del testo, di Michail Bachtin. Si tratta del testo che raffigura altri testi, come avviene nell’ambito della creatività artistica. Esso non fa parte degli usi e delle funzioni ordinarie dei testi, dei “testi semplici, o diretti, o primari”. Al tempo stesso si costituisce nella relazione e nel confronto con essi. Ne rende conto dalla sua posizione esterna, si pone con essi in rapporto dialogico di partecipazione e di exotopia, di comprensione rispondente.

Questo tipo di testo capace di raffigurazione è dotato anche di un’eccedenza di visione rispetto allo sguardo dei testi che restano all’interno della rappresentazione e che sono funzionali alla riproduzione dell’identità. La sua prospettiva permette di cogliere del testo la sua alterità, la sua capacità dialogica, in cui rispondere non è rispondere di sé, ma dell’altro: una risposta dunque che fuoriesce dalla responsabilità delimitata dei ruoli a cui i testi della rappresentazione appartengono.

Roman Jakobson, partendo dal suo originario interesse per la poesia (Chlebnikov, Majakovskij) e poi riprendendo le valenze segniche configurate da Peirce – iconicità, indicalità, simbolicità –, mostra come il funzionamento della lingua si basi proprio sulla compresenza e partecipazione di questi tre aspetti del segno. Il prevalere, nella lingua, della componente simbolica, convenzionale, non esclude le altre due, quella iconica e quella indicale. Se per alcuni testi tra codificazione e decodificazione può esserci coincidenza e simmetria, per i testi con valore iconico, con gradi evidenti di “letterarietà” (non in senso stretto, riservato alla letteratura), cioè per i testi artistici in generale, la scrittura non coincide con la lettura.

Michail Bachtin, nel suo scritto sul problema del testo (1959-61), descrive due logiche del testo: la prima, in cui il testo risulta in relazione con il suo sistema segnico di appartenenza; e, la seconda, che riguarda la relazione dialogica della sua costituzione di senso nel suo rapporto intertestuale. La logica dialogica è la logica specifica del testo. L’altra, benché indispensabile in una prima fase di comprensione, risulta riduttiva se pretende di esaurire la portata semantica del testo. Alla stessa maniera, come risulta soprattutto nei testi di scrittura artistica, l’espressione segnica non si esaurisce nella rappresentazione, ma è specificamente raffigurazione.

Il corso offre dunque gli elementi e le prospettive per la costruzione di un approccio metodologico e critico alla problematica della lettura del testo mettendo a frutto il contributo della scienza dei segni.

In riferimento alle tematiche del corso, gli studenti possono scegliere per la loro preparazione tra i testi dei due seguenti moduli:

 

MODULO A: La parola

  • L. Ponzio, Roman Jakobson e i fondamenti della semiotica, Mimesis, Milano 2015.
  • L. Ponzio, Visioni del testo, Pensa, Lecce 2016.
  • M. Bachtin e V. Valošinov, Parola propria e parola altrui nella sintassi dell’enunciazione, Pensa, Lecce 2010.

 

MODULO B: L’immagine

  • L. Ponzio, L’iconauta e l’artesto. Configurazioni della scrittura iconica, Mimesis, Milano 2010.
  • L. Ponzio, Icona e raffigurazione. Bachtin, Malevič, Chagall, Mimesis, Milano 2016.
  • L. Ponzio, L’immagine e la parola nell’arte tra letterarietà e raffigurazione, AGA Arti Grafiche Alberobello, 2017.

 

In alternativa, a seconda dei particolari interessi di ciascuno, gli studenti frequentanti potranno concordare col docente un programma individuale con testi di autori di cui si siano fatti diretti riferimenti durante il corso.

SEMIOTICA DEL TESTO (M-FIL/05)
SEMIOTICA DEL CINEMA

Corso di laurea TRADUZIONE TECNICO-SCIENTIFICA E INTERPRETARIATO

Settore Scientifico Disciplinare M-FIL/05

Tipo corso di studio Laurea Magistrale

Crediti 9.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 0.0

Per immatricolati nel 2017/2018

Anno accademico di erogazione 2017/2018

Anno di corso 1

Semestre Primo Semestre (dal 25/09/2017 al 19/01/2018)

Lingua ITALIANO

Percorso PERCORSO COMUNE (999)

SEMIOTICA DEL CINEMA (M-FIL/05)
SEMIOTICA DEL TESTO

Corso di laurea SCIENZA E TECNICA DELLA MEDIAZIONE LINGUISTICA

Settore Scientifico Disciplinare M-FIL/05

Tipo corso di studio Laurea

Crediti 9.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 0.0

Per immatricolati nel 2017/2018

Anno accademico di erogazione 2017/2018

Anno di corso 1

Semestre Primo Semestre (dal 25/09/2017 al 19/01/2018)

Lingua ITALIANO

Percorso PERCORSO COMUNE (999)

SEMIOTICA DEL TESTO (M-FIL/05)
SEMIOTICA DEL TESTO

Corso di laurea SCIENZA E TECNICA DELLA MEDIAZIONE LINGUISTICA

Settore Scientifico Disciplinare M-FIL/05

Tipo corso di studio Laurea

Crediti 9.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 54.0

Per immatricolati nel 2016/2017

Anno accademico di erogazione 2016/2017

Anno di corso 1

Semestre Primo Semestre (dal 26/09/2016 al 20/01/2017)

Lingua ITALIANO

Percorso PERCORSO COMUNE (999)

SEMIOTICA DEL TESTO (M-FIL/05)
SEMIOTICA DEL TESTO

Corso di laurea SCIENZA E TECNICA DELLA MEDIAZIONE LINGUISTICA

Settore Scientifico Disciplinare M-FIL/05

Tipo corso di studio Laurea

Crediti 9.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 54.0

Per immatricolati nel 2015/2016

Anno accademico di erogazione 2015/2016

Anno di corso 1

Semestre Primo Semestre (dal 28/09/2015 al 23/01/2016)

Lingua ITALIANO

Percorso PERCORSO COMUNE (999)

SEMIOTICA DEL TESTO (M-FIL/05)
SEMIOTICA DEL TESTO

Corso di laurea SCIENZA E TECNICA DELLA MEDIAZIONE LINGUISTICA

Settore Scientifico Disciplinare M-FIL/05

Tipo corso di studio Laurea

Crediti 9.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 0.0

Per immatricolati nel 2014/2015

Anno accademico di erogazione 2014/2015

Anno di corso 1

Semestre Primo Semestre (dal 29/09/2014 al 24/01/2015)

Lingua

Percorso PERCORSO COMUNE (999)

Sede Lecce - Università degli Studi

SEMIOTICA DEL TESTO (M-FIL/05)
SEMIOTICA DEL TESTO

Corso di laurea SCIENZA E TECNICA DELLA MEDIAZIONE LINGUISTICA

Settore Scientifico Disciplinare M-FIL/05

Tipo corso di studio Laurea

Crediti 9.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 0.0

Per immatricolati nel 2013/2014

Anno accademico di erogazione 2013/2014

Anno di corso 1

Semestre Primo Semestre (dal 30/09/2013 al 25/01/2014)

Lingua

Percorso PERCORSO COMUNE (999)

Sede Lecce - Università degli Studi

SEMIOTICA DEL TESTO (M-FIL/05)

Tesi

Tesi post-laurea - Co-orientatore e esaminatore esterno di Commissioni Nazionali e Internazionali

2013, 18 novembre - Come co-orientatore, ha fatto parte della commissione esaminatrice per la tesi di “Mestrado”: “Memórias Literárias das prática sociais ao contexto escolar”, presentata dalla candidata Neiva de Souza Boeno, per il programma Post-laurea in “Estudos de Linguagem” dell’“Instituto de Linguagens” – Universidade Federal de Mato Grosso, UFMT, Cuiabá (Brasile).

2016, da settembre 2016 a luglio 2017 - Ha seguito come co-orientatore il lavoro di ricerca svolto in Italia, nell’Università del Salento - a Lecce della dottoranda Maria Leticia Miranda Barbosa da Silva, per il programma Post-laurea in “Educação” della “Faculdade de Educação” – Universidade Federal Fluminense, Niterói-RJ (Brasile), dopo tale periodo è impegnato come membro della commissione esaminatrice per la discussione della tesi di dottorato.

2017 - Ha seguito come co-orientatore il lavoro di ricerca svolto in Italia, nell’Università del Salento - a Lecce (1 giugno 2017/ 31 dicembre 2017), della dottoranda Neiva de Souza Boeno (UFMT - Universidade Federal de Mato Grosso, Cuiabá, Brasile), per una tesi di dottorato con borsa finanziata dal “Programa de Doutorado Sanduíche no Exterior (PDSE / Capes) do Ministério da Educaçāo do Brasil”. Come co-orientatore segue il lavoro di ricerca della stessa dottoranda fino al luglio 2019, dopo tale periodo è impegnato come membro della commissione esaminatrice per la discussione della tesi di dottorato (27 settembre 2019).

2017, 6 luglio - Esaminatore esterno, ha fatto parte della commissione esaminatrice per la “Qualificazione” di Dottorato: Poéticas infantis: desenho e autoria na escola, presentata dalla dottoranda Maria Leticia Miranda Barbosa da Silva, per il programma Post-laurea in “Educação” della “Facultade de Educação” – Universidade Federal Fluminense, Niteòi-RJ (Brasile).

2018, 23 febbraio - Esaminatore esterno, ha fatto parte della commissione esaminatrice per una tesi di “Mestrado”: Costruendo uma escuta da criança. Sofrimento, Ética e Estética na Escola, presentata dalla candidata Angelica Duarte da Silva Arújo per il programma post-laurea “Mestrado em Educaçāo Facultade de Educação”, Universidade Federal Fluminense, UFF, Niterói - RJ (Brasile).

2018, dal 7 settembre al 7 dicembre - Nell’Università del Salento, a Lecce, ha seguito il lavoro di ricerca dal titolo A Semiótica do Cinema: contribuições ao estudo dos cronotopos artísticos della prof.ssa Marisol Barenco de Mello della Universidade Federal Fluminense (Brasile) - Faculdade de Educação, “Plano de trabalho de Licença Capacitação”.

2019, 25 marzo - Esaminatore esterno, ha fatto parte della commissione esaminatrice per la “Qualificazione” di Dottorato dal titolo: Cronótopo, Diálogo e Afiguração em Água Viva de Clarice Lispector, presentata dalla dottoranda Neiva de Souza Boeno, per il “Programa de Pós-graduação em Estudos de Linguagem” ai fini dell’“Exame de Qualificação do Dotourado”, Instituto de Linguagens, Universidade Federal de Mato Grosso, (Brasile).

2019, 2 Aprile – Esaminatore esterno, ha fatto parte della commissione esaminatrice per una tesi di “Mestrado”: Alfabetização e autoriais: Escrituras com crianças na Escola Municipal Sebastiana Gonçalves Pinho, presentata dalla candidata Márcia de Souza Menezes Concencio per il programma post-laurea “Mestrado em Educaçāo Facultade de Educação”, Universidade Federal Fluminense, UFF, Niterói - RJ (Brasile).

2019, 27 settembre - Esaminatore esterno, ha fatto parte della commissione esaminatrice per la “Defesa” di Dottorato dal titolo: Cronótopo, Diálogo e Afiguração em Água Viva de Clarice Lispector, presentata dalla dottoranda Neiva de Souza Boeno, per il “Programa de Pós-graduação em Estudos de Linguagem” ai fini dell’“Exame de Defesa do Dotourado”, Instituto de Linguagens, Universidade Federal de Mato Grosso (Brasile).

2019, 5 novembre - Esaminatore esterno, ha fatto parte della commissione esaminatrice per la “Defesa” di Dottorato dal titolo: Um risco na noite: uma semiótica do autorretrato artístico de crianças, presentata dalla dottoranda Maria Leticia Miranda Barbosa da Silva, per il “Programa de Pós-graduação”, ai fini dell’“Exame de Defesa do Dotourado”, Facultade de Educação, Universidade Federal Fluminense, Niterói-RJ (Brasile).

2021, 27 luglio - Esaminatore esterno, ha fatto parte della commissione esaminatrice internazionale per la “Qualificazione” di Dottorato: Fotografia de escola e na escola, presentata dalla dottoranda Angélica Duarte da Silva Arujio, per il programma Post-laurea in “Educação” della “Facultade de Educação” – Universidade Federal Fluminense, Niteòi-RJ (Brasile).

2021, 29 ottobre - Esaminatore esterno, ha fatto parte della commissione esaminatrice internazionale per la “Qualificazione” di Mestrado: A cura pela palavra: um olhar bakhtiniano para a interação discursiva no tratamento psicanalítico freudiano”, presentata dal candidato Eduardo da Silva Moll, per il programma Post-laurea in “Letras”  - PUCS-Pontificia Universidade Católica do Rio Grande do Sul, Porto Alegre - RS (Brasile).

2021, 9 dicembre - Coordinatore esterno, ha fatto parte della commissione esaminatrice internazionale per la “Qualificazione” di Mestrado: Tons da memória: a memória como acontecimento no diálogo entre museus e cultura, presentata dalla candidata Carolina Aparecida De Lima, per il programma Post-laurea in “Letras” – Universidade Federal de Lavras (Brasile).

2022, 24 febbraio - Esaminatore esterno, ha fatto parte della commissione esaminatrice internazionale per la “Defesa” di Mestrado: A cura pela palavra: um olhar bakhtiniano para a interação discursiva no tratamento psicanalítico freudiano”, presentata dal candidato Eduardo da Silva Moll, per il programma Post-laurea in “Letras”  - PUCS-Pontificia Universidade Católica do Rio Grande do Sul, Porto Alegre - RS (Brasile).

2023 – Componente della Commissione giudicatrice del Dottorato di ricerca in “Diritti, Economie e Culture del Mediterraneo” - 35° ciclo per il Conseguimento titolo dottore di ricerca, 8 maggio 2023 presso la sede di Giurisprudenza del Dipartimento Jonico della Università degli Studi di Bari “Aldo Moro".

2023 – È invitato nella Universidade Estadual de Campinas – Facultade de Educação, dalla “Comissão de Programa de Pós-Graduação” in “Educação Escolar (Mestrado Profissional)” a far parte della  “Comissão Examinadora da Qualificação de Mestrado” di Adriano Celso de Almeida (20/06/2023, às 09:00) che presenta un progetto di tesi dal titolo: “A Música Proibida: Um estudo sobre uma desejada estética do encontro”.

2023 – Come “Experto en valoración de tesis” è invitato a far parte della Commissione esaminatrice della tesi di dottorato di María Aparisi Galán, coordinata dalla Prof.a dra. Giulia Colaizzi, intitolata “Formas de sujeción: configuraciones del cuerpo afroamericano en el cine musical hollywoodiense de los anos treinta” - “Doctorado en Comunicación e Interculturalidad”, Universitat de València, Facultat de Filologia, Traducció i Comunicació – Departement de Teoria dels Llenguatges i Cièncias del la Comunicació.

Pubblicazioni

LIBRI

1. Icona e Raffigurazione. Bachtin, Malevič, Chagall, Adriatica, Bari, 2000; nuova ed., ill. col., 2008, 158 pp., ISBN 978-88-89654-14-9.

2. Visioni del Testo, Graphis, Bari, 2002; III ed. 2008; IV ed. 2010, 150 pp., ISBN 88-868664-82-5.

3. Lo Squarcio di Kazimir Malevič, Spirali, Milano, 2004, 314 pp., ISBN 88-7770-656-2.

4. Differimenti, Mimesis, Milano, 2005, 84 pp., ISBN 88-8483-320-5.

5. Differimentismo (catalogo presentato in occasione della mostra personale dal titolo “Lo Sguardo e l’Eclissi. Extra-Grafie di Luciano Ponzio” - 14 al 23 gennaio 2005, Galleria “Artoteca Vallisa” di Bari), Edizioni dal Sud, Bari, 2005 trad. in inglese di M. Messina e S. Petrilli (Heavens of Light), 94 pp. a colori, 80 riproduzioni, ISBN 88-7553-088-2.

6. L’Iconauta e l’Artesto. Configurazioni della scrittura iconica, Mimesis, Milano, 2010, 247 pp., ISBN 978-88-8483-997-8.

7. Roman Jakobson e i fondamenti della semiotica, Mimesis, Milano, 2015, 274 pp., ISBN 978-88-5752-146-6.

8. Visioni del testo, nuova ed., Pensa, Lecce, 2016, 149 pp., ISBN 978-88-6760-327-5.

9. Icona e Raffigurazione. Bachtin, Malevič, Chagall, nuova ed., Mimesis, Milano, 2016, 154 pp., ISBN 978-88-5753-709-2.

10. Artesti e cartografie. Due lustri di scritture senza dimora, catalogo opere 2005-2015, 100 esemplari fuori commercio, Edizioni dal Sud, Bari, 2016, ISBN 978-7553-230-7, 188 pp.

11. Visões do texto, trad. Mary Elizabeth Cerutti-Rizzatti e Giorgia Brazzarola, org. Neiva de Souza Boeno, present. João Cavalcanti Nuto, Pedro&Joāo Ed., São Carlos – SP (Brasile), 2017, ISBN 978-85-7993-392-9, pp. 274.

12. L’immagine e la parola nell’arte tra letterarietà e raffigurazione, AGA Arti Grafiche Alberobello, 2017, ISBN 978-8893550260, pp. 125.

13. Icône e Afiguração. Bakhtin, Malevitch, Chagall, trad. port. di Cecília Maculan Adum, Guido Alberto Bonomini, Vanessa Della Peruta, org. Neiva de Souza Boeno, present. Marisol Barenco de Mello, Pedro&Joāo Ed., São Carlos – SP (Brasile), 2019, ISBN  9788579937040, 182 pp.

14. Visões do texto, trad. Mary Elizabeth Cerutti-Rizzatti e Giorgia Brazzarola, org. Neiva de Souza Boeno, present. João Cavalcanti Nuto, Pedro&Joāo Ed., São Carlos – SP (Brasile), 2022, ISBN 978-65-5869-766-4, pp. 274.

 

SAGGI E ARTICOLI

1. “Il Differimentismo: annotazioni per un nuovo spostamento artistico”, in “Athanor - Tra segnii”, anno XI, nuova serie, 3, Meltemi, Roma, 2000, pp. 129-130 - ISBN 88-8353-059-4.

2. (in collab.) “Writing and designing light”, in “Semiotica - Journal of the International Association for Semiotic Studies”, fascicolo speciale intitolato Light, vol. 136-1/4, Mouton de Gruyter, Berlin-New York, 2001. È di Luciano Ponzio la sezione intitolata “Heavens of light”, pp. 386-391 - ISSN 0037-1998.

3. V. anche in Views in Literary Semiotics, Legas, Canada, 2003, pp. 95-119 - ISBN 1-894508-53-X.

4. “Somiglianza e differimento”, in “Athanor - Lo stesso altro”, anno XII, nuova serie, 4, Meltemi, Roma, 2001, p. 216 - ISBN 88-8353-098-5.

5. “Traduzione e trascrizione. L’icona e l’idolo”, in “Corposcritto”, N. 1, Edizioni dal Sud, Bari, primavera 2002, pp. 63-67 - ISBN 978-88-7553-136-2.

6. “Corpi non pre-scritti. La raffigurazione pittorica nell’opera di Malevič”, in “Corposcritto”, N. 1, Edizioni dal Sud, Bari, primavera 2002, pp. 229-247 - ISBN 978-88-7553-136-2.

7. “Visioni, de-scritture, alterità. Tre tesi su arte e vita”, in “Athanor – Vita”, anno XIII, nuova serie, 5, Meltemi, Roma, 2002, pp. 209-211 - ISBN 88-8353-172-8.

8. Presentazione dal titolo “Marc Chagall. La mia vita: la tinozza, mio padre, il mio primo maestro”, di un testo tratto da Marc Chagall, Ma Vie (Paris, 1995), in “Athanor – Vita”, anno XIII, nuova serie, 5, Meltemi, Roma, 2002, pp. 223-227 - ISBN 88-8353-172-8.

9. Presentazione dal titolo “Kazimir Malevič, Vita come non-oggettività” di un testo tratto da Kazimir Malevič, Suprematismus - Die Gegenstandslose Welt (trad. ted. 1962), in “Athanor” - Vita, anno XIII, nuova serie, 5, Meltemi, Roma, 2002, pp. 201-202 - ISBN 88-8353-172-8.

10. (a cura di) “Il doppio punto di vista nella pala d’altare di Jan Van Eyck a Gand: uno studio semiotico” di Boris A. Uspenskij, testo di una lezione di Uspenskij tenuta il 28 maggio 2001 nella Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università di Bari, in “PLAT, Quaderni del Dipartimento di Pratiche Linguistiche e Analisi dei Testi” dell’Università degli Studi di Bari , N. 1-2002, 2002, pp. 155-190 - ISBN 978-88-7553-141-6.

11. “Raffigurazione artistica, infunzionalità e rituale”, relazione al Congresso Internazionale dal titolo “Pensare e dire il rituale” (Urbino, 15-17 luglio, 2002), organizzato dal Centro Internazionale di Semiotica e Linguistica - Università degli Studi di Urbino, in “Corposcritto”, N. 2, Edizioni dal Sud, Bari, autunno 2002, pp. 127-135 - ISBN 978-88-7553-137-9.

12. “Arte come differimento della vita”, in “Il Secondo Rinascimento”, N. 95, Stress. La clinica della vita, Atti del Convegno Internazionale 10-12 maggio 2002, Spirali, Milano, 2003, pp. 224-229 - ISBN 88-777-0-626-0.

13. “Il linguaggio della raffigurazione artistica”, in Linguaggi, Laterza, Bari, 2003, pp. 441-501 - ISBN 88-8231-217-8.

14. “Visioni artistiche”, in “Corposcritto”, N. 3, Edizioni dal Sud, Bari, primavera 2003, pp. 125-129 - ISBN 978-88-7553-138-6.

15. “La raffigurazione del sottrarsi dei corpi. L’aria, il vuoto, l’assenza di peso”, “Corposcritto”, N. 3, Edizioni dal Sud, Bari, primavera 2003, pp. 175-191 - ISBN 978-88-7553-138-6.

16. “Inattualità, infunzionalità e immaterialità del testo artistico”, in “Athanor - Lavoro immateriale”, anno XIV, nuova serie, 7, Meltemi, Roma, 2004, pp. 277-292 - ISBN 88-8353-280-5.

17. “Il corpo ritratto: l’icona e la distanza”, in “Corposcritto”, N. 4, Edizioni dal Sud, Bari, autunno 2003, pp. 163-175 - ISBN 978-88-7553-139-3.

18. “Corteggiatori della realtà”, in “Corposcritto”, N. 4, Edizioni dal Sud, Bari, autunno 2003, pp. 223-224 - ISBN 978-88-7553-139-3.

19. “Schiaffo al mondo idolatrico”, in “Corposcritto”, N. 5, Edizioni dal Sud, Bari, 2004, pp. 77-79 - ISBN 978-88-7553-140-9.

20. “Visione artistica e affrancamento dal mondo degli oggetti”, in Medicina e umanità, atti del Congresso Internazionale, Milano 28-30 novembre 2003, l’alingua 209, Spirali, Milano, 2004, pp. 293-311 - ISBN 88-7770-669-4.

21. “Sulla nave dei folli. Benvenuta follia!”, “Athanor - Mondo di guerra”, anno XVI, nuova serie, 9, Meltemi, Roma, 2005, pp. 386-388 - ISBN 88-8353-444-1.

22. V. anche in La tolleranza nel terzo millennio. L’Altro, il tempo, la differenza, Forum mondiale di cifrematica, 10-12 giugno 2005, Senago (MI), Spirali, Milano, 2005, pp. 184-190 - ISBN 88-7770-732-1.

23. “La scrittura dipinta di Roland Barthes”, in Con Roland Barthes alle sorgenti del senso, a cura di A. Ponzio, P. Calefato, S. Petrilli, Atti del Convegno Internazionale “Barthes per Roland Barthes”, Bari 16-18 febbraio 2005, Meltemi, Roma, 2005, pp. 647-658 - ISBN 88-8353-458-1.

24. “Detrascrizioni”, in “PLAT, Quaderni del Dipartimento di Pratiche Linguistiche e Analisi dei Testi” dell’Università degli Studi di Bari, N. 4, 2005-2006, pp. 299-309 - ISBN 978-88-7553-142-3.

25. “La scrittura senza fissa dimora”, in Modernitas, atti del Convegno Internazionale “Festival della modernità” (Milano, 22-25 giugno 2006), l’alingua 248, Spirali, Milano, 2006, pp. 453-464 - ISBN 88-7770-761-5.

26. “Raffigurazione e realtà. La semiotica del ‘cinema di poesia’ di Pier Paolo Pasolini” in Comunicazione, Interpretazione, Traduzione, a cura di S. Petrilli, (Convegno, Bari, 16-18 febbraio 2006), Mimesis, Milano, 2006, pp. 415-428 - ISBN 978-88-8483-454-6.

27. “I sepolcri imbiancati e la tempra della scrittura. Artaud, Barthes, Pasolini”, in “Athanor - White Matters”, Meltemi, Roma, 2007, pp. 272-290 - ISBN 978-88-8353-558-1.

28. “The origin without the original”, in Installations. Imagined Australia, catalogo a cura di Renata Summo-O’Connell, John Hoenig and Kevin Shaw, Grafiche La Stamperia, Firenze, 2007, pp. 48-50.

29. “Il sipario delle palpebre e la tempra della scrittura”, in La scrittura, atti del Convegno Internazionalen “Festival della modernità” (Milano, 24-27 maggio 2007), l’alingua 277, Spirali, Milano, 2007, pp. 320-332 - ISBN 978-88-7770-805-2.

30. “Il sipario delle palpebre”, in “Athanor- Umano Troppo Disumano”, Meltemi, Roma, 2008, pp. 189-193 - ISBN 978-88-8353-659-5.

31. “Riscrittura senza riproduzione. Annotazioni sulla visibilità”, in “Lingue e Linguaggi”, n. 1, Pensa MultiMedia, Lecce, 2008, pp. 109-121 - ISBN 978-88-8232-663-0.

32. “Scrittura e visibilità”, in “Athanor - Globalizzazione e Infunzinalità”, Meltemi, Roma, 2008, pp. 63-75 - ISBN 978-88-8353-683-0.

33. “Artaud e la scrittura ‘fuori-di-sé’. La traduzione nell’artesto”, in Traduzione e Scrittura Letteraria, atti del Seminario (Lecce, 24 aprile e 8 maggio 2009), a cura di D. Elicio e G. Politi, Pensa, Lecce, 2009, pp. 241-252 - ISBN 978-88-8232-721-7.

34. “Es todo un cine/es todo una pelicula. Semiotica y ‘cine de poesia’ en Pasolini”, Actas del I Congreso Internacional de Estética Cinematografica, “La ilusion de la bellezza”, 4-5-6 junio, 2009, Bilbao, C. Arocena y N. Zubiaur (editoras), cd Vol. II, pp. 245-258 - ISBN 978-84-9860-269-2.

35. “Attentato al principio di identità”, in “Athanor - La trappola mortale dell’identità”, Meltemi, Roma, 2009, pp. 199-204 - ISBN 978-88-8353-699-1. 36. V. anche in “Athanor - Identità e Alterità, per una semioetica globale”, a cura di S. Petrilli, XXIX, 22, 2019, pp. 395-401 – ISBN – 978-88-5756-459-3.

37. “La visione ottusa della scrittura e della pittura”, in A.A.V.V., Roland Barthes. La visione ottusa, Mimesis, Milano, 2010, pp. 117-125 - ISBN 978-88-5750-107-9.

38. “The universe of drawing, draws. (For Emily Humphries paintings)”, in Ecstasy: In and Out of the Sublime, translation by R. Summo-O’Connell, Catalogue of WORKS, Artegiro Publications, 2010.

39. “Michail Bachtin, un filosofo in dialogo con la filosofia della sua epoca”, in “Segni e Comprensione”, rivista telematica quadrimestrale, anno XXV, nuova serie, N. 74, maggio-agosto 2011, pp. 17-39 - ISSN 1121-6530.

40. “Michail Bachtin, un filosofo in dialogo con la filosofia della sua epoca”, in “Poliphilos”, rivista annuale del Dipartimento di Lingua e Letteratura Italiana Università “Aristotele” di Salonicco, vol. 2, 2011, pp. 454-457 - ISSN 2241-2794.

41. “‘Metalinguistica’ e filosofia morale in Michail Bachtin”, 2011, “Athanor - Incontri di parole”, Mimesis, Milano, 2011, pp. 279-294 - ISBN 978-88-5750-643-2.

42. “Scrivere la luce, in Fiat Lux - Percorso di luce e colore nei cieli danteschi attraverso le immagini di Natalia Bartoli”, Edizioni La Vallisa, Bari, 2011, pp. 8-12.

43. “Mappatesto. Mappature e sconfinamenti del testo”, in “Lingue e Linguaggi”, N. 5, Lecce, on-line, 2011, pp. 73-81 - ISSN 2239-0367.

44. “Emergenza scrittura nella riproduzione dell’identico”, in “Quaderni di Comunicazione”, N. 12, Mimesis, Milano, 2011, pp. 47-55 - ISBN 978-88-5750-810-8.

45. “Dalla sacra icona all’icona del nostro tempo”, in “Segni e Comprensione”, rivista telematica quadrimestrale, nuova serie, N. 76, gennaio-aprile 2012, pp. 174-188 - ISSN 1121-6530.

46. V. anche “ANNALI della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere” - Pubblicazione dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, terza serie / 2010-2012 / XXI, Schena Editore, Fasano (Br), 2012, pp. 309-319 - ISBN 978-88-8229-931-6.

47. “Sprogettazione e scrittura in voce”, in S. Petrilli, A. Ponzio, L. Ponzio, Interferenze. Pier Paolo Pasolini, Carmelo Bene e dintorni, Mimesis, Milano, 2012, pp. 13-26 - ISBN 978-88-5750-928-0.

48. “La sprogettazione del detto e la scrittura in voce in Carmelo Bene”, in “ITI-Intercultural Translation Intersemiotic”, Aristotle University of Thessaloniki – Greece, vol. 1, N. 1, 2012, pp. 1-16, e-issn 2241-3863.

49. “L’Icona, Madre del Segno e l’Infigurabile”, in “Athanor - Linguaggi del monoteismo e pace preventiva”, Mimesis, Milano, 2012, pp. 247-257 - ISBN 978-88-5751-334-8.

50. “Visioni dello strutturalismo: Barthes, Deleuze, Derrida”, in “Segni e Comprensione”, rivista telematica quadrimestrale, anno XXVI, nuova serie, N. 78, settembre-dicembre 2012, pp. 63-79 - ISSN 1121-6530.

51. “O Ininterrupto diálogo de Bakhtin com a filosofia do nosso tempo”, in Círculo de Bakhtin, pensamento interacial, série Bakhtin inclassificável, L. De Paula e G. Stafuzza organizadoras, 3, Mercato de Letras, Campinas SP, Brasil, 2013, pp. 45-70 (versione in lingua or. 327-346) - ISBN 978-85-7591-207-2.

52. “Il gioco del riso e lo scherzo dello scacco”, in “Athanor - Figure del riso”, Mimesis, Milano, 2013, pp. 107-120 - ISBN 978-88-5751-749-0.

53. “Colto nel segno. Cultura e testo di scrittura”, in “Cultura&Comunicazione / Letteratura, cinema e cultura”, anno IV, N. 4, Guerra ed., Perugia, giugno 2013, pp. 66-68 - ISBN 978-88-557-0505-9.

54. “Soggettiva libera indiretta e discorso indiretto libero. Piano-sequenza e scrittura letteraria in Pasolini e Bachtin”, in “Polifonia”, Cuiabá, Mato Grosso - Brasil, v. 20, n. 27, jan./jun. 2013, pp. 208-228 - ISSN 22376844.

55.  “Scrittura ameboide e visione traslata”, in Testo Interartistico e processi di comunicazione, Lecce 20-22 maggio 2013, Pensa MultiMedia, Lecce, 2014, pp. 205-216 - ISBN 978-88-6760-160-8.

56. “La statua e l’icona. Scultura e scrittura nella lettura di Jakobson della simbologia di Puškin”, in “Cultura&Comunicazione”, anno V, N. 5, Guerra ed., Perugia, settembre 2014, pp. 45-51 - ISBN 978-88-557-0540-0

57. “Raffigurazione e rappresentazione nel testo di pittura”, in “Cultura&Comunicazione”, anno V, N. 6, Guerra ed., Perugia, febbraio 2015, pp. 38-43 - ISBN 978-88-557-0000-0.

58. “La responsabilità del testo artistico”, in “Cultura&Comunicazione”, anno V, N. 7, Guerra ed., Perugia, novembre 2015, pp. 35-41 - ISBN 978-88-557-0577-6.

59. “Linguistica, scienze umane e scienze naturali in Roman Jakobson”, in “Athanor - Scienze dei linguaggi e linguaggi delle scienze. Intertestualità, interferenze, mutuazioni”, Mimesis, Milano, 2015, pp. 331-343 - ISBN 978-88-5753-283-7.

60. “Mappatesti e deterritorializzazioni”, in Modugno – Alla scoperta del territorio, progetto Scuola secondaria “Dante Alighieri” di Modugno, pp. 15-19, Laterza, Bari, 2015 - ISBN 978-88-66-124-4.

61. “Ad immagine e somiglianza. Il volto ritratto e l’icona”, in “Interações - Cultura e Comunidade, Belo Horizonte, Brasil, v. 10 n. 18, Jul./Dez., 2015, pp. 45-60 - ISSN 1983-2478.

62. “Il differimentismo. Annotazioni di un percorso di ricerca in pittura-scrittura”, in “Cultura&Comunicazione”, N. 9, anno VI, Guerra ed., Perugia, giugno 2016, pp. 16-22 - ISBN 978-88-557-0591-2.

63. (in coll.) Grupo Agape: nascemos para escrever, in “RevistAleph, Bakhtin em pesquisa: o III Encontro de Estudos Bakhtinianos”, Brasile, anno XIII, maggio 2016, n. 25; sono di Luciano Ponzio le pagine 253-259 del paragrafo intitolato “Le relazioni del testo a partire dai margini”, Universidade Federal Fluminense, Faculdade de Educação, Niterói - ISSN 1807-6211.

64. “Testo a margine. Scritture senza dimora, migrazioni interpretative e extraterritorialità”, in Artesti e Cartografie - due lustri di scritture senza dimora, catalogo delle opere di Luciano Ponzio 2005-2015, Edizioni dal Sud, 2016 - ISBN 978-88-7553-230-7. Catalogo stampato in 100 esemplari fuori commercio, contrassegnati a mano dal numero 1 al numero 100 e recano la firma autografa dell’Autore.

65. “Il corpo grottesco in Michail Bachtin e in Marc Chagall”, in “Cultura&Comunicazione”, N. 10, anno VI, Guerra ed., Perugia, dicembre 2016, pp. 22-27 - ISBN 978-88-557-0602-5.

66. “Due maestri di segni: Roman Jakobson e Thomas A. Sebeok”, in “Cultura&Comunicazione”, N. 11, anno VII, Guerra ed., Perugia, settembre 2017, pp. 33-38 - ISBN 978-88-557-0614-8.

67. “La prosa della vita e la poesia nell’arte. La resurrezione della parola”, in “Revue européenne de recherches sur la poésie”, fondée e dirigée par Giovanni Dotoli, 2017, N. 3, Classiques Garnier, Paris, Francia, pp. 157-166 - ISBN 978-2-406-07470-0, ISSN 2492-7279.

68. “Roman Jakobson tra i poeti russi del primo Novecento”, in “Cultura&Comunicazione”, N. 12, anno VIII, Guerra ed., Perugia, marzo 2018, pp. 33-36 - ISBN 978-88-557-0625-4.

69.  “L’immagine e la parola tra letterarietà e raffigurazione”, in “Athanor - L’immagine nella parola, nella musica e nella pittura”, Mimesis, Milano 2018, pp. 215-238 - ISBN 978-88-5754-924-8.

70. “L’immagine tra idolo e icona”, in “Athanor - L’immagine nella parola, nella musica e nella pittura”, Mimesis, Milano 2018, pp. 353-377 - ISBN 978-88-5754-924-8.

71. “Arte, vita, infanzia, territorio. Per una semiotica dell’immaginazione e dello spazio”, relazione presentata per il convegno dal titolo “Colóquio Internacional - Criança e Territórios de Infâncias”, UnB - Universidade de Brasilia (26-28 marzo 2018), in “Cultura&Comunicazione”, N. 13, anno VIII, Guerra ed., Perugia, settembre 2018, pp. 64-68 – ISBN 978-88-557-0591-2.

72. “Arte, vida, infância, território. Por uma semiótica da imaginação e do espaço”, trad. dall’italiano al portoghese di Neiva de Souza Boeno, relazione presentata al “Colóquio Internacional - Criança e Territórios de Infâncias”, UnB - Universidade de Brasilia (26-28 marzo 2018), in “Revista Educação em foco: Geografias das infâncias: frontieras e conexões”, Vol. 23, N. 3, set/dez 2018, Editora UFJF - Universidade Federal de Juiz de Fora - MG - Brasil, pp. 875-898 – ISSN 0104-3293, e-ISSN 2447-5246.

73. “Imagem e palavra entre literariedade e afiguração”, tradução do italiano por Cecília Maculan Adum e Neiva de Souza Boeno, in Narrativas, corpos e risos anunciando uma ciência outra, org. Liana Arrais Serodio; Vanessa França Simas; Guilherme do Val Toledo Prado; Heloísa Helena Dias Martins Proença; Ruy Braz da Silva Filho, São Carlos, Pedro & João Editores, 2018, pp. 87-124 -  ISBN 978-85-7993-585-5.

74. “Letterarietà e extraterritorialità della scrittura”, relazione esposta nell’Università dei Paesi Baschi, Vitoria e Bilbao, “IX Congresso Internazionale: L’italianità e oltre l’italianità”, 17-19 novembre 2016. Pubblicato in “Cultura&Comunicazione”, N. 14, Guerra ed., Perugia, 2019, pp. 5-17, ISBN 978-88-557-0634-6.

75. “Image and word as forms of iconic depiction” (relazione presentata nella University of Brighton, England, “11th International Symposium on Iconicity in Language and Literature”, 6-8 aprile 2017), in “Semiotica: Journal of International Association of Semiotic Studies”, Volume 2020, Issue 235, Pages 75–90, eISSN 1613-3692, ISSN 0037-1998.

76. “Corpi-scritti: Immagine e parola. Polifonia, intercorporeità, enunciazione”, relazione presentata al “II Congreso Internacional de Comunicacióm y Biopolítica” (2018, 28-30 novembre) -, Universitat de València, Facultat de Filologia, Traducció i Comunicació, Departament de Teoria dels Llenguatges i Cièncias de la Comunicació, in “Cultura&Comunicazione”, anno X, n. 16, Guerra ed., Perugia, 2020, pp. 17-24 – ISBN 978-88-557-0651-3.

77. “Presentazione” in Lotman, M. J., Semiotica del cinema e lineamenti di cine-estetica, traduzione dal russo e a cura di Luciano Ponzio, Mimesis, Milano, 2020, pp. 7-31 - ISBN 978-88-57-56-121-9.

78. (a cura di) La persistenza dell’altro. La singolarità dell’altro fuori dall’appartenenza identitaria, Pensa MultiMedia, Lecce, 2020, 317 pp., ISBN 9788867607150.

79. “Premessa” in La persistenza dell’altro. La singolarità dell’altro fuori dall’appartenenza identitaria (a cura di Luciano Ponzio), Pensa MultiMedia, Lecce, 2020, pp. 9-12, ISBN 9788867607150.

80. “Il sé-dicente e la persistenza dell’altro” in La persistenza dell’altro. La singolarità dell’altro fuori dall’appartenenza identitaria (a cura di Luciano Ponzio), Pensa MultiMedia, Lecce, 2020, pp. 273-304, ISBN 9788867607150.

81. “Visões do estruturalismo: Barthes, Deleuze, Derrida”, trad. di Marisol Barenco de Mello, in “Movimento – Revista de Educação do Programa de Pós-Graduação em Educação e da Faculdade de Educação – Universidade Federal Fluminense, vol. 7, N. 12, pp. 759-779, (or. it. pp. 370-390), 2020 – ISSN 23593296.

82. “A estátua e o ícone: escultura e escritura na leitura de Jakobson da simbologia de Púchkin”, tr. port. di Marisol Barenco in Palavras bakhtinianas para mudar o mundo, Pedro&João Editores, Sāo Carlos - SP, 2020, ISBN 9786587645117, pp. 381- 411.

83. “La somiglianza iconica nella scrittura de-soggettivante tra identità e differenza”, relazione presentata al convegno El Otro, el Mismo. Figuras y Discursos de la Alteridad, Universidad del Pais Vasco, Bilbao, 13-14-15, novembre, 2019, “XVIII Congreso Internacional de la Asociación Española de Semiótica, II Congreso Internacional de la Asociación Ibérica de Semiótica y IX Congreso Internacional del Departamento de Comunicación Audiovisual y Publicidad de la Universidad del País Vasco UPV/EHU”, in “SIGNA”, 2021, n. 30, monographic section coordinated by Asociación Española de Semiótica, pp. 229-241, DOI: https://doi.org/10.5944/signa.vol30.2021.

84. “Subjetiva indireta livre e discurso indireto livre: plano-sequência e escritura literária em Pasolini e Bakhtin”, trad. port. di Marisol Barenco, in “Revista Educação em foco”, Editora UFJF - Universidade Federal de Juiz de Fora - MG - Brasil, v. 25, n. 2, pp. 181-204 mai/ago 2020, e-ISSN 2447-5246 / ISSN 0104-3293.

85. “Postfazione” al libro di Sandro Sproccati, Strutture del linguaggio cinematografico, Mimesis, Milano, 2021, pp. 181-187 – ISBN 978-88-5757-849-1.

86. “Due maestri di segni: Roman Jakobson e Thomas Sebeok”, in Athanor – Maestri di segni e costruttori di pace, Mimesis, Milano, 2021, pp. 179-190, ISBN978-88-5758-344-0.

87. “Il riso come rigenerazione del mondo. Studi su Bachtin e Propp”, in atti del “VIII CÍRCULO - RODAS BAKHTINIANAS: O grotesco dos nossos tempos: vozes, ambiente e horizontes”, 15-16-17 de novembro de 2021, Universidade do Estado do Pará [UEPA], em coll. Grupo de Estudos de Linguagens e Práticas Educacionais da Amazônia [GELPEA] e Grupo de Estudos do Gênero do Discurso [GEGe], Pedro&João ed., São Carlos – SP, 2021, pp. 803-819, ISBN 978-65-5869-596-7.

88. “«Meglio è di risa che di pianti scrivere…». Nel segno del riso come significante inferenziale di rigenerazione del mondo”, in Letras de hoje, numero speciale dal titolo Estudos bakhtinianos contemporâneos, editada pelo Programa de Pós-Graduação em Letras da PUCRS – Universidade Catolica do Rio Grande do Sul, Brasil, v. 56, n. 3, 2021, pp. 527-541, e-ISSN: 1984-7726.

https://revistaseletronicas.pucrs.br/ojs/index.php/fale/issue/view/1519?fbclid=IwAR0xZv6Y168Tcd30eKQ4rcpdVmmO54zX1mRnw79OQweSJovS6KHUiJBqDT0 https://doi.org/10.15448/1984-7726.2021.3

89. (a cura di) in coll. con Maria da Gloria Corrêa di Fanti; Luciane de Paula, Estudos bakhtinianos contemporâneos, vol. 1, numero speciale della rivista Letras de hoje, Studies and debates in linguistics, literature and Portuguese language, editada pelo Programa de Pós-Graduação em Letras da PUCRS – Universidade Catolica do Rio Grande do Sul, Brasil, v. 56, n. 3, 2021, e-ISSN: 1984-7726.

https://revistaseletronicas.pucrs.br/ojs/index.php/fale/issue/view/1519?fbclid=IwAR0xZv6Y168Tcd30eKQ4rcpdVmmO54zX1mRnw79OQweSJovS6KHUiJBqDT0 https://doi.org/10.15448/1984-7726.2021.3

90. “Enunciazione non iterabile e interrelazione tra scrittura e immagini del mondo. La parola in dialogo tra segni e altri sguardi: Bachtin, Barthes, Jakobson, Derrida…” in Lêtronica, numero speciale dal titolo Estudos bakhtinianos contemporâneos, editada pelo Programa de Pós-Graduação em Letras da PUCRS – Universidade Catolica do Rio Grande do Sul, Brasil, Porto Alegre, v. 14, n. esp. (sup.), p. 1-19, 2021 | e-ISSN: 1984-4301.

https://revistaseletronicas.pucrs.br/index.php/letronica/issue/view/1538 https://doi.org/10.15448/1984-4301.2021.s

91. (a cura di) in coll. con Maria da Gloria Corrêa di Fanti; Luciane de Paula, Estudos bakhtinianos contemporâneos, vol. 2, numero speciale della rivista Lêtronica, editada pelo Programa de Pós-Graduação em Letras da PUCRS – Universidade Catolica do Rio Grande do Sul, Brasil, Porto Alegre, v. 14, n. esp. (sup.), eISSN: 1984-4301.

https://revistaseletronicas.pucrs.br/index.php/letronica/issue/view/1538 https://doi.org/10.15448/1984-4301.2021.s

92. “Dalla forma all’informazione. Ri-leggendo Lotman”, Cultura&Comunicazione, n. 20, marzo 2022, anno XXII, pp. 18-23, ISBN 978-88-557-0674-2.

93. (a cura di), in coll. con João Cavalcanti Nuto (UNB); André Luis Gomes (UNB), Dostoievski: 200 anos, numero speciale della rivista Cerrados, n. 58-1, 2022, aprile 2022. https://www.periodicos.unb.br/index.php/cerrados/issue/current

94. “Dostoevskij: l’altro ritratto. Contributi della Scrittura Letteraria alla Linguistica, alla Semiotica, all’Estetica, alla Filosofia e alla Psicologia del Linguaggio” in Dostoievski: 200 anos (a cura di), in coll. con João Cavalcanti Nuto (UNB); André Luis Gomes (UNB), numero speciale della rivista Cerrados, n. 58-1, 2022, aprile 2022, pp. 164-177. https://www.periodicos.unb.br/index.php/cerrados/issue/current

95. “L’arte come struttura pensante e generatrice di nuovi mondi”, in RUS - Revista de Literatura e Cultura Russa, Lotman pelas fronteiras: matizes de um pensador renascentista,  São Paulo, v. 13, n. 23, pp. 80-107, 2022 https://doi.org/10.11606/issn.2317-4765.rus.2022.202310.

96. “No corpo do texto: palavra e imagem entre literatura e cinematografia”, trad. port. di Neiva de Souza Boeno, testo in parte proposto per il V SIED, Simposio Internacional de Estudos Discursivos, “Discursos de resistência e corpos (re)existentes”, a cura di Luciane de Paula (UNESP), Luciano Vidon (UFES) e Maria da Penha Casado Alves (UFRN), Editora EdUFRN – Universidade do Rio Grande do Norte, 2021. https://periodicoscientificos.ufmt.br/ojs/index.php/polifonia/article/view/16574, Polifonia, Estudos Linguísticos e Literários, Universidade de Mato Grosso – Cuiabá, eISSN 22376844, v. 29, n. 56, 2022, pp. 54-89.

 

TRADUZIONI

1. Traduzione dal russo: Bachtin, Michail M., Linguaggio e scrittura, Meltemi, Roma, 2003, 206 pp. - ISBN 88-8353-275-9.

2. Traduzione dal russo 2008. Averincev,  Sergej S., “Simbolo”, in SYMBOLON – vol. ANNO IV - N. 1, NUOVA SERIE 2008, pp. 89-101, ISSN:1126-0173.

3. Traduzione dal russo: Bachtin, Michail M., Freud e il freudismo, Mimesis, Itinerari filosofici, Milano, 2005; nuova edizione 2012, 195 pp. - ISBN 978-88-5751-286-0.

4. Traduzione dal russo: Bachtin, Michail M., Per una filosofia dell’atto responsabile, Pensa, Lecce, 2009, 188 pp. - ISBN 978-88-8232-717-9.

5. Traduzione dal russo: Bachtin, Michail M., Vološinov, Valentin N., Parola propria e parola altrui nella sintassi dell’enunciazione, Pensa, Lecce, 2010, 227 pp. - ISBN 978-88-8232-815-3.

6. (In coll.) Traduzione dal russo: Bachtin e il suo circolo, Opere 1919-1930, testo russo a fronte, Bompiani, Milano, 2014, 2132 pp. - ISBN 978-88-452-7587-6.

7. Traduzione dal russo: Lotman, M. J., Semiotica del cinema e lineamenti di cine-estetica, presentazione e a cura, Mimesis, Milano, 2020, 186 pp.  -  ISBN 978-88-57-56-121-9.

 

Disegna per il testo di Thomas A. Sebeok, “Trasmutazioni intersemiotiche. Un genere di barzellette ibride disegnate da Luciano Ponzio”, tr. it. di S. Petrilli, in Athanor - La traduzione, anno X, nuova serie, 2, Meltemi, Roma, 1999-2000, pp. 153-166 - ISBN 88-8353-034-9. V. anche di Thomas A. Sebeok, Intersemiotic Trasmutations. A Genre of Hybrid Jokes. Drawing by Luciano Ponzio, in Global Semiotics, Indiana University Press, Bloomington / Indianapolis, 2001, pp. 115-119.

Ha esposto le sue opere in Italia e all'estero. Nel 2008 (21 gennaio al 5 febbraio), ha esposto le sue opere pittoriche per la collettiva AUSTRALIE MYTHES ET RÉALITÉS, Foyer Maison des Sciences de L’Homme, 54 Boulevard Raspail, PARIS, FRANCE, curata da Renata Summo-O'Connell e introdotta da Maurice Godelier.

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Temi di ricerca

PARTECIPAZIONE A CONVEGNI, SEMINARI DI STUDIO E CONFERENZE

2001. 4 maggio - Ha partecipato come auditore al Convegno “Semiotics an Communications Sciences”, tenutosi nella Università della Svizzera italiana di Lugano (Svizzera).

2001. 8-9 dicembre - Ha partecipato come auditore al Convegno “Sense and Sensibility. L’emergenza del senso corporeo”, organizzato dal Centro Internazionale di Studi Semiotici e Cognitivi dell’Università della Repubblica di San Marino – Dipartimento di Comunicazione.

2002.10-12 maggio - Convegno Internazionale, “Stress. La clinica della vita” (Senago-Milano), Università Internazionale del Secondo Rinascimento, ha presentato una relazione dal titolo “Arte come differimento della vita”.

2002.15-17 luglio - Congresso internazionale “Pensare e dire il rituale” (Urbino), Centro Internazionale di Semiotica e Linguistica - Università degli Studi di Urbino, presentato dal prof. Mario Perniola, ha esposto una relazione dal titolo “Raffigurazione artistica, infunzionalità e rituale”.

2003.28-30 novembre - Congresso Internazionale “Medicina e umanità” (Senago-Milano), Università Internazionale del Secondo Rinascimento, ha presentato una relazione dal titolo “Visione artistica e affrancamento dal mondo degli oggetti”.

2005. 26 gennaio - Ha presentato il suo libro Lo squarcio di Kazimir Malevičnell’Accademia di Belle Arti di Bologna, invitato dal prof. Sandro Sproccati e dal prof. Massimo Pulini.

2005.16-18 febbraio - Convegno Internazionale “Barthes per Roland Barthes”, Università degli Studi di Bari, ha presentato una relazione dal titolo “La scrittura dipinta di Roland Barthes”.

2005. 4 maggio - Ha presentato il suo libro Lo squarcio di Kazimir Malevič, invitato dall’Associazione Italia-Russia sezione di Bergamo, in presenza del Console generale dell’Associazione Italia-Russia di Milano, prof. Diego Bonifaccio, nell’Aula Magna dell’“Istituto Vittorio Emanuele II” di Bergamo.

2005. 10-12 giugno - Forum mondiale di cifrematica “La tolleranza nel terzo millennio. L’Altro, il tempo, la differenza” (Senago-Milano), Università Internazionale del Secondo Rinascimento, ha presentato una relazione dal titolo “Sulla nave dei folli. Benvenuta follia”.

2006. 16-18 febbraio - Convegno “Comunicazione, Interpretazione, Traduzione”, Università degli Studi di Bari, ha presentato una relazione dal titolo “Raffigurazione e realtà. La semiotica del “cinema di poesia” di Pier Paolo Pasolini”.

2006. 22-25 giugno - Convegno Internazionale “Festival della modernità” (Senago-Milano), Università Internazionale del Secondo Rinascimento, ha presentato una relazione dal titolo “La scrittura senza fissa dimora”.

2007. 8-10 maggio - “Tradiciones y Traducciones, Jornadas Internacionales de Cultura Italiana sobre Literatura, Cine y Traducción” (Vitoria), Univesidad del País Vasco UPV/EHU, ha presentato una relazione dal titolo “La mira di un occhio e mezzo. Occhio che vede, cuore che ascolta. Italo Calvino e la fotografia”.

2007. 24-27 maggio - Convegno Internazionale “Festival della modernità” (Senago-Milano), Università Internazionale del Secondo Rinascimento, ha presentato una relazione dal titolo “Il sipario delle palpebre e la tempra della scrittura”.

2007. 5-8 novembre - “V Congreso International de Literatura Comparada” e “XII Congreso International de la Asociación Española de Semiótica: Intermediaciones”, Universidad de Vigo, ha presentato una relazione dal titolo “Desplazamiento y aplazamiento artístico en el suprematismo de Kazimir Malevich”.

2007. 11 maggio - Ha partecipato alla tavola rotonda “Pasolini: el cine, el teatro, la literatura, el periodismo, la televisión” (Bilbao), Univesidad del País Vasco UPV/EHU, “Auditorium de la Cinematica” del Museo de Bellas Artes de Bilbao.

2008. 10-12 luglio - Ha assistito alla conferenza internazionale “Derrida Today” (Sydney), organizzata a Sydney dalla Macquarie University of Sydney.

2009. 24 aprile-8 maggio - Seminario “Traduzione e Scrittura Letteraria” (Lecce), Università degli Studi del Salento-Lecce, ha presentato una relazione dal titolo “Artaud e la scrittura 'fuori-di-sé'. La traduzione nell’artesto”.

2009. 4-5-6 giugno - Ha fatto parte del comitato scientifico del “I Congreso Internacional de Estética Cinematografica: La ilusion de la belleza” (Bilbao), Univesidad del País Vasco UPV/EHU, e ha presentato una relazione dal titolo “Es todo un cine/es todo una pelicula. Semiotica y “cine de poesia” en Pasolini”.

2012. 12-15 marzo - Ha partecipato al Seminario “A Obra de Bakhtin e do cìrculo”, UFSCar, Universidade Federal de São Carlos (Brasile) e UNESP - Universidade Estadual Paulista “Júlio de Mesquita Filho”, Araraquara, 19-22 marzo (Brasile), tenendo un ciclo di lezioni intorno ai titoli: “A obra de Bakhtin na construção de um mundo novo: Vivendo juntos” e “A obra de Bakhtin e do Círculo na construção de uma metodologia das ciências humamas e do diálogo”.

2012. 16-17 marzo - “II Simpósio Contribuições de Bakhtin à Lingüística e à Educação”, UNICAMP - Universidade Estadual de Campinas (Brasile), ha presentato una relazione dal titolo “Contribuições da Semiótica para o estudo das relaçõnes entre os textos verbais, não-verbais e artísticos”.

2013. 15-16-17-18-19 aprile - Invitato come “Professore Visitante do Exterior (PVE)” (Visiting Professor), finanziato dal Ministero dell’Educazione brasiliana (CAPES), ha tenuto un ciclo di lezioni in portoghese, di 30 ore, intitolato: “Teorias Semióticas” nella UFMT - Universidade Federal de Mato Grosso – Cuiabá (Brasile).

2013. 16 e 18 aprile / 22 e 24 aprile -  Ha partecipato a due riunioni con il gruppo di ricerca “Relendo Bakhtin – REBAK”; ha partecipato agli incontri di orientamento per gli studenti dell’“Instituto de Linguagens” del programma “Pós-Graduaçào em Estudes de Linguagem – Mestrado”.

2013. 18-25 aprile - Invitato come “Professore Visitante do Exterior (PVE)” (Visiting Professor), finanziato dal Ministero dell’Educazione brasiliana (CAPES), ha tenuto 6 ore di lezione in portoghese sul tema: “Signo: materialidades e sentidos na atividade estética”, per il programma “Pós-Graduaçào em Linguística” (25/04/2013), all’interno del “Ciclo de Estudos Bakhtinianos” nella UFSCar - Universidade Federal de São Carlos (Brasile).

2013. 20-21-22 maggio - Università del Salento-Lecce, ha partecipato al Seminario di Studi “Testo interartistico e processi di comunicazione” (Lecce), presentando una relazione dal titolo “L’occhio sbarrato. Scrittura ameboide e visione traslata”.

2013. 12-13-14 novembre - Ha tenuto un mini-corso dal titolo “As Ciências dos Signos como a Ciência do Ser Humano na sua Singularidade, Alteridade e Diferença não-Indiferente” nella UFES - Universidade Federal de Espirito Santo – Vitoria (Brasile).

2013. 13 novembre - Ha presentato una relazione in portoghese dal titolo “Arquitetônica, transgrediência e configuração” nel “II Encontro de Estudos Bakhtinianos”, UFES - Universidade Federal de Espirito Santo – Vitoria (Brasile).

2013. 18-19-20 novembre - Membro internazionale di commissione come co-orintatore per una tesi post-laurea di “Mestrado” presso l’“Istituto Estudos de Linguagem”; invitato, nell’occasione, a tenere una lezione in portoghese dal titolo “Escritura e enunciação” per “I Circuito de Releituras Bakhtinianas” nella UFMT - Universidade Federal de Mato Grosso – Cuiabá (Brasile),

2014. 1-2-3-4-5 settembre - Invitato come “Professore Visitante do Exterior (PVE)” (Visiting Professor), finanziato dal Ministero dell’Educazione brasiliana (CAPES), ha tenuto un ciclo di lezioni in portoghese con durata di 30 ore, dal titolo “I Seminario Semiotica do Texto: mapeamentos e estrategias textuais”, realizzato nel Memorial Darcy Ribeiro dell’Università di Brasilia, organizzato dal “Grupo de Estudos de Literatura e Cultura” e del “Programa Pós-Graduaçào em Literatura” nella UnB - Universidade de Brasilia (Brasile).

2014. agosto-settembre - UFMT - Universidade Federal de Mato Grosso – Cuiabá (Brasile), ha partecipato al corso di lezioni della prof.ssa Simone de Jesus Padilha, “Introdução ao Estudo dos Gêneros do Discurso” del “Programa de Pós-graduação em Estudos de Linguagem” dell’Università Federale di Mato Grosso.

2015. 1-3 giugno - Ha assistito al Seminario organizzato dalla “Polish Semiotic Society” nell’Università di Varsavia (3 giugno 2015) e al corso di lezioni “The concept of form in Charles Sanders Peirce philosophy of language”, organizzate dall’Institute of Philosophy-University of Warsaw, Faculty of Philosophy and Sociology.

2015. 8-11 - Ha assistito al “V Simpósio Mundial de Estudos de Língua Portuguesa -  SIMELP”, Lecce, Università del Salento.

2015. 16-17-18 novembre - UFF - Universidade Federal Fluminense – Niterói – RJ (Brasile), “EEBa – Encontro de Estudio Bakhtinianos”, ha esposto una relazione in portoghese dal titolo “Da prosa da vida e na responsabilidade da arte”.

2015. 19-23 novembre - “Facultade de Formação de Professores da UERJ” - Universidade do Estado do Rio de Janeiro, invitato dalla prof.ssa Jacqueline de Fátima dos Santos Morais, ha tenuto un mini-corso dal titolo “Rappresentazione e raffigurazione in Michail Bachtin e Roman Jakobson”.

2016. 8-11 giugno - Goldsmith University, Londra, ha assistito alla Conferenza Internazionale “Derrida Today” (Londra), organizzata dalla Macquarie University of Sydney.

2016. 17-19 novembre - Universidad del Pais Vasco, Vitoria e Bilbao, “L’italianità e oltre l’italianità – IX Congresso Internazionale”, ha esposto una relazione dal titolo “Letterarietà e extraterritorialità della scrittura”.

2017. 6-8 aprile - University of Brighton, England – “11th International Symposium on Iconicity in Language and Literature”, ha esposto una relazione in inglese dal titolo “Image and word as forms of iconic depiction”, pubblicata in rivista di "fascia A", ssd M-FIL/05, Semiotica, Journal of the International Association for Semiotic Studies, Mouton de Gruyter (2020).

2017. 24-29 ottobre - “LUCCICA, Festival dell’Arte - II Edizione”, organizzato dal gruppo di ricerca teatrale “Teatro delle Bambole”, sotto la Direzione Artistica di Andrea Cramarossa, “FOCUS BRASILE e FOCUS RUSSIA”, ha presentato (29 ottobre) il suo libro Icona e raffigurazione. Bachtin, Malevič, Chagall, Mimesis, Milano, 2017.

2017. 13 novembre - Invitato dall’Ambasciata d’Italia a Brasilia, in collaborazione con l’“Istituto Italiano di Cultura” di Rio de Janeiro, con la “Cattedra di Italiano dell’Istituto di Lettere” e con il Gruppo di Ricerca “Letteratura e Cultura” del Programma di post-laurea in “Letteratura” della UnB - Università di Brasilia, ha tenuto, nella “Sala Nervi” dell’Ambasciata d’Italia a Brasilia, una conferenza in portoghese sul suo libro tradotto, Visões do Texto (Ed. Pedro&João, Sāo Carlos – SP, 2017).

2017. 14 novembre - UNB - Universidade de Brasilia (Brasile), Cátedra de Italiano do Instituto de Letras da UnB, Auditório do Istituto de Quimica, in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia di Brasilia e il “Grupo de Pesquisa Literatura e Cultura do Programa de Pós-Graduação em Literatura”, è stato invitato a tenere una lezione dal titolo: “À Semiótica de Roman Jakobson”.

2017. 16-17-18 novembre - UNICAMP - Universidade Estadual de Campinas – Campinas (Brasile), “IV EEBa – Encontro de Estudio Bakhtinianos. Resistências à escatologia política: narrativas, corpos e risos enunciando uma ciência outra”, ha fatto parte del comitato scientifico e organizzativo.

2017. 16-17-18 novembre - UNICAMP - Universidade Estadual de Campinas – Campinas (Brasile), “IV EEBa – Encontro de Estudio Bakhtinianos. Resistências à escatologia política: narrativas, corpos e risos enunciando uma ciência outra”, ha presentato una relazione dal titolo: “Immagine e parola tra letterarietà e raffigurazione”.

2017. 21 novembre - UFF - Universidade Federal Fluminense – Niterói – RJ (Brasile), , in collaborazione con l’“Istituto Italiano di Cultura” di Rio de Janeiro, ha tenuto nell’“Anfiteatro da Creche” dell’Università una conferenza-presentazione in portoghese sul suo libro tradotto, Visões do Texto (Ed. Pedro&João, Sāo Carlos – SP, 2017).

2018. 26-28 marzo - “Colóquio Internacional - Criança e Territórios de Infâncias”, UnB - Universidade de Brasilia, ha presentato una relazione in portoghese dal titolo “Arte, vida, infância, território. Por uma semiótica da imaginação e do espaço”.

2018. 4-20 aprile – “Festival delle Donne e dei Saperi di Genere 2018 (VII ed.). Nel segno delle migrazioni”, ciclo di seminari, organizzato dal “DISUM - Dipartimento di Studi Umanistici” e dal “CISCUG - Centro Interdipartimentale di Studi sulla Cultura di Genere” dell’Università degli Studi di Bari, con il sostegno della Regione Puglia, della “Fondazione Apulia Film Commission” e del “Corecom Puglia”, con il patrocinio dell’“Ordine dei giornalisti di Puglia” e dell’associazione “Punti Cospicui”, ha partecipato alla discussione sul tema “Cinema migrante e attraversamenti identitari. La parola altra, le parole dell’altra”, in occasione della proiezione del film Terceiro andar della regista Luciana Fina, con la presenza di Maurizio Sciarra (presidente della Fondazione Apulia Film Commission), Giulia Colaizzi (Universitat de València), Lea Durante (UniBa - Università di Bari).

2018. 28-30 novembre - “II Congreso Internacional de Comunicacióm y Biopolítica”, Universitat de València, Facultat de Filologia, Traducció i Comunicació, Departament de Teoria dels Llenguatges i Cièncias de la Comunicació, ha presentato una relazione dal titolo “Corpi-scritti: Immagine e parola. Polifonia, intercorporietà, enunciazione”.

2018. 30 nivembre-2 dicembre - Ha assistito al XLVI Congresso dell’Associazione Italiana di Studi Semiotici “Politiche del gusto”, Palermo, Museo Internazionale delle marionette.

2019. 23-25 gennaio - Ha assistito al XXV Convegno Nazionale SFL (Società di Filosofia del Linguaggio), “Il linguaggio ed emozioni”, Università di Cagliari.

2019, 28-29 marzo - Direzione e organizzazione del “I seminario internazionale su Michail Bachtin. La persistenza dell’altro. La singolarità dell’altro fuori dall’appartenenza identitaria”, Lecce, Università del Salento, Sala Conferenze del Rettorato. Ha presentato una relazione dal titolo “Il sé-dicente e la persistenza dell’altro”.

2019. 16-17 maggio - Membro del comitato scientifico e organizzativo del Convegno “La riscrittura al femminile del mito nel panorama letterario slavo dal Novecento ai giorni nostri”, diretto dalla prof.ssa Gloria Politi, coordinatrice a livello nazionale del Progetto di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN 2015), “(De)costruzione del mito nella letteratura femminile contemporanea in Russia e in Polonia. Uno studio comparato”, Università del Salento, Lecce.

2019. 30 settembre - 1 ottobre - UFMT - Universidade Federal de Mato Grosso - Cuiabá (Brasile), ha tenuto un mini-corso in portoghese dal titolo “Inter-relações entre escritura e imagens do mundo: Bakhtin, Jakobson, Lotman. Literatura, Poesia, Cinema”, per il “Programa de Pós-graduação em Estudos da Linguagem (PPGEL)”.

2019. 2 ottobre - UFF - Universidade Federal Fluminense - Niterói – RJ (Brasile), “Anfiteatro da Creche”, in collaborazione con “Grupo Atos e Laboratório de Estudos da Tradução - LABESTRAD” dell’Universidade Federal Fluminense, ha tenuto una conferenza-presentazione in portoghese sul suo libro tradotto, Ìcone e Afiguração. Bakhtin, Malevitch, Chagall (Ed. Pedro&João, Sāo Carlos – SP, 2019).

2019. 12-13-14 novembre - Membro del comitato scientifico del Convegno InternazionaleV EEBA, Encontro de Estudos Bakhtinianos: Palavras - Epistemologias Bakhtinianas”, UFLA - Universidade Federal de Lavras Minas Gerais. Il 14 nov. 2019 (h. 13:30-15:30), “Mesa 6. A palavra em diálogo: outros signos, outros olhares”, ha presentato una relazione da remoto dal titolo “Enunciacão não iterável e interrelacão entre escritura e imagens do mundo: Bakhtin, Barthes, Jakobson, Foucault”.

2019. 13-14-15 novembre -  “El Otro, el Mismo. Figuras y Discursos de la Alteridad”, Universidad del Pais Vasco, Bilbao, “XVIII Congreso Internacional de la Asociación Española de Semiótica, II Congreso Internacional de la Asociación Ibérica de Semiótica y IX Congreso Internacional del Departamento de Comunicación Audiovisual y Publicidad de la Universidad del País Vasco UPV/EHU”, ha presentato una relazione dal titolo “La somiglianza iconica nella scrittura de-soggettivante tra identità e differenza”.

2020. 12 settembre - Dirige e coordina in Brasile e in Italia il gruppo di ricerca “Futuro da remoto. Encontros de escuta e trocas de estudos” costituito con la collaborazione della prof.ssa Dr. Marisol Barenco de Mello, Faculdade de Educação, UFF - Universidade Federal Fluminense, Niterói-RJ (Brasile) e del prof. Dr. João Vianney Cavalcanti Nuto. UNB - Universidade de Brasilia (Brasile). Relazione del Dott. Aldo Augieri “L’imitatore di voci. Sul sentire voci nella scrittura scenica e saperle riconoscere”.

2020. 26 settembre - Dirige e coordina in Brasile e in Italia il gruppo di ricerca “Futuro da remoto. Encontros de escuta e trocas de estudos” costituito con la collaborazione della prof.ssa Dr. Marisol Barenco de Mello, Faculdade de Educação, UFF - Universidade Federal Fluminense, Niterói-RJ (Brasile) e del prof. Dr. João Vianney Cavalcanti Nuto. UNB - Universidade de Brasilia (Brasile). Relazioni di: Prof.ssa Julia Ponzio “L’intreccio del geschlecht: traduzioni e attraversamenti dell’identità”; Dott.ssa Márcia Fernanda Carneiro Lima “Corpo lumaca: il bambino e il suo corpo tattile nella poesia di Manoel de Barros”; Prof.ssa Francesca Romana Recchia Luciani “La filosofia del corpo in Jean-Luc Nancy dinanzi alla pandemia: critica della ragione tattile e ontologia aptica”.

2020. 17 ottobre - Dirige e coordina in Brasile e in Italia il gruppo di ricerca “Futuro da remoto. Encontros de escuta e trocas de estudos” costituito con la collaborazione della prof.ssa Dr. Marisol Barenco de Mello, Faculdade de Educação, UFF - Universidade Federal Fluminense, Niterói-RJ (Brasile) e del prof. Dr. João Vianney Cavalcanti Nuto. UNB - Universidade de Brasilia (Brasile), relazione del Dott. Emanuele Dell’Atti “La capacità semiotica come differenza specie-specifica dell’animale umano”.

2020. 31 ottobre - Dirige e coordina in Brasile e in Italia il gruppo di ricerca “Futuro da remoto. Encontros de escuta e trocas de estudos” costituito con la collaborazione della prof.ssa Dr. Marisol Barenco de Mello, Faculdade de Educação, UFF - Universidade Federal Fluminense, Niterói-RJ (Brasile) e del prof. Dr. João Vianney Cavalcanti Nuto. UNB - Universidade de Brasilia (Brasile). Dialogo tra i due professori Sandro Sproccati e Luciano Ponzio “Il linguaggio del cinema”, il cuo risultato è il libro di Sandro Sproccati, Le strutture del linguaggio cinematografico, con posst-fazione di Luciano Ponzio, Mimesis, Milano, 2021.

2020. 28 novembre - Dirige e coordina in Brasile e in Italia il gruppo di ricerca “Futuro da remoto. Encontros de escuta e trocas de estudos” costituito con la collaborazione della prof.ssa Dr. Marisol Barenco de Mello, Faculdade de Educação, UFF - Universidade Federal Fluminense, Niterói-RJ (Brasile) e del prof. Dr. João Vianney Cavalcanti Nuto. UNB - Universidade de Brasilia (Brasile). Relazioni di: prof.ssa Sandra Mara Moraes Lima “Letteratura e insegnamento: un approccio bakhtiniano” e prof. Giovanni Perillo “Percorsi di ricerca nell’insegnamento dell’arte”.

2020. 22 dicembre - Partecipa su invito alla tavola rotonda dal titolo "Arte e responsabilidade na educação: linguagens artísticas e prospectivas bakhtinianas", organizzata dal Grupo Bakhtiniano (GruBakh) do Grupo de Estudos em Educação Continuada (GEPEC) do programa Pós-Graduação da Universidade Estudal de Campinas (UNICAMP), Facultade de Educação.

2021. 27 febbraio - Dirige e coordina in Brasile e in Italia il gruppo di ricerca “Futuro da remoto. Encontros de escuta e trocas de estudos” costituito con la collaborazione della prof.ssa Dr. Marisol Barenco de Mello, Faculdade de Educação, UFF - Universidade Federal Fluminense, Niterói-RJ (Brasile) e del prof. Dr. João Vianney Cavalcanti Nuto. UNB - Universidade de Brasilia (Brasile), “Ideologie e scienze umane: omaggio a Ferruccio Rossi-Landi”, relazioni di: Prof.ssa Cristina Zorzella “Linguaggio e ideologia in Ferruccio Rossi-Landi”; Dott. Giorgio Borrelli “Semiotica, lavoro e valore. Rossi-Landi e la semiotica della merce”; Dott. Andrea D’Urso “La semiotica materialista di Rossi-Landi e Tran Duc Thao: ominazione e omologia della riproduzione sociale”; Prof. Augusto Ponzio “Quale può essere il contributo di Ferruccio Rossi-Landi all’interpretazione della realtà odierna e al nostro conseguente orientamento responsabile nei suoi confronti?”.

2021. 17 giugno - Con una relazione da remoto dal titolo “Michail Bachtin: La persistenza dell’altro", partecipa su invito al progetto FARB “Design e alterità” 2019, di cui è responsabile il prof. Salvatore Zingale, Dipartimento di Design, Politecnico di Milano.

2021. 4 agosto - (Assis - SP, Brasile) Ha tenuto una lezione da remoto di 4 h. per il “XVII CED – Colóquio de Estudos Discursivos”, con una relazione dal titolo “Imagens-palavras na arquitetônica estética de Bakhtin”.

2021. 23-24-25 settembre - Presenta una relazione dal titolo “Ambivalenza e abduzione del riso come forme di resistenza” - Panel: “Il comico e il sovversivo. Del riso contro il potere”, modalità telematica (a distanza) al “XXIV Congresso Nazionale ADI: Letteratura e potere/poteri”, Catania.

2021. 25-26-27 ottobre - Fa parte del comitato scientifico della Conferenza Internazionale per il centenario della nascita di Ferruccio Rossi-Landi dal titolo “Linguaggio, economia, Performatività”, diretto da Giorgio Borrelli, Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”.

2021. 15-16-17 novembre - Fa parte del comitato scientifico del “VIII CÍRCULO - RODAS BAKHTINIANAS: O grotesco dos nossos tempos: vozes, ambiente e horizontes”, Universidade do Estado do Pará [UEPA], em coll. Grupo de Estudos de Linguagens e Práticas Educacionais da Amazônia [GELPEA] e Grupo de Estudos do Gênero do Discurso [GEGe].

2021. 15-16-17 novembre - Presenta una relazione dal titolo “Il riso come rigenerazione del mondo. Studi su Bachtin e Propp” al “VIII CÍRCULO - RODAS BAKHTINIANAS: O grotesco dos nossos tempos: vozes, ambiente e horizontes”, Universidade do Estado do Pará [UEPA], em coll. Grupo de Estudos de Linguagens e Práticas Educacionais da Amazônia [GELPEA] e Grupo de Estudos do Gênero do Discurso [GEGe].

2021. 10 dicembre - Partecipa in qualità di Relatore al Seminario dal titolo: “Ascoltando Bene. La scrittura in voce. Carmelo Bene ‘lettore’ di Shakespeare, Wilde e Joyce”, organizzato da CUTAMC-Centro Interuniversitario di Ricerca per il Teatro, le Arti Visive, la Musica e il Cinema dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, Aula “Leogrande”, Centro polifunzionale studenti (Palazzo ex Poste), Bari.

2022. 1-8-22-29 aprile6 maggio Invitato come “Professore Visitante do Exterior (PVE)” (Visiting Professor), finanziato dal Ministero dell’Educazione brasiliana (CAPES), tiene da remoto un ciclo di lezioni in portoghese di 15 ore, intitolato: “Semiótica do Texto” PUCRS – Pontifícia Universidade Católica do Rio Grande do Sul – Porto Alegre (Brasile), promosso da Escola de Humanidades – Letras (PUCRS), Programa de Pós-Graduação em Letras (PROEX/CAPES), Núcleo de Estudos do Discurso (PUCRS), Grupo GenTe – Tessitura: Vozes em (Dis)curso (CNPq), Org. Profª Glória Di Fanti (CNPq).

2022. 12 maggio – Invitato da prof.ssa Silvia Burini e prof.ssa Angela Mengoni a Venezia, per una Giornata di Studi Internazionale in occasione del Centenario della nascita di Jurij Lotman, Il metodo Lotman, ha presentato una relazione dal titolo: Rifrazioni intersemiotiche. Interrelazione tra scrittura e immagini del mondo. Bachtin, Jakobson, Lotman, Sebeok, CSAR-Centro Studi sulle Arti della Russia, Università Ca’ Foscari, Venezia, Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali.

2023, 9-10 marzoColóquio Internacional Artaud - 75 anos depois (homenagem a Cláudio Willer), promosso dall’Istituto de Letras e Artes (ILA), dal Programma Post-laurea in Letras della FURG - Universidade Federal do Rio Grande do Sul, dal Programma Post-laurea in Literatura e dal Programma Post-laurea in Psicologia Clínica e Cultura della UNB-DF, Universidade de Brasília.

2023, 5-7 giugno –  III Seminário de Políticas Linguísticas Críticas, promosso dal “Grupo de Pesquisa em Políticas Linguísticas Críticas e Direitos Linguísticos”, partecipa all’organizzazione e, in modalità remota, coordina le giornate seminariali, insieme a Cristine Gorski Severo, Eleonora Castelli, Maria Luiza Rosa Barbosa (PPGL-UFSC), Universidade Federal de Santa Catarina (Brasil).

2023 – 27-28 novembre – III Colóquio Internacional do campo discursivo: Foucault/Bakhtin, UFSC – Universidade Federal de Santa Catarina, Brasile, ha presentato una relazione dal titolo: “Foucault/Bakhtin: um diàlogo (im)possível. Espaços outros, dessubjetivação e corpo grottesco”.