Carla PERROTTA

Carla PERROTTA

Professore II Fascia (Associato)

Settore Scientifico Disciplinare BIO/13: BIOLOGIA APPLICATA.

Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche ed Ambientali

Centro Ecotekne Pal. B - S.P. 6, Lecce - Monteroni - LECCE (LE)

Ufficio, Piano terra

Telefono +39 0832 29 8688 +39 0832 29 8943

di Biologia Applicata BIO/13

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Curriculum Vitae

 

Laureata in Scienze Biologiche, con 110/110 e lode nel dicembre 1975 presso l’Università di Ferrara. Borsista e poi contrattista CNR presso l’Istituto di Chimica Biologica della Facoltà di Medicina - Università di Ferrara (1976-1983). Borsista presso il Dipartimento di Genetica Umana-Università di Leiden (NL) (1978). Borsa di studio EMBO presso i “Paterson Laboratories” di Manchester (UK) (Sett.-Dic. 1980). Contrattista CNR presso il laboratorio di Chimica Biologica del Dipartimento di Biologia-Università di Lecce (1984-1988). Ricercatore Universitario (E11A-Genetica) presso il Dipartimento di Biologia - Università di Lecce (1988-1998). Durante questi anni titolare per supplenza dell’insegnamento di Genetica negli anni accademici (a.a.) dal 1992 al 1995 e 1997-98, titolare per supplenza di Genetica Umana negli a.a. dal 1994 al 2000 e di Tecnologie Ricombinanti nell’a.a. 2000-2001 presso il Corso di Laurea in Scienze Biologiche dell’Università di Lecce. Professore associato (E06X-Biologia Applicata) presso il Corso di Laurea in Scienze Ambientali - Università di Parma (Novembre 1998/Ottobre 2001), titolare dei Corsi di Biologia II e Biologia Cellulare; docente di Biologia Cellulare presso il corso di Laurea in Biotecnologie dell’Università di Parma (a.a. 1999-2001). In questi anni svolge attività di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Ambientali dell’Università di Parma. Trasferita presso l’Università di Lecce nel novembre 2001 (SSD BIO/13), afferisce al Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche ed Ambientali dove svolge l’attività di ricerca e svolge attività didattica presso i Corsi di Studi in Scienze Biologiche e Biologia (curr. Nutrizione Umana).
Fa parte del Collegio dei Docenti del Dottorato di Ricerca in Biologia e Biotecnologie dell’Università del Salento dal 2004 al 2016; dal 2017 fa parte del collegio dei Docenti del Dottorato di Ricerca in Nanotecnologie dell'Università del Salento.; dal 2005  a tutt'oggi è Tutor del Dottorato in Biotecnologie Vegetali dell’Università della Tuscia.
Principali linee di ricerca dal 1976 al 2018: -dal 1976 al 1983 - basi molecolari delle talassemie e di alcune varianti globiniche del delta del Po; isolamento ed induzione del differenziamento di cellule eritroidi in coltura; organizzazione e stato di metilazione del DNA contenente l'oncogene c-myc in tumori tiroidei; -dal 1984 al 1988 - struttura e contenuto informazionale del DNA mitocondriale di girasole; -dal 1988 in poi – tolleranza agli stress ambientali in piante coltivate (orzo, frumento, girasole) struttura e regolazione dei geni coinvolti nella sintesi di proteine indotte dallo stress; effetto dell'alta temperatura sulla sintesi delle proteine di riserva in frumento; ricerca e caratterizzazione di nuovi alleli per la termotolleranza in frumento e specie selvatiche affini, produzione di proteine ricombinanti, caratterizzazione molecolare di specie microbiche coinvolte nella fermentazione alcoolica, identificazione di patogeni negli alimenti mediante metodi molecolari.
Dal 1991 a tutt’oggi titolare di fondi di ricerca del MiUR del MiPAF, del CNR a volte con il ruolo di coordinatore nazionale o come responsabile di Unità di Ricerca.             Nominata componente dello “Scientific Advisory Board” per il programma ERA-NET-Instruments (2008-2011) finanziato dalla Comunità Europea. Svolge funzione di referee per numerose riviste scientifiche internazionali.
Ha partecipato, come componente della commissione giudicatrice, agli esami di abilitazione alla professione di Biologo, di ammissione al Dottorato di Ricerca (Lecce, Viterbo) , di conferimento del titolo di Dottore di Ricerca (Viterbo, Bari, Lecce), a numerose valutazioni comparative per l’assegnazione di borse di studio, assegni di ricerca, ruolo di ricercatore universitario e di professore associato.
Società scientifiche: Associazione Italiana di Biologia e Genetica Generale e Molecolare (AIBG), Società Italiana di Genetica Agraria (SIGA), International Society for Plant Molecular Biology (ISPMB).
Collabora con diversi gruppi di ricerca di altre Università italiane (Bari, Parma, Bologna, Foggia, Viterbo), di altri Enti di Ricerca (CNR, CRA-ISC, ENEA) e con gruppi di ricercatori che operano in altri paesi (Spagna, Regno Unito, Australia)
 

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TECNOLOGIE RICOMBINANTI Modulo I  - 5 +1 CFU - III anno del Corso di Laurea in Scienze Biologiche

Obiettivo del corso è l’approfondimento delle basi metodologiche e scientifiche delle tecnologie ricombinanti e delle loro applicazioni nei diversi campi della biologia, con un’attenzione particolare non alle singole reazioni che portano alla costruzione di una molecola di DNA ricombinante, quanto al percorso scientifico che è alla loro base ed alle considerazioni che portano alla scelta di metodiche diverse per risolvere problemi differenti.


rgomenti: Clonaggio genico: strumenti e tecniche del clonaggio genico; l’uso delle tecniche del DNA ricombinante nel clonaggio genico. Vettori di clonaggio: plasmidi; batteriofagi; ; vettori per il lievito; vettori da virus ingegnerizzati. Purificazione del DNA cellulare totale; del DNA plasmidico; del DNA fagico. Manipolazione del DNA purificato: enzimi per tagliare e per “cucire” il DNA; le polimerasi; gli enzimi che modificano il DNA; le topoisomerasi. Introduzione del DNA nelle cellule viventi: colture di cellule procariotiche ed eucariotiche; trasformazione batterica; identificazione dei batteri trasformati e dei ricombinanti; introduzione di DNA fagico nei batteri e identificazione dei fagi ricombinanti; trasferimento del DNA in cellule di lieviti, cellule vegetali, cellule animali. Caratteristiche strutturali e funzionali dei vettori di clonaggio: vettori derivati da plasmidi di E. coli; vettori derivati dai fagi M13 e λ; vettori per lievito ed altri funghi; vettori per cellule vegetali; vettori per cellule animali. Applicazione del clonaggio all’analisi dei geni. Selezione di cloni specifici. Selezione diretta. Identificazione di un clone in una genoteca, costruzione di librerie genomiche e a cDNA. Metodi di identificazione dei cloni. Analisi della sequenza nucleotidica del DNA clonato. Analisi dell’espressione dei geni: come si studia la trascrizione; come si studia la regolazione dell’espressione; identificazione ed analisi dei prodotti della traduzione dei geni clonati. Il clonaggio genico nelle biotecnologie: caratteristiche strutturali dei vettori di espressione; produzione di proteine ricombinanti in E. coli caratteristiche strutturali dei vettori e delle sequenze codificanti.

 


Oltre a questo modulo di base sono previsti approfondimenti specialistici relativi alle applicazioni del DNA ricombinante ai diversi sistemi modello e applicativi, come per esempio la produzione di batteri ingegnerizzati per la biorimediazione, l’applicazione delle tecnologie del DNA ricombinante all’analisi funzionale di geni animali e vegetali, l’uso di lieviti per la produzione di proteine ricombinanti, l’uso di piante per la produzione di vaccini, etc.
Risultati di apprendimento previsti: buona conoscenza di tutti gli argomenti trattati durante il corso, capacità di collegamento tra i diversi argomenti e conoscenza delle metodologie utili per l’applicazione delle Tecnologie Ricombinanti ai differenti campi della ricerca biologica.


Testi di riferimento:
T.A. Brown - Gene Cloning and DNA Analysis An Introduction, 6th-Ed - Wiley-Blackwell-2010 ------ J.W. Dale, M. von Schantz - Dai Geni ai Genomi – EdiSES ----- S. Primrose, R. Twyman, B. Old - Ingegneria Genetica – Zanichelli ------ R.J. Reece - Analisi dei geni e dei genomi - EdiSES ------ Articoli scientifici recenti

 

Prerequisiti: Conoscenze di base di Genetica, Biochimica e Biologia Molecolare.

 

Risultati di apprendimento previsti:

-Principi teorici e pratici del clonaggio genico mirato sia all’analisi strutturale sia all’espressione eterologa di geni.

-Uso delle tecniche per il clonaggio del DNA, applicazioni del DNA ricombinante e delle tecnologie da esso derivate.

-Produzione di organismi geneticamente modificati: microrganismi, animali, vegetali.

-Produzione di proteine ricombinanti in sistemi di espressione procariotici, eucariotici semplici (lieviti), in cellule ed organismi vegetali, in cellule animali.

 

Modalità di accertamento dei risultati: 

Il conseguimento dei crediti attribuiti all’insegnamento è ottenuto mediante una prova orale, in cui si valutano i risultati di apprendimento complessivamente acquisiti dallo studente. La votazione finale è espressa in trentesimi, con eventuale lode.
Nell’attribuzione del punteggio finale si terrà conto:

- del livello di conoscenze teorico/pratiche acquisite (50%)

- della capacità di applicare le conoscenze teorico/pratiche acquisite (30%)

- dell’autonomia di giudizio (10%)

- delle abilità comunicative (10%)

 

Organizzazione della didattica: Le lezioni frontali sono svolte dalla titolare Carla Perrotta, il credito di esercitazioni pratiche, da svolgersi presso i laboratori didattici, è organizzato e svolto dalla prof.ssa Patrizia Rampino.Le lezioni sono tradizionali e prevedono l’uso di presentazioni in Power Point e del proiettore, talvolta, se necessario, si utilizzano la lavagna e il gesso per chiarire alcuni concetti.  Nel caso di argomenti trattati a lezione che non sono riportati sui testi consigliati si fornisce la stampa della presentazione Power Point e di Review recenti relative all’argomento.

 

 

METODI MOLECOLARI PER L'ANALISI E LA PRODUZIONE DI ALIMENTI    8 + 1  CFU - II anno del Corsi di  Laurea Magistrale in Biologia - Nutrizione Umana

 

 

Obiettivi formativi:

Il corso prevede un modulo di base nel quale verranno fornite le nozioni relative ai diversi metodi molecolari per la caratterizzazione di specie animali e vegetali, con particolare riguardo alla descrizione di quelli più utili per la valutazione di specie utilizzate per l’alimentazione umana. Nel secondo modulo viene affrontato lo studio delle metodiche per la manipolazione di geni e genomi animali e vegetali finalizzate ad interventi biotecnologici volti alla produzione di materie prime di qualità superiore e/o adeguate all’inclusione in diete speciali. Viene introdotto il concetto di alimenti funzionali nella loro complessità, nelle diverse definizioni e nei differenti aspetti che li caratterizzano. Sono trattate inoltre le allergie alimentari e i rimedi biotecnologici utilizzabili per ridurre l’allergenicità di alcuni alimenti.

 Il corso si articolerà in due moduli: uno specifico per l’analisi e l’altro per la produzione.

 

Argomenti del primo modulo:

-metodi molecolari per la caratterizzazione di produzioni di origine animale e vegetale

-metodi molecolari per la determinazione di componenti (es. proteine) importanti dal punto di vista nutrizionale

-tecniche di genomica e proteomica al servizio della sicurezza alimentare: la tracciabilità e la certificazione degli alimenti e delle filiere alimentari

-tecniche di genomica e proteomica applicate alla ricerca sulla nutrizione.

Argomenti del secondo modulo:

-biotecnologie genetiche applicate alla produzione di animali transgenici

-definizione di parametri che influenzano la qualità del latte e della carne nelle principali specie di interesse zootecnico

-definizione delle basi molecolari responsabili di alcune differenze qualitative del latte e della carne entro la specie

-piante transgeniche per il miglioramento della qualità agroalimentare e salutistica, piante transgeniche per la produzione di proteine ricombinanti

-produzione di alimenti funzionali di origine animale e vegetale mediante interventi sulle produzioni primarie basate sia su incroci e selezione, sia sull’uso di tecnologie molecolari.

 

Testi di riferimento:

G. Barcaccia M. Falcinelli – Genetica e Genomica, vol. III Genomica e Biotecnologie Genetiche – Liguori Editore ------ T.A. Brown - Gene Cloning and DNA Analysis An Introduction, 6th-Ed - Wiley-Blackwell-2010 ------ Review recenti sugli argomenti trattati nel corso

 

Prerequisiti:

Basi generali della Biologia Molecolare e delle Tecnologie Ricombinanti.

 

Risultati di apprendimento previsti:

- Basi teoriche e pratiche utili per la realizzazione di una serie di analisi che prevedono l’uso di marcatori molecolari e per la comprensione e l’analisi dei risultati che con esse si ottengono.

- Conoscenza delle basi molecolari che influenzano le caratteristiche qualitative dei principali prodotti di origine animale e vegetale e di alcune tecnologie innovative per il loro miglioramento.

- Acquisizione del concetto di alimenti funzionali nella loro complessità, nelle diverse definizioni e nei differenti aspetti che li caratterizzano.

- Classificazione degli allergeni alimentari e rimedi volti alla loro riduzione.

 

Modalità di accertamento dei risultati:

Colloquio orale e seminario su argomenti a scelta.

Il conseguimento dei crediti attribuiti all’insegnamento è ottenuto mediante una prova orale, in cui si valutano i risultati di apprendimento complessivamente acquisiti dallo studente. La votazione finale è espressa in trentesimi, con eventuale lode.
Nell’attribuzione del punteggio finale si terrà conto:

- del livello di conoscenze teorico/pratiche acquisite (50%)

- della capacità di applicare le conoscenze teorico/pratiche acquisite (30%)

- dell’autonomia di giudizio (10%)

- delle abilità comunicative (10%)

 

Organizzazione della didattica: Le lezioni frontali sono svolte dalla titolare Carla Perrotta, il credito di esercitazioni è organizzato e svolto dalla prof.ssa Patrizia Rampino. Le lezioni sono tradizionali e prevedono l’uso di presentazioni in Power Point e del proiettore, talvolta se necessario si utilizzano la lavagna e il gesso per chiarire alcuni concetti. Gli studenti sono incoraggiati ad organizzare seminari su argomenti specifici, relativi alla materia, da riferire di fronte ai colleghi e al docente. Nel caso di argomenti trattati a lezione che non sono riportati sui testi consigliati, si fornisce la stampa della presentazione Power Point e di Review recenti relative all’argomento.

 

 


 


 

Didattica

A.A. 2019/2020

METODI MOLECOLARI PER L'ANALISI E LA PRODUZIONE DI ALIMENTI

Corso di laurea BIOLOGIA

Tipo corso di studio Laurea Magistrale

Lingua ITALIANO

Crediti 9.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 74.0

Anno accademico di erogazione 2019/2020

Per immatricolati nel 2018/2019

Anno di corso 2

Struttura DIPARTIMENTO DI SCIENZE E TECNOLOGIE BIOLOGICHE ED AMBIENTALI

Percorso NUTRIZIONE UMANA

Sede Lecce

A.A. 2018/2019

METODI MOLECOLARI PER L'ANALISI E LA PRODUZIONE DI ALIMENTI

Corso di laurea BIOLOGIA

Tipo corso di studio Laurea Magistrale

Lingua ITALIANO

Crediti 9.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 76.0

Anno accademico di erogazione 2018/2019

Per immatricolati nel 2017/2018

Anno di corso 2

Struttura DIPARTIMENTO DI SCIENZE E TECNOLOGIE BIOLOGICHE ED AMBIENTALI

Percorso NUTRIZIONE UMANA

Sede Lecce

MODULO I - TECNOLOGIE RICOMBINANTI

Corso di laurea SCIENZE BIOLOGICHE

Tipo corso di studio Laurea

Crediti 6.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 52.0

Anno accademico di erogazione 2018/2019

Per immatricolati nel 2016/2017

Anno di corso 3

Struttura DIPARTIMENTO DI SCIENZE E TECNOLOGIE BIOLOGICHE ED AMBIENTALI

Percorso PERCORSO GENERICO/COMUNE

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METODI MOLECOLARI PER L'ANALISI E LA PRODUZIONE DI ALIMENTI

Corso di laurea BIOLOGIA

Settore Scientifico Disciplinare BIO/13

Tipo corso di studio Laurea Magistrale

Crediti 9.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 74.0

Per immatricolati nel 2018/2019

Anno accademico di erogazione 2019/2020

Anno di corso 2

Semestre Primo Semestre (dal 07/10/2019 al 24/01/2020)

Lingua ITALIANO

Percorso NUTRIZIONE UMANA (A33)

Sede Lecce

Basi generali della Biologia Molecolare e delle Tecnologie Ricombinanti.

Il corso prevede un modulo di base nel quale verranno fornite le nozioni relative ai diversi metodi molecolari per la caratterizzazione di specie animali e vegetali, con particolare riguardo alla descrizione di quelli più utili per la valutazione di specie utilizzate per l’alimentazione umana. Nel secondo modulo viene affrontato lo studio delle metodiche per la manipolazione di geni e genomi animali e vegetali finalizzate ad interventi biotecnologici volti alla produzione di materie prime di qualità superiore e/o adeguate all’inclusione in diete speciali. Viene introdotto il concetto di alimenti funzionali nella loro complessità, nelle diverse definizioni e nei differenti aspetti che li caratterizzano. Sono trattate inoltre le allergie alimentari e i rimedi biotecnologici utilizzabili per ridurre l’allergenicità di alcuni alimenti.

 Il corso si articolerà in due moduli: uno specifico per l’analisi e l’altro per la produzione.

Buona conoscenza di tutti gli argomenti trattati durante il corso, capacità di collegamento tra i diversi argomenti. capacità di esposizione di un argomento relativo al corso con approfondimenti riguardanti le metodiche e le finalità dell'analisi molecolare degli alimenti

Le lezioni frontali sono tradizionali e prevedono l’uso di presentazioni in Power Point e del proiettore, talvolta se necessario si utilizzano la lavagna e il gesso per chiarire alcuni concetti. Gli studenti sono incoraggiati ad organizzare seminari su argomenti specifici, relativi alla materia, da riferire di fronte ai colleghi e al docente. Nel caso di argomenti trattati a lezione che non sono riportati sui testi consigliati, si fornisce la stampa della presentazione Power Point e di Review recenti relative all’argomento.

Il corso prevede un credito di esercitazioni pratiche da svolgere presso i laboratori didattici.

Colloquio orale e seminario su argomenti a scelta.

Il conseguimento dei crediti attribuiti all’insegnamento è ottenuto mediante una prova orale, in cui si valutano i risultati di apprendimento complessivamente acquisiti dallo studente. La votazione finale è espressa in trentesimi, con eventuale lode.
Nell’attribuzione del punteggio finale si terrà conto:

- del livello di conoscenze teorico/pratiche acquisite (50%)

- della capacità di applicare le conoscenze teorico/pratiche acquisite (30%)

- dell’autonomia di giudizio (10%)

- delle abilità comunicative (10%)

-I marcatori come strumento di identificazione di specie ed individui

-metodi molecolari per la caratterizzazione di produzioni di origine animale e vegetale

-metodi molecolari per la determinazione di componenti (es. proteine) importanti dal punto di vista nutrizionale

-tecniche di genomica e proteomica al servizio della sicurezza alimentare: la tracciabilità e la certificazione degli alimenti e delle filiere alimentari

-tecniche di genomica e proteomica applicate alla ricerca sulla nutrizione

-allergeni alimentari: caratteristiche,  metodi molecolari per il loro studio e per la produzione di alimenti privi di allergeni

-biotecnologie genetiche applicate alla produzione di animali transgenici

-definizione di parametri che influenzano la qualità del latte e della carne nelle principali specie di interesse zootecnico

-definizione delle basi molecolari responsabili di alcune differenze qualitative del latte e della carne entro la specie

-piante transgeniche per il miglioramento della qualità agroalimentare e salutistica, piante transgeniche per la produzione di proteine ricombinanti

-produzione di alimenti funzionali di origine animale e vegetale mediante interventi sulle produzioni primarie basate sia su incroci e selezione, sia sull’uso di tecnologie molecolari.

 

G. Barcaccia M. Falcinelli – Genetica e Genomica, vol. III Genomica e Biotecnologie Genetiche – Liguori Editore  ------ Review recenti sugli argomenti trattati nel corso

METODI MOLECOLARI PER L'ANALISI E LA PRODUZIONE DI ALIMENTI (BIO/13)
METODI MOLECOLARI PER L'ANALISI E LA PRODUZIONE DI ALIMENTI

Corso di laurea BIOLOGIA

Settore Scientifico Disciplinare BIO/13

Tipo corso di studio Laurea Magistrale

Crediti 9.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 76.0

Per immatricolati nel 2017/2018

Anno accademico di erogazione 2018/2019

Anno di corso 2

Semestre Primo Semestre (dal 08/10/2018 al 25/01/2019)

Lingua ITALIANO

Percorso NUTRIZIONE UMANA (A33)

Sede Lecce

Basi generali della Biologia Molecolare e delle Tecnologie Ricombinanti.

Il corso prevede un modulo di base nel quale verranno fornite le nozioni relative ai diversi metodi molecolari per la caratterizzazione di specie animali e vegetali, con particolare riguardo alla descrizione di quelli più utili per la valutazione di specie utilizzate per l’alimentazione umana. Nel secondo modulo viene affrontato lo studio delle metodiche per la manipolazione di geni e genomi animali e vegetali finalizzate ad interventi biotecnologici volti alla produzione di materie prime di qualità superiore e/o adeguate all’inclusione in diete speciali. Viene introdotto il concetto di alimenti funzionali nella loro complessità, nelle diverse definizioni e nei differenti aspetti che li caratterizzano. Sono trattate inoltre le allergie alimentari e i rimedi biotecnologici utilizzabili per ridurre l’allergenicità di alcuni alimenti.

 Il corso si articolerà in due moduli: uno specifico per l’analisi e l’altro per la produzione.

Buona conoscenza di tutti gli argomenti trattati durante il corso, capacità di collegamento tra i diversi argomenti. capacità di esposizione di un argomento relativo al corso con approfondimenti riguardanti le metodiche e le finalità dell'analisi molecolare degli alimenti

Le lezioni frontali sono tradizionali e prevedono l’uso di presentazioni in Power Point e del proiettore, talvolta se necessario si utilizzano la lavagna e il gesso per chiarire alcuni concetti. Gli studenti sono incoraggiati ad organizzare seminari su argomenti specifici, relativi alla materia, da riferire di fronte ai colleghi e al docente. Nel caso di argomenti trattati a lezione che non sono riportati sui testi consigliati, si fornisce la stampa della presentazione Power Point e di Review recenti relative all’argomento.

Il corso prevede un credito di esercitazioni pratiche da svolgere presso i laboratori didattici.

Colloquio orale e seminario su argomenti a scelta.

Il conseguimento dei crediti attribuiti all’insegnamento è ottenuto mediante una prova orale, in cui si valutano i risultati di apprendimento complessivamente acquisiti dallo studente. La votazione finale è espressa in trentesimi, con eventuale lode.
Nell’attribuzione del punteggio finale si terrà conto:

- del livello di conoscenze teorico/pratiche acquisite (50%)

- della capacità di applicare le conoscenze teorico/pratiche acquisite (30%)

- dell’autonomia di giudizio (10%)

- delle abilità comunicative (10%)

-I marcatori come strumento di identificazione di specie ed individui

-metodi molecolari per la caratterizzazione di produzioni di origine animale e vegetale

-metodi molecolari per la determinazione di componenti (es. proteine) importanti dal punto di vista nutrizionale

-tecniche di genomica e proteomica al servizio della sicurezza alimentare: la tracciabilità e la certificazione degli alimenti e delle filiere alimentari

-tecniche di genomica e proteomica applicate alla ricerca sulla nutrizione

-allergeni alimentari: caratteristiche,  metodi molecolari per il loro studio e per la produzione di alimenti privi di allergeni

-biotecnologie genetiche applicate alla produzione di animali transgenici

-definizione di parametri che influenzano la qualità del latte e della carne nelle principali specie di interesse zootecnico

-definizione delle basi molecolari responsabili di alcune differenze qualitative del latte e della carne entro la specie

-piante transgeniche per il miglioramento della qualità agroalimentare e salutistica, piante transgeniche per la produzione di proteine ricombinanti

-produzione di alimenti funzionali di origine animale e vegetale mediante interventi sulle produzioni primarie basate sia su incroci e selezione, sia sull’uso di tecnologie molecolari.

 

G. Barcaccia M. Falcinelli – Genetica e Genomica, vol. III Genomica e Biotecnologie Genetiche – Liguori Editore  ------ Review recenti sugli argomenti trattati nel corso

METODI MOLECOLARI PER L'ANALISI E LA PRODUZIONE DI ALIMENTI (BIO/13)
MODULO I - TECNOLOGIE RICOMBINANTI

Corso di laurea SCIENZE BIOLOGICHE

Settore Scientifico Disciplinare BIO/13

Tipo corso di studio Laurea

Crediti 6.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 52.0

Per immatricolati nel 2016/2017

Anno accademico di erogazione 2018/2019

Anno di corso 3

Semestre Secondo Semestre (dal 11/03/2019 al 07/06/2019)

Lingua

Percorso PERCORSO GENERICO/COMUNE (PDS0-2008)

Conoscenze di base di Genetica, Biochimica e Biologia Molecolare.

Obiettivo del corso è l’approfondimento delle basi metodologiche e scientifiche delle tecnologie ricombinanti e delle loro applicazioni nei diversi campi della biologia, con un’attenzione particolare non alle singole reazioni che portano alla costruzione di una molecola di DNA ricombinante, quanto al percorso scientifico che è alla loro base ed alle considerazioni che portano alla scelta di metodiche diverse per risolvere problemi differenti.

Lezioni frontali che prevedono l’uso di presentazioni in Power Point e del proiettore, talvolta, se necessario, si utilizzano la lavagna e il gesso per chiarire alcuni concetti. Nel caso di argomenti trattati a lezione che non sono riportati sui testi consigliati si fornisce la stampa della presentazione Power Point e di Review recenti relative all’argomento. Il corso prevede un credito di  esercitazioni pratiche da svolgere presso i laboratori didattici.

 

 

Il conseguimento dei crediti attribuiti all’insegnamento è ottenuto mediante una prova orale, in cui si valutano i risultati di apprendimento complessivamente acquisiti dallo studente. La votazione finale è espressa in trentesimi, con eventuale lode.
Nell’attribuzione del punteggio finale si terrà conto:

- del livello di conoscenze teorico/pratiche acquisite (50%)

- della capacità di applicare le conoscenze teorico/pratiche acquisite (30%)

- dell’autonomia di giudizio (10%)

- delle abilità comunicative (10%)

Le date degli appelli sono visibili collegandosi al sito:  https://tinyurl.com/y999qxby


Argomenti: Clonaggio genico: strumenti e tecniche del clonaggio genico; l’uso delle tecniche del DNA ricombinante nel clonaggio genico. Vettori di clonaggio: plasmidi; batteriofagi; ; vettori per il lievito; vettori da virus ingegnerizzati. Purificazione del DNA cellulare totale; del DNA plasmidico; del DNA fagico. Manipolazione del DNA purificato: enzimi per tagliare e per “cucire” il DNA; le polimerasi; gli enzimi che modificano il DNA; le topoisomerasi. Introduzione del DNA nelle cellule viventi: colture di cellule procariotiche ed eucariotiche; trasformazione batterica; identificazione dei batteri trasformati e dei ricombinanti; introduzione di DNA fagico nei batteri e identificazione dei fagi ricombinanti; trasferimento del DNA in cellule di lieviti, cellule vegetali, cellule animali. Caratteristiche strutturali e funzionali dei vettori di clonaggio: vettori derivati da plasmidi di E. coli; vettori derivati dai fagi M13 e λ; vettori per lievito ed altri funghi; vettori per cellule vegetali; vettori per cellule animali. Applicazione del clonaggio all’analisi dei geni. Selezione di cloni specifici. Selezione diretta. Identificazione di un clone in una genoteca, costruzione di librerie genomiche e a cDNA. Metodi di identificazione dei cloni. Analisi della sequenza nucleotidica del DNA clonato. Analisi dell’espressione dei geni: come si studia la trascrizione; come si studia la regolazione dell’espressione; identificazione ed analisi dei prodotti della traduzione dei geni clonati. Il clonaggio genico nelle biotecnologie: caratteristiche strutturali dei vettori di espressione; produzione di proteine ricombinanti in E. coli caratteristiche strutturali dei vettori e delle sequenze codificanti.

T.A. Brown - Biotecnologie Molecolari - Principi e tecniche.  II ed. italiana - Zanichelli 2017 ------ J.W. Dale, M. von Schantz - Dai Geni ai Genomi – EdiSES ------- Articoli scientifici recenti

MODULO I - TECNOLOGIE RICOMBINANTI (BIO/13)
METODI MOLECOLARI PER L'ANALISI E LA PRODUZIONE DI ALIMENTI

Corso di laurea BIOLOGIA

Settore Scientifico Disciplinare BIO/13

Tipo corso di studio Laurea Magistrale

Crediti 9.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 76.0

Per immatricolati nel 2016/2017

Anno accademico di erogazione 2017/2018

Anno di corso 2

Semestre Primo Semestre (dal 02/10/2017 al 19/01/2018)

Lingua ITALIANO

Percorso NUTRIZIONE UMANA (A33)

Sede Lecce

METODI MOLECOLARI PER L'ANALISI E LA PRODUZIONE DI ALIMENTI (BIO/13)
MODULO I - TECNOLOGIE RICOMBINANTI

Corso di laurea SCIENZE BIOLOGICHE

Settore Scientifico Disciplinare BIO/13

Tipo corso di studio Laurea

Crediti 6.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 52.0

Per immatricolati nel 2015/2016

Anno accademico di erogazione 2017/2018

Anno di corso 3

Semestre Primo Semestre (dal 02/10/2017 al 19/01/2018)

Lingua

Percorso PERCORSO GENERICO/COMUNE (PDS0-2008)

MODULO I - TECNOLOGIE RICOMBINANTI (BIO/13)
METODI MOLECOLARI PER L'ANALISI E LA PRODUZIONE DI ALIMENTI

Corso di laurea BIOLOGIA

Settore Scientifico Disciplinare BIO/13

Tipo corso di studio Laurea Magistrale

Crediti 9.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 76.0

Per immatricolati nel 2015/2016

Anno accademico di erogazione 2016/2017

Anno di corso 2

Semestre Primo Semestre (dal 03/10/2016 al 20/01/2017)

Lingua ITALIANO

Percorso NUTRIZIONE UMANA (A33)

Sede Lecce

METODI MOLECOLARI PER L'ANALISI E LA PRODUZIONE DI ALIMENTI (BIO/13)
MODULO I - TECNOLOGIE RICOMBINANTI

Corso di laurea SCIENZE BIOLOGICHE

Settore Scientifico Disciplinare BIO/13

Tipo corso di studio Laurea

Crediti 6.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 0.0

Per immatricolati nel 2014/2015

Anno accademico di erogazione 2016/2017

Anno di corso 3

Semestre Primo Semestre (dal 03/10/2016 al 20/01/2017)

Lingua

Percorso PERCORSO GENERICO/COMUNE (PDS0-2008)

MODULO I - TECNOLOGIE RICOMBINANTI (BIO/13)
METODI MOLECOLARI PER L'ANALISI E LA PRODUZIONE DI ALIMENTI

Corso di laurea BIOLOGIA

Settore Scientifico Disciplinare BIO/13

Tipo corso di studio Laurea Magistrale

Crediti 9.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 0.0

Per immatricolati nel 2014/2015

Anno accademico di erogazione 2015/2016

Anno di corso 2

Semestre Primo Semestre (dal 05/10/2015 al 22/01/2016)

Lingua

Percorso NUTRIZIONE UMANA (A33)

Sede Lecce - Università degli Studi

METODI MOLECOLARI PER L'ANALISI E LA PRODUZIONE DI ALIMENTI (BIO/13)
MODULO I - TECNOLOGIE RICOMBINANTI

Corso di laurea SCIENZE BIOLOGICHE

Settore Scientifico Disciplinare BIO/13

Tipo corso di studio Laurea

Crediti 6.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 0.0

Per immatricolati nel 2013/2014

Anno accademico di erogazione 2015/2016

Anno di corso 3

Semestre Primo Semestre (dal 05/10/2015 al 22/01/2016)

Lingua

Percorso PERCORSO GENERICO/COMUNE (PDS0-2008)

MODULO I - TECNOLOGIE RICOMBINANTI (BIO/13)
METODI MOLECOLARI PER L'ANALISI E LA PRODUZIONE DI ALIMENTI

Corso di laurea BIOLOGIA

Settore Scientifico Disciplinare BIO/13

Tipo corso di studio Laurea Magistrale

Crediti 9.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 0.0

Per immatricolati nel 2013/2014

Anno accademico di erogazione 2014/2015

Anno di corso 2

Semestre Primo Semestre (dal 06/10/2014 al 23/01/2015)

Lingua

Percorso NUTRIZIONE UMANA (A33)

Sede Lecce - Università degli Studi

METODI MOLECOLARI PER L'ANALISI E LA PRODUZIONE DI ALIMENTI (BIO/13)

Pubblicazioni

M. Tufariello, G. Maiorano, P. Rampino, G. Spano, F. Grieco, C. Perrotta, V. Capozzi, F. Grieco Selection of an autochthonous yeast starter culture for industrial production of Primitivo "Gioia del Colle" PDO/DOC in Apulia (Southern Italy) LWT - Food Science and Technology 99, 188-196, 2019

L. Roscini, M. Tristezza, L. Corte, C. Colabella, C. Perrotta, P. Rampino, V. Robert, D. Vu, G. Cardinali, F. Grieco Early ongoing speciation of Ogataea uvarum Sp. Nov. within the grape ecosystem revealed by the internal variability among the rDNA operon repeats Frontiers in Microbiology 9, 1687, 2018

F. Cimaglia, M. Tristezza, A. Saccomanno, P. Rampino, C. Perrotta, V. Capozzi, G. Spano, M. Chiesa, G. Mita, F. Grieco An innovative oligonucleotide microarray to detect spoilage microorganisms in wine  Food Control 87, 169-179, 2018

P. Rampino, M. Gullì, M. De Pascali, M. De Caroli, N. Marmiroli, C. Perrotta Wild and cultivated Triticum species differ in thermotolerant habit and HSP gene expression Plant Biosystems 17, 1-7, 2018

C. Galati, M.G. Manera, A. Colombelli, M. De Pascali, P. Rampino, C. Perrotta, R. Rella Opto-plasmonic biosensors for monitoring wheat end-products quality Lecture Notes in Electrical Engineering 431, 194-199, 2018

P. Rampino, M. De Pascali, M. De Caroli, A. Luvisi, L. De Bellis, G. Piro, C. Perrotta Td4IN2: A drought-responsive durum wheat (Triticum durum Desf.) gene coding for a resistance like protein with serine/threonine protein kinase, nucleotide binding site and leucine rich domains Plant Physiology and Biochemistry 20, 223-231, 2017

V. D’Ostuni, M. Tristezza, M. G. De Giorgi, P. Rampino, F. Grieco, C. Perrotta Occurrence of Listeria monocytogenes and Salmonella spp. in meat processed products from industrial plants in Southern Italy Food Control, 62, 104-109, 2016

A. Pasqualone, G. Gambacorta, C. Summo, F. Caponio, G. Di Miceli, Z. Flagella, P. P. Marrese, G. Piro, C. Perrotta, L. De Bellis, M. S. Lenucci Functional, textural and sensory properties of dry pasta supplemented with lyophilized tomato matrix or with durum wheat bran extracts produced by supercritical carbon dioxide or ultrasound Food Chemistry, 213, 545-553, 2016

A. Iurlaro, M. De Caroli, E. Sabella, M. De Pascali, P. Rampino, L. De Bellis, C. Perrotta, G. Dalessandro, G. Piro, S. C. Fry, M. S. Lenucci Drought and heat differentially affect XTH expression and XET activity and action in 3-day-old seedlings of durum wheat cultivars with different stress susceptibility  Frontiers in Plant Science, 7, 1686, 2016

G. Bleve, C. Lezzi, S. Spagnolo,,P. Rampino, C. Perrotta, G. Mita, F. Grieco Construction of a laccase chimerical gene: recombinant protein characterization and gene expression via yeast surface display  Applied Biochemistry and Biotechnology 172, 2916-2931, 2014

M. Tufariello, M. A. Chiriatti, F. Grieco, C. Perrotta, S. Capone, P. Rampino, M. Tristezza, G. Mita, F. Grieco Influence of autochthonous Saccharomyces cerevisiae strains on volatile profile of Negroamaro wine LWT - Food Science and Technology 58, 35-48, 2014

A. Aprile, L. Havlickova, R. Panna, C. Marè, G. M. Borrelli, D. Marone, C. Perrotta, P. Rampino, L. De Bellis, V. Curn, A. M. Mastrangelo, F. Rizza, L. Cattivelli Different stress responsive strategies to drought and heat in two durum wheat cultivars with contrasting water use efficiency  BMC Genomics 14, 821, 2013

C. Lezzi, S. Spagnolo, G. Bleve, C. Perrotta, F. Grieco Production of recombinant Agaricus bisporus tyrosinase in Saccharomyces cerevisiae cells  Journal of Industrial Microbiology & Biotechnology 39: 1875-1880, 2012

P. Bove, D. Fiocco, A. Gallone, C. Perrotta, F. Grieco, G. Spano, V. Capozzi  Abiotic Stress Responses in Lactic Acid Bacteria in "Stress Responses in Foodborne Microorganisms",  Nova Science Publishers, Inc. Editor H. Wong. Advances in Food Safety and Food Microbiology (Series Editors: Dr. Anderson de Souza Sant'Ana and Dr. Bernadette D.G.M. Franco). 355-403, 2012

P. Rampino, G. Mita, P. Fasano, G.M. Borrelli, A. Aprile, G. Dalessandro, L. De Bellis, C. Perrotta Novel durum wheat genes up-regulated in response to a combination of heat and drought stress Plant Physiology and Biochemistry 56, 72-78, 2012

E. Assab, P. Rampino, G. Mita, C. Perrotta Heat shock response in olive (Olea europaea L.) twigs: Identification and analysis of a cDNA coding a class I small heat shock protein Plant Biosystems 145, 419-425, 2011

P. Rampino, S. Pataleo, V. Falco, G. Mita, C. Perrotta Identification of candidate genes associated with senescence in durum wheat (Triticum turgidum subsp. durum) using cDNA-AFLP Molecular Biology Reports 38, 5219-5229, 2011

P Rampino, G. Mita, E. Assab, M. De Pascali, E. Giangrande. A.S. Treglia, C. Perrotta. Two sunflower 17.6HSP genes, arranged in tandem and higly homologous are induced differently by various elicitors. Plant Biology 12, 13-22, 2010

P. Rampino, G. Mita, S. Pataleo, M. De Pascali, N. Di Fonzo, C. Perrotta. Acquisition of thermotolerance and HSP gene expression in durum wheat (Triticum durum Desf.) cultivars. Environmental and Experimental Botany 66, 257–264, 2009

G. Bleve, C. Lezzi, G. Mita, P Rampino, C. Perrotta, L. Villanova, F. Grieco. Molecular cloning and heterologous expression of a laccase gene from Pleurotus eryngii in free and immobilized Saccharomyces cerevisiae cells. Applied Microbiology and Biotechnology  79, 731-741, 2008

M. Gullì, M. Corradi, P Rampino, N. Marmiroli, C. Perrotta. Four members of the HSP101 gene family are differently regulated in Triticum durum Desf. FEBS Letters 581, 4841-4849, 2007

P Rampino, S. Pataleo, C. Gerardi,  G. Mita, C. Perrotta. Drought stress response in wheat: physiological and molecular analysis of resistant and sensitive genotypes. Plant, Cell and Environment  29, 112-2121, 2006

P. Rampino, G. Spano, S. Pataleo, G. Mita, J. A. Napier, N. Di Fonzo, P.R. Shewry, C. Perrotta. Molecular analysis of a durum wheat "stay green" mutant: expression pattern of photosynthesis-related genes. Journal of Cereal Science 43, 160-168, 2006

G. Mita, A. Quarta, P. Fasano, A. De Paolis, G.P. Di Sansebastiano, C. Perrotta, R. Iannacone, E. Belfield, R. Hughes, R. Casey, A. Santino. Molecular cloning and characterisation of an almond 9-hydroperoxide lyase, a new CYP74 targeted to lipid bodies. Journal of Experimental Botany  56, 2321-2333, 2005

G. Spano, L. Beneduce, C. Perrotta, S. Massa. Cloning and characterization of the hsp18.55 gene, a new member of the small heat shock gene family isolated from wine Lactobacillus plantarum. Research in Microbiology  156, 219-224, 2005

M. Gullì, E. Lupotto, P. Rampino, N. Marmiroli, C. Perrotta. The effect of heat shock and cadmium ions on the expression of a small hsp gene in barley and maize. Journal of Cereal Science  42, 25-31, 2005

G. Spano, N. Di Fonzo, C. Perrotta, C. Platani, G. Ronga, D.W. Lawlor, J.A. Napier, P.R. Shewry. Physiological Characterisation of "Stay Green" Mutants in Durum Wheat. Journal of Experimental Botany  54, 1415-1420, 2003

A. Leone, C. Perrotta, B. Maresca. Plant Tolerance to Heat Stress: Current Strategies and New Emergent Insights. In “Abiotic Stresses in Plants” L. Sanità di Toppi and B. Pawlik-Skowronska Eds., Kluwer Academic Publishers, 1-22, 2003

G. Spano, C. Perrotta, P. De Vita, D. Trono, C. Platani, P. Shewry, N. Di Fonzo. Regulation of Plant Senescence Recent Development in Plant Biology  2, 353-364, 2002

E. Maestri, N. Klueva, C. Perrotta, M. Gulli, H. Nguyen, N. Marmiroli. Molecular Genetics of Heat Tolerance and Heat Shock Proteins in Cereals. Plant Molecular Biology  48, 667-681, 2002

A.S. Treglia, M. Gulli, C. Perrotta. Isolation and Characterisation of a cDNA for a Novel Small HSP from Sunflower Suspension Cell Cultures. DNA Sequence  12, 397-400, 2001

A.S. Treglia, G. Spano, P. Rampino, E. Giangrande; G. Nocco, G. Mita, N. Di Fonzo, C. Perrotta. Identification by in vitro Translation and Northern Blot Analysis of Heat Shock mRNAs Isolated from Wheat Seeds Exposed to Different Temperatures During Ripening. Journal of Cereal Science  30,  33-38, 1999

C. Perrotta, A.S. Treglia, G. Mita, E. Giangrande, P. Rampino, G. Ronga, G. Spano, N. Marmiroli. Analysis of mRNAs from Ripening Wheat Seeds: the Effect of High Temperature.  Journal of Cereal Science  27, 127-132, 1998

G. Mita, G. Nocco, C. Leuci, V. Greco, P. Rampino, C. Perrotta. Secreted Heat Shock Proteins in Sunflower Cell Cultures. Plant Cell Reports  16, 792-796, 1997

G. Raho, E. Lupotto, H. Hartings, A. Della Torre, C. Perrotta, N. Marmiroli. Tissue Specific Expression and Environmental Regulation of the Barley Hvhsp17 Gene Promoter in Transgenic Tobacco Plants. Journal of  Experimental Botany  47, 1587-1594, 1996

N. Marmiroli, M. Gulli, E. Maestri, C. Calestani, A. Malcevschi, C. Perrotta, S.A. Quarrie, K.M. Devos, G. Raho, H. Hartings, E. Lupotto. Specific and General Gene Induction in Limiting Environmental Conditions. In: "Genes and their Products for Tolerance to Physical Stresses in Plants”. S. Grillo, A. Leone Eds, Springer-Verlag - Heidelberg, 171-186, 1996

C. Leuci, G. Mita, F. Cairo, C. Perrotta. Cytogenetic Analysis of Suspension Cultures from Two Different Sunflower Genotypes. Genetics (Life Sci. Adv.)  14, 11-17, 1995

G. Raho, E. Lupotto, A. Della Torre, H. Hartings, C. Perrotta, N. Marmiroli. Functional Analysis of the Temperature-Dependent Expression of the Barley Hvhsp17 Gene Promoter in Monocot and Dicot Cell Systems. Plant Science  106, 63-69, 1995

M. Gulli, E. Maestri, H. Hartings, G. Raho, C. Perrotta, K. Devos, N. Marmiroli. Isolation and Characterization of Abscisic Inducible Genes in Barley Seedlings and Their Responsiveness to Environmental Stress. Plant Physiology (Life Science Advances) 14, 89-96, 1995

N. Marmiroli, E. Maestri, V. Terzi, M. Gulli, G. Raho, E. Lupotto, G. Di Cola, R. Sinibaldi, C. Perrotta. Genetic and Molecular Evidences of the Regulation of Gene Expression During Heat Shock in Plants. In: "Biochemical and Cellular Mechanisms of Stress Tolerance in Plants". J.H. Cherry ed. - Cell Biology Series. Springer-Verlag, Berlin, 157-190, 1994

N. Marmiroli, A. Pavesi, G. Di Cola, H. Hartings, G. Raho, M.R. Conte, C. Perrotta. Identification, Characterization and Analysis of cDNA and Genomic Sequences Encoding Two Different Small Heat Shock Proteins in Hordeum Vulgare L. Genome 36, 1111-1118, 1993

R. Gambari, D. Buzzoni, R. Barbieri, C. Perrotta, R. Piva, F. Conconi, L. Del Senno, C. Ogier. Heme Mediated Modulation of a-Globin Chain Biosynthesis in Porphyria Cutanea Tarda Associated to Heterozygous b-Thalassemia. Haematologica 73, 13-19, 1988

R. Gallerani, C. De Benedetto, L. Siculella, C. Perrotta, L.R. Ceci. A Novel Feature of Mitochondrial COXII Gene in Higher Plants: Discontinuity in the Gene of Sunflower In: "From Enzyme Adaptation to Natural Philosophy: Heritage from Jacques Monod", E. Quagliariello, G. Bernardi, A. Ullman eds, Elsevier Sci. Publ., 149-158, 1987

L. Del Senno, R. Gambari, E. Degli Uberti, R. Barbieri, F. Bernardi, D. Buzzoni, G. Marchetti, G. Pansini, C. Perrotta, F. Conconi. C-MYC Oncogene Alterations in Human Tyroid Carcinomas. Cancer Detection and Prevention 10, 159-166, 1987

L. Del Senno, M. Pirastu, R. Barbieri, F. Bernardi, D. Buzzoni, G. Marchetti, C. Perrotta, C. Vullo, Y.W. Kan, F. Conconi. b+-Thalassemia in the Po River Delta Region (Northern Italy): Genotype and b-Globin Synthesis. Journal of Medical Genetics 22, 54-58, 1985

F. Conconi, F. Bernardi, G. Marchetti, C. Perrotta, L. Del Senno. Ferrara b°-Thalassemia. Birth Defects: Original Article Series 18, 61-63, 1982

F. Bernardi, G. Marchetti, L. Del Senno, C. Perrotta, F. Conconi. Decay of b-Globin Synthesis in Heterozygous Ferrara b-Thalassemia. Haematologica 67, 679-688, 1982

F. Bernardi, G. Marchetti, L. Del Senno, C. Perrotta, F. Conconi. Molecular Defects in Heterozygous b-Thalassemias. In: “Advances in Red Cell Biology”, D.J. Weatherall et al. eds, Raven Press, New York, 191-196, 1982

L. Del Senno, F. Bernardi, D. Buzzoni, G. Marchetti, C. Perrotta, F. Conconi. Molecular Characteristics of a non Deletion a-Thalassemia of the Po River Delta. European Journal of Biochemistry 116, 127-130, 1981

L. Del Senno, F. Bernardi, D. Buzzoni, I. Casoni, G. Marchetti, C. Perrotta, F. Conconi, G. Cristofori, G. Salsini, C. Vullo, G. Cappellozza, F. Bellinello, B. Bedendo, M. Mercuriati. a-Thalassemia Trait in the Region of Ferrara Haematologica 66, 181-186, 1981

L. Del Senno, F. Bernardi, G. Marchetti, C. Perrotta, F. Conconi, C. Vullo, G. Salsini, G. Cristofori, G. Cappellozza, F. Bellinello. Organization of a-Globin Genes and mrna Translation in Subjects Carrying Hb Hasharon (a 47 asp-his) from the Ferrara Region (Northern Italy). European Journal of  Biochemistry 111, 125-130, 1980

F. Conconi, F. Bernandi, D. Buzzoni, I. Casoni, L. Del Senno, G. Marchetti, C. Perrotta. b-Globin Messenger Rna in Ferrara b°-Thalassemia. Annals of the New York Academy of Science 344, 120-131, 1980

L. Del Senno, F. Bernardi, M.R. Bruno, D. Buzzoni, I. Casoni, G. Marchetti, R. Mariuzzi Alberti, C. Perrotta, F. Conconi. Reduced Levels of Variant a-Globin in b-Thalassaemia. Haematologica 64, 278-286, 1979

 

Temi di ricerca

 

L’attività di ricerca è nell’ambito di tematiche di biologia generale con particolare interesse all’analisi dei meccanismi genetico-molecolari che sono alla base del controllo dell’espressione genica negli eucarioti, in questo ambito l’attenzione è volta principalmente alla interazione tra il genotipo e l’ambiente, inteso come fonte di stress. Questa attività di ricerca prevede l’uso di diversi sistemi modello come colture cellulari, microrganismi, lieviti e diverse specie di piante, ai quali vengono applicate le metodiche classiche di isolamento ed analisi strutturale e funzionale dei geni eucariotici, affiancate ai più moderni metodi di analisi differenziale dell'espressione dei geni. Vengono utilizzate anche molte metodiche di biologia cellulare e di genetica tradizionale (colture batteriche, colture di cellule animali, colture di cellule vegetali, rigenerazione di tessuti vegetali su terreni appropriati, colture di lieviti su piastre di agar e in fase liquida, incroci, induzione della sporificazione, selezione di mutanti). Inoltre, lo studio delle variazioni indotte nella sintesi proteica dai diversi tipi di stress ambientali viene effettuato mediante analisi elettroforetica mono e bidimensionale delle proteine sintetizzate in condizioni diverse.

Basi genetico-molecolari della risposta agli stress abiotici nei vegetali. Scopo di queste ricerche è la caratterizzazione a livello genetico-molecolare della risposta agli stress ambientali. In particolare la ricerca condotta riguarda lo studio dei meccanismi molecolari della risposta di piante di interesse agrario quali frumento e girasole alle alte temperature e alla carenza di acqua Questa problematica è particolarmente rilevante anche dal punto di vista economico a causa della progressiva desertificazione che si sta verificando e che incide pesantemente sulla qualità e sulla quantità dei raccolti.

Identificazione e caratterizzazione di alleli per la termotolleranza in frumento e specie selvatiche affini. La diversità genetica naturalmente presente nelle specie selvatiche può essere utilizzata per individuare nuovi geni coinvolti nell'acquisizione della termotolleranza. Tali ricerche sono parte di un programma che propone approcci innovativi di miglioramento genetico dei frumenti coltivati, basati sull'uso di germoplasma affine e sulle tecniche di analisi molecolare.

Caratterizzazione a livello molecolare del fenomeno della senescenza in frumento. La senescenza è un processo geneticamente regolato e controllato che dipende dall’attività di geni specifici. Molti di questi sono stati individuati e classificati come geni sovra-espressi o sotto-espressi durante le varie fasi della senescenza. Tuttavia le basi molecolari di questo fenomeno non sono ancora state chiarite soprattutto in piante annuali quali i cereali. Il programma di ricerca prevede lo studio a livello molecolare della senescenza in grano duro allo scopo di individuare nuovi geni correlati con tale processo.

Ruolo delle HSP vegetali nella stimolazione della risposta immunitaria Dati recenti dimostrano un ruolo molto importante delle proteine indotte da shock termico (HSP) nella stimolazione della risposta immunitaria dell’uomo. In considerazione di ciò, si è pensato di sfruttare la benefica attività terapeutica di queste molecole per produrre una nuova generazione di farmaci.  L’attività di ricerca proposta ha i seguenti obiettivi: 1) identificazione e caratterizzazione di geni che codificano per proteine indotte dallo stress termico (alte e basse temperature), in sistemi vegetali; 2) utilizzazione dei geni individuati per allestire cassette di espressione utili per ottenere la produzione di HSP ricombinanti all’interno di sistemi eterologhi (batteri e/o lieviti). Le proteine ricombinanti potranno essere utilizzate per la produzione di anticorpi specifici e/o per studiare la loro attività biologica in su colture di cellule animali e umane.

Produzione di proteine ricombinanti in ceppi di lievito Lo scopo di questa ricerca è il clonaggio di geni responsabili della sintesi di proteine utili e il loro inserimento in vettori di espressione che consentano la produzione in larga scala delle proteine da essi codificate. Le proteine sono statescelte in base alla loro possibilità di essere adatte ad una utilizzazione di tipo nutrizionale o farmacologico.