Laurea Magistrale in GOVERNANCE EURO-MEDITERRANEA DELLE POLITICHE MIGRATORIE

Corso di studi
GOVERNANCE EURO-MEDITERRANEA DELLE POLITICHE MIGRATORIE
Corso di studi in inglese
EURO-MEDITERRANEAN MIGRATION POLICIES AND GOVERNANCE
Titolo
Laurea Magistrale
Classe MIUR
Classe delle lauree magistrali in Studi europei - LM-90 (DM270)
Durata
2 anni
Crediti
120
Dipartimento
DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE
Sito web del corso
https://www.unisalento.it/didattica/cosa-studiare/corsi-di-laurea-magistrale/-/dettaglio/corso/LM67/governance-euro-mediterranea-delle-politiche-migratorie
Lingua
ITALIANO
Sede
Lecce - Università degli Studi
Anno accademico
2018/2019
Tipo di accesso
Corso ad accesso libero
Profili professionali formati
2.5.1.1.1 - Specialisti della gestione nella Pubblica Amministrazione
2.5.3.2.1 - Esperti nello studio, nella gestione e nel controllo dei fenomeni sociali
2.5.3.4.3 - Specialisti in scienza politica

Descrizione del corso

Gli studenti dovranno affrontare lo studio del fenomeno migratorio da diverse prospettive disciplinari e si confronteranno con linguaggi e strategie discorsive differenti. Ciò permetterà loro di affinare le abilità comunicative e di ampliare il registro argomentativo, acquisendo la capacità di rivolgersi ad interlocutori appartenenti a contesti non omogenei.
Le abilità comunicative saranno favorite dalla partecipazione degli studenti ad attività collaterali rispetto alla didattica frontale di tipo tradizionale, come seminari, gruppi di studio, laboratori didattici.
L'acquisizione di tali abilità sarà valutata attraverso verifiche scritte e orali all'interno dei singoli insegnamenti, nei quali sarà sempre stimolata la partecipazione degli studenti, e nell'ambito della discussione della prova finale.
Obiettivo fondamentale del percorso formativo è quello di condurre gli studenti a sviluppare progressivamente una propria autonomia di giudizio e a definire un approccio critico al tema dell'immigrazione. Attraverso l'acquisizione di salde conoscenze teoriche e metodologiche nei diversi ambiti disciplinari nei quali il fenomeno migratorio è studiato, gli studenti potranno formulare personali ipotesi interpretative e riflessioni coerenti sia in ambito giuridico economico sia in ambito storico politico. La capacità di giudizio viene verificata progressivamente attraverso la partecipazione alle attività seminariali, ai laboratori didattici e, ovviamente, valutata in sede d'esame. Particolarmente rilevante, è, infine, il lavoro di preparazione e presentazione della prova finale con il quale lo studente è chiamato a dimostrare le capacità critiche acquisite.
L'orientamento in ingresso viene gestito dalla Presidenza del CdL attraverso una serie di iniziative che si svolgono durante tutto l'anno accademico. Iniziative scientifiche (seminari, convegni) che hanno il compito di promuovere il CdL nell'ateneo salentino, vista la possibile trasversalità dell'accesso al CdLM, e nel territorio (non solo salentino). Ad inizio a.a. annualmente sarà pertanto organizzata una specifica attività scientifica finalizzata proprio ad orientare le matricole sul percorso formativo, sugli obiettivi e sulle prospettive occupazionali, coinvolgendo anche le realtà cooperative e le ong interessate.
L'orientamento in ingresso prevede anche la realizzazione di visite negli istituti di istruzione secondaria da parte di docenti del CdL, oltre che l'apertura di alcune attività didattiche a future matricole.
L'attività di orientamento e tutorato in itinere è ritenuta fondamentale per l'accompagnamento degli iscritti nel percorso formativo. Saranno previsti quindi specifici docenti tutor, per le varie aree di apprendimento, coordinati dal Presidente del Consiglio o da suo delegato.
Un'offerta formativa interdisciplinare e la possibilità di svolgere tirocini e stage presso associazioni nazionali e internazionali impegnate nell'attività di accoglienza e integrazione stimolerà la capacità di apprendimento degli studenti, rafforzandone lo spirito critico e l'autonomia intellettuale.
La capacità di apprendimento sarà valuta principalmente in sede d'esame. Tuttavia sarà considerato anche il livello di partecipazione dello studente durante le attività didattiche e all'interno dei seminari, dei laboratori e dei gruppi di studio, anche al fine di valutare complessivamente l'autonomia di giudizio e la capacità di comprensione.
Negli ultimi anni l'enorme aumento dei flussi di migranti che si riversano sulle coste italiane e sui confini europei ha determinato la crisi del modello attraverso il quale il fenomeno migratorio è stato regolato. Allo stesso tempo ha svelato l'urgenza di nuove figure professionali in grado di cogliere e conseguentemente di gestire la sua complessità. Appare quindi necessario definire nuove strategie di governance che, da un lato, tengano conto dei diversi profili - giuridici, sociali, economici, storici e geografici - coinvolti; e che, dall'altro, siano finalizzate a realizzare società inclusive, consapevolmente interetniche e interculturali. Per il raggiungimento di questo obiettivo è necessario un ripensamento profondo dei percorsi formativi universitari all'interno dei quali leggere le trasformazioni in atto ed offrire le risposte adeguate non solo a livello sovranazionale e nazionale, ma anche locale. Il CdSM in Governance euro-mediterranea delle politiche migratorie nasce da questa consapevolezza. Proposto dal Dipartimento di Scienze Giuridiche, ma pensato per intercettare un ampio bacino di utenza (non solo tra i laureati in scienze giuridiche), il corso si apre al contributo didattico e scientifico degli altri dipartimenti per offrire un'offerta formativa innovativa, multi e interdisciplinare, capace, quindi, di coagulare intorno la tema della governance euromediterranea delle politiche migratorie insegnamenti dal taglio giuridico, economico, politico- sociale e storico.
Al tal fine l'offerta formativa, in linea con gli obiettivi della classe di laurea LM-90, prevede un percorso che, partendo dalla definizione giuridica della governance euromediterranea, in ambito comunitario (IUS/14), statale (IUS/08), sovrastatale (IUS/21), locale (IUS/10) e internazionale (IUS/13), si apra allo studio delle questioni economico-politiche, storiche e sociologiche legate al fenomeno migratorio nell'area euro-mediterranea.
Finalizzato a formare esperti nella governance del fenomeno migratorio, tanto a livello locale, quanto a livello nazionale, sovranazionale e transnazionale, il CdSM intende fornire ai suoi studenti gli strumenti necessari per leggere la complessità del fenomeno migratorio, attraverso insegnamenti di carattere storico, economico, geografico, sociologico, e per comprendere le strategie giuridico-politiche attivate per il suo controllo sia sul piano teorico, sia sul piano pratico.
L'offerta formativa prevede, infatti, lo svolgimento di tirocini e stage presso le realtà impegnate sul territorio nell'attività di accoglienza ed integrazione, e la partecipazione ad un laboratorio di euro-progettazione che ha il compito di assicurare gli strumenti necessari per promuovere progetti in materia di immigrazione anche facendo ricorso alle risorse europee.
Gli sbocchi occupazionali che il CdSM intende garantire sono diversi ed investono il piano locale, nazionale e sovranazionale. I suoi laureati potranno infatti accedere alle istituzioni pubbliche nei ruoli di funzionari e dirigenti amministrativi in ambito ministeriale, regionale, locale; ai quadri delle istituzioni sovrastatali con funzioni di elevata responsabilità (Unione Europea, Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, Consiglio d'Europa); alle organizzazioni non governative attive in campo umanitario; ed infine alle cooperative che lavorano nel settore dell'accoglienza, dell'integrazione (SPRAR, CAS, CIE, HOTSPOT).
L'attivazione di un nuovo corso di laurea magistrale in Governance euro-mediterranea delle politiche migratorie risponde a precise esigenze territoriali. Sebbene infatti la gestione del fenomeno migratorio sia un problema europeo e nazionale, sulle regioni e sui comuni ricade la responsabilità di definire il sistema di accoglienza, primaria e secondaria, che fa capo, con competenze diverse, ai CIE, ai CAS, agli SPRAR, e di offrire i primi servizi sociali rivolti all'integrazione e alla garanzia dei diritti degli immigrati.
Il Salento, da sempre terra di frontiera, e ora, per l'instabilità dell'area mediterranea, al centro delle rotte migratorie, ha quindi enormemente bisogno di esperti in grado di comprendere il fenomeno migratorio e di dare un contributo qualificato agli enti locali e alle realtà cooperative impegnate sul territorio nel sistema dell'accoglienza e dell'integrazione dei migranti e dei richiedenti asilo e protezione internazionale. A tal fine il loro pieno coinvolgimento (attraverso l'istituzione di un “Comitato di indirizzo”), da un lato, permetterà che il corso risponda realmente alle esigenze del territorio, dall'altro consentirà di creare un ponte diretto tra CdSM e mercato del lavoro, con la possibilità per i futuri studenti di svolgere tirocini e stage presso le strutture convenzionate.
Ulteriori informazioni sono reperibili al seguente link: https://www.unisalento.it/didattica/cosa-studiare/corsi-di-laurea-magistrale

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Il CdSM in Governance euro-mediterranea delle politiche migratorie propone un percorso formativo specificatamente calibrato sulla governance dell'immigrazione (soprattutto nell'area euro-mediterranea), dal taglio giuridico (con particolare attenzione allo spazio giuridico europeo) ma aperto al multidisciplinarismo, attraverso il coinvolgimento dell'ambito economico-geografico-politico, di quello storico e sociologico.
Gli obiettivi formativi del CdSM sono in linea con quelli della classe di laurea LM-90 che, da tabella ministeriale, propone una preparazione multidisciplinare giuridica-economica-politologica-sociale.
Il CdSM, quindi, assume come ambito privilegiato la dimensione euro-mediterranea del fenomeno e delle politiche migratorie. Avendo come riferimento il sistema multiplo di governo dell'Unione Europea, nel quale le politiche e le pratiche di governo del fenomeno migratorio sono andate assumendo negli ultimi anni un crescente peso. Il CdSM si propone specificatamente di formare esperti di politiche di accoglienza ed integrazione capaci di operare tanto a livello locale, quanto a livello nazionale, sovranazionale e transnazionale. Esperti nella definizione delle politiche migratorie che possano dare un contributo qualificato agli enti locali (ambiti territoriali), alle istituzioni nazionali (Prefetture, Commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale) e sovranazionali (Unione Europea), ma anche che possano operare nelle realtà cooperative e nelle ONG (tanto nazionali quanto internazionali) impegnate nel sistema dell'accoglienza e dell'integrazione dei migranti e dei richiedenti asilo e protezione internazionale.
Per raggiungere tale obiettivo il CdSM prevede un'offerta formativa interdisciplinare che fa ruotare intorno al tema della governance euro-mediterranea del fenomeno migratorio studi e discipline diversi in ambito giuridico (IUS/10, 13, 14, 21et alt), economico-politico (SECS-P/12, MGGR-02), politico-sociale (SPS/07, SPS/12) e storico-giuridico (SPS/06, IUS/19). Ad ognuno di questi macroambiti saranno attribuiti almeno 12 CFU. Al fine, poi, di approfondire la dimensione scientifica e formativa sovrastatale, legata allo spazio giuridico europeo, i SSD IU/13 e IUS/14 saranno integrati in un insegnamento unico da 12 CFU. Gli insegnamenti avranno un taglio specialistico e mireranno ad approfondire il bagaglio formativo degli studenti anche attraverso lo studio di almeno una lingua dell'UE (diversa dall'italiano). È prevista, inoltre, l'attivazione di un laboratorio di euro-progettazione con il compito di fornire agli studenti gli strumenti necessari per promuovere progetti di accoglienze e integrazione anche facendo ricorso alle risorse europee. Il rapporto con il territorio sarà garantito dalla stipula di specifiche convenzioni per far svolgere tirocini e/o stage nelle realtà che si occupano di accoglienza ed integrazione. Saranno poi organizzate specifiche attività seminariali con il compito di approfondire, volta per volta, tematiche specifiche utili nella definizione del progetto formativo.
Alla luce degli obiettivi specifici del corso, il percorso formativo del CdLM prevede l’attivazione di insegnamenti nei settori indicati, con taglio specialistico e calibrati sul tema dell’analisi degli aspetti scientifici del fenomeno migratorio. Gli insegnamenti potranno essere composti anche da moduli che siano scientificamente e didatticamente coerenti e che possano contribuire a dare quel taglio transdisciplinare che caratterizza il Corso di Laurea. La distribuzione dei corsi nei due anni accademici di riferimento, infine, sarà effettuata partendo dall’eziologia storico-economico-politica del fenomeno migratorio per poi passare all’analisi giuridica (sul piano statale, europeo, internazionale).
La tesi di laurea consisterà nella pubblica discussione, dinanzi ad una commissione specifica, di un elaborato originale che richiederà un impegno da parte del discente proporzionato al numero di CFU assegnati alla prova (di norma 12 CFU). Sarà prevista la nomina di un correlatore. Saranno valutati, ai fini del giudizio finale, la capacità critica, la capacità di comprendere la complessità del fenomeno migratorio e di proporre soluzioni nello scenario europeo, la propensione alla ricerca, l'autonomia di giudizio, la capacità argomentativa ed espositiva, l'originalità del lavoro di tesi. La valutazione conclusiva terrà in considerazione anche l'esito della discussione finale che prevede un ruolo attivo del corpo docente.
La prova finale si svolge mediante discussione pubblica del lavoro di tesi svolto dal candidato, alla presenza del docente relatore, che gli ha assegnato il lavoro stesso e lo ha seguito nella sua redazione, e di un'apposita Commissione nominata con Decreto del Presidente del Consiglio Didattico.
Le modalità di svolgimento, i termini e l'assegnazione dei punteggi sono disciplinati da un apposito Regolamento per le tesi di laurea.
L'obiettivo di formare operatori esperti nella comprensione e nella gestione locale/europea del fenomeno migratorio ed il taglio transdisciplinare del CdSM consentono di proporre l'offerta formativa ad un ampio bacino di utenza. Per l'accesso, quindi, saranno richieste conoscenze generali in ambito giuridico e/o politico-sociale e/o storico e/o economico da verificare puntualmente attraverso un colloquio. Potranno quindi accedere al CdSM i laureati triennali nelle seguenti classi
1) L-11 Lingue e Culture moderne;
2) L-14 Lauree in Scienze dei Servizi Giuridici;
3) L-16 Lauree in Scienze dell'Amministrazione e dell'Organizzazione;
4) L-18 Lauree in Scienze dell'Economia e della Gestione Aziendale;
5) L-33 Lauree in Scienze economiche;
6) L-36 Lauree in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali;
7) L-37 Lauree in Scienze Sociali per la Cooperazione, lo Sviluppo e la Pace
8) L-39 Lauree in Servizio Sociale;
9) L-40 Lauree in Sociologia;
10) LMG1 Lauree Magistrali in Giurisprudenza.
La verifica delle conoscenze iniziali, che assume un ruolo fondamentale visto il variegato bacino di utenza del CdSM, avverrà tramite un colloquio con una commissione nominata dagli organi competenti.
La verifica delle competenze richieste per l'accesso è valutata attraverso un colloquio orale svolto da docenti del CdLM, appositamente individuati.

Profilo

Esperti ed operatori anche con ruoli di responsabilità nel settore pubblico, privato e dei servizi nel campo dell'accoglienza e dell'integrazione dei migranti

Funzioni

Il Laureato può svolgere funzioni di coordinamento e gestione nel settore dell'integrazione e dell'accoglienza dei migranti.
Può contribuire, inoltre, tanto nel settore pubblico, quanto in quello privato, sia in ambito nazionale che internazionale, alla definizione delle politiche da utilizzare per la governance del fenomeno migratorio, soprattutto in ambito euro-mediterraneo.

Competenze

Il Corso propone competenze naturalmente trasversali e interdisciplinari, in ambito giuridico, storico, politico, economico, sociologico, centrate sui migration studies, e funzionali alla professionalità che si intende formare.
Conseguentemente i laureati potranno lavorare nel settore privato, delle cooperative e dei servizi all'integrazione e all'accoglienza (SPRAR, CIE, CAS, ecc.), nelle ONG impegnate nello stesso ambito, nel settore pubblico (commissioni territoriali, con funzioni amministrative, tavoli tecnici, ambiti territoriali, istituzioni nazionali e internazionali, Unione Europea).
In considerazione del percorso formativo specificatamente calibrato sul tema dell'accoglienza e dell'integrazione, l'insieme delle conoscenze, abilità e competenze, anche trasversali, acquisite nel corso di studio, saranno abitualmente esercitate nel contesto di lavoro. Ciò consentirà ai laureati di svolgere attività associate al ruolo professionale.

Sbocco

Il percorso formativo prevede la possibilità di accesso alle istituzioni pubbliche nei ruoli di funzionari e dirigenti amministrativi in ambito ministeriale, regionale, locale; la possibilità di accesso ai quadri delle istituzioni sovrastatali con funzioni di elevata responsabilità (Unione Europea, Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, Consiglio d'Europa et alt.); la possibilità di accesso alle organizzazioni non governative impegnate nel settore della migrazione, ma non solo (Medici senza frontiere, Amnesty International, Emergency, ecc); la possibilità di accesso alle cooperative che lavorano nel settore dell’accoglienza, dell’integrazione, tanto a livello locale che regionale, nazionale e sovranazionale che gestiscono le strutture (SPRAR, CAS, CIE, HOTSPOT, et alt).

Piano di studi

PERCORSI COMUNE/GENERICO