- Offerta formativa A.A. 2018/2019
- Laurea Magistrale in DIAGNOSTICS FOR CULTURAL HERITAGE
Laurea Magistrale in DIAGNOSTICS FOR CULTURAL HERITAGE
- Degree course in italian
- DIAGNOSTICS FOR CULTURAL HERITAGE
- Degree course
- DIAGNOSTICS FOR CULTURAL HERITAGE
- Title
- Laurea Magistrale
- MIUR Class
- Classe delle lauree magistrali in Scienze per la conservazione dei beni culturali - LM-11 (DM270)
- Length
- 2 anni
- Credits
- 120
- Department
- DIPARTIMENTO DI BENI CULTURALI
- Website
- https://www.letterelinguebbcc.unisalento.it/751
- Language
- INGLESE
- Location
- Lecce - Università degli Studi
- Academic year
- 2018/2019
- Type of access/Available places
- Corso ad accesso libero
- Career opportuinities
- 2.5.4.5.3 - Curatori e conservatori di musei
Course description
- Spiccate capacità gestionali delle risorse umane e strumentali a sua disposizione. E' in grado di dirigere gruppi di lavoro e pianificare interventi di diagnostica coordinando gruppi multidisciplinari.
- Notevoli abilità comunicative e relazionali nei confronti di altri attori o professionalità coinvolte nell'intervento di restauro anche a livello internazionale
- Capacità di comunicare preferenzialmente in inglese ed eventualmente anche in una seconda lingua della comunità europea, oltre l'italiano. La possibilità di interagire con studenti o ricercatori stranieri ospiti delle strutture di ricerca dell'Università del Salento facilita l'apprendimento e le capacità comunicative in lingua straniera.
- Spiccate capacità di lavorare in gruppi multidisciplinari coniugando adeguatamente i saperi scientifici e umanistici
- Spiccate capacità di sintesi e di analisi
l laureato sviluppa le abilità comunicative scritte ed orali partecipando a lezioni, seminari, laboratori, esercitazioni. Tali abilità vengono verificate attraverso prove d'esame scritte e/o orali.
- Interpretare con competenza i dati scientifici raccolti in seguito alle osservazioni e alle indagini sui materiali.
- Effettuare indagini di laboratorio utilizzando tecniche chimico-fisiche sia convenzionali che avanzate, sia con strumentazione portatile in situ sia con strumentazione complessa di laboratorio e di valutarne i risultati
- Fornire soluzioni ad un problema specifico sulla base dei risultati derivanti dalle indagini scientifiche ottenute utilizzando anche tecniche indipendenti e complementari.
- Interagire con colleghi di discipline diverse (storici, archeologi,restauratori, fisici, chimici, geologi, ingegneri) e di adattarsi ad ambiti di lavoro e tematiche varie, vagliando e valutando adeguatamente le fonti delle informazioni
L'autonomia di giudizio propria dello studente viene conseguita in particolare tramite esercitazioni, seminari organizzati anche su tematiche multidisciplinari, esperienza di tirocinio, preparazione di elaborati anche multimediali, nonché durante l'attività di preparazione della prova finale.
La valutazione del grado di apprendimento raggiunto è basata su esami sia scritti che orali, valutazione e discussione delle relazioni scritte, presentazioni pubbliche su argomenti concordati con il docente.
Dopo una prima fase iniziale di "rodaggio" la pagina facebook mostra notevoli potenzialità per la divulgazione delle attività connesse al corso e dell'offerta formativa. La condivisione dei contenuti su pagine di gruppi di discussione, di aziende, associazioni (sia del territorio che studentesche) e riviste del settore è risultata particolarmente efficace.
Occasioni istituzionali quali ad esempio la "Settimana della Cultura Scientifica" sono state inoltre utilizzate per divulgare l'offerta formativa ad un numero elevato di studenti di scuola superiore.
La proposta modifica del corso nel senso della sua internazionalizzazione comporterà anche l'implementazione attenta di specifiche azioni di comunicazione volte alla presentazione dell'offerta formativa al bacino allargato di potenziale utenza cui il nuovo corso si rivolge.
Tutto il materiale divulgativo e di presentazione del corso verrà tradotto in lingua inglese e diffuso sfruttando sia canali istituzionali di ateneo che mezzi "non tradizionali" quali i social network.
Lo sfruttamento di tecniche avanzate di "social marketing" consentirà di definire bacini di poteziali utenti riferibili ad un'area geografica molto più vasta di quella considerata, finora, di riferimento.
Anche l'attività seminariale viene costantemente divulgata attraverso una mailing list dedicata ovvero attraverso la pagina Facebook. Inontri peridici vengono inoltre organizzati tra il Presidente del Consiglio didattico e gli studenti, anche al di fuori degli incontri istituzionali.
I giudizi relativi all'"Insegnamento" sono compresi tra 80 e 87 essendo, quindi, indicativi dell'assenza di problematiche connesse alla preparazione iniziale degli studenti, del carico didattico e della definizione delle modalità d'esame. Appare significativo osservare come i giudizi espressi dagli studenti non frequentanti siano in linea o addirittura migliori rispetto a quelli espressi dai frequentanti. I giudizi medi espressi da tutti gli studenti siano superiori a quelli di riferimento per il dipartimento da 3 a 9 punti.
In modo del tutto analogo anche i giudizi relativi al personale docente sono ampiamente positivi oscillando tra 89 e 93 e mantenendosi sempre al di sopra dei corrispondenti giudizi medi per le strutture di riferimento (Dipartimento ed Ateneo).
I giudizi analitici espressi nei due campi “Insegnamento” e “Il Docente” vengono, quindi, confermati anche nel campo “Interesse” in cui il punteggio è pari ad 86 e 89, per le due distinte voci.
Per quanto riguarda la sezione "Suggerimenti" il punto di maggior rilievo è connesso alla richiesta di aumentare l'attività di supporto didattico (90.9%) e di migliorare il coordinamento tra gli insegnamenti. Su questo punto sono già in attuazione azioni di coordinamento all'interno del corso. In particolare, verificando ed eliminando eventuali sovrapposizioni tra i contenuti di corsi differenti e afferenti ad aree disciplinari simili.
L'analisi della "Customer Satisfaction" sopra riportata è stata presentata, discussa ed approvata in seno al Consiglio Didattico nella seduta del 14 maggio 2018 (verbale n. 4).
Opinioni degli studenti - A cura del Presidio della Qualità D'Ateneo
I laureati (all'80% donne) provengono in prevalenza dalla Puglia (80%) dove hanno anche conseguito il diploma di scuola superiore (80%). La formazione di base (a livello di studi secondari) è a prevalenza tecnico (20%)-scientifica (40%). Il 40% dei laureati proviene da una formazione di base di tipo artistico. Questo conferma il linea di massima l'attrattività del corso per studenti con formazione ed interessi molto variegati.
Le motivazioni che spingono gli studenti ad immatricolarsi al corso sono in prevalenza di tipo culturale (al 60%). L'immatricolazione avviene regolarmente o al massimo con un anno di ritardo per il 60% degli studenti. I risultati della formazione non mostrano nel complesso criticità di rilievo atteso che gli studenti si laureano in corso (100%) e che la media del voto di laurea si attesta a 108.6 con una media in trentesimi di 27.7.
L'analisi delle condizioni di studio mostra come gli studenti alloggino in sede o a meno di un'ora di viaggio e frequentino regolarmente le lezioni. Bassa appare la percentuale di studenti che hanno usufruito di una borsa di studio (solo il 20%).
Un elemento di criticità emerge dalla scarsa partecipazione degli studenti a percorsi di studio all'estero sebbene il 20% abbia preparato all'estero una parte significativa della tesi di laurea. Probabilmente questo si spiega con le intense attività di ricerca internazionale di molti dei docenti del corso, cui gli studenti partecipano. Da sottolineare come l'80% degli studenti abbia svolto un tirocinio riconosciuto di cui il 40% in strutture al di fuori dell'Università.
Per quanto concerne l'analisi complessiva dell'esperienza universitaria gli studenti esprimono giudizi positivi sia sul corso di laurea che sui docenti. Tutti gli intervistati si iscriverebbero nuovamente allo stesso corso. Una criticità viene segnalata sull'adeguatezza delle aule probabilmente in ragione dell'assenza di alcuni supporti didattici (ad esempio lavagne) richieste per le lezioni di alcune discipline del corso.
Appare significativo osservare come tutti gli studenti esprimano un giudizio positivo sulle attrezzature didattiche quali i laboratori che sono, evidentemente, un punto di forza significativo del corso.
Circa il 40% dei laureati dichiara l'intenzione di proseguire la formazione, evidentemente in corsi di dottorato e/o master e specializzazioni.
Link inserito: http://www2.almalaurea.it/cgi-php/universita/statistiche/framescheda.php?anno=2017&corstipo=LS&ateneo=70012&facolta=tutti&gruppo=tutti&pa=70012&classe=11012&postcorso=0750107301200002&isstella=0&areageografica=tutti&Regione=tutti&dimensione=tutti&aggregacodicione=0&disaggregazione=presiui&LANG=it&CONFIG=profilo
Opinioni dei laureati
- ha sviluppato notevoli capacità di apprendimento e conoscenze specialistiche multidisciplinari che gli consentiranno di intraprendere studi futuri autonomamente
- ha acquisito un buon metodo di studio e capacità raggiungere gli obiettivi sia lavorando in gruppo che autonomamente
- ha capacità professionali per lavorare autonomamente e per perfezionare ulteriormente la sua formazione professionale. La verifica di tali capacità di apprendimento è effettuata durante il corso degli studi mediante prove scritte, orali e pratiche valutate da apposite commissioni di esame su argomenti assegnati individualmente.
La capacità di apprendere viene conseguita dal laureato e verificata nel percorso di studi nella sua complessività, soprattutto nelle attività di studio individuale previsto per il superamento di ciascun esame, nella preparazione di progetti, nonché nell'attività svolta in vista della prova finale.
Con l'approvazione, il 25 giugno 2014, della “Modifica al codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, in materia di professionisti dei beni culturali, e istituzione di elenchi nazionali dei suddetti professionisti», e quindi il riconoscimento della figura dell'esperto in diagnostica dei beni culturali, l'Università del Salento, tenuto conto delle istanze provenienti dal tessuto sociale salentino e pugliese, nell'interesse di valorizzare le proprie strutture rendendole poli di eccellenza capaci di catalizzare lo sviluppo del territorio ha deciso di attivare un corso di laurea in Diagnostica dei Beni Culturali nella classe LM11.
Nel corso dell'anno accademico 2017-2018 il consiglio didattico del corso ha ampiamente discusso la possibilità di ristrutturare il percorso formativo in modo da renderlo a carattere internazionale.
Le motivazioni sottese a tale richiesta risiedono, prevelentemente, nella esigenza di implementare azioni volte all'aumento dell'attrattività del corso, coerentemente con le linee guida stabilite a livello di Ateneo.
Diagnostics for Cultural Heritage è quello di formare il "Conservation scientist" che, ad una solida base di conoscenza delle discipline tecniche e scientifiche unisca ulteriori conoscenze di base di tipo storico-artistico ed archeologico che gli consentano di partecipare alla fase di progettazione, implementazione e monitoraggio?di un processo di diagnostica, conservazione e restauro dei beni culturali secondo le proprie specialistiche competenze acquisite in materia di caratterizzazione delle proprietà, costituzione materica, degrado, tecniche di produzione antica dei beni culturali e sviluppo di nuovi materiali e metodi d'intervento e di diagnosi. Tale preparazione consentirà al laureato in
Diagnostics for Cultural Heritage di poter collaborare, con le differenti professionalità del restauro, alla pianificazione di strategie per una corretta conservazione e restauro dei beni culturali nonché determinare le appropriate misure di rallentamento del degrado.?
Al termine del percorso di studi Il laureato in Diagnostics for Cultural Heritage possiederà:
- Elevate conoscenze nelle seguenti discipline scientifiche: Chimica, Fisica, Ingegneria dei materiali e del recupero strutturale. Con gli insegnamenti di Fisica e Chimica acquisisce notevoli conoscenze nel campo della Fisica, della Chimica, della Fisica dei Materiali, della Fisica-Chimica e in particolare delle proprietà dei materiali metallici, ceramici, lapidei, organici ed inorganici che vengono studiati sia teoricamente che con numerose esperienze di laboratorio. I corsi di Scienza e Tecnologia dei Materiali forniscono le conoscenze avanzate sulle proprietà meccaniche, sulla resistenza agli agenti esterni e sull'impiego di nuovi materiali per il controllo dei processi di degrado causati dall'ambiente.
- Buone conoscenze in Storia, Archeologia, Storia dell'Arte, Storia delle tecniche artistiche e del restauro. Gli studenti acquisiscono tali conoscenze sia con lezioni in aula ma anche mediante la partecipazione a seminari specialistici, a visite ai musei, chiese e scavi archeologici e laboratori pubblici e privati.
- Elevate conoscenze delle proprietà dei materiali e delle tecniche di diagnostica degli stessi. L'apprendimento viene garantito mediante lezioni frontali ed esperienze di laboratorio o direttamente con esperimenti in situ effettuati con strumentazione portatile.
- Conoscenze specialistiche sulle proprietà strutturali e sui metodi di restauro e di intervento per l'arresto dei fenomeni di degrado. Durante gli studi numerosi materiali vengono sperimentati, anche in collaborazione con ditte operanti nel settore del restauro, allo scopo di individuare quelli piu' idonei per limitare o arrestare il fenomeno del degrado.
- Conoscenze specialistiche di museologia e delle tecniche di conservazione. Tali conoscenze vengono acquisite con stage in musei o mediante seminari tenuti da esperti che operano nel campo della conservazione e della diagnostica.
- Conoscenze specialistiche sulle tecniche di monitoraggio dell'ambiente e del territorio. Le tecniche di indagine spettroscopica acquisite durante il percorso formativo consentono di effettuare studi sull'interazione tra bene culturale e l'ambiente circostante e di determinare i parametri chimico-fisici piu' critici per il materiale. La valutazione dell'apprendimento potrà avvalersi anche di esperienze di laboratorio su temi individuati dai docenti.
- Buona conoscenza delle tecniche di comunicazione e valorizzazione del bene culturale grazie a seminari di studio specialistici, workshop tematici, anche a carattere internazionale, sull'utilizzo delle tecniche informatiche, anche a distanza, e multimediali per la divulgazione dei risultati delle indagini.
Il percorso formativo, che si svilupperà nell'arco di quattro semestri, di cui l'ultimo dedicato prevalentemente alla preparazione ed allo svolgimento della prova finale, prevede che nei primi due semestri agli allievi vengano presentate le applicazioni delle diverse metodologie chimiche, analitiche, fisiche, biologiche, mirate alla diagnostica ed allo studio e caratterizzazione dei fenomeni di degrado di beni culturali. Sulla base delle conoscenze acquisite nel corso del primo anno di studio, il primo semestre?del secondo anno gli allievi completeranno la loro formazione con particolare attenzione allo sviluppo di nuove metodologie e allo studio dei principi costituenti i diversi processi di restauro applicati a diverse tipologie di beni che consentiranno allo scienziato della conservazione di contestualizzare il proprio possibile ruolo e contributo alla varietà del Patrimonio culturale nazionale.
In particolare per l'accesso è necessario che il candidato possegga i seguenti requisiti curriculari (espressi in CFU o ECTS equivalenti ed appartenenti ai seguenti gruppi di discipline):
GRUPPO 1: Chimica,Fisica,Biologia e Geologia almeno 24 CFU nei seguenti SSD CHIM/01 e/o CHIM/02 e/o CHIM/03 e/o CHIM/06 e/o CHIM/07 e/o CHIM/12 e/o FIS/01 e/o FIS/03 e/o FIS/04 e/o FIS/06 e/o FIS/07 e/o BIO/01 e/o BIO/03 e/o BIO/05 e/o BIO/07 e/o BIO/08 e/o GEO/01 e/o GEO/02 e/o GEO/04 e/o GEO/05 e/o GEO/06 e/0 GEO/07 e/o GEO/08 GEO/10 e/o GEO/11 e/o GEO/12
GRUPPO 2: Storia dell'arte e dell'antichità almeno 6 CFU nei seguenti settori L-ANT/01 e/o L-ANT/02 e/o L-ANT/03 e/o L-ANT/04 e/o L-ANT/05 e/o L-ANT/06 e/o L-ANT/07 e/o L-ANT/08 e/o L-ANT/09 e/o L-ANT/10 e/o L-ART/02 e/o L-ART/01 e/o L-ART/02 e/o L-ART/03 e/o L-ART/04
Inoltre, sono richieste competenze di Abilità informatiche e telematiche nonché la conoscenza della lingua Inglese pari al livello B2. Tali competenze dovranno essere documentate tramite la presentazione di opportuna certificazione ovvero accertate in sede di prova di ammissione.
Indipendentemente dai requisiti curriculari, per tutti gli studenti è prevista una verifica della personale preparazione, con modalità che saranno definite nel regolamento didattico del Corso di Studi.
Per l'accesso al corso sono richieste competenze di Abilità informatiche e telematiche nonché la conoscenza della lingua Inglese pari al livello B1. Tali competenze dovranno essere documentate tramite la presentazione di opportuna certificazione ovvero accertate in sede di prova di ammissione.
La prova, il cui esito rappresenta requisito indispensabile ai fini dell'immatricolazione al Corso di Laurea Magistrale in Diagnostica dei Beni Culturali, è obbligatoria.
Profilo
Esperto in diagnostica dei beni culturaliFunzioni
Funzione in un contesto di lavoro.
Il laureato in “Diagnostics for cultural heritage”:
-Sviluppa procedure di analisi per la definizione dello stato conservativo di beni di interesse culturale;
-Individua protocolli e procedure di diagnostica per lo studio del patrimonio culturale;
-Collabora a redigere piani per interventi conservativi, di recupero e restauro di beni di interesse culturale;
-Collabora alla progettazione di interventi di diagnostica volti all'individuazione di metodi, materiali, misure e tecniche per il per il recupero, la conservazione e il restauro dei beni culturali;
-Collabora alla definizione di percorsi volti alla fruizione e valorizzazione dei beni culturali;
Competenze
Il laureato magistrale:• sa usare ed applicare al campo della conservazione dei beni culturali, tecniche e strumentazioni analitiche anche complesse di diagnostica di tipo chimico, fisico e biologico;
• è in grado di operare con conoscenze di tipo specialistico all'interno di istituzioni pubbliche e private preposte alla tutela del patrimonio culturale e nelle istituzioni italiane ed internazionali di ricerca nel settore della conservazione e restauro;
• è capace di monitorare e verificare, con l'uso di strumentazioni analitiche anche complesse, interventi di restauro, conoscere le caratteristiche strutturali del bene in esame, nonché le caratteristiche e le proprietà dei materiali che lo compongono;
• è in grado di eseguire analisi diagnostiche specialistiche su materiali, anche in contesti non propriamente legati ai beni culturali;
• sa utilizzare sistemi informatici per la gestione, elaborazione dei dati analitici e documentazione dello stato di conservazione e degli interventi eseguiti.
Sbocco
Il laureato in “Diagnostics for Cultural Heritage”, oltre che come libero professionista, svolge la propria attività professionale presso:-Aziende ed organizzazioni professionali preposte alla conservazione, restauro, gestione e tutela dei beni culturali;
-Enti pubblici di conservazione, tutela e valorizzazione (Musei, Sovrintendenze)
-Istituti di ricerca
-Aziende di sviluppo di strumentazione di diagnostica e di materiali per il restauro e la conservazione.
Course modules
PERCORSO COMUNE
ARCHAEOLOGY OF PRODUCTION IN THE GREEK WORLD (L-ANT/07)
6 crediti - Non obbligatorio
BOTANY AND BIODEGRADATION (BIO/01)
6 crediti - Obbligatorio
DIAGNOSTIC IMAGING (FIS/07)
6 crediti - Non obbligatorio
HISTORY OF CONTEMPORARY ART: RESEARCH METODOLOGY (L-ART/03)
6 crediti - Non obbligatorio
LABORATORY OF BOTANY AND BIODEGRADATION (BIO/01)
1 crediti - Non obbligatorio
LABORATORY OF PHYSICAL CHEMISTRY FOR CULTURAL HERITAGE (CHIM/02)
1 crediti - Non obbligatorio
LABORATORY OF SURVEY AND ANALYSIS OF ANCIENT MONUMENTS (L-ANT/09)
1 crediti - Non obbligatorio
LABORATORY OF TECHNIQUES AND MATERIALS FOR CONSERVATIONS (ING-IND/22)
1 crediti - Non obbligatorio
LABORATORY OF ZOOLOGY APPLIED TO CULTURAL HERITAGE (BIO/05)
1 crediti - Non obbligatorio
PHYSICAL CHEMISTRY FOR CULTURAL HERITAGE (CHIM/02)
9 crediti - Obbligatorio
RESTORATION HISTORY AND TECHNIQUES (L-ART/04)
6 crediti - Obbligatorio
(L-ANT/09)
6 crediti - Non obbligatorio
TECHNIQUES AND MATERIALS FOR CONSERVATION (ING-IND/22)
6 crediti - Obbligatorio
ZOOLOGY APPLIED TO CULTURAL HERITAGE (BIO/05)
6 crediti - Obbligatorio
ADDITIONAL LANGUAGE SKILLS (NN)
3 crediti - Obbligatorio
ANALYTICAL CHEMISTRY FOR CULTURAL HERITAGE (CHIM/01)
9 crediti - Obbligatorio
ANALYTICAL TECHNIQUES FOR MATERIAL DECAY (CHIM/01)
6 crediti - Non obbligatorio
APPLIED PHYSICS (FIS/07)
9 crediti - Obbligatorio
DATING TECHNIQUES (FIS/07)
6 crediti - Non obbligatorio
FINAL EXAM (PROFIN_S)
25 crediti - Obbligatorio
LABORATORY OF ANALYTICAL CHEMISTRY FOR CULTURAL HERITAGE (CHIM/01)
1 crediti - Non obbligatorio
LABORATORY OF ANALYTICAL TECHNIQUES (CHIM/01)
1 crediti - Non obbligatorio
LABORATORY OF APPLIED PHYSICS (FIS/07)
1 crediti - Non obbligatorio
LABORATORY OF DATING TECHNIQUES (FIS/07)
1 crediti - Non obbligatorio
PHENOMENOLOGY OF STYLES (L-ART/02)
6 crediti - Non obbligatorio
STRUCTURAL RESTORATION (ICAR/09)
6 crediti - Non obbligatorio
WORK EXSPERIENCE MODULE(S),INTERNSHIP (NN)
4 crediti - Obbligatorio