Laurea in BENI CULTURALI

Corso di studi
BENI CULTURALI
Corso di studi in inglese
CULTURAL HERITAGE
Titolo
Laurea
Classe MIUR
Classe delle lauree in Beni culturali - L-1 (DM270)
Durata
3 anni
Crediti
180
Dipartimento
DIPARTIMENTO DI BENI CULTURALI
Sito web del corso
https://www.letterelinguebbcc.unisalento.it/744
Lingua
ITALIANO
Sede
Lecce - Università degli Studi
Anno accademico
2018/2019
Tipo di accesso
Corso ad accesso libero
Profili professionali formati
3.4.1.2.1 - Organizzatori di fiere, esposizioni ed eventi culturali
3.4.3.2.0 - Tecnici dell'organizzazione della produzione radiotelevisiva, cinematografica e teatrale
3.4.4.2.1 - Tecnici dei musei

Descrizione del corso

Il laureato in Beni culturali deve sapere dialogare con interlocutori diversi, anche in ambiti non strettamente specialistici, presentare in modo chiaro le proprie argomentazioni e trovare adeguate soluzioni di natura sia teorica sia pratica a problemi attinenti alle discipline archeologiche e storico-artistiche.

I risultati attesi saranno realizzati con la presenza assidua a lezioni, esercitazioni e ad eventuali progetti o iniziative di comunicazione/divulgazione rivolte ad un pubblico di non specialisti. Tali esperienze saranno verificate tramite prove d’esame scritte e orali, e la certificazione (tramite specifici attestati) delle attività formative e dei progetti a cui si è partecipato.


I laureati devono sapere raccogliere e interpretare i dati relativi allo studio e alla gestione del Bene Culturale (dall’antichità all’età contemporanea), ed essere capaci di collegarli anche ad aspetti etici, sociali, giuridici ed economici.

I risultati attesi saranno ottenuti con l’esercizio delle attività formative e, in particolare, con stages e tirocini presso strutture come biblioteche, archivi, musei, teatri, aree archeologiche, organizzazioni e strutture dedite al turismo culturale.



Il Corso di Studio partecipa alle giornate di orientamento organizzate dal Centro Orientamento e Tutorato di Ateneo per incontri con le Scuole Superiori, sia nelle sedi dell’Università del Salento che presso gli Istituti interessati. Durante questi incontri vengono illustrate agli studenti le attività didattiche e scientifiche del Corso, comprendenti attività di laboratorio, visite guidate e viaggi di studio e seminari. Accanto a queste attività comuni a diversi corsi dell'Università del Salento, il Corso di Studi svolge delle specifiche attività di orientamento in ingresso, destinate a far conoscere e a valorizzare, agli occhi dei futuri studenti, le specificità didattiche e le esperienze di formazione del proprio percorso di studi.
Particolare significato assumono gli "Open days" organizzati presso il Dipartimento di Beni Culturali, sede di riferimento del CdS, e di concerto con esso. In queste occasioni, accanto all'illustrazione dei corsi e delle attività didattiche, già sopra indicate, gli studenti ospiti vengono a contatto con le attività dei laboratori e con gli studenti, docenti e ricercatori che vi operano. Essi vengono inseriti in gruppi di visita e hanno la possibilità di sperimentare le attività a carattere molteplice che costituiscono l'esperienza reale degli iscritti del CdS. Poiché le loro guide e mentori in queste attività sono gli studenti di II e III del CdS, il risultato di tali attività è duplice: da un lato l'orientamento in ingresso viene arricchito da esperienze stimolanti in ambienti di ricerca e dall'immediatezza dei rapporti d'interscambio docenti-studenti, dall'altro, per gli studenti del CdS coinvolti, l'occasione diventa un'esperienza motivazionale significativa che li aiuta a chiarire e determinare le proprie scelte di studio.
In vista di queste attività, che si rivolgono a un più vasto raggio di potenziale utenza e intendono aumentare l'attrattività del CdS anche fuori dal più stretto territorio salentino, il CdS ha incaricato un responsabile fra i propri membri e si avvale della collaborazione di studenti-tutors assegnatari di borse del Centro Orientamento e Tutorato di Ateneo.
Un'ulteriore attività che il CdS ha specificamente scelto di indirizzare nel segno dell'orientamento in ingresso e dell'indirizzo di scelte consapevoli nei propri studenti all'inizio dei percorsi di formazione sono i percorsi di alternanza scuola-lavoro svolti con numerose scuole del territorio e di un ambito anche più vasto. Queste attività, che seguono efficaci e ben articolati progetti, sono seguite da docenti e ricercatori del CdS e rappresentano perciò un investimento notevole di tempo ed energie da parte del CdS, finalizzato a ridurre al massimo i problemi di disorientamento e le difficoltà di approccio ai corsi da parte dei futuri iscritti.
Gli studenti pre-iscritti al CdS sostengono un test di valutazione utile ad accertare il livello delle proprie conoscenze di base; coloro che non superano i requisiti minimi si avvalgono, nelle fasi iniziali del primo anno, di iniziative volte al recupero e al potenziamento delle conoscenze.
All'inizio dell'anno accademico sono inoltre previsti incontri volti a illustrare ai nuovi iscritti gli aspetti dell'organizzazione, didattica e amministrativa, del CdS e a familiarizzare con il nuovo ambiente di formazione.
Sono previste attività di sostegno e recupero delle conoscenze di base. Compatibilmente con le disponibilità finanziarie, vengono selezionate annualmente selezionate tramite bando figure di tutor didattici che affiancheranno gli studenti nell'organizzazione dello studio, nella preparazione di singoli esami e, per gli studenti dell'ultimo anno, nell'impostazione della prova finale.
I docenti indicati come tutor del CdS saranno in ogni caso disponibili ad orientare gli studenti e ad affiancarli nel loro percorso di formazione.
I singoli docenti si preoccupano dell'accertamento delle competenze e conoscenze di base e verificano in itinere l'apprendimento effettivo attraverso prove parziali sotto forma di test scritti e/o orali.
L'analisi complessiva dei risultati della rilevazione della "Customer Satisfaction" 2016-2017 (fonte primaria: RILEVAZIONE DELLA SODDISFAZIONE DEGLI STUDENTI FREQUENTANTI, trasmessa dal Presidio della Qualità con nota Prot. n. 55579 del 26/04/2018; fonte secondaria: RELAZIONE ANNUALE DEL CdS 2017 della Commissione Paritetica Docenti-Studenti, Quadri A1 e A2) mostra un leggero incremento della soddisfazione da parte degli Studenti, anche se contenuto in un range di 1-3 punti.

Nel dettaglio e, relativamente all'ambito dell'INSEGNAMENTO (domande da D1 a D4), si verifica un leggero e complessivo incremento del grado di soddisfazione relativo alle conoscenze preliminari (2015-2016: 70; 2016-2017: 71), al carico di studio (2015-2016: 73; 2016-2017: 75), al materiale didattico fornito (2015-2016: 79; 2016-2017: 81) e alla definizione delle modalità di esame (2015-2016: 80; 2016-2017: 82). L'incremento si misura nell'ordine di 1-2 punti, restando dunque al di sotto, anche se di poco, rispetto agli indici medi di Dipartimento e di Ateneo (con la sola eccezione di D3, rispetto alla media di Ateneo). Ciò si spiega in parte con un bagaglio di conoscenze di base e preliminari, utili a intraprendere proficuamente il percorso formativo del CdS, non sempre adeguato, anche considerata la provenienza da istituti di scuola secondaria molto diversi tra loro. L'incremento tuttavia, seppur lieve, denota l'impegno dei singoli Docenti e del CdS nel seguire più da vicino gli studenti. Si auspica una continuità delle azioni di miglioramento già approntate che si potrà tradurre in un più deciso - in termini numerici - miglioramento del CdS nel suo complesso.

Per quanto concerne il GIUDIZIO sul DOCENTE (domande da D5 a D10), si registra un trend di costante e graduale miglioramento interno al CdS nell'ordine di 1-3 punti percentuale (dal 2015-2016 al 2016-2017). Tuttavia, guardando alle percentuali delle risposte alle domande più strettamente legate alla didattica frontale, in aula (domande D6: stimolo/motivazione per la materia; D7: chiarezza espositiva; D8: utilità delle attività didattiche integrative), il grado di soddisfazione appare più basso (comunque migliorato rispetto all'anno precedente) rispetto alle domande D5, D9 e D10. Questo dato denota una necessità di intervento sull'appeal del singolo insegnamento (e non già del singolo docente). Per tutte le domande considerate, il CdS necessità di azioni che consentano di raggiungere almeno il grado di soddisfazione di Dipartimento - sempre superiore, anche se di poco.

Nell'ambito dell'INTERESSE (domande D11 e D12), il miglioramento è alternato: in leggerissima flessione rispetto alla rilevazione dell'anno precedente per l'interesse per gli argomenti trattati (D11: 2015-2016: 85; 2016-2017: 84); in aumento per la soddisfazione complessiva (D12: 2015-2016: 80; 2016-2017: 81). Come già evidenziato per le soglie riferibili all'ambito dell'INSEGNAMENTO, i dati sono inferiori sia rispetto alla media di Ateneo, sia rispetto alla media di Dipartimento, che considera anche i Corsi di Laurea magistrali. Il dato aggregato di Dipartimento va, comunque, letto positivamente considerato che il valore minore del “corso triennale”, che si lega ad una minore maturità e consapevolezza degli studenti in ingresso, si consolida nel ciclo successivo proprio in virtù del lavoro effettuato nei primi tre anni del percorso formativo. Per meglio comprendere le dinamiche sottese a questi percorsi di crescita è intenzione del Corso di Studio intraprendere un’analisi dei dati disaggregati per anni di corso, in modo da valutare il trend di miglioramento.
La lieve flessione del dato relativo alla domanda D11, peraltro, da una parte si lega alle difficoltà (e più bassa soddisfazione, intesa come dato numerico assoluto) registrate nelle domande relative alle conoscenze preliminari e del carico di studio (cfr. sopra); dall'altra va criticamente interpretato in riferimento agli elementi non positivi emersi nel GIUDIZIO sul DOCENTE (domande D6, D7 e D8) e per i quali già all'interno della Relazione Annuale della Commissione Paritetica sono state indicate possibili, concrete azioni di miglioramento; in particolare operando sull'appeal del singolo insegnamento (e non già del singolo docente).

Il quadro analitico di cui sopra appare confermato anche da quanto emerge nella sezione dei SUGGERIMENTI. Non appare infatti un caso che le percentuali più alte qui registrate riguardino proprio l'aspetto della didattica: in particolare il rapporto tra conoscenze di partenza (preliminari)/carico didattico al fine di un positivo conseguimento dei risultati formativi attesi. Il 29% degli Studenti Frequentanti chiede infatti di fornire maggiori conoscenze di base, cui fanno eco i valori, degni di attenzione in tal senso, dell'alleggerimento del carico didattico (che però spesso serve a supplire alle carenze di partenza; 28%) e dell'introduzione di un maggiore numero di prove intermedie (21%).

Si precisa che in una lettura complessiva dei dati relativi al CdS così come emerge dalla RILEVAZIONE del Nucleo di Valutazione (cfr. nota 1 a p. 10 sulla definizione di 'Punteggio complessivo'), analisi che tenga dunque conto anche (per le sezioni INSEGNAMENTO e INTERESSE) dei valori provenienti dall'opinione degli Studenti Non Frequentanti, questi ultimi esprimono sempre un grado di soddisfacimento leggermente inferiore (nell'ordine di 1-2 punti).

Da ultimo, e relativamente al CdS L-1 BENI ARCHEOLOGICI (ad esaurimento poiché confluito in L-1 BENI CULTURALI), i dati non sono qui considerati nel dettaglio (cfr. paragrafo 5. Punti di forza e di debolezza relativamente a modalità di rilevazione, risultati della rilevazione/delle rilevazioni e utilizzazione dei risultati della RILEVAZIONE del Nucleo di Valutazione, p. 45); tuttavia, in termini generali, si può osservare che rispetto al 'vecchio' CdS di BENI ARCHEOLOGICI, il 'nuovo' L-1 in BENI CULTURALI mostra sempre dati migliorati (cfr. Allegato B alla RILEVAZIONE del Nucleo di Valutazione).

L'analisi della "Customer Satisfaction" sopra riportata è stata presentata, discussa ed approvata in seno al Consiglio Didattico nella seduta del 15/05/2018 (cfr. Verbale n. 5).


Opinioni degli studenti - A cura del Presidio della Qualità D'Ateneo
Corso di Laurea: Beni Culturali (L-1)
La relazione è stata elaborata dal Presidente del CdS, Responsabile del Riesame, Responsabile AQ CdS, Prof. Flavia Frisone e dalla Prof. Manuela De Giorgi, Vicepresidente del CdS e Membro della Commissione Paritetica Docenti Studenti, che hanno avuto incarico dal CD di provvedere alla stesura del documento (CD 27/02/2018).
Nella relazione si illustrano e commentano i dati percentuali, pubblicati dal Consorzio Almalaurea, relativi ai laureati triennali in Beni Culturali che hanno conseguito il titolo di primo livello presso l'Università del Salento nell'anno solare 2017. Data la peculiare configurazione del corso, frutto della riconfigurazione di due distinti CdL della medesima classe, i dati tengono conto di osservazioni più a vasto raggio, secondo le specifiche indicate nelle NOTE METODOLOGICHE. I dati sono stati commentati e discussi durante i Consigli Didattici del 5/06/2018 (definizione previsionale); 28/06/2018 (OdG Varie: rif. alla pubblicazione dei dati Almalaurea); 12/09/2018 (OdG Varie: discussione bozza finale).

Fonte dati: Consorzio Interuniversitario ALMALAUREA, XX Indagine (2018) ? Sintesi del Profilo dei Laureati 2017 e storico

PROFILO DEI LAUREATI

NOTA METODOLOGICA: Nella presente analisi dei dati dell'Indagine XX del Consorzio Almalaurea relativa al CdL in epigrafe si è ritenuto opportuno tener conto dell'accorpamento (dal 2015) dei due CCddLL nella stessa classe L-1 (Beni Archeologici L-1; Beni Culturali L-1) già attivi nell'Ateneo prima della riunione in un unico CdL con curricula distinti, oltre che ? in misura nettamente minore ? del residuo dei Laureati dei CCddLL pre-riforma (classe 13 ? Scienze dei Beni Culturali; D.M. 509/99) in Beni Mobili-Artistici e ? solo per la sezione 1. Anagrafico ? in Scienze dei Beni Musicali e dello Spettacolo (quest'ultimo registra un numero di laureati inferiore a 5 e non sono dunque disponibili dati ulteriori oltre all'anagrafica ? cfr. */nota 3). Quando significativamente influenti sull'analisi e/o significativamente differenti rispetto al solo collettivo di Beni Culturali, i dati sono riportati e discussi anche in maniera aggregata (considerando tutti i CCddLL), con relativa specifica tra parentesi.

Analisi: Il profilo dei Laureati 2017 in Beni Culturali (di seguito L-1) che si definisce dai dati dell'Indagine XX del Consorzio Almalaurea si allinea a quanto già emerso nell'Indagine XIX relativa al 2016, registrando tuttavia una leggera flessione nel numero totale dei laureati che passa da 85 (2016) a 74 (2017), con un pressoché uguale tasso di compilazione, ritenuto più che positivo (97,3%). Dei 74 laureati nel 2017, 41 sono da riferire al CdL in Beni Culturali, 31 al già CdL Beni Archeologici, 2 (1 Laureato ciascuno) ai due corsi pre-riforma della classe 13 (cfr. Nota metodologica). Il trend, per quanto in lieve flessione, resta tuttavia allineato a livelli soddisfacenti, comprabili con quelli del triennio 2012-2014 e nonostante il calo registrato del 2015 (59 laureati), ma non raggiunge ancora i numeri (oltre 100 laureati) degli anni 2008-2010, ciò in controtendenza con il trend nazionale che dal 2010 vede un numero sempre crescente (o un valore stazionario) di Laureati, allineandosi quest'ultimo dato, dal 2015 in poi, oltre i 3.000 laureati.

Il profilo anagrafico (sezione 1.) dei Laureati del 2017 risponde sostanzialmente a quello già delineato nella precedente indagine, con valori percentuali che si discostano mediamente di 3-4%.
Le donne continuano a prevalere nettamente sugli uomini (dato aggregato Beni Culturali + Beni Archeologici: Donne: 78,4% vs Uomini: 21,6%; dato disaggregato SOLO Beni Culturali: Donne: 85,4% vs Uomini: 14,6%), incrementando di 4 punti la propria presenza rispetto all'anno passato. Contestualmente, si innalza lievemente l'età di conseguimento del titolo di laurea, la cui media passa da 24,5 del 2016 a 26,1 nel 2017 (dato aggregato Beni Culturali + Beni Archeologici; 26,6% > dato disaggregato SOLO Beni Culturali), leggermente più alta rispetto al dato d'Ateneo (25,3) come già rilevato in passato; questo dato però pare compensato dall'innalzamento della media del voto di laurea (vd. sotto, analisi sezione 4.). La maggioranza degli iscritti si laurea tra nelle prime due fasce d'età considerate, ovvero a Meno di 23 anni e tra i 23-24 anni (29,7% per entrambe le voci se si guarda al dato aggregato Beni Culturali + Beni Archeologici; le percentuali mutano lievemente esaminando il dato disaggregato SOLO Beni Culturali > 26,8 in meno di 23 anni; 34,1 tra i 23-24 anni).
La provenienza geografica dei Laureati è quasi esclusivamente regionale: dalla stessa provincia dell'Ateneo il 62,2% (dato aggregato Beni Culturali + Beni Archeologici; 61% > dato disaggregato SOLO Beni Culturali), il 31,1% dal resto della regione (dato aggregato Beni Culturali + Beni Archeologici; 29,3% > dato disaggregato SOLO Beni Culturali), mentre resta poco sotto il 10% la provenienza da altra regione, dato che conferma tuttavia un'attrattività del corso tre volte superiore alla media di Ateneo e che s'inserisce in una tendenza sempre crescente; non si registrano studenti stranieri.

Anche la definizione dell'Origine sociale (sezione 2.) del campione che ha compilato il questionario, evidenzia un sostanziale allineamento ai risultati relativi ai Laureati 2016: l'ultima indagine infatti ha confermato che la maggioranza dei Laureati proviene dalla classe media impiegatizia (30,8% dato disaggregato SOLO Beni Culturali; 34,7% dato aggregato Beni Culturali + Beni Archeologici) e media autonoma (38,5% dato disaggregato SOLO Beni Culturali; 26,4% dato aggregato Beni Culturali + Beni Archeologici), seguite da una provenienza dalla classe del lavoro esecutivo (17,9% dato disaggregato SOLO Beni Culturali; 19,4% dato aggregato Beni Culturali + Beni Archeologici) e da quella elevata (12,8% dato disaggregato SOLO Beni Culturali; 16,7% dato aggregato Beni Culturali + Beni Archeologici). Più della metà dei genitori dei Laureati del collettivo selezionato è in possesso di un titolo di scuola media superiore e solo il 25% (18% dato disaggregato SOLO Beni Culturali) ha uno o entrambi i genitori laureati. Con riferimento alla provenienza da famiglie di estrazione sociale elevata e/o con un alto livello d'istruzione, si realizza un, seppur contenuto, incremento della percentuale rispetto ai dati del 2016 e ciò potrebbe essere forse letto in chiave di una progressiva fiducia delle famiglie nell'Ateneo salentino e in particolar modo verso il CdL, rispetto alla propensione a indirizzare i propri figli verso altre Università.
(sezione 3.) La provenienza scolastica di secondo grado dei Laureati 2017 mostra una netta prevalenza della compagine di maturati presso Licei (58,5% dato disaggregato SOLO Beni Culturali; 63,6% dato aggregato Beni Culturali + Beni Archeologici), anche se in misura inferiore rispetto alla rilevazione precedente; rimane prevalente in ogni caso sia la presenza di Laureati con maturità classica (17,1% dato disaggregato SOLO Beni Culturali; 25,7% dato aggregato Beni Culturali + Beni Archeologici), a conferma del fatto che, pur essendo basilare la componente umanistica nel percorso formativo, le sue caratteristiche di multidisciplinarità e l'organizzazione stessa dell'offerta didattica consentono a tutti gli iscritti di poter concludere positivamente il proprio percorso, indipendentemente dal diploma conseguito. Rispetto a quest'ultimo, il voto medio del collettivo considerato si attesta al 77,5/100 (dato aggregato Beni Culturali + Beni Archeologici), in progressiva flessione rispetto allo storico del CdL. Quasi tutti i Laureati hanno conseguito il titolo di scuola secondaria nella stessa provincia di Lecce (62,2% > dato aggregato Beni Culturali + Beni Archeologici; 63,4% > dato disaggregato SOLO Beni Culturali) o in una provincia limitrofa (23% > dato aggregato Beni Culturali + Beni Archeologici; 19,5% > dato disaggregato SOLO Beni Culturali).

(sezione 4.) Resta sostanzialmente invariato rispetto all'Indagine XIX e attestandosi intorno al 20% (23,6% > dato aggregato Beni Culturali + Beni Archeologici; 20,5% > dato disaggregato SOLO Beni Culturali), il tasso di Laureati che giunge al CdL da altre esperienza universitarie contro il quasi 80% (76,4% > dato aggregato Beni Culturali + Beni Archeologici; 79,5% > dato disaggregato SOLO Beni Culturali) che non dichiara precedenti esperienze universitarie. Interessante è il dato relativo alla motivazione della scelta del CdL che ha origini prevalentemente culturali (oltre il 55%), ma anche per fattori professionalizzanti (28-29%), indice che a guidare gli studenti (e le famiglie) nella scelta del percorso di studio sono essenzialmente le inclinazioni personali. In oltre il 70% dei rispondenti al questionario ha effettuato l'immatricolazione entro un anno dal diploma, riuscendo poi a completare con successo il proprio percorso con un voto di laurea medio pari a 103,2 (dato aggregato Beni Culturali + Beni Archeologici; 102,1 > dato disaggregato SOLO Beni Culturali) e spesso in corso (54,1% > dato aggregato Beni Culturali + Beni Archeologici; 43,9% > dato disaggregato SOLO Beni Culturali) o entro il primo anno f.c. (20,3% > dato aggregato Beni Culturali + Beni Archeologici; 31,7% > dato disaggregato SOLO Beni Culturali), con una durata media della carriera accademica di poco superiore ai 4 anni (4,4 > dato aggregato Beni Culturali + Beni Archeologici; 4,2 > dato disaggregato SOLO Beni Culturali; indice di ritardo si attesta allo 0,39 > dato aggregato Beni Culturali + Beni Archeologici; 0,28 > dato disaggregato SOLO Beni Culturali). Va sottolineato che tutti i dati relativi alla Riuscita negli studi universitari si mostrano in linea con l'anno 2016 (anzi, continua il lento miglioramento rispetto allo storico), al di sopra dei dati nazionali per la classe L-1 (p.e.: durata media nazionale > 4,9; indice di ritardo nazionale > 0,51), e risultano, in ogni caso, sempre migliori rispetto alla media dell'Ateneo.

(sezione 5.) Tra le Condizioni di studio, meritano particolare attenzione due elementi: la percentuale di Studenti che ha svolto periodi di studio all'estero e l'incidenza di tirocini e stages (questi ultimi, previsti dal piano di studio come attività obbligatorie).
Per il fattore internazionalizzazione, il 15,4% (dato disaggregato SOLO Beni Culturali) dei Laureati ha conseguito CFU all'estero in programmi di scambio, risultato che si riduce di un terzo (9,7% > dato aggregato Beni Culturali + Beni Archeologici) se si considera anche il percorso del CdL L-1 in Beni Archeologici, indice di una minore propensione (o interesse) in tal senso degli/i Studenti/Laureati dell'ambito antichistico. La performance dei Laureati del CdL sia rispetto alla media di Ateneo (10,6%), sia a confronto con la media nazionale per la classe L-1 (6,9%) è comunque da ritenersi positiva.
Anche in tema di tirocini e stages (per quanto obbligatori) i dati sono da considerarsi assolutamente positivi, attestandosi oltre il 95%, rispetto alla media di Ateneo che si ferma al 62,1% e alla media nazionale per la classe L-1 (67,5%): l'obbligatorietà di questa tipologia di attività favorisce senza dubbio una percentuale così alta, ma attesta altresì l'attenzione che il CdL riserva alla ?messa in pratica' dell'esperienza formativa dello Studente, favorendo e promuovendo un primo passo verso il mondo del lavoro.

Piuttosto limitata è l'incidenza dell'esperienza lavorativa durante gli studi (sezione 6.). Sebbene il 63,9% (dato aggregato Beni Culturali + Beni Archeologici; 56,4% > dato disaggregato SOLO Beni Culturali), solo il 5,6% (dato aggregato Beni Culturali + Beni Archeologici; 7,7% > dato disaggregato SOLO Beni Culturali) ha svolto un lavoro coerente con il percorso di studio, prevalendo la tipologia di lavoro occasionale, saltuario e stagionale (36,1% > dato aggregato Beni Culturali + Beni Archeologici; 38,5% > dato disaggregato SOLO Beni Culturali). Ad ogni buon conto, il dato risulta inferiore o uguale sia ai rispettivi dati di Ateneo (63,9% e 5,6%), sia a quelli nazionali della classe d'interesse (68,6% e 8%).

Dall'analisi dei Giudizi sull'esperienza universitaria (sezione 7.) emerge un generale grado di soddisfacimento del CdL, condensato in due elementi specifici: (1) nel complessivo soddisfacimento del CdL: ?decisamente soddisfatto? il 44,4% > dato aggregato Beni Culturali + Beni Archeologici; 43,6% > dato disaggregato SOLO Beni Culturali; ?soddisfatto più sì che no? il 43,1% > dato aggregato Beni Culturali + Beni Archeologici; 43,6% > dato disaggregato SOLO Beni Culturali). Il secondo dato di rilievo (2) si legge nel 68,1% (dato aggregato Beni Culturali + Beni Archeologici; 64,1% > dato disaggregato SOLO Beni Culturali) di Studenti che si iscriverebbero allo stesso corso dell'Ateneo, e solo il 11,1% (dato aggregato Beni Culturali + Beni Archeologici; 15,4% > dato disaggregato SOLO Beni Culturali) allo stesso corso ma presso altra sede. Entrambe le voci sono in linea coi valori nazionali (65,9% e 11,3%) e migliori rispetto all'Ateneo (62,1% 3 19,8%). Ciò non toglie tuttavia che sono presenti alcune criticità che vanno a ricalcare, grossomodo, quelle già evidenziate nell'Indagine relativa ai Laureati del 2016, per quanto migliorate in taluni casi.
Di seguito si propone un quadro dettagliato di raffronto per le domande dalla 1 alla 9 (la percentuale riportata è il risultato della somma delle risposte positive, sempre le prime due voci della scelta multipla del questionario):
1 - Sono complessivamente soddisfatti del corso di Laurea triennale:
L-1 2016 (dato aggregato Beni Culturali + Beni Archeologici): 91,5%
L-1 2017 (dato aggregato Beni Culturali + Beni Archeologici): 87,5%
(valore d'Ateneo > 88,9%)
L-1 2017 (dato disaggregato SOLO Beni Culturali): 87,2%
2 - Sono soddisfatti dei rapporti con i docenti in generale?
L-1 2016 (dato aggregato Beni Culturali + Beni Archeologici): 93,9%
L-1 2017 (dato aggregato Beni Culturali + Beni Archeologici): 91,7%
(valore d'Ateneo > 86,5%)
L-1 2017 (dato disaggregato SOLO Beni Culturali): 92,3%
3 - Sono soddisfatti dei rapporti con gli studenti?
L-1 2016 (dato aggregato Beni Culturali + Beni Archeologici): 92,8%
L-1 2017 (dato aggregato Beni Culturali + Beni Archeologici): 90,3%
(valore d'Ateneo > 93,4%)
L-1 2017 (dato disaggregato SOLO Beni Culturali): 97,4%
4 - Valutazione delle aule?
L-1 2016 (dato aggregato Beni Culturali + Beni Archeologici): 66,3%
L-1 2017 (dato aggregato Beni Culturali + Beni Archeologici): 81,9%
(valore d'Ateneo > 56,8%)
L-1 2017 (dato disaggregato SOLO Beni Culturali): 74,3%
5 - Valutazione delle postazioni informatiche?
L-1 2016 (dato aggregato Beni Culturali + Beni Archeologici): 84,4%
L-1 2017 (dato aggregato Beni Culturali + Beni Archeologici): 86,1%
(valore d'Ateneo > 80,3%)
L-1 2017 (dato disaggregato SOLO Beni Culturali): 87,2%
6 - Valutazione delle biblioteche (prestito/consultazione, orari...)?
L-1 2016 (dato aggregato Beni Culturali + Beni Archeologici): 92,7%
L-1 2017 (dato aggregato Beni Culturali + Beni Archeologici): 91,6%
(valore d'Ateneo > 87,3%)
L-1 2017 (dato disaggregato SOLO Beni Culturali): 87,2%
7 - Valutazione delle attrezzature per le altre attività didattiche (laboratori, attività pratiche?)
L-1 2016 (dato aggregato Beni Culturali + Beni Archeologici): 62,7%
L-1 2017 (dato aggregato Beni Culturali + Beni Archeologici): 68%
(valore d'Ateneo > 46,5%)
L-1 2017 (dato disaggregato SOLO Beni Culturali): 59%
8 - Valutazione degli spazi dedicati allo studio individuale
L-1 2016 (dato aggregato Beni Culturali + Beni Archeologici): 60,7%
L-1 2017 (dato aggregato Beni Culturali + Beni Archeologici): 72,2%
(valore d'Ateneo > 74%)
L-1 2017 (dato disaggregato SOLO Beni Culturali): 71,8%
9 - Valutazione del carico di studio degli insegnamenti rispetto alla durata del corso
L-1 2016 (dato aggregato Beni Culturali + Beni Archeologici): 86,7%
L-1 2017 (dato aggregato Beni Culturali + Beni Archeologici): 87,5%
(valore d'Ateneo > 78,5)
L-1 2017 (dato disaggregato SOLO Beni Culturali): 92,3%
Emerge che, mediamente, il grado di soddisfazione del CdL rispetto al rapporto con docenti/altri studenti è più che soddisfacente (domande 1 e 2), come pure la valutazione complessiva delle biblioteche (domanda 6). Relativamente alle strutture, si rilevano percentuali inferiori al 90% (ma comunque alte) per le aule (domanda 4) e le postazioni informatiche (5), mentre crolla decisamente la soddisfazione che riguarda le strutture di supporto ad altre attività didattiche (domanda 7), dato quest'ultimo estremamente critico in considerazione della natura multidisciplinare del CdL e della rilevanza e ruolo che soprattutto le attività laboratoriali svolgono nella proficua formazione dei Laureati. Accettabili ma migliorabili sono i dati relativi agli spazi per lo studio individuale (domanda 8) e al carico didattico (domanda 9), entrambi migliorati rispetto all'Indagine XIX ? a dimostrazione che i correttivi adottati dal Consiglio Didattico in tal senso hanno sortito risultati positivi ? ma ancora da non ritenersi totalmente soddisfacenti, il secondo in particolare perché di stretta ed esclusiva competenza del Consiglio Didattico.

La conoscenza di almeno una lingua straniera (sezione 8.) rappresenta un criticità piuttosto importante tra i Laureati del 2017, giacché solo il 50% circa definisce ?almeno buona? la conoscenza dell'inglese (scritto > 51,3% dato disaggregato SOLO Beni Culturali e 56,9% dato aggregato Beni Culturali + Beni Archeologici; parlato > 46,2%, dato disaggregato SOLO Beni Culturali e 51,4% dato aggregato Beni Culturali + Beni Archeologici); tali percentuali si abbassano ulteriormente per le altre lingue. I dati, preoccupanti, non solo registrano una significativa flessione rispetto al valore della passata rilevazione (di quasi 20 punti), si attestano anche notevolmente al di sotto sia del dato di Ateneo (scritto > 75,9%; parlato > 68,2 per l'inglese), sia rispetto al dato nazionale riferibile alla classe (parlato > 70,5%; parlato > 64,7%). Considerate le esigenze del mercato del lavoro, si ritiene tassativo mettere in atto strategie atte a cercare di colmare le lacune dei Laureati e incrementare questi valori.
Più confortanti sono i dati relativi alle capacità e conoscenze informatiche che, con pur cono una certa disparità dei valori tra le varie tipologie di capacità censite, registra comunque un buon livello di conoscenza per quelle basilari e maggiormente in uso nel settore delle Humanities; in particolare risultano positivi i dati relativi alle capacità di fruizione del mezzo informatico, più bassi e, dunque, da incrementare quelli riferiti alle capacità operative.

Buona è poi la percentuale dei Laureati che intende proseguire gli studi (sezione 9.) dopo il titolo di laurea triennale (79,5% > dato disaggregato SOLO Beni Culturali e 79,2% dato aggregato Beni Culturali + Beni Archeologici), anche se tale percentuale è più basso rispetto alla rilevazione passata di circa 6 punti. Questo calo, lieve ma comunque importante, denota probabilmente una sfiducia nella capacità del mondo del lavoro ? nazionale in primis ? di assorbire figure professionali operati nel settore del patrimonio al quale manca ancora un riconoscimento delle specificità del profilo lavorativo; ciò crea una disaffezione e una disattesa di quelle inclinazioni personali dello Studente cha a fine percorso decide di non proseguire gli studi ovvero di puntare su ?altre attività di qualificazione professionale?. Non appare essere invece in dubbio la fiducia nella qualità dell'offerta formativa del CdL, almeno dalla lettura ed interpretazione dei dati fin qui analizzati.

(sezione 10.) Nel quadro delle Prospettive di lavoro, due dati in particolare ? entrambi relativi agli ?aspetti ritenuti rilevanti nella ricerca del lavoro? ? paiono significativi per le possibili azioni di intervento da parte del Consiglio Didattico ovvero per le strategie politiche relative alle professionalità di chi opere nel settore dei Beni Culturali: l'acquisizione di professionalità (84,6% > dato disaggregato SOLO Beni Culturali e 83,3% dato aggregato Beni Culturali + Beni Archeologici) e l'aspirazione ad un impiego nel settore pubblico (69,2% > dato disaggregato SOLO Beni Culturali e 66,7% dato aggregato Beni Culturali + Beni Archeologici) piuttosto che nel privato (43,6% > dato disaggregato SOLO Beni Culturali e 43,1% dato aggregato Beni Culturali + Beni Archeologici). Il primo dato sembra indicare una sensazione di parziale inadeguatezza (o insicurezza) da parte dei laureati che le capacità professionali acquisite durante il percorso formativo risultino non sufficienti. Considerato l'alto livello di soddisfazione dei Laureati intervistati circa i tirocini e gli stages curriculari (cfr. sezione 5.), questo dato va forse riferito alla necessità che pare trasparire di accompagnare gli Studenti che dopo il titolo di laurea triennale vogliono trovare un lavoro con una serie di altre azioni, per cui potrebbe risultare proficuo avviare proposte di tirocini extra-curriculari e post lauream curati dallo stesso Consiglio Didattico.
La preferenza per un impiego/lavoro nel settore pubblico rappresenta invece lo specchio della gestione del patrimonio culturale in Italia, avvertito (e di fatto lo è nella maggioranza dei casi) più come patrimonio di esclusiva pertinenza dello Stato; ciò però limita anche solo le possibili prospettive di ricerca di un impiego nel privato da parte dei Laureati.


CONDIZIONE OCCUPAZIONALE DEI LAUREATI

NOTA METODOLOGICA: L'analisi dei dati relativi alla condizione occupazione dei Laureati come risultata dall'Indagine XX del Consorzio Almalaurea e relativa all'anno 2017 (dati aggiornati ad aprile 2018), è condotta sul SOLO collettivo dei Laureati del CdL in Beni Culturali della classe L-1.

Analisi: I dati si riferiscono ad un collettivo di 29 intervistati (su 41 Laureati; tasso di risposta > 70,7%) che hanno conseguito la laurea entro l'anno precedente. Il campione è solo parzialmente rappresentativo, anche considerato che, nel 2016, su 41 Laureati, la quasi totalità (40) aveva risposto all'intervista.
Il numero dei Laureati del CdL L-1 in Beni Culturali resta invariato rispetto all'anno precedente, per cui si definisce un tasso occupazionale (ad un anno dal conseguimento del titolo) pari al 25% (leggermente più alto rispetto alla media nazionale per la classe di laurea > 23,3%); chi lavora tuttavia, non utilizza in maniera elevata le competenze acquisite con la laurea (a livello nazionale, lo steso dato si colloca al 10%). Questo dato desta non poca preoccupazione ? anche raffrontato al 20% della scorsa rilevazione) ? giacché potrebbe significare che il CdS non abbia tenuto conto delle richieste del mondo del lavoro nell'organizzazione del piano degli studi: interpretazione tuttavia che contrasta con il livello di soddisfacimento generale per la formazione (cfr. prima parte).
Il 70% si è iscritta ad un corso di laurea magistrale (contro il 71,9% a livello nazionale), e di questo il 75% ha optato per un CdS che ?rappresenta il proseguimento 'naturale'? della triennale.
La percentuale dei laureati che non lavorano perché impegnati in un corso universitario ovvero in tirocinio/praticantato è del 50% (leggermente più alto rispetto alla media nazionale > 46,2%).
Sconfortante è la retribuzione mensile netta dei Laureati intervistati pari a 288 Euro contro il 652 Euro della media nazionale, per quanto si dichiarino più soddisfatti del lavoro svolto (> 7 Beni Culturali d'Ateneo vs 6,4 per la classe a livello nazionale).

Link inserito: http://www2.almalaurea.it/cgi-php/universita/statistiche/framescheda.php?anno=2017&corstipo=L&ateneo=70012&facolta=tutti&gruppo=tutti&pa=70012&classe=10013&postcorso=0750106200100002&isstella=0&areageografica=tutti&Regione=tutti&dimensione=tutti&aggregacodicione=0&disaggregazione=presiui&LANG=it&CONFIG=profilo


Opinioni dei laureati
A conclusione del percorso di studi, il laureato in Beni culturali deve dimostrare un buon livello di maturità e autonomia, tale da consentirgli anche di proseguire altri percorsi formativi e di approfondimento. Le conoscenze acquisite devono essere tali da orientarlo alla consultazione e all'utilizzo di appropriati strumenti bibliografici avanzati, da consentirgli di conoscere i temi d'avanguardia nel proprio settore di studi e da metterlo in condizione di prospettare opportune strategie operative.

I risultati attesi saranno conseguiti con lo studio, l'elaborazione personale delle conoscenze teoriche e pratiche, bibliografiche e tecnico-operative, acquisite nel proprio percorso formativo.
La verifica dei risultati sarà attestata da prove d'esame scritte e orali, dalla certificazione (tramite specifici attestati) delle altre attività formative svolte e dalla compilazione di una prova finale.



Il Corso di Laurea in Beni Culturali (L-1) ha una durata triennale e prevede una formazione di base in parte comune e una caratterizzazione differenziata in vari curricula. La distribuzione nei tre anni del percorso degli insegnamenti riferibili alle Attività Formative di Base, Caratterizzanti e Affini/Integrative risponde a criteri di periodizzazione cronologica e di omogeneità/affinità tematica fra insegnamenti proposti nel medesimo anno di corso.
Nei tre anni del percorso è previsto lo svolgimento di Altre Attività Formative, a cui sono assegnati CFU la cui distribuzione è coerente e funzionale a quella contemplata per gli insegnamenti.
Il Corso di Laurea intende fornire conoscenze di base che consentiranno l'ingresso nel mondo del lavoro in relazione alla gestione, tutela e valorizzazione dei Beni Culturali (Archeologici,storico artistici e paesaggistici) e che potranno essere approfondite nei Corsi di Laurea magistrali in Storia dell'Arte, Archeologia e Diagnostica dei Beni Culturali.

Il Corso di laurea in Beni Culturali (L-1) è formulato per associare una solida preparazione di base a conoscenze metodologiche e tecnico-scientifiche utili alla formazione di addetti e operatori specializzati nel settore della conoscenza e valorizzazione del patrimonio culturale. Il carattere spiccatamente interdisciplinare delle attività formative favorisce una proficua interazione tra le aree umanistica, tecnico-scientifica ed economico-giuridica. In tal senso il Corso risponde alla fisionomia del Dipartimento di Beni Culturali (in seno al quale è stato progettato).
Il Corso di laurea offre un percorso di studio in parte comune per tutti gli studenti in ingresso e parallelamente si articola in differenti percorsi caratterizzanti, tali da consentire agli studenti di maturare, anche in itinere, una consapevole scelta d'indirizzo, che potrà permettere loro di orientarsi tra le lauree magistrali coerenti con l'iter formativo.
Il percorso di studi intende fornire, attraverso un idoneo e bilanciato spettro di attività formative, una buona formazione di base e un'adeguata gamma di specifiche competenze nel campo dei Beni Culturali (archeologici, storico artistici, del paesaggio e dell'ambiente). In relazione allo studio e alla tutela del patrimonio culturale, esso, in particolare, consente allo studente di sviluppare la consapevolezza dell'interazione fra conoscenze umanistiche e tecnologiche, anche attraverso l'applicazione di metodologie innovative.
Agli studenti saranno fornite conoscenze relative ai metodi ed alle tecniche della ricerca archeologica e storico-artistica e delle scienze applicate ai Beni Culturali. Accanto a queste, si forniranno loro competenze giuridiche ed economiche finalizzate a operare nel campo della ricerca, della conservazione, della valorizzazione dei Beni Culturali e a impostare progetti di iniziative nel settore.
Alla fine del percorso, i laureati del Corso saranno in possesso di:
- buone conoscenze di base della storia, della società e della cultura artistico-letteraria europea, nonché delle metodologie della ricerca nei diversi settori dei Beni Culturali;
- appropriate conoscenze delle istituzioni operanti nei vari settori dei Beni Culturali (p.es. biblioteche, musei, soprintendenze);
- idonee competenze di natura metodologica e pratica, finalizzate alla conoscenza e alla sperimentazione di fondamentali e aggiornate tecniche della ricerca archeologica e storico-artistica.
- adeguate conoscenze della legislazione e competenze nell'amministrazione e nella gestione dei Beni Culturali;
- conoscenza di almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre all'italiano e capacità di comunicare correttamente in tale lingua sia oralmente che per iscritto;
- abilità informatiche finalizzate all'utilizzazione di programmi di catalogazione, comunicazione e divulgazione didattica relative ai Beni Culturali.
Il Corso consentirà l'acquisizione di esperienze formative orientate all'inserimento nel mondo del lavoro, proponendo agli studenti stages e tirocini presso Enti pubblici e/o privati.
Inoltre il Corso fornisce le conoscenze di base su cui fondare i successivi approfondimenti di studio, da sviluppare nell'ambito delle Lauree Magistrali in:
- Archeologia (Classe LM-2).
- Storia dell'Arte (Classe LM-89)


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La prova finale consiste nella redazione di un breve elaborato scritto in lingua italiana o inglese su un argomento pertinente a una materia di insegnamento del corso, che il laureando avrà concordato con il docente.
La prova finale sarà discussa e giudicata da una Commissione esaminatrice.

La prova finale consiste nella valutazione e discussione dell'elaborato scritto a cura del laureando a curadi una Commissione esaminatrice. La Commissione, formata da tre docenti, incluso il Relatore, giudica il lavoro svolto e attribuisce il voto, che è compreso in un arco da 0 a 4, più 1 punto per lo studente in corso e 1 punto per lo studente che abbia effettuato parte del percorso all'estero (certificazione Erasmus o altra forma di internazionalizzazione della durata minima di tre mesi). Sono, inoltre, attribuiti 0,25 punti per ogni lode fino ad un massimo di 1 punto. tale votazione si somma alla media dei voti conseguiti dallo studente per formare il voto di laurea.
Sono richieste conoscenze di base, quali quelle acquisibili con il conseguimento di un Diploma di Scuola Secondaria Superiore (o di altro titolo conseguito all'estero e riconosciuto secondo la normativa vigente).
In relazione agli obiettivi formativi del corso, le conoscenze preliminari devono riguardare quelle che nel corso si configureranno come materie di base (lingua italiana, storia, geografia) e materie caratterizzanti (storia dell'arte). Oltre a queste, sono richieste conoscenze basilari di materie scientifiche (informatica, fisica e chimica). Gli studenti devono, inoltre, possedere conoscenze di base di lingua inglese pari almeno al livello A2.
Tali conoscenze preliminari saranno verificate preventivamente, secondo modalità non selettive (es. questionari o test). Eventuali carenze dovranno essere recuperate, entro il I anno di corso, secondo modalità stabilite dal Regolamento del corso.




Si accede al Corso tramite una prova di valutazione della
preparazione iniziale. Tale prova è obbligatoria, anche se non selettiva, e rappresenta un requisito indispensabile ai fini della successiva immatricolazione.
Essa avrà durata massima di 60 minuti e consiste in un questionario e/o test d'ingresso mirante a verificare il possesso delle competenze necessarie per l'accesso al corso di Laurea in Beni Culturali, sia quanto alle conoscenze minime
richieste, sia quanto a quelle scientifiche di settore e di lingua straniera (inglese).
La prova consiste in domande a risposta multipla così suddivise:
2/3 su argomenti di “conoscenza di base” (Lingua e letteratura Italiana, storia, geografia);
1/3 su argomenti di “conoscenze specifiche” e caratterizzanti il corso (Storia dell'arte, dall'antichità ai nostri giorni).
È inoltre prevista almeno una domanda utile all'accertamento del livello minimo richiesto di conoscenza della lingua inglese (A2).
Qualora il risultato del test d'accesso fosse negativo, allo studente sarà attribuito un Obbligo Formativo Aggiuntivo (O.F.A.) per il recupero.

Profilo

Operatore del settore dei Beni Culturali nei settori pubblico e privato

Funzioni

Operatori nel campo del patrimonio culturale nell'accezione più ampia del termine, con particolare riguardo ai beni storico-artistici, archeologici e nel campo della diagnostica dei Beni Culturali.
- Funzioni di medio livello presso il Ministero dei Beni e le Attività Culturali.
- Funzioni di medio livello presso Enti Locali, operatori coinvolti nell'ideazione, organizzazione e gestione di eventi artistici e spettacolari connessi alle arti; addetti alla fornitura di contenuti per l'industria culturale nell'ambito editoriale propriamente detto e in quello televisivo o multimediale.
- Assistenza nei musei: competenze storico-artistiche, archeologiche e museografiche; assistenza alla diagnostica dei beni culturali.
- attività nel settore del turismo culturale: competenze storico-artistiche e nell'ambito della legislazione e gestione dei beni culturali.
- consulenza culturale per aziende e organizzazioni private attive nel campo della gestione, fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale italiano con competenze storico-artistich o archeologiche, oltre che di legislazione dei beni culturali; operatore culturale per aziende e organizzazioni private attive nel campo dell'organizzazione di eventi artistici e spettacolari.
- Organizzatore di itinerari storico-artistici, storico-archeologici, di eventi di divulgazione e promozione culturale con richieste conoscenze storiche, storico-artistiche e storico-critiche, di gestione - anche economica - dei beni culturali oltre che di competenze informatiche e linguistiche (inglese).
Giornalista ed esperto di comunicazione nel web: competenze storico-artistiche, archeologiche, linguistiche (inglese), informatiche, di legislazione e gestione dei beni culturali.

Competenze

- Funzioni di medio livello presso il Ministero dei Beni e le Attività Culturali e presso gli archivi e biblioteche, quali assistenti negli uffici del catalogo, negli schedari e archivi delle Soprintendenze.
- Operatore museale presso Musei di Enti locali.
- Settore privato: operatore e organizzatore nel campo della gestione, fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale italiano (dal Medioevo all'età contemporanea).
Associazioni culturali e Onlus: organizzatore di itinerari storico-artistici, di eventi di divulgazione e promozione culturale; di eventi artistici e spettacolari.
Pubblicistica: giornalista ed esperto di comunicazione nel web.
Enti ed aziende turistiche: operatore e guida turistica con specifiche competenze storico-artistiche e storico-territoriali.

Professioni specifiche accessibili con il titolo:
Tecnici del restauro (3.4.4.4.0)
Tecnici dei musei (3.4.4.2.1)

Sbocco

- Settori dell'Amministrazione Pubblica afferenti ai Beni Culturali : Soprintendenze, Musei, BIblioteche, Teatri.
- Associazioni culturali, Fondazioni private, musei privati legati al mondo dei Beni Culturali nell'accezione più ampia del termine.
- Enti di promozione turistica.
- Aziende turistiche
-Giornali, periodici, siti on-line di informazione e divulgazione culturale.

Piano di studi

ARCHEOLOGICO

ANTICHITA' EGEE (L-FIL-LET/01)

9 crediti - Non obbligatorio

ANTROPOLOGIA CULTURALE (M-DEA/01)

6 crediti - Obbligatorio

ATTIVITA' DI SCAVO DIDATTICO (L-ANT/07)

2 crediti - Obbligatorio

BIOARCHEOLOGIA (L-ANT/10)

9 crediti - Non obbligatorio

ETRUSCOLOGIA (L-ANT/06)

9 crediti - Non obbligatorio

GEOGRAFIA ECONOMICO POLITICA (M-GGR/02)

9 crediti - Obbligatorio

LABORATORIO DI BIOARCHEOLOGIA (L-ANT/10)

1 crediti - Non obbligatorio

LABORATORIO DI PRE-PROTOSTORIA (L-ANT/01)

1 crediti - Non obbligatorio

LABORATORIO DI TOPOGRAFIA ANTICA (L-ANT/09)

1 crediti - Non obbligatorio

LETTERATURA ITALIANA (L-FIL-LET/10)

6 crediti - Obbligatorio

PREISTORIA E PROTOSTORIA (L-ANT/01)

9 crediti - Obbligatorio

STORIA GRECA (L-ANT/02)

9 crediti - Obbligatorio

TOPOGRAFIA ANTICA (L-ANT/09)

9 crediti - Non obbligatorio

ARCHEOLOGIA MEDIEVALE (L-ANT/08)

9 crediti - Non obbligatorio

LABORATORIO DI INFORMATICA (INF/01)

4 crediti - Obbligatorio

POLITICA ECONOMICA (SECS-P/02)

6 crediti - Obbligatorio

PROVA FINALE (PROFIN_S)

6 crediti - Obbligatorio

STORIA DELL'ARTE MEDIEVALE (L-ART/01)

9 crediti - Obbligatorio

STORIA MEDIEVALE (M-STO/01)

6 crediti - Obbligatorio

TIROCINI (NN)

2 crediti - Non obbligatorio

STORICO ARTISTICO

ANTROPOLOGIA CULTURALE (M-DEA/01)

6 crediti - Obbligatorio

Etnomusicologia (L-ART/08)

9 crediti - Obbligatorio

GEOGRAFIA ECONOMICO POLITICA (M-GGR/02)

9 crediti - Obbligatorio

LETTERATURA ITALIANA (L-FIL-LET/10)

6 crediti - Obbligatorio

Storia della musica (L-ART/07)

9 crediti - Non obbligatorio

STORIA DELL'ARTE MEDIEVALE (L-ART/01)

9 crediti - Obbligatorio

STORIA DELL'ARTE MODERNA (L-ART/02)

9 crediti - Obbligatorio

STORIA MEDIEVALE (M-STO/01)

9 crediti - Obbligatorio

CIVILTA' LATINA (L-FIL-LET/04)

6 crediti - Obbligatorio

MUSEOLOGIA (L-ART/04)

6 crediti - Obbligatorio

STORIA DELL'ARCHITETTURA (ICAR/18)

9 crediti - Obbligatorio

STORIA MODERNA (M-STO/02)

6 crediti - Obbligatorio

STORIA SOCIALE DELL'ARTE (L-ART/02)

9 crediti - Obbligatorio

LABORATORIO DI INFORMATICA (INF/01)

4 crediti - Obbligatorio

POLITICA ECONOMICA (SECS-P/02)

6 crediti - Obbligatorio

PROVA FINALE (PROFIN_S)

6 crediti - Obbligatorio

STORIA CONTEMPORANEA (M-STO/04)

6 crediti - Obbligatorio

TIROCINI (NN)

6 crediti - Obbligatorio

TECNOLOGICO

ARCHEOBOTANICA:METODOLOGIA (L-ANT/10)

9 crediti - Non obbligatorio

ARCHEOZOOLOGIA:METODOLOGIA (L-ANT/10)

9 crediti - Non obbligatorio

CIVILTA' LATINA (L-FIL-LET/04)

6 crediti - Obbligatorio

LABORATORIO DI ARCHEOBOTANICA (L-ANT/10)

2 crediti - Non obbligatorio

LABORATORIO DI ARCHEOZOOLOGIA (L-ANT/10)

2 crediti - Non obbligatorio

LABORATORIO DI CHIMICA FISICA (CHIM/02)

1 crediti - Obbligatorio

LABORATORIO DI INFORMATICA (INF/01)

4 crediti - Obbligatorio

MUSEOLOGIA (L-ART/04)

9 crediti - Obbligatorio

STORIA DELL'ARCHITETTURA (ICAR/18)

9 crediti - Obbligatorio

TIROCINI (NN)

2 crediti - Non obbligatorio