STORIA EUROPEA DELLE ISTITUZIONI EDUCATIVE

Insegnamento
STORIA EUROPEA DELLE ISTITUZIONI EDUCATIVE
Insegnamento in inglese
EUROPEAN HISTORY OF EDUCATIONAL INSTITUTIONS
Settore disciplinare
M-PED/02
Corso di studi di riferimento
CONSULENZA PEDAGOGICA E PROGETTAZIONE DEI PROCESSI FORMATIVI
Tipo corso di studio
Laurea Magistrale
Crediti
12.0
Ripartizione oraria
Ore Attività Frontale: 0.0
Anno accademico
2017/2018
Anno di erogazione
2017/2018
Anno di corso
1
Lingua
ITALIANO
Percorso
PERCORSO COMUNE
Docente responsabile dell'erogazione
ARMENISE Gabriella

Descrizione dell'insegnamento

Il programma dell'insegnamento è provvisorio e potrebbe subire delle modifiche

Conoscenza di base e vocabolario essenziale delle discipline storico-pedagogiche.

1) Fondamenti essenziali di una disamina storiografico-educativa 2) Illustrazione delle principali dottrine e istituzioni della storia europea; 3) Conoscenze di base relative ai problemi educativi nella Storia delle istituzioni educative in Europa; 4) La Scuola italiana e l’Europa 5) Valutazione comparativa con altre realtà, tendenze e orientamenti propri dei Paesi dell’Unione Europea; 6) Valorizzazione della comunità scolastica in termini di cittadinanza; 7) Formazione ad una nuova società della conoscenza e della solidarietà; 8) Linee europee di Letteratura per l’infanzia (cenni); 9) Itinerari di vita e di riflessione di alcune figure di rilievo, nel pensiero pedagogico europeo, su questioni legate alla Storia delle istituzioni educative (famiglia, scuola, istituzioni religiose), a problemi educativi (educazione dell’infanzia, immagine dell’infanzia, letteratura destinata all’infanzia, educazione femminile, ecc.) e ai “luoghi” dell’educazione (per il tramite dei quali rinvenire quelle relazioni educative dirette a ri-descrivere finanche l’identità di genere).

Argomento del corso monografico: “Pedagogie al femminile e identità di genere in adolescenza”.

a) Conoscenze, competenze trasversali e abilità da acquisire con la disciplina: La disciplina intende sviluppare sia il modo di pensare storicamente (e ciò ha un evidente e importante ruolo trasversale) sia la conoscenza di una istituzione o di un problema che pur avendo avuto vita in un preciso contesto diviene elemento propulsivo per una comparazione con istituzioni o problemi simili, maturati o sviluppati altrove. In questo modo lo studente ha di fronte a sé, come si conviene in una disciplina insegnata in una laurea magistrale, una serie di sollecitazioni che conducono ad una riflessione di ampia prospettiva. Le conoscenze da acquisire sono, per l’aspetto generale, connesse alla storia della civilizzazione europea sub specie educationis e, per l’aspetto specifico, collegate alla conoscenza di alcune realtà che nel corso della storia hanno interagito non poco con quella italiana, così che si possa pervenire ad una adeguata valutazione dei processi storico-educativi. Le abilità da acquisire sono quelle proprie della conoscenza storica: lettura e analisi delle fonti, capacità interpretativa, larghezza di informazioni necessarie per un ulteriore sviluppo del pensiero critico. Lo studente, in definitiva, dovrà ben comprendere la tematica affrontata e organizzare i concetti in modo da riuscire ad applicarli ad argomenti e contesti differenti acquisendo capacità di analisi e interpretazione. Nello specifico dovrà: 1) acquisire il linguaggio specifico della disciplina; 2) organizzare i concetti della disciplina in una struttura concettuale coerente ed efficace; 3) acquisire la capacità di costruire approcci interpretativi coerenti; 4) acquisire una conoscenza approfondita della storia europea delle istituzioni educative, nelle sue differenti dimensioni, dalle origini ad oggi, anche al fine di poter effettuare una valutazione comparativa con altre realtà, tendenze e orientamenti propri dei paesi dell’Unione europea.

b) Conoscenze e comprensione: 1) Acquisizione di conoscenze disciplinari e didattiche specifiche dell’insegnamento, conseguenti al confronto con i testi proposti dalla Docente; 2) Capacità di problematizzare e ridefinire storicamente i concetti analizzati; 3) Comprensione e organizzazione delle informazioni ricevute (in campi di conoscenza sistematici).

c) Capacità di applicare conoscenze e comprensione: 1) capacità di trasferire gli apprendimenti in domini cognitivi differenti; 2) capacità di analisi e sintesi delle informazioni; 3) capacità di acquisire, organizzare e riformulare dati e conoscenze; 4) capacità di lavorare in gruppo; 5) capacità di elaborare un progetto di lavoro da sviluppare in momenti successivi e con l’utilizzo di differenti modalità comunicative.

d) Autonomia di giudizio: capacità di interpretare le informazioni in maniera critica e, successivamente, riuscire ad agire o a prendere decisioni in maniera autonoma.

e) Abilità comunicative: 1) capacità di trasmettere dei contenuti o delle idee in forma scritta o orale in modo chiaro e corretto; 2) capacità di utilizzare differenti modalità comunicative: esposizione orale, elaborato scritto, utilizzo di strumentazione multimediale.

f) Capacità di apprendimento: capacità di apprendere in maniera continuativa e di gestire argomenti complessi.

Lezioni frontali, discussioni seminariali, lettura dei classici dell’educazione, approfondimenti su tematiche specifiche del corso monografico, interpretazione critica delle fonti sottoposte all’attenzione degli allievi.

Prova orale: La valutazione, in generale, è diretta alla verifica del raggiungimento dei seguenti obiettivi formativi: 1) conoscenze disciplinari; 2) capacità di analisi e sintesi; 3) capacità di interpretazione 4) capacità di argomentazione; 5) autonomia di giudizio; 6) correttezza della terminologia disciplinare; 7) padronanza degli strumenti metodologici.

La verbalizzazione degli esami si svolgerà contestualmente alla conclusione dell’esame orale.

Gli studenti possono prenotarsi per l’esame finale utilizzando le modalità previste dal sistema VOL. Si richiede la prenotazione (esclusivamente on line, tramite la procedura informatizzata di Ateneo) con anticipo rispetto alla data di inizio appello. L’orario dell’appello indica l’apertura della sessione d’esame. Per le date degli appelli d’esame si rimanda al calendario generale degli appelli – pubblicato sul sito dedicato – e, nel caso specifico, la Docente segnalerà le date dei propri appelli nella voce “Notizie”.

Per le date degli appelli d’esame si rimanda al calendario generale degli appelli – pubblicato sul sito dedicato – e, nel caso specifico, la Docente segnalerà le date dei propri appelli nella voce “Notizie”.

Si illustreranno alcuni lineamenti epistemologici costitutivi della disciplina; 2) Mirando ad arricchire il bagaglio di conoscenze e competenze attualmente richiesto al futuro educatore/formatore si fornirà un quadro informativo e critico dei sistemi di istruzione educativi (con approfondimento di alcuni scelti a campione); 3) Si valuteranno in maniera comparata le istituzioni educative di alcuni paesi europei; 4) Alla luce delle indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione e della riforma del secondo ciclo, si guarderà anche al processo educativo in dimensione europea, valorizzando la comunità scolastica in termini di cittadinanza; 5) Formazione ad una nuova società della conoscenza e della solidarietà; 6) Dimensione narrativa della cittadinanza tra luogo e legami (le ultime linee di indirizzo e le elaborazioni più avanzate per quanto attiene la politica di welfare in riferimento alla formazione di una cittadinanza attiva): per una didattica che educa al riconoscimento e alla fruibilità della cittadinanza; 7) conoscenza di una istituzione o di problematiche educative che pur avendo avuto vita in un preciso contesto divengono elementi propulsivi per una comparazione con istituzioni o problemi simili, maturati o sviluppati altrove; 8) Linee europee di Letteratura per l’infanzia (cenni); 9) Problemi educativi e “luoghi dell’educazione”, mediante il pensiero pedagogico europeo di alcuni autori scelti a campione (dalla storia dell’educazione o dalla letteratura per l’infanzia); 10) Identità di genere e stereotipi di ruolo: pedagogia al  femminile e stereotipi in alcuni generi letterari.

Parte generale:

  1. C. Cappa, Sistemi Scolastici D’Europa, Anicia, Roma 2017 (Spagna, Grecia, Francia, Germania, Danimarca, Finlandia)
  2. I. Biemmi, B. Mapelli, Pedagogia di genere, Mondadori, 2023 (capp. 1-2-3-4-5-7-8-11-12-13-14).

Parte Monografica:

  1. E. Riva et Al., Nuovi principi e principesse. Identità di genere in adolescenza e stereotipi di ruolo nei cartoni animati, Franco Angeli, 2020. Si consiglia la lettura del volume per intero. Si devono studiare, nello specifico: parte I (per intero);  Parte II (pp. 64-91 e pp. 105-115); parte III: Tradizione  (Biancaneve, Cenerentola, Lilli e il Vagabondo, La Carica dei 101); Transizione (La Sirenetta, La Bella e la Bestia, Aladdin, Mulan); Il Nuovo Millennio (La principessa e il Ranocchio; Rapunzel; Ribel; Oceania)

Eventuali variazioni sulla bibliografia saranno comunicate all'inizio delle lezioni.

Semestre
Secondo Semestre (dal 05/03/2018 al 31/05/2018)

Tipo esame
Obbligatorio

Valutazione
Orale - Voto Finale

Orario dell'insegnamento
https://easyroom.unisalento.it/Orario

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