Laurea Magistrale in METODOLOGIA DELL'INTERVENTO PSICOLOGICO

Corso di studi
METODOLOGIA DELL'INTERVENTO PSICOLOGICO
Corso di studi in inglese
METHODOLOGY OF THE PSYCHOLOGICAL INTERVENTION
Titolo
Laurea Magistrale
Classe MIUR
Classe delle lauree magistrali in Psicologia - LM-51 (DM270)
Durata
2 anni
Crediti
120
Dipartimento
DIPARTIMENTO DI STORIA, SOCIETA' E STUDI SULL'UOMO
Sito web del corso
https://www.formazionescienzesociali.unisalento.it/specialistica1
Lingua
ITALIANO
Sede
Lecce - Università degli Studi
Anno accademico
2016/2017
Tipo di accesso
Corso ad accesso programmato
Profili professionali formati
2.5.3.3.1 - Psicologi clinici e psicoterapeuti
2.5.3.3.2 - Psicologi dello sviluppo e dell’educazione

Descrizione del corso

• Capacità di governare il proprio posizionamento nella relazione con il sistema cliente in termini di estraneità, intesa come fondamentale modalità psicologica di entrare in rapporto di investimento con il cliente conservando al contempo la natura di alterità della funzione professionale.
• Capacità di comunicare con il cliente i contenuti, gli output e le procedure concernenti l'attività professionale in termini di chiarezza, ostensibilità dei presupposti, appropriatezza e fruibilità.
• Capacità di organizzare, orientare e gestire le prestazioni professionali secondo la logica del servizio e dell'orientamento alla domanda/cliente.
• Capacità di identificare i format comunicativi (ad es. report, progetto, rendiconto, relazione peritale) e i codici comunicativi più appropriati agli scopi dell'intervento
• Capacità avanzata di resocontazione delle prassi professionali in ragione dello sviluppo del sistema professionale e della rendicontazione presso le parti interessate.
• Capacità di operare entro, di sviluppare e governare strutture di lavoro collettive (formali o informali).
• Capacità di promuovere e governare la relazione di committenza in funzione dello sviluppo e orientamento allo scopo del setting di intervento.

Le capacità sopra richiamate sono acquisite tramite le attività laboratoriali ed il tirocinio e valutate tramite le prove di idoneità previste al termine dei laboratori, la relazione del tutor e l'analisi della resocontazione dell'esperienza da parte dello studente.
• Capacità di riconoscere e tenere in conto ai fini dell'azione professionale la multidimensionalità dei processi (inter)umani costituenti al contempo ragione, oggetto e mediatori dell'intervento psicologico.
• Capacità di riconoscere riflessivamente la propria autoimplicazione soggettiva entro la relazione di intervento, di utilizzarla come fonte di conoscenza e di vincolarne le espressioni in funzione della capacità di conservare l'orientamento allo scopo e la correttezza deontologica dell'azione professionale.
• Capacità di selezionare i modelli interpretativi dei fenomeni, le procedure operative e gli strumenti di indagine e di intervento sulla base di criteri di validità scientifica, fattibilità, coerenza mezzi/fini, ostensibilità.
• Capacità di mappare le condizioni organizzative, istituzionali e culturali che fondano e vincolano la committenza.
• Capacità di esercizio di ragionamento abduttivo finalizzato alla interpretazione psicologica dei fenomeni a partire dai segni e dalle informazioni disponibili nel contesto.
• Concezione del Sé professionale in termini di ancoraggio agli obiettivi e di assunzione di responsabilità sui risultati.

Dispositivi formativi dedicati alla promozione delle capacità di giudizio sopra richiamate sono le attività laboratoriali, il tirocinio, la prova finale. La promozione delle capacità sopra richiamate è d'altra parte concepita come la risultante della capacità globale del setting formativo di proporsi allo studente come esperienza sensata sollecitante la presa in carico del proprio progetto formativo.
Le capacità di giudizio autonomo sono valutate nei termini ed attraverso gli esiti delle prove di idoneità previste al termine delle attività laboratoriali, la rendicontazione dell'attività di tirocinio, la prova finale.
Le attività di orientamento in ingresso si inseriscono nel programma di attività del CORT (Centro Orientamento e Tutorato). In specifico:
- in occasione delle Giornate dell'Orientamento che il CORT organizza annualmente presso gli istituti scolastici di Lecce e provincia e in occasione degli Open Days, i docenti che impartiscono uno o più insegnamenti all'interno del corso presentano e discutono con gli studenti delle scuole superiori il percorso formativo e le prospettive professionali e occupazionali;
- facsimili delle prove di accesso al corso sono fornite al CORT ai fini delle simulazioni che lo stesso CORT effettua presso gli istituti scolastici.
Le principali modalità con cui il corso di studi effettua attività di orientamento in itinere sono le seguenti:
(a) Assemblee docenti-studenti.
- assemblee di carattere generale con cadenza annuale, tendenzialmente all'avvio dell'anno accademico, finalizzate a presentare l'organizzazione del percorso formativo e a rilevare le esigenze degli studenti;
- assemblee straordinarie sollecitate dal verificarsi di eventi imprevisti che introducono cambiamenti di rilievo nell'organizzazione del corso e/o hanno un impatto sugli studenti;
(b) Incontri tematici.
- incontri annuali dedicati ad introdurre gli studenti alle attività di tirocinio presso enti esterni.

Per tutte le necessità di tipo didattico il tutorato viene svolto tramite un rapporto diretto e continuativo tra gli studenti e i docenti di riferimento del corso. Il tutorato relativo alle attività di tirocinio viene svolto da un'apposta commissione (Commissioni Tirocinio) istituita all'interno del Consiglio Didattico.
Nel file allegato sono riportati e commentati i risultati della valutazione degli studenti per l'a.a. 2014-15 (dati forniti dal Presidio di Qualità di Ateneo).
Nel file allegato sono riportati e commentati i dati raccolti da Almalaurea tra i laureati del 2013.
Il laureato dovrà aver:
• acquisito padronanza dei linguaggi disciplinari psicologici ed averli organizzati in quadri inter e metadisciplinari, in modo da poterli utilizzare per sviluppare ulteriori connessioni tra i saperi acquisiti e le nuove conoscenze;
• acquisito la capacità di accomodare la struttura delle conoscenze già acquisite ai prodotti della ricerca scientifica in campo psicologico;
• aver acquisito la capacità di utilizzare gli eventi critici a scopi di conoscenza e di sviluppo competenze;
• aver acquisito la consapevolezza circa la necessità di inscrivere la propria attività entro la discussione scientifico-professionale, attraverso i dispositivi a tal fine predisposti (riviste, congressi, seminari).

Queste competenze sono acquisite come precipitato dei corsi di insegnamento nel loro complesso ed in parte come esito di specifici insegnamenti ed esercitazioni. Un ruolo rilevante è giocato dalla prova finale, nonché da iniziative di carattere scientifico che vedano coinvolti gli studenti (convegni scientifici, seminari di studio, lezioni magistrali). Il possesso di tali competenze è verificato in sede di valutazione della prova finale.
Il corso di laurea magistrale in Metodologia dell'Intervento Psicologico è finalizzato a promuovere le conoscenze teoriche avanzate, le competenze metodologiche e le abilità relazionali e tecniche necessarie allo Psicologo per intervenire nei diversi ambiti di attività professionale – servizi diretti alla persona, ai gruppi, alle organizzazioni e alle comunità –. Il percorso formativo è organizzato in modo da integrare il lavoro di sviluppo e approfondimento delle conoscenze teoriche e dei saperi metodologici con dispositivi formativi finalizzati all'acquisizione delle abilità tecnico-operative e alla promozione di competenze riflessive.
Il Corso è finalizzato a promuovere le conoscenze teoriche avanzate, le competenze metodologiche e le abilità tecniche, relazionali e riflessive necessarie allo psicologo per intervenire nei diversi ambiti di attività professionale.
L'intervento psicologico implica, infatti, tanto una dimensione di azione tecnica volta a perseguire specifici risultati, tanto una dimensione di azione metodologica, volta a creare le condizioni in ragione delle quali il risultato tecnico sia perseguibile e appropriato.
Il repertorio di conoscenze, competenze ed abilità assunto ad obiettivo di apprendimento è pensato per mettere il laureato in grado di esercitare le seguenti funzioni di ordine metodologico:
a) rilevare, analizzare ed interpretare i fenomeni micro e macrosociali in ragione dei criteri ermeneutici derivabili dalla scienza psicologica;
b) analizzare in chiave psicologica la relazione con il sistema-cliente;
c) definire gli obiettivi dell'intervento in coerenza con i parametri professionali (di ordine deontologico, metodologico, concettuale);
d) analizzare, gestire e governare i processi qualificanti la dinamica del setting di intervento;
f) rappresentare in modo attendibile e valido i processi di intervento in modo funzionale ai diversi scopi di utilizzo di tale conoscenza: nell'ambito della collaborazione intra ed interprofessionale, della verifica e validazione dell'intervento, dello sviluppo teorico-metodologico delle prassi.
Lo psicologo laureato potrà dunque esercitare le funzioni metodologiche di cui sopra per realizzare prodotti-servizi quali:
• analisi e valutazione di individui, strutture-processi micro-sociali, organizzativi, istituzionali comunitari, macro-sociali - spendibili sia come supporto al decision making professionale, sia come contenuto/obiettivo di funzioni peritali, sia come prodotti-servizi fruibili autonomamente dal sistema cliente;
• sviluppo della relazione consulenziale rivolta ad individui, coppie, sistemi educativi primari e secondari, contesti micro-sociali, finalizzata all'analisi della domanda di intervento; alla presa in carico del disagio e della sofferenza psichica, al supporto psicologico, alla realizzazione di azioni di screening, di tutela, di riduzione del danno, di sviluppo psicologico/psicosociale, di potenziamento e promozione di competenze;
• attività di analisi di sistema, progettazione, direzione, consulenza, monitoraggio e verifica, implementabili nell'intervento diretto e/o nel supporto al decision making concernente le politiche di sviluppo dei sistemi di comunità e di convivenza, siano esse orientate a scopi di prevenzione (primaria, secondaria e terziaria), di promozione della salute e della qualità della vita, di sviluppo dei sistemi di convivenza, di integrazione sociale e civile;
• attività di analisi di sistema, progettazione, direzione, consulenza, monitoraggio e verifica, implementabili nell'intervento diretto e/o nel supporto al decision making concernente le strategie di direzione di impresa, di sviluppo organizzativo e delle risorse umane, di marketing.

Funzionalmente agli scopi sopra menzionati, il percorso formativo è organizzato in modo da integrare tre aree di apprendimento:
a) area teorico-metodologica: conoscenze teoriche avanzate (psicologia dell'educazione, scienze cognitive) e saperi metodologici connessi all'intervento (modelli e metodi per l'intervento nei setting di comunità, metodi e tecniche del colloquio clinico, elementi di psicopatologia e psicodiagnostica, fondamenti dell'intervento terapeutico);
a) area de "saper fare" tecnico-operativo (statistica avanzata, sistemi informatici e telematici per la professione, scrittura in lingua inglese);
b) area delle competenze specificatamente professionali (tirocinio; laboratori su: consulenza peritale, psicodiagnostica, deontologia, verifica degli interventi e ricerca clinica, interventi nell'ambito delle disabilità e dell'orientamento formativo e professionale, utilizzo di tecniche elettroencefalografiche).

Il percorso di studio prevede 10 corsi disciplinari focalizzati sugli aspetti teorico-metodologici dell'intervento, 7 laboratori finalizzati allo sviluppo di competenze nell'ambito professionale, 1 laboratorio finalizzato allo sviluppo delle competenze informatiche e 1 laboratorio volto allo sviluppo delle conoscenze lingusitiche, oltre alle attività connesse al tirocinio, alla prova finale e quelle a scelta dello studente. Il piano di studi è unico.
Il Corso si conclude con una prova finale consistente nella redazione e discussione di un saggio di tesi. Il saggio di tesi è un elaborato originale finalizzato ad una delle seguenti opzioni:
• resoconto di un lavoro di ricerca empirica
• rassegna critica di un ambito di letteratura scientifica
• resoconto di un caso di intervento.
Il saggio può essere svolto e discusso da un singolo studente o da un gruppo di studenti. In tale secondo caso deve comunque essere riconoscibile ai fini della valutazione individuale l'apporto del singolo.
In tutte le sue varianti (rassegna, ricerca, resocontazione) la prova finale ha l'obiettivo di sviluppare (ma anche di verificare) l'autonomia di giudizio maturata dallo studente a conclusione del percorso di studi e la sua capacità di apprendimento
Può accedere al corso chi all'atto della domanda di ammissione è in possesso di ambedue i seguenti requisiti curriculari:
- sia in possesso di una laurea almeno triennale (laurea di I livello ai sensi dell'art. 3 c. 1 del DM 509/99 o laurea ai sensi dell'art. 3 c.1 del DM 270/04);
- abbia acquisito almeno 88 CFU nei settori scientifico-disciplinari psicologici (M-PSI/01, M-PSI/02, M-PSI/03, M-PSI/04, M-PSI/05, M-PSI/06, M-PSI/07, M-PSI/08), dei quali non meno di 8 cfu per ciascun settore.
I requisiti curricolari di cui al precedente comma possono essere acquisiti anche attraverso l'iscrizione a singoli insegnamenti del corso di laurea triennale e il superamento del relativo esame.
Ai fini dell'immatricolazione gli aspiranti all'iscrizione al corso (per i quali è stato preventivamente accertato il possesso dei requisiti curriculari di cui ai commi precedenti) devono possedere, come personale preparazione, adeguate conoscenze di base e caratterizzanti i diversi settori delle discipline psicologiche e nei settori relativi alle scienze umane e naturali affini al campo psicologico. Devono aver inoltre acquisito adeguate conoscenze relativamente ai metodi e procedure di indagine scientifica, così come: competenze e strumenti per la comunicazione e la gestione dell'informazione; adeguate abilità nell'utilizzo, in forma scritta e orale, dell'inglese.
La verifica del possesso di tali conoscenze (di base e propedeutiche) è effettuata tramite una prova di ingresso.

Piano di studi

Analisi e intervento di comunità e nei contesti organizzativi e istituzionali

GESTIONE DELLE RISORSE UMANE (M-PSI/06)

10 crediti - Obbligatorio

LABORATORIO DI PSICODIAGNOSTICA (NN)

1 crediti - Non obbligatorio

LABORATORIO PER LE TESI DI LAUREA (NN)

1 crediti - Non obbligatorio

PROVA FINALE (PROFIN_S)

15 crediti - Obbligatorio

STATISTICA AVANZATA (SECS-S/01)

6 crediti - Obbligatorio

Intervento clinico con i singoli, le coppie, le famiglie e i contesti sociali

DIRITTO COSTITUZIONALE (IUS/08)

6 crediti - Non obbligatorio

LABORATORIO - DEONTOLOGIA PROFESSIONALE (NN)

1 crediti - Non obbligatorio

LABORATORIO DI SCRITTURA IN INGLESE (NN)

1 crediti - Obbligatorio

LINGUISTICA SPERIMENTALE (L-LIN/01)

6 crediti - Non obbligatorio

METODI DELLA RICERCA PER L'INTERVENTO (M-PSI/03)

12 crediti - Non obbligatorio

PSICOPATOLOGIA (M-PSI/08)

10 crediti - Obbligatorio

TIROCINIO (NN)

12 crediti - Obbligatorio

Scienze cognitive e disturbi dell'apprendimento