Strumenti giuridici di contrasto al crimine

Insegnamento
Strumenti giuridici di contrasto al crimine
Insegnamento in inglese
Legal instruments to combat crime
Settore disciplinare
IUS/17
Corso di studi di riferimento
SOCIOLOGIA E RICERCA SOCIALE
Tipo corso di studio
Laurea Magistrale
Crediti
6.0
Ripartizione oraria
Ore Attività Frontale: 36.0
Anno accademico
2020/2021
Anno di erogazione
2021/2022
Anno di corso
2
Lingua
ITALIANO
Percorso
DEVIANZA SOCIALE E CRIMINALITA'
Docente responsabile dell'erogazione
Rotolo Giuseppe

Descrizione dell'insegnamento

Acquisizione delle fondamentali conoscenze concernenti l’ordinamento penale, utili ad approfondire anche in chiave critica e ad apprendere gli elementi in cui si articola il programma del corso.

Il corso si propone di affrontare l’ampio tema della legalità e del contrasto alla criminalità, dallo specifico punto di vista delle strategie di controllo del fenomeno criminale associativo.

Gli argomenti sono affrontati innanzi tutto in prospettiva ‘storica’, quanto all’affermarsi del fenomeno criminale e delle forme di contrasto allo stesso, fino a considerare le sue ‘trasformazioni’ attuali che conferiscono rinnovata ‘vitalità’ alle questioni sociale e politica a esso legate.

Alla considerazione delle questioni sul piano empirico e sociale si accompagna la conoscenza del pertinente dato normativo.

Conoscenze e comprensione: il corso si propone di fornire allo studente gli strumenti per la  conoscenza anche critica dei temi del corso.

Capacità di applicare conoscenze e comprensione: scopo del corso non è soltanto quello di descrivere l’assetto del diritto vigente, ma anche e soprattutto quello di fornire una lettura critica dello stesso alla luce del diritto vivente, nonché quello di fornire strumenti critici per la comprensione di salienti vicende materiali riconducibili alla materia;

Autonomia di giudizio: lo studente non riceverà passivamente, secondo un approccio top/down, le nozioni teoriche fruendo solo della didattica frontale, ma parteciperà interattivamente sia alle lezioni, nel corso delle quali verranno stimolati interventi e domande, sia ad esercitazioni, nel corso delle quali saranno esaminati casi specifici secondo un approccio di apprendimento per prove ed errori orientato al problem solving. Per incentivare l'elaborazione autonoma e problematica dei concetti da parte degli studenti ci si avvarrà della casistica fornita dalla giurisprudenza.

Abilità comunicative: si richiede l’acquisizione da parte dello studente di adeguata proprietà di linguaggio rispetto al lessico specialistico del diritto penale e della capacità di costruire correttamente e di esporre persuasivamente argomentazioni di tipo giuridico in tale ambito di disciplina.

Capacità di apprendimento: il corso si propone di fornire agli studenti non solo dati, ma soprattutto chiavi di lettura dei processi di trasformazione del diritto penale e delle relative invarianti, in maniera tale da consentire agli studenti medesimi, durante e dopo il corso, di acquisire capacità di autoapprendimento e di autovalutazione delle proprie conoscenze in rapporto alla continua evoluzione del quadro del diritto positivo e vivente.

Lezioni frontali, secondo il metodo tradizionale; analisi ragionata, con la partecipazione attiva degli studenti, di casi giurisprudenziali.

Modalità di accertamento dei risultati: esame orale con voto finale.
Descrizione dei metodi di accertamento.

L’esame orale si articola su tre diversi livelli di verifica:

a) comprensione dei principi fondamentali che regolano la materia;

b) conoscenza degli istituti e delle nozioni di diritto positivo;

c) possesso del patrimonio lessicale proprio della disciplina, capacità di argomentare in chiave logico-giuridica e capacità comunicative.

Il voto positivo minimo per il superamento dell’esame (18/30) richiede che lo studente raggiunga la sufficienza almeno per i livelli a) e b) e che non sia gravemente insufficiente rispetto al livello c).
Il voto positivo massimo (30/30 ed eventuale attribuzione della lode) richiede che lo studente riporti un giudizio di eccellenza in relazione a tutti e tre i parametri considerati.

Le valutazioni intermedie tra minimo e massimo sono graduate in base alla valutazione (sufficiente, discreto, buono, ottimo, eccellente) relativa a ciascuno dei parametri considerati.

Premessi gli opportuni riferimenti al fondamento costituzionale del diritto penale quale strumento di contrasto al fenomeno criminale e, coerentemente, fornite le definizioni di concetti salienti, quali quello di ‘crimine’, ‘criminologia’, ‘reato’, ‘diritto penale’ e ‘politica criminale’, il corso intende affrontare in chiave critica lo strumento delle misure di prevenzione che molti interrogativi pone sul punto della compatibilità con i principi che contraddistinguono l’ordinamento penale.

In tale prospettiva, definito l’inquadramento dell’evoluzione storica che ha condotto all’affermazione della criminalità organizzata e alle implicazioni da essa determinate sul contesto sociale e politico di riferimento – con particolare attenzione alle risposte istituzionali e, tra queste, l’introduzione della fattispecie di cui all’art. 416-bis c.p. – l’insegnamento si propone di considerare la strategia articolata dall’ordinamento nella prospettiva di contrastare il fenomeno in parola.

A tal riguardo l’attenzione è dedicata nello specifico alle misure di prevenzione personali e patrimoniali, anche alla luce dell’evoluzione normativa che ha riguardato l’istituto in parola: prima legge sulle misure di prevenzione n. 1423/1956; legge fondamentale antimafia n. 575/1965; legge Rognoni-La Torre n. 646/1982; Codice antimafia.

La presentazione dei temi del corso è accompagnata dal costante approfondimento di questioni concernenti la legalità dello strumento giuridico in parola e la sua coerenza con le strategie di controllo della criminalità, cui si lega anche l’illustrazione delle differenze salienti tra le diverse risposte giuridiche: da quelle meramente sanzionatorie a quelle preventive, che contemplano pure il ricorso a strumenti amministrativi.

Attenersi a una delle due opzioni seguenti:

 

a. Studio del seguente manuale: 

F. Basile, Manuale delle misure di prevenzione. Profili sostanziali, II edizione, Torino, Giappichelli, 2021, pp. 1 - 228

 

b: Studio dei contributi e dei materiali, come di seguito riportati in relazione a specifiche tematiche del corso:

 

b.1. Con riguardo ai principi costituzionali rilevanti in materia penale:

  • Corte cost. 23-24 marzo 1988, n. 364;
  • Per gli studenti non frequentanti: studio della relativa parte da qualunque manuale aggiornato di diritto penale nella disponibilità dello studente (il docente resta certamente disponibile alla valutazione con lo studente dell’adeguatezza del manuale prescelto);

b.2. Con riguardo all’evoluzione del fenomeno mafioso e delle strategie di contrasto allo stesso:

b.3. Con riguardo alle misure di prevenzione e alla coerenza di tale strumento con i principi costituzionali in materia penale:

b.4. Con riguardo alle misure di prevenzione patrimoniali:

 

 

Rispetto a entrambe le opzioni, all’integrazione dei diversi argomenti provvede la raccolta delle slides del corso che il docente rende disponibile – mediante la piattaforma team, nel canale dedicato al corso – agli studenti entro la conclusione delle lezioni e il cui studio è richiesto sia agli studenti frequentanti, sia agli studenti non frequentanti.

 

Ai fini dello studio si richiede la conoscenza delle norme pertinenti, con specifico riguardo alle disposizioni rilevanti contenute nella Costituzione, nel Codice penale e nel Codice Antimafia (d.lgs. 6 settembre 2011, n. 159).

Semestre
Secondo Semestre (dal 07/03/2022 al 10/06/2022)

Tipo esame
Obbligatorio

Valutazione
Orale - Voto Finale

Orario dell'insegnamento
https://easyroom.unisalento.it/Orario

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