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angle-left "Il passato per il futuro": incontri divulgativi archeologia
Comunicato n. 23 del 15 Febbraio 2019

Al via martedì 19 febbraio 2019 il nuovo ciclo di “Il passato per il futuro. Dialoghi sulle nuove frontiere dell’archeologia con i docenti dell’Università del Salento”, in programma fino al 21 maggio presso il Museo Storico-Archeologico MUSA (via di Valesio - angolo viale San Nicola, Lecce) con periodici incontri divulgativi con i docenti del Dipartimento di Beni Culturali.

Primo appuntamento appunto il 19 febbraio, alle ore 17. Primo intervento del professor Jacopo De Grossi Mazzorin, docente di Archeozoologia e direttore del MUSA, su “Maris Poma. Lo sfruttamento e il consumo dei molluschi marini dall’antichità ad oggi”. I molluschi sono stati sfruttati per diversi scopi sin dalla Preistoria, ma fondamentalmente sono stati utilizzati come alimento, in particolar modo a partire dall’antica Roma. Nella conferenza verranno presentati i risultati delle più recenti analisi condotte dal Laboratorio di Archeozoologia del Dipartimento di Beni Culturali su resti malacologici rinvenuti in diversi scavi archeologici come Pompei, Crypta Balbi (Roma) Castello Carlo V di Lecce, Muro Leccese.
A seguire interverrà il professor Gianluca Tagliamonte, docente di Etruscologia e Antichità italiche e Direttore del Dipartimento di Beni Culturali, che parlerà di “Mario Schifano e l’arte etrusco-italica”. La vicenda biografica e artistica di Mario Schifano (1934-1998), uno dei più noti artisti italiani contemporanei, è intessuta di stringenti legami con l’archeologia e con la civiltà etrusco-italica in particolare. Nato in Libia, dove il padre Giuseppe partecipava, come restauratore, alle campagne italiane di scavo archeologico a Leptis Magna e Sabratha, Mario Schifano fu egli stesso, per oltre un decennio (1951-1962), in servizio come restauratore e disegnatore presso il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia. Di tale attività e periodo si è quasi persa memoria, nonostante in essi Schifano riconoscesse, seppure con qualche tono provocatorio, l’importanza avuta per la sua vocazione artistica. Negli anni e nei decenni successivi, ormai artista affermato e celebrato in Italia e nel mondo, Schifano tornò in più occasioni a confrontarsi con l’immaginario figurativo etrusco-italico, proponendone suggestive riletture e reinterpretazioni in chiave pop: nel 1985, con la monumentale “La Chimera”; nel 1991, con il ciclo “Gli Etruschi”; nel 1995-1996 con il ciclo di “Mater Matuta”.

L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti; consigliata la prenotazione al numero 0832 294253 o inviando un’e-mail all’indirizzo infomusa@unisalento.it

Data ultimo aggiornamento: 08/03/2019