Comunicati Stampa 2020

angle-left Progetto di riforma organizzativa
Comunicato n. 14 del 05 Febbraio 2020

Una proposta organica di riforma organizzativa dell’Università del Salento è allo studio a cura di un gruppo di lavoro recentemente istituito su iniziativa del Rettore Fabio Pollice. Del gruppo, che opererà in stretto collegamento con il Direttore Generale Donato De Benedetto, fanno parte i professori Luigi Spedicato (coordinatore), Francesco Natale, Emanuela Ingusci e Antonio Iazzi.

«Puntiamo a una maggiore efficacia ed efficienza della struttura organizzativa», sottolinea il Rettore, «per perseguire al meglio gli obiettivi che l’Ateneo si è dato attraverso l’adozione del Piano Strategico e di quelli che discendono dal proprio mandato istituzionale e per migliorare, considerate le risorse disponibili, la capacità di soddisfare le esigenze dei nostri “portatori di interesse”. Una riorganizzazione si rende necessaria sia perché negli anni è profondamente mutato lo scenario di riferimento e lo specifico contesto competitivo in cui l’Università si trova a operare, sia perché la contrazione del personale, determinata dalle politiche di finanziamento del sistema universitario (riduzione dei flussi finanziari e vincoli di bilancio), ha reso improcrastinabile la ridefinizione dell’attuale modello organizzativo e la reingegnerizzazione dei processi lavorativi. Non si tratta soltanto di ridisegnare l’assetto organizzativo, ma anche di rivedere i singoli processi di lavoro, con l’obiettivo sia di renderli più efficienti e qualitativamente adeguati, sia di valorizzare al meglio le professionalità di cui l’Ateneo può disporre ed elevare, così, anche il livello di motivazione e di coinvolgimento del personale interessato».

«Per assicurare che la riorganizzazione possa divenire un progetto condiviso e condurre a un effettivo miglioramento del benessere lavorativo – obiettivo imprescindibile perché il riassetto organizzativo possa risultare efficace e sostenibile – la riorganizzazione si baserà, oltre che sul confronto con le organizzazione sindacali, anche sul coinvolgimento del personale di Ateneo, così che tutti possano sentirsi parte del progetto», aggiunge il professor Spedicato, «La riorganizzazione non potrà risolvere i problemi derivanti dalla sottodotazione di personale, ma di certo consentirà di orientare meglio le politiche di reclutamento, in attesa che il Governo si avveda del ruolo strategico che le Università svolgono per lo sviluppo del Paese e torni a finanziare l’aumento delle piante organiche degli Atenei, a partire da quello, come per l’appunto il nostro, in cui si registrano condizioni di evidente sofferenza strutturale».

Il progetto di riorganizzazione, che coinvolgerà l’intero Ateneo, si concentrerà inizialmente su alcune aree gestionali che presentano particolari criticità, sia per verificare l’efficacia di specifiche soluzioni organizzative sia per testare alcune modalità di coinvolgimento del personale. I primi interventi potranno concretizzarsi già nei prossimi mesi, mentre la riorganizzazione nel suo insieme richiederà almeno dieci mesi di lavoro e un analogo periodo di implementazione perché vada a regime il nuovo modello organizzativo. Intanto, con le risorse a disposizione, il Senato Accademico e il Consiglio di Amministrazione hanno deciso di inaugurare nuove politiche di reclutamento del personale tecnico-amministrativo, destinandovi oltre il cinquanta per cento dei punti organico finanziati nell’ambito della programmazione relativa al biennio 2021-2022.

«Una decisa svolta», conclude il Rettore, «rispetto alle politiche del recente passato».

Data ultimo aggiornamento: 05/02/2020