Pierangelo BUONGIORNO

Pierangelo BUONGIORNO

Professore II Fascia (Associato)

Dipartimento di Scienze Giuridiche

Centro Ecotekne Pal. R1 - Via per Arnesano - MONTERONI DI LECCE (LE)

Ufficio, Piano terra

Telefono +39 0832 29 9517

Professore Associato

Area di competenza:

• Diritto agrario romano (LMG/01)

• Fondamenti storici del diritto europeo (LMG/01)

• Sport e diritto nel mondo antico e nell'età moderna, Modulo A (LB48)

Orario di ricevimento

Il ricevimento del Prof. Buongiorno si svolge sulla piattaforma Microsoft Teams previo contatto all'indirizzo e-mail "pierangelo.buongiorno@unisalento.it". 

Recapiti aggiuntivi

https://docenti.unimc.it/p1.buongiorno

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Curriculum Vitae

Pierangelo Buongiorno (Bari, 1981) risiede a Ostuni. Maturità classica, si laurea in Lettere Classiche (con lode e invito a proseguire gli studi) a Lecce nell'A.A. 2003/4 (relatori i Proff. G. Traina e I.E. Tzamtzis). Consegue, con giudizio di 'Eccellente', il Dottorato di ricerca in Storia antica (Diritto romano) dell’Università di Bari nel maggio 2008, discutendo la tesi ‘Senatus consulta Claudianis temporibus facta. Una palingenesi delle deliberazioni senatorie dell'età di Claudio’ (S.S.D. IUS/18), scritta sotto la direzione del Prof. F. Grelle. Nell'A.A. 2010/11 si laurea in Giurisprudenza (con lode e menzione speciale) a Bari, (relatore il Prof. G. Liberati).

Borsista ERASMUS il Πανεπιστήμιο Ιωαννίνων (A.A. 2001/2002). ‘Gastwissenschaftler’ presso la Ruprecht-Karls-Universität Heidelberg (SS 2005, 2006, 2007, 2009, 2011 e WS 2006 e 2014). Nel 2008 ‘Stipendiat’ della Annemarie-und-Elise-Jacobi-Stiftung e della Gerda-Henkel-Stiftung presso il DAI-AEK di München, quindi borsista dell’Università di Bari presso la Johannes-Gutenberg-Universität Mainz (Prof. P.  Groeschler). Nel 2010 borsista CEDANT presso lo IUSS di Pavia, sotto la direzione scientifica dei Proff. J.-L. Ferrary e D. Mantovani. Nel 2013 borsista della Rotary Foundation presso la Princeton University, quindi 'Gastforscher' presso il DAI-AEK München. Nel 2016 borsista presso la NYU e presso la Fondation Hardt a Ginevra.

Partecipa e coordina progetti di ricerca nazionali e internazionali. È Redattore della rivista ‘Quaderni Lupiensi di Storia e Diritto’. Ha tenuto, su invito, relazioni, lezioni e seminari presso Università e Centri di ricerca italiani e stranieri (AEK-DAI München, Bari, Basilicata [Potenza], Benevento, Bonn, Budapest, Erlangen, Heidelberg, Helsinki, Innsbruck, Mainz, Milano "Bicocca", Montpellier, Münster, NYU New York, Padova, Palermo, Paris II, Paris IV, Paris V, Paris VII, Trento, Trier, Venezia "Ca' Foscari"). È stato ERASMUS-professor nelle Università di Heidelberg (2013 e 2014) e Münster (2014).

Nel novembre 2010, con la sua monografia sull'attività normativa e giudiziaria del senato nell'età di Claudio, è risultato vincitore dell'VIII Premio Romanistico Internazionale 'Gérard Boulvert', conferito triennalmente dal Consorzio omonimo alla migliore opera prima a carattere monografico nell'ambito del diritto romano.

Dal settembre 2004, 'Cultore della materia' e membro delle Commissioni d’esame degli insegnamenti romanistici attivati presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università del Salento. Dall'aprile al luglio 2008, 'Wiss. Hilfskraft mit Abschluss', presso il Lehrstuhl für römisches Recht della Johannes-Gutenberg-Universität Mainz (Prof. P. Gröschler). Dall'1 gennaio 2009 al 19 dicembre 2011, Assegnista di ricerca presso l'Università del Salento (tutor la Prof. F. Lamberti).

Dal 20 dicembre 2011 al 31 ottobre 2015 è stato Ricercatore per il SSD IUS/18 presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università del Salento. Dal 2012/2013 al 2014/2015 ha insegnato, per affidamento, Storia e Istituzioni del Diritto Romano. Dal 2012 al 2014 ha insegnato Fondamenti del Diritto Europeo presso la SSPL.

Nell'ottobre 2013 è risultato vincitore del Premio di Eccellenza dell'Università del Salento quale miglior Ricercatore dell'Area Economico-Giuridica negli anni 2011/12 e 2012/13.

Conseguita l'ASN come professore associato di diritto romano nel febbraio 2014, ne ha assunto le funzioni - a seguito di procedura selettiva - dal 1 novembre 2015.

Dopo aver conseguito un Sofja-Kovalevskaja-Preis (2014) coordina un gruppo di ricerca presso la WWU Münster al fine di realizzare una palingenesi delle deliberazioni senatorie di Roma antica (VI sec. a.C. - III sec. d.C.).

Nell'agosto 2018 ha conseguito l'ASN come professore ordinario di diritto romano.

 

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Didattica

A.A. 2022/2023

SPORT E DIRITTO NELL'ANTICHITA' E NELL'EPOCA MODERNA - MODULO A

Corso di laurea DIRITTO E MANAGEMENT DELLO SPORT

Tipo corso di studio Laurea

Crediti 6.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 30.0

Anno accademico di erogazione 2022/2023

Per immatricolati nel 2022/2023

Anno di corso 1

Struttura DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE

Percorso Percorso comune

A.A. 2021/2022

SPORT E DIRITTO NELL'ANTICHITA' E NELL'EPOCA MODERNA - MODULO A

Corso di laurea DIRITTO E MANAGEMENT DELLO SPORT

Tipo corso di studio Laurea

Crediti 6.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 30.0

Anno accademico di erogazione 2021/2022

Per immatricolati nel 2021/2022

Anno di corso 1

Struttura DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE

Percorso Percorso comune

A.A. 2020/2021

DIRITTO AGRARIO ROMANO

Corso di laurea GIURISPRUDENZA

Tipo corso di studio Laurea Magistrale a Ciclo Unico

Lingua ITALIANO

Crediti 8.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 60.0

Anno accademico di erogazione 2020/2021

Per immatricolati nel 2018/2019

Anno di corso 3

Struttura DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE

Percorso AMBIENTE E TERRITORIO

Sede Lecce

FONDAMENTI STORICI DEL DIRITTO EUROPEO

Corso di laurea GIURISPRUDENZA

Tipo corso di studio Laurea Magistrale a Ciclo Unico

Lingua ITALIANO

Crediti 8.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 60.0

Anno accademico di erogazione 2020/2021

Per immatricolati nel 2018/2019

Anno di corso 3

Struttura DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE

Percorso EUROPEO E INTERNAZIONALE

Sede Lecce

SPORT E DIRITTO NELL'ANTICHITA' E NELL'EPOCA MODERNA - MODULO A

Corso di laurea DIRITTO E MANAGEMENT DELLO SPORT

Tipo corso di studio Laurea

Lingua ITALIANO

Crediti 6.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 30.0

Anno accademico di erogazione 2020/2021

Per immatricolati nel 2020/2021

Anno di corso 1

Struttura DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE

Percorso Percorso comune

A.A. 2019/2020

DIRITTO AGRARIO ROMANO

Corso di laurea GIURISPRUDENZA

Tipo corso di studio Laurea Magistrale a Ciclo Unico

Lingua ITALIANO

Crediti 8.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 60.0

Anno accademico di erogazione 2019/2020

Per immatricolati nel 2017/2018

Anno di corso 3

Struttura DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE

Percorso AMBIENTE E TERRITORIO

Sede Lecce

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SPORT E DIRITTO NELL'ANTICHITA' E NELL'EPOCA MODERNA - MODULO A

Corso di laurea DIRITTO E MANAGEMENT DELLO SPORT

Settore Scientifico Disciplinare IUS/18

Tipo corso di studio Laurea

Crediti 6.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 30.0

Per immatricolati nel 2022/2023

Anno accademico di erogazione 2022/2023

Anno di corso 1

Semestre Primo Semestre (dal 19/09/2022 al 07/12/2022)

Lingua

Percorso Percorso comune (999)

Trattandosi di attività di primo anno non sono previsti prerequisiti aggiuntivi rispetto a quelli occorrenti per iscriversi al Corso di Laurea, né propedeuticità.

L’insegnamento, suddiviso in due moduli, mira a fornire allo studente le conoscenze minime di base degli istituti del diritto romano e della storia del diritto moderno e contemporaneo, selezionati in ragione della loro potenziale rilevanza per le tematiche trattate nel Corso di Laurea. Quindi si propone di ricostruire il profilo storico-giuridico delle istituzioni sportive italiane, dall’impulso del movimento olimpico internazionale alla costruzione dell’ordinamento sportivo, restituendo così un’analisi complessiva del processo di istituzionalizzazione dello sport nel nostro Paese.

a) Conoscenze e comprensione

Lo studio storico del fenomeno sportivo in epoca antica, moderna e contemporanea impartisce una conoscenza prospettica di alcune delle tematiche e degli istituti tipici del Corso di Laurea. Segnatamente, l’apprendimento dei principi cardine del diritto romano e delle categorie del diritto moderno e contemporaneo è finalizzato a affinare le chiavi di lettura interpretative tipiche del pensiero giuridico, applicandole nel campo del diritto dello sport.

b) Capacità di applicare conoscenze e comprensione

Si mira in particolar modo a favorire l’acquisizione, da parte del futuro giurista di un uso consapevole degli strumenti critici tipici delle discipline storiche: in particolare, la prima parte del corso sarà rivolta a esaminare casi pratici, escerpiti dalla casistica giurisprudenziale romana in modo che, muovendo dalle nozioni basilari, ci si orienti verso profili applicativi, declinati secondo le specifiche tematiche del Corso di Laurea.

c) Autonomia di giudizio

Attraverso lo studio dei principali gangli del diritto romano e del diritto moderno e contemporaneo il futuro giurista potrà acquisire flessibilità, iniziativa, attitudine al problem solving, capacità di analisi di documenti anche complessi e di valutazione di soluzioni anche in vista della loro applicazione. L’autonomia di giudizio si perseguirà altresì attraverso l’analisi e la lettura di testimonianze (antiche, opportunamente fornite in traduzione), testi normativi, sentenze di giustizia sportiva, atti di costituzione di associazioni e federazioni, etc., atti parlamentari, il cui esame permetterà allo studente di affinare i propri strumenti di interpretazione del fenomeno giuridico.

d) Abilità comunicative

Il futuro giurista, attraverso il Corso, acquisisce il lessico, potenzia le sue abilità comunicative in forma scritta e orale e matura una visione di prospettiva sui temi legati al diritto dello sport. Le capacità in oggetto saranno stimolate attraverso lezioni frontali, azioni di didattica innovativa, attività seminariali e lavori di gruppo.

e) Capacità di apprendimento

L’impostazione del Corso contribuisce a fornire strumenti metodologici e capacità di apprendimento utili al percorso formativo del suo complesso. La consultazione diretta di fonti e materiali, le attività laboratoriali, la partecipazione ai seminari, le tecniche e le metodologie di didattica attiva impiegate, la verifica continua delle conoscenze acquisite sono solo alcuni degli elementi che contribuiranno alla strutturazione di un percorso d’apprendimento autonomo e consapevole, funzionale a sviluppare un approccio personale e critico ai temi oggetto di studio.

Oltre alle lezioni frontali tradizionali, sono previste lezioni magistrali e seminari tenuti da studiosi nazionali ed internazionali su invito dei docenti, nonché seminari ed esercitazioni che consentiranno agli studenti frequentanti un più specifico approfondimento dei temi trattati nel corso, l’accesso a metodologie didattiche e a prospettive d’indagine differenti, e la crescita di capacità di apprendimento, autonomia di giudizio, abilità applicative e comunicative. I metodi impiegati saranno comunque funzionali a migliorare l’efficacia della didattica e a ottimizzare l’apprendimento da parte degli studenti, riducendo il tempo di applicazione allo studio a parità di performance ottenuta.

L’esame si svolge in forma orale. Nel corso dell’anno potranno essere effettuate delle verifiche intermedie, al mero scopo di agevolare la preparazione dell’esame. Conoscenza e comprensione e la relativa capacità di applicarle saranno accertate attraverso uno o più quesiti relativi ai concetti basilari della materia. L’autonomia di giudizio sarà verificata attraverso uno o più quesiti volti ad accertare l’attitudine ad applicare le nozioni apprese a problemi specifici scaturenti dalla disciplina. Le capacità comunicative saranno testate nel corso dell’intero esame orale. La capacità di apprendimento verrà verificata in particolare, una volta documentata la conoscenza e comprensione degli aspetti basilari della materia, attraverso uno o più quesiti ‘avanzati’ che documentino l’attitudine dello studente a porre in relazione argomenti più complessi con i ‘fondamentali’ della disciplina.

Vd. bacheche

Il corso di Sport e Diritto nell'antichità e nell'epoca moderna si articola in due moduli.

In questo modulo A si intende in primo luogo tratteggiare le strutture essenziali del diritto dei privati nell’esperienza giuridica romana, osservando l’evoluzione dei principali istituti (in particolar modo quelli coerenti con le tematiche del corso di laurea, come la responsabilità aquiliana) dalla nascita di Roma sino all’epilogo giustinianeo, secondo la seguente articolazione: I. La preistoria e il periodo più antico fino alle XII Tavole. - II. Il nuovo diritto delle XII Tavole. - III. Dalle XII Tavole alla fine della Repubblica. - IV. Il periodo classico del diritto romano. - V. Lo sviluppo post-classico fino a Giustiniano. - VI. Diritto giustinianeo. - VII. La sopravvivenza del diritto giustinianeo. In secondo luogo si intende esaminare una casistica di testimonianze antiche che evidenzino le forme risarcitorie per incidenti occorsi nello sport e nel gioco.

1) U. Manthe, Storia del diritto privato romano, Il Mulino, Bologna 2010.

2) A. Wacke, Incidenti nello sport e nel gioco in diritto romano e moderno, in Index 19 (1991), 359-378.

 

 

Gli studenti non frequentanti integreranno il programma con lo studio di J. Huizinga, Homo ludens, ediz. Einaudi (da studiare la Prefazione-Introduzione e i capitoli I, III, IV, V e VI). https://www.einaudi.it/catalogo-libri/critica-letteraria-e-linguistica/filologia-e-critica-letteraria/homo-ludens-johan-huizinga-9788806162870/

SPORT E DIRITTO NELL'ANTICHITA' E NELL'EPOCA MODERNA - MODULO A (IUS/18)
SPORT E DIRITTO NELL'ANTICHITA' E NELL'EPOCA MODERNA - MODULO A

Corso di laurea DIRITTO E MANAGEMENT DELLO SPORT

Settore Scientifico Disciplinare IUS/18

Tipo corso di studio Laurea

Crediti 6.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 30.0

Per immatricolati nel 2021/2022

Anno accademico di erogazione 2021/2022

Anno di corso 1

Semestre Primo Semestre (dal 20/09/2021 al 07/12/2021)

Lingua

Percorso Percorso comune (999)

Trattandosi di attività di primo anno non sono previsti prerequisiti aggiuntivi rispetto a quelli occorrenti per iscriversi al Corso di Laurea, né propedeuticità.

L’insegnamento, suddiviso in due moduli, mira a fornire allo studente le conoscenze minime di base degli istituti del diritto romano e della storia del diritto moderno e contemporaneo, selezionati in ragione della loro potenziale rilevanza per le tematiche trattate nel Corso di Laurea. Quindi si propone di ricostruire il profilo storico-giuridico delle istituzioni sportive italiane, dall’impulso del movimento olimpico internazionale alla costruzione dell’ordinamento sportivo, restituendo così un’analisi complessiva del processo di istituzionalizzazione dello sport nel nostro Paese.

a) Conoscenze e comprensione

Lo studio storico del fenomeno sportivo in epoca antica, moderna e contemporanea impartisce una conoscenza prospettica di alcune delle tematiche e degli istituti tipici del Corso di Laurea. Segnatamente, l’apprendimento dei principi cardine del diritto romano e delle categorie del diritto moderno e contemporaneo è finalizzato a affinare le chiavi di lettura interpretative tipiche del pensiero giuridico, applicandole nel campo del diritto dello sport.

b) Capacità di applicare conoscenze e comprensione

Si mira in particolar modo a favorire l’acquisizione, da parte del futuro giurista di un uso consapevole degli strumenti critici tipici delle discipline storiche: in particolare, la prima parte del corso sarà rivolta a esaminare casi pratici, escerpiti dalla casistica giurisprudenziale romana in modo che, muovendo dalle nozioni basilari, ci si orienti verso profili applicativi, declinati secondo le specifiche tematiche del Corso di Laurea.

c) Autonomia di giudizio

Attraverso lo studio dei principali gangli del diritto romano e del diritto moderno e contemporaneo il futuro giurista potrà acquisire flessibilità, iniziativa, attitudine al problem solving, capacità di analisi di documenti anche complessi e di valutazione di soluzioni anche in vista della loro applicazione. L’autonomia di giudizio si perseguirà altresì attraverso l’analisi e la lettura di testimonianze (antiche, opportunamente fornite in traduzione), testi normativi, sentenze di giustizia sportiva, atti di costituzione di associazioni e federazioni, etc., atti parlamentari, il cui esame permetterà allo studente di affinare i propri strumenti di interpretazione del fenomeno giuridico.

d) Abilità comunicative

Il futuro giurista, attraverso il Corso, acquisisce il lessico, potenzia le sue abilità comunicative in forma scritta e orale e matura una visione di prospettiva sui temi legati al diritto dello sport. Le capacità in oggetto saranno stimolate attraverso lezioni frontali, azioni di didattica innovativa, attività seminariali e lavori di gruppo.

e) Capacità di apprendimento

L’impostazione del Corso contribuisce a fornire strumenti metodologici e capacità di apprendimento utili al percorso formativo del suo complesso. La consultazione diretta di fonti e materiali, le attività laboratoriali, la partecipazione ai seminari, le tecniche e le metodologie di didattica attiva impiegate, la verifica continua delle conoscenze acquisite sono solo alcuni degli elementi che contribuiranno alla strutturazione di un percorso d’apprendimento autonomo e consapevole, funzionale a sviluppare un approccio personale e critico ai temi oggetto di studio.

Oltre alle lezioni frontali tradizionali, sono previste lezioni magistrali e seminari tenuti da studiosi nazionali ed internazionali su invito dei docenti, nonché seminari ed esercitazioni che consentiranno agli studenti frequentanti un più specifico approfondimento dei temi trattati nel corso, l’accesso a metodologie didattiche e a prospettive d’indagine differenti, e la crescita di capacità di apprendimento, autonomia di giudizio, abilità applicative e comunicative. I metodi impiegati saranno comunque funzionali a migliorare l’efficacia della didattica e a ottimizzare l’apprendimento da parte degli studenti, riducendo il tempo di applicazione allo studio a parità di performance ottenuta.

L’esame si svolge in forma orale. Nel corso dell’anno potranno essere effettuate delle verifiche intermedie, al mero scopo di agevolare la preparazione dell’esame. Conoscenza e comprensione e la relativa capacità di applicarle saranno accertate attraverso uno o più quesiti relativi ai concetti basilari della materia. L’autonomia di giudizio sarà verificata attraverso uno o più quesiti volti ad accertare l’attitudine ad applicare le nozioni apprese a problemi specifici scaturenti dalla disciplina. Le capacità comunicative saranno testate nel corso dell’intero esame orale. La capacità di apprendimento verrà verificata in particolare, una volta documentata la conoscenza e comprensione degli aspetti basilari della materia, attraverso uno o più quesiti ‘avanzati’ che documentino l’attitudine dello studente a porre in relazione argomenti più complessi con i ‘fondamentali’ della disciplina.

Vd. bacheche

Il corso di Sport e Diritto nell'antichità e nell'epoca moderna si articola in due moduli.

In questo modulo A si intende in primo luogo tratteggiare le strutture essenziali del diritto dei privati nell’esperienza giuridica romana, osservando l’evoluzione dei principali istituti (in particolar modo quelli coerenti con le tematiche del corso di laurea, come la responsabilità aquiliana) dalla nascita di Roma sino all’epilogo giustinianeo, secondo la seguente articolazione: I. La preistoria e il periodo più antico fino alle XII Tavole. - II. Il nuovo diritto delle XII Tavole. - III. Dalle XII Tavole alla fine della Repubblica. - IV. Il periodo classico del diritto romano. - V. Lo sviluppo post-classico fino a Giustiniano. - VI. Diritto giustinianeo. - VII. La sopravvivenza del diritto giustinianeo. In secondo luogo si intende esaminare una casistica di testimonianze antiche che evidenzino le forme risarcitorie per incidenti occorsi nello sport e nel gioco.

1) U. Manthe, Storia del diritto privato romano, Il Mulino, Bologna 2010.

2) A. Wacke, Incidenti nello sport e nel gioco in diritto romano e moderno, in Index 19 (1991), 359-378.

 

 

Gli studenti non frequentanti integreranno il programma con lo studio di J. Huizinga, Homo ludens, ediz. Einaudi (da studiare la Prefazione-Introduzione e i capitoli I, III, IV, V e VI). https://www.einaudi.it/catalogo-libri/critica-letteraria-e-linguistica/filologia-e-critica-letteraria/homo-ludens-johan-huizinga-9788806162870/

SPORT E DIRITTO NELL'ANTICHITA' E NELL'EPOCA MODERNA - MODULO A (IUS/18)
DIRITTO AGRARIO ROMANO

Corso di laurea GIURISPRUDENZA

Settore Scientifico Disciplinare IUS/18

Tipo corso di studio Laurea Magistrale a Ciclo Unico

Crediti 8.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 60.0

Per immatricolati nel 2018/2019

Anno accademico di erogazione 2020/2021

Anno di corso 3

Semestre Secondo Semestre (dal 22/02/2021 al 21/05/2021)

Lingua ITALIANO

Percorso AMBIENTE E TERRITORIO (A73)

Sede Lecce

Per sostenere l’esame è necessario avere adeguate conoscenze di base relative agli istituti del diritto privato romano e più in generale storico-giuridiche. È necessario aver superato l’esame di Storia ed Istituzioni del diritto romano (I anno).

L’insegnamento prende in considerazione l’approccio dell’uomo verso la natura nell’antichità. Si ferma sui profili dell’appartenenza individuale e collettiva della terra, e sulla tutela dell’accesso e dello sfruttamento di beni le cui risorse fossero potenzialmente almeno di interesse comune (terra, boschi, acqua, aria, miniere, etc.). Esamina i confini fra godimento privato e godimento collettivo di determinati beni, la tutela apprestata dal praetor e gli interventi extra ordinem, la presenza di un ‘pensiero’ giurisprudenziale (influenzato anche dal contesto culturale) in materia.

  1. Conoscenza e comprensione: Lo studio delle fonti antiche in tema di ambiente e territorio condurrà il futuro giurista a una migliore conoscenza delle relative problematiche, degli approcci di soluzione adottati nell’antichità, dell’evoluzione giuridica in materia, e alla comprensione dei profili-chiave attinenti alla proprietà privata, alla tutela di beni di interesse (potenzialmente o attualmente) collettivo e alla loro preservazione, alla presenza di un sistema giuridico orientato alla risoluzione costante di problematiche nuove e alla formulazione di soluzioni confacenti alle richieste dei privati e delle collettività.
  2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Si mira altresì a favorire l’acquisizione, da parte del futuro giurista, dei profili applicativi della materia, in connessione con un consapevole uso degli strumenti critici tipici dello studio romanistico. Lo studente analizzerà le fonti antiche (fornite in traduzione italiana) in tema di proprietà immobiliare, territorio, acque, paesaggio, e così via elencando. Acquisirà in tal modo la capacità di interpretare le fonti nel contesto storico di riferimento, di rappresentarsi le problematiche antiche e di rapportare in chiave comparativa l’orizzonte di problemi e soluzioni a quanto accade nel mondo di oggi.
  3. Autonomia di giudizio: Attraverso l’analisi di fonti e problemi antichi lo studente può acquisire flessibilità, iniziativa, capacità critiche di valutazione di problemi e interventi e orientate a formulare (argomentandole) soluzioni nuove anche a problematiche moderne. Essa si perseguirà oltre che attraverso la lettura, nell’ambito del corso, di fonti e materiali, altresì attraverso la discussione in aula (o, per i non frequentanti, in sede d’esame) di problemi e soluzioni.
  4. Abilità comunicative: Il futuro giurista apprenderà attraverso lo studio di fonti e problemi inerenti la tutela ambientale e la disciplina del territorio nell’antichità a comunicare in forma scritta e orale informazioni, idee, problemi e soluzioni relativi alle tematiche del diritto romano. Le capacità comunicative in oggetto saranno stimolate attraverso lezioni frontali comprendenti il coinvolgimento degli studenti.
  5. Capacità di apprendimento: Attraverso lo studio di studio di fonti e problemi inerenti la tutela ambientale e la disciplina del territorio nell’antichità lo studente approfondirà la comprensione di regole e istituti relativi, e le connessioni fra essi e l’insieme dell’ordinamento romano, sia dal punto di vista delle regole sostanziali che da quello della tutela processuale (o della eventuale assenza di essa in alcuni casi); imparerà altresì a connettere le tematiche in esame con il pensiero giurisprudenziale antico, nella sua complessità. Su tale base lo studente acquisirà competenze e capacità critiche idonee a garantirgli l’accesso a ulteriori approfondimenti teorico-pratici, anche nelle materie di diritto positivo e anche per la redazione della tesi di laurea (non solo se in materie romanistiche).

Lezioni frontali tradizionali; attività seminariali con esegesi e commento di fonti antiche; esercitazioni in aula (dirette a sviluppare le capacità critiche degli studenti). Si consentirà in tal modo agli studenti frequentanti un più specifico approfondimento dei temi relativi ad ambiente e territorio nell’antichità, l’accesso a differenti metodologie didattiche e prospettive d’indagine, oltre che la crescita di capacità di conoscenza e comprensione, apprendimento, autonomia di giudizio, abilità applicative e comunicative.

Modalità di accertamento dei risultati: esame orale con voto finale.

Nel corso dell’anno potranno essere effettuate delle verifiche intermedie al mero scopo di agevolare la preparazione dell’esame.

Descrizione dei metodi di accertamento: L’esame, orale, si articolerà su vari livelli di verifica:

a) conoscenza e comprensione e relativa capacità di applicarle: da accertarsi attraverso uno o più quesiti relativi ai concetti basilari della materia;

b) autonomia di giudizio: da verificarsi attraverso uno o più quesiti volti ad accertare l’attitudine ad applicare le nozioni apprese a problemi specifici scaturenti dalla disciplina;

c) capacità di apprendimento: da verificarsi attraverso quesiti ‘avanzati’, che documentino l’attitudine dello studente a porre in relazione argomenti più complessi con i ‘fondamentali’ della disciplina;

d) capacità comunicative: da accertarsi nel corso dell’intero esame orale.

Il voto positivo minimo per il superamento dell'esame (18/30) richiede che lo studente raggiunga la sufficienza in tutti i livelli di verifica indicati.

Il voto positivo massimo (30/30 con eventuale concessione della lode) interverrà in caso di eccellenza su tutti i livelli considerati.

Le valutazioni intermedie tra il minimo e il massimo saranno graduate in base alla valutazione (sufficiente, discreto, buono, ottimo, eccellente) per ciascuno dei livelli considerati.

 

Seguirà calendario ufficiale

Il docente è disponibile all'indirizzo pierangelo.buongiorno@unisalento.it

Il corso è dedicato all’esame e all’interpretazione dei rapporti giuridici e delle strutture sociali sottesi all’economia fondiaria e al suo funzionamento nel mondo romano, dalla repubblica al tardo impero. Saranno sviluppati i seguenti temi: connessione fra i genera agrorum degli agrimensori e le situazioni giuridiche pubbliche e private dei fondi romani; funzione giuridica ed economica dei fondi romani esenti da imposte; funzione giuridico-amministrativa del territorium; la terra pubblica e imponibile e le situazioni di possesso di minor diritto; tutela giuridica delle situazioni di possesso fondiario (dalla tutela del praetor agli interventi extra ordinem in età imperiale); profili di appartenenza alla luce del ius Italicum; economia agraria romana e strutture di sfruttamento estensivo in età imperiale; il colonato; la problematica degli agri deserti; Max Weber, la Agrargeschichte e la nozione di «feudalesimo cittadino».

Per i non frequentanti:

  1. M. Weber, Storia economica e sociale dell'antichità.I rapporti agrari, trad. italiana a c. di B. Spagnuolo Vigorita, Editori Riuniti, Roma 2019, pp. 7-83, pp. 143-405 e pp. 425-450.
  2. L. Capogrossi Colognesi, Max Weber e i limiti della società antica, in Mélanges P. Lévêque, III, Besançon 1989, pp. 53-65 (consultabile all’indirizzo https://www.persee.fr/doc/ista_0000-0000_1989_ant_404_1_1212)

 

Per i frequentanti:

  1. M. Weber, Storia economica e sociale dell'antichità.I rapporti agrari, trad. italiana a c. di B. Spagnuolo Vigorita, Editori Riuniti, Roma 2019, pp. 157-405.
  2. Fonti e materiali distribuiti a lezione.
DIRITTO AGRARIO ROMANO (IUS/18)
FONDAMENTI STORICI DEL DIRITTO EUROPEO

Corso di laurea GIURISPRUDENZA

Settore Scientifico Disciplinare IUS/18

Tipo corso di studio Laurea Magistrale a Ciclo Unico

Crediti 8.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 60.0

Per immatricolati nel 2018/2019

Anno accademico di erogazione 2020/2021

Anno di corso 3

Semestre Secondo Semestre (dal 22/02/2021 al 21/05/2021)

Lingua ITALIANO

Percorso EUROPEO E INTERNAZIONALE (A74)

Sede Lecce

Per sostenere l’esame è necessario avere adeguate conoscenze di base relative agli istituti del diritto privato romano e più in generale storico-giuridiche. È necessario aver superato l’esame di Storia ed Istituzioni del diritto romano (I anno).

Il corso è incentrato sulla conoscenza dei principali caratteri della cultura giuridica europea derivanti dalle matrici romane e romanistiche. Oltre alle regole di correttezza e alla tutela apprestata in caso di loro violazione, si soffermerà sulla 'tradizione romanistica' relativa ad alcuni istituti, evidenziandone sia gli aspetti comuni sia le diversità, talora profonde, tra l'esperienza giuridica di Roma antica e quelle attuali.

  1. Conoscenza e comprensione: Lo studio delle fonti antiche in tema di ambiente e territorio condurrà il futuro giurista a una migliore conoscenza delle relative problematiche, degli approcci di soluzione adottati nell’antichità, dell’evoluzione giuridica in materia, e alla comprensione dei profili-chiave attinenti alla proprietà privata, alla tutela di beni di interesse (potenzialmente o attualmente) collettivo e alla loro preservazione, alla presenza di un sistema giuridico orientato alla risoluzione costante di problematiche nuove e alla formulazione di soluzioni confacenti alle richieste dei privati e delle collettività.
  2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Si mira altresì a favorire l’acquisizione, da parte del futuro giurista, dei profili applicativi della materia, in connessione con un consapevole uso degli strumenti critici tipici dello studio romanistico. Lo studente analizzerà le fonti antiche (fornite in traduzione italiana) in tema di proprietà immobiliare, territorio, acque, paesaggio, e così via elencando. Acquisirà in tal modo la capacità di interpretare le fonti nel contesto storico di riferimento, di rappresentarsi le problematiche antiche e di rapportare in chiave comparativa l’orizzonte di problemi e soluzioni a quanto accade nel mondo di oggi.
  3. Autonomia di giudizio: Attraverso l’analisi di fonti e problemi antichi lo studente può acquisire flessibilità, iniziativa, capacità critiche di valutazione di problemi e interventi e orientate a formulare (argomentandole) soluzioni nuove anche a problematiche moderne. Essa si perseguirà oltre che attraverso la lettura, nell’ambito del corso, di fonti e materiali, altresì attraverso la discussione in aula (o, per i non frequentanti, in sede d’esame) di problemi e soluzioni.
  4. Abilità comunicative: Il futuro giurista apprenderà attraverso lo studio di fonti e problemi inerenti la tutela ambientale e la disciplina del territorio nell’antichità a comunicare in forma scritta e orale informazioni, idee, problemi e soluzioni relativi alle tematiche del diritto romano. Le capacità comunicative in oggetto saranno stimolate attraverso lezioni frontali comprendenti il coinvolgimento degli studenti.
  5. Capacità di apprendimento: Attraverso lo studio di studio di fonti e problemi inerenti la tutela ambientale e la disciplina del territorio nell’antichità lo studente approfondirà la comprensione di regole e istituti relativi, e le connessioni fra essi e l’insieme dell’ordinamento romano, sia dal punto di vista delle regole sostanziali che da quello della tutela processuale (o della eventuale assenza di essa in alcuni casi); imparerà altresì a connettere le tematiche in esame con il pensiero giurisprudenziale antico, nella sua complessità. Su tale base lo studente acquisirà competenze e capacità critiche idonee a garantirgli l’accesso a ulteriori approfondimenti teorico-pratici, anche nelle materie di diritto positivo e anche per la redazione della tesi di laurea (non solo se in materie romanistiche).

La didattica sarà impartita attraverso lezioni frontali (di due ore ciascuna), nonché attraverso seminari ed esercitazioni su testi giuridici e letterari somministrati su supporto cartaceo o attraverso mail. Si consentiranno in tal modo agli studenti frequentanti un più specifico approfondimento di temi relativi alle istituzioni politiche e al diritto privato, l’accesso a metodologie didattiche e a prospettive d’indagine variegate, e la crescita di capacità di conoscenza e comprensione, apprendimento, autonomia di giudizio, abilità applicative e comunicative. Sono previsti anche alcuni seminari a cura di specialisti di rilevanza nazionale e internazionale.

Modalità di accertamento dei risultati: esame orale con voto finale.

Nel corso dell’anno potranno essere effettuate delle verifiche intermedie al mero scopo di agevolare la preparazione dell’esame.

Descrizione dei metodi di accertamento: L’esame, orale, si articolerà su vari livelli di verifica:

a) conoscenza e comprensione e relativa capacità di applicarle: da accertarsi attraverso uno o più quesiti relativi ai concetti basilari della materia;

b) autonomia di giudizio: da verificarsi attraverso uno o più quesiti volti ad accertare l’attitudine ad applicare le nozioni apprese a problemi specifici scaturenti dalla disciplina;

c) capacità di apprendimento: da verificarsi attraverso quesiti ‘avanzati’, che documentino l’attitudine dello studente a porre in relazione argomenti più complessi con i ‘fondamentali’ della disciplina;

d) capacità comunicative: da accertarsi nel corso dell’intero esame orale.

Il voto positivo minimo per il superamento dell'esame (18/30) richiede che lo studente raggiunga la sufficienza in tutti i livelli di verifica indicati.

Il voto positivo massimo (30/30 con eventuale concessione della lode) interverrà in caso di eccellenza su tutti i livelli considerati.

Le valutazioni intermedie tra il minimo e il massimo saranno graduate in base alla valutazione (sufficiente, discreto, buono, ottimo, eccellente) per ciascuno dei livelli considerati.

 

Seguirà calendario ufficiale

Il docente è disponibile all'indirizzo pierangelo.buongiorno@unisalento.it

ll corso è incentrato sulla conoscenza dei principali caratteri della cultura giuridica europea derivanti dalle matrici romane e romanistiche. Oltre alle regole di correttezza e alla tutela apprestata in caso di loro violazione, si soffermerà sulla 'tradizione romanistica' relativa ad alcuni istituti, evidenziandone sia gli aspetti comuni sia le diversità, talora profonde, tra l'esperienza giuridica di Roma antica e quelle attuali.

Per i frequentanti:

  1. G. Santucci, Diritto romano e diritti europei. Continuità e discontinuità nelle figure giuridiche, Il Mulino, Bologna 2018 (2. Edizione).
  2. C. Cascione, Diritto romano e giurisprudenza odierna. Studi e miniature, Jovene Editore, Napoli 2020 (cinque saggi a scelta dello studente).

 

Per i non frequentanti:

  1. G. Santucci, Diritto romano e diritti europei. Continuità e discontinuità nelle figure giuridiche, Il Mulino, Bologna 2018 (2. Edizione).
  2. I. Pontoriero, I vizi del consenso nella tradizione romanistica, Giappichelli, Torino 2020.
FONDAMENTI STORICI DEL DIRITTO EUROPEO (IUS/18)
SPORT E DIRITTO NELL'ANTICHITA' E NELL'EPOCA MODERNA - MODULO A

Corso di laurea DIRITTO E MANAGEMENT DELLO SPORT

Settore Scientifico Disciplinare IUS/18

Tipo corso di studio Laurea

Crediti 6.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 30.0

Per immatricolati nel 2020/2021

Anno accademico di erogazione 2020/2021

Anno di corso 1

Lingua ITALIANO

Percorso Percorso comune (999)

Trattandosi di attività di primo anno non sono previsti prerequisiti aggiuntivi rispetto a quelli occorrenti per iscriversi al Corso di Laurea, né propedeuticità.

L’insegnamento, suddiviso in due moduli, mira a fornire allo studente le conoscenze minime di base degli istituti del diritto romano e della storia del diritto moderno e contemporaneo, selezionati in ragione della loro potenziale rilevanza per le tematiche trattate nel Corso di Laurea. Quindi si propone di ricostruire il profilo storico-giuridico delle istituzioni sportive italiane, dall’impulso del movimento olimpico internazionale alla costruzione dell’ordinamento sportivo, restituendo così un’analisi complessiva del processo di istituzionalizzazione dello sport nel nostro Paese.

a) Conoscenze e comprensione

Lo studio storico del fenomeno sportivo in epoca antica, moderna e contemporanea impartisce una conoscenza prospettica di alcune delle tematiche e degli istituti tipici del Corso di Laurea. Segnatamente, l’apprendimento dei principi cardine del diritto romano e delle categorie del diritto moderno e contemporaneo è finalizzato a affinare le chiavi di lettura interpretative tipiche del pensiero giuridico, applicandole nel campo del diritto dello sport.

b) Capacità di applicare conoscenze e comprensione

Si mira in particolar modo a favorire l’acquisizione, da parte del futuro giurista di un uso consapevole degli strumenti critici tipici delle discipline storiche: in particolare, la prima parte del corso sarà rivolta a esaminare casi pratici, escerpiti dalla casistica giurisprudenziale romana in modo che, muovendo dalle nozioni basilari, ci si orienti verso profili applicativi, declinati secondo le specifiche tematiche del Corso di Laurea.

c) Autonomia di giudizio

Attraverso lo studio dei principali gangli del diritto romano e del diritto moderno e contemporaneo il futuro giurista potrà acquisire flessibilità, iniziativa, attitudine al problem solving, capacità di analisi di documenti anche complessi e di valutazione di soluzioni anche in vista della loro applicazione. L’autonomia di giudizio si perseguirà altresì attraverso l’analisi e la lettura di testimonianze (antiche, opportunamente fornite in traduzione), testi normativi, sentenze di giustizia sportiva, atti di costituzione di associazioni e federazioni, etc., atti parlamentari, il cui esame permetterà allo studente di affinare i propri strumenti di interpretazione del fenomeno giuridico.

d) Abilità comunicative

Il futuro giurista, attraverso il Corso, acquisisce il lessico, potenzia le sue abilità comunicative in forma scritta e orale e matura una visione di prospettiva sui temi legati al diritto dello sport. Le capacità in oggetto saranno stimolate attraverso lezioni frontali, azioni di didattica innovativa, attività seminariali e lavori di gruppo.

e) Capacità di apprendimento

L’impostazione del Corso contribuisce a fornire strumenti metodologici e capacità di apprendimento utili al percorso formativo del suo complesso. La consultazione diretta di fonti e materiali, le attività laboratoriali, la partecipazione ai seminari, le tecniche e le metodologie di didattica attiva impiegate, la verifica continua delle conoscenze acquisite sono solo alcuni degli elementi che contribuiranno alla strutturazione di un percorso d’apprendimento autonomo e consapevole, funzionale a sviluppare un approccio personale e critico ai temi oggetto di studio.

Oltre alle lezioni frontali tradizionali, sono previste lezioni magistrali e seminari tenuti da studiosi nazionali ed internazionali su invito dei docenti, nonché seminari ed esercitazioni che consentiranno agli studenti frequentanti un più specifico approfondimento dei temi trattati nel corso, l’accesso a metodologie didattiche e a prospettive d’indagine differenti, e la crescita di capacità di apprendimento, autonomia di giudizio, abilità applicative e comunicative. I metodi impiegati saranno comunque funzionali a migliorare l’efficacia della didattica e a ottimizzare l’apprendimento da parte degli studenti, riducendo il tempo di applicazione allo studio a parità di performance ottenuta.

L’esame si svolge in forma orale. Nel corso dell’anno potranno essere effettuate delle verifiche intermedie, al mero scopo di agevolare la preparazione dell’esame. Conoscenza e comprensione e la relativa capacità di applicarle saranno accertate attraverso uno o più quesiti relativi ai concetti basilari della materia. L’autonomia di giudizio sarà verificata attraverso uno o più quesiti volti ad accertare l’attitudine ad applicare le nozioni apprese a problemi specifici scaturenti dalla disciplina. Le capacità comunicative saranno testate nel corso dell’intero esame orale. La capacità di apprendimento verrà verificata in particolare, una volta documentata la conoscenza e comprensione degli aspetti basilari della materia, attraverso uno o più quesiti ‘avanzati’ che documentino l’attitudine dello studente a porre in relazione argomenti più complessi con i ‘fondamentali’ della disciplina.

Vd. bacheche

Il corso di Sport e Diritto nell'antichità e nell'epoca moderna si articola in due moduli.

In questo modulo A si intende in primo luogo tratteggiare le strutture essenziali del diritto dei privati nell’esperienza giuridica romana, osservando l’evoluzione dei principali istituti (in particolar modo quelli coerenti con le tematiche del corso di laurea, come la responsabilità aquiliana) dalla nascita di Roma sino all’epilogo giustinianeo, secondo la seguente articolazione: I. La preistoria e il periodo più antico fino alle XII Tavole. - II. Il nuovo diritto delle XII Tavole. - III. Dalle XII Tavole alla fine della Repubblica. - IV. Il periodo classico del diritto romano. - V. Lo sviluppo post-classico fino a Giustiniano. - VI. Diritto giustinianeo. - VII. La sopravvivenza del diritto giustinianeo. In secondo luogo si intende esaminare una casistica di testimonianze antiche che evidenzino le forme risarcitorie per incidenti occorsi nello sport e nel gioco.

1) U. Manthe, Storia del diritto privato romano, Il Mulino, Bologna 2010.

2) A. Wacke, Incidenti nello sport e nel gioco in diritto romano e moderno, in Index 19 (1991), 359-378.

 

 

Gli studenti non frequentanti integreranno il programma con lo studio di J. Huizinga, Homo ludens, ediz. Einaudi (da studiare la Prefazione-Introduzione e i capitoli I, III, IV, V e VI). https://www.einaudi.it/catalogo-libri/critica-letteraria-e-linguistica/filologia-e-critica-letteraria/homo-ludens-johan-huizinga-9788806162870/

SPORT E DIRITTO NELL'ANTICHITA' E NELL'EPOCA MODERNA - MODULO A (IUS/18)
DIRITTO AGRARIO ROMANO

Corso di laurea GIURISPRUDENZA

Settore Scientifico Disciplinare IUS/18

Tipo corso di studio Laurea Magistrale a Ciclo Unico

Crediti 8.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 60.0

Per immatricolati nel 2017/2018

Anno accademico di erogazione 2019/2020

Anno di corso 3

Semestre Secondo Semestre (dal 24/02/2020 al 22/05/2020)

Lingua ITALIANO

Percorso AMBIENTE E TERRITORIO (A73)

Sede Lecce

Per sostenere l’esame è necessario avere adeguate conoscenze di base relative agli istituti del diritto privato romano e più in generale storico-giuridiche. È necessario aver superato l’esame di Storia ed Istituzioni del diritto romano (I anno).

L’insegnamento prende in considerazione l’approccio dell’uomo verso la natura nell’antichità. Si ferma sui profili dell’appartenenza individuale e collettiva della terra, e sulla tutela dell’accesso e dello sfruttamento di beni le cui risorse fossero potenzialmente almeno di interesse comune (terra, boschi, acqua, aria, miniere, etc.). Esamina i confini fra godimento privato e godimento collettivo di determinati beni, la tutela apprestata dal praetor e gli interventi extra ordinem, la presenza di un ‘pensiero’ giurisprudenziale (influenzato anche dal contesto culturale) in materia.

  1. Conoscenza e comprensione: Lo studio delle fonti antiche in tema di ambiente e territorio condurrà il futuro giurista a una migliore conoscenza delle relative problematiche, degli approcci di soluzione adottati nell’antichità, dell’evoluzione giuridica in materia, e alla comprensione dei profili-chiave attinenti alla proprietà privata, alla tutela di beni di interesse (potenzialmente o attualmente) collettivo e alla loro preservazione, alla presenza di un sistema giuridico orientato alla risoluzione costante di problematiche nuove e alla formulazione di soluzioni confacenti alle richieste dei privati e delle collettività.
  2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Si mira altresì a favorire l’acquisizione, da parte del futuro giurista, dei profili applicativi della materia, in connessione con un consapevole uso degli strumenti critici tipici dello studio romanistico. Lo studente analizzerà le fonti antiche (fornite in traduzione italiana) in tema di proprietà immobiliare, territorio, acque, paesaggio, e così via elencando. Acquisirà in tal modo la capacità di interpretare le fonti nel contesto storico di riferimento, di rappresentarsi le problematiche antiche e di rapportare in chiave comparativa l’orizzonte di problemi e soluzioni a quanto accade nel mondo di oggi.
  3. Autonomia di giudizio: Attraverso l’analisi di fonti e problemi antichi lo studente può acquisire flessibilità, iniziativa, capacità critiche di valutazione di problemi e interventi e orientate a formulare (argomentandole) soluzioni nuove anche a problematiche moderne. Essa si perseguirà oltre che attraverso la lettura, nell’ambito del corso, di fonti e materiali, altresì attraverso la discussione in aula (o, per i non frequentanti, in sede d’esame) di problemi e soluzioni.
  4. Abilità comunicative: Il futuro giurista apprenderà attraverso lo studio di fonti e problemi inerenti la tutela ambientale e la disciplina del territorio nell’antichità a comunicare in forma scritta e orale informazioni, idee, problemi e soluzioni relativi alle tematiche del diritto romano. Le capacità comunicative in oggetto saranno stimolate attraverso lezioni frontali comprendenti il coinvolgimento degli studenti.
  5. Capacità di apprendimento: Attraverso lo studio di studio di fonti e problemi inerenti la tutela ambientale e la disciplina del territorio nell’antichità lo studente approfondirà la comprensione di regole e istituti relativi, e le connessioni fra essi e l’insieme dell’ordinamento romano, sia dal punto di vista delle regole sostanziali che da quello della tutela processuale (o della eventuale assenza di essa in alcuni casi); imparerà altresì a connettere le tematiche in esame con il pensiero giurisprudenziale antico, nella sua complessità. Su tale base lo studente acquisirà competenze e capacità critiche idonee a garantirgli l’accesso a ulteriori approfondimenti teorico-pratici, anche nelle materie di diritto positivo e anche per la redazione della tesi di laurea (non solo se in materie romanistiche).

Lezioni frontali tradizionali; attività seminariali con esegesi e commento di fonti antiche; esercitazioni in aula (dirette a sviluppare le capacità critiche degli studenti). Si consentirà in tal modo agli studenti frequentanti un più specifico approfondimento dei temi relativi ad ambiente e territorio nell’antichità, l’accesso a differenti metodologie didattiche e prospettive d’indagine, oltre che la crescita di capacità di conoscenza e comprensione, apprendimento, autonomia di giudizio, abilità applicative e comunicative.

Modalità di accertamento dei risultati: esame orale con voto finale.

Nel corso dell’anno potranno essere effettuate delle verifiche intermedie al mero scopo di agevolare la preparazione dell’esame.

Descrizione dei metodi di accertamento: L’esame, orale, si articolerà su vari livelli di verifica:

a) conoscenza e comprensione e relativa capacità di applicarle: da accertarsi attraverso uno o più quesiti relativi ai concetti basilari della materia;

b) autonomia di giudizio: da verificarsi attraverso uno o più quesiti volti ad accertare l’attitudine ad applicare le nozioni apprese a problemi specifici scaturenti dalla disciplina;

c) capacità di apprendimento: da verificarsi attraverso quesiti ‘avanzati’, che documentino l’attitudine dello studente a porre in relazione argomenti più complessi con i ‘fondamentali’ della disciplina;

d) capacità comunicative: da accertarsi nel corso dell’intero esame orale.

Il voto positivo minimo per il superamento dell'esame (18/30) richiede che lo studente raggiunga la sufficienza in tutti i livelli di verifica indicati.

Il voto positivo massimo (30/30 con eventuale concessione della lode) interverrà in caso di eccellenza su tutti i livelli considerati.

Le valutazioni intermedie tra il minimo e il massimo saranno graduate in base alla valutazione (sufficiente, discreto, buono, ottimo, eccellente) per ciascuno dei livelli considerati.

 

Il corso è dedicato all’esame e all’interpretazione dei rapporti giuridici e delle strutture sociali sottesi all’economia fondiaria e al suo funzionamento nel mondo romano, dalla repubblica al tardo impero. Saranno sviluppati i seguenti temi: connessione fra i genera agrorum degli agrimensori e le situazioni giuridiche pubbliche e private dei fondi romani; funzione giuridica ed economica dei fondi romani esenti da imposte; funzione giuridico-amministrativa del territorium; la terra pubblica e imponibile e le situazioni di possesso di minor diritto; tutela giuridica delle situazioni di possesso fondiario (dalla tutela del praetor agli interventi extra ordinem in età imperiale); profili di appartenenza alla luce del ius Italicum; economia agraria romana e strutture di sfruttamento estensivo in età imperiale; il colonato; la problematica degli agri deserti; Max Weber, la Agrargeschichte e la nozione di «feudalesimo cittadino».

Per i non frequentanti:

  1. M. Weber, Storia economica e sociale dell'antichità.I rapporti agrari, trad. italiana a c. di B. Spagnuolo Vigorita, Editori Riuniti, Roma 2019, pp. 7-83, pp. 143-405 e pp. 425-450.
  2. L. Capogrossi Colognesi, Max Weber e i limiti della società antica, in Mélanges P. Lévêque, III, Besançon 1989, pp. 53-65 (consultabile all’indirizzo https://www.persee.fr/doc/ista_0000-0000_1989_ant_404_1_1212)

 

Per i frequentanti:

  1. M. Weber, Storia economica e sociale dell'antichità.I rapporti agrari, trad. italiana a c. di B. Spagnuolo Vigorita, Editori Riuniti, Roma 2019, pp. 7-83, pp. 157-405 e pp. 425-450.
  2. Fonti e materiali distribuiti a lezione.
DIRITTO AGRARIO ROMANO (IUS/18)
STORIA ED ISTITUZIONI DEL DIRITTO ROMANO

Corso di laurea GIURISPRUDENZA

Settore Scientifico Disciplinare

Tipo corso di studio Laurea Magistrale a Ciclo Unico

Crediti 10.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 0.0

Per immatricolati nel 2014/2015

Anno accademico di erogazione 2014/2015

Anno di corso 1

Semestre Primo Semestre (dal 22/09/2014 al 05/12/2014)

Lingua

Percorso PERCORSO COMUNE (999)

STORIA ED ISTITUZIONI DEL DIRITTO ROMANO
STORIA ED ISTITUZIONI DEL DIRITTO ROMANO

Corso di laurea GIURISPRUDENZA

Settore Scientifico Disciplinare IUS/18

Tipo corso di studio Laurea Magistrale a Ciclo Unico

Crediti 10.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 0.0

Per immatricolati nel 2014/2015

Anno accademico di erogazione 2014/2015

Anno di corso 1

Semestre Primo Semestre (dal 22/09/2014 al 05/12/2014)

Lingua

Percorso PERCORSO COMUNE (999)

Sede Lecce - Università degli Studi

STORIA ED ISTITUZIONI DEL DIRITTO ROMANO (IUS/18)
STORIA ED ISTITUZIONI DEL DIRITTO ROMANO

Corso di laurea GIURISPRUDENZA

Settore Scientifico Disciplinare

Tipo corso di studio Laurea Magistrale

Crediti 10.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 0.0

Per immatricolati nel 2013/2014

Anno accademico di erogazione 2013/2014

Anno di corso 1

Semestre Primo Semestre (dal 16/09/2013 al 06/12/2013)

Lingua

Percorso PERCORSO COMUNE (999)

STORIA ED ISTITUZIONI DEL DIRITTO ROMANO
STORIA ED ISTITUZIONI DEL DIRITTO ROMANO

Corso di laurea GIURISPRUDENZA

Settore Scientifico Disciplinare IUS/18

Tipo corso di studio Laurea Magistrale

Crediti 10.0

Ripartizione oraria Ore totali di attività frontale: 0.0

Per immatricolati nel 2013/2014

Anno accademico di erogazione 2013/2014

Anno di corso 1

Semestre Primo Semestre (dal 16/09/2013 al 06/12/2013)

Lingua

Percorso PERCORSO COMUNE (999)

Sede Lecce - Università degli Studi

STORIA ED ISTITUZIONI DEL DIRITTO ROMANO (IUS/18)

Tesi

Il docente è disponibile ad assegnare tesi di laurea nell'ambito delle discipline romanistiche. È vivamente consigliata una buona conoscenza di base di almeno una lingua antica e di almeno una lingua straniera.

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Temi di ricerca

a) palingenesi delle deliberazioni senatorie (età repubblicana e imperiale); tradizione epigrafica e manoscritta del testo delle deliberazioni senatorie;

b) divieto di donazione tra coniugi;

c) rapporti tra prosopografia e storia giuridica;

d) scienza giuridica romana nell'età repubblicana e del principato.

Risorse correlate

Documenti